Madri con la scoliosi
In un paio di giorni ho letto una mail che abbiamo ricevuto di una signora con scoliosi incinta all’ottavo mese di gravidanza e terrorizzata per il futuro di suo/a figlio/a come possibile scoliotico/a, ed ho visitato una bambina piccola con una scoliosi già da corsetto e con una madre disperata perchè stava rivivendo con lei (cosa che non avrebbe mai voluto fare) la tragedia della sua infanzia, quando aveva portato corsetti per poi decidere da sola di operarsi e provare sulla propria pelle quello che oggi vorrebbe a tutti i costi evitare per sua figlia.
Ecco un problema non da poco, perchè non c’è niente di peggio che vedere o temere che i propri figli vivano le stesse brutte esperienze che noi abbiamo vissuto.
Ora, la prima cosa è restare calmi. Fasciarsi la testa prima di essersela rotta è sempre una pessima cosa. Se la scoliosi non c’è, allora non la si deve vedere a tutti i costi nei propri figli. Negli anni ho incontrato madri che hanno curato (massacrandole) per anni le figlie che non avevano nulla: anche questo è sbagliato. Ma peggio ancora è non voler vedere a tutti i costi quello che già c’è: perchè l’unico modo per curare la scoliosi è giocare d’anticipo. Quindi, per prima cosa, tre atteggiamenti da evitare: preoccuparsi troppo presto, curare quello che non c’è, non curare quello che c’è.
Poi, non è assolutamente detto che quella che è stata una brutta esperienza per noi debba per forza esserlo per i nostri figli. La premessa generale è che i nostri figli avranno la loro vita, che sarà fatta di gioie e di dolori, e che anche se noi vorremmo che fossero tutte gioie e, soprattutto se sono piccoli, vorremmo proteggerli da tutti i possibili dolori; purtroppo non possiamo evitare loro di vivere la loro vita affrontando al momento dovuto i loro problemi, che siano di salute, psicologici, educativi, dovuti a fortuna o sfortuna.
Quindi, se prutroppo hanno la scoliosi, dobbiamo aiutarli a fare in modo che anche il confronto con la malattia diventi un momento positivo di crescita e di formazione del carattere e non un momento distruttivo che ti segna per tutta la vita.
Come? Cercando la struttura giusta per seguirci, dove alla competenza si unisca l’umanità e l’attenzione psicologica, dove facciano tutti gli sconti possibili ai ragazzisenza fare sconti alla malattia – evitare chi pensa solo alla psiche, perchè poi fa danni al fisico ed in seconda battuta anche alla psiche; ma anche chi non vuole a nessun costo usare i soli trattamenti di cui oggi conosciamo l’efficacia: esercizi, corsetto, chirurgia (solo se necessario e tutto fallisce prima).
Quindi, se la scoliosi c’è, affrontarla nel modo giusto con i giusti compagni di viaggio (noi diciamo il team riabilitativo: medico, fisioterapista, laureato in scienze motorie, tecnico ortopedico): nè sottostimare, nè sovrastimare, nè rifuggire a tutti i costi da cure necessarie, nè cercare cure alternative che non ci sono e lasciano le praterie libere alla scoliosi per peggiorare.
Come prevenire? Giocando d’anticipo. Controllando i propri figli. Quando sono in fasce, se c’è la scoliosi i genitori la notano subito. Guardare la schiena durante la crescita e fidarsi del proprio istinto: se ci sono asimmetrie allora far vedere il bambino in prima battuta al pediatra, ma se avete l’impressione che la cosa venga sottovalutata e voi avete avuto una scoliosi importante, andate pure dallo specialista di scoliosi (non da uno specialista in genere…) perchè è purtroppo vero che la scoliosi compare a tutte le età, ma chi non è abituato a vederla a tutte le età in questi casi spesso sminuisce il problema sbagliando.
Poi, fare una prima visita di controllo con uno specialista verso i 6-7 anni e quindi seguire il suo consiglio, ma certamente rifarne una PRIMA della pubertà, quando il seno comincia a sbocciare, quando ci sono i primi peli, perchè è quello il momento critico e non quando arrivano le mestruazioni (che è già troppo tardi se c’era un problema) o quando la crescita veloce c’è già stata.
Riassumendo: fare la cosa giusta al momento giusto, scegliere bene i terapeuti (e non la terapia: questa la deve scegliere il terapeuta di cui vi fidate), giocare d’anticipo.
E tutto ciò, care mamme con la scoliosi, non per preoccuparvi, ma per sapere che cosa fare e vivere tranquille se non c’è un problema, affrontarlo nel modo giusto se c’è. E soprattutto: siate serene in modo che lo siano anche i vostri figli.
Commenti
Commento di mamma Carla
Il 03/03/2008 alle 18:51 Ciao a tutti sono mamma Carla, per prima cosa vorrei ringraziare D Raffy Remigia e tutti coloro che hanno letto e apprezzato la mia lettera di sfogo. E poi vorrei dire a tutte le mamme che affrontano questo problema di non mollare, anche se è dura accettare lidea che i nostri figli vivranno per tutta la vita con questo difetto che gli abbiamo trasmesso noi genitori (almeno nel mio caso è stato cosi). Chi vuol conoscere la mia storia la può leggere nel blog di DUE STORIE postato da “una mamma preoccupata”. |
Commento di Michele Romano
Il 19/05/2008 alle 12:47 In risposta a questo post, è stato pubblicato un intervento nel blog dal titolo “Wait and see” |
Commento di emanuela c
Il 07/06/2010 alle 21:00 Dott. Negrini la ringrazio moltissimo per la risposta. Speriamo davvero di ottenere buoni risultati. |
Commento di emanuela c
Il 08/06/2010 alle 15:23 Non ti conosco e non so nemmeno dove abiti, ma appena puoi cerca il centro Isico più vicino alla tua città e cambia medico |
Commento di Tina
Il 09/06/2010 alle 00:25 Ciao Raffaella, |
Commento di Tina
Il 10/06/2010 alle 01:01 Va bene Raffaella, non tutti i giorni mi collego qui sul sito , ma la posta la leggo tutti i giorni, e l’indirizzo mail l’ho scritto sopra. |
Commento di anna
Il 17/06/2010 alle 16:31 X RAFFAELLA SONO DI FIRENZE …… E’ VALIDISSIMO CI PORTO MIA FIGLIA CIAO ANNA |
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Il 19/01/2008 alle 13:26
Leggo sempre tanto volentieri questo blog, da quando quel giorno ho scoperto che ci sono tantissime ragazze con questa malformazione. Vista al di fuori può sembrare una cosa da poco, ma purtroppo non è così, io sono una mamma e da quando ho saputo che mia figlia ha questo problema, la mia vita è cambiata, sono improvvisamente invecchiata.
La cosa più brutta è che non puoi far niente se trovi di fronte a te una ragazza che non ti dà retta, pensando che tanto in fondo il problema non è suo, e io mamma che non mi do pace, e non vedo lora che questo incubo finisca mi auguro con tutto il cuore che al più presto per la mia bambina ormai cresciuta per lei tutto questo rimarrà solo un brutto ricordo.
Quante belle lettere scritte da piccole donne con tanta saggezza dentro, perchè i dispiaceri e le preoccupazioni ti aiutano a maturare prima, e queste ragazze nel fiore degli anni più belli devono subire una tortura così grande. Quando vedo mia figlia indossare quel pezzo di plastica, penso “quanto deve essere dura accettare” che comunque ti senti diversa dalle ragazze della tua età, e come in ogni malattia la cosa per capirla veramente la devi vivere di persona.
Tante volte penso: quale sarà il futuro di queste ragazze, che un giorno avranno una famiglia, dei figli e vivranno sempre con lansia di sperare che nessuno dopo di loro dovrà subire lo stesso martirio.
Auguro a tutte loro un futuro sereno e come dice lei Sig. Negrini, non fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Un grande abbraccio a tutte. Mamma Carla