Concorsetto 2019: sorprendente!
Il coinvolgimento registrato ci ha confermato con forza la scelta di offrire ai pazienti la possibilità di raccontare la propria quotidianità col corsetto perché diventi una testimonianza per tutti gli altri oltre che per se stessi. In qualsiasi momento del proprio percorso di cura: lo dimostrano i lavori ricevuti. Quello della più giovane partecipante, Maria, una farfalla bambina di soli due anni e quello di Erika, che ha realizzato uno splendido video in cui riassume gli anni della sua terapia con corsetto (diventerà una testimonianza fissa nel nostro sito Isico).
In mezzo disegni e foto che documentano cosa i nostri pazienti riescono a fare con il corsetto e la forza che ci mettono per seguire la terapia, non sempre facile, spesso in salita. E poi parole, come quelle de L’Uomo di Latta di Leonardo, 16 anni, che ha scritto:
“La mia scoliosi è stata come il passaggio di un bambino su un puzzle, senza preavviso e catastrofico. Mentre cercavo di far combaciare tutti i pezzi in modo da comporre il disegno completo, improvvisamente mi sono ritrovato a dover ricominciare da capo, solo più stanco e quindi con maggiori difficoltà. Io dall’alto del mio ego ho considerato questa ripartenza come un dramma e una tragedia, scordandomi che il bello del puzzle è provare a comporlo e non solo finirlo. Ogni tessera ha il suo valore e la ricerca del suo incastro giusto ci permette di vivere. Con il corsetto ho capito subito che anche tasselli semplici da piazzare della mia vita dovevano essere rivisti e orientati di nuovo“.
Il corsetto, l’amico nemico, obbliga a rivedere la propria quotidianità, ma le edizioni del Concorsetto ci hanno dimostrato che i nostri ragazzi si adattano a lui e lo adattano alla propria vita, superando le difficoltà e portando avanti le proprie passioni: dalla musica, come Mattia e la piccola Letizia, allo sport, che sia danza o pallone. Perché come ha raccontato Valentina, la vincitrice del Concorsetto 2019 nel suo video, “… lasci la strada, fai fatica, fai quello che puoi, sai che ne vale la pena, sei in cima… ce l’hai fatta”.
E’ stato incredibile poter ammirare la vitalità e la creatività di tanti ragazzi e quasi commovente, in alcuni casi, ripercorrere il percorso di anni di cura. Per questo vogliamo dire grazie a tutti i partecipanti, uno per uno. E’ un grazie sentito che ci rende più forti nel volerci prendere cura della salute di tanti pazienti.
I piccoli vincitori:
Commenti
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Il 29/04/2019 alle 23:12
Ho 16 anni e mezzo e ho iniziato a mettere il corsetto da 2 settimane per 18 ora(corsetto modello chenau)…lo dovrò tenere fino a 18 anni. Premettendo che sarò costante ogni giorno ci potranno essere dei miglioramenti oppure non peggiorerà e basta???…inoltre le 18 ore le sommo alle 8 ore di sonno e mi chiedevo se il corsetto agisce anche quando sono steso e se agisce, agisce di meno?