… e dopo l’intervento?
Carissime Antonella, Raffaella, Rossana e Viviana, o meglio per tutti coloro che sono stati operati di scoliosi.
Quello che succede ad anni di distanza dall’intervento per scoliosi non è ancora ben conosciuto,questa carenza è principalmente correlata con il fatto che molti pazienti non tornano alle visite di controllo. In molti studi effettuati ad anni di distanza dall’intervento i pazienti che hanno accettato l’invito dei chirurghi ad effettuare una visita di controllo sono relativamente pochi. E’ comprensibile che dopo aver avuto questo tipo di esperienza in giovane età ci sia poi una sorta di rifiuto nei confronti di qualsiasi forma di ospedalizzazione o di qualsiasi contatto con l’ambiente sanitario.
Questo fenomeno genera una carenza nei dati a disposizione davvero significativa,infatti in media circa il 40% dei soggetti invitati a fare una visita di controllo rifiuta quest’opportunità. Tra coloro che rispondono in genere circa il 60% è ancora soddisfatto. Il restante 40% lamenta dolore e disabilità di entità variabile. Resta il dubbio che coloro che rifiutano i controlli a distanza lo facciano anche perché non sono soddisfatti dei risultati dell’intervento. I dati a disposizione ci dicono che più grave è la scoliosi prima dell’intervento e maggiore sarà la probabilità di complicanze ad anni di distanza dall’intervento.
Il problema principale è che i mezzi di sintesi, ovvero le barre di Harrington favoriscono la degenerazione dei segmenti liberi vicini alle regioni bloccate. Questo ovviamente non vuol dire che ci saranno per forza dei problemi, ma solo che l’invecchiamento è più precoce (e invecchiare non vuol dire per forza star male…).
Talvolta l’assetto globale della colonna operata presenta una biomeccanica svantaggiosa, ovvero favorente la degenerazione delle strutture e di conseguenza il dolore. Questo non si può sapere prima: se è così, lavorare sulle altre strutture che possono compensare aiuta ad invecchiare meglio e ridurre gli svantaggi biomeccanici.
Premesso tutto questo, il consiglio è di non trascurarsi, tenersi monitorati facendo visite mediche e controlli regolari. Specialisti esperti nel trattamento delle patologie vertebrali potranno indirizzarvi verso gli esami diagnostici più appropriati e i trattamenti con maggiori probabilità di miglioramento dei sintomi.
Sottoporsi ad esami diagnostici senza un valutazione medica approfondita rischia di dimostrarsi una semplice perdita di tempo e risorse senza poi risolvere il problema. Anzi, può addirittura essere pericoloso quando mostra un problema che in realtà è asintomatico al momento e la causa sta altrove: pericoloso perché l’ignoranza (in senso assolutamente non dispregiativo: ignorare è solo non sapere) porta a conclusioni errate che possono aumentare i dolori, i disturbi, la depressione, l’ansia.
La RM in particolare è un esame molto sensibile, che quindi mostra mille cose non necessariamente correlate al problema, e che sarebbe meglio eseguire solo in quei casi in cui si voglia mettere in evidenza una sofferenza delle strutture nervose già accertata con la visita, negli altri casi è inutile. Volete un esempio di inutilità ? Immaginate di trovare un’ernia. Automaticamente dareste la colpa a questa. Eppure noi medici (ma è il nostro lavoro, voi non siete tenuti a saperlo…) sappiamo che ci deve essere concordanza tra l’immagine ed i sintomi DI LATO (ossia deve essere dalla stessa parte) e DI LIVELLO (ossia deve essere nel punto da cui possono partire i sintomi che vengono riferiti ed i segni che vengono trovati alla visita). Se manca una di queste cose, allora noi con la nostra competenza siamo in grado di dire che quell’ernia NON C’ENTRA NULLA con i problemi del paziente. Un paziente lo può fare ? No, è impossibile senza essere un medico. Ed allora quell’ernia a quella RM, che non c’entra nulla, diventa un problema e non una soluzione, perché genera la falsa idea di avere scoperto una causa che invece non c’è… Quindi, prima la visita e poi la RM, mai il contrario !
In molti casi poi, per la scoliosi, anche operata, esercizi specifici regolari impostati da terapisti esperti nel settore permettono di controllare meglio il dolore. In alcuni casi inoltre nonostante la stabilizzazione chirurgica la scoliosi tende a peggiorare; gli esercizi contribuiscono ad arrestare e spesso a rallentare quest’evoluzione.
Vi propongo di guardare la situazione da un altro punto di vista, fare lo sforzo di fare controlli regolari e non dimenticare completamente la scoliosi e l’intervento chirurgico, oltre a contribuire al proprio personale stato di salute, permette a chi si occupa di scoliosi di capire qualcosa in più su quello che succede alla colonna operata dopo anni dall’intervento, per poter dare risposte più coerenti a tutti coloro che a distanza di anni dall’intervento si ritrovano nuovamente ad affrontare la scoliosi e le sue conseguenze. Inoltre l’accrescimento delle conoscenze ci permetterà di offrire un quadro più completo a chi deve ancora decidere se fare l’intervento.
Tanti cari auguri a tutte e grazie per la vostra discussione sul blog!
Commenti
Commento di Rossana Incerti
Il 23/02/2013 alle 09:26 Elena se vuoi scrivermi mi farà piacere, la mia mail è rossana.incerti@alice.it. |
Commento di Francesca
Il 24/02/2013 alle 13:25 pam…si si possono effettuare sia i raggi che la rm,su distrattori di harrinton in titanio.. |
Commento di ingrid
Il 10/06/2013 alle 15:58 Ciao daniela, sono nelle tue stesse condizioni ma con un età molto più in avanti. |
Commento di cesare
Il 12/06/2013 alle 23:30 buongiorno a tutti e a tutte Quindi sono ritornato da — a —, che mi ha consolato per quanto possibile dicendo che sarebbe stata meno pesante della prima volta e nel Settembre 1977 si ricomincia ,a — altro giro di giostra, operazione , dieci ,dodici giorni per far cicatrizzare la ferita e poi gesso ,ma che mi lasciava il collo libero,e quindi casa , a Pavia , ma ora dovevo restare ” solo” due mesi , e non tre , a letto, quindi spostamenti in ambulanza ma arrivato a casa , dopo uno o due giorni , sul retro del gesso , dove c’era la ferita dell’ operazione ci sono macchie rosse e gialle, quindi telefonata a — ,organizzato il trasporto in ambulanza per l’indomani e quando arriviamo mi aprono il gesso sulla schiena e fanno una medicazione veloce per alcuni punti che si erano riaperti, poi due bende di gesso e la sera stessa ritorno in ambulanza a Pavia. |
Commento di Elena
Il 08/07/2013 alle 23:18 Ciao Luisa |
Commento di LORY
Il 15/10/2013 alle 15:28 stefania io all’estero nessun tipo di problema sono passati 16 anni |
Commento di Cristina dreamingasia@gmail.com
Il 04/02/2014 alle 13:56 Carissime Raffaella e Rosanna, il miei indirizzi di posta sono: dreamingasia@gmail.com e mcbersani@virgilio.it: dove potremo tranquillamente scambiarci informazioni a riguardo (non penso siano pubblicabili su questo sito nomi e indirizzi). Per RAFFAELLA: so che quando si è giovani e con tante forze (nonostante la scoliosi) si pensa di poter scalare l’Everest! Così lo è stato per me, e lo è stato anche per te quando sognavi di fare l’infermiera. Alla resa dei conti, ed alla soglia dei 50 anni, ti dico spassionatamente che, la scelta giusta l’hai fatta tu! Molto probabilmente non sarei arrivata all’intervento a 48 anni, dopo una vita di ginnastica correttiva, se avessi avuto un’attività lavorativa più leggera. Non so quanti anni abbia tua figlia, ma dissuadila assolutamente, dal prendere decisioni in questo senso, (nel caso avesse le tue stesse ambizioni di un tempo). Un abbraccio Per ROSANNA: il centro di cui mi chiedi è a Como, ed è un centro convenzionato SSN. E’ un equipe di anestesisti specializzati in terapia risolutiva del dolore. Non ci sono molti centri in Italia. Qualcosa di simile forse al —. Comunque scrivimi perché so che ci sono diversi mesi di attesa. (arrivano da tutto il paese e forse anche dalla svizzera). Ti preannuncio comunque che, sono cure, per la mia esperienza appena iniziata, piuttosto risolutive, ma che richiedono diversi interventi, e altrettanti ricoveri di 3 giorni. L’ anestesia è locale! Non ci sono procedure invasive o dolorose, questo te lo assicuro! |
Commento di imma
Il 07/04/2014 alle 17:46 In merito al commento di Morelia, volevo sapere se i dolori sono dovuti all’intervento e se sono stati risolti |
Commento di domenico_sasso@virgilio.it
Il 22/04/2014 alle 13:27 Salve, Vorrei chiedere a Sonia se la stecca di ferro s’è spezzata per un trauma esterno. |
Commento di Fabio Zaina
Il 19/06/2014 alle 14:15 Gent.ma Patrizia, |
Commento di Fabio Zaina
Il 03/07/2014 alle 09:56 Gent.ma Sig.ra Patrizia, |
Commento di roberta
Il 31/07/2014 alle 16:08 Scusate ho scritto il messaggio malissiomo ma spero che si capisca |
Commento di paola perciballi
Il 08/08/2014 alle 11:07 mia figlia sono 2giorni che indossa il corsetto cheneau ,come si possono alleviare i dolori vicini alle ascelle…grazie |
Commento di paola perciballi
Il 08/08/2014 alle 16:29 Grazie tante virgina farò tesoro dei tuoi consigli e tanti in bocca a lupo a tua figlia |
Commento di paola perciballi
Il 28/08/2014 alle 18:50 Mia figlia porta da 3 settimane un corsetto cheneau davanti praticamente invisibile dietro si nota la parte superiore secondo voi è normale |
Commento di dario
Il 24/12/2014 alle 11:23 Buongiorno, operato da sei mesi di grave scoliosi, fino ad oggi non potevo piegarmi, adesso che devo fare? Posso cominciare a piegarmi? |
Commento di simone
Il 10/01/2015 alle 17:53 Dario fai la domanda di pensione di invalidità, informati |
Commento di simone
Il 12/01/2015 alle 14:51 Buongiorno…e dopo l’intervento?durata post operatorio? Una volta completata la guarigione i pasienti sono in grado di condurre tutte le attività? |
Commento di Loredana
Il 08/03/2015 alle 01:23 Dimenticavo…. Dice che se tornasse indietro lo rifarebbe.ciao |
Commento di nicoletta
Il 26/03/2015 alle 01:06 Salve. Dopo vari busti fui operata di scoliosi nel 1972 a 13 anni con l’applicazione dello “Strumentario di Harrington” a barra unica di acciaio (all’epoca non era di titanio) da C4 a L4, 6 mesi di letto, di cui 3 mesi con gesso + 3 mesi di gesso potendomi alzare. La sofferenza fu tanta anche successivamente. Ora ho 56 anni, da 165 cm mi sono abbassata a 158 cm di altezza, poliartrosica con forti dolori sia nello stare seduta che in piedi, difficoltà nel camminare specialmente in questi ultimi mesi, perdita dell’equilibrio (cado facilmente), grave restrizione polmonare ecc. ecc. ma non voglio dilungarmi oltre nei problemi. Vorrei invece chiedere cortesemente se altre persone operate come me siano riuscite ad ottenere il riconoscimento della Legge 104, art. 3 comma 3, cioè l’handicap grave che permette di alleggerire il carico delle ore di lavoro (meno due ore al giorno mantenendo lo stipendio intero), che nella nostra situazione di rigidità e problematiche vertebrali sarebbe davvero fondamentale . Grazie a tutti! questa è la mia e-mail: meta1812@tin.it |
Commento di mario
Il 15/04/2015 alle 10:02 Ciao,operato da 6 mesi di grave scoliosi,prendendo i pesi sento dolore…… |
Commento di mario
Il 01/05/2015 alle 09:54 Dimenticavo…sbilanciamento in avanti,come posso risolvere il problema? |
Commento di mario
Il 19/05/2015 alle 10:27 Ciao,operato da circa un anno,adesso posso fare sollevamento pesi? |
Commento di Elena
Il 31/12/2015 alle 21:04 TANTI AUGURI A ISICO! UN 2016 PIENO DI TANTE COSE BELLE PER TUTTI VOI! ! ! ! UN AUGURIO SPECIALE PER PROFESOR NEGRINI, UN GRAND’UOMO! ! ! ! ! ! |
Commento di domenico_sasso@virgilio.it
Il 24/05/2016 alle 22:46 ANTONIO, con l’intervento avrai difficoltà a piegarti in avanti, credo che sia un po difficoltoso praticare il tiro a piattello. |
Commento di ross
Il 28/09/2016 alle 10:28 Salve a tutti io ho 45 anni con scoliosi idiopatica “s”italica con curvatura 90 gradi,ora mi chiedo, qualcuno è stato operato “artrodesi”barre in titanio etc..magari al — dal professor —,se si come va dopo l’intervento..problemi?siete contenti ..felici di averla fatta..insomma vorrei saperne di più,magari qualcuno di voi potrebbe contattarmi direttamente via i mail onilaso@gmail.com grazie a tutti spero che mi contattiate al più presto..mi sento di fronte ad un bivio,operarmi si o no!!!! |
Commento di Fabio Zaina
Il 07/12/2016 alle 11:13 Gent.ma Sig.ra Gabriella, In bocca al lupo |
Commento di c.giuffredi
Il 13/12/2018 alle 17:03 vorrei partecipare alla discussione operata di scoliosi nel 1974 devo togliere la stecca che è fuoriuscita dalla pelle |
Commento di ANDREA 01
Il 18/10/2019 alle 11:17 La ringrazio molto per la risposta |
Commento di lino
Il 18/07/2020 alle 11:38 Chiedo agli esperti -Le sbarre, nel caso di Michela, si possono togliere?- Grazie per la risposta. |
Commento di Benedetta
Il 05/03/2021 alle 14:38 Buongiorno sig. Leonelli, La ringrazio moltissimo per le indicazioni e per il tempo dedicatomi. |
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Il 18/02/2013 alle 11:47
Buongiorno a tutti.
Dopo tanti anni mi ritrovo a parlare di scoliosi! 🙂
Ho 42 anni e a 15 sono stata operata di scoliosi (in Francia), dove sono approdata dopo un percorso italiano di trattamenti, ahimè mi tocca dirlo, non molto fortunato (mi piace pensare che si sia trattato “solo” di una sfortunata esperienza personale).
Quando arrivai in Francia, a Lione, per la visita di controllo la mia scoliosi era molto peggiorata (la curva maggiore misurava 82°), per cui l’unica soluzione fu l’intervento chirurgico.
Mi fu praticata la tecnica Cotrel-Dubousset – variante dell’Harrington – con l’inserimento di 2 distrattori uniti tra loro da quelli che io chiamo “banalmente” ganci.
Proprio per l’innesto di questi ganci mi fu prelevato un pò di osso dal bacino (credo per evitare il rigetto), per cui ho sulla schena, oltre la cicatrice lungo la colonna vertebrale, anche un’altra cicatrice più piccola in corrispondenza del bacino a destra.
Il motivo per cui scrivo è che da qualche anno, non ricordo più quanti, in corrispondenza di questa cicatrice più piccola provo, in movimento, un fastidio doloroso, che in determinati momenti si acuisce non poco.
Qualche controllo radiografico l’ho fatto, ma non so ad oggi cosa di preciso possa provocare questo fastidio.
Questo molto in breve.
Vi ringrazio per qualsiasi indicazione e suggerimento vorrete darmi e … in bocca a lupo a tutti!
Rossella