A chi rivolgermi per far curare mio figlio?
Risposta all’intervento sul blog di Emilia.
Gentile Sig.ra,
lei si è rivolta a due istituti prestigiosi, di grande tradizione nel trattamento della scoliosi in Italia.
Quanto le è stato detto sul “tentativo” di curare una curva di 40° per evitare l’intervento corrisponde a quanto normalmente viene detto in giro per il mondo, e quanto veniva pubblicato sino a qualche anno fa prima che un gruppo di medici totalmente dediti al trattamento conservativo e riunitisi in una Società Scientifica internazionale (< a ref="http://www.sosort.org">SOSORT) cominciasse a pubblicare i propri risultati. Oggi questa affermazione non è più corretta, ma solo in mani assolutamente fidate.
Guardi la nostra pubblicazione sulla autorevole rivista “Scoliosis” . I nostri risultati nelle curve da 25° a 40° ci autorizzano a dire che “sarebbe una eccezione” giungere all’intervento. Come noi, anche altre strutture in giro per il mondo possono dirlo, alcune riunite in SOSORT, altre no. Sono strutture TOTALMENTE DEDICATE alla cura non chirurgica (o conservativa) della scoliosi, o come preferiamo dire noi alla cura RIABILITATIVA DEL PAZIENTE AFFETTO DA SCOLIOSI.
In realtà queste strutture esistevano anche prima, ma non pubblicavano o comunque le loro pubblicazioni restavano misconosciute (lo sono ancora oggi per molti). Ci sono poi alcune altre strutture che non pubblicano su riviste scientifiche e che ottengono gli stessi risultati, ma tutte hanno un elemento in comune: sono totalmente organizzate per concentrarsi principalmente (per non dire quasi esclusivamente) sul trattamento non chirurgico.
Ho già fatto interventi di questo genere sul blog, ma lei punta direttamente l’attenzione su un aspetto cruciale, quello di cercare di evitare l’intervento chirurgico. Il mondo in questi anni è cambiato e la specialità medica che primariamente si è sempre occupata di scoliosi, l’ortopedia, è oggi una specialità quasi esclusivamente chirurgica. Questo è avvenuto anche nel campo della scoliosi e, salvo qualche autorevolissima eccezione presente in diversi grandi istituti italiani di chi ha deciso di dedicarsi quasi esclusivamente al trattamento non chirurgico, quasi tutti quelli che si occupano di scoliosi sono oggi chirurghi vertebrali.
Oggi la chirurgia vertebrale è talmente complessa che assorbe completamente le energie di colui che vi si dedica, al punto tale che non ha altre forze e tempo da dedicare allo sviluppo del trattamento non chirurgico, e gran parte di questi (se non ha deciso di non occuparsene proprio più) continua a fare PER TRADIZIONE quello che gli hanno insegnato i suoi maestri. Ma non studia più nel campo conservativo (basta guardare le pubblicazioni, ma anche i congressi dei chirurghi vertebrali).
Ma è logico: noi che ci dedichiamo totalmente al trattamento non chirurgico non abbiamo il tempo di studiare la chirurgia se vogliamo dare il meglio ai nostri pazienti. Lo stesso accade ai chirurghi che vogliono dare il meglio in sala operatoria. A meno che, come succede per alcuni – ma veramente molto pochi e quasi sempre tra i più anziani-, decidano di dare il meglio per evitare la sala operatoria. E’ un’evoluzione della medicina. Ho pubblicato anche questo in un articolo che non potete trovare on line ma che, se volete, potete richiedere a isico@isico.it.
Accanto a questo però c’è un altro fenomeno, che riguarda noi “non chirurghi”: l’abusivismo e le prassi sbagliate. Ci sono colleghi non chirurghi che curano esclusivamente con i plantari, con i bite o gli apparecchi dentali, con ginnastiche esclusive (senza neanche contemplare i corsetti), con psicoterapie, con manipolazioni: nessuna di queste cure può da sola trattare la scoliosi. Solo sugli esercizi ci sono dimostrazioni di efficacia pubblicate, ma solo con certi tipi di esercizi e nelle scoliosi meno gravi. Non ci sono risultati di nessun genere su tecniche come Mézières, Souchard o RPG o Campo Chiuso o Rieducazione Posturale Globale, Bertelè, Sohier: peraltro ci sono persone che insegnano proprio questo ad altri operatori, che così in buona fede credono di essere utili ai loro pazienti applicandole, MA NON E’ COSI’: nella migliore delle ipotesi non fanno danni (ma abbiamo molti esempi dei danni che possono fare). Queste tecniche non dovrebbero essere applicate nel campo della scoliosi prima che venissero pubblicate prove serie in letteratura medica sulla loro efficacia.
Ci sono persone che “non credono nei corsetti”, altre che “non credono negli esercizi”, altre che “non credono” in questo o in quello. Signori, non è questione di “fede”, è questione di “dimostrazioni scientifiche di ciò che serve e ciò che non serve”. Solo su questo si può lavorare seriamente nel ventunesimo secolo!
E per un genitore, come scegliere a chi affidarsi? Chiedere al proprio medico è certamente un primo passo. Chiedere ad altri pazienti è un altro passo. Cercare su Internet può essere utile per cercare di capire che cosa fa e come si muove questo professionista. Ma tutti questi elementi possono nascondere delle insidie. Molto utile, dopo aver cominciato la terapia, è leggere i consigli di SOSORT (versione originale in inglese) su come si deve lavorare nel campo della scoliosi e scoprire se chi vi segue si muove in questo modo. Se invece cercate un “luminare” fate una veloce ricerca sul nome di chi avete scelto su un motore di ricerca internazionale sugli articoli medici di maggiore qualità: basta mettere il cognome e l’iniziale del nome (attenzione alle molte omonimie, si possono verificare la città e l’istituto aprendo i link relativi) e vedere se questa persona pubblica sull’argomento e capirete i suoi interessi primari.
E ancora: ha misurato la radiografia ? Ha visitato e misurato vostro figlio/a? Ha parlato con voi? Ha parlato con il ragazz/a? Poi ovviamente si deve cercare anche di capire altro, ma per quello ci vuole un incontro personale, è inevitabile.
E mi raccomando: PER LA SCOLIOSI NON CERCATE DI TROVARE A TUTTI I COSTI LE SOLUZIONI SOTTO CASA. La scoliosi richiede una notevole esperienza specifica, perchè anche chi è esperto può sbagliare (e dall’errore non si torna più indietro), ma chi non è esperto sbaglia molto più facilmente o per noncuranza (non si preoccupi, passerà crescendo…; basta un po’ di nuoto…; stia tranquilla e torni tra un anno…) o per eccesso (ci vuole assolutamente un corsetto in una scoliosi neanche misurata che poi si scopre essere di 10°!). Fidatevi solo dell’esperienza. E se questo richiede di fare un po’ di chilometri 4-5 volte all’anno pensate che i vostri figli si meritano questo da voi (se hanno una scoliosi seria…): è della loro salute e del futuro che stiamo parlando (ovviamente se la scoliosi è seria…).
Commenti
Commento di rosanna
Il 11/01/2010 alle 15:30 conoscete dei centri specializzati per gli interventi di scoliosi in età adulta? |
Commento di Stefano Negrini
Il 26/01/2010 alle 10:02 Gentile Rosanna, Può cercare sul sito della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale http://www.gis-italia.net Stefano Negrini |
Commento di Fabio Zaina
Il 26/01/2010 alle 10:22 Cara Signora, |
Commento di Stefano Negrini
Il 26/01/2010 alle 15:09 Gentile Signora, presso la nostra struttura di Milano abbiamo aperto un servizio specifico per aiutare i ragazzi con la scoliosi dal punto di vista psicologico, seguito da una Dott.ssa specializzata in psichiatria, psicoterapeuta e psicanalista. Qui potrà trovare un primo aiuto assolutamente preparato in materia, perché il rischio è altrimenti di finire nelle mani di qualcuno che dica che la scoliosi è di origine psicologica (un assurdità totale dal punto di vista scientifico, ma sostenuta da qualcuno senza alcuna prova e facendo grandi danni ai pazienti), oppure qualcuno che dica di togliere il corsetto per curare la psiche, con il risultato che in età adulta questi pazienti si ritrovano con una scoliosi non curata, peggiorata, grossi problemi estetici e di salute, e quindi una psiche ancor più danneggiata. Si deve trovare la soluzione giusta su base individuale, ovviamente, ma scappare dalla terapia è una cosa che si deve cercare di evitare il più possibile. Stefano Negrini |
Commento di anonimo
Il 10/04/2011 alle 15:19 Per lucia commento 8-4 2o11, |
Commento di lucia
Il 10/04/2011 alle 22:13 Sig.anonimo le lascio l’e-mail, lucia.braga53@gmail.com, in modo che lei possa darmi indicazioni piu precise. La ringrazio per la cortese risposta. |
Commento di paolo
Il 28/04/2011 alle 18:53 ciao papa michele ti ringrazio per la risposta dimmi che tipo di corsetto porta la tua bimba?sei mai stato al gaetano pini e al gaslini?un caro saluto |
Commento di maria stella
Il 08/12/2011 alle 07:15 mia figlia di 12 anni no menarca ha una scoliosi condoppia curva di 35 gradi aiuto va bene il trattamento lionese con busti di gesso |
Commento di massa
Il 27/12/2011 alle 02:18 Grazie per le ottime informazioni! Tanti auguri! |
Commento di Rebecca =D
Il 06/02/2012 alle 21:36 cari ragazzi\e, |
Commento di gurrieri salvatore
Il 26/04/2012 alle 16:54 Mia moglie è stata operata di scoliosi 25 anni fa, oggi accusa dei dolori, cosa fare? Deve togliere la stecca che gli è stata messa? |
Commento di Anonimo
Il 02/03/2013 alle 19:22 Salve, una domanda: |
Commento di Antonio
Il 06/01/2014 alle 13:44 ma in linea teorica con la scoliosi si possono fare tutti gli sport? |
Commento di raffaella lombardi
Il 08/03/2014 alle 19:52 per Maria LUcia ..recati al centro Isico a Milano sapranno consigliarti il meglio..non so di dove sei ma credimi vale la pena …iu bocca al lupo |
Commento di raffaella lombardi
Il 09/03/2014 alle 11:40 grazie Raffaella (osolemio23)…ci vuole tanta forza e io sento di non averla!!!! comunque grazie e complimenti per esserci riuscita |
Commento di Maria lucia
Il 10/03/2014 alle 23:52 Per raffaella lombardi ti ringrazio del consiglio,io vivo in Sicilia ed esattamente in provincia di Caltanissetta. |
Commento di raffaella lombadi
Il 14/03/2014 alle 21:39 grazie mamma anna in bocca al lupo anche a voi!!!!bacioni |
Commento di marco
Il 14/04/2014 alle 11:18 Scusate per questa domanda strana, ma un ragazzo con una scoliosi operata può fare le olimpiadi? |
Commento di sara
Il 18/03/2015 alle 10:28 grazie per le tue parole raffaella. io e mio marito teniamo le dita incrociate… 😉 |
Commento di sara
Il 20/03/2015 alle 12:45 grazie mille martina poggio, mi ha davvero tranquillizzata. in questi casi non si sa mai se si fa bene o male… |
Commento di SERGIO STEFAINI
Il 20/05/2015 alle 14:09 salve ho mio figlio che ha 17 ani e mezzo ha la cifosi |
Commento di Saverina
Il 30/09/2018 alle 19:09 Sapete dirmi se la ginnastica artistica può andar bene a chi ha la scoliosi? Grazie |
Commento di Alessandra Negrini
Il 24/10/2018 alle 15:37 Gentile Saverina, |
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Il 27/10/2009 alle 14:50
Gentile Signora, anche io come lei avevo consultato luminari nel campo della scoliosi, ma erano soprattutto bravi chirurghi e avevano prospettato lintervento come unica soluzione possibile alla scoliosi di mia figlia. Fortunatamente sono venuta a conoscenza del centro ISICO e 6 mesi fa abbiamo iniziato a precorrere questa nuova strada. Ebbene, ieri, dopo solo 6 mesi di terapia presso ISICO, finalmente ci è ritornato il sorriso: la scoliosi è regredita di ben nove gradi e abbiamo così allontanato lo spettro dellintervento chirurgico. La strada è ancora in salita, ma il sacrificio di questi ultimi 6 mesi (corsetto e ginnastica) ci ha dato delle risposte significative. Purtroppo, nel periodo precedente, i sacrifici non ci avevano portato a nulla ed ogni visita di controllo era una mazzata…Non ho parole per descrivere la competenza di tutto il personale ISICO (e non voglio fare nomi solo per non far torto a nessuno) e per lamore con cui trattano le persone (pazienti e familiari). Questo è il mio parere e vedrà che tra un pò di mesi sarà anche il suo.
In bocca al lupo. Paola