I “metodi” e la scoliosi
Gentile signora,
il Mézières, come tutti i metodi che offrono benefici di carattere posturale, se usato da mani esperte è utile per chi soffre di dolori alla colonna vertebrale, ma non è una cura per la scoliosi (come ha sempre affermato la stessa fondatrice), nonostante venga applicato per la scoliosi da molti fisioterapisti (e anche prescritto da diversi medici). Lo stesso vale per alcuni metodi in gran parte derivati dalle posture Mézières, come il Souchard (o RPG, o Rieducazione Posturale Globale, o Campo Chiuso), il Bertelè e il Pancafit.
Il Mézières esiste da più di 30 anni, la RPG ed il Bertelè da oltre 20, il Pancafit da più di 10. Di nessuna di queste abbiamo uno straccio di studio che ne dimostri l’efficacia. Non solo, le teorie su cui sono basate tutte queste tecniche sono del tutto fantasiose e non supportate da dati scientifici. Abbiamo poi uno studio effettuato oltre 20 anni fa a Lione da Paul Ducongé che dimostra come le scoliosi trattate esclusivamente con il Mézières abbiano una probabilità quasi del 100% di peggiorare (21 su 21 in quella casistica).
I danni che continuiamo a vedere prodotti da queste tecniche sono inaccettabili.
Ovviamente di tutto questo non ha alcuna “colpa” chi ha imparato una tecnica e la applica (in buona fede) secondo gli insegnamenti ricevuti anche per “curare” la scoliosi. Il problema sta in chi la insegna senza definirne i limiti e soprattutto senza averla studiata (con formale ricerca), ma basandosi solo su una aneddotica personale che in medicina oggi non è più accettabile.
Va aggiunto anche qualcos’altro molto importante: queste tecniche non fanno altro che aumentare il discredito di tutti coloro che si occupano di scoliosi in modo serio trattandola anche con la rieducazione e con gli esercizi. Infatti, con gli esercizi giusti i risultati si possono ottenere, ma con le tecniche sbagliate si possono anche fare dei danni (anzi, li si fanno proprio). Ne consegue che chi non si occupa di riabilitazione ma solo di ortopedia, dice che gli esercizi non servono a nulla per la scoliosi. Quindi, queste tecniche non solo fanno danni diretti a chi le subisce sulla propria pelle, ma anche a chi non verrà mai trattato con esercizi efficaci perchè i prescrittori hanno visto prima i danni prodotti da tecniche sbagliate.
Detto questo, alcuni esercizi di queste tecniche si possono anche “salvare” per trattare la scoliosi, ma si deve in primo luogo operare una rivoluzione culturale. Infatti si deve prima pensare al problema del paziente (la scoliosi) e poi decidere come trattarlo (scegliendo le tecniche più opportune); e non, come fa quasi sempre chi si “innamora” di una tecnica, scegliere prima il Mezieres o derivati, e poi applicarlo a tutti i pazienti che tratta ! Sarebbe come se ad un farmacista piacesse l’aspirina e poi la proponesse a tutti coloro che si rivolgono a lui per qualunque malattia.
Per cui, signora, non si fidi proprio.
E comunque, per tutti, non c’è alcun paragone di efficacia per alcuna tecnica basata sugli esercizi rispetto ad un corsetto. Gli esercizi nelle forme minori (sino ai 20° circa) possono aiutare alcuni pazienti ad evitare il corsetto, e quindi sono importanti per quello. Poi sono importanti se si usa il corsetto, per potenziarne in sinergia l’efficacia e per ridurne gli effetti collaterali. Ma se ci vuole il corsetto, allora lo si deve usare e non sperare che gli esercizi facciano i miracoli. E’ come dire che con la Tachipirina si può curare la polmonite: se ci vogliono gli antibiotici, allora non usarli diventa dannoso. E la Tachipirina proprio non ottiene nulla !
Auguri !
Stefano Negrini
Commenti
Commento di Stefano Negrini
Il 17/01/2011 alle 10:08 Egregio signore |
Commento di emanuela c.
Il 19/01/2011 alle 16:34 concordo con Paola, visto che la bambina è ancora piccola non perda tempo inutilmente. |
Commento di Stefano Negrini
Il 24/01/2011 alle 12:12 Gentile signora, mentre in un altro intervento ho sottolineato come Mézières e derivati (come il Pancafit) non solo non sono utili, ma addirittura sono dannosi per chi ha la scoliosi vedi il link, diversa è la situazione per chi ha mal di schiena. In caso di una schiena operata un po’ di stiramenti molto dolci possono dare un certo giovamento e possono essere praticati. Quindi, può provarli, anche se gli esercizi specifici sono anche in questo case certamente meglio (ossia un piano di esercizi studiati apposta su di lei, partendo dal suo problema e dalle sue caratteristiche, piuttosto che una tecnica generale applicata a lei indipendentemente da quello che lei è ed ha…). |
Commento di ISICO
Il 08/04/2012 alle 19:21 Grazie davvero, e auguri di Buona Pasqua a tutti! Lo staff di Isico |
Commento di Il team di ISICO
Il 23/04/2013 alle 11:52 Gent. sig.ra, |
Commento di Stefano Negrini
Il 17/07/2013 alle 14:35 Caro Palestini |
Commento di Stefano Negrini
Il 01/08/2013 alle 12:33 Bene, caro Palestini, speravo di aver già chiuso la discussione, ma aggiungo un ultimo commento e poi penso che ci siamo detti tutto. |
Commento di Stefano Negrini
Il 06/08/2013 alle 12:01 Caro prof Corazzina |
Commento di giancarlo
Il 06/08/2013 alle 20:06 Permettetemi di intervenire sottolineando l’esistenza di numerosi metodi riabilitativi per la scoliosi che purtroppo non arrivano alla conoscenza del grande pubblico,soprattutto italiano,vista la scarsa comprensione della lingua inglese,la assoluta inesistente propensione al viaggiare a fini professionali limitando cosi la possibilità di conoscere e di apprezzare diversi approcci… http://www.scoliosisjournal.com/content/6/1/17 |
Commento di Michele Romano
Il 13/08/2013 alle 08:35 Caro Giancarlo |
Commento di Cristiano Corazzina
Il 13/08/2013 alle 14:43 Mi sono dimenticato di postare i saluti a Michele Romano 🙂 |
Commento di Giuseppe Palestini
Il 16/09/2013 alle 13:50 Salve Negrini, ecco intanto uno “straccio di prova” (come lo chiama giustamente lei), che vi era sfuggito:http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1809-29502011000400006. Nello specifico si parla di RPG; |
Commento di Il team di ISICO
Il 19/09/2013 alle 13:52 Abbiamo deciso collettivamente (come intero team di ISICO) di non proseguire più su questo blog, riservato e dedicato ai pazienti, l’inutile e con alcuni infinita polemica su questi argomenti. Per chi è interessato, il nostro parere si può trovare qui: |
Commento di Il team di Isico
Il 20/09/2013 alle 09:57 Questo commento non riceverà risposta, come spiegato nel precedente commento. |
Scrivi un commento |
Il 11/01/2011 alle 16:41
Salve, sono un papà di un’adolescente di 15 anni che da tre anni indossa un corsetto lionese per una scoliosi idiopatica che ha iniziato con 25° e che ad oggi è andata a peggiorare con una curva dorsale di circa 38°. Dico circa perché il medico ortopedico che ci segue difficilmente misura le radiografie (forse sicuro del fatto suo) tranne su nostra richiesta e spesso ci indirizza all’intervento. Ho il sospetto che il corsetto non abbia lavorato bene e che il medico è propenso al bisturi e non da tanta attenzione alla terapia con corsetto. Mi viene sempre detto che esteticamente abbiamo raggiunto ottimi risultati ma alle radiografie in questi tre anni la curva è aumentata. Ha già cambiato tre corsetti sempre lionesi a doppia spinta ma niente da fare. Mia figlia si è formata tardi circa un anno fà (a 14 anni) non so se è un vantaggio per noi. Adesso sono tanto confuso. Il bisturi lo rifiuto categoricamente e vorrei consultare un altro medico per sapere se fino ad ora la terapia è stata adeguata e le prospettive di miglioramento o peggioramento di mia figlia. Ogni volta (ogni 4 mesi) che usciamo dalla visita ortopedica è un dramma. Eppure mia figlia è una ragazza molto determinata, tiene il corsetto 24 su 24, mette la gorgiera la notte, lo toglie solo per la doccia, e fa tre volte a settimana la ginnastica correttiva. Perché la curva dorsale non migliora pur avendo questa determinazione? Perché è più difficile da raddrizzare in quanto collegata con la gabbia toracica? Mentra quella lombare ha avuto la sua risposta al corsetto. Forse è sbagliato il corsetto? Ma intanto mensilmente il tecnico ortopedico (che reputo bravo e preparato) lo registra ed è sempre molto collaborativo e confortante. Infatti lui ci conforta (sfatando il bisturi) dicendo che esteticamente abbiamo raggiunto un ottimo risultato, mentre l’ortopedico a cui lui collabora, nonchè nostro medico, è più per la soluzione chirurgica. Vi prego di darmi un preziosso consulto.
Grazie.