Esercizi con scoliosi adulta e possibili dolori
Cosa fare se gli esercizi praticati, in età adulta per scoliosi, generano dolore? Non bisogna arrendersi e abbandonarli, ma semplicemente scegliere con l’aiuto del proprio terapista gli esercizi più idonei e meno fastidiosi.
Infatti, questi esercizi possono talvolta (raramente) generare dolore; se ci sono, spesso si tratta di dolori di origine muscolare legati al fatto che i nuovi, non abituali movimenti vanno in qualche modo ad intaccare l’equilibrio raggiunto negli anni. Peraltro questo equilibrio è patologico, visto che facilita un peggioramento nel tempo della scoliosi, e va spezzato per migliorare la situazione.
Di fronte agli eventuali dolori la soluzione non è quindi abbandonare gli esercizi, ma semplicemente scegliere con l’aiuto del proprio terapista gli esercizi più idonei e meno fastidiosi. L’altra cosa fondamentale è eseguire gli esercizi con gradualità e con calma, questo vale per il terapista che sceglie gli esercizi, ma soprattutto per i pazienti che a volte pensano che iniziando la terapia con foga e facendo gli esercizi con gran frequenza e superando il limite del dolore possano ottenere più risultati e prima; in realtà è l’esatto contrario: questo tipo di terapia va affrontato con pazienza e senza la pretesa di vedere subito dei risultati, in alcuni casi è meglio eseguire gli esercizi a giorni alterni o due o tre volte al massimo alla settimana, oppure dedicare pochi minuti ogni giorno per evitare di sovraccaricare ed incorrere in fastidiosi dolori. Con la pazienza e la costanza i risultati arrivano, ma ci vuole tempo per dare la possibilità al corpo di adeguarsi ai cambiamenti e per permettere ai muscoli di raggiungere la forza e la massa muscolare necessari per reggere i normali carichi per adempiere senza problemi le proprie attività quotidiane.
Questo tipo di terapia va affrontato con l’ottica dello sportivo che con la costanza e il sacrifico di mesi arriva ad ottenere i risultati; di solito i risultati preliminari arrivano dopo i primi sei mesi, ma si consolidano nell’arco di 9 mesi un anno; è sottinteso che non esista una regola precisa, proprio perchè a volte la comparsa di dolori costringe a rallentare. Questi dolori non devono destare particolare preoccupazione, ma è sempre meglio che vengano segnalati al terapista e valutati dal proprio specialista, ma soprattutto non devono scoraggiare in quanto non vanno mai interpretati come una sconfitta, ma solo come un segnale da tenere in considerazione durante il percorso terapeutico. Faccio a tutti l’augurio di non farsi scoraggiare dal dolore e di avere la forza di insistere pur ascoltando i segnali che lancia il proprio corpo!
Commenti
Commento di gianni
Il 21/02/2012 alle 21:36 x annamaria se ti interessa sapere il mome del dott.che va in sardegna scrivimi .griccius@libero.it |
Commento di Sabrina Donzelli
Il 27/02/2012 alle 10:24 Gentile Signora Caterina, |
Commento di Antonio
Il 06/03/2012 alle 15:01 X ALESSANDRO |
Commento di Daniela
Il 19/06/2012 alle 23:19 Sono Daniela, si hanno fatto la radiografia con il corsetto e la curva si modifica di cinque sei gradi |
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Il 18/02/2012 alle 14:58
Buongiorno,
Ho un po’ di scoliosi , una protrusione ed un’ernia; il nuoto va bene o ci sono delle altre attivita’ migliori e meno dolorose.
Grazie