I nostri pazienti: Ciao Zoe, insieme contro la scoliosi
Tutto è partito da un messaggio arrivato sul nostro blog da parte di una giovane paziente, Zoe, in uno dei momenti più complicati e difficili della terapia in corsetto: l’inizio, ossia quel periodo in cui si sta per indossare il corsetto o lo si è appena indossato e tutto appare una montagna con in cima un nemico terribile, il corsetto stesso. Ecco che allora, oltre a rispondere noi specialisti di Isico, abbiamo pensato che nessuno come i nostri ragazzi potesse veramente “parlare” a Zoe, condividendo la propria esperienza. Chi può rassicurarti o farti capire che poi sarà più semplice, che niente è così impossibile come chi “indossa le tue stesse scarpe”?:-)
Forse ti starai chiedendo come, dal 2021, quando ho iniziato il mio percorso di cura, ad oggi io abbia cambiato così radicalmente l’idea che ho del busto. Sono tre i principali motivi. Il primo potrà.suonarti un po’ strano ma ciò che mi ha aiutata di più è stato proprio aprirmi, prima con le persone più strette ovviamente, e smettere di “nascondere” la mia situazione, cosa che, da persona pigra quale sono, mi ha anche aiutata molto dato che le mie amiche mi aiutano a raccogliere le cose da terra e a legarmi le scarpe 🙂
Dato che so per esperienza quanto possa essere utile conoscere qualcuno che è nella tua stessa situazione, ti dico che, se ti va e ne hai la possibilità, noi siamo a Riva del Garda dall’8 al 15 di luglio e che saremmo molto felici di passare un pomeriggio con te, se vuoi venirci a trovare.
Quando mi hanno detto che avrei dovuto metterlo avevo la tua età ed era estate, quindi ero nella tua stessa situazione ma per fortuna ho iniziato a metterlo ad ottobre altrimenti sinceramente non so come avrei fatto, penso che sarei andata molto in crisi non te lo nascondo, come non ti nascondo che non sarà semplice, che è irritante non potersi vestire come si vuole, che è irritante quando ti prude la schiena e non puoi grattarti. Anch’io ero molto spaventata anche perché come te adesso a settembre avrei dovuto iniziare le superiori e dato che alle medie non mi sono trovata bene con i miei compagni ero intenzionata a fare subito amicizia e avevo paura, paura di non so neanch’io bene cosa in realtà, probabilmente di non essere accettata, ma alla fine era una paura non fondata perché assolutamente nessuno mi ha preso in giro per il corsetto che proprio come hai detto tu è solo uno stupido coso di plastica, quindi non può definire assolutamente chi siamo. Ti racconto un aneddoto avvenuto in classe mia: un giorno, quando ancora letteralmente nessuno sapeva che avessi il corsetto (perché non sapevo come dirlo) una mia compagna mi guarda e mi fa “ma hai la gobba”, io devo ammettere che ci sono rimasta molto male, ma non l’ho fatto notare e ho fatto una mezza risata, poi la mia migliore amica in classe con me, l’unica a saperlo, gliel’ha detto e lei da quanto si è sentita in colpa si è messa a piangere, a quel punto ho ceduto e mi sono messa a piangere anch’io.
Dobbiamo solo imparare a vederlo come la nostra armatura per sconfiggere la scoliosi e non come qualcosa di cui vergognarci.
3) Ciao Zoe, io sono Sara
Ciao Zoe, sono Sara e ho la tua stessa età; a settembre dell’anno scorso ho messo per la prima volta il corsetto, dovevo tenerlo 22 ore. Anch’io provavo i tuoi stessi sentimenti: come avrebbero reagito i miei amici? Mi avrebbero esclusa? In realtà non è successo nulla di tutto questo e sono sicura che non succederà neanche a te: anche perché il busto non è una cosa di cui ti devo vergognare o che devi nascondere.
Certo ci saranno difficoltà e spesso ci si vergogna ma, francamente meglio avere un pezzo di plastica addosso che rimanere con la scoliosi per sempre perché poi potresti arrivare a vergognarti di quella.
Il mio consiglio è di prendere questa difficoltà col sorriso, di pensare solo alle cose che puoi fare, non a quel che non puoi fare che poi sono pochissime, e vedrai che sarà tutto più semplice.4) Ciao Zoe, io sono Anna
Ciao Zoe,
Non ti mentirò, non è facile per nessuno credo o almeno per me non lo è stato, ma è fattibile, con il tempo ti ci abitui e, anche se a volte vorresti buttarlo giù dal balcone e fare finta che non esista, ci sono volte che ti senti quasi meglio con “quello” addosso invece che senza.
All’inizio avevo 3 ore libere ed è stato così per un anno e mezzo, poi andando avanti ad ogni visita hanno iniziato a togliermi sempre qualcosa e al momento ho 10 ore libere.
Faccio danza e ho lezione tutti i giorni, all’inizio era sfinente perché avendo spesso anche 3 ore di allenamento al giorno finivo per utilizzare le ore libere solo lì e non potevo toglierlo per uscire con gli amici o tantomeno a scuola.
Da una parte sono stata fortunata perché l’anno in cui ho iniziato a metterlo è stato l’anno del Covid: siamo stati chiusi in casa qualche mese e ho avuto un po’ di tempo per abituarmi all’idea.
Come ho detto prima, per quanto vorrei dirti il contrario ci saranno momenti di crisi, quando piangerai, gli urlerai addosso come se potesse sentire i tuoi insulti o lo lancerai sul letto passandoti poi le mani tra i capelli pensando davvero di rinunciare e smettere di portarlo. L’ho sperimentato sulla mia pelle. Lo so. So che è irritante non poterti vestire come ti pare, so che è odioso quando fa prurito e non puoi grattarti, so quanto possa farti sentire diversa. Ma non lo sei. Come c’è chi ha malattie della pelle, diabete, o anche semplicemente porta l’apparecchio per i denti, ci siamo noi. Abbiamo la schiena storta e allora? Loro hanno i denti storti, c’è davvero qualche differenza?
Lascio a te la risposta.
Non siamo degli sfigati perché portiamo il corsetto e come noi non lo sei neanche tu.
Se qualcuno si azzarda a dirti qualcosa del genere fallo scendere dal suo piedistallo e vedi di fargli entrare in testa che probabilmente dovrebbe indossare un corsetto per il cervello perché in qualche modo lui ha quello di storto. Chiudendo questa parentesi molto family friendly, voglio solo dirti che è una tua scelta, non sono nessuno per dirti di portarlo perché ti fa bene o di dirti “tranquilla, non lo noterà nessuno” perché anche io odio quando me lo dicono, perché non hanno neanche un’idea di cosa significhi portarsi un affare di plastica intorno al busto quando loro possono muoversi liberamente e fare quello che gli pare.
Detto questo ti saluto e spero da averti fatto capire qualcosa nonostante tutto.ANZI, PICCOLA PICCOLA PARENTESI
Non ti preoccupare per il reggiseno perché una volta che indossi il tubolare (se dove hai fatto tu il corsetto non li danno, vai in una qualunque sede Isico e li trovi… credo) e lo tiri in modo che non ti faccia pieghe sotto il corsetto non si vede assolutamente niente, se lo prendi nero vai più sul sicuro, l’unica cosa di cui potrai lamentarti al massimo è che appiattisce, altro che far vedere :’).
Ora ti saluto davvero. Se hai bisogno di scrivere o parlare puoi chiedere il mio numero e ci sono.
Cara Zoe,
Il mio nome è Sara e ho 14 anni, come te il prossimo anno inizierò le superiori ^^.
Io porto il corsetto da 9 anni e all’inizio lo mettevo 23 ore al giorno. Ero piccola la prima volta che ho scoperto di cosa si trattasse la scoliosi :0.
Io e i miei cari compagni guerrieri siamo pronti a farti entrare nella squadra dei corsettati e a farti capire quanto in realtà la scoliosi sia solo un brutto e schifoso mostro da combattere e invece il corsetto sia la nostra armatura.
Spero tanto che le nostre storie e i nostri aneddoti riguardanti la nostra vita col corsetto possano aiutarti in questa situazione difficile, ricorda che non sei sola e come tutti i guerrieri, bisogna lottare per vincere :)).
So che il busto può dare un senso di disagio quando si indossa, ma alla fine è solo una sensazione che si prova le prime volte ( o almeno per me è così e spero che lo sarà anche per te ^^ ).
Non so se pratichi sport, ma nel caso lo facessi, posso assicurarti che il corsetto si, di sicuro non ti faciliterà il tutto ma neanche impedirà di fare ciò che vuoi.
Parlando di una mia esperienza personale, in tutta la mia vita ho fatto: calcio, ginnastica artistica, arrampicata, nuoto, parkour, pallamano, tessuti aerei… e tutto questo col corsetto.
Non impedire al coretto di rovinarti la vita, dopo tutto è solo uno stupido pezzo di plastica giusto? :))
PS: il reggiseno lo puoi indossare sotto il corsetto ^^
6) Ciao Zoe, io sono Sofia
Ciao Zoe,
Sono Sofia e ho 16 anni. Porto il busto da circa 4 anni e all’inizio lo portavo solo la notte ma quando il fisioterapista mi ha detto che lo dovevo portare 16 ore quindi anche a scuola lo presa molto male ma dopo con il tempo mi sono abituata e addesso non me ne vergogno.
Comunque stai tranquilla che se hai dei compagni comprensivi e che ti aiutano sei in buone mani.
Lo so che d’estate vorresti buttarlo ma se sei al mare fatti un bel bagno che così è come se non ce l’avessi..
Lo so che è difficile ma piano piano devi affrontare le tue paure e non abbatterti mai, intanto è solo un pezzo di plastica.
Ciao e buona fortuna per questa battaglia
7) Ciao Zoe, io sono Gaia
Ciao Zoe,mi chiamo Gaia, ho quasi 14 anni e indosso il corsetto dall’età di 7 anni.
All’inizio potevo toglierlo solo un’ora al giorno, poi sono passata a 2 ore e solo da quest’anno a 3 ore.
Abito in Liguria perciò ho sempre trascorso tutte le mie estati al mare nonostante il corsetto.
Quest’anno però anch’io ho avuto dei problemi a portarlo, all’inizio dell’estate mi vergognavo ad andare al mare con il busto e mi vergogno tuttora!
Ma oggi pomeriggio ho deciso che mi farò coraggio e andrò al mare pure con il busto.
Se ti può aiutare io l’anno scorso mettevo sopra al corsetto un costume da surf della decathlon che non lo faceva vedere neanche un po’.
Invece per il reggiseno ho visto che molte ragazze lo mettono sotto il corsetto mentre io mi trovo molto meglio a metterlo sopra.
Spero che con tutti i nostri consigli, passerai quest’estate meglio di qualunque altra.Ti mando un forte abbraccio
Ciao Zoe,
Avere un pezzo di plastica attorno al busto è una grande complicazione ma con il tempo ti abitui.
Fidati, io il primo giorno, quando lo sarei dovuta andare a prendere ero a pezzi e non sai quanto ho pianto.
Ora penso addirittura che dopo un po’ che non lo porto mi viene la sensazione di dimenticare qualcosa, mi sento “strana”.
Passando alla scuola, so che tu dovrai andare in prima superiore, io invece in terza media.
I miei compagni all’inizio della scuola non sapevano niente, perché io mi posso considerare abbastanza timida… poi dopo poche settimane mi sono aperta e l’ho raccontato piano piano a tutti.
Nessuno dei miei compagni mi prende in giro, io cerco di scherzarci sopra in modo di renderlo più semplice come discorso.
Per quanto riguarda il reggiseno, io grazie ad un buon tubolare non devo utilizzarlo perché copre tutto.
Se preferiresti usarlo puoi metterlo sia sopra che sotto.
Spero di aver potuto aiutare, buona fortuna amica corsettata!!!
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