Estate in corsetto: tutto quello che c’è da sapere
Nel corso degli anni il nostro post estivo è diventato una sorta di tradizione, dove mettiamo insieme numerosi consigli per aiutarvi a vivere al meglio questo periodo di vacanze: da come fare il bagno in corsetto a cosa serve per viaggiare in aereo…
Aggiungiamo anche la testimonianza di Enza, una paziente che ha affrontato questa sfida per nove anni e ha condiviso tempo fa la sua esperienza con noi.
Consigli per gestire il corsetto in estate:
- Sfruttare le ore di libertà: Preferite il fresco della montagna, soprattutto se dovete indossare il corsetto a tempo pieno.
- Rispetto delle ore di indossamento: Ridurre le ore di corsetto in una fase evolutiva della scoliosi è rischioso. Continuare la terapia è fondamentale per evitare problemi futuri.
- Gestione del caldo: Lavatevi spesso, cambiate la maglietta rapidamente e utilizzate sottili salvaslip nella parte ascellare per assorbire il sudore.
- Bagni in mare o piscina: Non sono vietati. Potete fare il bagno continuando a indossare il corsetto, con alcuni accorgimenti.
Regole per fare il bagno con il corsetto:
- Rimuovere il sensore Thermobrace prima dell’immersione
- Sciacquare il corsetto con acqua dolce dopo un bagno in mare
- Asciugare bene il corsetto, evitando l’uso di phon ad aria calda e l’esposizione diretta al sole
- Asciugare bene le spinte rivestite con alcantara
- Rivestire il corsetto con una maglia tubolare elastica durante il bagno per maggiore protezione
Attenzione:
- Non fare il bagno con un corsetto se la pattina è in cuoio
- Consultare il proprio tecnico ortopedico per eventuali sostituzioni o informazioni specifiche
Buona estate a tutti: il viaggio di Enza
Ho passato nove anni nella gabbia che non è tanto una prigione ma preparazione alla libertà. La mia scoliosi è stata da subito molto grave e si è manifestata improvvisamente a 12 anni, ma non ho mai accettato, per paura, l’idea dell’intervento … ho incontrato ISICO sulla mia strada per una serie di fortunati eventi, c’era la possibilità di tentare qualcosa di nuovo per me. Inizialmente non è stato bello perché quando ti rassegni, ti arrendi a ciò che non volevi, la speranza è la cosa peggiore che ti possa capitare: richiede uno slancio di coraggio che ti faccia rimboccare le maniche e pensare “Ok, ricominciamo, ancora una volta. Ci voglio ancora provare”. Però è stato così, ho deciso di rimettermi in gioco con un nuovo corsetto e una nuova terapia che prevedeva gli esercizi giornalieri. E mentre avevo perso ogni ottimismo, per la prima volta ho visto i miei sacrifici ripagati con un miglioramento. Così, dopo anni, momenti di sconforto, estati torride, magliette di tre taglie più grandi, pruriti, irritazioni, domande fastidiose e capelli lasciati lunghissimi perché coprissero il più possibile quelle sporgenze di plastica dietro le spalle, sono qui a scrivervi dalla mia stanza di fuorisede al secondo anno di università nella pausa tra un esame e l’altro.
Ogni volta che credete di non farcela, che volete strapparvi quel guscio di plastica che vi fa sentire così “finti” e goffi rispetto a tutti gli altri, pensate che è solo un momento. Un momento che se vissuto bene può addirittura diventare un bel pensiero, un trofeo personale al coraggio, alla perseveranza, un motivo per volervi più bene domani.
Non so cosa mi riservi il futuro, però adesso, nel presente, sono felice delle battaglie vinte contro il caldo e la sensazione di inadeguatezza portata avanti fino a 19 anni suonati. E ogni segno rimasto, ogni asimmetria o difetto è comunque un trofeo della guerra che so di aver combattuto (anche con gli alleati giusti: famiglia, amici, medici, fisioterapisti).
Non uso la parola “guerra” con leggerezza perché, parliamoci chiaramente, non è facile. Non basta nemmeno pensare che c’è chi sta peggio perché quando qualcosa la senti sulla tua pelle la prendi come una battaglia personale anche se sai che se ne possono affrontare di peggiori. Però quello che vi voglio dire è armatevi di vita e combattetela a denti stretti perché arriverà il giorno in cui sarete super fieri di ciò che siete riusciti a fare.
Rendete il viaggio indimenticabile perché poi arriva la discesa e vi giuro che è bellissima.
Vi abbraccio forte, tantissimi grazie a Isico e buona estate!
Enza
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