La scoliosi deve essere curata da specialisti di scoliosi
Risposta all’intervento sul blog di mamma Anna e Alessandro.
Caro Alessandro, cara mamma Anna,
tenete presente che un pediatra è improbabile che veda, in tutta la sua vita professionale, più di una scoliosi infantile o congenita, tanto è basso il numero di casi nella popolazione. Quindi difficilmente i pediatri sono preparati ad affrontare questo tipo di problemi. Tenete presente che sono invece abituati a sentirsi porre delle domande da parte dei genitori generate dalla paura della malattia più che dalla malattia, ed in tutti questi casi è essenziale rassicurare e non terrorizzare ulteriormente. In pochissimi casi questo si rivela sbagliato perchè c’è una vera malattia (come è successo a voi) e se il pediatra non aveva notato nulla di particolare oppure riteneva che non si potesse fare nulla allora il comportamento è pienamente giustificato…
Tenete anche presente che (e questo è ben più grave) purtroppo alcuni pediatri (pochi per fortuna) anche in età adolescenziale, ossia nell’età “normale” per la scoliosi, tendono a sottovalutare questo problema e a dare risposte rassicuranti che in alcuni casi sono un vero disastro. Anche qui, purtroppo di fronte ad una scoliosi piccola le probabilità che aggravi sono molto poche (ossia circa una su 10) ed il pediatra che in passato ha dato risposte rassicuranti con molte probabilità era stato rinforzato in queste risposte dal fatto che nulla era successo. Ma è un errore …
Un vecchio saggio della scoliosi, Risser, diceva che la scoliosi va identificata da molti e curata da pochi. E’ sacrosanto. Purtroppo la scoliosi è una malattia che si può sottovalutare con una certa facilità, perchè in molti casi non evolve; ma quando evolve poi non si riesce a tornare indietro, se non di poco e con molta molta molta fatica. E’ una malattia infida ed anche chi ne cura centinaia al mese come ognuno di noi specialisti di ISICO ogni tanto deve purtroppo subirne le insidie, figurarsi chi (come un pediatra) ne vede solo una all’anno, oppure chi (come uno specialista fisiatra od ortopedico che però non si occupa di colonna) ne vede una o due al mese. Le probabilità di sbagliare si innalzano vertiginosamente, e dallo sbaglio poi non si torna più indietro.
Detto questo, probabilmente in entrambi i vostri casi la scoliosi c’era già e non è peggiorata molto nell’attesa di un intervento specialistico, perchè non si era in età adolescenziale. Dico probabilmente, perchè anche nelle scoliosi infantili ho visto diversi comportamenti in questi anni. Era meglio prenderla prima, ma probabilmente i danni non ci sono stati o sono stati minori.
Detto questo, non voltatevi indietro (non serve a nulla) ma guardate avanti. Affrontate al meglio la situazione, ed auguri per i vostri figli e per voi, perchè la strada è lunga.
PS: comunque anche in Italia ci sono le risorse per curare al meglio la scoliosi, anche quella infantile, ed anche se non si vuole operare il proprio figlio…
Commenti
Commento di Stefano Negrini
Il 16/06/2009 alle 16:49 Cara mamma Anna, il busto può essere una spina irritante notevole per un bambino come per un adolescente. Ci sono però alcuni aspetti da tenere presente quando si tratta di bambini.
Altre due annotazioni riguardano invece alcuni aspetti relativi al trattamento che può essere utile conoscere.
Chiaramente tutte queste sono considerazioni generali e non possono essere applicate con certezza ad un singolo caso, quindi a suo figlio. Fate comunque le vostre verifiche, parlatene bene con il vostro medico che cura la scoliosi (so bene che alcuni medici non si fanno carico di questi aspetti, ma le recenti Linee Guida sulla gestione del paziente con scoliosi chiariscono perfettamente come le probabilità di fallimento di un trattamento aumentano esponenzialmente se il medico non si fa carico del paziente a 360°: quindi, se non avete un buon feeling con il medico su questi aspetti, è meglio cambiare strada ed avere una assistenza completa al di là degli aspetti “tecnici” – scoliosi e corsetto), e poi decidete se vale la pena rivolgersi ad uno psicologo infantile, meglio ancora se si trova all’interno dell’équipe terapeutica a cui già vi siete rivolti per la terapia della scoliosi (magari non vi seguirà direttamente, ma sarà in grado di darvi consigli migliori). Auguri! |
Commento di emanuela
Il 30/09/2009 alle 21:30 gentile dott.negrini , riesce a dare una risposta al mio messaggio della scorsa settimana? |
Commento di emanuela c
Il 17/05/2010 alle 15:15 SCUSAMI, TI POSSO CHIEDERE SE PER CASO ABITI IN PROVINCIA DI MODENA. |
Commento di marialuisa
Il 19/05/2010 alle 09:15 Per Lele, ha ragione Roberta R., stai molto vicina a tua figlia e cerca di sollevarla da ogni tipo di sofferenza fisica e morale, perché specialmente quest’ultima, alla sua età, è più importante della salute corporea! La mia mamma, per varie e gravi problematiche esistenziali, non ha potuto “proteggermi”, come avrei voluto, dalla crudeltà del mondo, specialmente infantile, e così passavo mesi e mesi in collegio dove rifiutavo di mettere il corsetto, senza alcun controllo, vivendo nella massima libertà….ahimè… La minaccia continua di “ingessarmi” provocava in me una ribellione infinita. Quella che avrebbe dovuto essere una ottima soluzione, mi veniva paventata come una punizione. Nel senno di poi mi immaginavo un’ingessatura che avrebbe risolto in parte il mio dramma, la mamma che mi accompagnava a scuola, che mi aiutava a respirare quando faceva troppo caldo, che mi “grattava” quando il sudore mi faceva prudere l’interno dell’ingessatura….e invece?..Mi ritrovo a 68 anni con una scoliosi a S italica da urlo. Le due curve sono a 360 gradi, con tutti i problemi connessi, cuore a 120 battiti al minuto, un polmone schiacciato e la respirazione ventilata di notte. Il mio buon carattere e la mancanza di dolori forti durante il giorno mi permettono di vivere una vita assolutamente normale, se togliamo il dramma dei vestiti e degli specchi quando ci passo davanti dalla parte sbagliata!!!! Quindi ragazze, mi raccomando, fatevi aiutare dai vostri genitori e dai vostri medici..ma ASCOLTATELI… avete una scienza in continuo movimento, sfruttate le occasioni che oggi vi propone! |
Commento di mamma stefania
Il 31/05/2010 alle 18:31 Salve, sono la mamma di un bambino di 7 anni che ha una scogliosi determinata da tre emispondili, gradirei parlare con qualcuno che magari ha vissuto o vive |
Commento di MAMMA ANNA
Il 04/06/2010 alle 07:35 Vedo che c’e’ un’altra mamma Anna nel blog, comunque volevo dire a Stefania ti scrivero’ molto presto. Ciao |
Commento di MAMMA ANNA
Il 04/06/2010 alle 08:20 Stefania non riesco a scriverti, mi dice che l’indirizzo non è attendibile come mai? |
Commento di MAMMA ANNA
Il 05/06/2010 alle 05:55 Stefania sono riuscita a mandarti una mail,sono a tua diposizione se vuoi. |
Commento di MAMMA ANNA
Il 11/06/2010 alle 12:15 Per Antonio. Tanti auguri per il tuo intervento, appena puoi facci sapere com’è andata. Forza che siamo tutti con te. Ciao |
Commento di Carla
Il 11/06/2010 alle 15:08 In bocca al lupo Antonio! Aspettiamo tue notizie… presto toccherà anche a me! A presto Ciao |
Commento di anna maria
Il 11/06/2010 alle 15:30 X Antonio, un grosso grossissimo in bocca al lupo, vedrai andrà tutto bene. Io a distanza di 44 giorni dall’intervento sto già meglio |
Commento di Claudio
Il 11/06/2010 alle 19:57 Ciao Antonio, un grandissimo in bocca la lupo! Sono molto contento per te… andrà tutto bene, lo meriti! |
Commento di Stefano Negrini
Il 21/06/2010 alle 12:44 Gent. sig. Salvo, |
Commento di Daniela
Il 14/09/2010 alle 22:39 Grazie mille Dottor Negrini!!! Tra qualche settimana andrò dall’ortopedico, gli spiego tutto..e magari vi faccio sapere! |
Commento di domenico
Il 23/11/2010 alle 09:17 Per francesca caroleo |
Commento di Giordano
Il 01/08/2012 alle 10:17 Ciao a tutti,volevo sapere se il metodo atlantotec funziona davvero |
Commento di Roberto Roberti
Il 03/08/2013 alle 11:41 Egr Dott. Negrini, |
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Il 24/01/2009 alle 12:22
Grazie dottore, per la sua risposta. Ma sa, a volte sembra che noi mamme siamo delle paranoiche, e vediamo cose che non ci sono. Il mio rammarico più grande, è proprio il fatto di essere stata trattata con sufficienza ogni qual volta manifestavo i miei dubbi cercando con delle scuse di introdurre il discorso, perchè sembrava si infastidisse, come se mettessi in discussione la sua professionalità. Ora capisco anche il mio dottore, visto che fortunatamente di queste scoliosi non se ne vedono tante. Contesto il suo modo di sufficienza. A tal proposito desidero ringraziare lei e questo blog che ho scoperto davvero per caso. Finalmente qualcuno che ascolta il nostro senso di impotenza. Grazie dottor Negrini