21 febbraio, 2012 (15:04) | Di: ISICO
Questo blog è sempre stato un luogo di confronto per tutti gli utenti, un obiettivo importante per Isico che l'ha avviato.
Medici e fisioterapisti in Isico sono molto aperti come ricercatori, perché è l’unico modo per far progredire la scienza e la conoscenza, ma anche molto "ortodossi" come medici: se proponiamo una terapia, lo facciamo sulla base delle evidenze, e se capita di proporre una terapia sperimentale, lo spieghiamo con chiarezza ai nostri pazienti. Tanti lettori del blog possano confermarlo.
Approfittando del commento di Luca, un lettore, rispondiamo su un primo punto: la chirurgia.
Bisogna dire che in realtà la chirurgia della colonna ha fatto passi da gigante negli ultimi 20-30 anni. Prima l'intervento riusciva a bloccare la scoliosi ma spesso sbilanciava ...
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1 febbraio, 2012 (11:00) | Di: Sabrina Donzelli
Cosa fare se gli esercizi praticati, in età adulta per scoliosi, generano dolore? Non bisogna arrendersi e abbandonarli, ma semplicemente scegliere con l’aiuto del proprio terapista gli esercizi più idonei e meno fastidiosi.
Infatti, questi esercizi possono talvolta (raramente) generare dolore; se ci sono, spesso si tratta di dolori di origine muscolare legati al fatto che i nuovi, non abituali movimenti vanno in qualche modo ad intaccare l’equilibrio raggiunto negli anni. Peraltro questo equilibrio è patologico, visto che facilita un peggioramento nel tempo della scoliosi, e va spezzato per migliorare la situazione.
Di fronte agli eventuali dolori la soluzione non è quindi abbandonare gli esercizi, ma semplicemente scegliere con l’aiuto del proprio terapista gli esercizi più idonei e meno fastidiosi. L’altra ...
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6 dicembre, 2011 (11:37) | Di: Fabio Zaina
Prima di tutto va fatta una premessa: la storia di ognuno, di ogni paziente è unica e irripetibile. Questo significa che nonostante le somiglianze tra un caso e un altro non si possono fare deduzioni applicabili a tutti. Certo in medicina esistono le eccezioni, proprio per l'unicità di ciascuno, tuttavia non possiamo prescindere da quelle che sono le "regole", ovvero i dati che valgono per la maggior parte dei pazienti e che sono comprovati da evidenze scientifiche grazie a studi portati avanti da tanti ricercatori.
Provo a fare un esempio. I dati scientifici in nostro possesso dicono che sotto i 70° di scoliosi non ci sono problemi respiratori significativi, a parte nei casi, rari, di scoliosi infantile (insorta prima dell'anno ...
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28 novembre, 2011 (10:13) | Di: ISICO
Fare la ruota alla sbarra, segnare quel canestro perfetto. Il giro in bicicletta o la gita con gli amici, l'ansia per il primo giorno di scuola. La fatica e la frustrazione, ma anche la soddisfazione di migliorare e sentirsi capiti dagli altri, dai compagni e dai genitori. Le mille domande alla prima visita medica, e quelle notti, le prime, dove stringeva tanto da parere una corazza. Tu e il tuo corsetto. All'inizio della terapia, durante il percorso o proprio ora che è finita e pensi che alla fine quasi non ti accorgevi più di averlo addosso.
Ti facciamo un invito, ci farebbe molto piacere che accettassi: Isico organizza il primo concorso dove il protagonista sarai tu e il tuo corsetto, ...
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16 novembre, 2011 (12:24) | Di: Fabio Zaina
Cara Mirella,
quanta sofferenza e quanta rabbia nel suo post. La sua storia è lunga, e l’ha segnata profondamente. Ma come ha scritto Raffaella, deve considerare anche altre cose. Prima di tutto, la scoliosi è un’entità viva che durante la crescita tende a peggiorare. A volte si ha l’impressione che un corsetto o un gesso non siano efficaci perché non c’è un miglioramento. Ma già non peggiorare, in alcuni casi, è un successo. Purtroppo non si riesce sempre a correggere la scoliosi, anche se in molti casi è possibile. Lei nella prima fase era migliorata, e anche se dopo è di nuovo peggiorata, se non avesse avuto quel recupero iniziale, la situazione oggi sarebbe nettamente peggiore. Inoltre, corsetto e gesso hanno ...
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19 settembre, 2011 (14:52) | Di: Il blog di ISICO
La paura più grande è raccontarlo ai compagni, si teme la reazione, le possibili prese in giro e si tenta in ogni modo di nasconderlo. I primi giorni di scuola con il corsetto possono essere un incubo, in realtà come hanno scritto in tanti al nostro blog bisogna riuscire a superare una paura senza fondamento che spesso si risolve in una risata liberatoria. Il consiglio dei ragazzi che ci hanno scritto? Non aver paura, non nascondersi e pensare per prima cosa alla propria schiena.
Parola di Ilaria, Maddalena, Cecilia e Ilaria.
Ilaria, 11 anni: " A scuola tutte le mie compagne lo hanno accettato e sono una ragazza normalissima. In fondo è come un apparecchio per i denti solo che è ...
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4 agosto, 2011 (10:55) | Di: Stefano Negrini
Egr. Sig. Angelo,
facciamo un po' di ordine:
- Il nuoto non è una terapia per la scoliosi, così come più volte detto e ribadito in questo blog. Putroppo viene tuttora "prescritto", ma sarebbe come prescrivere il basket o il ciclismo o il tennis (magari tenedo la racchetta con l'arto opposto alla curva !) o l'ippica: stesso valore, ossia il benessere e lo sviluppo fisico che qualunque sport può dare, ma certamente non una terapia
- gli esercizi possono essere una terapia, ma 10 sedute una tantum non vogliono dire nulla. Devono essere una vera e propria forma di "sport specifico", ossia vanno fatti continuativamente finchè dura la terapia
- la scoliosi comincia oltre gli 11°, prima si tratta solo di un problema lieve
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24 giugno, 2011 (15:08) | Di: Marta Tavernaro
Ciao carissima Noemi, ti ringrazio per questo intervento e ringrazio anche Fabio, che ha giustamente colto l’aspetto importantissimo che vivere il corsetto fosse un difetto e aver voluto subito aiutarti dandoti risposta. Io ti conosco bene e conosco bene anche la tua bellissima famiglia: correggimi se sbaglio. Quello che intendevi, era un problema importantissimo. Assieme alla tua famiglia sei riuscita ad elaborarlo e di quest’esperienza ne hai fatto tesoro.
Per la prima volta ti sei sentita diversa dagli altri e questa cosa fa paura. Succede molto spesso, sai, di dover affrontare nella vita la diversità: alle volte siamo noi ed alle volte sono gli altri ad essere diversi. Purtroppo l’essere umano per istinto teme la diversità, proprio perché ...
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24 giugno, 2011 (10:53) | Di: Valentina Premoli
Fiducia, empatia, sintonia…queste le parole che mi vengono in mente quando penso alla relazione tra noi fisioterapisti e i nostri pazienti.
Quando si inizia un percorso riabilitativo i principali obiettivi che ci poniamo sono due: il primo è conosciuto dal paziente ed è il motivo per il quale si rivolge a noi, cioè “curare” la scoliosi; il secondo, che non viene immediatamente percepito dal paziente, è quello di “prendersi cura” della persona che ha la scoliosi, senza dimenticarci della sua famiglia. Questo percorso non richiede solo buone competenze teoriche e pratiche ma anche la capacità di saper cogliere le esigenze, le necessità e i bisogni del paziente e della sua famiglia.
L’arma più importante che abbiamo per raggiungere questo fondamentale obiettivo ...
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21 giugno, 2011 (11:30) | Di: Stefano Negrini
Gentile signora,
non è proprio possibile rispondere ad una domanda del genere senza conoscere il caso clinico.
In realtà, la risposta mi serve per ribadire un concetto: non esiste il corsetto dal nome giusto per la scoliosi, ma esiste l'équipe (tecnico ortopedico e medico che lavorino insieme, in stretta collaborazione con un fisioterapista) che consente di ottenere il risultato. Con il nome di Lionese o di Cheneau si possono costruire dei corsetti totalmente diversi, si possono avere dei corsetti altamente efficaci e degli altri totalmente inefficaci, anzi dannosi. Immagini di avere un fil di ferro piegato a simulare una scoliosi come la si vede su una radiografia. Se lei appoggia le dita per correggere nei punti giusti il fil di ferro ...
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25 maggio, 2011 (11:05) | Di: Stefano Negrini
Gentile Caterina,
la risposta personale giusta al suo commento è: solo una valutazione può consentire di dire a che punto di crescita è sua figlia e che cosa fare, anche perché la terapia (che ha dato ottimi risultati) ovviamente interferisce con tutto il percorso della scoliosi. Inoltre, ognuno di noi conosce a fondo i corsetti che usa e che risultati danno e quindi il consiglio che può valere per i nostri corsetti non può valere per corsetti fatti da altri e che danno altri effetti (ricordate sempre che il corsetto è un prodotto artigianale: somiglia più ad una torta che ad un farmaco, nel senso che il buon risultato dipende dal cuoco e non dagli ingredienti... Ossia uno ...
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16 maggio, 2011 (12:00) | Di: Marta Tavernaro
Ciao carissimi ragazzi!
Anche quest’anno è arrivato Maggio e per i veterani del corsetto non è una novità, ma per voi che lo portate solo (si fa per dire solo!!) da qualche mese, sta per iniziare il periodo più difficile in assoluto!
Maggio, quello che per tutti i ragazzi è forse il mese più bello dell’anno: quello in cui si comincia ad andare a scuola con le magliettine, quello in cui ci si ritrova a “studiare” al parco, quello in cui tutti si spogliano felici dei primi caldi, quello in cui i maschi si pavoneggiano giocando a calcio mezzi nudi nei parchi o in riva al mare alla domenica, quello in cui le classi diventano delle serre e l’unica cosa che consola ...
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24 gennaio, 2011 (13:26) | Di: Michele Romano
Il gesso è un supporto rigido che viene plasmato attorno a qualcosa che si è rotto e che grazie all’immobilità forzata aiuta la riparazione del danno. Nell’immaginario di ognuno di noi il gesso sta intorno a una gamba, o al massimo avvolge un braccio.
Eppure, a volte, il gesso può essere usato per avvolgere anche il tronco allo scopo di immobilizzare in posizione corretta una colonna vertebrale deviata. L’intenzione è quella di usufruire della notevole pressione generata dalla rigidità del materiale sulle parti di tronco sporgenti o non omogenee per ottenere una decisa correzione. L’idea è quella di ottenere subito un grosso miglioramento e poi controllarlo con i corsetti rigidi.
In effetti questa cosa sembra proprio succedere. Se uno guarda la ...
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24 gennaio, 2011 (13:20) | Di: Stefano Negrini
Cara Dany,
la risposta al tuo quesito per quanto riguarda la corretta postura in visita, è che si deve restare in posizione "normale".
E quando si porta un corsetto, la posizione normale è quella corretta dal corsetto. Soprattutto, si deve cercare di "interiorizzare" questa posizione, di farla diventare propria, perchè resti così anche con il passare degli anni. Infatti, una schiena "sostenuta" è una schiena che non peggiora (o peggiora di meno), una schiena "rilassata" ha un risultato peggiore ora e con il passare del tempo. Anzi, quello che tu descrivi è proprio uno degli effetti più trascurati, in generale, del corsetto: quello di "insegnare" una postura migliore che, se interiorizzata, consente un migliore risultato. Perché la postura dipende in ...
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11 gennaio, 2011 (10:43) | Di: Stefano Negrini
Gentile signora,
il Mézières, come tutti i metodi che offrono benefici di carattere posturale, se usato da mani esperte è utile per chi soffre di dolori alla colonna vertebrale, ma non è una cura per la scoliosi (come ha sempre affermato la stessa fondatrice), nonostante venga applicato per la scoliosi da molti fisioterapisti (e anche prescritto da diversi medici). Lo stesso vale per alcuni metodi in gran parte derivati dalle posture Mézières, come il Souchard (o RPG, o Rieducazione Posturale Globale, o Campo Chiuso), il Bertelè e il Pancafit.
Il Mézières esiste da più di 30 anni, la RPG ed il Bertelè da oltre 20, il Pancafit da più di 10. Di nessuna di queste abbiamo uno straccio di studio che ne ...
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24 dicembre, 2010 (20:36) | Di: Lo Staff di ISICO
Auguri di Buon Natale e di un 2011 pieno di salute a tutti i frequentatori del nostro blog!
Lo staff di ISICO
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13 dicembre, 2010 (11:37) | Di: Lorenza Vallini
La scoliosi può creare preoccupazione quando si inizia una gravidanza o la si sta programmando, anche perché purtroppo si sente ancora la frase “con la sua schiena una gravidanza è sconsigliata”. Beh, care o future mamme, non rinunciate a questa gioia!
La scoliosi è una deformità della colonna che, se non supera i 25-30 gradi, non presenta grandi problematiche per affrontare una gravidanza: e se li supera, possono essere utili un buon controllo medico e un adeguato progetto fisioterapico con esercizi specifici di rinforzo della capacità di sostegno della schiena per accompagnarvi nei 9 mesi e ancora per qualche tempo dopo il parto.
Con la nascita del bambino la colonna, fino a quel momento letteralmente sostenuta dal feto, può infatti rischiare di ...
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2 novembre, 2010 (12:48) | Di: Alessandra Negrini
Quando la prescrizione è di corsetto a tempo pieno (indossamento 23 ore su 24) una delle prime domande che pongono ragazzi e genitori è: ma come farò a fare sport? Sembra loro impossibile, indossata “quella gabbia di plastica”, potersi muovere normalmente, ancor meno praticare sport. Ma non è così: dopo qualche giorno indispensabile per abituarsi e capire come muoversi, quasi tutti gli sport possono essere praticati anche dentro al corsetto.
Se praticare sport in corsetto è possibile, non è comunque indispensabile: i ragazzi possono sempre scegliere di dedicare la loro unica ora di libertà dal corsetto allo sport. Dal punto di vista psicologico, l’attività sportiva e in particolare gli sport di squadra sono un momento di sfogo, di socializzazione e ...
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11 ottobre, 2010 (18:19) | Di: Stefano Negrini
In questi giorni sono ad Orlando, negli Stati Uniti, ad uno dei congressi più importanti organizzato dalla Società Scientifica della Colonna Vertebrale del Nord America. Come rappresentante di Isico presento uno studio che rivoluziona quanto finora è stato detto in letteratura scientifica sul trattamento delle scoliosi più gravi, fra i 45° e i 60°. Con l'aiuto dei nostri pazienti siamo riusciti a dimostrare che c'è una via alternativa alla chirurgia anche per quelle scoliosi difficili, quasi impossibili da contenere. Naturalmente questo è uno studio di "frontiera" e ci sono punti di domanda e limiti che supereremo in futuro con ulteriori approfondimenti. Ma al momento possiamo essere contenti dei risultati che stiamo raccontando e soddisfatti perché la vita di tanti ragazzi ...
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26 agosto, 2010 (10:00) | Di: Stefano Negrini
Gentile signora Paola,
se dovesse lasciare il nostro blog mi dispiacerebbe molto. Il nostro tentativo è quello di non escludere nessuno. Devo dire che in questi giorni il dibattito mi ha appassionato molto (e credo che abbia appassionato anche molti altri partecipanti al blog - peccato per chi era in vacanza!) perché le sue risposte mi hanno obbligato a pensare molto: anche per questo è nato il blog di Isico, per consentire a noi medici di confrontarci meglio e di più con i pazienti, con tutte le loro voci e i loro pensieri. Quindi anche con tutti quei pazienti che non vengono da noi, ma che fanno parte del variegato mondo della scoliosi, con tutta la sua umanità e la sua ...
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24 agosto, 2010 (08:13) | Di: Lo Staff di ISICO
Capita periodicamente che sul blog vengano pubblicati commenti che parlano entusiasticamente di metodi innovativi, o semplicemente “personali” – io so come curare, con il mio metodo tutti guariscono - per curare la scoliosi. La nostra scelta di fondo è di non cancellare i commenti se non vi siamo assolutamente costretti (insulti, palesi diffamazioni, ecc.), quindi preferiamo lasciare pubblicati anche questi, sui quali però riteniamo necessario dire una parola chiara, che ripeteremo ogni volta che sarà necessario.
Ricordiamo che in medicina:
- l'unico modo per sapere se una terapia funziona è effettuare una ricerca sistematica con un gruppo di controllo e pubblicarla (superando le regole di revisione scientifica dei
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14 luglio, 2010 (13:30) | Di: Stefano Negrini
In risposta all'intervento di Salvo.
Purtroppo non è fantascienza ma l'ennesima teoria scagliata addosso alle schiene di chi soffre di scoliosi. Come se creare illusioni non fosse nefasto almeno quanto applicare delle tecniche di non provata efficacia che potrebbero addirittura poi rivelarsi dannose.
Già Ippocrate (sulla base dei mosaici romani) appendeva i pazienti scoliotici a testa in giù per trazionarli e raddrizzarli, ed in passato in Russia mettevano a letto per anni i bambini con scoliosi nell'idea che "fuori" dalla forza di gravità la scoliosi non si formasse. Purtroppo non ha funzionato (o per fortuna...).
Oggi in Italia qualcuno propone gli esercizi in sospensione, appesi: nessuna prova di nessun genere, e neanche alcuno studio teorico che sostenga che possa essere in ...
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16 giugno, 2010 (13:18) | Di: Stefano Negrini
Chi mi puo' dare una risposta? Che conseguenze si possono avere se il busto lionese anziché essere portato per 20 ore al giorno, per una scoliosi idiopatica evolutiva dorso lomb. di 26° Cobb, durante le vacanze al mare (1 mese circa) verra' indossato da mia figlia (14 anni a luglio) solo di notte? Grazie a chi mi potrà rispondere.
Germana
Gentile signora Germana,
non si prenda questo rischio. In tanti anni di pratica ho visto dei disastri succedere in situazioni di questo genere, così come ho visto pazienti "fortunati" che se la sono cavati. Ma mi sembra la roulette russa giocata sulla propria salute e sulla propria pelle.
Le "vacanze" vanno concordate con il medico. Personalmente, ai pazienti propongo una vacanza "personalizzata" sulla ...
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6 aprile, 2010 (10:33) | Di: Chiara
Navigando in internet, tra i vari gossip e i ritrovamenti in facebook di vecchi compagni di scuola che rimpiangono i tempi in cui facevano merenda con pane e nutella, guardando hallo spank in tv; dopo tante cavolate insomma...sn incappata in questo blog. Per almeno un'ora ho letto quante più testimonianze possibili e mi sn sentita vicina ad ogni storia, ad ogni persona, perché era come rivivere la mia di storia. Non ho avuto una scoliosi grave: ma l'ho vissuta come tale. All' inizio, a nove anni, mi fu diagnosticata una scoliosi dorso-lombare ad s italica di 25 gradi che dopo un po' aumentò di qualche grado, ma che, a 17 anni si stabilizzò a 10 gradi. In mezzo ci fu ...
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26 marzo, 2010 (11:52) | Di: Stefano Negrini
Dopo gli ultimi interventi nel blog, dopo una recente risposta assolutamente corretta e condivisibile del Dott. Zaina, mi sento in dovere di dire qualcosa di ben argomentato sul corsetto di Milwaukee per esprimere la posizione di Isico.
Intanto, nel titolo avrei dovuto aggiungere un "quasi" (ossia: "Perché non usiamo quasi più il corsetto di Milwaukee"), ma volutamente sono stato provocatorio: il quasi ci andrebbe perché in medicina (come nella vita) non esistono mai certezze assolute, ed uno strumento terapeutico non è mai abbandonato completamente. Certo, nella mia ormai lunga vita professionale, in oltre 20 anni che seguo le scoliosi, dopo aver curato quasi 20.000 ragazzi, posso tranquillamente dire che i Milwaukee che ho prescritto stanno abbondantemente nelle dita di una mano. ...
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25 gennaio, 2010 (09:21) | Di: Stefano Negrini
Dopo questo intervento da padre (ma anche da medico), rimane poco da aggiungere, se non qualcosa di medico-tecnico.
Quasi sempre le scoliosi dei bambini (se non sono congenite) rispondono magnificamente al trattamento con corsetto rigido e nel giro di pochi anni si può a volte addirittura arrivare a togliere il corsetto; nelle congenite invece di norma non si arriva a toglierlo, ma si minimizza al massimo il numero di ore per dare più libertà possibile mantenendo lo stimolo correttivo minimo necessario. C'è un'altra differenza di fondo tra le due: la prima, idiopatica, di norma in pubertà "riparte" alla grande, determinando un peggioramento che obbliga ad incrementare (o riprendere) l'uso del corsetto per fermarla (a questo punto non più per regredire) ...
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25 gennaio, 2010 (09:08) | Di: Fabio Zaina
In risposta all'intervento della sig.ra Anna.
Cara Signora Anna,
mettere un corsetto a un bimbo di 3 anni è triste, e ancor di più lo è quando quel bimbo è il proprio figlio. Da medico ma soprattutto da padre capisco perfettamente la sua disperazione e quella di tanti altri genitori che leggono e scrivono su questo blog. E da padre, non da medico, vorrei rispondere al suo intervento.
Molto spesso la vita impone ai genitori scelte che mai vorrebbero fare. Scelte che lacerano l'anima perché sembra di infliggere una tortura proprio a chi amiamo di più. Penso che ogni genitore preferirebbe indossare lui stesso un corsetto piuttosto che metterlo addosso al proprio figlio o alla propria figlia. Ma non si ...
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26 ottobre, 2009 (09:18) | Di: Stefano Negrini
Perchè non pubblichiamo più neanche i nomi dei medici che ricevono complimenti sul blog.
Quando abbiamo impostato il blog abbiamo subito deciso di non lasciare i nomi di medici ed ospedali citati dai partecipanti. Questo perchè il blog è ospitato da una struttura sanitaria, e si tratta per noi di una questione di etica professionale. Per questo stesso motivo però non vedevamo nulla di male a mettere i complimenti a colleghi di cui chi scrive sul blog era stato contento. La delicata e gentile lettera di critica qui sotto riportata ci ha fatto ripensare questa posizione, ed abbiamo ripercorso all'indietro il blog mutilando tanti interventi. Ma la signora ha ragione, e come è successo a lei è sicuramente successo anche ...
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14 ottobre, 2009 (16:23) | Di: Stefano Negrini
Risposta all'intervento sul blog di Emilia. Gentile Sig.ra,
lei si è rivolta a due istituti prestigiosi, di grande tradizione nel trattamento della scoliosi in Italia. Quanto le è stato detto sul "tentativo" di curare una curva di 40° per evitare l'intervento corrisponde a quanto normalmente viene detto in giro per il mondo, e quanto veniva pubblicato sino a qualche anno fa prima che un gruppo di medici totalmente dediti al trattamento conservativo e riunitisi in una Società Scientifica internazionale (< a ref="http://www.sosort.org">SOSORT) cominciasse a pubblicare i propri risultati. Oggi questa affermazione non è più corretta, ma solo in mani assolutamente fidate.
Guardi la nostra pubblicazione sulla autorevole rivista "Scoliosis" . I nostri risultati nelle curve da 25° a ...
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3 ottobre, 2009 (11:40) | Di: Stefano Negrini
Risposta all'intervento sul blog di Carla.
Grazie Carla per questo suo nuovo, come al solito molto interessante e "vissuto" intervento. Da qui vorremmo far partire una sezione nuova del blog proprio sull'argomento "psiche e scoliosi".
L'impatto con la malattia cronica ha sempre delle ricadute psicologiche. La scoliosi ha in più rispetto ad altre malattie una serie di fattori quali:
- colpisce in età di crescita, quando fisico e psiche si stanno formando;
- peggiora in età adolescenziale, e tutti sappiamo quanto questo periodo sia delicato sia psicologicamente che in rapporto con il proprio corpo;
- è una deformità, e la parola "deformità" di per se stessa segnala che impatto possa avere;
- mina la colonna vertebrale, ed anche qui la parola "colonna" segnala che funzione possa avere per il
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30 aprile, 2009 (08:52) | Di: Stefano Negrini
Dopo aver letto altri interventi arrivati nel frattempo, vorrei fare una postilla al messaggio precedente.
Quando l'età, e magari anche la solitudine si aggiunge alle difficoltà fisiche, allora un fardello sopportato sino ad allora sembra diventare all'improvviso intollerabile, e tutto intorno sembra precipitare in un vortice di disabilità sempre peggiore. Dalle vostre storie appare chiaro che la ricerca di appiglio nella Società a volte trova risposte ed a volte no, così come la famiglia, gli amici, i compagni di vita a volte sono presenti ed altre no. Ma la forza interiore è quella che comanda, e questo si vede in tutte le vostre testimonianze: la stessa forza che da giovani vi aveva consentito di affrontare la patologia, va ritrovata ...
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14 febbraio, 2009 (10:22) | Di: Stefano Negrini
Purtroppo in questi giorni è deceduta la seconda ragazza in pochi mesi per un'intervento chirurgico per scoliosi. Si trattava di una giovane ragazza per il resto perfettamente sana.
La notizia ci ha colpito come un macigno. Ogni intervento chirurgico purtroppo implica dei rischi, e questi rischi sono ovviamente maggiori in un intervento pesante ed invasivo come quello per scoliosi (sono solo 3 ragazze ogni 10.000 operate, ma purtroppo ci sono). In tutte queste situazioni ci sono persone distrutte: il nostro pensiero va alla famiglia prima di tutto, ma anche ai colleghi che stavano solo facendo il loro lavoro per curare al meglio una ragazza affidatasi a loro.
L'intervento chirurgico per scoliosi è e deve restare la situazione estrema quando tutto prima ha ...
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30 gennaio, 2009 (00:11) | Di: Il blog di ISICO
Alle bellissime bambine e ragazze... non abbiate paura di curarvi, ma abbiate fiducia. Non rifiutate quello che può sembrarvi ingiusto, cattivo o inutile per la cura della scoliosi:se è necessario METTETE il corsetto. Non vergognatevi perchè questa non è una vergogna! Non pensate di curarvi in modo diverso da quanto vi si dice, o di essere diverse per riuscire a migliorare facendo di testa vostra; purtroppo così non si riesce a non peggiorare. Non sfuggite dai controlli, dagli occhi dei vostri genitori, non nascondetevi, CHIEDETE voi stesse di ESSERE CONTROLLATE, sempre, perchè anche se siete piccole, sapete di avere tanta intelligenza e di capire. Non dimenticatevi della vostra salute, mai, perchè avete UNA SOLA COLONNA VERTEBRALE e nessuno potrà darvene ...
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23 gennaio, 2009 (18:11) | Di: Stefano Negrini
Risposta all'intervento sul blog di mamma Anna e Alessandro.
Caro Alessandro, cara mamma Anna,
tenete presente che un pediatra è improbabile che veda, in tutta la sua vita professionale, più di una scoliosi infantile o congenita, tanto è basso il numero di casi nella popolazione. Quindi difficilmente i pediatri sono preparati ad affrontare questo tipo di problemi. Tenete presente che sono invece abituati a sentirsi porre delle domande da parte dei genitori generate dalla paura della malattia più che dalla malattia, ed in tutti questi casi è essenziale rassicurare e non terrorizzare ulteriormente. In pochissimi casi questo si rivela sbagliato perchè c'è una vera malattia (come è successo a voi) e se il pediatra non aveva notato ...
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3 novembre, 2008 (15:43) | Di: Fabio Zaina
Abbiamo ricevuto una mail di "genitori disperati", che ci raccontavano i dubbi per loro figlia:
"Mia figlia ha quasi 13 anni. Circa quattro o cinque anni fa dopo aver fatto una visita ortopedica il medico diagnosticò una scoliosi idiopatica e ci consigliò di metterle un corsetto tipo boston per 16 ore al giorno.
Ma mia figlia non lo sopportava proprio e dopo circa 8 mesi abbiamo rinunciato a metterglielo perchè accusava una sofferenza continua nella respirazione.
Preso un altro appuntamento con un ortopedico quest'ultimo ci consigliò di abbandonare il corsetto e di intraprendere la strada dell'osteopatia.
Per più di un anno e una volta al mese mia figlia faceva regolarmente osteopatia, ma non convinto di questa cosa gli feci fare un’ulteriore ...
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3 luglio, 2008 (09:08) | Di: Michele Romano
Risposta all'intervento sul blog del 19/6/2008.
Sul binomio sport e scoliosi si è detto e scritto di tutto senza essere arrivati ad avere ancora oggi le idee perfettamente chiare su questa questione cruciale. Nel periodo pionieristico del trattamento della scoliosi con esercizi, lo sport era, nel bene e nel male, un elemento cardine. In particolare, il nuoto era praticamente assimilato a un valido metodo di cura grazie alla sua specifica caratteristica di essere praticato in galleggiamento, cosa che seguiva i dettami dell’epoca in cui gli esercizi per eccellenza erano quelli descritti da Klapp, eseguiti rigorosamente in posizione carponi, per ridurre al massimo l’azione nefasta di quella che era stata identificata come la nemica pubblica numero 1 della scoliosi: la ...
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12 giugno, 2008 (22:07) | Di: Stefano Negrini
Il nostro blog è nato come luogo di scambio di esperienze e pareri tra pazienti, genitori, medici e altri operatori del settore.
Il blog è nato all'interno del sito di un Istituto come ISICO che:
- fa dell'impegno ad evitare l'intervento chirurgico un punto prioritario di azione (pur riconoscendo alla chirurgia un ruolo fondamentale quando tutto il resto ha fallito e il paziente, ben informato - senza terrorismi inutili tipo: "finirai in carrozzina" o "non potrai avere figli": SONO SCIOCCHEZZE, diciamolo chiaro e forte! -, la sceglie)
- vuole offrire un'alternativa terapeutica ai pazienti che NON SI VOGLIONO OPERARE e vogliono comunque cercare di stabilizzare il più a lungo possibile la loro situazione clinica e vivere il meglio possibile con
...
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6 giugno, 2008 (16:02) | Di: Michele Romano
Risposta all'intervento sul blog di Andrea del 4/6/2008.
Rispondo volentieri a questo post-fiume per cercare di mettere un po’ d’ordine nelle affermazioni appassionate ma vagamente confuse di Andrea che sembra pervaso dalla sacra furia della ricerca della verità.
Proprio la verità che è merce veramente rara in questo ambito in cui, come ricorda giustamente l’autore del messaggio, idee, teorie, proposte più o meno ortodosse si scontrano come in una giostra governata da un manovratore distratto.
- Partiamo dalla teoria del caos di De Mauroy. Teoria dal nome affascinante che, volendo però banalizzare, non fa che affermare una cosa che tutti gli operatori esperti nel trattamento della scoliosi conoscono già per esperienza: la scoliosi è una patologia subdola, con un potenziale evolutivo non
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19 aprile, 2008 (12:46) | Di: Michele Romano
Approfitto del post di una mamma preoccupata per l’evoluzione di una scoliosi della giovanissima figlia e che non riesce a comprendere l’atteggiamento attendista del medico che l’ha in trattamento, per puntualizzare un aspetto a volte non reso chiaro a sufficienza.
Monitorare solo il possibile aggravamento delle curve scoliotiche è una delle alternative di comportamento terapeutico che in realtà, in alcuni paesi, come gli Stati Uniti, rappresenta la prassi più seguita. E’ il mezzo che consente di concentrare gli sforzi (soprattutto quelli economici) solo per il trattamento dei casi dove si assiste all’evoluzione importante delle curve. Questo modo di agire, se da una parte evita un trattamento lungo e costoso in tutti quei casi in cui la scoliosi non sarebbe andata ...
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11 ottobre, 2007 (18:38) | Di: Stefano Negrini
In un paio di giorni ho letto una mail che abbiamo ricevuto di una signora con scoliosi incinta all'ottavo mese di gravidanza e terrorizzata per il futuro di suo/a figlio/a come possibile scoliotico/a, ed ho visitato una bambina piccola con una scoliosi già da corsetto e con una madre disperata perchè stava rivivendo con lei (cosa che non avrebbe mai voluto fare) la tragedia della sua infanzia, quando aveva portato corsetti per poi decidere da sola di operarsi e provare sulla propria pelle quello che oggi vorrebbe a tutti i costi evitare per sua figlia.
Ecco un problema non da poco, perchè non c'è niente di peggio che vedere o temere che i propri figli vivano le stesse brutte esperienze che ...
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24 settembre, 2007 (10:10) | Di: Stefano Negrini
I nostri pazienti non sono le loro schiene, né tantomeno le loro radiografie. Ma nei nostri amublatori non abbiamo mai il tempo sufficiente per sentire le loro storie: ne cogliamo pezzettini, ne intuiamo sofferenze o gioie, ma non siamo in grado di vederle quasi mai nella loro interezza. La sig.ra Norma ci ha inviato una mail che descrive la sua storia e ci ha fatto nascere la voglia (e l'idea) di aprire una nuova sezione del blog. Senza commenti: solo storie. Anche perchè i commenti non servono proprio.
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2 agosto, 2007 (11:54) | Di: Stefano Negrini
La scoliosi di mio figlio è peggiorata: qualcuno ha sbagliato.
Questa è la reazione che spesso mi trovo a dover fronteggiare in genitori a volte arrabbiati, a volte delusi, a volte scoraggiati. E negli occhi dei loro figli si legge sempre e solo delusione, perchè se è difficile capire per un adulto figurarsi per chi ancora ha poca esperienza della vita e fiducia smisurata nei "grandi".
Eppure, purtroppo la scoliosi si aggrava, e non è proprio detto che sia "colpa" di chi la sta curando. Anzi, purtroppo nella scoliosi non si può mai sapere se c'è una "colpa" o se si tratta solo della patologia, che di suo è infida, che a volte ti aspetti che peggiori e rimane ferma, a volte ...
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30 marzo, 2007 (10:58) | Di: Stefano Negrini
Pensiamo sia importante dare qualche spiegazione su come Isico gestisce questo blog.Oltre agli interventi che pubblichiamo e sui quali chiunque può lasciare un commento, capita che vengano presentati casi e problemi specifici per i quali vengono poste delle domande. Una risposta a queste domande può venire da altri visitatori del blog, ma anche noi ci sentiamo sempre chiamati a dire cosa ne pensiamo. La nostra risposta a volte tarda ad arrivare anche perchè abbiamo un "comitato di lettura" interno ad ISICO che serve per "pesare" meglio le risposte tramite la rilettura e lesperienza di tutti (medici, fisioterapisti, laureati in scienze motorie, se necessario tecnici ortopedici esterni alla nostra struttura). Questa nostra scelta di lavorare in team (che peraltro è assolutamente ...
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19 marzo, 2007 (11:12) | Di: Stefano Negrini
Ci sono dei momenti in cui è indispensabile prendere delle decisioni importanti. Questo riguarda normalmente gli adulti, ma anche un ragazzo con la scoliosi purtroppo si trova a volte a dover decidere: ed è per lui spesso la prima volta in cui prende delle decisioni importanti che possono influenzargli tutta la vita. Mi opero o non mi opero ? Porto il corsetto o non lo porto ? Queste due tra le decisioni più difficili e tipiche. Ecco allora qualche consiglio per chi deve affrontare queste scelte:
- fidatevi di chi vi vuole bene;
- parlatene con i vostri genitori e/o con gli altri parenti a cui volete più bene: hanno esperienza e di sicuro vi daranno un consiglio disinteressato con la forza dei
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29 gennaio, 2007 (10:21) | Di: Stefano Negrini
Sta facendo sacrifici incredibili da anni, ne dovrà fare ancora, eppure il risultato è tale che non ci dà garanzie che riuscirà ad evitare l'intervento in età adulta. Questo dubbio attanaglia tanti genitori, e colpisce tanti ragazzi ad un certo punto del trattamento, quando i risultai non sono eccezionali, la stanchezza comincia a prevalere e non si vede ancora la fine della terapia. Fermo restando che la risposta non è univoca e va cercata con il medico curante sul proprio caso personale, e tenendo presente che il nostro approccio come ISICO è tendenzialmente non chirurgico, e quindi state leggendo il parere di chi cercherebbe ragionevolmente ogni opzione alternativa all'intervento (se possibile), alcune considerazioni si possono fare.
- Nessuno va in giro ...
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14 dicembre, 2006 (23:00) | Di: Stefano Negrini
Purtroppo a volte mi capita di vedere dei ragazzi con addosso dei corsetti incongrui: inutili (e questo non è eticamente accettabile) oppure intollerabili (che danno fastidio inutilmente, che si vedono troppo per niente). Mi rendo conto che per dei genitori o dei ragazzi è impossibile capire se il corsetto va bene, se si vede troppo, se da troppo fastidio. Ci sono però dei consigli che si possono dare per capire se quanto fatto può andar bene:
- vi siete rivolti ad un medico esperto di patologie della colonna nel bambino?
- il medico vi ha consigliato un tecnico di fiducia?
- il medico ha scritto come deve essere costruito il corsetto, o ha delegato tutto al tecnico ortopedico?
- il tecnico ...
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8 novembre, 2006 (09:27) | Di: Michele Romano
Vi ricordate “L’olio di Lorenzo”, quel film (tratto da una storia vera) in cui due genitori caparbi e coraggiosi sfidano lo scetticismo e l’apatia delle organizzazioni di sostegno, oltre alla derisione della comunità scientifica per trovare una terapia per l’ADL (ci riescono!), la malattia inguaribile che aveva colpito il figlio e che avrebbe dovuto ucciderlo nell’arco di pochi anni?
Ebbene, io li incontro questi novelli Odone (il cognome di Lorenzo) ai congressi dove si parla di scoliosi. Sono seduti nelle ultime file e prendono appunti senza perdere una relazione.
Per fortuna il nostro ambito non è per niente comparabile. La scoliosi non ha mai ucciso nessuno e non pregiudica, se non in casi molto particolari, alcuna funzione vitale.
Però è una malattia che ...
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23 ottobre, 2006 (17:41) | Di: Michele Romano
Nello svolgimento della mia attività professionale il contatto umano è una componente primordiale. Faccio il fisioterapista, e tutti i giorni incontro persone diverse che si rivolgono a me perché hanno un problema da risolvere: il dolore, tante volte, oppure il trattamento di una asimmetria del corpo che improvvisamente si è manifestata in tutta la sua indecente repentinità. Ospite inattesa, presenza inquietante, la scoliosi in un lampo si è abbarbicata sulla schiena di un figlio senza lasciare tempo di riflessione ai familiari più vicini. Una delle situazioni più tipiche che frequentemente mi capita di gestire, nel quotidiano incontro con le famiglie di adolescenti a cui è stata appena scoperta una scoliosi è il primo colloquio con i due imbarazzati genitori che ...
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2 ottobre, 2006 (10:14) | Di: Michele Romano
Uno spunto per laureando in sociologia: sostare all’uscita dello studio di un medico specialista della colonna vertebrale il giorno di visita dedicato agli adolescenti con scoliosi.
Di sicuro è possibile raccogliere materiale sufficiente a definire uno spaccato verosimile della vasta gamma di dinamiche relazionali tra genitori e figli negli anni così complessi dello sviluppo puberale.
Le espressioni del viso possono bastare, ma per non incorrere in errori, le frasi smozzicate che si possono cogliere sono estremamente illuminanti.
Si va dal sibilo rabbioso della ragazza “Ve lo potete scordare che mi metto il corsetto” accompagnati dallo sguardo smarrito dei genitori che si guardano, dicendosi con gli occhi “Come si fa… avevamo già tanti problemi di comunicazione…”
Si passa dallo sguardo irato di uno dei ...
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18 settembre, 2006 (09:02) | Di: Stefano Negrini
Chi ha mai detto che una donna con la scoliosi non può fare figli? O che le gravidanze siano "sconsigliate"?
Questo è solo terrorismo psicologico, e della peggior specie. Se fosse vero, e mia figlia dovesse avere la scoliosi, le direi di operarsi immediatamente nonostante la pesantezza dell'intervento e le conseguenze che provoca: la gravidanza è un momento troppo importante, ed i figli il miglior dono che si possa avere. Con la maternità non si può scherzare.
E allora è meglio chiarire che in teoria ci può essere una lieve peggioramento, dovuto all'azione ormonale che fa rilassare tutte le strutture corporee per poter accogliere il feto, e di conseguenza rilassa anche le strutture di sostegno della schiena. Alcune ricerche hanno però documentato ...
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