“Sono stata operata di scoliosi, corro qualche rischio per la gravidanza?”
Immaginiamo una giovane donna in salute, attiva, che in adolescenza ha affrontato una terapia impegnativa come quella per la scoliosi e che arriva a doversi sottoporre a un intervento. Trascorso qualche anno ecco che si trova davanti ad una nuova sfida: una gravidanza per realizzare il sogno di avere un bambino.
Tra i mille pensieri e le tante informazioni nuove da imparare per vivere con serenità questo momento della propria vita, ecco che si affaccia un ulteriore dubbio:
“La mia scoliosi e l’intervento che ho affrontato possono comportare delle problematiche durante la gravidanza?”. Oppure il contrario: “La gravidanza potrebbe peggiorare la condizione della mia schiena?”.
Proviamo ad aiutare questa futura mamma, rispondendo a tutti i suoi interrogativi con l’aiuto delle migliori evidenze scientifiche disponibili. Diversi studi in letteratura hanno approfondito la tematica “Gravidanza e intervento”, indagando come una potesse influenzare l’altra.
Partiamo da una rassicurazione: per quanto è stato dimostrato finora una o più gravidanze non hanno conseguenze (in termini di peggioramento della curva o di un suo deterioramento) né per la porzione di colonna interessata dall’operazione né per le vertebre rimaste libere (Pubmed 32272267; Pubmed 2948962). E’ sempre importante però chiedere, quando possibile, un’opinione al chirurgo che ha eseguito l’intervento, così da rispondere ai propri dubbi ed avere delle precise indicazioni da seguire. In base alla porzione di colonna operata, potrebbero esserci delle attenzioni in più dell’anestesista in una eventuale scelta di sottoporsi all’analgesia epidurale e/o alla decisione di effettuare un parto cesareo con anestesia epidurale.
E’ stata rilevata una maggior probabilità che le donne operate, ricorrano al parto cesareo (Pubmed 32578160 ; Pubmed 30610987/), ma sembra essere più per precauzione da parte del team medico in accordo con le pazienti stesse. In generale il ricorso all’epidurale è paragonabile a quello delle donne non operate. Secondo i dati raccolti gli anestesisti sembrano rifiutarsi di effettuare l’epidurale se la porzione di colonna operata è sotto la terza vertebra lombare, preferendo invece ricorrere all’anestesia generale (Pubmed 26131384; Pubmed 32578160 ; Pubmed 30610987).
Per quanto riguarda possibili dolori o complicazioni durante la gravidanza e il parto, alcuni studi hanno mostrato come non ci siano differenze con le neo-mamme non operate (Pubmed 9391799).
Sembrano invece essere più frequenti i dolori nella zona lombare durante la gravidanza, ma si risolvono in tempi relativamente brevi dopo il parto (Pubmed 30610987).
Una futura mamma può quindi affrontare in completa serenità questa nuova splendida avventura, senza dimenticare però di confrontarsi con il proprio medico curante e con uno specialista in merito alla propria colonna vertebrale: in questo modo è possibile prevenire eventuali dolori e vivere al meglio la propria gravidanza e il parto.
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