Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Un blog sempre più “chirurgico”

12 giugno, 2008 (22:07) Di: Stefano Negrini

Il nostro blog è nato come luogo di scambio di esperienze e pareri tra pazienti, genitori, medici e altri operatori del settore.

Il blog è nato all’interno del sito di un Istituto come ISICO che:

  • fa dell’impegno ad evitare l’intervento chirurgico un punto prioritario di azione (pur riconoscendo alla chirurgia un ruolo fondamentale quando tutto il resto ha fallito e il paziente, ben informato – senza terrorismi inutili tipo: “finirai in carrozzina” o “non potrai avere figli”: SONO SCIOCCHEZZE, diciamolo chiaro e forte! -, la sceglie)
  • vuole offrire un’alternativa terapeutica ai pazienti che NON SI VOGLIONO OPERARE e vogliono comunque cercare di stabilizzare il più a lungo possibile la loro situazione clinica e vivere il meglio possibile con la loro deformità

Nonostante questo, il numero di commenti nel blog da parte di chi si è operato o di chi deve farlo prevalgono su quelli di chi si è curato conservativamente o di chi oggi è in cura.

Molti possono essere i motivi, tra i quali:

  • chi si è già curato vuole dimenticare la propria terapia, ma chi si è operato tende a ricordarla di più perchè comunque portatore di un armamentario chirurgico e di una schiena bloccata, e non “solo” di una scoliosi
  • una scelta ed una terapia così pesante come la chirurgia (comunque più pesante di qualunque corsetto portato anche per anni) lasciano un peso ed una necessità di confronto più significativi
  • la scelta se operarsi o meno spinge molto di più a cercare soluzioni e informazioni in rete
  • chi si sta curando per la scoliosi con i corsetti è più giovane e magari guarda meno i blog o è più “timido” nel proporre le proprie esperienze
  • chi si è operato più spesso è passato attraverso esperienze negative (una terapia che non ha funzionato, una scoperta tardiva della patologia)

Queste sono solo alcune possibili spiegazioni, e forse molte altre ne può dare chi ci sta leggendo, che le potrà proporre qui di seguito.

Come ISICO, come Istituto, accogliamo con molto piacere tutte queste testimonianze e scambi tra chi si è operato, anche perchè servono tantissimo a chi si sta curando oggi conservativamente per meglio scegliere la strada più adatta per se stessi. Infatti, nonostante le premesse di cui sopra, che costituiscono il nostro credo terapeutico, crediamo anche fermamente che i migliori risultati si hanno quando si incontrano:

  • le capacità terapeutiche di un medico e della sua équipe
  • le capacità di curarsi adeguatamente di un paziente (e della sua famiglia)
  • le convinzioni terapeutiche del medico e della sua équipe (derivanti anche dalle loro convinzioni esistenziali)
  • le scelte terapeutiche del paziente e della sua famiglia (derivanti essenzialmente dai loro orientamenti esistenziali)

Questi due ultimi aspetti sono spesso trascurati ed ignorati dal “pubblico”, ma anche dagli operatori del settore. In realtà sono però fondamentali, e vorrei spendere due parole su questo.

Nel mondo della scoliosi i due orientamenti filosofici che si confrontano sono:

  • la persona si costruisce con tanta fatica e sudore, tramite sforzi quotidiani continuativi
  • “via il dente, via il dolore”, ossia un intervento rapido e deciso risolve la maggior parte delle situazioni

Chi ha un orientamento del primo tipo (medici e pazienti), tende a scegliere il trattamento conservativo; chi ha un orientamento del secondo tipo, tende a scegliere il trattamento chirurgico.

Poi ovviamente ci sono altri aspetti da considerare, come la fatica di un trattamento prolungato con corsetti o i rischi di una chirurgia molto pesante ed invasiva come quella per la scoliosi. Ma questi sono solo aspetti in un certo senso secondari, perchè è la filosofia di vita di fondo che prevale e fa percepire come meno o più importanti i sacrifici di una scelta rispetto all’altra.

C’è infine un’altro aspetto da tenere presente: il numero di attori coinvolti in questa scelta e la loro naturale tendenza (filosofia di vita):

  • i medici sono naturalmente orientati in base alle loro scelte professionali: il chirurgo (ortopedico) preferisce la chirurgia, il non chirurgo (fisiatra) preferisce il trattamento conservativo-riabilitativo (quasi sempre è solo questione della psicologia di fondo del medico, che è poi la stessa che lo ha spinto a fare la sua professione – chirurgo o no – ma in alcuni casi ci può anche essere una forma latente e non cosciente di conflitto di interessi: mentre non ci sono studi sul trattamento conservativo, ce ne sono su quello chirurgico: in caso di ernia del disco, a parità di situazione clinica, si operano più facilmente i pazienti che se stessi o i propri familiari)
  • i figli scelgono più facilmente per la chirurgia: spesso sono naturalmente più portati al rischio e non hanno ancora imparato dalla vita che solo con la fatica personale e costante si costruisce un futuro
  • i genitori scelgono più facilmente il trattamento conservativo: spesso in loro la paura prevale e comunque hanno imparato a costruire lentamente con il tempo.

Detto tutto questo, una scelta pesante e difficile come quella se operarsi o meno, deve essere fatta da ciascuno individualmente dopo aver sentito tutte le “campane” terapeutiche e dopo aver trovato un medico in cui si ha profondamente fiducia. E i migliori risultati individuali arriveranno, combinando fiducia, scelte personali e qualità cliniche.

Quindi, benvenute tutte le esperienze. Ne abbiamo bisogno tutti, in questo lavoro in team che è l’unico che ci può dare risultati utili per i nostri figli.

Commenti

Commento di alessandra
Il 20/06/2008 alle 16:32

Salve, ho una scoliosi idiopatica molto grave credo si aggiri intorno ai 55° (non sono sicura) mi è stata diagnosticata all’età di 14 anni e fino ad adesso (ne ho 42) ho convissuto abbastanza bene con la mia patologia… non mi ha mai creato gravi problemi nè a livello estetico (nonostante sia visibile anche se non esageratamente) nè a livello di dolori che fino a circa 7 anni fa erano molto sporadici. adesso i miei dolori lombari sono costanti anche se controllabili. sono iniziati improvvisamente in modo piuttosto violento e non se ne sono mai del tutto andati. in quel periodo ho iniziato una fisioterapia posturale (metodo mezieres credo) e ancora ad oggi la pratico a periodi più o meno alterni in basi ai miei dolori e la situazione è migliorata e si è piuttosto stabilizzata. premetto che comunque dai 14 anni ho sempre fatto attività fisica inizialmente nuoto e successivamente palestra sia pesistica che altre attività ma non specifiche per la scoliosi anche se devo dire la mia muscolatura si è nel tempo notevolmente irrobustita. una settimana fa ho effettuato una radiografia che non mostra variazioni rispetto a quella effettuata 7 anni fa e mi sono presentata da un ortopedico decisa a fare qualcosa di più specifico non avendo a tutt’oggi capito quali siano i comportamenti giusti da seguire!! e da lì il dramma…l’ortopedico senza tanti riguardi mi ha detto che dovrò fra 10 anni o poco più operarmi. operazione dolorosa difficile e con lunga riabilitazione e non pochi rischi!!!!
da quel momento non riesco a vivere più bene la situazione, ogni minimo dolore della mia schiena al quale prima non avrei proprio fatto caso mi manda in crisi …ma dico io possibile che nessuno mi abbia mai detto una cosa del genere? e allora perchè la scelta di non mettere neppure il busto? allora fu deciso così a causa della mia magrezza che secondo il professore che mi seguiva avrebbe potuto causare danni ai muscoli e anche perchè nelle radiografie trimestrali che effettuavo non vi erano peggioramenti!! e adesso? secondo questo ortopedico non c’è niente da fare per prevenire un futuro peggioramento o di conseguenza l’operazione…stare alla sorte ed una radiografia ogni tre anni!! ma è proprio così? grazie Alessandra

Commento di monica
Il 23/06/2008 alle 15:49

Carissima Alessandra,
ho tre anni più di te e una forte scoliosi.
Soffro anche io di dolori alla schiena e quest’anno mi sono rivolta a un ortopedico che mi ha inviata da un chirurgo spinale che mi ha detto che dovevo affrontare l’intervento a breve/medio termine.
Non mi sono fermata lì: altri due chirurghi mi hanno detto che l’intervento non é necessario. Ora faccio tanta ginnastica posturale e nuoto.
Ogni caso é diverso ma conviene sentire più pareri.
Ti faccio un mare di auguri

Commento di alessandra
Il 23/06/2008 alle 17:00

Ciao Monica, mi da molto conforto il tuo intervento e spero di poter pure io evitare l’intervento! certo è che prima di arrivare all’operazione ho intenzione di sentire altri pareri…grazie di nuovo e mille auguri anche a te.
Alessandra

Commento di antonio
Il 30/06/2008 alle 14:20

Salve mi chiamo ANTONIO IERVOLINO di 44 anni da circa 2 anni la mia vita e diventata

un inferno ho una grave cifoscoliosi dorsolombare congenita con gradazione

di 52° che mi provoca dolori lancinanti. Ho girato diversi chirurghi

ortopedici per ovviare al problema, ma la risposta e sempre la stessa

rischio la sedia a rotelle se provo un intervento chirurgico. Da circa

un’anno e mezzo porto un corsetto gessato di tipo chenaux dalle ore 8 alle ore 21 con risultati poco

edificanti e svolgo terapia riabilitativa presso l’ospedale Santa LUCIA di

Roma

Ho gravi difficolta nel lavoro (sono invalido

al 90%)l’inps mi ha riconosciuto invalido non inabile, (ho altre malattie

che non mi va di scrivere nella mail) e tutto ciò provoca un continuo massacro sulla

colonna, ultimamente sono più le assenze che le presenze sul posto di lavoro.

L’inps purtroppo prima che effettivamente riconosca che una persona è inabile (credo che la debba vedere sulla sedia a rotelle) rende le cose più problematiche facendo passare mesi e mesi prima di convocare nuovamente una persona a visita

(che credo abbia tutto il diritto di vivere la propria vita in serenità.)tutto ciò ritengo sia assurdo e inacettabile.

Cordiali Saluti
Antonio

Commento di giusy
Il 06/08/2008 alle 13:27

Ciao a tutti, ho 25 anni e nel 98 sono stata operata di scoliosi con applicazione delle barre di Harrington dopo aver portato gessi e corsetti. Ci sono voluti quasi due mesi per riprendermi visto che avevo un sacco di dolori… Ho passato 9 anni tranquilli fino a quando lo scorso dicembre ho fatto una radiografia e una barra si è sfilata per cui deve essere rimossa. Ora ho dolori fortissimi alla schiena, alla gamba dx e non riesco a stare molto in piedi. Il prof ke mi dovrà operare dice ke non si tratta dello stesso intervento e ci vorrà al massimo un’ora a differenza della prima operazione quando ce ne sono volute 9. Ma io ho paura e vorrei sapere se si possono avere complicazioni e se si tratta di un intervento pericoloso.
Grazie

Commento di Fabio Zaina
Il 09/09/2008 alle 19:17

La risposta del dott. Zaina

Commento di mamma di davide
Il 10/09/2008 alle 15:19

ciao sono la mamma di davide affetto da cifosi con osteocondrosi grado 53 deve mettere il corsetto antigravitario vorrei saper cosa comporta nella vita quotidiana cosa si può fare e cosa no. visto che nessuno mi dà risposta

Commento di manuela
Il 07/11/2008 alle 14:28

Buongiorno,
mia madre ha 81 anni, vive in un piccolo paese della montagna tosco emiliana, ha spesso mal di schiena, dalle radiografie risulta che gli ultimi dischi della colonna vertebrale si siano consumati, che la cartilagine non ci sia piu’ o quasi e quindi l’unica cura sembra siano le trazioni (che pero’ non puo’ fare perche’ ha una ciste renale da operare al raggiungimento delle dimensioni giuste).
E’ possibile l’infiltrazione di sostanze gelatinose che sopperiscano alla mancanza della cartilagine e cure alternative alle trazioni? Mi potete indicare una struttura a Milano dove mia madre possa essere aiutata a stare meglio e magari a risolvere i suoi problemi di schiena?Grazie
Manuela

Commento di fabrizio
Il 24/08/2009 alle 14:22

Sono stato operato per scoliosi cervico dorsale 6 anni fà cone esecuzione di artrodesi posteriore e innesto di barra di Harrington. Ora ne ho 39. Sono stato benissimo i primi 2 anni dove avevo ridotto sensibilmente la mia motorietà (senza peralto precludermi attività anche sportive mediamente impegnative) ma facendo scomparire i dolori lancinanti che avevo precedentemente all’ intervento e facendomi acquistare una posizione ben eretta. Poi ho avuto un lento ma inesorabile peggioramento, venendo a comparire sempre più frequenti dolori/fastidio alle estremità della barra e perdendo parzialmente lo slancio che l’ operazione mi aveva dato. I dolori e la pressione che sento nelle zone interessate (estremi delle barre) sono sempre più insistenti e se prima trovavano un momentaneo sollievo con fisioterapia, massaggi e autotrazioni ora non mi lasciano mai. Rubando una espressione letta nel Blog mi sento “infilzato”. Non mi ricordo più l’ ultimo bel sonno riposante fatto senza rotolarmi nel letto in cerca di una posizione sopportabile. Il professore che ha eseguito l’ intervento ha considerato il tutto “normale” ma di prendere in considerazione l’ eventualità di istrazione della barra in caso di neccessità. Sto valutando. Nell’ attesa vorrei scambiare pareri e opinioni con chi avesse eseguito intervento di estrazione di barra di Harrington per avere un’ idea più concreta. Ho intenzione di prendere al più presto una decisione perciò attendo con ansia qualche riscontro, parere e confronto di esperienze. Grazie.

Commento di melissa
Il 19/11/2009 alle 19:22

Mio padre si deve operare alla spina dorsale perchè ha cinque ernie al disco fuori i cuscinetti tutti e finiti volevo chiedere e alto il rischio che puo rimanere bloccato??

Commento di Rosa F.sca
Il 31/01/2010 alle 22:25

Caro Dr. Negrini,
sono una ragazza che sta quasi per compiere 18 anni e senza offesa conosco molto bene la vita. Ho letto il suo argomento e sono rimasta molto impressionata da una sua espressione: “via il dente via il dolore” e la persona si costruisce con tanta fatica e sudore… purtroppo ci sono casi, come lei sa, che il busto diventa inutile nonostante tutti i sacrifici.
L’intervento non viene deciso in un minuto anzi…
Io parlo per me e della mia esperienza. Leggendo questo suo commento ci sono rimasta molto ma molto male e mi corregga se sbaglio ma ho capito che noi ragazzi scegliamo l’intervento per non fare sacrifici. Se è così non è assolutamente vero, nessuno vorrebbe farsi operare ma quando non c’è più niente da fare è l’unica soluzione.
Io sono stata operata nel 2005 a ….. da un grande primario ormai scomparso ma già nel 2003 ho sconfitto una malattia che non ho neanche voglia di parlarne perché mi fa solo rabbia e inoltre ho fatto tanti sacrifici per guarire col corsetto. Ancora tutt’oggi ho dei problemi alla colonna vertebrale ma non legati all’intervento.
Credo di aver espresso bene il mio pensiero e soprattutto di non averla offesa.

Rosa Francesca

Commento di Stefano Negrini
Il 03/02/2010 alle 10:25

Carissima Rosa,
grazie per darmi la possibilità di precisare. Non intendevo assolutamente colpire la sensibilità di chi ha fatto mille sacrifici e purtroppo è dovuto arrivare lo stesso all’intervento. E non volevo neanche giudicare chi tende ad applicare anche in questo campo una formula che secondo me non funziona (appunto “via il dente, via il dolore) e che non mi piace proprio.
Cara Rosa, l’intervento chirurgico è una TERAPIA, e viene applicata perché in certe situazioni è purtroppo inevitabile. Non è vero che noi dottori siamo in grado di guarire tutte le malattie. Anzi, siamo in grado di guarirne proprio molto poche. Credo che uno dei motivi principali del discredito caduto in questi anni sulla nostra professione di medici è proprio il fatto che abbiamo fatto credere alla gente che siamo in grado di guarire le malattie. Questo è vero solo per poche, pochissime malattie. Per tante altre invece ne minimizziamo il più possibile gli effetti, e nulla più. Nella nostra disperata ricerca del curare LA MALATTIA ci siamo però dimenticati come medici che il nostro ruolo è curare I MALATI. Questo implica aiutarli a stare meglio anche quando la malattia purtroppo vince.
L’intervento chirurgico è una terapia, molto invasiva, che serve per far stare meglio i malati. Va bene per alcuni, non va bene per altri, perché essendo molto invasiva non tutti la vogliono/possono affrontare. Quello che non accetto personalmente è l’atteggiamento (che oggi appare prevalente negli Stati Uniti) di non fare nulla, nessuna terapia, e se la scoliosi peggiora operare. A questo mi riferivo con “via il dente, via il dolore”, a questo atteggiamento per me inaccettabile. Di certo non mi riferivo a voi che avete fatto mille sacrifici e che poi avete dovuto purtroppo procedere (guidati ed accompagnati dal vostro medico) nella scelta di una cura, di una terapia difficile, molto difficile, ma importante per voi.
Io personalmente, e tutti noi di ISICO come struttura, ci mettiamo sempre di fianco a tutti quanti hanno gravi problemi di scoliosi per aiutarli al meglio. Alcuni non si vogliono operare, e sono quelli che aiutiamo con più impegno. Altri hanno deciso di operarsi (noi non lo facciamo, non siamo chirurghi, siamo specializzati nel trattamento non chirurgico) e giustamente stanno a lungo tranquilli e lontano dai dottori perché non hanno problemi. Se e quando i problemi compaiono siamo disponibili ad aiutarli cercando di evitare ulteriori interventi. E poi aiutiamo tanti altri che vogliono prevenire i problemi, che si vogliono tenere sotto controllo.
Insomma, cerchiamo di curare i nostri malati, di gestire la malattia. A volte vi aiutiamo a vincere, altre volte vi dobbiamo accompagnare nella sconfitta, altre volte ci lasciate per cercare altri compagni di strada, magari più bravi di noi.
Ma non credo che siamo diversi da tanti altri medici…
Cara Rosa, scusa se ti ho in qualunque modo offeso, ed ho offeso magari altri che come te hanno fatto tutta la loro fatica. Non era mia intenzione.
Auguri
Stefano Negrini

Commento di Rosa F.sca
Il 03/02/2010 alle 14:54

Caro Dr. Negrini,
mi ha fatto molto piacere che lei abbia chiarito questo punto e inoltre accetto le sue scuse. A primo impatto leggendo quel suo commento sembra logico che una persona come “me” pensa senz’altro al negativo. Non sa quanti sacrifici ho fatto per evitare l’intervento e quante situazioni difficili ho affrontato.
In un ospdale dissero addirittura che stavo benissimo che la scoliosi e i dolori che mi causava una malattia erano tutto frutto della mia immaginazione… poi ho conosciuto un medico (primario) che mi ha salvata dalla scoliosi e non solo. Oggi questa persona speciale è volata in cielo ed è diventato il mio angelo custode ed è solo pensando a lui che ritrovo la forza di affrontare le situazioni più difficili che sto avendo in questo periodo.
Se oggi sono qui a scrivere su questo blog è solo merito del mio angelo custode. 🙂

Rosa Francesca

Commento di Debora
Il 04/04/2010 alle 14:50

Ciao a tutti i lettori del blog di Isico e sinceri auguri di una Santa Pasqua a tutti!!
Volevo fare una domanda a chi è già passato nell’esperienza del corsetto…
Sono Debora, la mamma di Martina che ha 14 anni e mezzo e da 5 giorni indossa il suo primo corsetto: uno Sforzesco.
Da ieri riesce a tollerarlo un pò meglio, ma la notte…non riesce proprio a dormirci!
Lo porta per un pò d’ore poi se vuole dormire qualche ora se lo deve togliere.
Il fatto è che lei dice che in qualsiasi posizione si mette avverte un dolore al centro dello sterno.
La cosa mi sembra strana poiché il corsetto in quel punto è aperto per lasciar spazio al seno, ma lei insiste che come si mette lunga inizia ad avvertire quel dolore.
Ora io vi chiedo se c’è qualcuno che ha passato gli stessi problemi, per sapere se è normale oppure no, e quanti giorni circa devono passare prima che si riesca a portarlo tutta la notte e poterci dormire…
Mi preoccupa un pò, anche perché la mattina si deve alzare per andare a scuola e passando le notti in bianco…
Grazie a tutti coloro che mi risponderanno e mi faranno un po’ di chiarezza…
Volevo anche ringraziare il Dott. Negrini e il Dott. Zaina, perché questo blog è una cosa utilissima soprattutto per scambiarsi le opinioni e per farci sentire meno soli…Debora

Commento di Laura
Il 04/04/2010 alle 21:11

Ciao, anche io porto il corsetto Sforzesco e anche io i primi giorni sentivo un dolore allo sterno (più esattamente un po’ a sinistra), come se venisse schiacciato, con una sensazione quasi di prurito delle ossa…non ricordo sia durato molto, comunque non più di una settimana; credo sia dovuto alla forza stessa del corsetto, al suo “lavoro”, alla spinta che dà in modo indiretto anche dove non sembra, come appunto allo sterno, e non al fatto che prema in quel punto perché proprio lì il corsetto è aperto. E lo stesso doloretto è tornato infatti quando sono state modificate le spinte!! Ma è durato circa due giorni. Io però lo sentivo durante la giornata, mentre per dormire non ho mai avuto problemi: la prima settimana mi svegliavo ogni tanto, ma dopo pochi minuti ero di nuovo addormentata! In pratica ho dormito bene dal primo giorno… Che fortuna!!
Comunque ci si abitua in fretta a portarlo e soprattutto di notte non si sente più, anzi è proprio quando si dorme che si sta veramente comodi, di giorno un po’ meno…
Sono sicura che il dolore andrà via subito e che sua figlia riuscirà a dormire tranquilla! 🙂
Un abbraccio
Laura

Commento di Debora
Il 06/04/2010 alle 12:55

Grazie Laura per la tua risposta!
Sono sicura che tra pochi giorni diventerà tutto più semplice come tu dici…
Comunque ti faccio tanti in bocca al lupo per la tua scoliosi e….forsa ragazze tenete duro che tutto passerà e ci guadagnerete in salute!!
Ciaooo
Debora

Commento di Stefano Negrini
Il 09/04/2010 alle 09:53

Cara Debora e cara Laura (che ringrazio per la sua testimonianza, certamente utile a tante),
una spiegazione tecnica. La spinta sulle costole posteriormente provoca sempre una irritazione anteriore dove le coste si incontrano con lo sterno. A seconda delle singole persone, per alcune è dolore, per altre è fastidio, altre ancora non sentono nulla (e questo non vuol dire che il corsetto non funzioni: è solo questione di “sensibilità” locale). E’ comunque una cosa molto frequente e non ci si deve preoccupare.
Il problema della notte è che, anche dal punto di vista psicologico, per alcune persone è un momento molto delicato, in cui si è più “indifesi”, oppure si subiscono di più alcune angosce che durante il giorno si riescono ad allontanare. Quindi, il dolore fisico si può accentuare anche solo per quello. A volte un piccolo aiuto farmacologico (chiesto al proprio pediatra) può essere risolutivo per superare la crisi.
Un altro problema da considerare, soprattutto con un corsetto così “forte” ed impegnativo come lo Sforzesco (nel senso che spinge quanto un gesso, pur potendo essere tolto come un corsetto) è il fatto che il “metti e togli” prolunga solo il disagio ed il fastidio, alla schiena come allo sterno. Perché ogni volta si riprovoca la stessa “violenza” e quando si toglie il corsetto si ritorna al punto di partenza. Meglio insistere e non cedere al limite allargandolo solo un pochettino, altrimenti da sempre più fastidio e non ci si abitua più. Ma non credo che ormai sia più il caso di Martina, visto che è passato un po’ di tempo e dovrebbe essersi ormai abituata: è un consiglio per tutte le altre che in futuro ci passeranno…
Auguri a Martina ed a Laura
Stefano Negrini

Commento di Debora
Il 11/04/2010 alle 13:33

Caro Prof. Negrini, grazie mille per avermi risposto!!!
Ora che sono trascorsi circa 10 giorni da quando mia figlia Martina ha iniziato ad indossare il corsetto sforzesco, devo ammettere che va molto meglio (come lei mi aveva preannunciato).
Infatti la notte non avverte più quel dolore allo sterno e riesce a dormirci tranquillamente.
Però se possibile le volevo fare un’altra domanda: fin dall’inizio mia figlia ha sempre avuto un dolore sotto l’ascella più bassa (credevo fosse normale per l’effetto di spinta del corsetto), ma ora ho notato che sotto il braccio si è formata come una ferita con la crosta.
Faccio presente che tutti i giorni ho massaggiato le diverse parti del corpo con l’alcool, ma non so se è normale questa ferita che si è venuta a formare. Vorrei tanto avere dei chiarimenti anche su questo, dato che ho potuto riscontrare la sua gentilezza e serietà.
Grazie, Debora.

Commento di MARTINA da NAPOLI
Il 11/04/2010 alle 19:59

Buona sera Signora Debora! Sn Martina ho quasi 13 anni e anke io ho vissuto sei mesi fa (quando ho messo il corsetto) la stessa cosa di sua figlia. Innanzitutto bisogna lavarsi il tronco tutte le sere, ma molto importante é passare la pasta fissan (quella blu, la piu’ forte) sulle ferite. Vedrà dopo 2,3 settimane passa tutto, l’importante è essere costanti! Ho avuto tutto il tronco ricoperto di queste ferite, so cosa significa!!
Un abbraccio forte!

Commento di Stefano Negrini
Il 13/04/2010 alle 08:36

Cara Martina,
grazie per aver anticipato la mia risposta. Una sola aggiunta: a volte degli assorbenti igienici femminili sulla parte superiore del corsetto dove si è creato il problema possono aiutare, mantenendo l’igiene locale ed ammorbidendo il contatto. Se si forma del pus, allora una polvere cicatrizzante ed antibiotica (chiedere al proprio medico) può altrettanto essere utile.
Una cola cosa, Martina, per chi comincia ora ad indossare il corsetto: non è esatto dire che il tronco si riempie di ferite… qualcuno potrebbe interpretarlo letteralmente e farsi spaventare. Ci sono delle zone di abrasione dove la pelle deve ispessirsi e raramente in qualche caso la pelle si può rompere, ma questa non è la norma…
Ciao e grazie
Stefano Negrini

Commento di MARTINA da NAPOLI
Il 14/04/2010 alle 16:45

DOTTORE MI SCUSI!!! NN VOLEVO SPAVENTARE LA GENTE!!! ERA SOLO PER DIRE CHE A ME E’ CAPITATO E COSI’ HO FATTO SAPERE COSA HO USATO…SORRY!!

Commento di Debora
Il 14/04/2010 alle 20:24

Cara Martina, non ti preoccupare…non hai spaventato nessuno!
Comunque per mia figlia che si chiama Martina come te è andata a finire che la ferita non si è richiusa, anzi è diventata un vero e proprio taglio e ho dovuto mettere i cerottini che sostituiscono i punti.
Inoltre domani mattina andremo anche a Parma per modificare il corsetto perché così non può proprio andare…
In questi giorni ha dovuto togliere del tutto il busto perché il taglio si dovrebbe richiudere, ma non è facile!!
Comunque grazie a tutti quelli che rispondono e a tutti quelli che scrivono in questo blog, perché è molto importante e utile confrontarsi.
Ciao Debora

Commento di Michela
Il 15/04/2010 alle 17:47

Ciao a tutti. Ho scritto un solo altro messaggio in questo blog, dove non ho specificato che tipo di busto porto. Il primo che ho portato era un normale Cheanau (come accidenti si scrive?? :D), con le stecche dalle ascelle alle clavicole, ma in questo nuovo mi sono state tolte (evvai) dato che la mia curva cifotica è ormai nella norma.
A proposito di ferite provocate dal busto: anche il mio come quello di Martina figlia di Debora all’inizio era troppo alto sotto un’ascella: mi aveva arrossato molto e quindi mia mamma mi ha messo per un po’ una crema all’ossido di zinco, o qualcosa del genere, ma mettendone troppa mi si era formata una crosta marrone-verde (bleah). Quindi: NON NE USATE TROPPA.
Comunque al collaudo (dopo un mese che mi era stato dato il busto) me l’hanno sistemato e non mi ha fatto più male.
In seguito la pelle sulle clavicole è stata rossa e secca in modo costante, riguardo a questo mi hanno detto di non mettere crema idratante ma alcool per formare un callo che protegga la pelle. L’ho fatto per un po’ però… non è che la cosa sia migliorata. Comunque.
Un sincero affetto verso coloro che hanno vere ferite.
Ciao
ps. Martina figlia di Debora mi sa proprio che ci conosciamo 🙂

Commento di MARTINA da NAPOLI
Il 18/04/2010 alle 14:06

Caro Dott. Negrini, un paio di giorni fa ho scoperto una cosa ke mi ha lasciato senza parole. Ho letto una settimana fa un suo commento, dove lei ha scritto ke i “ragazzi stupidi rimangono stupidi”. E se io le dicessi ke a me, mi hanno preso in giro alcuni ragazzi della mia classe, e una professoressa? E’ stato un giorno in cui io ero assente a scuola, e la mia prof. ha detto alla mia migliore amica: “…Martina e’ ALTEZZOSA e “ha la puzza sotto il naso”… Tu ti isoli stando cn lei, perke E’ UNA RAGAZZA CON PROBLEMI! STAI CN UNA BRAVA RAGAZZA CM “x”…”. Dottore, vengo chiamata altezzosa perke mi vesto bene cm gli altri, perke secondo la prof. io nn ho lo stesso diritto di vestirmi cm si veste una ragazza cm le altre, e anke per questo ” ho la puzza sotto il naso”!! Eh…io sn secondo la professoressa una ragazza cn problemi perke ho il corsetto; nn e’ vero che io faccio isolare la gente, ma io seleziono le persone, perke mi creda dottore, di brave persone nella mia scuola ne esistono poche, e sn diventate ancora di meno due giorni fa. IO DEVO ESSERE ISOLATA PERKE NN SN UNA BRAVA RAGAZZA… IO SN SENZA PAROLE!!!…CERTA GENTE MI FA PROPRIO SCHIFO!!! Una professoressa normale dovrebbe mandare messaggi giusti ai propri alunni…Dottore, la saluto cordialmente, e devo dire di nuovo grazie per questo importantissimo blog. ; (

Commento di Stefano Negrini
Il 23/04/2010 alle 14:46

Cara, carissima Martina,
non te la prendere. Mi viene in mente una cosa però: non è che la tua prof ti considera altezzosa solo perché stai sempre diritta ed impettita (oltre a vestirti bene, come tu dici) e non si è neanche accorta che porti il corsetto? In passato mi è già successo.
Con un corsetto poco visibile, in una ragazza che si veste bene e con cura, e che magari diventa un po “riservata” ed attenta nella scelta delle amicizie a causa di quello che sta vivendo, si corre anche questo rischio, di sembrare un po “aristocratiche”. Secondo me dovresti provare a parlare con questa Prof, per capire se ha capito che tu porti il busto. E comunque, attenzione a giudicarla sulla base delle “voci” riportate, non è detto che sia proprio andato tutto così: si corre il rischio di giudicare male qualcuno che magari non lo merita.
E se invece se lo merita, allora sei stata sin troppo buona. Perché i ragazzi stupidi sono comprensibili (hanno tempo per crescere ed imparare a vivere) ma gli adulti così non sono proprio accettabili. E ti devo dire che anche di questi ne ho purtroppo visti.
Auguri e non farti deprimere: facci una risata, perché tu sei più forte e migliore di loro.
Ciao
Stefano Negrini

Commento di luciana
Il 10/06/2010 alle 14:14

Ciao a tutti io ho 47 anni, 2 figli e da circa 35 anni sono sta operata di scoliosi con barra di Harrington che fino a pochi anni fa nn mi ha dato problemi. Da circa 3 anni ho dolori articolari sia alle braccia che alle gambe, ora per poter camminare faccio uso di un bastone dopo varie visite mi è stato detto che questi dolori provengono dalla mia schiena. Ora dopo un ulteriore esame perché nn riesco più a stare a letto e poco anche seduta mi si intorpidiscono sia gambe che braccia con dolori insopportabili mi è stata riscontrata un osteoartrosi del rachide; la mia paura è di finire su una sedia a rotelle sarà così? Qualcuno mi può consigliare ? GRAZIEEEEEEEEEEEEE

Commento di Claudio
Il 10/06/2010 alle 20:17

Un saluto grande a tutti i frequentatori di Isico!
Salve Dott. Negrini, soffro da anni di ipercifosi, e per questo motivo vorrei chiederLe – se Lei vorrà e troverà il tempo ed il modo di rispondermi chiaramente – che differenza c’è tra una “ipercifosi” ed una cifosi “alta”; inoltre, è possibile passare da una condizione all’altra mantenendo gli stessi gradi di curvatura? ( da ipercifosi a cifosi alta )
Grazie e buon lavoro!

Commento di Alessandra
Il 30/11/2010 alle 13:51

Son affetta sin dalla nascita da Osteopsatirosi altrimenti nota come “Osteogenesi Imperfecta”, condizione caratterizzata da estrema fragilità ossea che mi ha causato nel tempo ripetute e numerose fratture a carico delle ossa lunghe, gravi deformità osteoarticolari ed in particolare della colonna vertebrale.
In data 18 Maggio 2010 sono stata sottoposta ad intervento chirurgico correttivo per scoliosi toracolombare e si è reso necessario rinforzare la stabilità degli impianti di titanio con cemento acrilico ed estendere la strumentazione sino da T8 sino alla pelvi.
Adesso son passati 6 mesi e sono in fase di fisioterapia con rinforzo muscolare.
Comunque grazie a tutti quelli che rispondono e a tutti quelli che scrivono in questo blog, perché è molto importante e utile confrontarsi.
Chiunque fosse interessato a saperne di più può contattarmi al seguente indirizzo e-mail: alex.per@tiscalinet.it o cell 349.5858096
Un saluto affettuoso a tutti Voi frequentatori di Isico.

Commento di FABRIZIO
Il 09/04/2011 alle 15:44

Vorrei avere l’opportunità di parlare con chi avesse subito intervento di rimozione di barra di Harrington. Sono stato operato per scoliosi cervico dorsale alcuni anni fà con esecuzione di artrodesi posteriore e innesto di barra di Harrington. Sono stato benissimo i primi 2 anni dove avevo ridotto sensibilmente la mia motorietà (senza peralto precludermi attività anche sportive mediamente impegnative) ma facendo scomparire i dolori lancinanti che avevo precedentemente all’intervento e facendomi acquistare una posizione ben eretta. Poi ho avuto un lento ma inesorabile peggioramento, venendo a comparire sempre più frequenti dolori/fastidio alle estremità della barra e perdendo parzialmente lo slancio che l’operazione mi aveva dato. I dolori e la pressione che sento nelle zone interessate (estremi delle barre) sono sempre più insistenti e se prima trovavano un momentaneo sollievo con fisioterapia, massaggi e autotrazioni ora non mi lasciano mai. Rubando una espressione letta nel Blog mi sento “infilzato”. Non mi ricordo più l’ultimo bel sonno riposante fatto senza rotolarmi nel letto in cerca di una posizione sopportabile. Il professore che ha eseguito l’intervento ha considerato il tutto “normale” ma di prendere in considerazione l’eventualità d’estrazione della barra in caso di neccessità. Sto valutando. Nell’ attesa vorrei scambiare pareri e opinioni con chi avesse eseguito intervento di estrazione di barra di Harrington per avere un’ idea più concreta. Ho intenzione di prendere al più presto una decisione perciò attendo con ansia qualche riscontro, parere e confronto di esperienze. Grazie.

Commento di Antonio
Il 06/07/2011 alle 10:27

Gentile Dr Negrini,
dopo aver inviato un caro saluto a tutti i lettori del blog passo a proporle il mio caso e quindi a chiederLe cortesemente alcune sue indicazioni e consigli.
Lo scorso mese di marzo siamo accorti che nostra figlia di 12 anni (è nata il 6/8/1998) era affetta da scoliosi lombare sx che in meno di un anno dall’ultimo controllo senza esito era progredita fino a 40°(Risser 2+, gibbo 14mm). Ci siamo rivolti al — dove, visto il rapido evolvere della patologia, hanno ritenuto di intervenire immediatamente con un corpetto in gesso di Risser (17° rilevati con rad. subito dopo gesso) sostituito dopo due mesi (lo scorso Giugno) con un corsetto tipo Cheneau modificato (gibbo 9mm) da portare a tempo pieno per almeno 22/23 ore giornaliere. Durante il periodo con corpetto in gesso è comparso primo menarca.
Siamo al momento pienamente soddisfatti della professionalità dimostrata dal personale medico e paramedico e fiduciosi nella terapia intrapresa. Anche la bambina, che fortunatamente ha un carattere molto forte, è molto determinata e si sta attenendo scrupolosamante ancorchè grande sacrificio a quanto raccomandatole. Prossimo controllo sarà a Settembre pv.
Il motivo per cui Le scrivo riguarda quella che voi chiamate cinesiterapia SEAS. Finora nessuno ci ha parlato (probabilmente ne parleremo prossimamente) di alcuna terapia che aumenti l’azione correttiva del corsetto, prevenga eventuali complicazioni e serva ad una stabilizzazione vertebrale quando il corsetto non è indossato. Per questo motivo le chiederei di volermi gentilmente chiarire se la tecnica SEAS è applicata soltanto presso i vostri centri o è conosciuta anche da altri in Toscana (siamo di Grosseto) specificando, nel caso fosse un know how specifico ISICO, quanto tempo richiederebbe per un apprendimento almeno delle tecniche base di autocorrezione attiva.

La ringrazio anticipatamente e La saluto cordialmente.
Antonio

Commento di Stefano Negrini
Il 12/07/2011 alle 09:37

Egr. sig. Antonio,
purtroppo c’è una forte tradizione (non solo in Italia, devo dire) che sostiene che gli esercizi per la scoliosi non servono a nulla. In realtà i lavori scientifici hanno dimostrato che non è così, che gli ESERCIZI SPECIFICI effettuati seguendo tecniche particolari basate sull’AUTOCORREZIONE possono essere estremamente utili. Il problema è che in Italia (ma anche all’estero) ci sono tantissime tecniche che vengono proposte per chi ha la scoliosi, alcune anche francamente DANNOSE, che fanno peggiorare i pazienti, e questo rinforza chi crede negli esercizi che non siano utili. Inoltre, se non si sa quali esercizi possano essere utili e quali no, o se non si hanno a disposizione posti in cui far fare gli esercizi con affidabilità, per motivi di prudenza è meglio astenersi dal prescriverli.
Da questo punto di vista, legga il nostro blog e troverà alcuni nostri interventi che fanno nomi e cognomi di tecniche che non vanno utilizzate, così come avrà modo di percepire anche da alcune polemiche intervenute nel tempo come questo mondo sia variegato e purtroppo popolato da tanti “personaggi in cerca d’autore” (per voler essere sia colti che gentili nei loro confronti…).
Le tecniche che hanno dimostrato di funzionare sono:

* SEAS, da noi proposta
* Lyonese (progenitrice della SEAS): ancora utilizzata da qualcuno in giro per il mondo, anche in Italia
* Schroth (Territori di madre lingua tedesca e Spagna)
* DoboMed (Polonia)
* Side-Shift (una volta Inghilterra, oggi solo Giappone)

Tutte le altre non hanno dimostrazione di efficacia.
Ora, come fare a far fare a proprio figlio la SEAS ? E’ sufficiente fissare una seduta di 90 minuti con un terapista di ISICO presso uno dei nostri Centri (si veda il nostro sito http://www.isico.it) per l’elenco aggiornato. Attenzione, questo viene fatto in alcune sedi e non in tutte, quindi è importante chiedere bene al nostro CUP nazionale per la prenotazione. Anche se ci sono magari da fare dei chilometri, però gli esercizi vengono cambiati una volta ogni 3 mesi, e basta ogni volta solo una seduta di 90 minuti per averli provati tutti, avere la propria scheda di lavoro ed il proprio DVD che poi consentirà di lavorare o a casa o presso un centro riabilitativo o una palestra vicino a casa, o con un personal trainer, un allenatore che si rendano disponibili a seguire il ragazzo.
E’ indispensabile essere seguiti da medici di Isico ? In realtà no. E’ evidente che se si fa tutto con Isico si possono ottenere le maggiori sinergie, ma è possibile fare gli esercizi anche su prescrizione di altri medici specialisti che seguano il ragazzo per la scoliosi. Ovviamente però ci vuole una prescrizione medica, perché senza non è possibile accedere a questa prestazione riabilitativa sanitaria.
Cordiali saluti
Stefano Negrini

Commento di Martina
Il 18/07/2011 alle 13:20

ehi 🙂 dovrò portare anche io il corsetto sforzesco, ma temo che sia più fastidioso… è vero? vorrei un parere da qualcuno che lo ha portato davvero 😀

Commento di Ceci
Il 19/07/2011 alle 09:31

Io ho portato il corsetto sforzesco e.. beh sì allìinizio è un po fastidioso ma se lo porti con costanza diventerà un tuo “compagno di avventure” ahhaha =)
in bocca al lupo Martinaa ciaoo

Commento di Stefano Negrini
Il 25/07/2011 alle 10:55

Cara Martina
io non li ho provati, ma ho sentito i commenti di moltissimi pazienti che hanno provato lo Sforzesco ed altri corsetti. Te li posso riassumere così:

  • Rispetto al Lyonese: lo Sforzesco è più “comodo”, perché più simmetrico, anche se più rigido e spinge di più. Solo 2 casi su qualche centinaio hanno affermato che stavano meglio con il Lyonese
  • Rispetto allo Cheneau simmetrico: lo Sforzesco spinge solo di più, ma non dà più fastidio, d’estate il materiale diventa meno caldo. Per il 50% è meglio lo Cheneau, per il 50% lo Sforzesco
  • Rispetto allo Cheneau 2000 o asimmetrico: lo Sforzesco è molto più comodo data la simmetria, ma spinge di più. Per il 95% dei casi meglio lo Sforzesco, per il 5% lo Cheneau asimmetrico
  • Rispetto al gesso: lo Sforzesco spinge altrettanto, se non di più, ma almeno si può togliere. Per il 100% meglio lo Sforzesco
  • Rispetto al Milwaukee: non c’è paragone, essendo basso. Per il 100% meglio lo Sforzesco

Queste le sensazioni raccolte in questi anni. Poi, ovviamente, tutto è soggettivo.
In generale, lo Sforzesco richiede una fase di adattamento “impegnativa” per le grosse spinte che porta, ma poi non crea più grossi disturbi superato il primo periodo.
In bocca al lupo per la tua cura
Stefano Negrini

Commento di Martina
Il 04/08/2011 alle 12:12

grazie mille a entrambi 😀

Commento di Martina
Il 04/08/2011 alle 12:14

ho il corsetto sforzesco da ieri e alla prima prova (prima di aspettare 3 ore che lo dovevano sisteamre) ho provato delle fitte fortissime alle costole sx… il tecnico dice che non è normale. perchè? cè… non dovrebbe farmi male schiena invece che le costole?

Commento di Fabio Zaina
Il 16/08/2011 alle 07:32

Cara Martina,
costole e sterno sono strettamente collegate, e il corsetto spinge sulle costole per allineare le vertebre. Quindi non deve stupire se avverti qualche dolore a livello delle coste, soprattutto a livello anteriore, dello sterno. Sono disturbi che tendono a passare rapidamente, devi solo avere un po’ di pazienza.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di alina
Il 17/10/2011 alle 18:50

Gentilissimi dottori mi sono rivolta a voi il 5 di ottobre 2011 ma non ho ricevuto alcuna risposta,nel frattempo ho effettuato visite da 2 dottori ortopedici,il primo mi ha detto che mi dovevo operare con urgenza,il secondo mi ha detto mi ha invitato ad effettuare degli esercizi addominali e piscina,non so a chi devo dare retta,sono tanta preoccupata,sono di firenze,mi potete aiutare per favore,aspetto vosta gradita risposta.

Commento di Sabrina Donzelli
Il 20/10/2011 alle 09:54

Cara Alina,
capisco il tuo stato di ansia e preoccupazione ma purtroppo “marcata scoliosi a S dorso lombare e discreta dismetria delle creste iliache e dei tetti acetabolari.” non ci dice molto della tua situazione, per definire il trattamento più idoneo al tuo specifico caso, è indispensabile visionare e misurare la radiografia ed effettuare una valutazione dettagliata della tua schiena ottenibile solo attraverso una visita, senza questi elementi fondamentali è difficile darti un consiglio. Se parliamo di scoliosi non esiste l’urgenza di intervenire chirurgicamente, perciò stai tranquilla e prenditi tutto il tempo necessario per valutare i pro e contro e sentire diversi pareri clinici. L’attività fisica regolare è sempre consigliabile e salutare un po’ per tutti ma a maggior ragione per chi ha problemi alla schiena.
Spero di averti aiutato almeno un po’!
Tanti auguri!
Sabrina Donzelli

Commento di Fabio Zaina
Il 20/10/2011 alle 09:57

Gent.ma Alina,
non c’è modo di esprimere un giudizio sulla tua situazione tramite il blog, ma è necessario visitarti. Quello che si può dire è che le scoliosi anche gravi non necessitano di trattamento chirurgico urgente. Anzi, operarsi di fretta è una pessima idea perché l’intervento comporta importanti effetti collaterali come la perdita di movimento della colonna oltre ai rischi operatori immediati. L’indicazione all’intervento chirurgico riguarda le curve oltre i 45-50 gradi, quindi questo è un primo spartiacque per aiutarla ad orientarsi. Altre informazioni sulla scoliosi dell’adulto sono riportate in vari post di questo blog, e non sto quindi a ripeterle. Aggiungo un ultimo consiglio: provi a sentire ancora un parere scegliendo qualcuno che si occupa solo di scoliosi.
Fabio Zaina

Commento di Ylenia
Il 05/06/2012 alle 15:52

Salve a tutti. Anch’io come voi purtroppo ho avuto e sofferto di scoliosi,in particolare dai 14 anni dove i medici mi hanno consigliato di portare un corsetto e effettuare ginnastica correttiva. Ora ho 24 anni e sono stata operata 7/8 anni fa perché purtroppo avevo una curva evidente di più di 44 gradi. Correzione con barre di Harrington e a parte i primi periodi dopo l’intervento, non ho mai riscontrato grossi dolori…I medici ovviamente mi hanno detto di evitare sforzi eccessivi, pesi, sport agonistici e cose del genere. Ora la mia domanda è vista l’impossibilità di “lavori pesanti” o di movimento, se avessi diritto a rientrare in una forma di invalidità civile…visto appunto il fatto di non poter fare tutti i lavori…
Ringrazio per l’attenzione.

Commento di nadia gravina
Il 29/12/2012 alle 12:31

Sono la mamma di un bambino di 8 anni, con familiarità positiva, al quale è stata diagnosticata SCOLIOSI D2 DX CONVESSA 14 GRADI (poi una parola che non capisco tipo cocotro..) SX CERVICO-DORSALE. Gli è stato consigliato busto MILWAUKEE da portare 14-16 ore. Sono preoccupata per le conseguenze psicologiche, vorrei capire se è necessario portare un busto ora o è possibile attendere e se è proprio necessario scegliere il Milwaukee. Grazie della disponibilità

Commento di Sabrina Donzelli
Il 31/12/2012 alle 15:35

Cara Nadia,
Come già risposto altre volte in questo blog, esistono molte alternative al busto Milwaukee per il trattamento delle scoliosi giovanili. A seconda dei casi è possibile che sia sufficiente monitorare la situazione con visite regolari, che si possa controllare l’evolutività della scoliosi con esercizi specifici, oppure potrebbe essere necessario un corsetto. Che siano corsetti morbidi o rigidi, si tratta comunque di corsetti con un minore impatto psicologico e migliori risultati in termini di correzione e funzionalità della colonna vertebrale a fine crescita.
Spero di averle chiarito un po’ le idee!
Sabrina Donzelli

Commento di Susie
Il 06/06/2017 alle 21:30

Buonasera,
mia figlia è in cura da ISICO dal 2014 ha ottenuto grossi miglioramenti fin ora ma l’ultima visita ha evidenziato un peggioramento dovuto probabilmente ad una crescita molto veloce.Ero informata che sarebbe potuto esserci un peggioramento durante la terapia con corsetto ma ammetto di essere un pochino delusa.Fin ora mia figlia ha indossato un corsetto cheneau ma dato il peggioramento dovrà indossare lo sforzesco che dovtebbe essere più impegnativo.Spero che mia figlia (quasi 12 anni) continui ad avere la forza, l’impegno, la volontà e la pazienza che ha avuto fin ora. Ha indossato sempre il corsetto con una indiscutibile precisione ed ha sempre (e sottolineo sempre) fatto gli esercizi ma nonostante il suo grande impegno la scoliosi è peggiorata e visivamente il gibbo dx si è accentuato tanto da sporgere in modo molto evidente.Mi auguro che il nuovo corsetto porterà un nuovo miglioramento e spero che il gibbo scompaia (impossibile eh?) o che almeno si riduca tanto da non essere così visibile.
Lo sfogo serale di una mamma…..

Commento di Stefano Negrini
Il 09/06/2017 alle 10:08

Gentile Signora,
innanzitutto tenga presente che le scoliosi giovanili (nel 2014 sua figlia doveva avere meno di 10 anni quando la scoliosi è stata scoperta) sono tra le più cattive (non come le infantili, ma di certo di più delle classiche adolescenziali), con tassi di chirurgia riportati in letteratura superiori al 70-80% dei casi. Se sua figlia non si fosse curata e non avesse avuto un miglioramento, la scoliosi avrebbe gradualmente continuato a peggiorare e di conseguenza anche questa spinta di peggioramento sarebbe stata ancora peggiore.
Detto questo, va però anche detto che purtroppo la scoliosi è una malattia infida, che in alcuni casi supera gli sforzi che si possono fare giorno per giorno. Questo è vero soprattutto quando si giunge in spinta puberale, quando ci sono scoliosi che anche di fronte a tutti i nostri sforzi fatti al meglio peggiorano e finiscono per diventare gravi. Come lei ben sa è questa una caratteristica non solo della scoliosi, ma di tantissime cose che riguardano l’essere umano. Lavorare sodo, impegnarsi, non è sempre la garanzia del risultato, ma è la base che consente di avere i migliori risultati e/o di minimizzare le perdite – ci sono spesso anche altri fattori che non dipendono solo da noi: nel caso della scoliosi è il potenziale evolutivo della malattia. Peraltro lavorare sodo ed impegnarsi consente di minimizzare i danni, di ottenere comunque un risultato di gran lunga superiore a quello che si sarebbe ottenuto senza impegno. Ed è questo che sta ottenendo sua figlia. Credo che il nostro compito, come genitori, sia quello di contenere la delusione inevitabile per aiutare i nostri figli a non demotivarsi e fare in modo che anche questo diventi una lezione di vita (quella parte della vita che non ci piace, ma purtroppo esiste). E’ quello che cerchiamo di fare anche noi in ISICO, e le posso garantire che anche noi proviamo una gran delusione, professionale ma anche personale, perchè vogliamo il meglio per i nostri pazienti (devo però dire che per fortuna noi di ISICO non siamo abituati a “perdere”, e quando abbiamo in una giornata un paziente che peggiora si tratta proprio di una cattiva giornata).
D’altra parte, nella gestione di una patologia come quella della scoliosi, dove non si può sapere con certezza chi e quando peggiorerà, e dove si applicano trattamenti invasivi di cui si cerca di minimizzare l’invasività, è inevitabile che ogni tanto ci sia una sconfitta – che però va scoperta il più in fretta possibile e combattuta al meglio con tutte le nostre forze.
Coraggio signora e cerchiamo di fare tutti insieme il meglio contro la scoliosi (e per la crescita) di sua figlia.
Stefano Negrini

Commento di Giuseppa Forte
Il 16/06/2017 alle 11:29

Sono la mamma di una bambina di 10 anni compiuti a maggio che pratica danza classica con una media di 1 ora e mezza dal lun a ven.
Su segnalazione del maestro di danza l’ho potata da un osteopata che le ha diagnosticato una scoliosi confermata dalla radiografia: Rotoscoliosi sn lombare con curva di compenso dorsale. (scoliosi ad S italica). Sono molto confusa e vorrei sottoporla ad una visita da Isico. Secondo la vostra esperienza potrà continuare a praticare la danza? Lei vorrebbe frequentare un accademia ma non so se farle fare le audizioni in queste condizioni.
Una mamma preoccupata!!!

Commento di Fabio Zaina
Il 19/06/2017 alle 09:40

Gent.ma Sig.ra Giuseppa,
parlando in generale, non c’è un motivo valido e scientifico per proibire la pratica della danza a chi abbia la scoliosi. Esistono però dei problemi della colonna vertebrale che potrebbero dare indicazione a qualche limitazione, ma questa è una valutazione che deve essere fatta caso per caso, in maniera personalizzata.
In bocca al lupo!
Fabio Zaina

Commento di Giuseppa Forte
Il 19/06/2017 alle 22:24

Buonasera, grazie dott Zaina per la sua risposta, mi conforta molto sapere che mia figlia potrà continuare a seguire la sua passione. Domani mattina prenoterò la prima visita a Messina perché è il centro più vicino a dove abitiamo. Non so se incontreremo lei o la dottoressa Donzelli comunque ho fiducia in ISICO.
Incrociamo le dita !!!
Grazie ancora

Commento di Giuseppa Forte
Il 21/06/2017 alle 00:30

Buonasera,
Come detto nel precedente post ho prenotato la visita a Messina per ottobre con la dottoressa Donzelli, nel frattempo dottoressa mi consiglia di far fare alla bambina oltre alla danza, che ad agosto sospenderà, un po’ di ginnastica posturale?

Commento di Giuseppa Forte
Il 29/06/2017 alle 07:00

Buonasera,
mi assale un dubbio e spero che voi possiate aiutarmi. Come ho scritto in precedenza a mia figlia di 10 anni hanno diagnosticato una rotoscoliosi s italica senza indicarmi il grado. Ad ottobre sarà visitata dalla dott.ssa Donzelli a Messina. Nel frattempo dopo una visita ortodontica mi è stato consigliato di mettere un apparecchietto per una malocclusione. Non so se aspettare o metterlo già adesso perché mi chiedo se possa influire sulla sua scoliosi o se addirittura la scoliosi derivi da tale problema e quindi va subito curata….Sono molto confusa spero che mi possiate aiutare.
Grazie

Commento di Monia Lusini
Il 03/07/2017 alle 13:52

Buongiorno,
ad oggi non sussiste alcuna prova scientifica sulla correlazione tra mal occlusione e scoliosi. Le teorie sono tante, ma nessuna ha evidenziato un reale rapporto. Sicuramente sappiamo che non è tramite un apparecchio ortodontico che si cura la scoliosi, pertanto può procedere tranquillamente con il trattamento consigliato. Ad oggi le cause della scoliosi restano ignote, per questo vien chiamata “idiopatica” e gli unici trattamenti realmente efficaci nel trattamento della scoliosi provati scientificamente restano gli esercizi specifici, il corsetto e la chirurgia.
Le porgo i miei più cordiali saluti e auguri
Monia Lusini

Commento di Giuseppa Forte
Il 03/07/2017 alle 23:02

Grazie dottoressa, resto in attesa della visita che abbiamo per ottobre nella speranza che la scoliosi resti com’è. Ma mi chiedo se sia possibile che la radiografia sia stata eseguita male e che la stessa non sia attendibile.
Buona serata

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