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Segno di Risser, crescita e scoliosi: facciamo chiarezza

19 gennaio, 2022 (08:02) Di: Bruno Leonelli

Durante la visita medica e la seduta di fisioterapia vengono prese e annotate sempre molte misure che sfuggono a volte agli occhi di chi è meno esperto.

Al contempo ce ne sono alcune che suscitano sempre interesse sia da parte dei genitori sia dei ragazzi. Una per esempio è l’altezza. Neanche il tempo di avvicinare l’altimetro alla testa del paziente che spesso si sentono nello studio le parole speranzose dei ragazzi: “Sono cresciuto? Quindi posso togliere il corsetto?”

Un’altra informazione che spesso ci viene riferita con fretta durante la valutazione iniziale è l’arrivo del menarca nelle ragazze, con la convinzione da parte dei genitori che la crescita della ragazza si stia arrestando e che di conseguenza sia possibile interrompere il trattamento. Non sempre è così, a volte è proprio quello il momento di massima spinta della malattia e quindi quello in cui fare maggiore attenzione.

Questi sono i principali esempi delle tante informazioni necessarie per capire il momento di crescita dei ragazzi, ma è stato dimostrato che potrebbero non corrispondere al picco di crescita [1] e quindi non essere di aiuto e/o sufficienti nella scelta del percorso terapeutico.

Questi cambiamenti si manifestano come caratteristiche secondarie e quindi la loro presenza può solo suggerire che lo scatto di crescita sia iniziato, ma non il momento esatto in cui ci si trova. Anche la convinzione tramandata di generazione in generazione che le ragazze “sviluppano prima” ha una spiegazione scientifica. Infatti a causa della tempistica del rilascio di testosterone, che è successiva a quella del rilascio di estrogeni, i ragazzi entrano nello scatto di crescita puberale più tardi rispetto alle ragazze. [1]

La gestione della scoliosi richiede una conoscenza della crescita residua e dei tempi della maturità scheletrica, per ottimizzare i risultati del trattamento. È necessaria una previsione accurata del tasso di crescita per indicare quando il rischio di progressione della deformità è maggiore. Al contrario, identificare quando si verifica la cessazione della crescita indica quando le misure preventive possono essere interrotte con un rischio minimo di ulteriore deterioramento della curva. [1]

Sono diversi i metodi per valutare la crescita ossea dei ragazzi, uno di questi è il segno di Risser.

Si può determinare il grado di Risser osservando la radiografia antero-posteriore del rachide. Questo è un vantaggio perché con una sola radiografia è possibile valutare i gradi Cobb, che sono necessari per la diagnosi di scoliosi, e la maturità ossea, riducendo le esposizioni alle radiazioni.

Il grado di Risser è valutato numericamente da 0 a 5 ed  è definito dalla quantità di calcificazione presente nell’apofisi iliaca e misura la progressiva ossificazione. Un grado Risser di 0 indica un basso grado di maturità ossea ed è presente dalla nascita alla pubertà. Un grado Risser di 5 significa che l’apofisi iliaca si è fusa con la cresta iliaca dopo l’ossificazione al 100% ed è presente negli adulti [2].

Il passaggio da Risser 0 a Risser 5 non dobbiamo immaginarlo come una marcia continua e costante di cui si conoscono i tempi e la velocità. Al contrario, la velocità di crescita dei ragazzi è diversa a seconda delle varie fasi, ci sono dei momenti di stallo, altri in cui corre velocissima e altri in cui rallenta.

Il momento più importante per la crescita e per capire l’andamento della scoliosi è quello che corrisponde alla spinta puberale, dove la malattia riesce a cambiare la forma di una schiena anche nel giro di poche settimane. La valutazione della maturità ossea in questa fase corrisponde al passaggio tra Risser 0 e il completarsi del Risser 1.

Raggiunto il Risser 2 e fino al completarsi del Risser 3 la spinta rallenta, ma non permette comunque di abbassare la guardia con la terapia. Infatti è necessario che un paziente con scoliosi rimanga ancora in trattamento.

C’è una gradualità nel terminare la terapia che corrisponde alla progressione del Risser.Una volta raggiunto Risser 5 e quindi la piena maturità ossea è possibile interrompere la terapia in piena sicurezza e senza la paura di poter perdere parte del risultato ottenuto con grande sforzo.

La classificazione di Risser anche se di poco, però può cambiare in base a quale parte del mondo ci si trova. Infatti c’è differenza tra la lettura europea e quella americana. In Europa si tende a leggere il grado di Risser in maniera più prudente e quindi solo quando si raggiungono determinati accrescimenti ossei si passa da una fase all’altra. La lettura americana invece tende a passare prima alla fase successiva.

Un altro metodo per la valutazione della maturità ossea è la classificazione di Sanders. La classificazione di Sanders si divide in 8 fasi e si basa sulla valutazione dell’accrescimento osseo della mano [3]. Secondo alcuni studi risulta essere più precisa della classificazione di Risser, questo perché c’è una sensibilità maggiore della stadiazione durante la velocità di crescita massima e quindi in alcuni momenti particolari della crescita risulta essere più affidabile [4]. Il problema della classificazione di Sanders è che è necessaria un’ulteriore radiografia alla mano per poterla valutare e quindi si dovrebbe esporre il paziente ad altre radiazioni.

Tutte queste informazioni ci fanno capire come valutare la crescita residua sia fondamentale, ma nello stesso momento come sia di difficile interpretazione.

Ogni specialista può usare la classificazione che preferisce o quella che risulta di più facile individuazione rispetto alla propria esperienza per valutare il momento di picco di crescita dei ragazzi. L’importante è la capacità di riuscire a interpretare tutti i dati a raccolti e che vengono messi a disposizione dalle radiografie e dai pazienti, per ottimizzare i tempi e i risultati della terapia.

[1]  – Managing the Pediatric Spine: Growth Assessment
[2] – Adolescent idiopathic scoliosis: radiologic decision-making

 

Commenti

Commento di Elena
Il 19/01/2022 alle 08:51

Buongiorno, mio figlio ha 16 anni. Da un mese sta portando il busto Lionese 22/23 ore al giorno (lo toglie per fare ginnastica). La sua scoliosi è di 43° toracica dx e 36° lombare sx. Il test di Risser è pari al 60-70%. Vorrei sapere se potrebbe avere dei miglioramenti oppure vista la sua età e il suo grado di ossificazione può solo sperare di stabilizzare la situazione. Grazie.

Commento di Bruno Leonelli
Il 20/01/2022 alle 07:56

Buongiorno Sig.ra Elena,
da quello che scrive stiamo parlando di curve importanti e che meritano un’attenzione particolare, motivo per cui il suo medico ha prescritto a suo figlio così tante ore di corsetto.
Con una prescrizione del corsetto a tempo pieno, tra gli obiettivi del medico c’è sicuramente la stabilizzazione, ma anche quello di tentare un miglioramento.sia a livello estetico che radiografico.
Solitamente in ISICO dopo un mese dall’inizio dell’indossamento viene fatta una radiografia in corsetto, dove viene valutato quanto la schiena si fa correggere e quanto il corsetto risulti efficace.
Successivamente viene fatta una radiografia senza corsetto, in modo da capire quanta correzione tenga la schiena e quindi è possibile iniziare a ragionare su quale sia il reale obiettivo da poter raggiungere.
In generale il fatto che sia avanti con la crescita ossea è uno svantaggio, in quanto è poca la crescita residua da guidare con il corsetto, ma la correzione dipende anche dalla rigidità della schiena di suo figlio e da quanto questa si lasci correggere.
Spero di essere stato d’aiuto, un saluto.
Bruno Leonelli

Commento di Emanuela
Il 10/02/2022 alle 19:28

Buongiorno, mia figlia di 12 anni e mezzo a breve inizierà il suo percorso con il corsetto Chaneau Sibilla. Volevo sapere se sarà un problema per lei continuare a suonare il violino visto che il corsetto arriverà sotto alle ascelle e non so se le consentirà di fare i movimenti con le braccia senza sfregamenti. Grazie

Commento di Daniela
Il 13/02/2022 alle 07:39

Salve! Sono Daniela, una ragazza di 14 anni. Circa un mese fa mi è stato preiscritto un busto cheneau, ho una scoliosi toracica di 24 gradi. Ad oggi, non ho ancora ricevuto il busto e devo aspettare ancora un po’. Vorrei sapere se è normale aspettare circa 1 mese per ottenere il corsetto e se in questo mese la mia curva potrebbe peggiorare. Sul corsetto sto cercando dì documentarmi sempre più e non ho chiara una cosa: il corsetto a lungo andare può danneggiare il mio fisico? (es Glutei, Seno, Vita). Grazie per la vostra disponibilità.

Commento di Bruno Leonelli
Il 21/02/2022 alle 12:16

Ciao Daniela,
i tempi di attesa per la realizzazione del corsetto e lo svolgimento delle pratiche ASL sono diversi da regione a regione, mediamente ci si può impiegare da uno a due mesi.
Il corsetto non danneggerà il tuo fisico, anzi, sarà un alleato per combattere contro la scoliosi. Portando il corsetto tante ore sarai modellata esteticamente e quindi la tua schiena avrà un aspetto sicuramente più equilibrato rispetto a quello di una schiena affetta da scoliosi e non curata.
Il corsetto può provocare dei segni sulla pelle che però passano quando viene definitivamente tolto. Molto raramente (un caso ogni qualche centinaio – ma non c’è una statistica in merito) ci possono essere delle smagliature, ma sono talmente rare che vuol dire che ci deve essere oltre al corsetto anche una predisposizione individuale: in adolescenza, alcuni ragazzi che hanno avuto una crescita rapida presentano delle smagliature senza aver mai indossato un corsetto.
Per il corsetto è necessario fare un discorso generale, perché non sono tutti uguali e con le stesse caratteristiche. Alcuni corsetti sono asimmetrici, altri hanno delle necessità meccaniche correttive che possono implicare delle spinte a volte fastidiose e alcuni puntano alla correzione massimale a volte a discapito dell’estetica.
I corsetti da noi utilizzati seguono alcuni principi fondamentali che sono: invisibilità, correzione estetica, minor impatto negativo. Questo perché si cerca di ottenere il massimo risultato con il minor impatto sulla qualità di vita dei ragazzi, ottenendo da loro anche il massimo dell’impegno. Ovviamente sono sempre dei corsetti, ma cerchiamo di lavorare per renderli il più tollerabili possibili partendo dall’assunto che la massima correzione se non mantenuta abbastanza non aiuta a sufficienza. Quindi, il corsetto oltre a correggere, deve essere portabile per avere il massimo risultato.
Se hai altri dubbi scrivi pure, un saluto.
Bruno Leonelli

Commento di Assunta
Il 02/04/2022 alle 21:46

Buona sera mia figlia all età di 7anni gli fu diagnosticata una lieve scoliosi di 10 gradi a controllo a un anno peggiorò di 8 gradi i medici decisero per un corsetto che non da portare togliere solo per sei ore nell’ arco di 24 ore crescendo mia figlia è arrivata a portare il busto per 23 ore al giorno la sua scoliosi nel 2020 durante la fase del menarca è arrivata a 40 gradi in un anno ha preso 10 gradi pensavo che i medici stavano facendo del loro meglio a un controllo per il collaudo del nuovo corsetto in ospedale trovai un nuovo medico che visto il busto di mia figlia si infuriò fece venire il tecnico in ospedale e gli spiego che il busto che indossava mia figlia non serviva a niente allora in quel preciso istante capì che tutti i sacrifici fatti da mia figlia furono vani poiché seguita da pseudo medici incapaci a ogni collaudo lo davano positivo tanti anni persi della sua infanzia tanti sacrifici e rinunce privarsi di lunghe ore sulla spiaggia per indossare il busto in orario rinunciare ai vestitini più scollati per nascondere il busto tutto inutile ma con quale abominio si possono fare errori così facilmente ora mia figlia è seguita da un medico consigliatomi da altre mamme che mi hanno assicurato essere un luminare la prima cosa che ha fatto ha ingessato mia figlia per 40 giorni adesso che scrivo è ancora ingessata sperando che possa riportarla indietro con i gradi e poi metterà un corsetto lionese mia figlia è grado risser 2 prego tanto che possa tornare indietro e stabilizzarsi con il minor grado possibile vorrei un vostro parere medico se è ancora possibile e questa mia testimonianza spero che sia di aiuto e fare capire che per curare la scoliosi bisogna affidarsi a specialisti del settore spero di essere stata di aiuto per evitare sofferenze a altri ragazzi

Commento di Roberta
Il 05/04/2022 alle 15:07

Buongiorno mia figlia di anni 12 ha una scoliosi lombare di circa 20/25 gradi e mi hanno detto che il suo osso è già quasi formato ella scala da 1 a 5 4,5 non ha mai messo nulla e mi hanno detto che non si può più fare nulla data la crescita della osso ormai quasi terminata,inoltre ha una vertebra che scende verso il basso
È vero oppure ho ancora una speranza che possa tornare diritta? può servire un busto a livello lombare?

Commento di ROBERTA
Il 07/04/2022 alle 17:27

Per Emanuela, purtroppo anche mia figlia suona il violino.
Con il corsetto non riesce a suonare lo strumento pertanto cerca di farlo nelle ore di libertà

Commento di Fabio Zaina
Il 08/04/2022 alle 09:50

Buongiorno Sig.ra Roberta,
una scoliosi a fine crescita di 20-25 gradi non desta particolari problemi, di norma non viene trattata ma solo monitorata nel tempo. Il motivo di questa scelta sta nel fatto che si tratta di una curva al di sotto della soglia di rischio di problemi in età adulta e che la crescita ormai finita rende minimi i margini di miglioramento.
La cosa un po’ insolita, però, è che sua figlia sia già così avanti con la crescita a 12 anni. Di regola le femmine crescono fin verso i 16. Ovviamente può trattarsi dell’eccezione che conferma la regola, ma è importante essere certi.
Spero di averle chiarito un po’ le idee.
In bocca al lupo.
Fabio Zaina

Commento di Martina Poggio
Il 12/04/2022 alle 13:55

Buongiorno Emanuela,
sua figlia può decidere di suonare il violino sia con che senza il corsetto. Dipende dalla quantità di ore che vi ha prescritto il medico. Se vuole può sfruttare le ore di pausa dal corsetto per suonare, se invece preferisce tenerle per altre attività, riesce comunque a suonare il violino indossando il corsetto. Certo all’inizio non sarà proprio come se non avesse nulla. I movimenti sono comunque più limitati, ma il capo riesce ad inclinarlo e le braccia sono libere nei movimenti.
Nella nostra esperienza abbiamo avuto diversi ragazzi che hanno dovuto indossare il corsetto pur studiando musica: magari alcuni iscritti a indirizzi scolastici musicali, altri che facevano il conservatorio e altri che lo facevano anche solo per passione. Con il canto alcuni hanno lamentato la difficoltà del respiro. Altri invece suonavano strumenti e hanno avuto difficoltà diverse a seconda dello strumento. E’ un pò come per lo sport, generalmente noi consigliamo di farlo senza corsetto, ma se i ragazzi preferiscono tenersi le ore libere per fare altro, sono loro a scegliere. Consideri che le ore di libertà pian piano aumenteranno e avrà sempre più tempo per inseguire le sue passioni.
Se vuole può consultare sul sito del concorsetto; vi ho cercato alune foto e video di altri ragazzi musicisti (ad esempio Mattia, 14 anni, nel 2019 suonava la tromba; Letizia, 5 anni, nel 2019 suonava la batteria; S. nel 2020 e Erica nel 2014 suonavano il piano; Alba nel 2014 suonava l’arpa; Gaia nel 2016 e Giulia 2017 invece cantavano delle bellissime canzoni indossando il corsetto).
Buona fortuna
Martina Poggio

Commento di Sabina
Il 31/05/2022 alle 18:40

Salve mia figlia Aurora ha una scoliosi dorsale destra con controcurva lombare 20gradi .non ha strapiombo sul piano frontale. La bisiliaca e’ a livello Risser 1. Nei limiti l’ampiezza della lordosi lombare e della cifosi dorsale. Strapiombo posteriore sul piano sagittale. Spondilolistesi da verosimile lisi istmica bilaterale di L 5 con discreto scivolamento anteriore e deformazione a trapezio del corpo vertebrale di L5 . Lieve arrotondamento dello spigolo anteriore sacrale . Da ottobre 2021 porta il corsetto Tipo Cheneau 18h/die. E’ possibile i tre mesi estivi ridurre le ore a 12/16 ? Grazie

Commento di Giorgia
Il 11/06/2022 alle 13:43

Ciao. Ho 13 anni e 4 mesi fa ho scoperto di avere una scoliosi dorsale di 22 gradi. Porto il busto cheneau per 18 ore al giorno. So che è difficile, ma più o meno si sa fino a che età va portato? Ad esempio fino a 16 anni o anche prima? Per favore se potete rispondermi, grazie ❤

Commento di Martina Poggio
Il 13/06/2022 alle 14:02

Ciao Giorgia,
capisco che sia molto difficile alla tua età dover portare un busto per così tante ore al giorno, soprattutto ora che ci avviciniamo all’estate e tra caldo e vestitini scollati sembra ancora tutto più pesante. Dirti quanto dovrai ancora tenere il corsetto è estremamente difficile, perchè è molto individuale. Ci sono ragazzi che devono portarlo poco più di un paio di anni e ci sono altri che hanno davanti a se un percorso molto più lungo e tortuoso. Molto dipende dalla gravità della situazione e dalla crescita residua. Anche la gestione della discesa delle ore è gestita dal medico ed è personalizzato a seconda del caso. Non ci sono dei protocolli prestabiliti, ma è importante che il medico specialista che ti segue, ti valuti ogni volta e che consideri l’evoluzione della tua situazione. Il consiglio migliore che ti posso dare quindi è di chiedere direttamente a lui, che ha sicuramente in mente meglio la tua situazione, se ha delle previsioni in merito.
Ti faccio un mega in bocca al lupo e tieni duro, presto sarà solo un lontano ricordo.
Martina Poggio

Commento di Sara Rossi Raccagni
Il 16/06/2022 alle 08:50

Gentile Sabina,
È importante che sia il medico specialista che ha in cura sua figlia a prendere questa decisione. Normalmente i pazienti seguiti da ISICO hanno la possibilità, durante il periodo estivo, di poter togliere il corsetto 1 o 2 ore in più per un breve periodo, con modalità che soltanto il medico specialista che li segue può definire. L’obiettivo è quello di concedere ai ragazzi un po’ più di libertà per le loro vacanze estive, senza però correre il rischio di compromettere ció che hanno faticosamente ottenuto fino a quel momento.
Il mio consiglio è quindi quello di parlarne con il suo medico, per trovare insieme la soluzione migliore.
Le faccio tanti auguri!

Sara Rossi Raccagni

Commento di Giovanna
Il 27/06/2022 alle 23:08

Mia figlia di 10 anni, alta 147cm, ha una scoliosi dorso lombare di 20 gradi. La ortopedica che la segue tuttavia non ritiene utile il corsetto dal momento che risulta risser 5 benché non sia ancora menarca. È possibile?

Commento di Fabio Zaina
Il 29/06/2022 alle 08:10

Gent.ma Giovanna,
Statisticamente è molto poco probabile che sua figlia sia già a Risser 5 a 10 anni. A volte può capitare di confondere Risser 5 e Risser 0 perché hanno delle caratteristiche simili.
Per prudenza penso sia opportuno che faccia rivalutare sua figlia e la radiografia per conferma della diagnosi.
Qualora il Risser 5 fosse confermato, l’indicazione a non mettere il corsetto sarebbe corretta.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Loredana Napolitano
Il 20/07/2022 alle 09:06

Salve. A mio figlio di 10 anni è stata riscontrata una scoliosi sx convessa con curva lombare di 22 gradi e curva dorsale di 18. L ortopedico gli ha prescritto il corsetto cheneau univalva da indossare per 16 ore. Risser 0. Indossando scrupolosamente il corsetto ci sono probabilità che possa comunque peggiorare non avendo iniziato la maturità scheletrica? Grazie mille

Commento di Valentina Premoli
Il 28/07/2022 alle 11:36

Buongiorno,
è difficile rispondere con certezza alla sua domanda. Le posso dire, in generale, che ci sono forme di scoliosi abbastanza aggressive da peggiorare anche all’interno di un corsetto.
Le consiglio di attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico specialista che ha preso in cura suo figlio, sia per le ore di indossamento del corsetto che per la scadenza della prossima visita di controllo. Solo così il medico potrà monitorare la situazione e modificare la prescrizione delle ore di indossamento del corsetto se necessario. Questo perché il risultato della terapia dipende dall’equilibrio tra la forza della terapia e l’aggressività della scoliosi. La forza della terapia dipende dal tipo di corsetto e dal dosaggio quotidiano. L’aggressività della scoliosi dipende dalla fase di sviluppo, con un picco a ridosso della spinta puberale. Non possiamo controllare l’aggressività della scoliosi ma c’è margine per intensificare la forza della terapia qualora fosse necessario, il tutto dosato in base al rischio immediato e agli obiettivi che ci si pone.
Inoltre, quando si inizia una terapia in corsetto, è molto importante associare anche l’esecuzione di esercizi specifici basati sull’autocorrezione, che hanno lo scopo di stabilizzare la schiena evitando la perdita di correzione durante la fase di svezzamento dal corsetto.
Valentina Premoli

Commento di camilla
Il 04/08/2022 alle 15:00

Buongiorno, a mia figlia di 10 anni è stata diagnosticata una scoliosi di 28 gradi da trattare con corsetto lionese per 19 ore al giorno.
Ho letto alcuni articoli riguardo corsetti costruiti con materiali innovativi come ad esempio la fibra di carbonio.
Al centro Isico ne fate uso e comunque ci sono argomenti che possano illustrarmi i vantaggi e gli svantaggi di tali soluzioni?
Da mamma sto cercando di documentarmi per capire se posso trovare soluzioni che rendano questo percorso il meno difficile possibile per mia figlia.
Grazie mille

Commento di Fabio Zaina
Il 08/08/2022 alle 08:04

Gent.ma Sig.ra Camilla,
I corsetti per scoliosi sono normalmente realizzati in polietilene o in PETG. Il carbonio viene utilizzato per le protesi ma non si usa il carbonio per realizzare i corsetti in quanto difficile da lavorare ed estremamente costoso.
A parte i corsetti classici, esiste poi lo SpineCor, che è realizzato in tessuto elastico, e che può essere utilizzato con successo in casi particolari
Più del materiale, conta il modellamento del corsetto, questo può fare la differenza.
L’altro aspetto determinante per rendere il percorso meno difficile per sua figlia è avere il supporto di un buon team terapeutico (medico, terapista e tecnico) e della famiglia. Questo più di tutto fa la differenza.
In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Francesca
Il 28/09/2022 alle 16:19

Buongiorno una domanda un risser alto indica che mio figlio non crescerà più in altezza? Grazie

Commento di Luigi Barbarossa
Il 06/10/2022 alle 08:22

Buongiorno Francesca,
fino a che il Risser non è 5, cioè fino al momento in cui la maturità ossea è completata, la crescita in altezza è ancora possibile.
Durante le fasi iniziali della maturità ossea la crescita avviene più velocemente, ma non è una velocità costante: si alternano periodi di rallentamenti a periodi di velocizzazione della crescita e varia da individuo a individuo.
Durante le fasi più avanzate la maturità ossea progredisce, ma con più lentezza e parallelamente la crescita della statura è altrettanto rallentata fino a raggiungere il Risser 5 in cui la maturità ossea viene raggiunta completamente.
Luigi Barbarossa

Commento di Francesca
Il 10/10/2022 alle 19:08

Buongiorno, parlo come ex paziente del centro di Milano. Ho sempre avuto un dubbio. Perché non c’è una completa presa in carico del paziente ma si analizza solo la colonna in quanto tale?
Ad esempio: il supporto fisioterapico dato al paziente mira solo al trattamento della patologia della colonna. Mi chiedo: perché non si pensa ad esempio alle complicanze che il corsetto può avere sulla meccanica respiratoria e perché non si agisce anche in questo senso? Per essere più precisa: il corsetto impone una respirazione molto più superficiale rispetto alla norma, perché non si educa il paziente ad effettuare della ginnastica respiratoria nelle ore libere da corsetto per far sì che la meccanica respiratoria possa subire meno modifiche possibili nel medio/lungo termine?
In più mi domando, perché non viene presa in analisi la componente psicologica e come il corsetto possa influenzare la psiche del paziente adolescente in questione? Posso comprendere che la gestione del paziente in questo caso diventa molto più complessa ma mi chiedo perché non venga quantomeno proposto come possibilità, il supporto psicologico al paziente.
Nella mia esperienza ho notato che, nonostante la massima professionalità del personale medico e non, manca una completa valutazione del paziente.
Grazie

Commento di Martina Poggio
Il 13/10/2022 alle 15:21

Cara Francesca,
È un vero dispiacere sapere che non ti sei sentita presa in carico completamente.
È qualcosa a cui noi teniamo molto e su cui lavoriamo tanto.
È difficile trovare un’altra struttura dove il team collabori in maniera così stretta: famiglia, fisiatra, fisioterapista e tecnico ortopedico.
Siamo dell’idea che prevenire sia meglio che curare, quindi nella nostra quotidianità poniamo molta attenzione nel nostro accogliere i ragazzi, nel proporre la terapia del corsetto e nel supportarli durante l’esecuzione degli esercizi. Abbiamo creato gruppi social (su Facebook o il blog) e camp estivi per avvicinare le persone con lo stesso tipo di problematica, perchè aiuta nella gestione psicologica e quotidiana di un problema. Tutto questo per cercare di far vivere una vita “normale” e non eccessivamente medicamentosa, almeno laddove la malattia non c’è, mentre l’aspetto terapeutico entra in gioco nel momento in cui il medico in visita o il fisioterapista in seduta evidenziano il problema.
All’occorrenza infatti abbiamo anche la possibilità di richiedere la consulenza della nostra psicologa, la dr.ssa Irene Ferrario, che segue proprio i nostri ragazzi in difficoltà con il corsetto. Per questo ad ogni visita chiediamo la compilazione di questionari che valutano la qualità di vita ed evidenziano la necessità di un supporto psicologico.
I problemi respiratori che descrivi sono presenti in certe situazioni appena indossato il corsetto. Pian piano il corpo si abitua e il modo migliore per prevenirlo è proseguire un’attività sportiva regolare, molto più divertente ed efficace degli esercizi respiratori. Su questo aspetto insistono molto sia i medici che i fisioterapisti, consigliandola a tutti, sia per la salute generale che per mantenere i polmoni allenati.
Hai fatto bene comunque ad esternare questi dubbi, perché a volte vengono dati per scontati aspetti importanti.
Spero di averti aiutata e se sei in difficoltà puoi sempre contattare gli specialisti che ti hanno seguita in questo percorso.
Martina Poggio

Commento di Ol. Pao
Il 17/05/2023 alle 11:44

Io sono stato operato di scogliosi nel 1984, e mi hanno messo la famosa barra di Harrington. Dopo circa 20 anni ho cominciato a sentire mal di schiena nella parte centrale e dolore continuo nella zona cervicale con leggeri mal di testa. Alle visite di controllo ho fatto presente questi problemi ma rassicurandomi mi hanno sempre risposto che era tutto ok e i dolori era perché non facevo abbastanza moto, faccio presente che di lavoro faccio impianti elettrici percio di movimento ne facevo. Ora sono più di 2 anni che il problema si è amplificato notevolmente. Nell’ultima visita di controllo mi hanno prescritto un corsetto lionese con un collare tipo milwaukee mobile da mettere e togliere facilmente. Con questo rimedio riuscivo a stare meglio per qualche giorno anche perché non riuscivo a tanto tempo per via del lavoro, lo tenevo quasi sempre per tutto il fine settimana h24. Ultimamente la situazione è peggiorata i mal di Testa con la cervicale sono notevoli, dolori centro schiena come se qualcuno mi pungesse con dei chiodi, gambe affaticate con formicolii e crampi.
Ho contattato un altro luminare che mi ha prescritto due cicli di corsetto di gesso per il tempo di 2 mesi e poi un corsetto più leggero. Il primo corsetto di gesso avrà il collare tipo milwaukee e il secondo no. Ora a giorni andrò a fare un ulteriore visita finale per poi procedere. Qualcuno di voi è nelle mie situazioni? Fatemi sapere. Qualcuno sa darmi qualche consiglio. Ciao a tutti
.

Commento di Pileria Naccarato
Il 05/11/2023 alle 22:04

Buonasera. Mia figlia ha 14 anni e ha la scoliosi 15 gradi e uno stadio risser a 4. Può mettere il Busto o corsetto ancora o è già tardi? Sta comunque facendo già da due anni ginnastica posturale . Grazie

Commento di Roberto Pizzone
Il 13/11/2023 alle 11:02

Buongiorno. Da visita ISICO Dott. Fabio Zaina:ARTI INFERIORI E POSTURA FRONTALE: Spalle:Elevata ds, Elevazione 1;SCAPOLE:SPORGENTE DS, SPORGENZA 2, strapiombo:sinistra, entita’ mm30. CIFOSI E LORDOSI: Freccia C7 mm60, Freccia D12 mm10, Freccia L3 mm30. SCOLIOSI: Curva dorsale destra: Ate gradi 8, GIBBO mm19, rigidità marcata./risposta sul BLOG ISICO Dott. Stefano Negrini:’… per ridurre un gibbo… degli esercizi possono aiutare a minimizzare LEGGERMENTE il problema…’ /risposta sul BLOG ISICO Dott.ssa Alessandra Negrini: ‘… la sporgenza della scapola… gli esercizi specifici… migliorando la postura… possono comunque RIDIMENSIONATO E RENDERLO MENO EVIDENTE…’/un’ortopedico:’ si vede subito se MEZIERE funziona, MANDANDO LE SPALLE INDIETRO E RISOLVENDO LA SCAPOLA SPORGENTE… ‘/visita da un ortopedico, specializzato in medicina fisica e riabilitazione :’… le spalle in avanti non sono un atteggiamento posturale, RINFORZANDO IL DORSO, con i pesi, facendosi seguire da un istruttore della PALESTRA, ANDRANNO INDIETRO… ;PREMESSO CHE, avendo le spalle un po’ in avanti, noto che, ma dandole indietro, diminuisce (a un livello, per me, accettabile) la sporgenza della scapola destra: CHIEDO, gentilmente : volendo eseguire, per adesso, degli esercizi da fare comodamente a casa, conosco il ‘metodo TOSO posturale’ : AGGOUBHO DEGLI ESERCIZI (con elastici, manubri, sbarra, a corpo libero) per RINFORZARE IL DORSO? oppure è necessario aggiungere /sostituire con i vostri esercizi specifici?. (adesso ho 57 anni, e da una tac recente : ‘deviazione scoliotica destro-concessa del rachide dorsale che mostra manifestazioni spondiloartrosiche’. GRAZIE!!!

Commento di Martina Poggio
Il 15/11/2023 alle 08:20

Buonasera,
L’obiettivo nel trattamento della scoliosi è quello di arrivare a fine crescita, quando è possibile, sotto i 30 gradi perché si è visto che è estremamente improbabile un peggioramento in età adulta. Per coloro che invece finiscono la crescita con una curva oltre i 50 gradi è praticamente certo un peggioramento lento e continuo con anche una maggiore correlazione al mal di schiena.
Avendo sua figlia una curva intorno ai 15 gradi e avendo ormai praticamente una situazione stabile (risser 4), si può dire che la situazione è tranquilla. Pur avendo una curva estremamente lieve, è comunque funzionale per la sua vita adulta e quindi il corsetto non è consigliabile come terapia in questo caso.
Nei due anni di fisioterapia dovrebbe aver lavorato in autocorrezione, cioè cercando di correggere attivamente la curva, simmetrizzando le alterazioni conseguenti alla scoliosi.
Se la sua domanda per il corsetto era legata ad un obiettivo estetico, già facendo l’autocorrezione dovrebbe aver imparato come correggere e come gestire la sua schiena.
Converrebbe chiedere al medico specialista che ha in cura sua figlia, per quanto tempo ancora seguire la terapia con gli esercizi fisioterapici. Arrivata ad una buona stabilità generalmente si sospendono e si proseguono solo visite specialistiche a cadenza regolare.
Cordiali saluti
Martina Poggio

Commento di Bruno Leonelli
Il 17/11/2023 alle 13:44

Buongiorno sig. Roberto,
dal gibbo e dalle misure descritte posso immaginare che le sia stata diagnosticata una scoliosi.
Tutto quello che è esercizio fisico è fondamentale per mantenere un buon tono muscolare e uno stile di vita attivo.
I nostri esercizi mirano ad essere specifici per la colonna vertebrale, andando a proporre nei ragazzi un movimento chiamato autocorrezione, mentre negli adulti un movimento di sostegno per evitare che la curva possa crollare con l’avanzare dell’età. Il movimento specifico viene impostato in modo personalizzato in base alle caratteristiche della schiena e poi allenato giornalmente attraverso gli esercizi.
Il Metodo Toso non ha evidenze scientifiche nel trattamento della scoliosi. È un programma di “Back school” utile nella gestione delle algie nella quotidianità, ma che va integrato con l’autocorrezione o un sostegno mirato della colonna.
Se non l’ha già fatto le consiglio di fare una visita da un medico specialista nella colonna vertebrale per avere un’ idea di quale sia la sua attuale situazione, perchè una scoliosi in vita adulta va monitorata nel tempo attraverso delle radiografie fatte in modo periodico per valutarne la stabilità. Successivamente potrebbe impostare un piano di lavoro con esercizi specifici da affiancare alle attività da lei descritte, in modo da ottenere il massimo risultato per la sua schiena.
Per quanto riguarda le asimmetrie delle scapole provocate dalla scoliosi, spingendo le spalle indietro è probabile che si riduca, ma si assume una posizione innaturale e faticosa. Gli esercizi specifici possono rallentare l’evoluzione della scoliosi e il peggioramento delle asimmetrie, mentre muscoli dorsali più tonici potrebbero aiutare a camuffare le asimmetrie presenti.
Spero di esserle stato d’aiuto.
Bruno Leonelli

Commento di Laura
Il 21/02/2024 alle 17:44

Buongiorno, mia figlia 14 anni ha una scoliosi italica dorso lombare 35 gradi, ha fatto radiografia mano per valutare la crescita ossea, con score 7 per classificazione sanders.Non le è stato prescritto il busto perché mi hanno detto ha raggiunto la maturità della colonna vertebrale.Vuol dire che non crescerà più in altezza e che la scoliosi non peggiorerà? Grazie

Commento di Fabio Zaina
Il 27/02/2024 alle 10:28

Gent.ma Sig.ra Laura,
Sanders 7 indica uno stadio di maturazione piuttosto avanzato ma non ancora completo, e spesso a 14 anni c’è ancora margine di crescita. Quindi possiamo aspettarci ancora un po’ di aumento della statura anche se verosimilmente non molto. Pertanto, vista la curva descritta, rivaluterei l’opzione del corsetto. Il rischio non è tanto quello di peggioramento immediato ma di lungo termine, perché la soglia oltre la quale la scoliosi tende a peggiorare si aggira intorno ai 30°. Inoltre, sarebbe da valutare anche l’impatto estetico della scoliosi. A volte una curva di questo tipo è piuttosto evidente, altre meno, e questo è un fattore che potrebbe indurre nella direzione del trattamento con corsetto.

In bocca al lupo
Fabio Zaina

Commento di Stefano
Il 13/04/2024 alle 14:37

Buongiorno, a mia figlia di 15,7 anni è stata diagnosticata una scoliosi S italica, 20° da un lato e 21° dall’altro ed è ancora menarca.
Livello di Risser 2. Stante il rischio di ulteriore crescita gli hanno prescritto quindi un corsetto Cheneau asimmetrico.
Capisco la problematica ma mi chiedevo se il corsetto con questi gradi un po’ al limite è proprio l’unica soluzione, mi chiedevo se non fosse possibile da gestire con ginnastica mirata. Grazie

Commento di Martina Poggio
Il 19/04/2024 alle 08:11

Buongiorno Stefano,
sua figlia come dice lei è ancora in crescita e l’obiettivo nella scoliosi è di arrivare all’età adulta con una curva sotto i 30°, perché si è visto che è poco probabile un ulteriore peggioramento con correlati rischi di dolore e di disabilità. Ovviamente più ci si allontana dalla soglia meglio è.
Sua figlia in entrambe le curve è sotto la soglia dei 30°, ma ha ancora un potenziale rischio evolutivo legato alla crescita residua. Per questo vi è stato prescritto il corsetto, ma se avete ancora dei dubbi non temete di parlarne con il medico prescrittore, ogni scelta deve essere condivisa con il paziente. Anche perché se sua figlia non capisce l’importanza del corsetto o della fisioterapia specifica, diventa davvero una strada difficile da percorrere (diverso è, se è correttamente motivata a migliorare la sua situazione clinica).
Per valutare se si può accettare il rischio di non indossare il corsetto e provare a stabilizzare la situazione con soli esercizi, occorrerebbe vederla e aggiungere altre informazioni che si possono vedere solo con una visita. Ad esempio quanto impattano esteticamente queste curve? Come sono i gibbi? C’è uno strapiombo laterale? Com’è il piano sagittale? Sono tutte informazioni che fanno pendere l’ago della bilancia da un lato o dall’altro. Detto questo non è da escludere che non si arrivi comunque ad un corsetto, perché qualora si vedesse un ulteriore peggioramento, avvicinandoci quindi troppo alla famosa soglia dei 30°, comunque occorrerebbe andare a indossarlo per cercare di recuperare i gradi presi.
Consideri che gli esercizi fisioterapici specifici che hanno dimostrato la capacità di rallentare il peggioramento delle curve e di ridurre l’uso del corsetto, sono in autocorrezione, cioè si allena la ragazza a correggere attivamente le curve, allenandola ad un mantenimento nella quotidianità.

Cordiali saluti
Martina Poggio

Commento di alessandra
Il 04/06/2024 alle 13:35

Buongiorno abbiamo appena ricevuto le lastre e vorrei un vostro parere.
A mia figlia di 9 anni è stata riscontrata scoliosi ad “S” italica destro convessa del tratto dorsale con valore angolare di circa 17° (vertebre neutre D12 e D6 ) e curva lombare sinistro convessa con valore angolare di 28°( vertebre neutre
D12-L4)
Ne consegue un disallineamento delle creste iliache di 9,5 mm con il sinistro più basso del controlaterale.
Il disallineamento a livello dei tetti acetabolari è stimabile in circa 8,5 mm.
Risser= 0
scusate aggiungo la parte finale del referto

Conservati in altezza i somi vertebrali.
Allineati i muri posteriori. Lieve accentuazione della fisiologica lordosi lombare con aspetto rettilineizzato del tratto dorsale. Inversione della fisiologica curvatura lordotica cervicale con fulcro in C4

Commento di Sara Rossi Raccagni
Il 11/06/2024 alle 08:51

Gentile Alessandra,
Vista la presenza di una scoliosi vicina ai 30° (considerata la soglia che, quando possibile, si cerca con tutte le forze di non superare) e la giovane età di sua figlia, le consiglio di rivolgersi il prima possibile ad un medico specialista nel trattamento conservativo della scoliosi.
È davvero importante inquadrare la situazione al più presto per non perdere tempo prezioso (sappiamo infatti che la scoliosi tende a peggiorare durante la crescita) e farlo con uno specialista in questo campo, per non rischiare di fare sacrifici (come può essere affrontare quotidianamente degli esercizi ed indossare un corsetto per molte ore) senza arrivare all’obiettivo che ci si pone. Non avendo il quadro completo di sua figlia ma solo i dati radiografici, non mi è possibile essere più specifica sul tipo di trattamento che sarà necessario (tra esercizi fisioterapici specifici che prevedono l’autocorrezione, corsetto elastico, corsetto rigido a tempo parziale o a tempo pieno).
Posso però anticiparle che sarà probabilmente necessaria una terapia specifica, per cercare di guadagnare più gradi possibili prima che sua figlia entri nella fase di crescita più importante (chiamata “spinta puberale”), ovvero quel momento in cui la scoliosi è più aggressiva. Spero di esserle stata d’aiuto e le faccio un grande in bocca al lupo!
Sara Rossi Raccagni

Commento di alessandra
Il 25/06/2024 alle 12:26

Buongiorno dott.ssa Raccagni, la aggiorno sulla visita fatta. A mia figlia è stato prescritto un corsetto Artbrace, da indossare 16-18 ore al giorno fino a crescita avvenuta. Inutile dire lo sconforto, ma lo affronteremo e cercheremo di vincere noi! Ho due perplessità: mi hanno detto che non serve una ginnastica correttiva/fisioterapia di accompagno e che mia figlia può continuare a fare danza classica. Può per favore dirmi la sua?

Commento di Sara Rossi Raccagni
Il 04/07/2024 alle 08:05

Gentile Alessandra,

Mi fa piacere siate riusciti a fare presto una visita medica specialistica. É normale provare sconforto inizialmente, ma proprio come scrive è necessario raccogliere tutte le forze per reagire e, le assicuro, i ragazzi (anche piccini) ne hanno molte e anche inaspettate!
Per quanto riguarda gli esercizi specifici per la scoliosi, le Linee Guida internazionali per il trattamento della scoliosi sottolineano la loro importanza sia come primo passo per cercare di prevenire o ritardare l’utilizzo del corsetto, sia durante tutta la terapia in corsetto per ottimizzare e consolidare nel tempo il risultato ottenuto con il corsetto.
Oltre agli esercizi fisioterapici specifici, è importante che i ragazzi facciano uno sport (qualunque, quello che preferiscono), per almeno due volte a settimana. Anche questo è stato dimostrato essere un aiuto per ottenere un migliore risultato alla fine della terapia in corsetto.
Essendo un percorso lungo e faticoso, è importante affidarsi ad un team di esperti (medico, fisioterapista, tecnico ortopedico) nel quale riponiamo piena fiducia.
Spero di esserle stata d’aiuto, le faccio ancora un grande in bocca al lupo!
Sara Rossi Raccagni

Commento di Josephine
Il 12/07/2024 alle 12:14

Buongiorno
e grazie per aver creato questo Blog, utilissimo a chi si avvia a un percorso con corsetto. Sono mamma di una bambina in età da sviluppo (10 anni) a cui hanno da poco prescritto busto Chenaux per 16-18 ore.
Ho dei forti dubbi sul suo sviluppo fisico, perchè le zone che il busto comprime sono anche la muscolatura dei glutei e del petto (appunto in crescita) e sono preoccupata che questo possa influire sul suo fisico in futuro, è cosi’? Insomma potrebbe avrere una vitina stretta con poco seno e glutei piatti? 😉
Inoltre ho pareri discordanti sullo sport, oltre la ginnastica posturale o correttiva che andrà a fare, mia figlia fa Ginnastica ritmica, è uno sport che forse incide troppo sulla sua spina dorsale, meglio abbandonarla e dedicarci ad altro, cosa mi suggerite?
Grazie davvero del tempo che vorrete dedicarmi!

Commento di Martina Poggio
Il 15/07/2024 alle 08:51

Buongiorno Josephine,
Grazie per aver scritto e fa piacere leggere che questo blog è di aiuto.
Per quanto riguarda il corsetto è fatto su misura e se è vero che ha l’obiettivo di modellare, non va a incidere sulla crescita muscolare ad esempio dei glutei.
Sul seno, indipendentemente dal tipo di corsetto, c’è un taglio anteriore e non c’è pressione. Seno piccolo o più prosperoso è individuale e il corsetto non incide in tal senso.
Alcuni tipi di corsetti in effetti creano un po’ l’effetto del vitino, ma pian piano che le ore scendono, si tende a perdere questo effetto secondario.
Se ha dubbi su alcuni aspetti specifici del corsetto ne parli con il suo medico per un confronto.
Per quanto riguarda lo sport è vero che c’è un po’ di confusione.
Ad oggi in letteratura scientifica non abbiamo dei dati che ci permettono di consigliare o sconsigliare un tipo di sport. L’esempio della ginnastica ritmica di cui lei scrive, effettivamente sembrerebbe esserci maggior prevalenza di ragazze affette da scoliosi. E’ anche vero però che la scoliosi colpisce soprattutto le femmine, con indice di massa corporea più bassa, caratteristiche molto comuni in chi pratica questo sport.
Oppure per anni veniva prescritto il nuoto come cura per le patologie della colonna vertebrale, anche in questo caso in nuotatori agonisti si è vista una maggiore prevalenza di scoliosi e di dorso curvo.
Dalla letteratura scientifica invece sappiamo che lo sport aiuta ed è protettivo, sia per i ragazzi che indossano il corsetto e fanno esercizi specifici, sia nei ragazzi che fanno solo gli esercizi specifici come terapia.
Quindi l’indicazione che solitamente noi diamo Ai nostri ragazzi di fare lo sport che a loro piace di più perché così si dovrebbe garantire una certa costanza. Fanno già tanti sacrifici e togliergli qualcosa a cui loro tengono senza una reale motivazione scientifica richiede un sacrificio non giustificato.
Deve comunque confrontarsi con il medico prescrittore se concorda con quanto scritto nel caso specifico di sua figlia
Spero di esserle stata d’aiuto buona fortuna
Martina Poggio

Commento di Josephine
Il 15/07/2024 alle 10:52

Grazie mille Dottoressa, mi ha sollevato di molto l’umore!
Joséphine

Commento di alessandra
Il 19/07/2024 alle 09:41

Cara Josephine,
condivido la preoccupazione. Come ho scritto poco prima di lei, mia figlia (9 anni appena compiuti) indosserà a breve un corsetto per 16-18 ore (nel suo caso è un corsetto artbrace, riconducibile al lionese). Andremo mercoledì prossimo a fare la prima prova. Mia figlia fa danza classica e ho avuto gli stessi dubbi. Abbiamo fatto un secondo consulto e il dottore (che abbiamo poi deciso sarà il nostro punto di riferimento) ha detto la stessa cosa: non importa il tipo di sport, anzi, è importante che continui a farlo, perchè oltre a rafforzare la muscolatura è fondamentale da un punto di vista psicologico. Noi abbiamo addirittura deciso di farle fare danza tre volte a settimana anzichè due (d’accordo con il medico). E’ fondamentale che non sentano la limitazione, perchè sarà dura, ma lo spirito giusto penso aiuti moltissimo. Sono davvero in ansia per quanto dovrà affrontare ma credo che possiamo essere di maggior aiuto cercando noi per prime di lavorare sull’ansia 🙂
Noi siamo di Roma, voi?

Commento di alessandra
Il 31/07/2024 alle 19:47

C’è qualcuno che ha esperienze di corsetto artbrace?

Commento di Er
Il 24/08/2024 alle 18:41

Ciao sono la mamma di una bimba di 10 anni e 8 mesi da un mese porta il busto 18 ore e molto brava portarlo ha una scoliosi a S 30 dorsale e 25 lombare . Volevo chiederti anche se lei lo porta regolarmente il busto la scoliosi pou peggiorare ho molto paura che poi peggiorare e andare al intervento
Non è ancora mercara

Commento di Maria 28
Il 16/09/2024 alle 15:46

Buongiorno, dopo aver letto diverse chat, mi domando se il percorso prescritto a mia figlia è corretto!? Nel mese di novembre dello scorso anno (2023), all’età di ancora 14 anni (primo ciclo nel luglio del precedente anno) le è stata riscontrata ” …roto (+++) scoliosi dorso-lombare di 19.5° con curva destro-concava e sovrastante curva scoliotica dorsale destro-convesso; ali iliache slivellate di 10.5 mm, grado di Risser 3 ”. Pertanto le è stato indicato di portare il corsetto lionese e di seguire un percorso di ginnastica correttiva. Dopo quasi un anno, questo mese di settembre (2024) è stata ripetuta la radiografia e la gradazione 19.5° è rimasta immutata (nessun progresso ma neanche nessun peggioramento) mentre vi è stato un peggioramento delle ali iliache slivellate di 12.5 mm, grado di Risser non riportato. Il percorso è corretto? O è possibile fare altro? Grazie

Commento di Bruno Leonelli
Il 26/09/2024 alle 09:21

Salve,
Premesso che non è possibile dare un giudizio clinico sul caso di sua figlia in questo blog, possiamo darle qualche spunto che possa aiutarla a capire meglio la situazione.
La scoliosi, soprattutto durante la fase rapida della crescita, porta ad un progressivo peggioramento delle curve, mentre in altri momenti la crescita rallenta e la scoliosi perde di aggressività e si riduce il rischio di peggioramento.
In base alla fase di crescita, all’aggressività e all’entità della scoliosi possono essere posti diversi obiettivi terapeutici, che possono essere il miglioramento, la stabilità o il rallentamento dell’evoluzione nei casi di maggiore evolutivi.
Un fattore importante per il raggiungimento dell’obiettivo preposto è il dosaggio prescritto dal medico, in curve che sfiorano i 20° Cobb come nel caso di sua figlia possiamo pensare che il medico abbia scelto un dosaggio che permetta di mantenere una stabilità della colonna impattando di meno sulla qualità di vita.

Tra gli obiettivi che si pone il trattamento c’è il cercare di non superare alcuni limiti in termini di gradi Cobb, come per esempio rimanere ragionevolmente lontano dai 30° alla fine della crescita, come viene riportato in letteratura nelle Linee Guida del 2016 stilate dal SOSORT, in quanto consente di mantenere una stabilità della colonna anche durante la vita adulta. Quindi la stabilità della colonna a distanza di un anno dall’ultimo controllo radiografico può essere interpretata anche come un buon risultato, da mantenere fino alla fine del trattamento.

Come vi è stato consigliato, è fondamentale associare all’indossamento del corsetto degli esercizi specifici per la scoliosi, che prevedano l’impostazione dell’autocorrezione, un movimento che insegni a sua figlia a sostenere attivamente la sua schiena e che le permetta di avere una migliore percezione della propria postura.

Per quanto riguardo lo “slivellamento delle ali iliache”, l’aumento o la riduzione di questa misura non ha a che fare con la scoliosi, non è un peggioramento o un miglioramento, può dipendere da vari fattori come per esempio una possibile variazione di lunghezza degli arti inferiori, oppure una rotazione del bacino, o ancora può essere legato a una postura momentanea assunta durante la radiografia o infine ad altri fattori poco rilevanti. In generale 2 mm sono una differenza minima tra una misurazione e l’altra per cui non bisogna considerarla significativa.
Spero di esserle stato d’aiuto.
Bruno Leonelli

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