La recriminazione: hanno sbagliato su mio figlio!
La scoliosi di mio figlio è peggiorata: qualcuno ha sbagliato.
Questa è la reazione che spesso mi trovo a dover fronteggiare in genitori a volte arrabbiati, a volte delusi, a volte scoraggiati. E negli occhi dei loro figli si legge sempre e solo delusione, perchè se è difficile capire per un adulto figurarsi per chi ancora ha poca esperienza della vita e fiducia smisurata nei “grandi”.
Eppure, purtroppo la scoliosi si aggrava, e non è proprio detto che sia “colpa” di chi la sta curando. Anzi, purtroppo nella scoliosi non si può mai sapere se c’è una “colpa” o se si tratta solo della patologia, che di suo è infida, che a volte ti aspetti che peggiori e rimane ferma, a volte non ti preoccupi più e peggiora.
Nella mia vita professionale ormai discretamente lunga ho visto pazienti che hanno continuato a fare il loro trattamento come prima e che all’improvviso sono peggiorati a parità di condizioni, e pazienti che non hanno fatto quello che dovevano fare e sono migliorati (devo dire onestamente che entrambe le cose di solito sono una sorpresa, ma nessuno si preoccupa di chi va meglio del previsto, tutti ci preoccupiamo giustamente di chi va peggio…).
A volte sembra di poter dare la colpa ad un ragazzo che non ha fatto quello che doveva, altre volte ad un corsetto o ad una ginnastica fatta male, altre ancora ad un medico che non ha fatto la prescrizione giusta, altre infine a genitori che non hanno svolto il loro ruolo ed invece di aiutare il figlio ad affrontare la terapia lo hanno disincentivato (non sono solo i “medici pietosi” a fare la “piaga purulenta”, a volte anche i “genitori pietosi” fanno la “scoliosi peggiorata”, purtroppo). Ma la parola chiave qui è “sembra”, ossia non si può essere certi, le incognite sono sempre troppe.
Io mi rifiuto sempre con i miei pazienti di dare delle “colpe”, perchè so sin troppo bene che a volte tutto è dovuto solo alla patologia ed alla sua storia naturale, più aggressiva del previsto (e se una colpa c’è, è quella di non essere stati preveggenti…). Anzi, penso che sia fondamentalmente poco sano per il paziente dare delle “colpe” e guardarsi indietro per recriminare, mentre sia molto più sano per tutti rimboccarsi le maniche e procedere al meglio nelle nuove condizioni.
Ma esistono dei consigli, dei modi per evitare di trovarsi nella condizione di dover poi recriminare?
Le Linee Guida Italiane sulla scoliosi sottolineano continuativamente che la scoliosi deve essere vista e seguita, una volta diagnosticata, da medici esperti. Putroppo però questa non è l’usanza da parte di chi invia allo specialista, nè a livello statale dove non vengono date indicazioni in questo senso: e chi lavora “in periferia”, essendo uno specialista, è obbligato a dare delle risposte che a volte, per mancanza di esperienza specifica nel settore, si rivelano alla prova del tempo sbagliate. Tenete presente che se la scoliosi è lieve purtroppo non ci sono altri elementi per poter capire se aggraverà rapidamente che non siano l’esperienza ed il “fiuto” che deriva da questa, fermo restando che a volte sbagli anche quando hai anni ed anni di lavoro nel settore: è la patologia stessa che è infida e quindi può portarti a sbagliare.