Corsetto in estate: mission possible
Qualche giorno fa abbiamo dedicato la puntata mensile del nostro nuovo programma di dirette Facebook, Isico on Air, proprio a come gestire la terapia in corsetto nella stagione più calda dell’anno. La nostra fisioterapista Marta Tavernaro ha offerto tanti consigli e risposto a molte domande, mentre due giovani pazienti hanno raccontato della loro esperienza.
Perché un pezzo di plastica può caricarsi del potere di trasformare un periodo di gioia irrefrenabile in un incubo.
Come si fa cari ragazzi?
E’ una sfida da affrontare a viso aperto, con il fondamentale appoggio della famiglia e il sostegno della propria volontà. Perchè il periodo della giovinezza è universalmente costellato di prove da superare. Che si tratti di doversi lanciare da un albero con solo una liana alla caviglia, che si debba affrontare per un periodo la natura ostile senza aiuto, che si debba imbastire o rispondere a una prima dichiarazione d’amore, che si debba trascorrere un’estate con un intimo ospite inatteso, quando si è ragazzi bisogna veramente cominciare a dimostrare quanto si è super!
Armiamoci allora di tanta volontà e qualche prezioso consiglio. Come quello di sfruttare al meglio possibile le ore di libertà, magari preferire il fresco della montagna, soprattutto se si deve indossare il corsetto a tempo pieno.
Come rispettare le ore di indossamento e godersi le vacanze?
Purtroppo, ridurre le ore di corsetto in una fase in cui la scoliosi è ancora “evolutiva” e tende spontaneamente a peggiorare è rischioso, anche perché già è difficile arrestare la scoliosi, se poi evolve è ancora più difficile tornare indietro e recuperare.
Si tratta, lo sappiamo, di una stagione di sacrifici, tuttavia sottovalutare la propria terapia può far accadere quello che capita a tanti adulti che hanno questo problema: si vergognano a mettersi in costume e per questo motivo rinunciano a godersi mare e piscine non solo alla tua età, ma per tutta la vita. Cercate di essere determinati nella lotta alla scoliosi, anche in estate, perché i risultati ripagheranno gli sforzi.
Come gestire quindi le ore di indossamento?
Bisogna sfruttare al meglio possibile le ore di libertà, magari si preferire il fresco della montagna, soprattutto se si deve indossare il corsetto a tempo pieno. Se viaggiate in aereo è consigliabile portare appresso la prescrizione medica e farne una traduzione in inglese.
Con il caldo bisogna prendere piccoli accorgimenti per prevenire possibili disturbi: lavarsi spesso, cambiare la maglietta (cercando di ridurre al minimo il tempo impiegato) e utilizzare, nella parte ascellare, dei sottili salvaslip, che si possono cambiare frequentemente, quando si suda molto.
Il bagno, in mare o piscina, non è vietato a chi porta il corsetto: quindi non è necessario ritagliare piccoli momenti alle ore di “libertà”, ma si può fare continuando ad indossare il corsetto. Sì, dei veri e propri bagni “corsettati”.
Per fare il bagno con indosso il corsetto basta rispettare una piccola serie di accorgimenti, facendo attenzione e ricordando che non tutti i corsetti purtroppo lo permettono.
6 regole per fare il bagno con il corsetto:
- togliete il sensore Thermobrace prima dell’immersione in acqua, avendo cura di non tenerlo al sole. Ricordate di riposizionarlo al termine del bagno
- se fate il bagno in mare sciacquate bene il corsetto con acqua dolce per togliere la salsedine
- asciugate bene il corsetto
- non utilizzate il phon ad aria calda per asciugare le spinte ed evitate l’esposizione diretta del corsetto al sole estivo. In particolare, il sole può surriscaldare le parti metalliche che oltre a diventare roventi si dilatano. Di conseguenza, i fori dove le cerniere si attaccano alle valve in plastica scaldandosi si allargano e si deformano in maniera pericolosa per l’integrità del corsetto, in quanto al momento del raffreddamento la parte metallica riprende le dimensioni iniziali mentre la plastica rimane irreversibilmente allargata e deformata.
- se le spinte sono rivestite con l’alcantara, fatele asciugare molto bene perché questo materiale può rovinarsi facilmente
- per una maggiore precauzione, potete rivestire interamente il corsetto durante il bagno con la maglia tubolare elastica (SOFT-TUBE o prodotto simile).
ATTENZIONE!
- Non è possibile effettuare il bagno con il corsetto se la pattina che protegge l’addome è in cuoio, materiale che si rovina a contatto con l’acqua. È necessario sostituirla con una in plastica (parlane con il tuo tecnico ortopedico);
- Nel caso di collaudo recente o se siete in procinto di fare un collaudo rivolgetevi alla vostra officina ortopedica di riferimento per maggiori informazioni e procedure da seguire legate alla tipologia del vostro corsetto
- È importante seguire con attenzione le precauzioni indicate: il corsetto è un presidio medico fornito dal Servizio Sanitario Nazionale e occorre evitare i danni dovuti a negligenza.
Evitate di fare il bagno dove non si tocca anche se sapete nuotare!
Vi ricordiamo che trovate tante informazioni e indicazioni nel nostro Manuale “Indossi il corsetto? Ecco i consigli di Isico”: lo potete scaricare dal sito Isico o chiedere una copia in una delle nostre
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