Il gibbo scompare in corsetto?
Questa domanda, insieme ad altre che riguardano l’estetica, ce la sentiamo porre spesso dai genitori e dai ragazzi che devono portare il corsetto. La scoliosi, infatti, è caratterizzata da dei segni clinici evidenti a livello del tronco, in forma variabile da persona a persona. Uno di questi segni clinici è il gibbo, espressione della componente rotatoria della scoliosi, evidente flettendo la schiena in avanti, ma in alcuni casi anche in posizione eretta. E’ qui che c’è correlazione tra le variazioni della scoliosi e quelle del gibbo, non perché a una certa entità di modifica corrisponde necessariamente un proporzionale peggioramento o miglioramento, ma perché quando il gibbo varia solitamente è un segnale che anche la scoliosi è cambiata.
Durante la terapia con il corsetto è quindi importante valutare clinicamente l’andamento del gibbo durante le visite mediche per stabilire la sua riduzione.
Gli obiettivi della terapia in corsetto sono due, di pari importanza:
- stabilizzazione/miglioramento (quando possibile) della situazione radiografica
- miglioramento estetico
La spinta del corsetto sul gibbo, quindi, serve a ridurre la rotazione delle vertebre, cercando di contenere questa componente della curva scoliotica, e modellare le costole e/o la muscolatura lombare per ridurre l’impatto sull’estetica. Tutto questo varia in base al tipo di corsetto, all’esperienza del tecnico ortopedico che lo costruisce, alle caratteristiche specifiche di ogni colonna vertebrale e, in ultimo ma non per importanza, alla compliance del paziente.
Durante la terapia con il corsetto è quindi importante valutare clinicamente l’andamento del gibbo durante le visite mediche per stabilire la sua riduzione. Questa attenzione particolare nei confronti del gibbo, però, non deve portare a pensare che questa rotazione vertebrale sia visibile a tutti esteticamente e che quindi sia un nemico da combattere a tutti i costi.
In realtà, nella maggior parte dei casi, solo l’occhio clinico esperto di medici e fisioterapisti lo colgono e, solo dopo il momento della diagnosi, anche l’occhio allenato e consapevole dei ragazzi e dei genitori.
Questo è testimoniato dal fatto che spesso in prima visita i genitori ammettono di non essersi mai accorti della scoliosi e dei suoi inestetismi prima di quel momento e ci dicono spesso “ma è comparso tutto da un giorno all’altro”.
Commenti
Commento di Carlo
Il 17/10/2019 alle 06:36 Ciao Mattia, mi chiamo Carlo,anche io ho portato il corsetto alla tua età e so che non è facile,ti faccio i mie complimenti,perché riesci anche a fare sport con il busto.Il mio consiglio è quello di non sottovalutare il dolore ,se veramente è forte e se sono passato già alcuni giorni dalla modifica del corsetto.Io tornerei dal tecnico e lo farei rivedere ,prima che si formi una piaga ,che poi è un bel guaio.Ti auguro una buona giornata e ti lascio la mia mail ,se hai bisogno scrivi pure.carlocampari@ymail.com |
Commento di Mattia B.
Il 20/10/2019 alle 16:58 Grazie, già ieri e oggi va meglio ho camminato tutto il giorno e devo dire che sto abbastanza bene |
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Il 16/10/2019 alle 16:30
Buongiorno sono Mattia ho 19 anni porto il busto sforzesco da circa 7 mesi, ho cominciato tardi la terapia perché ho scoperto solo a 18 anni un aggravamento notevole di quello che 2 anni fa era un “lieve atteggiamento scoliotico”…diagnosi confermata da ben 2 ortopedici. Mi sono infatti trovato con due curve dorsolombari di 37 e 26 gradi e ho deciso di provare la terapia con il corsetto, essendo anche aumentato di statura nell’ultimo anno. Il primo mese é stato un pò traumatico ma ora posso dire di riuscire a fare tutto…anche giocare a tennis e guidare. Avrei peró un quesito, all’ultimo controllo il tecnico mi ha aumentato la spinta a dx ( sono migliorato da 37 a 33 gradi in 6 mesi) quando sto molto seduto mi fa veramente male e ho la pelle molto arrossata e “che tira” in quel punto…mi ha detto che é normale e che é stata potenziata per fare ancora piú effetto visto che il fianco si é già spostato rispetto all’inizio…io continuo ad avere male e a volte mi viene voglia di toglierlo perché il fastidio é insopportabile..non riesco a capire se devo abituarmi o se il tecnico sta sbagliando…