La postura ideale
Cos’è la postura “ideale”
oppure
2) mi sono convinto che sia utile fornire a tutti gli ospiti che frequentano questo blog, ma non fanno un lavoro legato ai problemi della schiena, delle semplicissime informazioni di base che possano essere di chiarimento, considerato il problema dei propri figli contro cui si sono trovati a confrontarsi e sapendo che sicuramente qualcuno gli avrà già enunciato questo termine.
Ne sono derivati tre post in successione. Cominciamo col dire che non esiste una definizione di questa parola, su cui tutti concordano. Sfido qualcuno a trovarla.
Non c’è perché l’argomento è complesso e anche perché la “postura” viene descritta da troppe persone che interpretano la questione in maniera non del tutto uguale.
Semplicisticamente, molto semplicisticamente, possiamo definire la “postura” la posizione del corpo nello spazio.
Ma come, solo questo? Sembra incredibile ma è così. La postura è, in pratica, la maniera in cui posizioniamo il nostro corpo (in piedi, da seduti, da sdraiati) rispetto a quello che ci circonda, per trovare l’equilibrio migliore.
La questione comincia a divenire complicata perché la postura, intesa come cosa a se, in realtà non esiste perché è sempre riferita a qualcosa d’altro.
La postura, quindi, non è una posizione statica come a volte, possiamo immaginare guardando un articolo pseudo scientifico di qualche settimanale ma è una specie di gioco di trasformismo, che pratichiamo senza sosta per rendere la nostra posizione più adatta a quello che sta succedendo. La postura può essere “più economica” quando, per esempio da seduto, mi metto con la schiena appoggiata allo schienale per far stancare meno i muscoli che devono tenere la schiena più dritta, “più estetica” se in spiaggia tiro su le spalle e tiro dentro la pancia se passa qualcuno che mi interessa, “più comunicativa” se mi sporgo in avanti mentre parlo con qualcuno, “più stabile” se piego leggermente le ginocchia e aumento l’equilibrio.
Quindi, se qualcuno ci spiega che la nostra postura è legata agli occhi, alle orecchie o ai denti non è difficile accettarlo. Sulla base dei poche concetti esposti si comprende che una postura si modifica anche in presenza di un callo…
Commenti
Commento di rosa
Il 25/11/2013 alle 15:38 Cara Raffaella e Angela vi ringrazio per l’incoraggiamento è fondamentale dividere certe tristi esperienze con chi può capire come ci si sente è vero a volte ad alcuni medici pur essendo bravissimi manca quella sensibilità che aiuta ad affrontare e combattere soprattutto quando si tratta di adolescenti che con la loro fragilità spesso non riescono a tenere duro. Sono felice di apprendere dello sforzesco di cui il suo dottore non ci ha affatto accennato, noi siamo di napoli e cercherò di informarmi su un centro iIsico piu vicino sperando che possano aiutare mia figlia. Un grosso in bocca al lupo anche per le vostre figlie e se volete vi lascio anche io la mia email. rosygiro@live.it |
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Il 19/11/2013 alle 13:17
Caro Michele, come sempre ho trovato le tue parole ciò che molte persone in tutto il mondo dovrebbero avere la possibilità di ascoltare. Alla nostra vera ammirazione, ci auguriamo di continuare. Dal Progetto Scoliosi Brasile, il nostro abbraccio.