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Prima notte in corsetto? Parola d’ordine resistere!

25 gennaio, 2023 (11:46) Di: Bruno Leonelli

Nella vita dei ragazzi che devono combattere contro la scoliosi, c’è un momento particolare della terapia che determina il prima e il dopo…la prescrizione del corsetto.
Non è sempre facile prendere confidenza con il corsetto e per quanto possa sembrare difficile portarlo di giorno, per alcuni la difficoltà maggiore arriva la notte.

La prima notte in corsetto ci si trova ad avere un ospite indesiderato nel letto, con il quale condividere il proprio spazio sul materasso, che fino alla notte prima non ci si era resi conto davvero di quanto fosse morbido.
La prima notte sarà la più dura e la più lunga, ma se si riesce a resistere alla tentazione di toglierlo, si arriverà con tanto di quel sonno arretrato alla seconda notte che, da lì in poi, non si farà nemmeno caso al corsetto.

Sarà normale iniziare a girare tutti gli angoli del materasso e fare la trottola. Pancia sopra, pancia sotto, sul fianco, sull’altro fianco e poi ricominciare. I primi minuti sembreranno ore e il sonno apparirà un ricordo lontano.

I più sfortunati, che iniziano la terapia in estate, dovranno aggiungere a queste prime difficoltà anche il caldo e tante sudate, ma niente di insormontabile.

Ovviamente, se chi indossa il corsetto per la prima volta, passerà la notte insonne, è giusto che trascorra la notte insonne tutta la famiglia! E se proprio non si riesce a trovare un modo per riposare, magari si potrà passare del tempo con i genitori, chiacchierando o giocando insieme.

Se arrivati a notte fonda non siete ancora riusciti ad addormentarvi, di certo avrete la tentazione di aprire il corsetto e buttarlo il più possibile lontano da voi: resistete, perché da un momento all’altro quella posizione che prima vi sembrava la più scomoda al mondo, diventa a poco a poco più sostenibile, fino a quando vinti dalla stanchezza vi si chiuderanno gli occhi e scoprirete quale sarà la posizione più comoda per voi per dormire.

Commenti

Commento di Teresa
Il 07/05/2023 alle 05:38

Buongiorno, sono la mamma di una ragazzina di 11 anni. Dal 28 aprile mia figlia porta il corsetto Cheneau prescritto per 18 ore. Il corsetto dopo poche ore ha dato i primi forti dolori e ritornato in laboratorio è stato modificato.
Il tecnico ci ha garantito che dopo la prima notte sarebbe stato facilissimo dormire. Siamo al 7 maggio e mia figlia ancora non è riuscita a dormire per più di due ore con il corsetto indossato. Di conseguenza nemmeno io ho chiuso occhio e siamo entrambe in carenza di sonno, con tutti i danni conseguenti.
Il tecnico dopo i primi giorni ha dato la colpa a mia figlia perché sbaglia a indossare il corsetto. Alle successive richieste di consigli mi ha detto che non tutti reagiscono bene e l’adattamento può durare settimane e addirittura mesi. Io sono sgomenta, mia figlia per poter riposare o apre completamente le cinghie oppure lo toglie del tutto. Io passo le notti insonni per confortare mia figlia e aiutarla a sopportare il busto. Quando crollo e mi addormento al risveglio mi accorgo che lei ha tolto il busto e mi sento come se mi avessero regalato un gioco dell’oca al massacro, ritorno sempre al punto di partenza ma con tanto sonno in più. Mia figlia indossa il corsetto tutto il giorno ma le ore non bastano per arrivare a 18. Sarebbe bellissimo se riuscisse a dormire le sue 8/9 ore di sonno con il corsetto ma le notti sono solo gemiti e pianti.
Cerco consigli perché la pazienza è agli sgoccioli

Commento di Martina Poggio
Il 12/05/2023 alle 15:05

Buongiorno Teresa,
Capisco che non dormendo di notte tutte le difficoltà sembrano insormontabili.
Di fatto però sua figlia sta indossando un corsetto da poco più di una settimana e non è facile, soprattutto i primi tempi.
È già stata bravissima a sopportarlo durante il giorno, vedrete che pian piano riuscirà anche ad adattarsi di notte.
Con pazienza e perseveranza, se riuscite, non toglietelo completamente di notte, ma provate solo ad allentare le chiusure.
In tal modo la schiena non deve ogni volta ripartire da zero e dovrebbe abituarsi con maggiore facilità.
Ogni ragazzo reagisce a suo modo e non c’è una strada sola per arrivare al tanto agognato obiettivo delle 18 ore.
Io vi consiglierei che se al mese la situazione è invariata, potreste rifare la visita dal medico prescrittore o collaudatore, in modo tale da verificare che il corsetto sia idoneo. Considerate che se lo mette di giorno però è solo questione di dare tempo al tempo e di adattarsi.
Tenete duro!
Martina Poggio

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