“HO UNA SCOLIOSI CHIRURGICA: MI FACCIO OPERARE O NO?”
Una scoliosi è definita chirurgica quando supera i 50° Cobb perché la probabilità che questa progredisca anche in età adulta, provochi dolori, disabilità e peggiori la qualità della vita è molto alta.
Se la scoliosi è già presente in età infantile (0-3 anni) e giovanile (3 anni – 10)? Le scoliosi infantili e giovanili sono sempre state considerate chirurgiche in partenza a causa del loro alto potenziale di peggioramento. Oggi però sappiamo che qualche speranza in più c’è di evitare l’intervento chirurgico. Ciò però significa affrontare una lunga terapia conservativa che inizia con l’insorgenza della scoliosi e terminerà soltanto con la fine della fase di crescita. Spesso la terapia conservativa viene consigliata ugualmente in fase inziale, anche quando le probabilità di arrivare all’intervento sono alte. Questo consente di accompagnare i piccoli pazienti al momento adeguato per l’intervento chirurgico, in modo da eseguirne uno solo e definitivo.
Se la scoliosi è già chirurgica in età adolescenziale (da 10 anni fino a fine crescita), cosa fare? A questa età il grado di maturazione ossea non è ancora completo e quindi il rischio di evoluzione ulteriore è alto. Se non è mai stato fatto un tentativo di trattamento conservativo (corsetto a tempo pieno ed esercizi specifici) ben fatto, allora potrebbe valere la pena prendere in considerazione questa strada e rivalutare la situazione, insieme al medico specialista, dopo i primi mesi di terapia alla luce dei risultati raggiunti. Sappiamo che una curva della scoliosi classificata come chirurgica ma ancora entro i 60° può essere migliorata attraverso un trattamento conservativo e scendere al di sotto della soglia chirurgica in un certo numero di casi. Anche se questo risultato non può essere garantito, vale la pena provare a raggiungerlo.. E’ una terapia lunga, che richiede molti sacrifici, ma che ha un inizio e una fine: il corsetto prima o poi si butta! In ogni caso, la scelta della strada da percorrere da parte dei genitori e dei giovani pazienti deve essere il più consapevole possibile. Per questo è importante considerare anche una consulenza chirurgica, che non significa necessariamente mettersi in lista d’attesa per l’intervento. La scelta rimane del tutto personale. Significa invece informarsi sui rischi e i benefici dell’intervento, sulle tecniche chirurgiche più innovative, sui tempi e sulle possibilità del recupero post-operatorio. Solo con tutte queste informazioni è possibile prendere una decisione consapevole, poiché non si può sapere a priori se i benefici dell’intervento saranno tali da giustificarlo.
Se la scoliosi è chirurgica a 17-20 anni, cosa fare? A questa età si è già raggiunto il massimo grado di maturazione ossea, quindi è terminato il rischio di peggioramento legato alla crescita ma permane quello legato alla probabile instabilità di queste curve. E’ importante sapere che l’intervento chirurgico non è mai un intervento salva vita, quindi non è mai da fare in urgenza. E’ sempre utile un confronto con il chirurgo, ma in questa situazione è possibile prendersi del tempo per verificare, attraverso dei controlli periodici con il medico specialista, la stabilità o meno della situazione. Nel caso si dovesse verificare un’evoluzione della curva, sarà comunque possibile intraprendere un percorso specifico di esercizi e valutare nel tempo se questi sono sufficienti a fermare la progressione della curva, prima di decidere per la strada chirurgica.
Se la scoliosi è chirurgica in età adulta, cosa fare? A questa età i gradi Cobb della curva non sono più il parametro principale che ci guida alla chirurgia o meno. A livello radiografico, a differenza dei ragazzi, negli adulti si dà maggiore importanza al piano sagittale vista la tendenza a crollare in avanti. Gli altri parametri da prendere in considerazione invece sono dolore, disabilità e qualità di vita. Poiché l’intervento comporta dei rischi e poiché non si possono conoscere a priori se i benefici dell’intervento siano tali da giustificarlo, in età adulta si arriva alla chirurgia se c’è un dolore altamente invalidante tale da compromettere seriamente la qualità di vita. Anche in questo caso è possibile intraprendere prima un trattamento conservativo specifico e monitorare nel tempo il suo effetto sulla stabilità della curva, sul dolore e sulla disabilità, e poi, solo alla luce di questi risultati, valutare la possibilità di operarsi.
Commenti
Commento di Bruno Leonelli
Il 29/10/2021 alle 09:18 Buongiorno Samira, |
Commento di samira
Il 29/10/2021 alle 09:48 grz per la sua risposta dottore. ho un accentuazione lordosi lombare cn tanti dolori e fitte . |
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Il 22/03/2019 alle 23:37
Salve, ben 40 anni fa sono stata curata dai 16 ai 18 anni di età presso il centro — con gessi e corsetti che riuscirono a diminuire le due curve della colonna. Già allora mi avrebbero voluto operare ma ne avevo troppa paura.
Ora ho 55 anni, curva di 75 gradi, sono tutta un po’ storta con forte dolore lombare. Vorrei passare un consulto dal dottore Negrini, anche per un riferimento presso cui mi posso rivolgere a Roma in centri di apposita ginnastica. Grazie, un saluto cordiale
Il mio numero è 3332840987