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Perché non usiamo più il corsetto di Milwaukee

26 marzo, 2010 (11:52) Di: Stefano Negrini

Dopo gli ultimi interventi nel blog, dopo una recente risposta assolutamente corretta e condivisibile del Dott. Zaina, mi sento in dovere di dire qualcosa di ben argomentato sul corsetto di Milwaukee per esprimere la posizione di Isico.

Intanto, nel titolo avrei dovuto aggiungere un “quasi” (ossia: “Perché non usiamo quasi più il corsetto di Milwaukee”), ma volutamente sono stato provocatorio: il quasi ci andrebbe perché in medicina (come nella vita) non esistono mai certezze assolute, ed uno strumento terapeutico non è mai abbandonato completamente. Certo, nella mia ormai lunga vita professionale, in oltre 20 anni che seguo le scoliosi, dopo aver curato quasi 20.000 ragazzi, posso tranquillamente dire che i Milwaukee che ho prescritto stanno abbondantemente nelle dita di una mano. E non ne sento la mancanza.

Ho imparato questo dal mio maestro, Paolo Sibilla, quindi non è cosa mia. Ma, avendo personalmente visitato metà dei suoi pazienti, ne ho trovato solo uno, un bambino piccolo con una curva congenita cervico-dorsale, in terapia con il Milwaukee. Tutti gli altri casi di scoliosi infantili (la classica indicazione del Milwaukee) erano curati con corsetti bassi. Ma anche gli altri casi di curve cervico-dorsali erano curati con corsetti bassi e vari artifici (cinturini cervicali od alle spalle) che evitassero il fatidico collare, così pesante dal punto di vista psicologico.

Dopo Sibilla mi sono impegnato a creare altre alternative, con degli emicollari a spinta, con configurazioni diverse a livello delle spalle, con esercizi, pur di evitare il collare. Perché? Tre motivi fondamentali:

  • Ci sono prove scientifiche che il Milwaukee provoca danni psicologici più degli altri corsetti. Negli anni io li ho visti, purtroppo, questi danni. Chi ha “subito” un Milwaukee ha tratti particolari: non posso sapere se è colpa del corsetto o se chi ha portato il corsetto aveva già certe caratteristiche di passività, e quindi lo ha accettato, mentre gli altri hanno mandato tutti a quel paese abbandonando la terapia. Ho l’impressione che le due cose si combinino insieme, ma di ragazzi “segnati” dal Milwaukee ne ho visti tanti. Ovvio che questo non basta per non prescrivere uno strumento terapeutico, se è obbligatorio usare proprio quello. Ma è altrettanto ovvio che, se appena appena ci sono delle alternative, vanno sistematicamente ricercate ed adottate.
  • E’ ormai dimostrato che il corsetto funziona se rispetta due requisiti: corregge dal punto di vista meccanico; viene portato. Il problema del Milwaukee è proprio questo: che non viene portato. I ragazzi di oggi sono certamente diversi da quelli di ieri, così come lo sono i genitori di oggi rispetto a quelli di ieri. E’ impensabile oggi che un genitore dica “lo fai, e basta”, così come è impensabile che un ragazzo faccia qualcosa solo perché lo ha detto il genitore; altrettanto è impensabile che una famiglia faccia una terapia solo perché lo ha detto il medico, se il medico non motiva e spiega bene. I tempi sono cambiati (per fortuna, dico io): oggi fare e proporre questa terapia è ancora più difficile di quanto già lo fosse ieri. E un corsetto non portato, o portato “a dosi omeopatiche” (ossia troppo poco) non serve a nulla. Questa è una motivazione assoluta per ricercare alternative.
  • Ci sono infine delle profonde motivazioni teoriche biomeccaniche. Il corsetto di Milwaukee appiattisce totalmente la cifosi dorsale (la curva a concavità in avanti che tutti abbiamo – e dobbiamo avere per star bene) e, per come viene classicamente costruito, provoca anche una cifosi lombare (ossia inverte la lordosi lombare, quella curva a concavità posteriore che abbiamo nel tratto basso della schiena; anche questo facilita la comparsa del dolore con il passare degli anni, oltre ad essere del tutto antiestetico, in quanto “fa sparire” il sedere, che si appiattisce inguaribilmente). Questo avviene perché il Milwaukee purtroppo facilita una delle evoluzioni patologiche della scoliosi, verso la lordosi dorsale e la cifosi lombare, ossia verso una inversione delle curve fisiologiche della colonna vista di profilo. Ho visto negli anni tante ragazze che di profilo erano purtroppo ormai “fatte al contrario” per colpa del Milwaukee, e non c’è a quel punto più verso di riportarle indietro. Devo dire che molte delle loro scoliosi erano state ottimamente controllate, viste in radiografia. Ma io pensavo al loro futuro e mi chiedevo se valeva la pena aver curato una scoliosi per poi trovarsi una schiena che comunque in età adulta non funziona e predispone ai dolori. La mia risposta è stata “no, non ne vale la pena”: secondo me è meglio ottenere qualcosa di meno sulla scoliosi (ammesso e non concesso che sia vero: nel senso che con i corsetti bassi otteniamo almeno quello che ottiene il Milwaukee) ma avere una schiena che funziona meglio in età adulta, piuttosto che avere risultati (non migliori di quello con corsetti ascellari), ma al prezzo di una schiena che non funziona. In fondo, curiamo la scoliosi per se stessa, o perché vogliamo una schiena adulta che stia bene?

Ma c’è un’altra domanda a cui dobbiamo doverosamente rispondere: cosa possiamo perdere a non usare questo strumento terapeutico?

  • Curve gravi: qui proprio non ci sono problemi. Da sempre le curve gravi sono state curate con i gessi prima che con il corsetto, ed al limite si faceva un gesso alto per le curve veramente molto alte (vedi punto successivo). Oggi abbiamo “pensionato” anche il gesso (come il Milwaukee) perché abbiamo un corsetto almeno altrettanto efficace (se non di più, perché più progressivo ed in grado quindi di continuare a correggere nel tempo, mentre il gesso aveva la sua efficacia in pochi mesi e poi bisognava limitare la perdita di correzione…), lo Sforzesco: quindi comunque questo corsetto trova indicazione nelle curve gravi più del Milwaukee.
  • Curve alte (cervico-dorsali e dorsali alte): le considerazioni che si possono fare sono molteplici. Cominciamo con le curve dorsali che hanno la “vertebra limitante superiore” a D6 (6a vertebra toracica) o sopra (perché sino a quel punto problemi con i corsetti bassi proprio non ce ne sono): con accorgimenti particolari sul corsetto basso (ascellare), che purtroppo lo rendono un po’ meno tollerabile, si può arrivare a correggere una limitante sino a D4 ed a volte a D3. Più in alto ovviamente non si arriva. Se la curva si prolunga, allora bisogna scegliere: o trascurare la curva (ma solo se è minore), o cercare di ottenere una correzione attraverso il riflesso di raddrizzamento della testa sbilanciando la curva alla base (se la curva non è troppo rigida), o intervenire con emicollari da usare solo in casa. Se tutto questo non funziona, si discute con il paziente e con i genitori, si valutano pro e contro, e si decide di mettere un Milwaukee, oppure di lasciare la curva prossimale a se stessa. In questo senso, una curva prossimale alta trascurata può dare: asimmetria delle spalle (problema estetico), asimmetria di partenza del collo (possibili futuri dolori cervicali) ma molto raramente evolve in età adulta sino a provocare gravi problemi. Ed in ogni caso la decisione presa in una visita viene rivalutata nel tempo, per capire se è il caso di cambiare strada o meno. Solo quindi in una curva cervico-dorsale, con una “vertebra apicale” (e non una limitante superiore, come il caso riportato all’inizio) al di sopra di D5, questi problemi si pongono con forza e si può anche decidere di mettere un corsetto di Milwaukee. Quasi mai lo abbiamo fatto, e disastri non ne abbiamo visti (ovviamente in curve che non fossero già oltre i 45-50 gradi quando abbiamo cominciato a curarle, quindi già da intervento chirurgico in partenza…)
  • Curve infantili: qui non perdiamo proprio nulla. Il timore sempre riportato dai vari autori è che l’uso del corsetto basso possa creare dei “toraci tubolari”, ossia lunghi e stretti, perché essendo più costrittivo impedisce al torace di espandersi come consente invece il Milwaukee. Può darsi, ma devo dire che nella mia ormai lunga esperienza anche con i bambini piccoli (nei quali oltretutto non si può fare la ginnastica perché non sono ancora in grado di farla in un modo adeguato per cui lo sforzo valga veramente la pena) è sufficiente cambiare spesso il corsetto, più spesso che negli adolescenti perché crescono a ritmo superiore, e danni non se ne fanno proprio.

Ma allora, perché ancora in tanti lo prescrivono? Le risposte sono molte e vanno dalla convinzione personale (qualcuno fa delle vere e proprie “guerre” sull’uso del Milwaukee, portando anche dei lavori “pseudo-scientifici” a favore della propria tesi, che però sono metodologicamente scorretti e quindi i risultati sono inattendibili), all’abitudine (che è dura a morire). Di certo, come ho già detto, le correzioni con il Milwaukee della sola scoliosi sono ottime, e se ci si concentra solo su quelle, allora non c’è motivo di cambiare. Ma se si guarda alla testa ed alla psiche oltre che alla schiena, se si pensa alla funzione futura della colonna e non solo alla sua anatomia, se concretamente si punta a far portare il corsetto e non solo a prescriverlo, allora i motivi per abbandonare il Milwaukee (secondo noi) sono di gran lunga superiori a quello di continuare a prescriverlo. Stando sempre attenti a non far danni. E con la coscienza che questa nostra posizione come Isico non è necessariamente la scelta di tutti. Ed anche consapevoli che un Milwaukee fatto e messo bene è infinitamente più efficace di un corsetto basso fatto e messo male (come purtroppo succede troppo spesso).

Commenti

Commento di robi64
Il 29/03/2010 alle 23:50

Caro Dottor Negrini, leggere l’articolo sul Milwaukee mi ha fatto venire i brividi!
Mi sarebbe piaciuto sentir dire queste cose trenta anni fa (lo so che sarebbe stato impossibile ma lasciatemelo almeno dire).
Io ho portato ben tre Milwaukee, i primi due sono stati la mia rovina perché non erano fatti a regola d’arte, diciamo così per essere gentili, il terzo invece decisamente fatto in modo impeccabile. La mia scoliosi è stata diagnosticata all’età di 8 anni e subito mi hanno prescritto un Milwaukee che ho portato 5 anni giorno e notte, proprio come diceva lei i ragazzi di oggi ed i relativi genitori sono bene diversi, un tempo non c’erano psicologi sempre a disposizione ma la questione psicologica c’era e come! Durante i 5 anni ho frequentato per tre volte alla settimana un centro medico/sportivo all’avanguardia e lì seguivo un piano personalizzato di esercizi di ginnastica correttiva. Il centro era diretto da un medico molto preparato il quale aveva capito fin da subito che il mio corsetto era poco preciso (non ci voleva molto a capirlo ero riuscita anch’io che allora ero una bimba di 10 anni) ma nonostante ciò negava spudoratamente, periodicamente ad ogni radiografia di controllo che sistematicamente faceva registrare un peggioramento diceva che era colpa mia perché non mi impegnavo negli esercizi e non portavo il corsetto sempre (io toglievo il corsetto solo per fare la doccia!. Quanto ai miei genitori anche a loro riportava la stessa versione tranquillizzandoli dicendo che un peggioramento alla mia età era da considerarsi normale.
Ogni volta che entravo in palestra trovavo lui ad attendermi, lasciava ogni suo impegno e mi seguiva o meglio mi marcava ad uomo durante lo svolgimento del mio piano di lavoro ripetendomi più volte la stessa identica frase “Finirai nelle mani di un chirurgo, devi prendere esempio dalle tue compagne e portare sempre il corsetto (le miei compagne avevano un corsetto fatto da ortopedici diversi dal mio, arrivavano in palestra con il corsetto dentro ad un sacchetto di plastica e lo indossavano solo mentre erano lì). Oggi tutto questo sarebbe definito persecuzione e probabilmente sarebbe già finito su giornali e quant’ altro, io ho tollerato in silenzio (nel senso che non ho mai detto nulla a nessuno di quelle frasi minacciose) per 5 anni durante i quali, vista la crescita, il primo corsetto è stato sostituito da un secondo peggio del primo! Io abito in provincia di Novara ed allora c’era un unico ortopedico di riferimento a meno che si era seguiti da medici della Lombardia o altrove.
La mia pazienza è però finita all’età di 13 anni, i miei genitori nel frattempo si erano consultati con il nuovo medico di famiglia che ha consigliato una visita a ……. . Ricordo e ricorderò per sempre la sua espressione appena mi ha vista entrare nel suo studio ma ancor meglio ricordo le sue parole “togliti subito quello sgorbio che hai addosso”.
Sono state parole forti, durante la visita ha anche aggiunto che se non avessi fatto nulla per la mia scoliosi sarebbe stato meglio, sicuramente la mia rabbia era tanta ma al tempo stesso c’era in me un forte senso di rivincita, non avevo visto lucciole per lanterne, ed anche se ero una semplice ragazzina forse avevo capito che razza di disonesto avevo avuto davanti per 5 anni.
E’ stato proprio il forte senso di rivincita, insieme ad altre mille cose che mi ha permesso di affrontare il resto del cammino 4 anni con il nuovo corsetto fatto a regola d’arte in attesa dell’intervento eseguito da …………. (quest’ultimo chirurgo, ortopedico, psicologo e soprattutto persona umana impeccabile).
Da allora sono passati 29 anni! Tante sono le cose belle che un’esperienza simile mi ha dato, prima di tutto la forza per affrontare le cose difficili della vita con una marcia in più, entusiasmo di pensare sempre positivo, credere e soprattutto saper individuare i medici che fanno il loro lavoro perché ci credono, fare il proprio lavoro (sono un’ insegnante di scuola elementare) con dedizione ed onestà ed infine tante amicizie nate durante il percorso in ospedale che sono rimaste ancora oggi.
Mi scuso se mi sono dilungata troppo ma credo che certe sensazioni ed esperienze meritano di essere raccontate.

Commento di mammaeli80
Il 30/03/2010 alle 13:52

A proposito di Milwaukee, anche il mio bambino di 15 mesi lo porta per 22 ore al dì e devo dire che è un po come metterlo in una gabbia. Vedo la fatica che fa per raccogliere gli oggetti e se è stanco non può nemmeno mettersi seduto ma solo in ginocchio, per non parlare della notte che tra i dentini e qualche altro fastidietto, normale per la sua età, diventa impossibile da gestire. Solo ora che leggo tante di queste storie mi rendo conto che si può fare di meglio, anche se l’ortopedico dal quale siamo seguiti ci ha detto che questi busti sono i migliori in assoluto e per non parlare del fatto che sono io ad accorgermi quando è il momento di fare il collaudo (ma è cosi che funziona? E’se non c’è l’ortopedico specializzato che ci segue è normale che la visita di controllo venga fatta da un medico della sala gessi? Ma, mi sembra tutto cosi assurdo!). Alle volte lo guardo e mi chiedo quanto fastidio gli può dare questo busto anche perché quando glielo togliamo lui è il bimbo più felice del mondo. Nonostante lui lo porti bene vedo la sua cifosi cambiare e alle volte mi spavento pure perché mi sembra di vederla piu accentuata. Comunque ringrazio questo blog perché mi ha dato modo di informarmi al meglio e di muovermi quanto prima per risolvere il problema del mio piccolo Christian. Un saluto a tutti mammaeli

Commento di Stefano Negrini
Il 31/03/2010 alle 09:13

Grazie mille signora. Spero che la sua esperienza possa servire a tante ragazze all’inizio del loro cammino, perché lo renda più facile e meglio impostato. E perché sappiano che anche dalle esperienza sbagliate e molto difficili possono nascere forza d’animo e serenità future. Auguri!

Commento di letizia
Il 31/03/2010 alle 11:14

Gentile Dottor Negrini avrei bisogno di un suo parere medico. Sono affetta da scoliosi dall’età di 12 anni curata (si fa per dire) con milwaukee e corsetti gessati portai per 4 anni. Al termine del trattamento mi è stato proposto l’intervento che ho rifiutato in quanto non mi dava la certezza della riuscita.
Sono passati da allora quasi trent’anni (io ne ho 45) e tutto sommato sono stata abbastanza bene. Ma facendo un controllo radiografico il mese passato ho scoperto di avere 65° di scoliosi e mi domando se posso rientrare nel trattamento che fate nl Vs. centro, anche perché non mi posso permettere il lusso di peggiorare ancora. Avrei bisogno di una sua risposta perché sono davvero peoccupata, anche se al momento non ho dolori alla colonna. La ringrazio anticipatamente e le porgo cordiali saluti.

Commento di carmenta
Il 31/03/2010 alle 15:27

Carissimo Dottor Negrini, il suo scritto sul Milwaukee mi ha commosso. Grazie per aver sottolineato l’impatto sulla psiche di questa terapia. Io sono una delle “vittime di questo corsetto”; mi sono fatta quasi tutti gli anni 80 in sua compagnia.

Commento di roby64
Il 06/04/2010 alle 09:31

Grazie a lei per la risposta ed un grosso forza!!! A ragazzi e
genitori che stanno combattendo con la scoliosi.

Commento di Stefano Negrini e Fabio Zaina
Il 07/04/2010 alle 11:56

Grazie,
a nome nostro e di tutto lo staff di ISICO ricambiamo, anche se con un po’ di ritardo, gli auguri di buona Pasqua.
Stefano Negrini e Fabio Zaina

Commento di MARTINA da NAPOLI
Il 07/04/2010 alle 16:07

Salve a tt. Oggi voglio darvi un messaggio importante, ke ho capito ancora meglio dopo un grave avvenimento. Proprio il giorno di Pasqua ho perso una mia amica di undici anni a causa della leucemia. E’ da allora ke nn riesco a dormire perke rifletto e mi dico: “La mia povera amica veniva a scuola a trovare gli amici, senza i capelli a causa delle numerose chemio e con una mascherina in faccia, nn aveva vergogna ed era assai felice di rivederci. Ho capito solo ora che nn mi devo lamentare se le mie magliette si slabbrano o si fanno i buchi, oppure ke nn ho ancora il fidanzato a causa del busto ke porto da 6 mesi……..perke nn sono questi i problemi. Anzi mi devo ritenere fortunata perke il mio problema e’ risolvibile, anke in modo piu’ confortevole rispetto a qualche anno fa, grazie alle nuove tecniche del centro ISICO e anke al sostenimento morale importante da parte di tt lo staff….Sto piangendo davanti a questo computer perke penso “MAGARI CI FOSSE STATO UN QUALCOSA, COME UN MAGICO CORSETTO KE AVESSE POTUTO SALVARLA!!” A me la citta’ di Milano rappresenta il ritorno del sorriso sulle mie labbra grazie a ISICO. Ma x la mia amica, portata dall’ ospedale di Roma a quello di Milano, rappresenta la “chiusura del sipario della sua vita”. Spero tanto ke questo sia di insegnamento x altri ragazzi ke, cm a me è successo in momenti di sconforto, si lamentano x i problemi normali dell’ adolescenza, e nella maggior parte delle volte si tolgono anke il corsetto.
Un abbraccio forte a tutti ; (

Commento di Manuela
Il 15/04/2010 alle 13:49

Buongiorno Dott. Negrini
navigando ho scoperto questo sito, davvero interessante, e poi mi sono trovata a leggere la sua crociata contro il milwaukee e così mi sorge spontaneo fare una domanda, dopo una breve premessa. Da bambina mi è sempre stato detto dal medico di famiglia di fare nuoto etc ma poco dopo i 13 anni invece andando da uno specialista mi è stata diagnostica una scoliosi idiopatica evolutiva e prescritto il milwaukee che ho portato dai quasi 14 anni ai 18, giorno e notte per 4 anni. La mia curva a S italica di 45 gradi angolo di Cobb si è ridotta a 18, nello stesso tempo ho sempre fatto attività fisica e tutto è andato abbastanza bene fino verso i 30 anni dove a seguito di un incidente e controlli vari ho scoperto che la mia curva era tornata a 45. Tornata dallo specialista che mi aveva curata da ragazzina mi ha detto che era abbastanza normale che la mia schiena si riposizionasse nella sua sede. Nonostante questo tutto è andato “quasi” bene fino ai 43 anni (2 anni fa) quando con l’arrivo
prematuro della menopausa sembra che la mia schiena abbia perso improvvisamente tutti gli equilibri su cui poggiava. Da allora i dolori sono aumentati in modo esponenziale ed oggi posso dire che raramente mi capita di non avere dolore perché : 1) se lavoro al pc ho dolori cervicali e mal di testa continui (sono da poco in profilassi), dormire è un continuo roteare alla ricerca di una posizione che non mi arrechi dolore alle costole, stare in piedi ferma (cucinare, stirare, parlare con qualcuno, fare la spesa) è diventata una tortura perché dalla zona dell’osso sacro a dx mi parte un dolore acutissimo e per muovermi di nuovo ci metto un po e con tanta sofferenza.. ora le domande, perché in realtà sono due: la prima ma tutto questo può essere stato anche o in parte dovuto a quei terribili già di per se quattro anni di corsetto? La seconda è se qualcuno (o lei Dott.Negrini) mi sa dire qualcosa di questo dolore acutissimo e particolare che mi prende sul lato dx del sacro e della coscia posteriore ma solo se sto in piedi ferma, anche solo per qualche minuto (la classica coda alla cassa)? Grazie a tutti e continuerò a curiosare in questo sito..

Commento di NICOLA
Il 15/04/2010 alle 16:59

PER MANUELA
Gentile signora è possibile sapere la sua e-mail?

Commento di Stefano Negrini
Il 16/04/2010 alle 13:34

Gentile signora, anzitutto scusi per il ritardo della risposta.

Il suo intervento mi offre l’occasione (rispondendo a lei) per chiarire alcuni aspetti utili a tutti gli adulti con scoliosi e che sino ad ora forse non sono mai stati chiariti.

L’approccio alla scoliosi in età adulta viene oggi diviso in due aspetti ben separati:

* evitare il peggioramento (con tutte le conseguenze funzionali: dolori che peggiorano, possibilità nel tempo di piegarsi progressivamente in avanti, estetica sempre più “danneggiata”)

* terapia “palliativa” dei dolori

Evitare il peggioramento

Per tradizione, ed anche a causa dei fallimenti tremendi che purtroppo spesso gli scoliosologi vedono, evitare il peggioramento, ossia garantire una stabilità alla colonna nel tempo, viene considerato patrimonio esclusivo della chirurgia, e si pensa che non esista altra arma terapeutica. I corsetti sono poco tollerati, mai specifici, e soprattutto non consentono di sostenere realmente una colonna che si è piegata; gli esercizi sono considerati inutili.

Terapia “palliativa” dei dolori

Quando si guarda ai dolori, le proposte sono almeno tante quanti sono i metodi proposti genericamente per il mal di schiena. Si pensa che l’approccio non sia molto diverso, e qui si usa di tutto, dalle infiltrazioni, alle fasce più o meno rigide, agli esercizi di vario tipo e genere (con nomi più o meno esotici), ai farmaci, alle manipolazioni etc etc. Ma il tutto in modo normalmente aspecifico, o fintamente specifico (nel senso che per esempio si prescrive la RPG, o Rieducazione Posturale Globale, o il Mézières come se fossero una terapia specifica per la scoliosi, quando così non è).

Questa situazione è frutto della storia (la ricerca nel settore è sempre stata pochissima; di scoliosi si sono sempre occupati i chirurghi ortopedici, che hanno competenze elevatissime sulla scoliosi, non molto alte sulla riabilitazione che è campo dei fisiatri – i quali peraltro tradizionalmente hanno poca competenza sulla patologia – il tutto ovviamente con alcune eccezioni personali in ambo le specialità mediche).

Isico offre un servizio diverso, SPECIFICO PER LA SCOLIOSI DELL’ADULTO, e configurato in entrambi i settori in modo tale da dare la risposta migliore possibile allo stato attuale delle conoscenze. Ci avvaliamo per questo di entrambe le figure professionali che meglio possono – in team con medici specialisti di scoliosi e di riabilitazione – occuparsi dei due aspetti diversi sopra presentati.

* Per la prevenzione dell’evolutività ci avvaliamo degli esercizi SEAS. Abbiamo già presentato i risultati ad un Congresso internazionale (Atene 2008). L’articolo scientifico è stato inviato ad una prestigiosa rivista e ne prevediamo la pubblicazione entro l’anno. Nel caso peggiore abbiamo avuto un dimezzamento del ritmo di peggioramento (da 0,5° all’anno negli 8 anni prima di iniziare la terapia, a 0,25° all’anno nei 18 anni successivi); in media abbiamo avuto un miglioramento di 4° in 3 anni di terapia, con il 74% dei pazienti migliorati e solo il 6% peggiorati (ma sempre meno di quanto peggioravano prima). Quindi, questi esercizi si possono usare per frenare il peggioramento: lo dice la ricerca. Come fare? Si fanno a casa, per conto proprio, e quindi anche chi abita all’estero converge oggi su Milano per imparare che cosa fare: bastano 1,5 ore per imparare, poi si lavora a casa per 3 mesi. Per chi abita molto lontano, è anche possibile (superati i primi 6-9 mesi in cui è meglio venire a Milano una volta ogni 3 mesi) imparare due piani di lavoro che coprano i 6 mesi successivi e venire ad un nostro Centro solo 2 volte all’anno. In queste occasioni si fa il punto della situazione, un controllo fisioterapico, ogni 1-2 anni su base individuale si fa una visita medica. Se insorgono dolori o problemi si viene prima e li si affronta in modo specifico.

* Per il controllo del dolore, i nostri operatori sono abituati a confrontarsi con la scoliosi dell’adulto da molti anni, e sono formati specificamente in questo senso. Qui l’imperativo categorico è il “primum non nocere” di Ippocrate, ossia per prima cosa non far danno. Perché il problema è che alcune tecniche comunemente prescritte ed utilizzate per i dolori vertebrali NON VANNO BENE per chi ha la scoliosi. In alcuni casi queste tecniche tolgono il dolore, ma danneggiano le capacità della colonna a lungo termine di sostenere la schiena, e provocano negli anni dei peggioramenti che alla fine finiscono per peggiorare anche i sintomi dolorosi inizialmente eliminati. Anche in questo campo si deve essere assolutamente SPECIFICI e FORMATI ed AGGIORNATI continuamente.

Un’altra possibilità: da poco abbiamo un sistema di fasciature del tutto specifiche (ed è la prima volta che questo succede, da sempre) per la scoliosi, che danno meno fastidio ed aiutano anche sui dolori e sulla capacità di sostegno in modo SPECIFICO. Questa tecnica è oggi usata per gli adulti solo in due/tre paesi al Mondo, e noi in Italia ci stiamo cimentando per aiutare al meglio i nostri pazienti.

A questo punto una domanda può sorgere spontanea. Ma non posso trovare tutto questo sotto casa? Oggi la risposta più onesta è mista e sta a metà tra il NO (nel senso che la superspecialità è oggi disponibile in pochissimi centri al mondo, e lo possiamo affermare con certezza visto che li conosciamo e frequentiamo regolarmente i maggiori specialisti a livello internazionale) ed il NON LO SO (nel senso che di persone che lavorano bene anche in questo settore ce ne possono essere senza che siano note) MA E’ IMPROBABILE (perché purtroppo la ricerca è talmente giovane che passeranno degli anni prima che si diffonda capillarmente – ed inoltre di scoliosi soffrono relativamente in pochi, e quindi ci vogliono competenze assolutamente specifiche).

Detto tutto questo, credo che l’invecchiamento cui progressivamente andiamo incontro grazie ai miglioramenti della medicina, insieme alla richiesta non solo di ANNI IN PIU’ di vita, ma soprattutto di QUALITA’ DI VITA in questi anni in più, pone alla medicina dei problemi del tutto nuovi che una volta non esistevano. Una volta una persona piegata in due con la schiena era rara (perché spesso si moriva prima) e soprattutto non aveva un obiettivo di qualità di vita come quella odierna, accettava più passivamente e con rassegnazione la propria condizione. OGGI NON E’ PIU’ COSI’ e quindi chi ha la scoliosi cerca, GIUSTAMENTE, delle risposte migliori. Quindi anche questo, come tanti altri, è un settore di frontiera. Ma in questo caso, anche in Italia si possono trovare risposte adeguate.

Stefano Negrini

Commento di alessandra
Il 22/04/2010 alle 15:59

E’ da poco che ho scoperto questo blog, più precisamente da quando a mia figlia di 12 anni è stata diagnosticata la scoliosi. Io e lei siamo completamente diverse, purtroppo l’unica somiglianza è proprio la scoliosi, ereditata da me. Sono passati ben 32 anni e leggendo l’articolo del dott. Negrini sul milwakee mi chiedo se anche allora potevano esistere soluzioni diverse a quell’insopportabile gabbia che ho portato pazientemente per 4 anni. Ma sono stata fortunata, sono guarita e ho superato le cattiverie adoloscenziali e le prese in giro. Mia figlia per fortuna porta un corsetto lionese e vedo che lo sopporta bene. L’unico mio rammarico è essere capitata da un medico a detta di tutti “il più bravo a ……”, ma di un’antipatia rara e a volte veramente irritante. E’ vero i tempi sono cambiati, c’è internet e una maggiore informazione; grazie a questo riesco a capire come e quanto mia figlia deve portare il corsetto, visto che l’esimio dottore nelle sue visite non si è neanche degnato di dircelo (l’ho intuito dalla cartella clinica allegata alla richiesta perla ASL). Le visite (solo 2 per adesso) sono di attesa lunghissima e di controllo brevissimo, dando tutto per scontato. Le parole vengono tirate fuori a forza grazie alle mie domande, ma sono completamente scontenta. Non mi ha neanche rilasciato un foglio con una diagnosi completa e le istruzioni relative al corsetto. Abbiamo il primo controllo tra tre mesi, non so se dovremo eseguire una radiografia di controllo ( ai miei tempi si faceva), non oso più chiedere informazioni ( non posso passare interi pomeriggi al …….. Penso che cambierò medico. Per me è stato importante avere sia un ortopedico di fiducia sia un professore che si è rivelato una persona squisita e che mi ha sempre incoraggiata. Vorrei lo stesso per mia figlia.
Grazie dottor Negrini per tutte le informazion che da in questo sito.
Alessandra

Commento di Stefano Negrini
Il 23/04/2010 alle 14:38

Cara Manuela,
onestamente è impossibile risponderle in un modo sensato senza fare una visita e capire quale possa essere il problema reale. Onestamente, mi sembra molto difficile che il Milwaukee possa avere una qualunque relazione con i suoi disagi attuali, dopo tutti questi anni. Direi impossibile. Certamente gioca di più la menopausa, con la sua tempesta ormonale che spesso acuisce i dolori muscoloscheletrici. In certi dolori anche la scoliosi (data l’entità) potrebbe avere un ruolo. E comunque, si affidi ad un medico che possa prendere in carico il problema e capire come intervenire. E agisca sulla scoliosi, perché se davvero è peggiorata così tanto, allora deve essere presa in considerazione, soprattutto per evitare ulteriori problemi negli anni a venire.
Auguri
Stefano Negrini

Commento di corrado
Il 21/06/2010 alle 14:55

E’ opportuno come primo intervento l’uso del milwaukee per correggere una curva scoliotica lombare sin di 12° Cobb in un bambino di qusi sette anni?
valutare altri interventi terapeutici potrebbe compromettere il decorso positivo della scoliosi?
sicuro di una vostra risposta vi porgo i miei, più sinceri saluti. Grazie

Commento di federica belli
Il 22/06/2010 alle 10:10

Come posso risolvere il mio problema? Ho la scoliosi idiopatica dell’adolescenza,devo metttermi un corsetto di tipo “Cheneau” e lo devo portare 23 ore. E’ giusto? Cosa devo fare?

Commento di Fabio Zaina
Il 28/06/2010 alle 09:39

Gent.mo Sig. Corrado,
premesso come sempre che una risposta appropriata e personalizzata alla sua domanda può venire solo da una visita specialistica, è possibile commentare in maniera generale che una scoliosi di 12° è veramente molto lieve (basti pensare che per definizione la scoliosi viene definita tale quando la sua entità supera i 10°). Nella maggior parte dei casi una scoliosi come questa è molto poco evolutiva a sette anni. e in molti casi è sufficiente un attento monitoraggio per rimandare almeno per un po’ l’inizio della terapia senza pregiudicare il futuro. Quindi mi permetto di esprimere qualche dubbio sull’utilità di un corsetto in genere per una scoliosi di questa entità in questa fase di crescita. Peraltro, anche le linee guida italiane per il trattamento della scoliosi in età adolescenziale (l’età a maggior rischio di evoluzione) NON raccomandano il corsetto per una curva di questo tipo, salvo parere motivato del medico esperto (l’eccezione esiste sempre in medicina).
Inoltre, proprio volendo scegliere un corsetto, non vedo proprio motivo, a parte una consolidata tradizione, per scegliere un corsetto che arriva fino al collo e impedisce i movimenti come il Milwaukee rispetto ad un corsetto basso che lasci maggiore libertà di movimento, sia più modellante sul tronco e più tridimensionale (il Milwaukee agisce in maniera efficace solo sul piano frontale – cioè sulla radiografia, tanto per capirci – ma ha un effetto peggiorativo sul piano sagittale – rende la schiena troppo dritta vista di profilo). Una scoliosi nella parte bassa della colonna può essere trattata benissimo con un corsetto basso.
Ma voglio ribadire che, fatta salva una precisa indicazione particolare, apparentemente non ci sono indicazioni al trattamento con corsetto. Questo almeno per adesso, perché nessuno è in grado di escludere a priori che in questa scoliosi un giorno sia necessario intervenire con un corsetto. Ma fare una previsione precisa oggi è veramente difficile.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di iomamma
Il 06/07/2010 alle 14:54

Che emozione, che rabbia, che dolore nel leggere le vostre parole sul milwaukee….
Mi sono sempre sentita tanto sola ed ecco che scopro che la mia storia è un classico!
“Costretta” a 13 anni in una gabbia di plastica e ferro mi sono sentita intrappolata, costretta, violata.
Il busto milwaukee mi è costato anni di litigi familiari, perché io categoricamente non avrei mai portato quella gabbia per uscire, e i mei non riuscivano ad obbligarmi.
Non lo portavo, e non lo avrei mai portato, io ricordo ancora, più di 15 anni dopo, l’odio che provavo per la dottoressa che mi seguiva al Rizzoli, per i suoi modi bruschi, sbrigativi, la sua impazienza “se non lo porti ti opero se non lo porti, a 30 sarai gobba e piegata dal dolore”. Ricordo i viaggi a Bologna, l’entrata dell’ospedale con una vertigine, con un buco nel petto, un dolore dal quale non sono mai guarita.
Ho vinto io, il busto non l’ho portato. Ho cancellato, rimosso l’argomento dal mio cervello completamente per 10 anni. Io non avevo la scoliosi. Ma come le cose non elaborate eccola qui, che a 30 anni mi fa passare le notti insonni a pensare ad un intervento, i giorni su internet a leggere qualunque cosa sull’argomento, le ore allo specchio perché i miei fianchi ora sono così evidenti nella lora differenza, a rifuggire come la pesta gli ortopedici, che panico…che panico….
Ho due figlie, e a tutto si aggiunge il terrore che possano sviluppare quello che ho io. Sono contenta che l’approccio si cambiato, a me il milwaukee ha rovinato la vita.
Grazie per l’attenzione.

Commento di emanuela c
Il 07/07/2010 alle 07:31

Noi siamo fuggiti dal medico curante di mia figlia, proprio perché ci aveva proposto il milwaukee .
Abbiamo iniziato un nuovo percorso con un nuovo corsetto e siamo in attesa dell’esito delle prossime lastre.
Auguri a tutte .
emanuela

Commento di monica
Il 07/07/2010 alle 07:42

Carissima Iomamma,
mi sono ritrovata nelle tue parole e nella tua storia perchè anche io ho rifiutato il corsetto che i miei genitori mi avevano fatto fare, anche se non hanno mai insistito per farmelo portare.
Ho negato per tanti anni il problema, poi ho iniziato a vedere la mia schiena e a farla vedere. E’ stato il dolore, fortunatamente mai troppo forte, a convincermi.
Ora faccio controlli periodici e ginnastica ma l’intervento mi é stato prospettato.
Mi spaventa molto il passare del tempo e il relativo peggioramento delle condizioni della schiena.
Non so cosa farò per il futuro, per ora mi aiuta molto condividere, attraverso questo blog, con chi ha il mio stesso problema.
Ti faccio tanti auguri

Molly

Commento di iomamma
Il 07/07/2010 alle 12:43

Ciao Monica,
mi sembra di capire che siamo più o meno sulla stessa barca….La spada di Damocle che pende sulla testa, perché è verosimile che finiremo sotto i ferri!
A questo punto sto cercando di avorarmi dentro in vista di questa cosa, che non vedo vicina, ho 2 bimbe molto piccole e non posso permettermi di stare ferma, la mia vita è un vortice!! Cerco di accettare quello che probabilmente sarà, anche se non è facile, io non ho mai accettato e non accetto la mia scoliosi.

Però è bello sapere che ad oggi chi lavora in questo difficile campo ha un occhio di riguardo per la psiche di tutte quelle ragazzine che in un’età così critica si trovano ad affrontare una prova tanto difficile….E che belle persone frequentano questo blog, leggere di loro e dell’atteggiamento dei medici di Isico fa bene al cuore…=)

Commento di Stefano Negrini
Il 08/07/2010 alle 09:09

Care Monica ed iomamma,
intanto grazie per i complimenti all’iniziativa.
Poi, come precisato anche in altri interventi sul blog, vorrei ancora una volta ribadire che si può lavorare su se stessi per evitare (o quanto meno ritardare il più possibile) l’intervento: si tratta di fare esercizi specifici.
Noi abbiamo già pubblicato i risultati degli esercizi SEAS che proponiamo ai nostri pazienti; una mamma ieri, dopo che la figlia era peggiorata nella prima età adulta, ed è poi migliorata con i nostri esercizi SEAS, mi diceva : “l’unica cosa che mi dispiace è che non ho cominciato prima con questi esercizi”. Gli esercizi non sono uguali dappertutto, e si devono fare quelli giusti al momento giusto, se si vuole un risultato utile (ed in questo conta enormemente anche chi li fa fare, ovviamente…).
Rispetto ai figli evitate i due tipici errori (non voler vedere quello che c’è per colpa di quanto si è sofferto da piccole – voler curare un figlio che non ha nulla per evitare quanto si è subito sulla propria pelle in passato): l’unica cosa da fare sono dei controlli medici periodici a scopo preventivo. E se non c’è nulla, non si cura nulla; se c’è qualcosa, prima si scopre e prima si può trattare per evitare i problemi più importanti.
Auguri a tutte le mamme scoliotiche, e non abbiate paura !!!
Stefano Negrini

Commento di ilaria
Il 11/09/2010 alle 09:14

Sono preoccupata per mia figlia di 13 anni che da 2 mesi indossa il corsetto (milwaukee) deve portarlo 23 ore su 24 la sua scoliosi e doppia lombare e dorsale di 19° il problema che lei lo indossa senza lamentarsi a casa ma la sua difficolta’ e uscire, ora con l’inizio della scuola e un problema lei dice che non lo metterà a scuola la mia preoccupazione e che sono circa 6 ore senza mi chiedo se per le ore di scuola potrebbe indossare un corsetto diverso . Grazie

Commento di biba
Il 11/09/2010 alle 09:51

Ilaria, io sono una ragazza di 12 anni e ho lo stesso problema pero’ ho un corsetto credo meno vistoso di quello di sua figlia perché è uno Sforzesco e anch’io non vorrei metterlo per andare a scuola, ma con l’aiuto dei miei amici sono sicura che ci riusciro’! Dia tanta forza a sua figlia e vedrà che si sistemera’ tutto!
Auguri e forza
biba

Commento di Stefano Negrini
Il 14/09/2010 alle 09:28

Cara Biba
datti un po’ di tempo, comportati normalmente e vedrai che un po’ per volta la cosa passerà da sola.
Il mio consiglio è di non avere il preconcetto che gli altri ti possano prendere in giro per forza (quello lo fanno solo i cretini: alcuni si pentiranno di averlo fatto, altri resteranno semplicemente dei cretini: ma non è per pochi cretini che tu non ti devi curare, anzi! Sarebbe come darla vinta a loro). La maggior parte delle altre persone non ci faranno neanche più caso una volta che si saranno abituate, e non mancheranno persone che ti incoraggeranno e ti ammireranno per la tua capacità di fare sacrifici per migliorare e stare meglio. Quindi, coraggio e parlane pure: i segreti pesano di più della trasparenza. Tra l’altro spesso sono i cosiddetti “segreti di Pulcinella”, nel senso che vengono scoperti prima o poi: ed a tenere la cosa segreta anche gli altri poi penseranno che te ne vergogni, o che sia un problema più grosso di quello che è, ossia una semplice scoliosi. Quindi, meglio parlarne. Ma non obbligarti a farlo forzando: lascia che sia una cosa naturale.
Ciao, e continua a curarti !!!
Stefano Negrini

Commento di biba
Il 14/09/2010 alle 16:59

Si dottore continuero’ a curarmi ovviamente e seguiro’ il suo consiglio!! Grazie

Commento di zia easy
Il 09/10/2010 alle 15:43

Buongiorno, a mia nipote che ha 14 mesi, è stata diagnosticata una scoliosi degenerativa con una curvatura di 37° e le è stato prescritto il milwaukee (è stata visitata da due specialisti conosciuti su piazza l’uno di —, dal quale siamo in cura e l’altro di — e ambedue concordano sulla tipologia dell’intervento correttivo). Ha già fatto due prove e sono stati momenti “terribili” per chi le stava accanto ma soprattutto per lei che si è sentita improvvisamente costretta in un qualcosa che non comprende ma che percepisce solo come una costrizione. Fino ad un mese fa non sapevamo nulla di scolisi, curvature, corsetti e soprattutto non avevamo mai visto questo tipo di corsetto. Vedendola disperarsi in quella maniera, durante le prove, i dubbi ti assalgono… sarà la cosa giusta? Avrà effetti psicologici negativi? Su internet si parla soprattutto di casi di ragazzi o di adulti ma mai di bimbi così piccoli (cioè dell’età di mia nipote. L’unica esperienza l’ho trovata sul vostro blog, quella di mammaeli80 che parlava del suo bimbo di 15 mesi. Non so se il corsetto Milwaukee, così invasivo, sia la strada più efficace e soprattutto sia l’unica strada, non lo so. Ci dobbaimo affidare a chi in teoria ne sa più di noi. Quello che forse ora potrebbe esserci d’aiuto e confrontarci con altri genitori di bimbi piccoli come mia nipote e alle prese anche loro con il Milwaukee (come mammaeli80 con la quale mi piacerebbe magari interagire) per avere qualche consiglio su come affrontare la cosa, su come farla abituare al corsetto (ammesso che si abitui!), pur nella consapevolezza che tutti i bimbi sono diversi e i modi di reagire sono diversi…alla fine le tenti un pò tutte… grazie

Commento di alessandro
Il 10/10/2010 alle 16:59

Per Zia easy,
mio figlio ha quasi 5 anni e da quasi 3 porta un corsetto Cheneau modificato. I risultati sono stati finora ottimi da 42 gradi è passato subito a 14 gradi e ora è a 1 grado e anche il gibbo solo dopo alcuni mesi è sparito completamente. Da 20 ore al giorno ora lo porta 16 ore ma senza alcun problema. Per lui è diventato quasi un vestito e a volte è lui che lo cerca. All’ inizio è stato forse più un problema per noi genitori che per il bambino stesso. Con il corsetto riesce a fare di tutto… persino le capriole e non si è mai lamentato. (E pensare che alcuni specialisti ci consigliavano l’intervento chirurgico da operare almeno 3 o 4 volte in in 6/7 anni !!!) A mio parere il Milwaukee è ormai superato e ci sono dei sistemi senz’altro migliori che limitano molto meno la mobilità del bambino. Abbiamo visitato molti specialisti, fra cui l’Istituto Isico (che con il dott. Negrini ci siamo trovati molto bene). Ogni 4/6 mesi facciamo una visita di controllo e ogni anno dobbiamo cambiare il corsetto in quanto il bambino cresce.. Certo dobbiamo sempre tenerlo sotto controllo e sappiamo che sarà lunga.. ma, al momento, siamo contenti di aver fatto la nostra scelta e di proseguire su questa via.

Commento di DIDDLA96
Il 13/10/2010 alle 19:23

Ciao, sono una ragazza di 14 anni, ho una scoliosi a doppia curva destro convessa dorsale con curva di compenso lombare sinistro convessa e asimmetria delle ali iliache( le differenza del bacino si nota molto). Ho portato il busto Milwaukee per 4 anni, lo dovevo portare 22 ore su 24, ma sentendomi in disagio con quella gabbia addosso non lo indossavo mai correttamente ma alternando: il primo anno l’ho portato solo di giorno,il secondo e il terzo l’ho portato solo di giorno ma in modo scorretto e il quarto anno l’ho portato solo di notte. A 12ANNI ho deciso di non metterlo più lo odiavo…nelle ultime radiografie non ho ottenuto miglioramenti quindi il busto non è stato efficace … io pratico pallavolo, ginnastica correttiva e osteopatia. Vorrei chiederle la pallavolo (pratico il ruolo di attaccante e mi alleno 2 ore ogni 2 volte a settimana) danneggia la mia scoliosi?? E la ginnastica correttiva e l osteopatia può guarire questa scoliosi o magari migliorarla o ce bisogno per forza di un corsetto??? Questo mio problema mi darà problemi da grande(cioè dolori o altre problematiche)??? Vorrei precisare che il corsetto Milwaukee NON è STATA UNA BELLA esperienza a livello psicologico per me … E SPERO DI NON DOVER RIMETTERLO … GRAZIE A PRESTO

Commento di Fabio Zaina
Il 18/10/2010 alle 13:24

Cara DIDDLA96,
difficile risponderti, soprattutto sul futuro, dato che non conosco l’entità della tua curva (non l’hai scritto), né gli altri parametri clinici che si valutano con le visite. I rischi per il futuro dipendono dall’entità della curva: le curve più importanti possono creare problemi, quelle più lievi di solito no. E quindi non è neanche possibile dirti se sia necessario un corsetto oppure possano bastare gli esercizi.
Per l’osteopatia, posso dirti da osteopata oltre che da medico che non è terapia della scoliosi, soprattutto se praticata da sola (cosa che per fortuna tu non fai). Oggi non sappiamo se possa dare un beneficio aggiuntivo a chi cura per la scoliosi, perché mancano gli studi a riguardo. Inoltre devo fare anche un altro commento: per quanto un corsetto sia efficace, se non viene portato a sufficienza (intendo come numero di ore al giorno), non porta risultati. E in ogni caso, a volte la stabilità è un risultato sufficiente. Capisco erfettamente che tu non voglia portare il Milwaukee, ma non curarsi bene è comunque un errore. Piuttosto parla con i tuoi genitori, e chiedi di fare un altro consulto per valutare un corsetto alternativo che sia meno invasivo e meno traumatico.
Per la pallavolo, posso dirti che non crea problemi particolari e può essere praticata tranquillamente come stai facendo.
In bocca al lupo.
Fabio Zaina

Commento di Alessandra Negrini
Il 18/10/2010 alle 13:28

Cara Daly,
non giudicare il corsetto inutile solo perché non arrivano miglioramenti: purtroppo a volte il corsetto permette semplicemente di evitare i peggioramenti. La sola ginnastica correttiva può non essere sufficiente e l’osteopatia potrebbe essere dannosa. Solo uno specialista della colonna vertebrale può dirti se hai ancora bisogno del corsetto.
Giocare a pallavolo può essere utile se hai già finito di crescere, e quindi se la scoliosi ha terminato la fase evolutiva, per mantenere una buona condizione fisica generale. In caso contrario, al pari di qualsiasi altro sport praticato amatorialmente non è terapeutica ma sicuramente non ti danneggerà.
Alessandra Negrini

Commento di Francesco
Il 04/11/2010 alle 14:01

Salve, sono un ragazzo di 17 anni e soffro di scoliosi e ipercifosi da quando ero piccolo. all’età di 8 anni circa ho iniziato a mettere un busto che però non era come quello milwaukee in quanto non era visibile esteriormente e non era munito di collare. dopo i primi 2 mesi a fronte di 8-9 mesi, ho dovuto toglierlo in quanto mi causava molto dolore e lasciava evidenti segni su tutto il corpo. all’età di 15 anni ho fatto un’altra visita ortopedica e mi era stato detto dal medico che ero gia grandetto per mettere il busto e l’unica cosa mi ha detto era quella di fare ginnastica opostulare.a 16 anni ho fatto una visita con un altro medico che mi ha detto più o meno le stesse cose prescrivendomi delle radografie da fare. l’altro giorno sono andato dal fisiatra con le lastre e dopo una preve visita mi ha detto che devo portare questo busto milwaukee dicendo che serviva solo per l’iper cifosi perché la scoliosi era irrecuperabile e aggiungendo che la mia crescita ossea si è fermata del tutto giorno 03/04/2010.
il mio problema è che non voglio assolutamente questo busto per evidenti problemi estetici e a maggior ragione dopo aver letto questo blog. potrebbe consigliarmi quali altre terapie sono possibili per il mio problema di iper cifosi e se è possibile subire un intervento chirurgico alla mia età?

Commento di monica creti’
Il 09/11/2010 alle 19:08

Salve Dott. Negrini, e’ un piacere per me poter visionare questo sito cosi’ interessante e sono felice di sapere che ci siano delle persone speciali come voi che si operano per il prossimo. Mia figlia ha una scoliosi ideopatica evolutiva, ha 11 anni e da quando ne aveva 8 e’ in cura a —. Quando ha iniziato aveva 44 e 28 gradi, da allora per 22 ore al di porta un Milwaukee. Ora ha una scoliosi di 13 e 8 gradi, tra l’altro la bimba lo ha accettato e lo indossa senza nessun problema. Cio’ che ho letto pero’ mi ha un po’ spaventa…… il dott che la segue mi ha detto che dopo 2 anni dall’arrivo del ciclo le sostituira’ il busto con un corsetto basso. So che sara’ dura e ancora molto lunga con dei rischi sempre presenti, ma spero che questa sia la strada giusta. Confido in un suo riscontro e la saluto cordialmente. Monica

Commento di Franco Cocco
Il 10/11/2010 alle 09:38

Salve Gent.mo Dott. Negrini,con molto piacere mi complimento con tutto il vostro staff per il lavoro che fate e gli aiuti prestati alle persone che soffrono di queste patologie. Sono un po’ preoccupato dopo aver letto del milwauke….. Mia figlia che ha 11 anni lo porta da quando ne aveva 8,sta trattando una scoliosi a doppia curvatura, con 44 e 28 gradi iniziali. Lo indossa per 22 ore al di e francamente per ora non da nessun problema cioe’ e’ molto serena.Il dott che l’ha in cura ha preferito prescriverle questo tipo di busto perche’ il suo torace potesse essere libero ma mi ha detto che quando diventera’ sig.na lo sostituira’ con un corsetto basso.

Commento di Stefano Negrini
Il 11/11/2010 alle 10:26

Caro Francesco
come ho avuto modo di sottolineare altre volte, qualunque busto dà fastidio. Può anche provocare del dolore, che però deve passare nel giro di pochi giorni dopo l’inizio del trattamento. Anche i segni sulla pelle sono normali. Il problema sta tutto nell’accettazione del trattamento: se si comprende che utilità ha e si è convinti di affrontarlo, allora si superano i disagi. Altrimenti, diventano insuperabili e conducono a smettere la terapia. Salvo il fatto che il problema resta e poi si ripresenta più avanti, invariato, come sta succedendo a te purtroppo. Gli stessi problemi che tu riferisci possono poi diventare importanti in periodi di “crisi” rispetto alla terapia, come spesso vediamo: ed è la crisi personale che poi rende insopportabile il corsetto che in altri momenti e periodi si sopportava benissimo anche senza accorgersene. Ma come dico sempre ai miei pazienti, le crisi sono normali, ma vengono per essere superate ed essere poi ancora più forti, non per arrendersi: e chi riesce a “tenere duro” nelle crisi è colui che poi ha i migliori risultati (e sarà sempre così per il resto della sua vita, perché le crisi le incontriamo in qualunque situazione).
Il Milwaukee è un corsetto molto usato per l’ipercifosi, ma particolarmente poco efficace se non viene fatto molto molto bene. Infatti, nell’ipercifosi che necessita di un corsetto c’è una rigidità (altrimenti si può ottenere un risultato anche con gli esercizi) e la rigidità richiede una leva esterna per essere smossa, come un corsetto sa offrire se fatto bene. Se ci si basa solo sull’azione di trazione del Milwaukee (come spesso succede) allora si stirano le parti elastiche della colonna, ma la zona rigida rimane invariata. Se invece ci si appoggia sulla zona rigida per localizzare l’azione (nel caso del Milwaukee si può, con una pelota ben fatta) allora si ha qualche speranza di ottenere un risultato: ma questo può essere comodamente fatto (ed anche meglio) con un corsetto basso “a spinta”. Quest’ultimo paga però la mancanza di azione sull’anteposizione del collo e del capo, che deve essere fatta dal paziente tramite gli esercizi specifici ed un’attenzione nella vita quotidiana.
Veniamo ora all’età: ho avuto una paziente di 37 anni che ha voluto a tutti i costi mettere un corsetto per motivi estetici per una grave ipercifosi. Io non lo volevo prescrivere, ma lei mi ha convito e mi ha dimostrato in un paio d’anni di trattamento che dall’ipercifosi si può migliorare, a patto di fare sacrifici importanti, anche “avanti” negli anni. Purché si porti un corsetto che spinga molto bene e purché si facciano gli esercizi con grosso impegno. Quindi, i limiti di età possono essere anche abbastanza avanzati…
Infine, la chirurgia. Viene usata solo nei casi estremi, perché i rischi devono offrire dei vantaggi molto evidenti. Nel caso della scoliosi i problemi di salute sono molto più importanti in età adulta/anziana, così come la disabilità che può esserci. Nel caso del dorso curvo invece il problema è principalmente estetico e di mal di schiena ed alle spalle, ma non di interessamento degli organi interni in modo significativo. Quindi, la scoliosi viene correttamente operata di più del dorso curvo. Comunque, con un intervento si recupera un raddrizzamento, ma il prezzo è sempre quello: rischi (immediati e tardivi) e blocco completo del movimento nel tratto operato. Quindi, la scelta va fatta bene e con convinzione. Per ulteriori approfondimenti puoi fare riferimento agli interventi sul blog sulla chirurgia per scoliosi.
In bocca al lupo
Stefano Negrini

Commento di Stefano Negrini
Il 15/11/2010 alle 09:18

Gentile Signora,
lo conosce quel detto ‘cavallo che vince non si cambia?’. Non si faccia impressionare. Le cose stanno andando bene: sua figlia è l’esempio di quello che dico, ossia che il Milwaukee e’ comunque un buon corsetto. Io preferisco non usarlo per una serie di motivi, ma questo non vuol dire proprio che lei lo debba fare o che i colleghi siano obbligati a farlo. Ripeto: sua figlia va bene, sopporta bene il corsetto quindi stia tranquilla e continui così.
Auguri anche in vista della spinta puberale che, Milwaukee o meno, è purtroppo sempre dura per tutti coloro che hanno la scoliosi. E complimenti per il risultato!
Stefano Negrini

Commento di monica creti’
Il 29/01/2011 alle 17:51

Salve dott Negrini le volevo chiedere se e’ indispensabile fare sport quando si indossa un milwauke per 22 ore al giorno. Il Dott che la segue mi ha detto che in seguito ci penseremo e che per ora la sua muscolatura e’ perfetta. Cosa ne pensa lei? A presto monica

Commento di Stefano Negrini
Il 02/02/2011 alle 10:52

Gentile signora,
prima che ci siano dei danni evidenti da carenza di movimento a livello della schiena (ossia quelli che vediamo anche noi medici) passano un paio di mesi. Dopo, ci sono praticamente sempre, anche se poi dipende dalla “sensibilità” che noi medici abbiamo nelle valutazioni.
In ogni caso, il corsetto provoca SEMPRE dei danni funzionali che vanno limitati in primo luogo con gli esercizi specifici, e poi con lo sport (che comunque non può sostituire gli esercizi specifici). Vi possono garantire che la QUALITA’ del risultato è radicalmente diversa tra chi fa gli esercizi e chi non li fa, così come tra chi fa sport e chi non lo fa. Cambia poi anche la QUANTITA’, ossia anche i risultati radiografici sono migliori.
Avete mai visto la gamba di una persona ingessata per un mese come si riduce ? Non è che 22 ore al giorno di corsetto siano molto di meno.
Il fatto poi che si usi il Milwaukee crea dei grossi problemi nel fare sport con il corsetto, ma questo è un altro discorso.
Auguri per sua figlia !
Stefano Negrini

Commento di daniela
Il 10/02/2011 alle 07:08

Egregio dottore, spero proprio che abbia due minuti per leggere questa mia mail e per darmi consiglio. Sono mamma di una ragazzina di 14 anni a cui 2 giorni fa hanna prescritto il corsetto milwaukee. Inizialmente per lei è stata una tragedia ma, dopo averci dormito sopra, ha deciso di intraprendere questo percorso e sembra serena (almeno all’apparenza). I maggiori dubbi riguardano me in quanto mi sembra una soluzione eccessiva. Le riporto esattamente il referto radiografico effettuato il 31/01/11:
lieve deviazione scoliotica dorso-lombare destro-convessa ad ampio raggio, valutabile in circa 10° secondo il metodo Cobb. Minima sopraelevazione della cresta iliaca dx rispetto alla controlaterale. Accentuazione della fisiologica lordosi (angolo di 70°).
La prego, mi convinca che questo strumento di tortura è proprio necessario, perchè a me non sembra che mia figlia sia così storta da dover sopportare tutto ciò. Mio marito è più che convinto ed ha trascinato con sè la figlia, ma io ho paura per futuri effetti psicologici e sinceramente anche per gli effetti fisici descritti nel vostro sito.
Spero troviate un momento per rispondermi.
Grazie e sinceri saluti
Daniela

Commento di Fabio Zaina
Il 13/02/2011 alle 18:35

Gent.ma Sig.ra Daniela,
se quello che lei riporta nella sua email è corretto e sua figlia ha realmente 10° Cobb la prescrizione è assolutamente scorretta. Ma i referti radiologici non sono molto affidabili per le misurazione, e bisognerebbe sapere cosa abbia misurato lo specialista che ha prescritto il corsetto.
In ogni caso mi sento di ricordare ancora una volta come nella quasi totalità dei casi il corsetto Milwaukee oggi possa essere sostituito da corsetti più efficaci nel migliorare la morfologia della schiena in maniera tridimensionale e non solo finalizzati al miglioramento delle radiografie. Quindi non sono proprio in grado, secondo scienza e coscienza, di convincerla che questo tipo di corsetto sia necessario, ed è possibile che non sia necessario del tutto, ma questo dovrebbe essere valutato in visita.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Anna Ranieri
Il 22/03/2011 alle 21:46

Gentile dott. Negrini, sono una mamma di una ragazza di 12 anni alla quale hanno diagnosticato una cifosi evolutiva e una lieve scoliosi lombare. Le scrivo, anche se non sarò precisa perché non riesco a decifrare bene la grafia dello specialista,BACINO CON + 5 A SIN, ..50 SPALLE 0 NON STRAPIOMBO 30
ACCENNO A SOL…(QUI NON CAPISCO IL TERMINE)SU 4 MM 0 L 3. Le è stato prescritto un corsetto tipo Milwaukee con collare che, a parte la difficoltà per indossarlo,(ci vuole la forza di un carro di buoi per allacciarlo), mia figlia non riesce a sopportare se non solo per un’ora. Leggendo questo sito, mi sono chiesta, con la patologia di mia figlia, che non mi sembra grave, è necessario che indossi questo corsetto o esiste un’alternativa meno costrittiva? La ringrazio anticipatamente per la risposta che vorrà fornirmi

Commento di Marika Calamo
Il 28/03/2011 alle 14:50

Gentile dottor Negrini,
mia sorella ha 11 anni e mezzo e circa un mese fa le è stata diagnosticata una scoliosi complessa C-D-L (lombare D9-L4= 27° Cobb, dorsale: D4-D8 31° compenso alto cervicale). Attualmente utilizza il busto alto Milwaukee con pelote di pressioni livello L3D7\livello D6 e collare. Lo indossa da poco tempo e quindi non sappiamo ancora quali effetti positivi abbia ricevuto da questo busto, sappiamo solo che non è ben tollerato e le causa molti fastidi fisici. Stiamo percorrendo la strada giusta?

Commento di Stefano Negrini
Il 29/03/2011 alle 12:54

Gentile signora,
esiste una alternativa con un corsetto basso. Ovviamente sempre di corsetto si tratta, quindi sempre difficile da usare per una adolescente, ma la mancanza del collare aiuta molto. Se non c’è il collare si fa fatica a recuperare un capo anteposto, ma ci si può lavorare con gli esercizi, che sono essenziali. Questa è ovviamente una risposta generale e non specifica al caso di sua figlia, perché solo una visita consente di avere tutti quei dati che consentono di dare una risposta individualizzata.
Cordiali saluti
Stefano Negrini

Commento di Stefano Negrini
Il 30/03/2011 alle 15:09

Cara Marika, una curva alta cervicale è ancora una di quelle situazioni in cui il Milwaukee può avere un significato, sempre che valga veramente la pena correggerla e non se ne possa fare a meno, come tante volte invece è possibile fare. Questo lo si può valutare solo con una visita. Peraltro, il fatto che non lo accetti volentieri è il motivo per cui io cerco di farne a meno il più possibile ma, ti ripeto, non sempre si può fare quello che si vorrebbe…
In bocca al lupo per tua sorella
Ciao
Stefano Negrini

Commento di Alberto
Il 03/04/2011 alle 08:18

Gentile dr sono il padre di un bimbo di 2,5 anni. Ho già scritto su questo forum circa un anno fa quando mi domandavo cosa fare per mio figlio che presentava una forte scoliosi per la presenza di un emispondilo. Alla fine ci siamo decisi e il piccolo e’ stato operato a settembre in Francia. Intervento riuscito e scoliosi immediatamente molto ridotta. Purtroppo pero’ a distanza di circa sette mesi la scoliosi e’ ricomparsa quasi con la stessa intensità. Ora siamo veramente molto confusi anche perché prima di allora il piccolo aveva affrontato e almeno al momento risolto, un’altro problema (era nato con i piedini torti).
Abbiamo fatto anche indagini genetiche molto spinte ma non e’ risultato niente. Tutti gli ortopedici interpellati compreso il chirurgo che ha operato il piccolo concordano con il ritenere di trovarsi ora di fronte ad una scoliosi infantile progressiva. Il protocollo e’ quindi due gesso in trazione busto mew. Per poi arrivare ad una serie di interventi in allungamento. Ho letto sul suo blog che lei ritiene che si possano ottenere buoni risultati anche con il solo utilizzo del corsetto. Per la situazione e eta’ di mio figlio lei ritiene che sia giusto iniziare con i gessi in trazione soprattutto considerando che ci avviciniamo alla stagione calda? La saluto cordialmente

Commento di gianni garagnani
Il 07/04/2011 alle 21:12

Buongiorno, i complimenti che ho fatto 2, 3 giorni fa riguardano l’iniziativa che avete avuto voi di Isico, finalmente qualcuno parla di scoliosi al di fuori di muri casalinghi o ospedali, ci voleva proprio, con i pro e i contro pro, anche perché ritengo ci sia confusione e poca conoscenza a riguardo. In 2 giorni ho consegnato 3 corsetti lionesi e anche se i genitori l’avessero gia visto, la domanda è sempre quella, ma è proprio questo il corsetto che dovrà portare mio figlio?? Se posso permettermi, ormai il tecnico non puo permettersi …il Milwaukee in certi casi rimane ancora, nonostante l’estetica datata, il corsetto piu correttivo. Saluti cordiali Gianni.

Commento di Stefano Negrini
Il 11/04/2011 alle 09:33

Caro Gianni,
la nostra idea era proprio quella da un lato di creare un servizio utile per chi di scoliosi soffre, dall’altro di fare cultura in senso lato, ossia creare quella base di conoscenze che possa consentire a tutti coloro che soffrono di scoliosi di “sapere” e quindi poter scegliere meglio quale trattamento fare. Anche conoscere i tranelli e le trappole che ci sono; sapere le possibilità che la ricerca oggi ci ha offerto. Ed essere aggiornati al meglio.
Sul Milwaukee, la mia risposta è: di quale correzione stiamo parlando ? Se parliamo di una radiografia frontale, ossia della correzione del SOLO PIANO FRONTALE, quello che vediamo nella classica radiografia per scoliosi, allora ha ragione. Se invece parliamo di correzione TRIDIMENSIONALE, quella che non si vede con le sole radiografie ma che richiede anche una visita, come oggi sappiamo che si deve fare per una scoliosi, allora forse il Milwaukee può essere utile in pochissimi casi. Se infine parliamo di recupero di un PAZIENTE AFFETTO DA SCOLIOSI, allora lì proprio non ci siamo, nel senso che i danni psicologici da Milwaukee sono provati in letteratura ed è dimostrato che sono superiori a qualunque corsetto basso. Non è un caso che praticamente nessuno degli esperti mondiali di trattamento conservativo della scolios lo usi ancora come cavallo di battaglia, ma tutti comunque ce l’abbiano nell’arsenale terapeutico per POCHI E SELEZIONATISSIMI casi (sarei proprio curioso di provare a chiedere loro quante volte all’anno lo usano, comunque…).
Quindi, come sempre quando si fa terapia, si tratta di scelte, di un bilanciamento tra quello che di buono possiamo fare e quanto di male inevitabilmente facciamo: alzare il più possibile il primo e ridurre il più possibile il secondo. Nel caso del Milwaukee, per me, il secondo si alza quasi sempre di troppo. Con buona pace della correzione SOLO radiografica e SOLO frontale (che anche io ho visto essere ottima in tanti casi…)
Cordiali saluti e grazie per il suo intervento
Stefano Negrini

Commento di andrea
Il 13/04/2011 alle 19:27

Io ho una cifosi di 68° e ho 16 anni quasi 17, io però il corsetto Milwaukee non lo voglio mettere come posso fare?? Rispondete grazie.

Commento di Stefano Negrini
Il 15/04/2011 alle 09:15

Caro Andrea,
l’ipercifosi si può curare quasi sempre con un corsetto basso, ma questo dipende dalle indicazioni del tuo medico
In bocca al lupo
Stefano Negrini

Commento di Anna, mamma di Pietro
Il 21/04/2011 alle 20:23

Salve, sono la mamma di un ragazzo di 13 anni che deve cominciare in questi giorni a portare il corsetto Maguelone per una ipercifosi idiopatica funzionale. Il dottor Negrini ha prescritto che lo indossi 18 ore al giorno, ma negli ultimi due giorni lo ha messo solo un paio d’ore e lo rifiuta “energicamente”. Sono preoccupata e anche un po’ “disarmata”, perché capisco che mio figlio in prima persona deve accettare questo rimedio per la sua salute, mentre ora sta concentrando tutte le sue energie nel rifiutarlo (e non potete immaginare come sia risoluto). Ho letto tanti commenti di ragazze su questo blog e mi sembra di capire che, anche se con difficoltà, accettino questa terapia con più facilità di un maschio. Mi auguro che Pietro riesca a capire da solo che questa è una cosa assolutamente necessaria e che deve affrontare, perché per il momento non ci riesce…e che il ritardo nell’indossare il corsetto quotidianamente non aggravi la situazione. Vi ringrazio in anticipo per qualunque suggerimento vorrete scrivermi, perché stiamo vivendo giornate molto difficili. Auguri a tutti, Anna.

Commento di Stefano Negrini
Il 02/05/2011 alle 10:21

Gentile signora,
il ruolo di noi genitori a volte è molto ingrato, ed è difficile, molto difficile capire che cosa fare.
Per aiutarla, le offro qualche elemento in più:di ipercifosi non si muore, al massimo ci sono dei dolori al collo e/o alla schiena in età adulta, ed una brutta estetica

* quando il corsetto viene provato, e soprattutto collaudato, anche grazie al contatto con il tecnico ortopedico ed il medico, a volte i ragazzi superano alcune resistenze (altre volte no, anzi peggiorano)
* oltre alla responsabilità dei genitori, esiste una responsabilità dei ragazzi, indispensabile per condurre una terapia come questa: il ragazzo ha solo 13 anni quindi è doveroso imporsi, e non lavarsene le mani. Ma è altrettanto vero che anche lui deve fare la sua parte. Dal punto di vista dei genitori a volte il massimo che si può fare è avere la coscienza pulita e poter rispondere ad un figlio diventato adulto che ci rinfaccia che non abbiamo fatto le cose giuste per lui che noi ci abbiamo provato ed abbiamo fatto il massimo possibile, ma lui di è rifiutato: perché questo, purtroppo, succede
* proprio perché il ragazzo ha 13 anni, magari si può provare con gli esercizi e dargli il tempo di maturare e crescere ancora un po’: ma questo va visto durante una visita ed una rivalutazione (che può consentire un ulteriore colloquio chiarificatore)

Spero di essere stata utile a lei e ad altri genitori che si trovano in questo angoscioso dilemma…
Cordiali saluti ed auguri
Stefano Negrini

Commento di Anna, mamma di Pietro
Il 02/05/2011 alle 14:01

Grazie infinite dottor Negrini delle sue parole e dei suoi chiarimenti, mi sono di grande aiuto. Negli ultimi giorni sono riuscita a far sì che mio figlio porti il corsetto 12 – 14 ore a seconda dei giorni e riesce a portarlo di notte anche se si alza molto indolenzito… Mi sembra già tanto considerata la partenza… E’ vero che abbiamo giorni migliori e altri peggiori, ma confido tanto che se il mio ragazzo si accorgerà del cambiamento della sua figura sia più disponibile ad accettare questo sacrificio… So che avrò momenti in cui vedrò ancora volare il corsetto per la stanza, ma spero che siano sempre meno… La ringrazio ancora e spero, come lei dice, che il tempo mi aiuti e mio figlio si tranquillizzi. Cordiali saluti. Anna

Commento di mamma di Francesca
Il 03/05/2011 alle 18:13

Il mio incontro con Isico risale a tre anni fa.
Noto una asimmetria nei fianchi di mia figlia Francesca e la radiografia conferma che si tratta di scoliosi. Ha 12 anni e mezzo.
Non so come o perché, dato che nella mia città c’è una ospedale e un reparto ortopedico sicuramente validi, mio marito, medico, decide di fissare un appuntamento con Isico, a Milano.
I gradi sono quasi trenta: è subito chiaro che si deve intervenire e che non si può perdere tempo.
Mia figlia piange, io più di lei, ma l’accoglienza che abbiamo trovato, la tranquillità che il dr. Zaina ha saputo infonderci, fa sì che io e mio marito, guardandoci negli occhi, decidiamo subito di affidarci a loro, di evitare di rivolgerci ad altri medici, di sentire, come si dice, altri pareri.
Per fortuna il caso di mia figlia può essere trattato con lo spinecor. Ora sono consapevole di quanto sia stata fortunata, ma quando incominciano ad applicarglielo, ai miei occhi appare come il peggior corsetto in gesso.
La prima notte nessuno dorme; i giorni successivi sono molti brutti, deve indossarlo per 20 ore al giorno, è giugno, fa caldo, lei non si rassegna, le fa male, non vuole uscire, si vergogna…
Poi, piano piano, la situazione si normalizza. Mia figlia è brava, lo porta, si confida con qualche amica, usciamo a fare shopping di magliette un po’ più larghe.
Ogni tre mesi ci sono i controlli, che sono importantissimi, anche per me, che nei giorni precedenti non dormo per l’ansia. Le cose, per fortuna, vanno bene. Dopo due anni e mezzo ha tolto lo spinecor. La settimana scorsa, la visita di controllo dopo sei mesi ha confermato che tutto va bene.
E’ una storia che ha avuto una evoluzione positiva. La volevo raccontare perché ricordo che, quando ero triste e preoccupata, le testimonianze di altre mamme su questo blog mi sono state di grande conforto.
E per ringraziare pubblicamente il dr. Zaina e Michele Romano.
Voglio ringraziarli per la competenza e la professionalità, ma anche, ancora di più, per l’umanità, la pazienza e l’affettuosa partecipazione dimostrata sia quando si piangeva, che quando è stato il momento di essere felici per i risultati ottenuti. Per aver saputo convincere mia figlia a fare quanto era meglio per lei, senza costrizioni, senza paura, ma attraverso la consapevolezza.
Grazie davvero e un in bocca al lupo a tutte le mamme che vorrebbero poter portare il corsetto al posto delle loro figlie per evitargli questa sofferenza e a tutte le ragazze in gamba che le stupiscono portandolo con pazienza e senza complessi perché sanno che stanno facendo la cosa giusta.

Commento di Anna, mamma di Pietro
Il 07/05/2011 alle 20:49

Ringrazio di cuore la mamma di Federica che ha raccontato la sua esperienza. La situazione di sua figlia era più grave di quella di mio figlio, ma condivido il suo pianto, le sue preoccupazioni, l’ansia dell’aspettativa di un miglioramento, senza contare il fatto di sentirsi il carnefice del proprio figlio, che a una così giovane età non capisce perchè sia capitato proprio a lui di portare un corsetto. Un augurio a tutti di tenere duro e ulteriore ringraziamento allo staff di Isico. Anna

Commento di antonella
Il 27/05/2011 alle 17:20

Salve, sono la mamma di una ragazza di 13 anni e dai raggi effettuati è risultato una scoliosi importanti ad esse italica con circa 7o° gradi di curvatura. Il fisiatra mi ha consigliato un corsetto lyonese con relativa ginnastica ma premettendo che non tornerà però mai in perfetta simmetria. Il dottore della ASL non mi ha dato l’ok per avere il busto consigliato, mi ha consigliato di parlare con un ortopedico che ha subito consigliato l’operazione e che pertanto non è il caso di spendere soldi dei contribuenti visto che comunque finirà sotto i ferri. Non sottolineo la paura di mia figlia altri medici ortopedici hanno detto la stessa cosa. Mi consigli cosa posso fare per il bene di mia figlia? poichè è già traumatizzata per il corsetto non le dico per l’operazione. La ringrazio anticipatamente per il consiglio, io abito a Bergamo nella zona confinante con Milano. Grazie

Commento di Stefano Negrini
Il 06/06/2011 alle 12:54

Gentile signora,
noi abbiamo ottenuto risultati con curve sino a 60°, riuscendo in molti casi a scendere sotto la soglia chirurgica (45-50°).
Abbiamo anche pubblicato questi risultati: (http://www.isico.it/isico/ricerca/pdf/ID00340c.pdf) e ( http://www.isico.it/isico/pdf/comunicati/comunicato1005.pdf).
Con una curva oltre i 70° è molto, molto improbabile riuscirci. Ci si può provare, questo sì: nel frattempo la ragazza potrà maturare un po’ di più e ci sarà un po’ di tempo per ragionare e decidere che cosa fare senza peggiorare (perché se aspetta un anno ed intanto non ha addosso un corsetto per frenare la scoliosi si ritroverà peggiorata, e molto…). Quindi, intanto che ci pensate, un trattamento è obbligatorio.
Cordiali saluti ed auguri
Stefano Negrini

Commento di stefania71
Il 17/06/2011 alle 16:52

Su consiglio della mia fisioterapista mi sono inoltrata su questo blog, dove, cominciando a leggere le varie esperienze, non ho potuto fare a meno di commuovermi! Intanto con grande gioia scopro oggi che la scoliosi non è piu cosi terribile come quando l’ho scoperta io… avevo 10 anni quando la prima lastra mostrò una scoliosi ad s italica con rotazione metamerica, slivellamento dei due emibacini per sopraelevazione dell’ala iliaca di destra rispetto alla contro laterale, dopo due anni mi imposero il busto (o corsetto) terrorrizzandomi con un possibile intervento (rischioso) se non lo avessi indossatto 24 ore su 24, solo il tempo di una doccia!!!! che avrei potuto avere problemi in futuro con una gravidanza, che se non lo portavo anche un solo giorno, avrei buttato via il lavoro di mesi di busto…hanno usato su di me ogni violenza psicologica pur di farmelo indossare giorno e notte, ma quel che è peggio (e l’ho scoperto solo da poco) è che mi hanno fatto abbandonare ogni tipo di attività sportiva!!! E’ stato un trauma!!!! Perchè io stavo benissimo, mai avuto mal di schiena!!!! Ricordo i pianti, le giornate chiusa in casa, gli amici che mi prendevano in giro, i compagni di scuola…. che si divertivano a darmi pugni in pancia, tanto ero una bambola!! E le lunghe e interminabili ora scolastiche seduta su quella sedia di legno, a svettare su tutti gli altri compagni dove ogni tanto cercavo di sgusciar fuori per non “rincassarmi”….. fatto stà che è stata la mia prigione per 5 lunghissimi anni dopo di che decisi io di abbadonare…… Oggi ho 40 anni, ho una figlia, sono sempre stata bene, anche perché, in effetti, il busto ha lavorato molto bene su di me!!!!! (ma quanti sacrifici) se non fosse che da qualche mese accuso un dolore lancinante nella fascia lombare dx soprattutto di notte quando sono stesa! …mi sono decisa (non con poca preoccupazione) ad andare da un fisioterapista il quale mi ha detto che è causa della mia mancata “riabilitazione”, del fatto che non mi è mai stata consigliata un’attività fisica ed ora sono un “tronco”!!!! Mi chiedo, cosa posso fare oggi, per stare un po meglio??? Posso tornare a cavalcare?? (cosa che mi era stata assolutamente vietata) e dove posso trovare gli esercizi specifici per la mia scoliosi??? Grazie infinite per tutto quello che fate!!

Commento di Violetta
Il 18/06/2011 alle 22:38

Buonasera sono la mamma di un bambino di 6 anni e mezzo da una radiografia fatta emerge netta scoliosi dorsale destroconvessa e rotoscoliosi lombare sinistroconvessa,accentuata la lordosi lombare.E’ stato prescritto un corsetto tipo Milwaukee volevo sapere se c’è un corsetto alternativo.Ringrazio per la cortese attenzione.

Commento di emanuela c.
Il 19/06/2011 alle 08:50

se puoi contatta un medico diverso e senti anche altri pareri,eventualmente
anche un centro Isico. Anche a mia figlia era stato prescritto il MWK, che non riusciva a portare, ma i risultati migliori li abbiamo avuti con lo sforzesco, che è anche meno invasivo e più facile da indossare. auguri per ogni cosa.

Commento di Paola
Il 19/06/2011 alle 19:25

Diffidate di utenti anonimi che tramite il blog cercano di indirizzare pazienti verso una clinica francese, non sono medici e non sono autorizzati a consigliare alcunchè
Il blog è nato per condividere esperienze personali e chiedere pareri ai dottori di Isico, avere notizie riguardo la loro importante ricerca

Commento di giovanni
Il 29/06/2011 alle 11:55

Uso questo post, nel tentativo di ricevere, successivamente, risposta dal Dott Negrini. In primis non entro nel merito specifico se usare o meno un tipo di corsetto, sia esso Milwaukee, sia esso lyonese. Essendo un dottore in scienze motorie e bio-meccanica, ho ben altro da specificare su questo blog. Spesso ricevo delle mail, laddove si specificano e si evidenziano trattamenti di patologie del rachide, con scoliosi dx convesse e sx e con interessamenti, ovviamente di scoliosi lombari e compensazioni cifotiche. Spesso, vengono indicati i gradi cobb di dette patologie, con curvature di 28-30-32 gradi. Ciò che vorrei evidenziare, è che dopo la pubblicazione su ISICO, giornale online di aggiornamento, vengono magnificati miglioramenti di taluni pazienti, affetti da dette patologie e con i su indicati gradi Cobb, che nel volgere di un solo anno, hanno ottenuto miglioramenti di 4-5 gradi. Inutile riferire la felicità di quanti, (addetti ai lavori) rispondano con eccesso di zelo a tali miglioramenti. L’età in questione dei pazienti varia. Dai 13 ai 19-22 anni, entrambi i sessi. E non racconto la felicità di altrettanti genitori che pur riconoscendo un cosidetto “pericolo” di intervento chirurgico, rimangono più che sodisfatti del risultato ottenuto dopo un anno di intenso lavoro in un centro medico di medicina correttiva. Perchè il mio intervento? Per il semplice motivo che i risultati ottenuti con alcuni pazienti e con miglioramenti di 4-5 gradi sembrano per la maggioranza degli esperti di ISICO e di altretttanti addeti ai lavori, un risultato fantastico, se non addirittura “ECCEZIONALE”. MI PERMETTO DI DIRE CHE FORSE, ANZI, SENZA DUBBIO ALCUNO, SONO RISULTATI CHE RASENTANO IL RIDICOLO. Io vivo al SUD, in una città chiamata Battipaglia (SA) e qui esercito il mio lavoro. Essendo iscritto alla ISICO, ho anche comunicato di non esserre d’accordo sulla eccezionalità di alcuni risultati ottenuti e da voi magnificati. Risultati che nel volgere di un solo anno, portano a lievissimi, impercettibili miglioramenti. Io ho una tecnica tutta particolare. E posso dimostrarlo con i fatti. Anche presso la mia struttura ho dei casi veramente difficili. Scoliosi, cifosi, lordosi, dx convesse e quant’altro, ed in questi casi, ho ottenuto miglioramenti in SOLI “6”, RIBADISCO “6” MESI, di ben 15 gradi. Ora, se parlate di eccezionalità di 4-5 gradi in un solo anno, che dire di 15 gradi in soli 6 mesi, intervallati anche da periodi di malattia dei pazienti, che hanno saltato molte sedute? Allora siamo nel campo dei miracoli? O forse è da riconsiderare la tecnica sugli esercizi e sull’approccio al trattamento in questione? Ho anche chiesto di relazionare, ma mi è stato reso impossibile. Perché? Posso dimostrare con documentazione reale, ovvero, radiografie, esami stabilometrici, posturali, tutto il decorso del trattamento ed il miglioramento ottenuto da alcuni miei pazienti. Nel mio centro, ho ottenuto risultati pari al 100 % su tutti gli allievi che sono stati da me trattati. Spero di ottenere risposta da qualcuno della ISICO e se qualcuno fosse intenzionato a parlare con me può mettersi in contatto con l’indirizzo mail indicato in calce. Grazie. Dott. Giovanni C.

Commento di Martina
Il 03/07/2011 alle 00:01

Ciao a tutti porto il Milwaukee anch’io da tre settimane giorno e notte anche se non lo porto molto per ora perché esco con le amiche e recentemente mi sono scottata la schiena al mare e a causa del male non l’ho messo per qualche giorno. Ho 15 anni e la mia storia inizia 5 anni fa in una giornata di fine giugno quando andai dalla mia pediatra per un certificato medico per praticare nuoto. Si accorse che avevo una leggera scoliosi. Al centro — di — che frequentavo quando ero piccola per problemi di comunicazione mi fecero un busto agostini ma non ci diedero molte informazioni in pratica ci hanno mandato allo sbaraglio anche perché i miei genitori non hanno mai avuto problemi del genere e non se ne intendevano affatto. Non lo misi a causa del fastidio e perché la palestra che frequentavo mi dicevano che non andava bene andai da un fisioterapista a — che mi prescrisse un lionese che come l’altro non lo misi perché mi dava fastidio e non lo mettevo a scuola perché temevo che mi avrebbero preso in giro. E il fisioterapista non mi incoraggiava a metterlo anzi riempiva di parole i miei genitori che poi sgridavano me. Mi sono sempre sentita diversa dagli altri e da piccola sono stata molto presa in giro infatti ora ho molta paura del giudizio degli altri. Un giorno ci disse che non poteva fare più niente che dovevo essere operata e mi mandò a Tiene da un dottore chirurgo che mi visitò per cinque minuti appena ed emise la sentenza: operazione. Ma mia mamma che lavora in ortopedia a Padova ha assistito a questo genere di intervento aveva paura per me e non ha voluto farmi operare. Così buttammo via il lionese e rimasi senza cure per un anno finché un dottore che lavora nel reparto di mia mamma mi visitò e mi prescrisse d’URGENZA un Milwaukee e appena mi disse che era alto fino al collo mi sono sentita morire e ho pianto tutto il giorno. Lo stesso giorno feci le impronte fortunatamente con il laser e non con il gesso. Due settimane dopo l’ho ritirato. Il tecnico che mi segue ora è una brava persona e mi ha confortato. Ma la prima settimana è stata devastante ho pianto tutti i giorni e non riuscivo a mangiare. Poi mi ci sono un pò abituata ma mi da fastidio e molto più degli altri che ho avuto portarlo. Faccio ginnastica correttiva tre volte alla settimana col busto e sono l’unica li che porta un busto così alto come posso convincere il dottore o il tecnico a togliermi il collare o a abbassarmelo??

Commento di Fabio Zaina
Il 06/07/2011 alle 11:04

Gent.mo Dott Giovanni,
sono sinceramente impressionato dal suo racconto. Non ero al corrente, prima del suo post, di una terapia efficace nel 100% dei casi in nessun ambito della medicina. Quindi penso che o siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione nel campo della medicina, oppure dovremmo considerare con un po’ più di cautela il suo racconto. Prima di tutto, spero che lei possa al più presto documentare in maniera scientifica i suoi strabilianti risultati. Solo con una seria verifica scientifica è possibile dimostrare l’efficacia di un approccio terapeutico, di un un farmaco o un trattamento chirurgico. Nel frattempo, mi permetta di dubitare del suo racconto mirabolante, perché, purtroppo, sono fortemente scettico per natura e se non vedo non credo (ho avuto lo stesso approccio scettico con ISICO e con il Dott Negrini molti anni fa, ma poi ho dovuto cambiare idea).
Migliorare una scoliosi non è mai facile, anche se non è impossibile e in molti casi ci si riesce. Ma promettere a tutti (il 100% dei casi!) miglioramenti di 15 gradi mi sembra francamente inverosimile. Inoltre, i risultati ottenuti, devono mantenersi nel tempo, e non solo manifestarsi a sei mesi.
Spero di leggere al più presto su qualche seria rivista scientifica i suoi risultati per poter migliorare radicalmente il mio approccio al trattamento della scoliosi.
Fabio Zaina
PS: che vuol dire poi che lei è iscritto a ISICO? ISICO non è un’associazione, né una società scientifica, ma un centro medico-fisioterapico.

Commento di Stefano Negrini
Il 07/07/2011 alle 09:32

Egr. Dott. Giovanni,
la mia risposta attraverso la storia di due ragazze (10 e 13 anni) da me visitate ad inizio settimana.
Arrivano dalla sua regione, entrambe le ragazze totalmente scettiche sugli esercizi per la scoliosi. I genitori stanchi e sfiduciati che affrontano un “viaggio della speranza”. La più piccola è stata trattata per 3 anni con esercizi presso un centro dove sono stati promessi miracoli con garanzie assolute (100%) di risultato, ma senza più fare verifiche radiologiche. In 3 anni la piccola è peggiorata da meno di 20 gradi a oltre 45. La constatazione radiografica è stata fatta dai genitori che, di fronte all’evidente peggioramento, si sono preoccupati ed hanno cercato altre soluzioni (senza più tornare da chi li trattava in precedenza – che certamente sarà tuttora convinto di avere il 100% di risultati, visto che la paziente non torna più a dirgli che le cose sono andate male !). Oggi ci troviamo con una ragazza in piena spinta puberale con una scoliosi chirurgica in progressivo aggravamento. I genitori hanno voluto commentare su quanto era successo con il trattamento precedente ed hanno detto che è “mancata umiltà” in chi ha proposto un trattamento essendo pienamente convinto di avere il 100% dei risultati.
Qui viene la domanda successiva: ma di che cosa stiamo parlando ? Se lei sta parlando di scoliosi vera, rigida, progressiva, di quelle scoliosi che neanche i chirurghi che operano riescono a raddrizzare, che neanche noi con il corsetto (radiografia in corsetto) riusciamo a ridurre più di 10-12 gradi (e lei “proclama” i 15 gradi senza alcuna spinta esterna), allora se ottiene veramente i risultati che dichiara le spetta di diritto un viaggio in Svezia a breve per ricevere il premio Nobel. Pubblichi con rigore i suoi risultati, dimostri a tutto il mondo che lei ha tecniche che nessun’altro ha, e noi tutti ci ricrederemo: stia tranquillo, da noi di ISICO (cui lei non può essere “iscritto” perchè non è un’associazione – ed in ogni caso l’iscrizione a qualunque associazione vuol solo dire che ci si aggiorna, non significa alcun timbro di qualità…) cambiamo frequentemente strategie terapeutiche sulla base dei risultati della ricerca pubblicati da noi o da altri: adotteremo le sue tecniche (se funzionano).
Se invece come credo sta parlando di atteggiamento scoliotico (qui viene un’altra domanda: chi ha fatto la diagnosi ?), di cui una volta erano piene le palestre (ed oggi si sa che basta fare dello sport per migliorarlo – e quindi non devono essere trattate in alcun modo), allora i suoi risultati sono pienamente giustificati e ci possono stare.
Guardi Dott. Giovanni, la scoliosi VERA è una costante lezione di umiltà. E’ una malattia vera, che a volte (per fortuna molto raramente) peggiora anche se noi facciamo le cose migliori, i ragazzi si comportano bene ed i genitori li seguono al meglio. Se lei avesse esperienza di questa malattia vera si esprimerebbe in maniera molto diversa, con la capacità di chinare la testa di fronte alla nostra attuale incapacità per una malattia a volte veramente cattiva.
Ci aggiorni quando avrà pubblicato (ma non pretenda – come altri hanno fatto – che siamo noi a dimostrare l’efficacia di quello che fa: a lei sta l’onere della prova): a questo proposito sappia che al nostro congresso relazionano solo persone che hanno pubblicato i loro risultati, quindi a momento debito potrà esserci posto anche per lei. Sino ad allora, si accerti almeno di evitare di fare dei danni (non sto dicendo che li fa, ma il rischio c’è…): ogni ragazza rovinata vuol dire un’adulta con problemi tutta la vita !
Auguri a lei e soprattutto alle sue “pazienti” (meglio, clienti visto che da quello che ha scritto lei non è un operatore sanitario).

Commento di Marika
Il 08/07/2011 alle 07:45

Gentile dott. Negrini, mia figlia che ha 14 anni, indossa il corsetto lionese da un anno. La curva lombare si è ridotta da 32 gradi a 26 e il gibbo non si vede più. Adesso considerato l’ arrivo dell’ estate il medico le ha detto di continuare ad usare lo stesso busto per 12 ore al giorno ( prima lo portava per 18 ore ) quindi mia figlia lo indossa qualche ora la sera e poi tutta la notte. E’ corretto ciò che sta facendo oppure indossare il busto la notte quando non si è in posizione eretta ne limita l’ efficacia ? Inoltre come mai il dislivello delle anche è aumentato nonostante la scoliosi si sia ridotta? Dove potrebbe fare gli esercizi SEAS visto che abitiamo in Sicilia? La ringrazio anticipatamente per la risposta.

Commento di Stefano Negrini
Il 12/07/2011 alle 09:40

Gentile Stefania,
scusi il ritardo nella risposta. In effetti una scoliosi trattata con il corsetto senza l’aiuto degli esercizi a fine crescita è molto più rigida rispetto ad un’altra che ha fatto gli esercizi. Questo è un enorme vantaggio in termini di riduzione del rischio di avere dolori. E’ per questo che si insiste tanto con chi è in trattamento, perché sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo i risultati sono nettamente migliori. Peraltro, i dolori li può avere sia chi ha fatto gli esercizi, sia chi non li ha fatti, e non è corretto fare un passaggio automatico come quello che le è stato proposto. Tra l’altro, dopo una visita accurata e con un buon lavoro in MANI ESPERTE si può recuperare molto, pur tenendo conto che ammorbidire troppo una scoliosi in età adulta è rischioso di un peggioramento. Per questo ci vogliono mani esperte, per non fare danni e fare il giusto per star meglio ma non troppo per non far peggiorare la patologia di fondo.
Questa è l’unica risposta che le posso dare senza averla visitata, perché le risposte più specifiche e personali possono venire solo da una attenta valutazione del caso specifico: i nostri centri sono a sua disposizione
Cordiali saluti
Stefano Negrini

Commento di Stefano Negrini
Il 25/07/2011 alle 10:36

Gentile Marika, le risposte in sintesi:
1. di notte il corsetto funziona benissimo. Infatti è proprio nelle ore notturne che avviene la maggior parte della crescita della colonna, ed inoltre nelle ore notturne si hanno almeno 8-10 ore di posizionamento corretto che non “pesano” ai ragazzi come l’uso del corsetto di giorno: quindi vanno certamente sfruttate. Ho qualche perplessità su una discesa così marcata da 18 a 12 ore per l’estate: noi applichiamo protocolli più prudenti, ma il suo medico avrà certamente esperienze diverse
2. il dislivello delle anche, dovuto ad una differenza di lunghezza degli arti inferiori, è totalmente indipendente dalla scoliosi e non costituisce una patologia in se: va considerato nel complesso, ed eventualmente compensato al bisogno, ma non si preoccupi di quello. La scoliosi è importante, il dislivello della anche no.
3. su prescrizione del suo medico, gli esercizi SEAS possono essere appresi presso il nostro Centro di Messina in Sicilia andandovi una volta ogni 3 mesi e poi essere eseguiti con comodità vicino a casa.
Cordiali saluti ed auguri per sua figlia
Stefano Negrini

Commento di michele
Il 29/07/2011 alle 16:47

Buonasera a tutti…..siamo dei genitori di una bambina di 7 anni che da circa 1 anno è stata diagnosticata un scoliosi da un ortopedico del policlinico di —- …ci siamo subito attivati e siamo arrivati ad una nota casa di cura a — dove un noto professore di fama internazionale ha visitato la bambina ed ha richiesto subito un corsetto Milwaukee per 12 ore al giorno….per noi e’ crollato il mondo…la bambina fa’ fatica ancora oggi a tenerlo ma noi… con tanta pazienza cerchiamo in tutti i modi di farglielo tenere…. siamo ritornati a — sempre nella stessa struttura ed il professore ha notato con i suoi strumenti… una specie di righello con dei piccoli pesi… che la scoliosi alla mia bambina fosse aumentata di circa 7 gradi in 6 mesi…e ci ha raccomandato di indossare il corsetto Milwaukee per 24 ore al giorno…………. Panico totale….. vi prego… aiutateci.. siamo in una confusione totale… e leggendo questo sito e commenti fatti da voi tutti…..prego voi genitori e dottori di darci delle risposte….Grazie……..

Commento di Fabio Zaina
Il 05/08/2011 alle 08:42

Gent.mo Sig. Michele,
su questo blog è riportato ampiamente il nostro approccio in questi casi. Per un parere personalizzato, l’unica via è una visita, per poter fare il punto della situazione e fornirvi le indicazioni del caso.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Elena Onofri
Il 13/08/2011 alle 19:01

Salve dottore, sono capitata in questo sito perchè cercavo spiegazioni..Se ce ne sono.. Al mio problema. Io sono una dei tanti (ma tanti! non credevo…) che hanno portato il “busto”, come lo chiamavo io. Dicevano che mi ero alzata nel giro di poco tempo e la schiena non ha seguito lo sviluppo come avrebbe dovuto..Ci voleva il busto.! Dai 14 ai 17 anni 24h su 24 e il nuoto. Ligia e abituata ad ascoltare sempre i miei, l’ho portato senza tante storie. Lo diceva il dottore. Non me ne importava più di tanto, facevo tutto col busto: ginnastica a scuola (avevo 9!), uscivo la sera( avevo imparato a mascherarlo), andavo allo stadio ( una volta una poliziotta nel perquisirmi mi ha intimato di non lanciarlo in campo.. Si immagina??), ho pure scalato le dolomiti pur di fare quello che facevano gli altri che dopo un pò non ci facevano più caso. ..Il dottore del Rizzoli riceveva a Ravenna ed era un tipo scontroso di pochissime e affilate parole e che teneva in soggezione mia mamma e me con uno sguardo..Ma che bisogno c’era??!! Il più insopportabile era il tizio che realizzava il busto sentivamo qualcosa di viscido e poco chiaro in lui …Va beh..Fatto sta che l’ho portato davvero e per la scoliosi è servito l’ha fermata… Almeno subito dopo che l’ho tolto. Ora non so.. Adesso il problema qual è? E’ che ho appena compiuto 30 anni e certe sere faccio fatica ad addormentarmi per il fastidio, non proprio dolore dai, alla parte lombare che passa solo se mi metto nell’esatta posizione che tenevo col busto quando dormivo ben 15 anni fa. Per non parlare che esteticamente sono dritta da sotto il seno alle anche poi da lì c’è un vero e proprio scalino. Sono geometrica. Sembro un po’ un pezzo del Tetris ecco.. E quando respiro mi sembra di avere un’espansione della cassa toracica limitata, dopo un tot non arrivo proprio quel pò che mi permetteva il busto poi stop. Ma non mi preoccupa tanto questo ma un fatto ben più grave che ho scoperto dopo l’ultima visita ginecologica. Per farla breve, ho una malformazione al pube per cui l’osso è ripiegato in dentro ad uncino e mi provoca dolore insopportabile alla penetrazione e quindi mi preclude i rapporti sessuali. La ginecologa, esterrefatta perchè non aveva mai visto una cosa simile, ha effettivamente rilevato che non ho praticamente il Monte di Venere. Sono piatta. E questo cosa c’entra col busto? Beh parlando è venuto fuori che io ho portato il busto e che questo non terminava sull’addome come quello delle mie amiche (ebbene sì 3 amiche tutte col busto..Madonna…ma io l’ ho portato full time e d ero l’unica che aveva l’apertura sul retro e dovevo sempre trovare qualcuno che mi ingabbiasse ..). No dicevo il mio proprio sul pube aveva una curva che poggiava sull’ allora montino di Venere e…. Ma non sarà stato mica il caro busto a farmi questo brutto scherzo cioè a spingermi in dentro l’ osso e compromettermi così una vita “normale”??? Ora aspetto l’esito delle lastre che mi ha prescritto l’ortopedico…Ancora non è detto..Però..Va finire che il mio essere ligia e tenace a fare tutto col busto mi ha infine portato peggio.. Se è così però spacco qualcosa o qualcuno!!! C’è della bibliografia a proposito? Precedenti? Se può mi faccia sapere. Scusi se mi sono dilungata in particolari forse inutili.. Grazie per l’attenzione. Elena.
P.s. a mia e-mail è onofrielena@libero.it

Commento di lolita
Il 13/08/2011 alle 23:03

Auguri speciali ai dottori , fisioterapisti e tutto lo staff di Isico di Buon Ferragosto ; naturalmente esteso anche a tutti i visitatori del blog .

Commento di Fabio Zaina
Il 22/08/2011 alle 14:51

Gent.ma Elena,
non sono al corrente di problemi di questo tipo come conseguenza del busto. In ogni caso, il monte di Venere dipende da un accumulo di grasso e non dalla conformazione del bacino. Può darsi che il suo monte di Venere sia poco pronunciato per un’eccessiva magrezza più che per il corsetto. Le ossa pubiche sono poste molto in basso, e arrivare a includerle in un corsetto vorrebbe dire non potersi sedere con il corsetto addosso. Se lei l’ha portato full time, evidentemente riusciva a sedersi, e il corsetto non arrivava alle ossa pubiche. Inoltre, per deformarle il bacino, avrebbe avuto bisogno di una controspinta posteriore, altrimenti l’unico effetto sarebbe stato quello di ruotare il bacino senza deformarlo.
Dolori durante la penetrazione sono descritti da un certo numero di donne che non hanno mai portato il corsetto, e quindi ritengo verosimile che anche nel suo caso la soluzione sia da ricercare altrove.
Fabio Zaina

Commento di Fabio Zaina
Il 22/08/2011 alle 14:53

Gent.ma Sig.ra Lolita,
ricambio, con un po’ di ritardo, gli auguri a nome di tutto lo staff di ISICO.
Fabio Zaina

Commento di Elisa
Il 26/08/2011 alle 10:29

Salve.
Sono una donna di 32 anni, anche io vittima del Milwaukee, che ho portato giorno e notte per 3 anni, poi solo la notte. Verso i 13 anni mi sono rifiutata, come dice lei, e non l’ho portato piu’. Quello che ho passato da bambina lo ha già descritto lei. Il brutto è che la mia scoliosi non è mai migliorata, ma era stabile e riuscivo a “gestirla”. Nonostante le mie curve tutte invertite avevo un aspetto estetico fantastico, la mia schiena era bella, forse anche complice il mio tono muscolare, essendo da sempre una sportiva (sono una danzatrice e insegnante di danza). Purtroppo dopo il parto (3 anni e mezzo fa) mi sono accorta che la mia scoliosi è peggiorata tantissimo, inoltre spesso ho dolori fortissimi, blocchi, contratture ovunque e sono costretta a letto e poi a correre dall’osteopata.
Mi sono decisa a riprendere la ginnastica posturale (che non ho piu’ fatto per ovvi motivi di mancanza di tempo), sperando che mi aiuti a mantenere delle posture piu’ corrette e rinforzare i muscoli per sostenere la colonna.
Il mio timore è che possa continuare a peggiorare nel tempo. Ho 32 anni cosa mi accadrà quando ne avro’ 60? Inoltre come devo comportarmi con mia figlia? Ora ha quasi 4 anni e la visita ortopedica ha rilevato anche e gambe drittissime, perfette, e un bell’ arco plantare. So che anche i denti influiscono sulla schiena, e sto notando che inizia a sviluppare il morso incrociato, anche se so che è presto pensare ora ai denti.
Capisce che con le esperienze che ho avuto e che ho, sono terrorizzata dal fatto che mia figlia possa sviluppare la scoliosi nel tempo. Inoltre vorrei sapere se faccio bene per me, se ho margini di miglioramente o comunque di non peggioramento della mia scoliosi..
Grazie mille
Elisa

Commento di antonella
Il 25/10/2011 alle 21:05

Caro dottor Negrini sono la mamma di una bimba di 7 anni e mezzo a cui è stato prescritto il corsetto Milwaukee per cito esame radiografico”scoliosi idiopatica giovanile dorsale destro convessa e curva di compenso lombare (24°c e16°c)da portare per 22 ore. Io e mio marito, entrambi fisioterapisti abbiamo girato tanti ortopedici ma tutti ci consigliano di mettere il busto e fare correttiva che la piccola ha difficoltà a seguire. Cosa ci può consigliare? Per il momento abbiamo seri problemi a venire da voi (siamo di Napoli) ma cio non esclude che pensiamo di portarla da voi. Spero di ricevere presto sue notizie

Commento di Monica
Il 30/11/2011 alle 16:34

Buongiorno, sono incappata qui, adesso e forse non a caso, dopo aver affronatato l’rgomento busto e Milwaukee con la psicologa dalla quale mi sono rivolta per attacchi di panico e una seriale tendenza a stare in situazioni sentimentali per me devastanti.
Panico e sollievo…non sono sola, ho affrontato tutto questo fino ad oggi, che ho 49 anni, senza nessun supporto e aiuto.
Ma riuscirò a dare alla mia vita una connotazione confortevole? (in senso emotivo)
Ora chiedo aiuto perchè il mio sopportare, resistere…restare in situazioni costrette, rigide e scomode ha aperto inevitabilmente per la mia dottoressa psicologa che mi sta aiutando, una breccia per me a vedere la causa…busto…gesso per un anno Milwaukee per due dopo.
E’ la prima volta che affronto il periodo autistico nel quale dai 15 anni ho vissuto, da sola…in camera mia.
Quando avevo 33 anni il professore che mi aveva curata a Torino, mi chiese se avessi anche io tentato il suicidio, come da casistica riuscita dei miei coetanei dell’epoca. Il 30% c’era riuscito!!!!!
E’ la prima volta che mi confronto con qualcuno del problema e vorrei avere delle risposte, che danni provoca il Milwaukee? Come mai ho difficoltà respiratorie e respiro sempre più corto quando sono in ansia?
Grazie a chiunque mi sappia dare un aiuto!!!

Commento di gianni
Il 30/11/2011 alle 22:13

Vorrei ricordare a monica che il Milwaukee non le è stato saldato addoso, ma poteva tranquillamente posarlo nell armadio come fanno tanti sia col Milwaukee che altri tipi di corsetto ben piu tollerabili , io andrei avanti se fossi in lei ricordare momenti brutti dell adolescenza non serve a nulla e non fa coraggio a nessuno. Le consiglierei di farsi un giretto x un ospedale magari in un centro tumori x rendersi conto che c’è ben di peggio da affrontare nel corso della vita. Cmq imbocca al lupo

Commento di emanuela c.
Il 01/12/2011 alle 08:56

Per Gianni, immagino che il suo giudizio possa essere più tecnico che psicologico, ma attenzione non tutte le persone sono uguali.
Soprattutto l’adolescenza, già tanto complica, sarebbe fantastico poterla vivere serenamente. Moi abbiamo potuto scegliere di non far portare il Milwaukee a nostra figlia, abbiamo trovato un’alternativa validissima e siamo stati fortunati, ma forse anni fa non era possibile.

Commento di nonna Vanna
Il 01/12/2011 alle 11:00

Per Monica e Per Gianni. E’ chiaro che per lei Gianni la psicologia è una cosa lontana. Una ragazza che le parla di autismo a 15 anni, lei la ricambia dicendo di farsi un giro per gli ospedali a vedere ragazzi malati di tumori. Pensa forse che l’ autismo sia tanto meglio!. Caro Gianni le auguro di non incrocarsi mai con una malattia psicologica, per i mali dell’ anima a volte non ci sono rimedi, pensi all’ anoressia alla bulimia. Forse per lei è uno sforzo troppo gravoso guardare dentro una persona, per questo forse esprime dei pareri così rigidi. L’ autismo dell’ adolescenza non si dimentica ma Monica sta facendo un percorso per capirlo ed accettarlo. Forza Monica vedrai che con l’ aiuto della tua dottoressa ce la farai ad accettare quel periodo così difficile della tua adolescenza!!! Un forte abbraccio Vanna

Commento di Monica
Il 01/12/2011 alle 14:01

Grazie Vanna!
Si in effetti per me leggere e poter condividere commenti su cosa il Milwaukee abbia causato come effetto psicologico collaterale grave a seguito della cura effettuata con questo corsetto, lui più di altri, mi serve oggi a dare la giusta ripartizione di responsabilità alle difficoltà che ho incontrato nella mia vita fino ad oggi.
In senso positivo quindi forse può essere la mia risposta, lo spiraglio per migliorare (lo spero) per smettere di lottare contro me stessa e fare pace con la mia anima. Solo adesso infatti mi accorgo che avevo talmente rimosso e accantonato la mia adolescenza, perché quando a 33 anni il medico di allora mi chiamò per sapere se avessi pensato al suicidio negli anni successivi al periodo busto, riportandomi la casistica di suicidi avvenuti fra ragazzi che come me nello stesso periodo avevano portato il Milwaukee circa il 30% (terribile!) Anche allora avevo totalmente rimosso la cosa da me, come se non mi appartenesse. Noi eravamo i primi, siamo state cavie, nulla si sapeva all’epoca degli effetti sull’anima nella prigione di un Milwaukee, poi i casi di suicidio e oggi dopo aver fra le mani una casistica, allora si è giusto considerare se vale davvero la pena di adottare simili interventi su un adolescente, e nel caso assolutamente necessario, s’insegna a riconoscere che non è nulla, non è meno di un tumore, ma è trauma se non considerato con la giusta attenzione!

Nel commento aggressivo e insensibile di Gianni (giusto perché tu abbia la capacità in futuro di soffermarti a leggere fra le righe di chi scrive prima di azzardare giudicanti commenti superficiali e privi della sensibilità necessaria in uno spazio dove si parla comunque di dolore vissuto da altri e non da te, sappi che io non potevo togliere il busto nè dire no, nè ribellarmi in alcun modo ai miei genitori) Fra le varie coercizioni che adottarono c’era anche la famosa frase “come osi piangerti addosso, (anzi…vergognati) quando c’è chi sta peggio di te!” Ecco rivedo proprio quello che fu l’atteggiamento dei miei genitori, anaffettivi per educazione e cultura, molto rigidi e totalmente incapaci di accogliere le mie sacrosante (dico oggi) sofferenze di allora ragazzina.

Grazie a tutti coloro che vorranno condividere con me la loro esperienza!

Commento di Monica
Il 01/12/2011 alle 14:15

ho scritto di getto e ripetendo concetti…non è che il Milwaukee crea altri danni?
Scherzo

Commento di emilio finocchiaro
Il 01/12/2011 alle 20:03

Salve dottore, mio figlio di 5 anni è affetto da scoliosi ipodermica evolutiva dorsale è il medico gli ha prescritto il Milwaukee. Io non so’ se sia adatto ad un bambino di 5 anni mettere questo tipo di busto ma il medico dice che è necesario e i corsetti normali non sono adatti x curare la scoliosi.
E’ VERO CHE LO SPECIALISTA E’ LUI E CHE IN BASE ALLE RADIOGRAFIE VISTE DA LUI SA COSA FA’, MA CALCOLAVA TRAMITE RIGHELLO.
Vorrei sapere se si puo’ utilizzare un corsetto normale e non il Milwaukee, anche se ognuno fa la proprio diagnosi in base a visita medica, infatti, dimenticavo, ho consultato 2 ortopedici ed ognuno di loro la pensa diversamente x questo sono confuso e non so’ a chi dare retta, uno dice Milwaukee si l’altro dice no boh!

Commento di gianni
Il 01/12/2011 alle 21:25

X nonna vanna and company. Io il Milwaukee lo conosco da vent’anni, l’ho fatto indossare tramite prescrizione medica s’intende anche alle figlie di carissimi amici, con ottimi risultati, probabilmente con un altro tipo di busto non avrei ottenuto la stessa correzione, queste bambine al momento non hanno riscontrato nessun problema psicologico, perché qualcuno deve solo mettere il dubbio che crei dei problemi mentali? Per informarla io cerco di conoscere 6-7 ragazzi-e, e altrettanti bambini al giorno x creargli il busto giusto, compresi i bambini del reparto malattie rare del rizzoli, forse Lei è lontana dalla psicologa, che come l’ortopedico a volte va cambiato come avete fatto voi, mi sembra di aver capito. E quando qualcuno scrive dice che elena, sara, anna, eccetera, potrebbero avere dei problemi anche a causa mia nonostante io lavori con la prescrizioni mi fa ……. poi quando é possibile fare un busto basso ben venga, la cura deve essere sempre adeguata alle caratteristiche fisiche e psichiche della paziente, quindi x me l’ortopedico che prescrive un Milw a una ragazza autistica è un c. , come nel caso di monica, saluti e scusatemi, dovete sapere che io non sempre sono d’accordo con l’ortopedico e neanche lo psicologo che va cambiato come l’ortopedico che nonostante gli studi non colgono l’essenza di questi giovani pazienti.

Commento di gianni
Il 01/12/2011 alle 22:25

Ho riletto ora la lettera di monica che parla di suicidi….ma allora questo blog non serve a dare un aiuto a chi sta affrontando questo ostico percorso…state attenti a quel che scrivete Signori; i vostri figli assorbono qualunque notizia, l’adolescenza è un momento strano x molti ragazzi con e senza milw… ognuno la vive in modo diverso …buonanotte

Commento di Monica
Il 02/12/2011 alle 14:54

Purtroppo non è ficcando la testa sotto la sabbia che si evitano tragedie che nell’adolescenza possono accadere, e comunque la casisitca che ho citato è documentata presso l’Ospedale ortopedico Maria Adelaide di Torino.
Si informi Gianni se vuol migliorare il suo lavoro, ma poi non ho capito…questo è uno spazio che ho trovato proprio cercando sul motore di ricerca “problemi psicologici dopo Milwaukee” cosa caspita centra il far o non far leggere ai ragazzi cosa è accaduto in passato, anzi, oggi siccome si sa che possono sorgere problemi anche gravi se non sostenuti, si aiuta anche i genitori ad appoggiare, gratificare, sostenere i ragazzi nello sforzo di dover affrontare la cosa e parlarne, dirlo…è l’unico modo per esorcizzare.
Per me è stato molto utile leggere le sperienze altrui e ringrazio dello spazio creato su questo argomento.

Commento di Leopoldo
Il 02/12/2011 alle 17:34

SALVE SIG.EMILIANO HO LETTO IL SUO POST CHE RIPORTO QUI SOTTO

salve dottore, mio figlio di 5 anni è affetto da scoliosi ipodermica evolutiva dorsale è il medico gli ha prescritto il milwaukee .Io non so’ se sia adatto ad un bambino di 5 anni mettere questo tipo di busto ma il medico dice che è necesario e i corsetti normali non sono adatti x curare la scoliosi
E VERO CHE LO SPECIALISTA E LUI E CHE IN BASE ALLE RADIOGRAFIE VISTE DA LUI SA COSA FA’, MA CALCOLAVA TRAMITE RIGHELLO.
Vorrei sapere se si puo’ utilizzare un corsetto normale e non il milwaukee , anche se ognuno fa la proprio diagnosi in base a visita medica, infatti, dimenticavo, ho consultato 2 ortopedici ed ognuno di loro la pensa diversamente xquesto sono confuso e non so’ a chi dare retta, uno dice milwaukee si l’altro dice no boh!

HO AVUTO LA STESSA ESPERIENZA E DOPO TANTI PARERI HO TROVATO SOLUZIONE
SE VUOLE MI CONTATTI PURE QUI A PRESTISSIMO

Commento di gianni
Il 03/12/2011 alle 12:23

Vorrei farmi capire, se a vostro figlio capitasse una scoliosi cervico dorsale di 30 gradi, la maggor parte degli ortopedici anche quelli contrari a milw, e ne conosco anchio ve lo assicuro, gli toccherebbe prescrivere un milw x provare a contrllare efficacemente la curva. Quindi vostro figlio diventerebbe la mosca bianca nonostante tra tante mosche uguali, quindi secondo me sarebbe meglio considerare il milw come un presidio ortopedico come un altro con dei pregi e dei difetti come gli altri, perché se volete vi dico qualche diffettuccio proprio dei corsetti che producono all ospedale — ,cavolo proprio ieri una ragazza di 14 anni mi sembra con sole 15 ore di corsetto milw è riuscita e sottolineo la ragazza è riuscita perché loro compiono il lavoro piu pesante non io, a riaprire una cifosi dorsale di 60 gradi circa, allora meglio poche ore ma buone come negli esercizi fisici o una marea di ore senza risultato. Ragazzi-e siete fantastici

Commento di gianni
Il 03/12/2011 alle 12:30

a monica mi ero scodato di lei,nonostante io non sia daccordo con quello che scrive,lei mi sembra una persona in gamba …io ascolto tutti proprio x migliorare il mio lavoro…genitori incompetenti compresi, ce del buono da apprendere da tutti compreso il milwakee

Commento di Leopoldo
Il 04/12/2011 alle 18:18

Emilio se posso mi dà suo indirizzo e le le scrivo email privata
grazie Leopoldo

Commento di alessandro
Il 04/12/2011 alle 20:03

Per Sig Emilio Finocchiaro
Anch’io ho avuto una simile esperienza con mio figlio che ora ha 6 anni, Dopo diverse visite, ( purtroppo ho scoperto il dottor Negrini dopo aver preso la mia decisione) ho optato di portare mio figlio all’ estero (in Germania). Dopo solo 2 anni con un corsetto assimetrico che in italia non viene ancora proposta, mio figlio è passato da una curvatura di 42 gradi (che chiaramente per gli specialisti in Italia era da operare – a 4 anni) a + 2. Da maggio non porta più il corsetto e facciamo una visita ogni 4/5 mesi. Sappiamo che in futuro dovrà indossare ancora il corsetto e che sarà ancora lunga.. ma ora siamo felici di aver preso questa decisione.

Commento di Fabio Zaina
Il 05/12/2011 alle 10:23

Cara Monica,
purtroppo non è la sola ad avere avuto una brutta esperienza. Credo, sulla base di quanto ha scritto, che ci sia stata una situazione complessiva che ha reso il trattamento ancora più pesante di quanto non sia già di per se. Da quanto scrive le è mancato soprattutto quel sostegno famigliare che è fondamentale per i ragazzi in un momento critico, l’adolescenza, con in più il problema della scoliosi, e di una scoliosi che necessita un corsetto. E scrivo questo soprattutto per i genitori che leggono il blog, per far capire quanto sia cruciale il loro ruolo. I genitori possono essere una risorsa straordinaria, che permette ai ragazzi di superare la situazione nel migliore dei modi, sia per la schiena che per la testa, oppure possono essere, ovviamente in maniera inconsapevole, estremamente dannosi per i propri figli, ad esempio se non accettano prima di tutto il fatto che i loro figli hanno un problema da affrontare che si chiama scoliosi.
Tornando al suo caso, cara Monica, sicuramente il corsetto che lei ha portato è molto impegnativo, e questo è descritto in molti articoli, ma in quegli anni era sicuramente uno dei più efficaci. A volte è necessario sottoporsi a terapie molto impegnative: se si affronta la situazione nel modo giusto, si arriva a dei buoni risultati (e non parlo solo della schiena).
La medicina è migliorata molto negli ultimi anni, e non solo dal punto di vista tecnico, anche dal punto di vista del rapporto con i pazienti. Una volta il medico decideva senza troppe spiegazioni e i pazienti seguivano le indicazioni. Oggi si discute insieme dei vantaggi e degli svantaggi delle terapie. Si cerca di far capire alle famiglie, quindi sia ai genitori che ai ragazzi, perché a volte sia necessario mettere un corsetto. E questo aiuta, perché non sono scelte fatte “sui ragazzi”, ma si cerca di coinvolgerli, compatibilmente con la loro maturità. Nessuno è contento di indossare un corsetto, ma se il medico spiega il motivo, allora i ragazzi capiscono.
Cara Monica, il problema respiratorio che lei riferisce sembra una crisi di panico (lo dice lei stessa che le capita quando è in ansia). Il Milwaukee non danneggia i polmoni, e solo le scoliosi gravi danno problemi respiratori, ma non del tipo da lei descritto. Penso che abbia bisogno di fare ancora un po’ di strada, ma che stia andando nella giusta direzione per capire se stessa e vivere più serenamente il presente e il futuro.
Le faccio i miei migliori auguri!
Fabio Zaina

Commento di anna maria
Il 05/12/2011 alle 12:38

Mia figlia ha indossato per un anno il Milwaukee 17 ore al giorno. Da giugno durante il giorno indossa lo Cheneau e la notte il M.
Alle volte quando vado a prenderla a scuola lo indossa ancora perché dimentica di indossarlo…
Ha 8 anni e di sicuro preferirebbe non dover indossare né l’uno né l’altro ma è una bambina felice e convive con una realtà che è composta da molti elementi… la sua scoliosi è uno dei tanti. Non il migliore ma di sicuro non il suo “incubo”.
Oltre che raccontarvi questo vorrei chiedere una cosa… con l’arrivo della Newsletter avevo letto dell’apertura di un centro in Umbria ma ora non trovo più questa indicazione da nessuna parte… credo sia arrivato per noi il tempo di “venirvi a trovare”…

Commento di Monica
Il 05/12/2011 alle 17:20

Grazie Dott. Zaina della risposta!

Commento di Sabrina Donzelli
Il 07/12/2011 alle 10:25

Gentile Signor Finocchiaro,
la situazione in cui Lei si trova è purtroppo molto comune, le opzioni terapeutiche in taluni casi sono più di una; ecco perché specialisti diversi possono dare indicazioni diverse; inoltre nella scoliosi forse più che in altri ambiti della medicina,non esistono certezze!
E’ sottinteso che solo con una visita sarà possibile consigliarle una terapia per suo figlio, ma quello che posso dirle è che sicuramente ci sono varie alternative al corsetto Milwaukee, meno invasive e più efficaci! Sempre ammettendo che lo si possa evitare, cosa che purtroppo non è sempre vera in tutti i casi (ma in quasi tutti sì!)
La saluto cordialmente!
Sabrina Donzelli

Commento di Stefano Negrini
Il 07/12/2011 alle 10:30

Gentili Monica, Gianni e nonna Vanna,

ogni tanto scoppia nel nostro blog una polemica, anche molto accesa, che però quasi sempre si placa spontaneamente con qualche post successivo che aiuta a puntualizzare meglio il proprio pensiero e la propria posizione. Mi sembra che siamo già a quel punto. Mi sembra però fondamentale fare qualche precisazione molto importante.

1. In letteratura sono riportati i danni psicologici conseguenti all’uso del Milwaukee come maggiori rispetto a quelli conseguenti all’uso di altri corsetti. D’altra parte ogni corsetto può essere fonte di traumi psicologici, soprattutto se non si trova il team giusto per accogliere e seguire il paziente
2. In letteratura questa storia dei suicidi in chi ha usato il Milwaukee non è riportata. Può essere che l’articolo debba ancora essere scritto, ma in ogni caso non credo che sarà mai una percentuale così spaventosamente alta come una persona su tre: sarebbe stata una strage degli innocenti che non poteva passare inosservata. Quindi, aspettiamo che la ricerca venga pubblicata (se mai lo sarà – perché a livello anedottico a volte si dice di tutto…) prima di commentarla in qualunque modo. A me verrebbe da dire che si è trattato di parole in libertà di chi le ha dette a Monica … o forse Monica non ha capito esattamente la percentuale o a cosa si riferiva
3. Il Milwaukee è certamente uno strumento come tanti altri, con tanti pregi e forse maggiori difetti. Ma a volte è inevitabile la necessità di usarlo. Quello a cui ci si può contrapporre è il pensiero unico – che sia pro o contro il Milwaukee. Gli strumenti ci sono e si usano quando necessario. Personalmente il Milwaukee lo usiamo così di raro in Isico che possiamo anche dire che non lo usiamo … quasi ! Ma ne abbiamo mutuato alcuni accorgimenti che abbiamo inserito in corsetti bassi. Sul fatto poi che fosse estremamente efficace nella scoliosi, è vero. Ma è anche vero che provocava con estrema frequenza dorsi piatti-cavi con inversione delle curve sul piano sagittale, molto brutti esteticamente e poco funzionali (fonti di dolore), oltre ai traumi psicologici che non possiamo negare. Questi gli svantaggi che ci fanno scegliere altre strade tutte le volte che è possibile.
4. Adulti che scrivete qui sopra, ricordate sempre che i ragazzi ci guardano, ci leggono e sono certamente influenzati da quello che leggono qui. I ragazzi non hanno tutta la vostra esperienza di vita, e sono anche più “assolutisti” di noi adulti: quindi cercate soprattutto di non fare del male con parole incaute a chi sta vivendo oggi questa esperienze, anche se a voi lo sfogo serve. Non tutti hanno lo stesso vissuto, non tutti hanno gli stessi danni, non tutti ricavano le stesse risposte. Soprattutto, difendiamo chi sta oggi vivendo la terapia della scoliosi perché non subisca quello che in passato è stato subito. il blog esiste anche (forse soprattutto) per questo.

Invito comunque tutti i frequentatori del nostro blog a non scagliarsi contro gli altri, perché chi “perde il suo tempo” (soprattutto le notti…) qui sopra, in particolare se è un professionista – ma anche se è un “parente/paziente” – lo fa sempre per una passione che va al di là del suo lavoro e per un voler migliorare da tutti i punti di vista. E se questo blog non è una scuola “psicologica” per tutti che cos’è ?
Un caro augurio a tutti di trovare la propria strada con serenità, e di riuscire ad aiutare i pazienti al meglio.
Stefano Negrini

Commento di Monica
Il 07/12/2011 alle 13:14

Grazie mille del tempo per il chiarimento e l’ulteriore risposta, ho cercato altri riferimenti a ciò che capitò alla nostra “cordata” nell’ anno 1977 a Torino, ma non ho trovato molto su internet…il Prof. dal quale mi feci curare all’epoca non l’ho ovviamente più nè rivisto nè ho più sue notizie, pensandoci ora che scrivo, non è detto che non lo cerchi proprio per approfondire meglio anche con lui.
Fra l’altro persona umanissima e di grande simpatia.
Fu lui a documentarmi sulla casisitica che ho citato anni dopo e del motivo per il quale mi aveva cercata, non fu una semplice chiaccherata buttata lì, stava “intervistando” tutti gli altri che con me avevano affrontato il Milwaukee da lui prescritto nel mio stesso periodo.
Mi disse che l’avrebbe documentata perchè erano rimasti tutti “impressionati ” (testuali parole) dagli “effetti collaterali” capitati a non pochi altri ragazzi dell’epoca.
Stop
Non era ovviamente mia intenzione sollevare l’argomento su questo punto, anzi mi è balzata di getto di riportare spontaneamente quella chiaccherata avuta con il medico, la prima fra le tante voci di fondo di quel periodo “autistico” , proprio dopo avere trovato questo blog e letto il suo articolo Dott. Negrini.
Ribadisco che sono davvero felice di avere trovato una risposta in questo spazio al fatto che è un mezzo, quello del Milwaukee che crea problemi, non erano fisime solo mie quindi per intenderci!
Quando ho letto il suo articolo ne sono stata davvero sollevata! 🙂
Se un giorno capiterà che qualcuno della mia stessa classe ci si riveda leggendo questo blog bene…chissà che aver condiviso con voi oggi, non possa mettere a posto pezzi importanti anche per altri.
Detto ciò mi piacerebbe davvero che questo mezzo venisse monitorato si,ma in maniera aperta e onesta, i ragazzi cercano risposte e se come è successo a me, capita di leggere l’esperienza altrui avendo cercato di tutto sull’argomento vissuto…ben venga perchè non si è più soli, ma ci si ritrova e rilegge…Comunque mi rendo conto che per un medico non è certamente facile accettare di curare con un mezzo così invasivo e difficile da gestire un ragazzo, un bambino…
Io credo che l’aiuto di chi ci è passato prima possa davvero servire, fare da cuscino e interprete di tutti quelle controindicazioni che il busto crea inevitabilmente…servisse uno sportello ascolto farei la volontaria 🙂 ma siamo secondo me ancora lontani dal saper aiutare ragazzi e genitori ad affrontare lo spinoso argomento del supporto, in maniera concreta e meno ipocrita.
Servirebbe seguire…la butto lì, l’esperianza di tutti quei gruppi di sostegno che partono dagli USA e che all’interno adoperano proprio persone che hanno vissuto e ne sono usciti, la stessa esperienza…dove parlare di tutto…di tutto…senza sentirsi zittire su come si dovrebbe invece affronatare la cosa.
Ho letto di qualcuno che addirittura ne sente la mancanza…insomma spartire condividere, divulgare, in assoluta libertà perchè accolti e compresi veramente senza giudizi.
Grazie ancora

Commento di anna
Il 19/12/2011 alle 18:11

Buona sera mi chiamo Anna a mio figlio ha 18 mesi. Gli e’ stata diagnosticato torcicollo miogeno a 2 mesi e iniziata fisioterapia dal 3° mese con lastra fatta a 1 anna si e’ riscontrato una curva scoliotica dorsale dx con notevole gibbo -trx.d5l1 dx 33°. Ha iniziato a mettere il corsetto Milwaukee da poco per ora lo mette solo di notte e nel sonnellino pomeridiano perché di giorno impedendogli ogni movimento di gioco, di ogni piccola scoperta e di liberta’, ho deciso per ora il danno minore, dovrebbe metterlo piu possibile ma non me la sono sentita e mi rifiuto di sentirmi dire che non e’ possibile mettere almeno di giorno un’altro tipo di corsetto perche’ a mio parere, anche se non sono del mestiere a tutto puo’ si trovare un compromesso. E’ stato molto istruttivo leggero i vari pareri e mi piacerebbe un commento dal dott.Stefano Negrini. Grazie

Commento di Raffaella – osolemio23@hotmail.com
Il 20/12/2011 alle 18:13

Cara Anna, io non glielo toglierei il corsetto al bambino se non un paio d’ore al giorno per farlo respirare e giocare libero, nel frattempo puoi senz’altro sentire un altro parere medico per valutare la possibilità di un corsetto basso
Mia figlia lo ha portato solo la notte per un periodo ed è peggiorata tantissimo, non fare lo stesso errore
Un bacione, se vuoi scrivimi !

Commento di Sabrina Donzelli
Il 22/12/2011 alle 10:13

Gent. ma Signora Anna,
capisco che per una mamma obbligare il proprio cucciolo a stare chiuso in una gabbia tutto il giorno sia tutt’altro che facile, anzi quando i bimbi sono così piccoli la maggior parte delle difficoltà gravano proprio sui genitori! Talvolta però è necessario comunque sottoporre i propri figli a terapia impegnative… Premesso che solo con la visita è possibile definire le indicazioni terapeutiche, posso assicurarle che esistono efficaci alternative meno invasive, come un corsetto basso che lasci liberi i movimenti di gambe e braccia, o addirittura in alcuni casi un corsetto morbido costituito da fasce; permettendo i movimenti di gioco e lasciando la libertà necessaria alle scoperte tipiche di questa tenera età ! Tenga conto che un corsetto indossato poche ore da pochi risultati e tanto fastidio, affinché la terapia sia efficace il corsetto va indossato giorno e notte.
Le faccio molti auguri!
Sabrina Donzelli

Commento di Linda
Il 24/12/2011 alle 15:42

Salve, vorrei chiedere una cosa! Io ho la scoliosi di 23 gradi e 20 ore da togliere il corsetto, e a breve dovrò fare una radiografia alla schiena! Io ho recuperato tutto il fianco della schiena è già molto secondo voi! La traslazione mi hanno detto che va benissimo! E anche quando tolgo il corsetto ho il fianco al massimo! Va bene secondo voi devo fare di più, sono anche preoccupata x la radiografia! Datemi un consiglio, vi prego?

Commento di annamaria
Il 26/12/2011 alle 00:20

Salve a tutti,
ho una figlia di 12 anni, che ha una marcata iperlordosi lombare con una leggera cifosi dorsale, l’ho portata da diversi ortopedici uno le aveva consigliato un busto di gesso, un altro niente perché secondo lui era solo un fattore estetico avendo le ultime coste visibili che sporgono in avanti. Un osteopata ha sconsigliato vivamente busti e corsetti per non rovinarla per sempre e bloccarle lo sviluppo, il fisioterapista che ti dice che è valida solo la ginnastica posturale o la fisioterapia. Potete immaginare come mamma la confusione, ma chi avrà ragione, a chi dare retta? Risultato non ho ancora fatto niente e siamo dietro a fare visite da qualche anno, l’ultima un tecnico che le ha prescritto un Milwaukee che leggo qui che non si usa più.
Un’altra domanda ma perché si parla solo ed esclusivamente di scoliosi? Ma esiste qualcuno che ha lo stesso problema di mia figlia o è l’unica al mondo?
Grazie una mamma che non sa che fare

Commento di Sabrina Donzelli
Il 04/01/2012 alle 09:29

Gentile Signora Annamaria,
purtroppo spesso capita di sentire pareri molto diversi da specialisti diversi, in generale è meglio rivolgersi a specialisti che si occupino prevalentemente di problemi della colonna vertebrale in età evolutiva, perché l’esperienza in quest’ambito è fondamentale e non lo diciamo noi ma le linee guida internazionali.
Non è vero che si parla solo esclusivamente di scoliosi, ma semplicemente il dorso curvo è un po’ meno frequente e richiede il trattamento con corsetto in casi più rari.
Darle un parere specifico per sua figlia senza una visita e senza misurare la radiografia in proiezione laterale di sua figlia è difficile, in generale è probabile che all’età di sua figlia valga la pena di fare un tentativo con degli esercizi specifici prima di passare a trattamenti più invasivi.
La saluto cordialmente
Sabrina Donzelli

Commento di Ida
Il 20/02/2012 alle 02:57

Anche per me il Milwaukee fu un trauma, dal momento in cui mi snodarono per farmi il calco, a quando lo misi (inciampavo, non riuscivo a dormire, umiliazioni a non finire…), a quando mi ribellai ai miei genitori, che non riuscivano ad accettare che non volessi più portare quella mostruosità e che reagirono facendomi pesare la delusione che gli avevo inflitto dimostrando poco carattere e poca maturità.
Sono passati quasi 25 anni da allora e sono felice che questo accrocco stia andando in disuso.
Per quanto mi riguarda, mi è da allora difficilissimo farmi mettere le mani addosso da un medico. E non è stato facile perdonare neppure i miei genitori, per l’idea così astratta e meccanica che avevano del “mio bene”.
Grazie per questa pagina, mi ha aiutato a rivivere un dolore antico e a liberarmene.
Ida P.

Commento di Carmelo
Il 26/02/2012 alle 15:31

Salve, sono il padre di una bambina di 4 anni circa. Mia figli è stata operata ad una vertebra a settembre 2011 per un emispondilo. Tutto procede abbastanza bene solo che presenta un gonfiore (nei primi momenti sembravano le viti perché era duro ma adesso e aumentato e sembra ci sia del liquido). Cosa può essere, forse le spinte del bustino correttivo?
Grazie.

Commento di sonia
Il 28/02/2012 alle 14:54

Buongiorno dottore, mia figlia di 12 anni è affetta da scoliosi con una curvatura dx convessa del tratto dorso lombare. Pratica nuoto a livello agonistico da 6 anni ed è sottoposta ad allenamenti quotidiani abbastanza duri. Avendo avuto pareri discordanti dai medici, le chiedo se questo sport potrebbe peggiorare di più la sua situazione, ed eventualmente qual’è lo sport che potrebbe aiutarla con questo problema. Grazie

Commento di nonna vanna
Il 28/02/2012 alle 16:46

Egr.Dott.Negrini, oggi sull’ inserto “Salute” di Repubblica c’ è un articolo di una pagina dedicato alla scoliosi, più esattamente parla delle barre di stabilizzazione che si allungano telescopicamente tramite un pistone che viene telecomandato magneticamente. Sarebbero necessarie solo due piccole incisioni. Vorrei il suo parere e se ci sia una possibilità concreta, in un prossimo futuro, di abbandonare busto e barre che immobilizzano la colonna.
Grazie per l’ attenzione Vanna

Commento di Sabrina Donzelli
Il 01/03/2012 alle 14:18

Gentile Signor Carmelo,
le consiglio di portare sua figlia dallo specialista che l’ha operata per un controllo, in modo che possa valutare la situazione in maniera completa e rispondere così ad ogni vostro dubbio. Se poi la zona fosse arrossata, calda o sua figlia avesse febbre, e malessere, allora vi consiglio di portarla rapidamente in visita dal chirurgo che l’ha operata.
La saluto cordialmente.
Sabrina Donzelli

Commento di Monia Lusini
Il 02/03/2012 alle 14:13

Buongiorno Signora,
il nuoto è uno sport che rende molto mobile la colonna vertebrale, ma non c’è controindicazione per la patologia di sua figlia e non c’è uno sport più adatto di un altro…lo sport non è una terapia specifica ma un movimento generale per il corpo, quindi le consiglio di far fare a sua figlia lo sport che più le piace. La scoliosi di sua figlia verrà trattata in modo specifico a prescindere dallo sport.
Spero di esserle stata utile
Monia Lusini

Commento di Annalisa
Il 04/03/2012 alle 17:08

Sono la mamma di una ragazzina di 13 anni con problemi di scoliosi. Mia figlia frequenta una scuola di danza e quest’ultima le ha segnalato il problema. Abbiamo cominciato a monitorarla nel 2007 e la radiografia di quell’anno diceva che la bambina aveva una lieve scoliosi destro convessa a largo raggio dorsale e lombare superiore, in più è stata messa in evidenza una sacralizzazione della 5^L con sottile schisi dell’arco posteriore. Nel 2009 la radiografia metteva in evidenza una lieve scoliosi lombare sinistro convessa.
Nel 2010 la scoliosi è destro convessa a largo raggio dorso-lombare. Fino ad ora l’ortopedico non aveva ritenuto ancora che la bambina dovesse indossare un qualche corsetto. Nel 2011 il referto radiografico dice: rachide per lo più in asse. Ali iliache simmetriche. Arriviamo infine al 2012 e, pur essendo la scoliosi rimasta immutata, come si evince dalle nuove radiografie, l’ortopedico ha prescritto un busto Milwaukee, dicendo che adesso c’è la cifosi da correggere! Siamo nella confusione più totale perché la ragazza si dispera al pensiero di dover indossare quello strumento di tortura e noi genitori non sappiamo fino a che punto il gioco vale la candela, proprio perché fino ad ora nessuno ci ha prospettato la situazione come tragica. L’ORTOPEDICO CONSIGLIA IL MILWAUKEE 14/24 ORE AL GIORNO.
P.S. nessuno ci ha parlato mai di gradi in questa scoliosi!
Vi saluto con simpatia e attendo una risposta perché in questo momento siete la mia ancora!

Commento di GIuly
Il 05/03/2012 alle 10:40

Salve, sono il padre di una bambina di 4 anni circa. Mia figli è stata operata ad una vertebra a settembre 2011 per un emispondilo. Tutto procede abbastanza bene solo che presenta un gonfiore (nei primi momenti sembravano le viti perché era duro ma adesso e aumentato e sembra ci sia del liquido). Cosa può essere, forse le spinte del bustino correttivo?
Grazie.

per Carmelo ho avuto la stessa esperienza contattami per sms al 377-9876919

Commento di raffaella ghezzi
Il 06/03/2012 alle 11:49

Ho letto tutto con grande interesse! Mi trovo in una situazione imbarazzante e non so che fare, Ho portato mio figlio di 10 anni a fare una visita di controllo da un ortopedico che mi ha detto, senza avere fatto le lastre, che deve mettere il busto Milwaukee per 12 ore al giorno. A suo parere ha una ipercifosi giovanile, lieve scoliosi e ipotonia addominale. (non riesco a decifrare altro di quello che ha scritto nella diagnosi.)
Dopo avere fatto fare al bambino un rx completa alla colonna, l’ho portato in visita in un centro ortopedico pediatrico e mi è stato detto che ha una ipercifosi posturale di ca 40° Cobb e ha una lieve scoliosi lombare sinistroconvessa di ca 5°. Mi è stato detto di fargli smettere il nuoto, che pratica 3 volte a settimana, e di fargli praticare la pallavolo. Fra un anno lo devo riportare per una visita di controllo.
Non so che fare, mi sono state dette due cose totalmente diverse. Il primo ortopedico oltre al busto mi ha anche detto che deve fare esercizi di chinesiterapia con e senza il corpetto. Forse è il caso di consultare un terzo medico? Arrivederci e grazie
Raffaella Ghezzi

Commento di Michele Romano
Il 09/03/2012 alle 15:09

Gentile sig.ra Annalisa,
Partiamo dal presupposto che è difficile dare indicazioni precise in assenza di una visita.
In queste situazioni la risposta si basa solo su quello che viene descritto e quindi il parere è da prendere con la debita relatività.
Se è vero che dal 2007 ad oggi non ci sono state modificazioni sostanziali dell’entità della scoliosi (“rachide per lo più in asse”, recita il referto) la presenza di un’eventuale ipercifosi non richiede per forza l’utilizzo di un corsetto, soprattutto in caso di colonna elastica (la pratica della danza lo fa presupporre). Potrebbe essere sufficiente la pratica di un programma specifico di ginnastica e l’apprendimento del controllo cosciente di una postura che si opponga a questa tendenza al dorso curvo.
Cordiali saluti
Michele Romano

Commento di Monia Lusini
Il 09/03/2012 alle 15:15

Buongiorno Sig.ra Annalisa,
da quanto posso evincere dalla descrizione del caso di sua figlia i problemi in questioni sono due: la scoliosi dorso-lombare di non ben precisata entità ed un dorso curvo anche questo non ben definito. Sono entrambe due patologie evolutive con un picco di peggioramento proprio in età adolescenziale come è al momento sua figlia, quindi è possibile che negli anni scorsi non fosse necessario alcun trattamento mentre adesso con la spinta puberale sia necessario un aiuto dall’esterno e quindi la prescrizione di un corsetto. Non posso però sbilanciarmi in quanto andrebbe valutata più precisamente sia clinicamente che radiograficamente. Posso però dirle di essere perplessa sulla scelta dell’ortesi consigliata per il problema della cifosi e soprattutto sul dosaggio del corsetto 14/24: secondo la nostra scuola, il trattamento in corsetto, perché possa ottenere buoni risultati, non deve essere inferiore alle 18 ore giornaliere per poi scender progressivamente nel tempo per mantenere i risultati ottenuti precedentemente.
Spero di esserle stata utile
Monia Lusini

Commento di nonna vanna
Il 11/03/2012 alle 09:54

Egregio Dott. Negrini, mi permetto di rinviare il mio commento del 28 febbraio perchè sono veramente interessata ad un suo parere:
Egr.Dott.Negrini, oggi sull’ inserto “Salute” di Repubblica c’ è un articolo di una pagina dedicato alla scoliosi, più esattamente parla delle barre di stabilizzazione che si allungano telescopicamente tramite un pistone che viene telecomandato magneticamente. Sarebbero necessarie solo due piccole incisioni. Vorrei il suo parere e se ci sia una possibilità concreta, in un prossimo futuro, di abbandonare busto e barre che immobilizzano la colonna.
Grazie per l’ attenzione Vanna

Commento di nonna vanna
Il 16/03/2012 alle 11:15

Spett.le ISICO, avevo fatto una richiesta direttamente al Dott. Negrini, forse avrei dovuto già indirizzarlo a ISICO, quindi ci riprovo:
sull’ inserto “Salute” di Repubblica c’ è un articolo di una pagina dedicato alla scoliosi, più esattamente parla delle barre di stabilizzazione che si allungano telescopicamente tramite un pistone che viene telecomandato magneticamente. Sarebbero necessarie solo due piccole incisioni. Vorrei il vostro parere e se ci sia una possibilità concreta, in un prossimo futuro, di abbandonare busto e barre che immobilizzano la colonna.

Sarei veramente grata di una risposta Vanna

Commento di Stefano Negrini
Il 22/03/2012 alle 10:57

Gentile Nonna Vanna,
avevo da parte il suo intervento a cui volevo rispondere. Ma come avrà notato, lei che è assidua frequentatrice del nostro blog da tanto tempo, le mie possibilità di risposta sono diminuite: nuovi impegni universitari (sono diventato Professore a Brescia, dove svolgo attività di insegnamento e di ricerca) richiedono la mia attenzione, oltre alle consuete attività cliniche e scientifiche a Milano. Per fortuna altri validissimi medici di Isico (il dott. Zaina, la dott.ssa Donzelli, la dr.ssa Lusini) rispondono prontamente agli interventi, affiancati anche dai nostri terapisti.
Leggo sempre tutti gli interventi, ma non posso rispondere a tutti: quando possibile, rispondo alle domande che richiedono un contributo più ampio e di interesse generale, come nel caso di questo suo intervento.
Prima di tutto una precisazione. L’intervento di Repubblica fa riferimento ad una tecnica chirurgica d’avanguardia utilizzata ormai da qualche anno negli USA. Questa tecnica si utilizza solo nei bambini molto piccoli per evitare di ripetere troppo spesso l’intervento per allungare i mezzi di sintesi (ossia quelli che bloccano le vertebre interessate dalla scoliosi). Grazie a questa tecnica, che consente l’impianto di barre allungabili tramite un comando impartito dall’esterno, gli interventi successivi sono molti di meno. Ma in ogni caso ne sono necessari almeno due: quello iniziale e quello definitivo a fine crescita. Spesso se ne devono fare altri in mezzo, in quanto ovviamente in un bambino che è alto meno di un metro non è possibile impiantare una barra sufficientemente lunga da poter raggiungere una altezza successiva anche solo di un metro e cinquanta (che comunque raramente può essere l’altezza finale).
Detto questo, va puntualizzato anche che tutti questi interventi innovativi nelle scoliosi infantili sono tuttora, dopo molti anni, del tutto sperimentali. Infatti ci sono solo i risultati a breve-medio termine, ma nessuno di questi ha ancora prodotto dati scientifici certi a fine crescita, che è il momento finale per tutte le terapie della scoliosi. Ed infatti, anche all’ultimo congresso di SOSORT (la società scientifica mondiale di chi si occupa di trattamento non chirurgico per la scoliosi – a proposito, il prossimo congresso sarà organizzato da ISICO a Milano a maggio, vedi http://www.sosort2012.org) il Presidente della SRS – la società mondiale gemella, quella dei chirurghi (Richard E. McCarthy), un pioniere di questi interventi, ha onestamente riportato a tutti che ancora c’è molto da fare prima di considerare questa chirurgia come una certezza.
In ogni caso, si tratta di soluzioni da considerare individualmente e con attenzione (ed in accordo con i genitori) in bambini con gravi scoliosi congenite o sindromiche, o anche idiopatiche, insorte molto presto (in particolare dalla nascita sino ai 2-3 anni, a volte anche più in là). Purtroppo in questi casi le alternative sono molto poche: o crescere in un corsetto (con la speranza, ma senza la garanzia, di evitare l’intervento a fine crescita – a dire il vero in letteratura c’è scritto che nessuno evita questo intervento finale: nella nostra casistica però non è così, ed abbiamo percentuali di fusioni vertebrali molto basse, al di sotto del 15%), o sottoporsi a ripetuti interventi sino a quello definitivo.
Penso che il destino di questi bambini possa far riflettere certamente tante nostre ragazzine con la scoliosi idiopatica adolescenziale….
Un caro saluto a tutti ed un bacio a tutti questi bambini
Stefano Negrini

Commento di nonna vanna
Il 23/03/2012 alle 11:21

Egr. Dott. Negrini, la ringrazio per la dettagliata e precisa risposta.
Cari saluti e buon lavoro Vanna.

Commento di Luana
Il 09/05/2012 alle 15:59

Buongiorno, il Milwaukee è raccomandato per la cifosi???? Mia figlia a breve dovrebbe indossarlo ma dopo aver letto tutto ciò, non sono sicura che sia la strada migliore….

Commento di Anna Maria
Il 12/05/2012 alle 19:53

Salve,
più o meno quattro anni fa ho conosciuto in questo blog una persona che aveva il figlio di circa 3 anni con una scoliosi grave.
Quella persona mi ha riferito, recentemente, una notizia bellissima e incredibile. Il bimbo è passato da una scoliosi di circa 42 gradi a due gradi (ovvero niente scoliosi).
La via che hanno scelto non è stata assolutamente quella dell’intervento, anzi degli interventi, ma quella del corsetto.
Si sono rivolti ad un centro di Francoforte …qui non ne ho mai sentito parlare… e dal sito sembra lavorino in modo molto diverso dal vostro, sfruttando di sicuro l’asimmetria.
Sapete dirmi qualcosa di più? Premetto che mia figlia è seguita da circa due mesi dal dott. Negrini.
grazie, Anna Maria

Commento di Fabio Zaina
Il 18/05/2012 alle 13:30

Buongiorno,
conosciamo bene il centro e chi ci lavora. Utilizzano lo Schroth e i corsetti Cheneau e suoi derivati, ma per motivi di marketing li hanno ribattezzati in altro modo. Sono tecniche che funzionano ma hanno a mio modo di vedere due limiti: i corsetti sono molto, molto asimmetrici e quindi non si riescono a mascherare sotto i vestiti come si riesce a fare con quelli simmetrici. Per la fisioterapia, di norma richiede un periodo intensivo, e gli esercizi rimangono gli stessi per tutta la terapia. Quindi un po’ più noiosi e un po’ più faticosi. Per questi motivi lavoriamo in modo diverso, con corsetti simmetrici ed esercizi ambulatoriali più vari ma altrettanto validi. In generale posso aggiungere che i nostri risultati nelle scoliosi infantili sono altrettanto validi.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Dana
Il 29/05/2012 alle 13:46

Salve sono una ragazza di 15 anni. Da poco (15-03-12) ho scoperto di avere una scoliosi a S italica (ereditata da mia madre). Oggi ho fatto una visita, e il dottore in questione (primario) mi ha prescritto il corsetto Milwaukee da tenere 24 ore su 24. Sono messa abbastanza male (28 gradi dorsale, 38 gradi lombare); appena saputo ció mi ha provocato un forte attacco emotivo-psicologico, non so se comprende, ho 15 anni, sto attraversando l’adolescenza, per me è molto importante l’apparenza, non riesco ad accettare l’idea di doverlo portare. E sono anche consapevole che date le mie condizioni sia un obbligo. Ho anche chiesto se andando a peggiorare sia consigliabile l’intervento, e in molti dicono che quest’ultimo potrebbe portare diversi problemi. Personalmente comunque dopo aver letto la sua “relazione” a riguardo, sono sempre piu convinta di non volerlo portare, anche perché come ha detto lei, non ci sara’ un miglioramento, ma un inversione delle curve della colonna vertebrale, il “sedere” dunque diverrà piatto, e tutto ció che ha giá scritto lei. Vorrei un suo parere a riguardo, mi scusi ma averle scritto mi è servito anche da sfogo.
Grazie, Dana

Commento di Sabrina Donzelli
Il 30/05/2012 alle 13:48

Cara Dana,
come hai già letto, esistono dei corsetti alternativi al Milwaukee, che sono addirittura più efficaci, e soprattutto più facili da mettere, ciò non toglie che le scoliosi tipo quella che descrivi tu, vanno trattate con un corsetto, se il corsetto è aderente e si vede molto poco sotto i vestiti sarà più facile indossarlo, ma resta sempre un certo sacrificio. In età adulta le scoliosi di 40° e oltre hanno un rischio crescente di ulteriore progressività e sono correlate con un maggior rischio di dolori, ecco perché è necessario affrontare ora questa dura terapia, anche se sei in un momento critico della crescita!
Spero di averti chiarito un po’ le idee e ti faccio tanti auguri!
Sabrina Donzelli

Commento di gianni
Il 31/05/2012 alle 21:23

Buongiorno, sono gianni un tecnico ortopedico, volevo chiedere alla dottoressa Donzelli come può affermare che esistono corsetti anche piu efficaci del Milwaukee senza aver visitato il paziente. E comunque non si potrà mai avere la contro prova….

Commento di Francesca
Il 01/06/2012 alle 10:21

Salve, sono la mamma di un bimbo di 2 anni e mezzo nato con una scoliosi di 57° dovuta da disostosi spondilo costale, da circa 5 mesi indossa il Milwaukee e sembra che gia’ ci siano dei miglioramenti (il bimbo e’ seguito al — ) la terapia con questo tipo di busto e’ molto impegnativa ma noi genitori e nonni non ci perdiamo d’animo. Tuttavia mi e’ sorto un dubbio il bambino da qualche giorno soprattutto di notte lamenta dolori sulle ossa del bacino dove batte il busto, effetivamente ho notato su queste parti forti rossori, ho fatto presente, sia al tecnico che al Prof. che lo hanno in cura, questa cosa e dopo una leggera modifica del busto il problema ancora persiste, voglio precisare che questo e’ il secondo busto in quanto il primo gia’dopo 3 mesi era piccolo e comunque non dava questo tipo di problema. Le mie domande sono queste: e’ normale che i busti portino questi problemi e se’ si perche’ il primo non dava noie in questo senso? Forse il busto non e’ fatto a regola d’arte? Secondo la vostra esperienza ci potrebbe essere la remota possibilita’ di un’ alternativa a questo tipo di busto (che non sia l’intervanto)? Aspetto con ansia una vostra cortese risposta,grazie mille
Mamma Francesca

Commento di Daniela
Il 01/06/2012 alle 16:14

Salve, sono la mamma di una bambina di sette anni con una scoliosi di 38 gradi in cura da un anno e mezzo in una struttura ospedaliera importante di cui non faccio il nome. Vorrei sapere dal prof. Negrini se mia figlia avrà la possibilità di guarire senza intervento. Dimenticavo la bimba indossa un corsetto Cheneau ventidue ore al giorno. Abbiamo alternato anche busti di gesso avendo un miglioramento di circa dieci gradi ma dopo con il ritorno al corsetto nel giro di sei o sette mesi ritorniamo al punto di partenza. Grazie in anticipo spero al più presto in una vostra risposta

Commento di Sabrina Donzelli
Il 12/06/2012 alle 11:05

Gentilissimo Gianni,
credo che prima di tutto dovremmo interrogarci su cosa intendiamo per corsetti efficaci, perché se parliamo di corsetti in grado di correggere la radiografia frontale, allora il MW, può essere molto efficace. In ISICO il trattamento efficace è quello che minimizzando gli effetti collaterali, ci permette di arrivare a fine cura con una schiena funzionale, e sana, questo non significa per forza avere una radiografia “dritta”. Capita anche a noi di essere costretti ad utilizzare corsetti dotati di collare, per le curve dorsali prossimali, ma usiamo comunque corsetti alternativi al MW per poter modellare meglio il tronco ed avere migliori risultati estetici.
Inoltre esistono in letteratura pubblicazioni relative all’efficacia di corsetti bassi, meno invasivi del MW e che possono modellare in maniera armonica anche il piano sagittale, questo per me significa che sono più efficaci. La perdita della cifosi e della lordosi si associa in età adulta a maggior rischio di dolori, e da questo punto di vista il MW non è in grado di rispettare la fisiologia proprio per come è concepito. La visita indubbiamente è fondamentale per discutere e trovare insieme al paziente ed alla famiglia il trattamento più idoneo, ma sulla base del post a cui ho risposto è possibile ipotizzare l’uso di un corsetto basso dato che si parlava di una curva lombare e di una toracica.
Chi si dedica da anni alla ricerca con passione ed onestà, contribuisce ed ha contribuito a raccogliere tutte le controprove necessarie per poter offrire ai pazienti terapie alternative efficaci e con il minor impatto fisico e psicologico possibile.
La saluto Cordialmente
Sabrina Donzelli

Commento di teresa
Il 30/06/2012 alle 17:53

Salve sono la mamma di un bimbo di 5 anni, da marzo il mio piccolo indossa un corsetto Cheneau per 18 ore perché ha scoliosi toracica dx 18° con gibbo dx di 12.il 28 giugno abbiamo fatto il primo controllo il gibbo ora è di 8, l’ortopedico dice che anche la scoliosi è stabile. Però ha cambiato il corsetto con un Milwaukee per crescita rapida di mio figlio ed evoluzione della curva toracica. Io le chiedo Professor Negrini cosa ne pensa, per il corsetto Cheneau il mio bimbo non ha avuto problemi lo indossa da solo senza capricci, ma questo corsetto Milwaukee sembra troppo invasivo,lo indosserà anche mentre dorme. In attesa di risposta la ringrazio

Commento di Sabrina Donzelli
Il 03/07/2012 alle 10:20

Gentile Signora Teresa,
come già scritto in altri post, anche per il trattamento delle scoliosi giovanili, quale è quella di suo figlio, ci sono delle valide alternative al Milwaukee, a seconda dei casi è possibile utilizzare corsetti morbidi, tipo lo Spinecor o corsetti rigidi tipo lo Cheneau o lo Sforzesco; se la curva è molto alta, anche a noi capita di applicare un emicollare al corsetto basso; ogni caso però è a sè e la decisione della terapia ideale è possibile solo dopo la visita.
Spero di aver chiarito un po’ i suoi dubbi!
Cordialmente
Sabrina Donzelli

Commento di terry
Il 03/07/2012 alle 13:53

Salve mi chiamo Maria Teresa sono mamma di un bambino operato di scoliosi grave infantile congenita in disostosi cleido-cranica. Il 1 giugno ha subito un intervento al — ,dopo un periodo di trazione, purtroppo per una malformazione alle vertebre cervicali la barra si è sganciata subito e il 13 ha subito un nuovo intervento. La mia paura più grande è sempre lo sganciamento. Ora indossa un busto in gesso e il chirurgo mi ha detto che è tutelato, ma ho sempre questo dubbio, a parte con le lastre, come posso capire se la barra non è sganciata?

Commento di Alba
Il 25/10/2012 alle 21:57

Oggi ho 39 anni, e ho portato il corsetto dai 9 ai 13 continuativamente, dai 14 ai 16 in modo irregolare. pochi mesi dopo averlo messo ho iniziato ad avere problemi di denti (e così mi han messo l’apparecchio) e dopo un anno ho iniziato a diventare miope ( e così ho messo gli occhiali). dopo due anni, ho iniziato ad ingrassare.
Quando l’ho tolto, sono passata per le mani di 3 psicologi, perchè avevo tutta una serie di dispercezioni a carico del corpo, dell’essere donna, e in parte rifiutavo di mangiare: alla fine, grazie all’ultimo, ne sono uscita.
Oggi, a 39 anni, ho una vita quasi normale: a parte il fatto che ho poco sedere, è appiattito, e solo anni e anni di yoga e danza del ventre hanno ripristinato un minimo le curve naturali.
Ovviamente la scoliosi è ferma ai 21° con cui era partita, nessun miglioramento nè peggioramento.
Tutti i mesi vado dall’osteopata a farmi “rimettere in sesto” e devo fare un linfodrenaggio manuale perchè il circolo linfatico della parte superiore del corpo è compromesso. Mio dio, se ripenso a tutto quello che ho sopportato con quella gabbia adddosso, e mi dicevano che avrebbe fatto bene …
Siamo in tante, ai corsi di danza orientale e yoga, che siamo passate per questo strumento da piccole, e le nostre storie sono così simili….

Commento di Barbara
Il 10/11/2012 alle 19:43

Salve, sono entrata per caso in questo blog perchè anch’io sono stata una di quelle persone a cui da bambina è stata diagnosticata la scoliosi (con curva a S italica, ricordo bene), ho portato il busto Milwaukee per 7 lunghi anni, di cui quasi due giorno e notte. Ho fatto una ricerca per capire se questo tipo di busto viene ancora usato e mi pare di capire che la risposta sia più tendente al no che al si. Quel tipo di busto in età adolescenziale è deleterio per la salute psichica di una persona, ho un bruttissimo ricordo di tutto quel periodo. Quello che portavo io era il classico con l’anello cervicale, camminavo in modo da sembrare un automa, non potevo mettermi addosso i vestiti che le ragazze della mia età mettevano col risultato che avevo addosso sempre cose abbondanti e malfatte per mascherarlo…non mi sentivo una ragazza, il sedere era completamente appiattito, tutte le curve che si evidenziano a quell’età non si vedevano, sembravo un manico di scopa…in tutto questo avevo 15 anni. Le solite prese in giro, la sensazione di essere diversa, sfigata, me ne stavo nel mio cantuccio senza disturbare per paura di essere presa di mira. Altro che un ragazzo, nemmeno un non vedente mi avrebbe voluto!
Ora ho 30 anni, chiaro, dal pdv della scoliosi, a vedermi di profilo sono dritta come un fuso (a volte le persone si accorgono che ho portato il busto dalla mia postura quando cammino, o quando corro, insomma un pochino ancora una scopa sembro 🙁 ) ma la mia schiena è tutt’altro che sana.
1) Ho dolori molto frequenti alla spalla dal lato del gibbo, la sx, lato peraltro da cui scrivo, che si accentuano anche solo a scrivere durante il lavoro (essendo mancina già faccio più fatica, con questa spalla ancora peggio);
2) ho dolori (anche ora che sto scrivendo!) a livello cervico-toracico, tra le scapole insomma, sempre quando sto seduta per un po’ di tempo; qualsiasi tipo di sedia infatti mi crea problemi, non trovo pace specialmente quando mi trovo in contesti in cui devo stare seduta per delle ore.
3) non sono per nulla elastica, non riesco a fare la maggior parte degli esercizi di stretching che le donne in genere fanno senza fatica, ho provato il pilates e mi sembrava che mi peggiorasse la situazione.
Faccio palestra, cerco di rinforzare la muscolatura e almeno ciò mi serve per non avere dolori quando porto la borsa (si! dolori anche solo a portare una borsa per nulla pesante!) ma più passano gli anni più ho paura di peggiorare la mia situazione…se poi penso che ne ho solo 30! A vedermi così come sono esteticamente tutto ok, ma la mia schiena non è per nulla funzionale, al contrario! E ora, leggendo i commenti di questo forum mi domando se anche per me, solo 15 anni fa, non ci possa essere stata un’alternativa a questo “obbrobrio”. 🙁

Commento di viviana
Il 10/11/2012 alle 23:24

Cara Barbara, che bello che esteticamente lei sia tutto ok.
Non si addolori se 15 anni fa non ha avuto altre alternative: per fortuna la medicina va avanti e lei ha ottenuto i buoni risultati che si potevano allora ottenere.
Le scrivo perchè i disagi e i dolori che lei accusa sono anche i miei; anch’io poi ho fatto palestra, ginnastica e altro, ho provato il pilates e ho avuto le sue sensazioni.
Da più di quattro mesi, gradatamente, ho risolto tanto; mi sento bene come non mi sentivo da tanti anni. Spero solo non sia una cosa passeggera (ma non mi sembra). Stando bene fisicamente, ci si scoraggia anche meno; si affronta la vita con un’altra grinta. I benefici li sto ottenendo con gli esercizi mirati proposti da Isico, al quale sono approdata diciamo così ‘casualmente’ (non credo molto al caso).
C’è però qualche differenza tra lei e me. In primo luogo l’età (ho quasi il doppio dei suoi anni). Poi la schiena; la mia è un disastro (deprimente sarebbe il termine corretto). Eppure sono stata curata, dieci anni tra busti vari e gessi e l’operazione. Ma erano gli anni ’60 e si è fatto quel che si poteva fare (purtroppo).
Questo per dirle che se ho ottenuto risultati io in queste condizioni, a maggior ragione può ottenerli lei. Si tratta solo di trovare la strada giusta.
La saluto cordialmente e le faccio tanti auguri.

Commento di Barbara
Il 11/11/2012 alle 01:10

Gentile Signora Viviana, leggendo di testimonianze come la sua che parlano di esperienze di molto peggiori della mia e nonostante io abbia vissuto malissimo quegli anni le rispondo che sì, tutto sommato rispetto ad altre storie che ho letto qua sopra, perlomeno dall’aspetto estetico il busto non mi ha stravolto la corporatura. Sono “lunga e secca” come mi dicono abitualmente, ma le curvette, anche se tutt’altro che esagerate, ce l’ho al loro posto nonostante il busto appiattisedere. Certo che più passa il tempo più mi rendo conto che, anche per via del lavoro che faccio (infermiera in una corsia in cui seguo pazienti con un elevato grado di dipendenza), è necessario per me avere una schiena anche funzionante e devo iniziare a darmi da fare per quello. La ringrazio per la sua gentile risposta e le ricambio gli auguri per il miglioramento del suo problema.

Commento di MASSIMILIANO LUSTRI
Il 25/01/2013 alle 10:29

HO UNA BAMBINA DI TRE ANNI CON UNA CIFOSI DORSALE SICURAMENTE PRESENTE MA SECONDO ME DIAGNOSTICATA MOLTO MALE, MI HANNO PRESCRITTO AL — IL MALEDETTO CORSETTO M. MIA FIGLIA BAMBINA TUTTO MOLTO FELICE,NON NE VUOLE SAPERE DI QUESTA TRAPPOLA O TORTURA COME SI VOGLIA DESCRIVERE,E LA CAPISCO PERCHE SECONDO ME TRA L ALTRO E’ STATO FATTO ANCHE MOLTO MALE.VORREI CAPIRE SE CI SONO OGGI 2013 ALTERNATIVE PER CURARE QUESTO PROBLEMA. SONO DISPERATO E VORREI AIUTARE MIA FIGLIA , MA NON CREARLE PROBLEMI PSICOLOGICI NOTEVOLI.
ATTENDO GENTILMENTE NOTIZIE E CONSIGLI PER POTER FAR VISITARE MIA FIGLIA DA UN BRAVO ED ESPERTO ORTOPEDICO, E UNA CURA A LEI ADATTA. GRAZIE MASSIMILIANO LUSTRI

Commento di Ambra La Terra
Il 30/01/2013 alle 19:10

Salve a tutti, in breve cerco di raccontare la mia storia..a 12 anni mi è stata diagnosticata la scoliosi, e avrei dovuto portare il milwaukee che non ho mai messo perchè non appena uscita dall’ortopedico ho iniziato a piangere,la notte non riuscivo a dormirci e mia madre vedendomi in quello stato non ha piu’ insistito..per anni ci ho convissuto,con la mia scoliosi,adesso ho trovato questo blog e vorrei sapere se adesso che ho 34 anni potrei fare qualcosa, anche per migliorare leggermente, sarei disposta anche a portare un corsetto se non è troppo tardi per me. Purtroppo non saprei dire qui in termini di gradi di cobbs di quanto sia la mia scoliosi, perchè da allora non ho mai fatto altri controlli e radiografie, quindi non saprei nemmeno dirvi quanto sono grave, so solo che la mia colonna vertebrale fa una curva verso destra abbastanza evidente e che ovviamente si vede il gibbo non proprio bello da vedere,insomma alcuni non se ne accorgono se cerco di stare dritta con le spalle, ma molti se ne accorgono se mi abbasso…so che non vi sto fornendo molte informazioni, ma spero che per me non sia troppo tardi per fare qualcosa. Cordiali saluti.

Commento di mamma anna
Il 04/02/2013 alle 09:24

per massimiliano lustri.ciao ho un bambino di 8 anni che porta il corsetto da quando aveva 3 anni.lo so è pesante la cosa ma i bambini a quella eta’ si abituano prima di quanto tu pensi.Avrei avuto piu’ problemi a farlo abituare adesso.Assicurati se deve realmente indossarlo,dopodiche’ non preoccuparti si abituera’ ma dovete essere fermi e costanti senza fare sconti,altrimenti è peggio.Pensa che mio figlio non si ricorda di quando non portava il busto,ormai e’ una diventato una seconda pelle.questo non vuol dire che non gli crea problemi,è seguito da una psicologa anche se a lui non piace tanto parlare del suo stato,gli da fastidio vuole andare solo per giocare ma non vuole sfiorare l’argomento. ci vuole pazienza ma se a tua figlia serve realmente il busto non puoi non metterlo,le rovineresti la vita,la scoliosi peggiora,non bastano le lacrime dei genitori a fermarla.Ti faccio tanti auguri so bene come ti senti in questo momento, ma raccogli tutte le tue forze e vai avanti,non mollare perche’ tutto quello che farai sara’ per il bene della bambina.ciao

Commento di Monia Lusini
Il 04/02/2013 alle 09:53

Buongiorno Sig.ra Ambra,
purtroppo senza una visita specifica è difficile darle una risposta, ma le posso dire che in età adulta la terapia per scoliosi è basata soprattutto su esercizi specifici finalizzati a stabilizzare la scoliosi (ovviamente sopra i 30° e con evidenza clinica e radiografica di evoluzione in età adulta) e potenziamento della muscolatura paravertebrale profonda per evitare o migliorare eventuali mal di schiena. Una terapia in corsetto difficilmente viene prescritta in età adulta perché non si riesce ad ottenere un miglioramento radiografico ma solo estetico a scapito di un gran sacrificio!
Le posso però consigliare di eseguire una visita specialistica di controllo in quanto le scoliosi vanno monitorate nel tempo.
Cordiali saluti
Monia Lusini

Commento di lucina basiaco
Il 19/02/2013 alle 19:15

Salve sono Lucina mamma di ragazzo di 14 anni a cui è stata diagnosticata una scolioso a s identica a quella che ho dovuto affrontare io alla sua età 30°non è poco e io mi sento tanto triste al pensiero di ricominciare, nello stesso tempo ho tanta rabbia perchè già da due anni avevo fatto notare alla pediatra che si notavano dei cambiamenti alla sua schiena, ma sia lei che un fisiatra che lo aveva visitato avevano minimizzato il problema, sembravo io una mamma troppo apprensiva visto la mia esperienza, così il tempo è passato e quando ho deciso di fare un’altra visita ecco la sorpresa, prescritto subito il busto Lionese x 18 ore al giorno, lo stanno preparando sarà pronto in 1 mese!
Nel frattempo ho fissato una visita all’ospedale dove ero stata curata io, e una visita anche nell’ambulatorio ISICO di Treviso . Voglio sentire più pareri faccio bene, sbaglio, esagero, non so più cosa pensare.
So solo quanto sono stati difficili per me 3 anni di gesso, busti!
ciao

Commento di claudia cennamo
Il 03/07/2013 alle 11:29

Sono la mamma di un ragazzino di 14 anni al quale un noto ortopedico (segnalatoci tra i migliori a —), diagnosticò a febbraio 2013 il morbo di Scheuermann (circa 80° di cifosi alle vertebre del collo, se ho ben capito). A nostra insaputa (nel senso che all’epoca noi eravamo inconsapevoli di tutto ciò), ci consegnò una prescrizione con un codice corrispondente ad un busto per SCOLIOSI, con precisione un modello Boston, che provvedemmo immediatamente a far preparare ad un laboratorio convenzionato ASL, seguendo puntualmente l’interminabile trafila. Come da procedura, appena pronto, il busto fu collaudato ed approvato dal fisiatra della ASL (!!!!).
A giugno, per puro caso (accompagnando a controllo il fratello gemello), abbiamo portato il ragazzo al — di — ma lì, appena lo hanno visto, ci hanno allertati dell’inutilità (se non dannosità) del corsetto che stava indossando. In pratica, avevamo avuto una diagnosi corretta, ma un busto relativo a tutt’altra patologia! (Cosa pre-intuita, tra l’altro, dal mio istinto di mamma: con quel “coso” addosso, lo vedevo incurvarsi ancora di più).
Abbiamo sospeso tutto, il corsetto è riposto in un armadio, stiamo facendo solo qualche esercizio assegnatoci al —, ma il problema resta serio, ed inoltre abbiamo il dubbio di aver danneggiato, di sicuro psicologicamente, ma forse anche fisicamente, la struttura già compromessa del ragazzo.
Come accadano cose del genere, resta per noi del mondo non-medico un mistero. Fermo restando che sono molto molto d’accordo con tutti i dottori dell’ISICO sul non prescrivere corsetti rovina-vita (sempre meglio la gobbetta, che i problemi mentali, soprattutto nell’adolescenza), siamo in attesa di vedere il Dott. Zaina e, come ho scritto anche via mail, poichè il nostro è stato un percorso esasperante per genitori e figlio, ci scusiamo in anticipo se non saremo, quando ci si incontrerà, troppo pieni di entusiasmo e buona volontà nell’intraprendere un nuovo percorso.
A presto e incrociamo le dita!

Commento di Salvatore Minnella
Il 09/07/2013 alle 14:02

Buongiorno Sig.a Claudia,
premetto innanzitutto che sono spiacente per il percorso terapeutico non lineare a cui siete andati incontro negli ultimi anni per il problema di suo figlio. Ci tengo però a precisare che questo non deve portarvi a pensare che qualunque corsetto sia uno strumento ‘rovina-vita’. Se prescritto e costruito in maniera congrua con la patologia diagnosticata, infatti, il corsetto diventa indubbiamente un ‘aggiusta-vita’.
Abbia fiducia comunque e vedrà che nelle mani del Collega, cui a scelto di affidarsi, avrà modo di ricredersi sulle terapie conservative delle deformità vertebrali.
In bocca al lupo per tutto
Salvatore Minnella

Commento di anastasia
Il 22/08/2013 alle 08:36

Caro Dott. Negrini, anch’a noi con una bambina di 6 anni vogliono mettere busto Milwaukee. E alla nostra obiezione : “Dott…. noi sappiamo che si atrofizzano i muscoli portando il busto di notte”, il Dott. .. a risposto: “Si, si atrofizzano, ma che ci possiamo fare.” Questo ci hanno risposto a —, dove secondo il dott. la scoliosi è peggiorata. Per favore, ci scriva prima possibile, prima che sia tardi. Perchè dobbiamo inviare i fogli per il busto al’ ASL. Grazie.

Commento di Stefano Negrini
Il 27/08/2013 alle 10:35

Buongiorno Sig.ra Anastasia,
purtroppo non conoscendo il caso di sua figlia è difficile rispondere in modo specifico. Le posso dire che presso il nostro istituto non utilizziamo più il corsetto Milwaukee già da diversi anni e associata alla terapia in corsetto facciamo fare sempre esercizi specifici per evitare ipotonicità della muscolatura causata dal corsetto e migliorare anche la correzione del corsetto stesso. Questi esercizi però richiedono una conoscenza del proprio corpo e cognizione dei movimenti che un bambino di 6 anni non è in grado di fare; per questo motivo gli esercizi vengono proposti a bambini poco più grandi di sua figlia, almeno di 7-8 anni di età. Nei bambini cosi piccoli, quando possibile, proponiamo un sistema di fasciature (SpineCor) che agisce in un modo completamente diverso dai corsetti rigidi, è un corsetto dinamico che evita l’atrofia muscolare ma anzi stimola la muscolatura.
Importante è anche l’attività fisica regolare, la bambina deve continuare a fare tutto quello che faceva in precedenza, e non deve essere diversa dai suoi compagni.
Le faccio i miei più sinceri auguri,
Cordiali saluti
Stefano Negrini

Commento di Fabrizia Carpegna
Il 29/08/2013 alle 22:37

Buonasera, ho 54 anni e una grave scoliosi, attorno ai 40 gradi, che mi fu diagnosticata a 8 anni e che i miei genitori hanno cercato di curare con tutti i mezzi di cui disponevano ai tempi, anche un Milwaukee che non ho mai portato. Fortunatamente non ho mai avuto grossi problemi. Due gravidanze e parti naturali senza problemi. Ora però cominciò a preoccuparmi per il futuro. Cosa mi consigliate ??

Commento di Brunella Di Masi
Il 01/09/2013 alle 21:41

Gentile prof. Negrini, ho 54 anni e abito a Castellana Grotte, in provincia di Bari. A causa di una scoliosi diagnosticatami diversi anni fa, ho iniziato terapie riabilitative prescrittemi dallo specialista ortopedico. Nel 2007, a seguito di una lombosciatalgia invalidante, ho iniziato RPG, metodo Souchard, che mi ha consentito di migliorare la qualità della mia vita, riducendo notevolmente il mal di schiena e i dolori lombari. In concomitanza (non so se c’è una causalità) con l’inizio della menopausa, tuttavia, il mal di schiena e la lombosciatalgia si sono accentuati, rendendomi difficoltosa la deambulazione con conseguenze che definirei invalidanti. Da radiografia completa della colonna dello scorso anno risulta:”Grave trocoscoliosi dorso-lombare (dorsale ds-convessa). Lieve asimmetria delle teste femorali: la destra più alta. Accentuazione delle fisiologiche curve dorso-lombari”. Da risonanza magnetica del rachide dorsale e lombare del 13 luglio scorso risulta: “Alterazione della stativa vertebrale con deviazione scoliotica dx convessa del segmento dorsale. Piccola ernia discale ad estrinsecazione centrale a livello L3-L4. Protrusione focale posteriore in L4-L5. Normale per morfologia e segnale il midollo spinale nel distretto indagato”. Ho a disposizione il CD con documentazione completa dell’esame.
Lo specialista ortopedico, presso cui sono in cura, mi ha consigliato di continuare RPG con altri esercizi di Stretching Globale attivo e Trattamento della ATM (metodo Rocabado). L’alternativa è l’intervento chirurgico.
Sinceramente, caro Professore, l’idea dell’intervento mi spaventa molto. Navigando su Internet ho trovato notizie sul suo centro che si occupa di riabilitazione a 360°. Certo la distanza è notevole, io lavoro e ho un figlio adolescente, per cui non potrei permettermi lunghi periodi di lontananza da casa. Confido nella sua umanità e professionalità: nel suo Centro esiste per me la possibiltà di migliorare la mia situazione? Quali terapie dovrei affrontare? Quali i tempi? Nell’attesa di una Sua gentile risposta, la saluto cordialmente.
Brunella Di Masi

Commento di Rita Brambilla
Il 02/09/2013 alle 11:46

Buongiorno a chi mi legge. Sono approdata per caso su questo sito e dopo aver letto tutte le varie lettere inviate e i vari commenti vorrei anch’io parlare del mio caso che non si discosta molto da tanti altri. Ho compiuto da poco i sessanta e soffro di una scoliosi (con curva a S italica DX convessa), che si è molto molto accentuata nel tempo. Da quando avevo 11 anni, età in cui mi fu diagnosticata, il percorso fatto è stato: un mese di gesso, poi Milwaukee che non sono mai riuscita a portare di giorno, ma lo indossavo di notte e un corsetto piuttosto rigido durante il giorno, alternato a ginnastica due volte la settimana. Corsetto cambiato in uno più flessibile l’anno successivo. Questo fino quasi a 14 anni, età in cui ho fatto una visita da un professore a Firenze, il quale mi aveva sconsigliato l’operazione, in quanto all’epoca si era solo all’inizio di questa terapia e mi ha consigliato di fare piscina. Per farla breve da allora non ho fatto più tanto e ora mi ritrovo con una schiena che riesco a mascherare solo con camicette larghe e giacche morbide, ma appena mi chino la mia schiena fa veramente impressione. Fin’ora non ho mai avuto grossi disturbi, ma da una decina di anni a questa parte i dolori di schiena si sono fatti sentire sempre di più. Così mi sono messa a frequentare una palestra che ho scelto vicino a casa, dato che sono ancora presa dal lavoro, ma che non mi ha mai dato soddisfazioni perchè non è una ginnastica mirata alla mia schiena. Vorrei frequentare un centro specializzato, possibilmente nella mia zona, io abito a Monza. E’ stato appunto effettuando questa ricerca che mi sono imbattuta in questo sito. Se poteste darmi indicazioni al riguardo ve ne sarei molto molto grata. Nella speranza di ricevere qualche risposta ringrazio e saluto molto cordialmente
Rita Brambilla

Commento di Fabio Zaina
Il 03/09/2013 alle 13:46

Gent.ma Fabrizia,
in situazioni come la sua è opportuno prima di tutto fare il punto della situazione con un medico esperto di scoliosi per verificare se ci siano stati dei cambiamenti nel corso di questi anni. In base all’esito della visita sarà possibile decidere se iniziare una terapia o procedere con un monitoraggio continuo e costante.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di viviana
Il 03/09/2013 alle 23:23

Gent.me Brunella e Rita, ho letto le vostre testimonianze.
Io ho 58 anni, operata 45 anni fa. Sì, la menopausa può dare problemi nel nostro caso. Sono approdata ad Isico poco più di un anno fa, dopo anni che non riuscivo più a trovare chi mi seguisse e mi dicesse concretamente che fare per stare meglio. Anch’io mi ero accorta che non mi bastava più una semplice ginnastica, come avevo sempre fatto, ma che avevo bisogno di qualcosa di mirato.
I risultati ci sono stati e sono contenta. La terapia si esegue a casa propria, secondo il programma definito dal e con il terapista. I primi sei mesi sono andata una volta al mese dal terapista, poi ogni tre mesi e ora ogni sei.
Bisogna solo mettere in conto una cosa: la costanza nell’eseguire gli esercizi, i quali non sono affatto piacevoli. Io metto una buona musica quando li eseguo.
Vi faccio tanti auguri.

Commento di Luca
Il 04/09/2013 alle 15:57

Salve sono Luca ho 13 anni nel mese di giugno mi é stata riscontrata una scoliosi idiopatica con 45* di cobs. Io e la mia famiglia ne abbiamo girati tantissimi….
Un professore “secondo qualcuno un luminare” mi stava rovinando psicologicamente e fisicamente prescrivendomi come corsetto il “mostro” il Milwaukee e ad ogni controllo che andavamo uscivamo sempre demoralizzati poichè parlava sempre d’intervento chirurgico senza mai darci nessuna speranza

Commento di Brunella Di Masi
Il 06/09/2013 alle 09:02

Gent.mo dott. Zaina,
ho scritto sul Blog di ISICO un commento in data 1° settembre 2013, spiegando il mio problema. In attesa di una gentile risposta, leggendo i vari commenti sul Blog e documentandomi meglio sul Centro ISICO, ho appreso che a Pescara c’è un centro ISICO e che Lei lavora presso questa sede. Considerato che io abito in provincia di Bari, il Centro di Pescara sarebbe il più agevolmente raggiungibile. Le chiedo, pertanto, se le sia possibile prendere in esame il mio caso affinchè possa al più presto prendere una decisione.
Fiduciosa in un cortese riscontro, la saluto cordialmente
Brunella Di Masi

Commento di Cristina76
Il 14/10/2013 alle 15:47

Per il Prof.Negrini
Non la conosco personalmente,ma non so descriverle quanta ammirazione provo per lei come medico e come persona e quanto spesso le sue parole riescano a commuovere chi legge..
Per fortuna i medici non sono tutti uguali,ma mi dispiace non averne incontrato uno che le somigliasse 25 anni fa..oggi sarei diversa “fuori e dentro”!

Commento di pasqsuale zanella
Il 25/10/2013 alle 11:11

buongiorno dott stefano negrini come possiamo contattarla? ci serve il suo aiuto per una bimba di 5 anni con scoliosi dorso lombare visto che gli anno prescritto il corsetto milwaukee la ringrazio e la saluto

Commento di pasquale zanella
Il 25/10/2013 alle 14:38

dottore aggiungo al messaggio gia fatto le chiedo per favore se mi può rispondere visto che altrimenti dobbiamo fare richiesta del corsetto la ringrazio

Commento di Rita
Il 09/01/2014 alle 13:48

Egregio Dottore,
sono una donna di quasi 40 anni e a circa 8 anni i miei genitori, dopo un vero e proprio “pellegrinaggio” tra medici ortopedici, qui a Bologna e altrove, mi portarono a Parma dal mio ADORATO, AMATISSIMO Dott. Sibilla. Un uomo straordinario, che ricordo con grande affetto. A circa 9 anni mi fece mettere il Milwaukee e lo portai 18/12 ore al giorno, fino ai 16 anni circa. Avevo un “emispondilo” in alto nella colonna vertebrale (mi sembra di ricordare questo termine, ma non so essere più precisa…è passato troppo tempo da allora) e una gibbosità sulla scapola verso la spalla, che ben ricordo. Potrei dirLe e raccontarle tante, tantissime cose, ma sarebbe una storia molto lunga e probabilmente La annoierei. Mi preme solo dirLe che: già a 17 anni, dopo il busto, esteriormente risultavo all’occhio dritta come un fuso; non sono “fatta al contrario”, per nulla; MAI avuto mal di schiena, neanche l’anno scorso che sono rimasta incinta della mia bambina a 38 anni; faccio l’avvocato ed il mio carattere è, direi, quasi totalmente scevro da qualsiasi aspetto di passività.
Certo è stata un’esperienza dura, durissima. Ma più che per me lo è stato per i miei genitori, penso. I bambibi nel dolore sono eccezionali, io lo sono stata e ne ho conosciuti molti, in condizioni peggiori delle mie….tirare fuori una forza inimmaginabile. Quel dolore penso mi abbia reso una persona migliore, comunque mi ha reso la persona che sono oggi. Ignoro il fatto se al tempo vi fossero cure meno invasive da applicare alla mia situazione. Non posso saperlo. Ma la mia storia è andata bene così, la mia Vita è andata bene così. Spero tanto che questa mia breve testimonianza possa essere utile a qualcuno ancora costretto ad utilizzare questo busto…il quale, per me, ai tempi e con il tempo…era quasi diventato un amico. Lo chiamai Georgie, dall’omonimo cartone animato di quel periodo degli anni ’80. Come ho già sottolineato, i bambini sono eccezionali.
Spero fortemente che quanto ho cui succintamente testimoniato possa fare piacere anche a Lei Dottore e mi permetto di salutarLa con affetto, per il solo fatto che Lei è stato un allievo del “mio” Dottor Sibilla.
Buon Lavoro! Molto cordialmente,
Rita S.

Commento di Stefano Negrini
Il 13/01/2014 alle 15:16

Cara Rita
la ringrazio per il suo intervento. Io ho imparato proprio dal Dott. Sibilla a usare il meno possibile il Milwaukee. Peraltro la situazione che lei descrive, quella di un emispondilo cervico-dorsale, era proprio una di quelle poche eccezioni in cui non si poteva fare a meno di usarlo. Oggi anche in questi casi cerchiamo altre soluzioni, che però purtroppo prevedono sempre di arrivare comunque sino al collo (sempre che la reazione di raddrizzamento della testa non sia sufficiente).
Grazie anche per la sua testimonianza sulla forza morale dei bambini/ragazzi/adolescenti. E’ vero, è proprio così. Quando in passato ho dovuto mettere dei corsetti bassi a degli adulti per fratture vertebrali (quindi corsetti da portare per soli due mesi a tempo pieno, e poi tolti in altri due mesi) ho incontrato difficoltà inimmaginabili anche negli stessi “terribili” adolescenti. Gli adulti in genere sono molto più intolleranti, e meno disponibili a fidarsi. Un adolescente (ed ancor di più un bambino ed un ragazzo), una volta che ne hai catturato la fiducia e che ci si è capiti a vicenda, è disponibile a fare qualunque sacrificio con il volto sorridente – non proprio tutti, ma quasi.
Infine, grazie per il ricordo del dott. Sibilla, un grande medico per tutti i suoi pazienti ed i suoi allievi.
Cordiali saluti e tanti auguri.
Stefano Negrini

Commento di Laura Bruna 1935
Il 20/01/2014 alle 17:12

Egr. Dott. Negrini , Non so se potrà disturbarsi per rispondere a una della mia età, ma ci provo lo stesso. ho già provato un po’ di tutto! Il mio medico mi ha detto che con i miei esami del sangue potrei arrivare a 100 anni, ma con la mia schiena….?
Mi hanno scoperto la scoliosi all’età di 30 anni casualmente. Un medico ortopedico mi ha detto con noncuranza: un po’ di scoliosi, io no sapevo cosa fosse ma dalla sua espressione non mi sono allarmata. dopo qualche tempo(forse dopo qualche anno) sono stata da un altro ortopedico ( non so se allora esisteva il fisiatra) il quale mi ha fatto fare un busto da tenere tutto il giorno e levarlo alla sera, senza tante spiegazioni , busto che mi “toglieva il fiato”e che ho messo da parte, anche perchè altri erano contrari. da allora , ogni tanto qualcuno mi dava qualche indicazione , da chi andare. verso i 40 anni ho fatto pure qualche manipolazione di chiropratica e qualche massaggio per mese. In 48 anni ho girato da varii specialisti e ognuno mi diceva la sua : ginnastica , nuoto, busto, no assolutamente busto, niente . sono stata da uno che mi ha fatto un “trattamento” contro il dolore (in verità non ho mai avuto molti dolori se non mi stancavo) e mi ha detto: esercizi no, non servono , ma dopo 4 anni , lo stesso mi ha dato il nome di un fisioterapista il quale mi ha insegnato due esercizi per la respirazione che faccio tutt’ora da 7 anni . Io da ignorante, non ho mai avuto tanta preoccupazione per la respirazione fino a poco tempo fa , ho chieso pure a uno se c’è pericolo per i miei organi interni , e mi ha risposto di no. ora però da circa un mese sono molto preoccupata, dopo qualche ora che sono alzata mi sento stomaco e ventre gonfi e ogni tanto mi sento il “fiatone”. La mia schiena è molto sporgente a destra e rientra a sinistra , il mio fianco destro è rientrato e quello sinistro è piu sporgente e più alto, ho la sensazione che qualcosa mi prema su stomaco e ventre, non sono curva in avanti, ma dietro…da piangere. la mia colonna è: Rettilineizzazione del tratto cervicale con riduzione della fisiologica lordosi. Scoliosi dorsale destro-convessa e lombo-sacrale sinistro- convessa depressione somatica anteriore del soma di T10 (da frattura su base malacica?) (ho avuto la frattura del coccige)Lieve retrolistesi del rachide sovrastante L3. Ridotto d’ampiezza lo spazio intersomatico dal lato concavo della scoliosi ed in particolare fra L5 ed S1.
Fiduciosa in una risposta un po’ incoraggiante, molte grazie, cordilmente, L.B.

Commento di Vincenzo
Il 12/02/2014 alle 20:04

Qualcuno mi aiuto sarò costretto ad indossare il milvuakee non voglio assolutamente perché ho paura che non funzioni che devo fare?ho solo10 anni

Commento di maria dolores
Il 13/03/2014 alle 12:35

Egr. Dott. Negrini mio figlio ha dodici anni e gli e stata diagnosticata una grave cifosi dorsale alta nella radigrafia si legge “Rachide in asse sul piano frontale. Incremento della cifosi dorsale con valore di 75′. Non dislivelli pelvici. Risser=0. L’ortopedico che l’ha visto ha prescritto un corsetto Milwaukee da portare 12/24 ore. E’ il primo medico che abbiamo consultato e non è stato molto loquace volevo chiederLe se sia il caso di fare un altro consulto e poi se dovrà portarlo tutto il giorno o magari solo la notte. Grazie per la pazienza ma mi permetta di precisare che come mamma e come persona mi sono sentita smarrita di fronte a questa diagnosi e non ho ricevuto tutte le risposte adeguate alle mie domande solo su questo blog ho iniziato a capire meglio il problema. La mia preoccupazione è principalmente rivolta all’aspetto psicologico dato che il mio ragazzo sta già sopportando una terapia ormonale con ormone somatotropo da ben ue anni e mezzo per un deficit di GH. Vorrei evitargli ulteriori stress emotivi e fisici. La ringrazio e le invio cordiali saluti

Commento di Andrea
Il 21/03/2014 alle 19:32

una semplice domanda da collega: mi vedo arrivare in ambulatorio fisiatrico una paziente di 12 anni affetta da artrogriposi multipla sottoposta ad artrodesi vertebrale cervico-lombare nel 2010….i colleghi ortopedici che sono stati valutati successivamente dai genitori hanno consigliato TUTTI il rinnovo del corsetto MILWAUKEE. Il quadro globale è avanzato verso una estrema riduzione della escursione toracica che condiziona una performance respiratoria verso un quadro restrittivo. presente RGE, ernia iatale.
Discutendone con i miei fisioterapisti non ne ritengo un vantaggio per la paziente che a mio parere meriterebbe di essere messa in piscina e proseguire con FKT.
distinti Saluti
Andrea

Commento di Salvatore Minnella
Il 25/03/2014 alle 15:35

Cara Sig.ra Maria Dolores,
il quadro radiografico che descrive lei, con una ipercifosi dorsale di 75° circa, si avvicinerebbe, secondo alcuni esperti, a quello che è considerato il limite per una eventuale correzione della deformità mediante intervento chirurgico. Chiaramente la strada della chirurgia non è mai obbligatoria e pertanto, nel caso in cui voi non vogliate considerarla, a maggior ragione diventa indispensabile affrontare il problema con il corsetto. E’ chiaro però che per dare un giudizio più mirato sarebbe necessario conoscere bene la condizione clinica di suo figlio. Le posso dire che noi di Isico non utilizziamo il corsetto Milwaukee, nè per la terapia della scoliosi, nè tantomeno per quella della ipercifosi. Con altrettanta sincerità le devo però dire che nel momento in cui stabiliamo che vi sia bisogno del corsetto, per correggere la deformità, inizialmente la prescrizione non è mai inferiore alle 18h/die.
Sperando di averle chiarito un pò le idee, Le invio un grosso in bocca al lupo per tutto.
Salvatore Minnella

Commento di Eli
Il 08/07/2014 alle 20:46

Salve a tutti,mi chiamo Elisea ed ho 12 anni.Purtroppo anche io all’età di otto anni ho riscontrato una curva alla colonna vertebrale,precisamente di 42°.Dopo varie visite mi avevano detto che sarebbe stato utile portare il corsetto Lionese.All’inizio mi ci trovavo abbastanza bene,non avevo riscontrato nessun tipo di problema.L’ho portato per mesi.La data prestabilita era di due anni.Dopo un po’di tempo il busto si ruppe e per qualche settimana rimasi senza busto perché era in riparazione.Da allora mi ero abituata a starne senza,mi sentivo libera e quando me l’hanno ridato non potevo più abituarmi.Non riuscivo a starci.Dovevo tenerlo 22 ore su 24.Mentre dopo,ho cominciato a non metterlo più.E’passata tutta l’estate e non ho messo per niente il Lionese.La situazione andava peggiorando.Mia mamma cominciava a notare anche della differenza che avevo nei fianchi.Tutto era partito con una scoliosi renale..Adesso è diventata un incubo.Perdevo la fragilità alle gambe e cadevo.Con varie visite ho visto che la mia curva era aumentata,era di 79°allora mia mamma mi misi in cura con —.A breve farò l’intervento ma per bloccare al momento la colonna vertebrale per far sì che non peggiori ho dovuto fare il corsetto gessato di Risser.E’stata una vera tortura.L’ho messo un cinque mesi fa’,e dopo due mesi l’ho tolto,ma non ha avuto alcun miglioramento.Mi ero abituata,andavo a mare,riuscivo ad abbronzarmi.Anche se era uno strazio non poter farmi il bagno,sentire talmente caldo……
La colonna vertebrale influisce molto con i denti,quindi devo anche portare un apparecchio,ma prima se faccio l’intervento può darsi che miglioro con la mandibola e non ho bisogno di nessun apparecchio.
Domani dovrei andare a indossare il Milwaukee,dovrei portarlo fino a Settembre.Leggendo queste cose già mi sento male,non mi sento pronta ad affrontare la situazione.Quando ho portato il corsetto gessato per un periodo,per un mese,non sono uscita da casa…Quindi credo che avrò la stessa reazione con il Busto Milwaukee.Sinceramente non so’ come potrei prenderla.
Ho bisogno davvero di aiuto.Credo che la soluzione ai miei problemi non sia il Milwaukee,ma se gli ortopedici ritengono opportuno che debba portarlo per non avere peggioramenti e poi far sì che l’intervento abbia buon fine,mi faccio forza e cerco di portarlo.
In bocca al lupo a tutti.

Commento di PaolA
Il 24/07/2014 alle 18:16

Buonasera, anche io sono passata dall’esperienza del Milwaukee …l’ho indossato a 5 anni è tolto a 18….mi era stata diagnosticata una scoliosi in più punti..cervicale dorsale..lombare ..praticamente la mia colonna era una s . È stata un’esperienza molto forte…ma certamente la più importante della mia vita.24 ore al giorno ha fatto si che diventasse il mio migliore amico..il compagno dei miei desideri , delle mie emozioni , dei miei sogni. Qoggi a 45 anni e con tre figli inizio ad avere forti dolori al collo sino ad immobilizzar,i quando sono al pc, e al bacino..credo siano imputati ad una recidiva…il lato sinistro infatti è un po’ più sporgente ultimamente. E possibile che questi dolori siano riconducibili all’azione meccanica del busto? Comunque a leggere questo blog mi sento una persona fortunata e ringrazio i miei genitori e tutti coloro che mi hanno accompagnata e sostenuta in questi lunghissimi 13 anni…grazie anche a voi che con questo blog siete riusciti a farmi rivivere emozionandomi , gli anni più intensi della mia vita!

Commento di Fabio Zaina
Il 29/07/2014 alle 10:26

Gent.ma Sig.ra Paola,
grazie per la sua testimonianza.
Per i suoi disturbi e per tenere sotto controllo la sua scoliosi sarebbe opportuno sottoporsi ad una visita specialistica. Come abbiamo scritto più volte in questo blog, chi ha portato il corsetto dovrebbe ricontrollarsi periodicamente per essere certo che il quadro sia stabile. In più, visto che sono presenti dolori, è opportuno inquadrarne la causa.
In bocca al lupo.
Fabio Zaina

Commento di Marco99mp
Il 06/11/2014 alle 19:34

Buonasera dottore
Sono un ragazzo di quasi 16 anni e mi è stata diagnosticata una ipercifosi dorsale con angolo di cifosi di circa 68 gradi ed angolo di lordosi di 40 gradi.Il mio ortopedico ni consiglia un corsetto alto e rigido.Puo darmi un consiglio su come intervenire?Secondo lei posso risolvere anche con un corsetto basso? Sicuro di una sua esaustiva risposta la ringrazio anticipatamente.

Commento di Fabio Zaina
Il 11/11/2014 alle 14:20

Caro Marco,
per problemi di ipercifosi noi utilizziamo corsetti bassi (che arrivano all’altezza delle clavicole e delle scapole), ma solo nei casi nei quali la schiena è troppo rigida per poter ottenere una correzione con i soli esercizi. Non utilizziamo i corsetti alti (quelli che arrivano fino al collo) perché sono molto invasivi e non hanno capacità di spinta, ma agiscono solo stimolando ad autocorreggersi. Questi sono commenti generali, per una risposta approfondita e personalizzata ci vuole una visita.
In bocca al lupo.
Fabio Zaina

Commento di Isabella
Il 03/03/2015 alle 18:34

Buonasera dottore
Sono la madre di un ragazzo di 14 anni. In seguito ad una radiografia in cui si rilevava una curva scoliotica lombare destro-convessa con uno slivellamento dell’asse bisiliaco di circa 4mm., e una lordosi lombare accentuata, ci siamo rivolti di corsa ad uno specialista del —. La sua diagnosi è stata: Malattia di Scheurmann: una ipercifosi dorsale con angolo di 50°, una iperlordosi di 68° e una leggera scoliosi di 12°. Ci ha prescritto il corsetto MILWAUKEE per 12 ore al giorno. Le sarei grata se lei potesse esprimere il suo parere al riguardo perché sono molto disorientata e preoccupata. Aggiungo che dopo essere usciti dal suo studio ci ha accompagnati nello studio attiguo dove due zelanti collaboratori hanno immediatamente preso le misure per questo corsetto, che dopo due giorni ho però bloccato. Vorrei ascoltare il parere di un altro specialista perché non so proprio come comportarmi. La ringrazio anticipatamente nell’attesa di una sua risposta.
Cordiali saluti
Isabella

Commento di Salvatore Minnella
Il 05/03/2015 alle 14:44

Cara Isabella,
dai dati che Lei ci riporta non è possibile esprimere un parere definitivo, in quanto bisogna sempre visionare le radiografie e valutare il paziente dal punto di vista clinico. Le posso solo dire che noi di Isico, quando riteniamo opportuno far indossare un corsetto ad un nostro paziente, non prescriviamo mai meno di 18 ore ad inizio terapia. Un’altra cosa che posso accennarle brevemente è che noi non utilizziamo più il corsetto Milwaukee e soprattutto non lo facciamo per i problemi di ipercifosi, quale mi sembra di capire che abbia suo figlio. In ogni caso se lei non è convinta del percorso da intraprendere può liberamente decidere di sentire il parere di un altro specialista in patologia vertebrale.
Sperando di esserle stato d’aiuto
Le faccio il mio in bocca al lupo per tutto
Salvatore Minnella

Commento di maria
Il 07/03/2015 alle 20:12

Buonasera Dott. Minnella, nel 1994, a 14 anni sono stata operata di scoliosi con inserimento di barra di harrigton. Non ho avuto alcun dolore nè fastidio. Il requisito che Le pongo riguarda l’aspetto estetico. Ho notato che il lato destro della schiena è più sviluppato di quello sinistro. Le chiedo se è normale oppure mi devo preoccupare? Grazie. Maria

Commento di Salvatore Minnella
Il 30/03/2015 alle 11:27

Cara Maria,
non devi preoccuparti affatto, perché sebbene l’intervento chirurgico riesca a correggere buona parte dei gradi radiografici di deformità, non riesce comunque a togliere del tutto le asimmetrie estetiche, che la scoliosi ha determinato. Molto probabilmente quello che lei riferisce come “lato più sviluppato” è solo un esito della scoliosi, in quanto essa determina una rotazione delle vertebre, sul piano orizzontale, portando ad una sporgenza di coste e muscoli dal lato della convessità della curva.
Sperando di averle chiarito le idee, le invio un grosso in bocca al lupo.
Salvatore Minnella

Commento di Celeste
Il 04/05/2015 alle 20:12

Buonasera dottore sono la mamma di Lodovica ,una ragazza di 13 anni alla quale è stata diagnosticata una scoliosi idiopatica evolutiva di 27 gradi a piu curve e le è stato dato il corsetto melwekee .Le invio anche il referto della RX :deviazione scoliotica medio dorsale destra con rineallineamento dorsale caudale con associata rotoscoliosi, sempre DX ,ad ampio raggio ,del fulcro dorso -lombare e slivellamento SX del segmento lombare caudale.Rettificata la lordosi cervicale e parzialmente spianata la cifosi dorsale .Rispettata la morfo-struttura metametrica. Slivellata in alto l’ala iliacwekeea di DX . La terapia :corsetto Milwekee giorno e notte tranne 6 ore .Volevo sapere se il suo è uno di quei casi che non si può evitare questo corsettoo per voi ci sono alternative e se è si quale è il centro più vicino a napoli? Aspetto sua gradita risposta .Cordiali saluti

Commento di Fabio Zaina
Il 07/05/2015 alle 09:46

Buongiorno,
Purtroppo non è possibile dirlo sulla base del referto e dei gradi riportati. Ma oggi i casi che possono essere trattati necessariamente con un corsetto Milwaukee sono eccezionali, e un buon corsetto che arriva alle ascelle è quasi sempre adeguato ed efficace.
In bocca al lupo.
Fabio Zaina

Commento di Leonardo Di Gregorio
Il 13/06/2015 alle 18:49

Vorrei anche io un piccolo consiglio, sono un medico ma non ho saputo riconoscere la scoliosi della mia figlia maggiore. Lei ha 12 anni, non ha avuto il menarca ed ha una curva ad S italica dorsale e lombare (entrambe di 43°con Risser 2). Devo però dire che la scoliosi si nota pochissimo guardando la bimba; forse perchè ha una bella muscolatura (Ha svolto per molti anni attività agonistica, prima nuoto e poi scherma a buoni livelli). Le hanno appena prescritto la ginnastica correttiva ed un corsetto sforzesco per 23 ore su 24. Vorrei un consiglio anche perchè vorrei scongiurare la chirurgia.

Grazie e complimenti per la gentilezza e la competenza.

Commento di Morena Pitruzzella
Il 17/06/2015 alle 09:46

Gentile collega,
non è per nulla facile fare diagnosi alle persone a noi care, inoltre nella scoliosi l’estetica non rispecchia sempre l’entità del problema, a volte curve piccole sono più evidenti di curve gravi. La scoliosi è subdola e si palesa proprio quando peggiora repentinamente. In questi casi per scongiurare l’intervento bisogna fare tutto al meglio possibile. Da quello che scrivi l’approccio sembra corretto, l’importante è aver chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere con questo tipo di trattamento. Le cose da valutare in questo momento sono che il corsetto sia confezionato in maniera adeguata e che cresca insieme a tua figlia. Inoltre è fondamentale associare un trattamento fisioterapico mirato e specifico per il tipo di scoliosi che ha. Ovviamente non posso esprimere altre considerazioni perché tutte le scelte terapeutiche non possono prescindere da un’ adeguata valutazione clinica. Se hai dubbi o perplessità potrebbe essere meglio chiedere più di un parere specialistico.
Spero di esserti stata d’aiuto
Morena Pitruzzella

Commento di Leonardo Di Gregorio
Il 17/06/2015 alle 11:37

Ringrazio per la gentilezza e la cortesia. Siamo in attesa dell’arrivo del corsetto e abbiamo intrapreso un cammino fisioterapico, nonostante un po’ di fisiologico rifiuto della condizione da parte di mia figlia. Stiamo cercando di fare tutto al meglio e nei tempi più brevi; anche se spesso vi sono opinioni diverse (per esempio sulla sua età: alcuni dicono che è un fatto positivo perchè consente margini di correzione; ma altri dicono che proprio a causa di questo la mallattia tende a peggiorare). Insomma siamo un po’ confusi, ma cerchiamo di tenere il timone ben dritto verso l’obiettivo: il benessere della bambina.
Grazie
Leonardo Di Gregorio

Commento di Marianna Santoro
Il 26/06/2015 alle 23:50

A mio figlio di 14 anni e sette mesi è stata diagnosticata
Scoliosi doppia toracica.
La curva T1-T5 è di 33°Cobb, quella T6-T11 32° Cobb; asse occipitale 0, rotazione alle vertebre apicali di 18°e 16° rispettivamente, indice di Harrington di 6,6 e 5,3 rispettivamente, Risser 2.
Completamente spianate le curve sagittali eccetto lievissima cifosi al passaggio CT.
Gli è stato prescritto corsetto Milwaukee con collare. ..è l’unica soluzione per questo tipo di curve?
Abbiamo anche una bimba di 9 anni e mezzo che da quattro anni indossa un corsetto Spine-core per curva toracica e lombare e ci sta dando buoni risultati.
Il dottore è lo stesso per entrambi e purtroppo per il ragazzo non si può usare lo Spine-core.
Le preciso inoltre che questa scoliosi a mio figlio si è manifestata in questi ultimi mesi, a luglio dell’anno scorso non è stato riscontrato nulla.
La ringrazio per la sua cortese attenzione.

Commento di Mario Merola
Il 01/07/2015 alle 12:30

Buongiorno, ho bisogno di una informazione per un adolescente di 15 anni con una patologia sotto descritta è consigliabile far praticare ciclismo con biciclette da corsa? Grazie
La curva T1-T5 è di 33°Cobb, quella T6-T11 32° Cobb; asse occipitale 0, rotazione alle vertebre apicali di 18°e 16° rispettivamente, indice di Harrington di 6,6 e 5,3 rispettivamente, Risser 2.
Completamente spianate le curve sagittali eccetto lievissima cifosi al passaggio CT.

Commento di Martina Poggio
Il 06/07/2015 alle 13:29

Buongiorno Mario,
va benissimo qualsiasi tipo di sport e, se al ragazzo piace il ciclismo, può praticarlo tranquillamente.
Nessuno sport deve essere proibito o controindicato. Non è una terapia specifica, ma permette di mantenere una tonicità e una elasticità muscolare adeguate.
Ciascuno sport ha dei pregi e dei difetti, quindi non ci sono degli sport più indicati di altri. Lo sport ha degli effetti positivi non solo dal punto di vista fisico, ma anche dal punto di vista psicologico (fai parte di un gruppo, impari a vincere e a perdere..): tutti effetti che non vanno assolutamente trascurati!
Lo sport è quindi un’indicazione, soprattutto in un corpo in crescita, come nel caso del suo ragazzo quindicenne.
Viste le curve e il risser che ci ha fornito sarebbe opportuna una visita specialistica per inserire un trattamento specifico.
Spero di esserle stata di aiuto.
Cordiali saluti
Martina Poggio

Commento di Fabio Zaina
Il 10/07/2015 alle 13:47

Cara Signora Marianna,
ci sono molte alternative al Milwaukee, più moderne, più efficaci dal punto di vista di una correzione tridimensionale, meno invasive da un punto di vista sia fisico che psicologico. Per esempio, da quello che lei scrive, potrebbe essere indicato il corsetto Sibilla, che generalmente è ben tollerato e garantisce una buona qualità di vita.
Per avere indicazioni più precise è però indispensabile una visita specialistica.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cordiali saluti
Fabio Zaina

Commento di Grazia
Il 05/03/2016 alle 08:24

Egr. dott. Negrini, ho letto ciò che ha scritto sul milwaukee ed è vero a me ha cambiato la vita, in senso negativo. Ho una grave scoliosi congenita ad S. Alla tenera età di circa 8 anni ho messo il primo milwaukee, al quale ne sono succeduti altri, sino all’età di 17 anni. In questo periodo di ” calvario”, gli ortopedici hanno pensato bene, di liberarmi da quella ” trappola”, per vedere l’evoluzione.Quindi, non ricordo l’anno, ma fu un’estate bellissima, ero libera e come le altre. Ma non avevamo fatto i conti con l’ evoluzione della colonna e perciò si formo una curva sodiddetta di compensazione. Quindi mi rimisero il milwakee ” maledetto”.Ora a 53 anni ho dei dolori lombari e ogni mattina faccio una gran fatica a riavviarmi, fino ad ora non ho voluto fare niente per la mia scoliosi, non volevo nepure vederla, però adesso sto facendo degli esami per questi dolori ed altri sintomi che non sto ad elencarle. Mi scuso per lo sfogo e vorrei un parere su come muovermi. Grazie e La saluto cordialmente

Commento di Monia Lusini
Il 08/03/2016 alle 12:07

Buongiorno Sig.ra Grazia,
la prima cosa da fare è riprendere in mano il problema, accettarlo ed affrontarlo. Evitarlo non porta a nessuna soluzione.
Quindi il mio consiglio è quello di eseguire una visita da uno specialista di colonna vertebrale per una valutazione clinica e radiografica, portando sia lo storico radiografico che delle nuove rx e valutare come procedere. Spesso in età adulta sono necessari esercizi specifici per migliorare il sostegno della schiena sia per gestire il dolore sia per dare una stabilità alla curva scoliotica.
Le faccio un grosso in bocca a lupo.
Cordialmente
Monia Lusini

Commento di anna
Il 24/04/2016 alle 16:52

buongiorno.
sono una donna di 58 anni. Nel 2013 in seguito a un incidente stradale subisco un’intervento di artrodesi dalla t3 alla t7. Alla prima visita di controllo vengo a conoscenza che soffro di cifosi nn so a quale grado, ma guardandomi allo specchio quello che vedo nn mi piace per niente. volevo sapere se alla mia età si può fare qualcosa almeno per nn peggiorare. volevo anche dire che i ferri, anche se mi è stato detto che potrei toglierli, sono ancora presenti.
grazie per la risposta

Commento di Francesca Di Felice
Il 27/04/2016 alle 12:00

Cara Anna,
il tratto dorsale che ha subito l’intervento dovrebbe rimanere stabile perché fissato chirurgicamente. Non mi è chiaro se hai notato un ulteriore peggioramento della cifosi in un periodo successivo all’artrodesi. Se così fosse potrebbe essere utile un controllo dal chirurgo che ti ha operata. In generale, in assenza di controindicazioni, posso dirti che per stabilizzare un’eventuale condizione di ipercifosi e per aiutare a mantenere un miglior equilibrio complessivo del tronco, potrebbero trovare indicazione degli esercizi specifici che facciano lavorare attivamente i segmenti liberi della colonna vertebrale. Per avere delle indicazioni mirate, però, sarebbe necessario conoscere la tua storia ed effettuare una visita.
In bocca al lupo
Francesca Di Felice

Commento di Mirko
Il 03/08/2016 alle 15:51

Salve, dottore. Vorrei raccontarle la mia esperienza. Da adolescente mi è stata riscontrata una brutta scoliosi, e prescritto il busto (quello di Milwaukee). L’ho portato per due anni, con costanza e voglia di rimettere la schiena a posto. E la scoliosi è migliorata notevolmente, tanto da essere ora appena visibile. Il problema è che il busto mi ha spinto la spina dorsale in avanti. Ora ho petto e sterno sporgenti, e la schiena incavata; l’effetto estetico è non meno brutto di quello provocato dalla scoliosi. Le scapole sporgenti sono ancora più evidenti, dato che in mezzo c’è in affossamento. La cosa Ovviamente è molto invalidante. Essendo io molto magro si nota anche di più. Non mi tolgo volentieri la maglietta, Vado poco al mare. Ci sono soluzioni possibiili? Esercizi, operazioni chirurgiche? Le sarei davvero grato se potesse rispondere. Grazie.

Commento di Stefano Negrini
Il 08/08/2016 alle 22:10

Caro Mirko
purtroppo questo è uno degli effetti negativi del Milwaukee che abbiamo descritto. La curva scoliotica si raddrizza ma si crea questo problema alla schiena di profilo, che può essere più o meno marcato. L’unica cosa che si può fare per mascherarlo esteticamente è lavorare bene per rinforzare la muscolatura della schiena che crescendo di volume coprirà in parte il problema, e fare tanta attività aerobica per aiutare la capacità polmonare. L’opzione chirurgica esiste sempre, ma implica bloccare completamente la schiena e se il problema non è troppo grave rischia di diventare un problema maggiore di quello che c’è.
Cordiali saluti

Commento di Alessandra
Il 10/10/2016 alle 17:18

Ciao sono una ragazza di 16 anni affetta di scoliosi e mi hanno prescritto il busto Milwaukee per i primi 6/8 mesi, per poi passare al Lionese..vorrei sapere se ho il rischio di peggiorare la schiena facendo diventare dritta, spero di essere stata chiara nel porre la domanda
Cordiali saluti

Commento di carlo
Il 10/10/2016 alle 18:53

Ciao Alessandra, ti faccio tanti auguri, per il milwaukee io l’ ho portato per molti anni , ti auguro che tu possa portarlo solo alcuni mesi

Commento di Alessandra Negrini
Il 09/11/2016 alle 10:33

Cara Alessandra,
un limite del corsetto Milwaukee è proprio la sua tendenza a far peggiorare il cosiddetto “dorso piatto”, cioè a ridurre la cifosi dorsale.
Per intenderci, è fisiologico che la colonna vertebrale presenti delle curve sul piano sagittale: il tratto lombare presenta una curva rivolta in avanti, che si chiama lordosi; il tratto dorsale una curva rivolta indietro, che si chiama cifosi; il tratto cervicale una curva rivolta in avanti, un’altra lordosi. E’ importante che ci siano queste curve perchè rendono la colonna vertebrale più flessibile ed elastica, permettendole di ammortizzare meglio i contraccolpi. Chi ha la scoliosi solitamente è più “diritto” (come dici tu): la lordosi lombare, la cifosi dorsale e la lordosi cervicale tendono a ridursi. Un effetto dimostrato del corsetto Milwaukee è un’accentuazione ancora maggior di questa alterazione dovuta alla scoliosi, cioè un’ulteriore appiattimento della cifosi dorsale.
In realtà, a te è stato prescritto di indossare il corsetto Milwaukee solo per alcuni mesi, per poi passare al corsetto Lionese, quindi è improbabile che un tempo così breve possa determinare conseguenze particolarmente negative sull’assetto sagittale della tua colonna.
Ti saluto
Alessandra Negrini

Commento di Rita
Il 02/03/2017 alle 18:21

Egregio Dottore, sono una di quelle bambine a cui l’amatissimo Dott. Sibilla ha messo il Milwaukee quasi 35 anni fa. Sto bene, da tutti i punti di vista, psicologici e fisici. Lo sono sempre stata, durante e dopo la terapia. Certo, è stato difficile e forse io ero psicologicamente più forte di altri. Se dovesse servire il mio supporto in favore di qualche bambina/o ragazoche che lo deve indossare, per quel che posso mi rendo disponibile. In memoria del mio caro Dott. Sibilla. Cordiali saluti, Rita

Commento di Carlo
Il 02/03/2017 alle 19:42

Mi chiami Carlo,anch’io come Rita ho indossato il corretto Milwaukee per tanti anni ,sono stati anni difficili ,e se la mia esperienza può servire aiutare qualcuno sono a disposizione
Carlo

Commento di Maria
Il 16/03/2017 alle 17:00

Mia figlia ha 12 anni compiuti. Qualche giorno fa Le è stata riscontrata una scoliosi doppia toracica alta a sinistra e media a destra con rotazione vertebrale e gibbo evidente. Le curve si attestano di 20° e 14°. Le rx evidenziano un netto peggiornamento della scoliosi rispetto al controllo di una anno fa. Le è stato prescritto il busto Milwaukee con spinta toracica destra e spallina a sinistra da portare 16 ore al giorno.
Ho letto quanto scritto dal Dott. Stefano Negrini in ordine al Milwaukee e chiedo se per il caso specifico ci siano delle alternative, considerate le implicazioni psicologiche che potrebbe comportare oltre alle evidenziate conseguenze biomeccaniche.
Ringrazio anticipatamente
saluti
Maria

Commento di Fabio Zaina
Il 21/03/2017 alle 14:00

Gent.ma Sig.ra Maria,
probabilmente si, ma l’unico modo per potere dare un’indicazione personalizzata a sua figlia è prima visitarla. Il corsetto Milwaukee è un pezzo della storia della terapia della scoliosi, ma quasi sempre esistono alternative più moderne, meno invasive e più efficaci.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Melissa
Il 14/09/2017 alle 15:32

Salve mi chiamo melissa
io ho un corsetto cheneau da pochi mesi e ora che c’é la scuola mi piacerebbe indossare lo zaino e non dover portare un trolley so che sarebbe meglio ma riducendo il peso contenuto nello zaino secondo voi posso continuare ad indossarlo sulle spalle senza danneggiare o rompere il corsetto?
Vi ringravio in anticipo meli!

Commento di Salvatore Marrone
Il 29/09/2017 alle 23:08

Bè io lo porto da 4 anni. E devo dire che sono stato stupido perchè non l’ho portato come avrei dovuto. Ed ora vuole incominciare a togliero. Il mio ortopedico non hq detto niente ancora, ma è palese che nella parte cervicale la situazione è ancora grave. Bè i miei genitori lo hanno sempre ascoltato senza discutere, ma non penso sia importante. Comunque, la conclusuone è che sono uno stupido.

Commento di Carlo
Il 30/09/2017 alle 12:16

Ciao Salvatore Marrone ,porti il Milwaukee?
Mi piacerebbe contattarti ti lascio la mia mail Carlocampari@ymail.com
Grazie ciao

Commento di Annalisa
Il 30/08/2019 alle 22:41

Salve, sono una donna di 34 anni e anch’io ho portato il corsetto Milwaukee per 3 anni e mezzo (dai 10 ai 13) per poi passare al Lionese, che ho portato alcuni mesi. Il medico che mi aveva prescritto il Milwaukee, dopo un peggioramento, avrebbe voluto mettermi il busto di gesso e i miei genitori hanno deciso, fortunatamente, di rivolgersi ad un altro specialista.
Non ho avuto problemi psicologici né durante né dopo aver portato i corsetti ma non ho mai sopportato le conseguenze che i 3 anni di Milwaukee hanno avuto sulla mia colonna: sul piano sagittale, c’è una totale mancanza di curva cifotica dorsale ed anche la lordosi cervicale è notevolmente diminuita. Inoltre, al termine della zona dorsale le mie vertebre sembrano fuoriuscire, ho come un’escrescenza sul collo. Vista sul piano sagittale, a partire dalla zona dorsale la mia colonna è dritta, perpendicolare al terreno e poi, all’altezza delle vertebre verticali, crea un angolo di circa 135°.

Il fastidio principale che questo dorso piatto e rettilineizzazione della lordosi cervicale (è corretto chiamarle così?) mi provocano è la mancanza di equilibrio, soprattutto quando cammino. Inoltre, non sono MAI comoda quando sono seduta. Con la maggior parte delle sedie non riesco ad avere un equilibrio poiché, posando solo la zona lombare contro lo schienale, la zona dorsale e cervicale non riesce a piegarsi in avanti, anzi tende ad andare all’indietro dove non trova alcun supporto. In questo caso faccio uno sforzo enorme per stare dritta e piego immancabilmente il mento verso il basso. Riesco a mantenere questa posizione per poche decine di minuti dopodiché preferisco sempre sporgermi in avanti e appoggiare i gomiti sul tavolo o sulle ginocchia. Insomma, continuo a mantenere la stessa posizione che avevo negli ultimi periodi in cui ho indossato il corsetto Milwaukee.

Non voglio nemmeno accennare alla miriade di altre conseguenze che il portare il corsetto ha avuto sul mio fisico, sia dal punto di vista estetico ma sopratutto funzionale, e mi sono trovata spesso a dover spiegare alle persone perché quel movimento, così semplice che tutti lo sanno fare, io non riesco a farlo.

Sono piuttosto sollevata di aver trovato ISICO e questo blog (anche se nessuno ci scrive più da 2 anni). Al temine dell’estate certamente prenoterò una visita.
Vorrei sapere:
– Qualsiasi centro ISICO offre gli stessi servizi e prestazioni o sarebbe opportuno nel mio caso rivolgermi direttamente al centro di Milano? Io abito in provincia di Venezia
– è possibile ripristinare la curva cifotica dorsale? e la curva cervicale? Se fosse possibile sarei disposta a fare qualsiasi sacrificio! (tranne operarmi)
Grazie

Commento di Alessandra Negrini
Il 11/09/2019 alle 11:27

Gentile Annalisa,
i diversi centri di ISICO offrono le stesse prestazioni. Sia medici che fisioterapisti seguono gli stessi protocolli e applicano modalità di valutazione e trattamento condivise. Abbiamo riunioni frequenti che ci permettono di mantenere questa linea comune e di rinnovare continuamente il nostro approccio sulla base delle nuove conoscenze scientifiche. Inoltre abbiamo uno strumento informatico molto avanzato che continuamente aggiorniamo e miglioriamo che ci consente di mantenere esattamente le stesse modalità di valutazione e di gestione della situazione clinica. Abbiamo il vantaggio di trattare in modo quasi esclusivo le patologie della colonna vertebrale, per cui ogni membro del team ha una notevole esperienza pratica in questo ambito. Ovviamente ci sono delle differenze di personalità, ma questa è una ricchezza, ed in ogni caso tutti usiamo un approccio molto umano ed attento. Si rechi pure all’ambulatorio ISICO più vicino, immagino sia quello di Treviso.
Per quanto riguarda i disturbi che lamenta, è difficile capire quali siano imputabili alla scoliosi e quali al trattamento con corsetto Milwaukee, perchè entrambi contribuiscono a irrigidire la colonna vertebrale e spianare la cifosi dorsale.
Senza averla valutata è impossibile capire quale sia il margine di miglioramento. E’ probabile che possa trovare aiuto in parte dagli esercizi specifici, adattati alla sua situazione e mirati ad attenuare i suoi disagi, in parte da un approccio cognitivo comportamentale grazie al quale, una volta individuate le difficoltà, si trovino degli accorgimenti che le riducano e le garantiscano un comfort migliore nelle posture che assume nella quotidianità.
La saluto
Alessandra Negrini

Commento di Francesca
Il 04/07/2022 alle 23:11

Buongiorno, leggo soltanto ora questo articolo e mi pongo una domanda: se il busto, anche il milwaukee, è rivolto a pazienti minorenni, come fanno a ribellarsi se proprio a causa della minore età non possono decidere? Inoltre teniamo conto che certe volte sono più ortopedici che lo prescrivono, per cui i genitori è ovvio che dovranno imporsi, senza per questo usare le maniere forti ma in modo deciso.

Commento di Stefano Negrini
Il 12/07/2022 alle 11:55

Gentile Francesca
nel nostro lavoro è indispensabile interagire in maniera utile con i pazienti. Abbiamo appena pubblicato uno studio sullo “shared-decision making” – le decisioni terapeutiche condivise – che sono alla base del nostro lavoro. Si tratta di un’arte difficile, che deve tenere conto sia dei genitori (che hanno la responsabilità finale sui figli minorenni) che del ragazzo (che soprattutto in adolescenza deve essere partecipe del trattamento e se ne deve prendere la responsabilità – altrimenti un adolescente trova sempre il modo di ribellarsi). Durante la visita quando si decide è tutto un gioco di comunicazioni verbali e soprattutto non-verbali in cui si deve capire come interagire per aiutare il paziente e la famiglia. Questo implica a volte anche non fare il meglio (che è nemico del bene) ma quanto il paziente ed i genitori sono pronti e disponibili ad accettare dopo aver ben chiarito pregi e limiti delle scelte che si vanno a fare. Sono poche le situazioni in cui abbiamo una sola freccia per il nostro arco, e sono solo quelle peggiori e gravi, oppure quelle migliori dove non c’è nulla. Ed anche in questi casi si può sempre usare il tempo (ben dosato) rinviando ad un controllo successivo dopo un trattamento non “ideale” per aiutare il paziente a raggiungere una decisione corretta dal punto di vista delle indicazioni (evidenza – ossia prove scientifiche) e renderla accettabile. Su questo si basa la triade della medicina moderna basata sull’evidenza: prove scientifiche, capacità pratiche dell’operatore sanitario e valori del paziente. Il tutto inserito nel dialogo e l’ascolto che consente il shared-decision making – le decisioni condivise con il paziente. Per noi non è solo un modo di dire – è una modalità di lavorare e di rispettare i nostri giovani pazienti.
A questo proposito Le consigliamo anche la lettura di questo Post del Blog, pubblicato qualche mese fa che cerava proprio di far comprendere quali siano le scelte per prendere decisioni sul trattamento quando l’evidenza scientifica viene a mancare.
Buona giornata
Stefano Negrini

Commento di Francesca
Il 12/07/2022 alle 12:59

La ringrazio, è una risposta che mi ha aiutata a capire degli aspetti che in fondo ignoravo, anzi, le dirò che sono sempre più convinta che andrebbe abbassata l’età per firmare il consenso informato ai fini di un trattamento sanitario

Cordiali saluti

Francesca

Commento di Marcella Cacciapuoti
Il 14/07/2022 alle 23:52

Salve,
mi chiedevo: con una scoliosi che presenta una curva di 50 gradi da T4 a T10 e di 38 gradi da T10 ad L3 all’età di 21 anni, l’intervento si presenta come unica possibilità o c’è la possibilità di ridurre di qualche grado (soprattutto la curva dei 50) e di evitare il peggioramento negli anni? Inoltre, nel caso si opti per l’intervento, è necessario farlo ora o si possono aspettare due, tre anni?

Commento di Martina Poggio
Il 27/07/2022 alle 16:45

Buongiorno Marcella,
Parto dalla sua ultima domanda. Consideri che l’intervento chirurgico per la scoliosi non è un intervento salva vita, ma serve per arrestare la possibilità di peggioramento presente in una colonna che non ha più un suo equilibrio. Generalmente la scoliosi non crea dolore, finché la colonna non inizia a stapiombare di lato o in avanti. Inoltre il dolore, non è direttamente correlato all’entità della curva, ma statisticamente chi ha una scoliosi importante è più a rischio di averlo e non necessariamente in concomitanza di crolli posturali. Quindi oltre all’entità della curva bisogna considerare altri fattori: quanto la scoliosi impatta dal punto di vista estetico? Qual è la qualità della vita della persona che deve operarsi? Ha dolore o ha una disabilità che influenzano la vita di tutti i giorni? Quali sono i vantaggi di bloccare la colonna?
Sono tutte considerazioni da fare con il chirurgo e di cui discutere, perché poi non si torna indietro.
Alla sua età non abbiamo armi per migliorare l’entità della curva, ma abbiamo gli esercizi specifici basati sull’autocorrezione, che hanno dimostrato efficacia anche negli adulti nel frenare il possibile peggioramento. Consideri che in età adulta si parla di una progressione di un grado all’anno, quindi molto più lenta che durante l’adolescenza. Inoltre è molto soggettiva, non sappiamo a priori caso per caso quale sia l’evoluzione. Comunque occorre considerare che il rischio esiste ed è più marcato dalla menopausa in poi.
Gli esercizi cercano di migliorare la sua capacità di sostegno e di contrastare la curva. Richiedono un grosso impegno, ma ci sono delle situazioni in cui si vede un miglioramento estetico, proprio perché con la ripetizione continua, il paziente impara a non assecondare la scoliosi.
Se sono indicati degli esercizi nella sua situazione è difficile dirlo, potrebbe chiedere allo specialista che la segue, oppure potrebbe sentire anche un esperto della colonna vertebrale che non si occupa di chirurgia (giusto per sentire entrambe le campane).
Per ora ci sono ancora pochi studi, ma iniziano ad essere impiegati anche alcuni tipi di corsetti negli adulti che permettono un miglioramento del dolore e della qualità della vita. L’associazione con gli esercizi specifici permette di rendere la situazione più gestibile e sopportabile e di rimandare l’intervento chirurgico, che dovrebbe essere sempre l’ultima possibilità terapeutica.
Ultimo consiglio, non meno importante, cerchi di mantenersi sempre attiva con un’attività fisica regolare.
I migliori in bocca al lupo.
Martina Poggio

Commento di Nadia
Il 02/02/2024 alle 06:31

Io ora ho 62 anni ma sono una ex ragazza che alle scuole medie portava il vostro busto fino a che nn mi sono liberata da quel supplizio trovo che nn mi aiutasse molto ed avendo il busto al livello bacino molto stretto e duro

Commento di Nadia
Il 02/02/2024 alle 06:43

Scusi mi è partito il mess senza averlo finito…. intendevo dire che essendo di una plastica durissima al livello bacino col tempo mi abbia pure portato problemi a stomaco intestino e organi riproduttivi… si c’è da dire che si io parlo di più di 50 anni fa ora spero ne facciano di più moderni e meno torturati xche x me è stato molto pesante

Commento di C. Dalldorf
Il 07/03/2024 alle 13:26

Buona giornata.
Ho letto il tuo interessante resoconto. Ho avuto un corsetto Milwaukee dall’età di 13 fino a quasi 16 anni a causa della malattia di Scheuermann. All’inizio mi è stato molto difficile sopportarlo. Ma col tempo ha funzionato. Mi era stato di grande aiuto. Purtroppo a quel tempo eri considerato adulto a 19 anni. Quindi la mia curvatura è peggiorata di nuovo. Ora che sono più grande sta causando di nuovo problemi. Se potessi, prenderei subito di nuovo un Milwaukee da Scheuermann.

Commento di C. Dalldorf
Il 07/03/2024 alle 13:31

Al post precedente. A 16 anni eri considerato adulto.

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