FAQ: LA SCOLIOSI INFANTILE E GIOVANILE
- Com’è la terapia per la scoliosi infantile?
- Il nuovo intervento chirurgico con barre allungabili è una buona soluzione?
- Approfondimenti sul sito di Isico
Com’è la terapia per la scoliosi infantile?
La terapia di una scoliosi infantile/giovanile è lunga e spesso necessita di una “ripresa” in età adolescenziale, quando a decidere sarà il ragazzo e non più i genitori, quando portare un corsetto è ancora più difficile, quando la tolleranza diminuisce… quello che si impara oggi varrà anche in adolescenza. Se i messaggi sono fermi, se la distinzione tra terapia (magari antipatica ma inevitabile), esigenza reale (qualche eccezionale eccezione, condivisa con il medico, a fronte delle rarissime reali necessità) e capriccio (da non ascoltare), deve essere chiara e netta oggi per consentire domani al ragazzo di essersi formato in questo senso e di essere in grado di condurre una terapia pesante e difficile in prima persona in un periodo della vita già pesante e difficile di per sé
SI DEVE GIOCARE D’ANTICIPO, cercando come sempre di essere meno invasivi possibile. Ma è cruciale arrivare alla pubertà con una curva la meno grave possibile. Infatti, la storia di queste scoliosi ha due facce diverse:
- sino alla pubertà ci può essere una stabilità o una tendenza ad un lento aggravamento
- alla pubertà c’è una grande spinta verso il peggioramento che è tanto peggiore quanto maggiore è la curva in quel momento
- dopo la pubertà la colonna lentamente si assesta come per qualunque altra scoliosi, anche se la stabilità in età adulta è garantita solo dal rimanere sotto le soglie di cui più volte abbiamo già parlato (meglio sotto i 30°, indispensabile sotto i 50°)
Quindi, la terapia va gestita secondo questi criteri: - sino alla pubertà si deve lavorare per arrivarci il meglio possibile: ridurre la curva e mantenerla riducendo gradualmente l’intensità della terapia sino (se possibile) anche a togliere il corsetto.
Per ridurre il peso della terapia, oltre ad avere abolito quasi del tutto il corsetto di Milwaukee (molto più invasivo a causa del collare) e ad usare quasi solo corsetti bassi, da un paio di anni usiamo in Isico con successo anche il Sistema SpineCor (corsetto a fasce elastiche, di prima scelta nei bambini piccoli per la minor invasività), che consente maggiore libertà di movimento e minor impatto nella vita quotidiana. L’obiettivo di questa fase della terapia: meno gradi si hanno, meno la scoliosi peggiorerà; oltretutto, se si parte da 15° e si subisce una spinta da 20° allora si può finire a 35°, ma se si parte da 40° la stessa spinta sarà peggiore, ed allora dove si può arrivare? - alla pubertà si riparte da capo secondo quello che la scoliosi dimostra di voler fare; in seguito ci si comporta come con qualunque altra scoliosi
Un’ultima nota: purtroppo prima dei 7-8 anni manca un’altra arma essenziale, che sono gli esercizi specifici, perché i bambini non sono in grado di farli. Si può provare qualcosa, ma niente di realmente efficace, purtroppo. Ergo, o il corsetto o nient’altro che non sia fare sport, meglio due piuttosto che uno solo, per acquisire più capacità motorie possibili che aiuteranno quando si comincerà con gli esercizi. Sempre che non si debba appunto partire con il corsetto, come di norma si deve fare quanto più ci si allontana verso l’alto dai 20°.
Il nuovo intervento chirurgico con barre allungabili è una buona soluzione?
Il nuovo intervento chirurgico con barre allungabili è una buona soluzione?
Questa tecnica si usa solo nei bambini più piccoli per evitare di ripetere troppo spesso l’intervento per allungare i mezzi di sintesi (ossia quelli che bloccano le vertebre interessate dalla scoliosi). Grazie a questa tecnica, che consente l’impianto di barre allungabili tramite un comando impartito dall’esterno, gli interventi successivi sono molto meno numerosi. Tuttavia ne sono necessari almeno due: quello iniziale e quello definitivo a fine crescita. Spesso se ne devono fare altri in mezzo, perché in un bambino che è alto meno di un metro non è possibile impiantare una barra sufficientemente lunga da poter raggiungere una altezza successiva anche solo di un metro e cinquanta (che comunque raramente può essere l’altezza finale).
Detto questo, va puntualizzato anche che tutti questi interventi innovativi nelle scoliosi infantili sono tuttora, dopo molti anni, del tutto sperimentali. Ci sono solo i risultati a breve-medio termine, ma nessuno di questi ha ancora prodotto dati scientifici certi a fine crescita, che è il momento finale per tutte le terapie della scoliosi. In ogni caso, si tratta di soluzioni da considerare individualmente e con attenzione (e in accordo con i genitori) in bambini con gravi scoliosi congenite o sindromiche, o anche idiopatiche, insorte molto presto (in particolare dalla nascita sino ai 2-3 anni, a volte anche più in là).