Corsetto: quando è efficace
Cara Alessandra,
la risposta non è semplice, un corsetto funziona se riesce a correggere bene le curve. Per verificare l’efficacia del corsetto lo specialista esperto nel trattamento della scoliosi, effettua il collaudo in officina ortopedica, dove insieme al tecnico ortopedico verifica l’efficacia, la tollerabilità e l’invisibilità del corsetto, ovvero controlla che il corsetto lavori bene e che sia ottimale.
Successivamente si può verificare la correzione ottenuta attraverso una radiografia in corsetto. Oltre alla capacità del corsetto di per sè di correggere la scoliosi, data dall’abilità ed esperienza del tecnico ortopedico in grado di lavorare insieme allo specialista, ci sono altri elementi che influiscono sull’efficacia.
Il primo è senz’altro l’indossamento del corsetto. Esso deve essere a tempo pieno nella fase di massimo rischio, ovvero durante la crescita rapida tipica del periodo prepuberale, e all’inizio della terapia a tempo pieno. Per tempo pieno si intende un indossamento superiore alle 18 ore su 24. L’indossamento per garantire i massimi risultati deve essere costante, questo significa che ogni giorno la schiena deve avere lo stesso numero di ore fuori e dentro il corsetto.
La discontinuità annulla i risultati anche quando il corsetto è estremamente efficace. Indossare il corsetto meno ore è come prendere mezza dose di antibiotico per la polmonite.
Anche il fisioterapista ha un ruolo nel garantire un corretto uso del corsetto, soprattutto se i messaggi che vengono dati ai ragazzi sono gli stessi dati dal medico. Il terapista esperto in questo tipo di trattamento è in grado di supportare i ragazzi, dando loro i consigli utili nella gestione della terapia e trovando insieme le soluzioni ideali rispetto ai problemi che insorgono di volta in volta. Questo significa lavorare in squadra. Anche il paziente e la sua famiglia fanno parte di questa squadra, e se anche loro condividono gli obiettivi della terapia si possono raggiungere ottimi risultati.
La motivazione riveste un ruolo basilare per riuscire a indossare bene il corsetto.
L’associazione con esercizi specifici è inoltre fondamentale: essi compensano gli effetti collaterali di un corsetto portato tante ore, ottimizzando la correzione stessa.
Infine non posso non citare il potenziale di evolutività della scoliosi, che è stimabile, ma non misurabile e che in rari casi riesce a superare gli effetti di una terapia fatta molto bene.
Alcune scoliosi sono così aggressive che riescono a evolvere nonostante la terapia, in questi casi una buona terapia riesce a rallentare la progressività, e questo è senz’altro un successo, anche se alla resa dei conti l’entità delle curve a inizio e fine cura è rimasta pressochè identica.
Sabrina Donzelli
Commenti
Commento di Giovanna
Il 25/06/2014 alle 22:31 Ciao Fede se ti fa piacere ti spiego tutto dammi una tua mail o un recapito se Vuoi Giovanna . |
Commento di federica
Il 25/06/2014 alle 22:55 Ciao Giovanna il mio indirizzo e mail è: pffederica 583@gmail.com. ciao a presto |
Commento di paola perciballi
Il 10/07/2014 alle 14:29 Salve a tutti a roma dove si trova il centro isico grazie |
Commento di paola perciballi
Il 26/07/2014 alle 09:29 Per prenotare una visita a roma con isico occorre l’impegnativa del medico di base ,visitano anche privatamente,grazie |
Commento di catia
Il 26/01/2015 alle 20:45 La ringrazio di cuore,professor Negrini,seguiro’ i suoi consigli sicuramente! |
Commento di Alessandra Negrini
Il 25/09/2015 alle 10:06 Gentile Ilaria, |
Commento di Emilio
Il 29/04/2017 alle 08:19 Buongiorno, ieri a mia sorella è stato prescritto un corsetto chaneau da indossare 24 h al giorno a causa di una grave scoliosi dorsolombare di 50°. |
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Il 28/05/2014 alle 11:46
Ho bisogno di consigli e di confrontarmi. La diagnosi di mio figlio è: scoliosi idiopatica lombare sinistro convessa (D12-L5; 10° circa) e cervicodorsale destro convessa (D11-C5: 18° circa). Gli è stato prescritto il corsetto Milwaukee: è davvero indispensabile dato il forte impatto psicologico dello stesso su un ragazzo di 13 anni? Siamo affranti