Enza è stata una nostra paziente. E sulla pagina Facebook Vite Corsettate ha condiviso la sua testimonianza di ex corsettata con parole piene di coraggio, nonostante la sua timidezza, perché è bello raccontarsi e ringraziare.
Le abbiamo chiesto la possibilità di riportare la sua esperienza sulle pagine del blog.
Grazie!
Buona estate e buona vita!
Ciao a tutti e tutte. Da circa un anno non sono più una corsettata ma ne ho passati 9 nella gabbia che non è tanto una prigione ma preparazione alla libertà. La mia scoliosi è stata da subito molto grave e si è manifestata improvvisamente a 12 anni, ma non ho mai accettato, per paura, l’idea dell’intervento. Dopo anni in cui, nonostante corsetti e gessi, ho continuato a sentirmi dire da diversi medici che l’unica strada percorribile era quella chirurgica, ho incontrato ISICO sulla mia strada per una serie di fortunati eventi.
Non mi è mai stato detto niente di diverso da ciò che non sapessi già: la mia scoliosi era grave e da operare. Solo che c’era la possibilità di tentare qualcosa di nuovo per me. Inizialmente non è stato bello perché quando ti rassegni, ti arrendi a ciò che non volevi, la speranza è la cosa peggiore che ti possa capitare: richiede uno slancio di coraggio che ti faccia rimboccare le maniche e pensare “Ok, ricominciamo, ancora una volta. Ci voglio ancora provare”. Però è stato così, ho deciso di rimettermi in gioco con un nuovo corsetto e una nuova terapia che prevedeva gli esercizi giornalieri. E mentre avevo perso ogni ottimismo, per la prima volta ho visto i miei sacrifici ripagati con un miglioramento. Così, dopo anni, momenti di sconforto, estati torride, magliette di tre taglie più grandi, pruriti, irritazioni, domande fastidiose e capelli lasciati lunghissimi perché coprissero il più possibile quelle sporgenze di plastica dietro le spalle, sono qui a scrivervi dalla mia stanza di fuorisede al secondo anno di università nella pausa tra un esame e l’altro.
Ricordo che qualche anno fa ho pubblicato un post in cui vi pregavo di affrontare la terapia con tutta la vitalità e la forza che avevate. Oggi voglio ripetervelo a distanza di molti mesi, mentre posso guardare come un ricordo il momento in cui anch’io portavo il corsetto 23 ore al giorno. Perché per quanto sembri lontano e impossibile questo momento arriva se lo cercate con costanza e volontà, nonostante la difficoltà. Ogni volta che credete di non farcela, che volete strapparvi quel guscio di plastica che vi fa sentire così “finti” e goffi rispetto a tutti gli altri, pensate che è solo un momento. Un momento che se vissuto bene può addirittura diventare un bel pensiero, un trofeo personale al coraggio, alla perseveranza, un motivo per volervi più bene domani.
Oggi non sono guarita, la mia schiena però ha smesso di peggiorare, almeno per ora. Non lo so cosa mi riservi il futuro, però adesso, nel presente, sono felice delle battaglie vinte contro il caldo e la sensazione di inadeguatezza portata avanti fino a 19 anni suonati. E ogni segno rimasto, ogni asimmetria o difetto è comunque un trofeo della guerra che so di aver combattuto (anche con gli alleati giusti: famiglia, amici, medici, fisioterapisti).
Non uso la parola “guerra” con leggerezza perché, parliamoci chiaramente, non è facile. Non basta nemmeno pensare che c’è chi sta peggio perché quando qualcosa la senti sulla tua pelle la prendi come una battaglia personale anche se sai che se ne possono affrontare di peggiori. Però quello che vi voglio dire è armatevi di vita e combattetela a denti stretti perché arriverà il giorno in cui sarete super fieri di ciò che siete riusciti a fare.
Anche se quando ci sei dentro ti sembra la fine del mondo, il bello è che non è vero e hai molta più forza di quanto pensassi. Non vi scoraggiate, continuate a pedalare e rendete il viaggio indimenticabile perché poi arriva la discesa e vi giuro che è bellissima.
Vi abbraccio forte, tantissimi grazie a Isico e buona estate!
Enza
Il 04/08/2019 alle 09:20
buon giorno Enza e buongiorno a tutti, o letto il tuo msg e non nego un pò di commozione. Sono il papà di una bambina di 12 anni e circa un sei mesi fa abbiamo scoperta che nostra figlia aveva un importante scoliosi, dopo tante peripezie e santoni improvvisati che ci proponevano le peggiori soluzioni, abbiamo scoperto questo centro. Abbiamo fatto la nostra prima visita qualche giorno fa, francamente sono rimasto molto soddisfatto, le prospettive non sono quelle delle migliori, faremmo un percorso con il corsetto e il collarino da tenere solo in casa sperando che la situazione si blocchi altrimenti la soluzione sarebbe l’intervento. leggendo la tua storia ci fa ben sperare, me lo auguro. Ti auguro tutto il bene che desideri credo che, dopo tutto quello che hai dovuto sopportare, te lo meriti.