La storia di Fabio
LA STORIA DI FABIO
Il nostro viaggio inizia il 30/05/2011, quando Fabio aveva 11 anni.
La Pediatra, nell’ultima visita della crescita, ha delle perplessità sulla schiena di Fabio, e ci consiglia un approfondimento da una Dottoressa a Piacenza: la diagnosi fu IPERCIFOSI.
Iniziano le visite semestrali, la fisioterapia, la ginnastica, il banco rialzato a scuola, il leggio per studiare… Tutto questo fino a Natale 2013, quando ci comunicano che in primavera Fabio dovrà portare un corsetto.
Così, a marzo 2014, Fabio comincia ad indossare 24/24 il corsetto Cheneau.
Continuano i controlli e le sedute di fisioterapia. La Dottoressa ci diceva che Fabio stava migliorando, ma io questi miglioramenti non li vedevo.
Prosegue il nostro cammino, con anche una diminuzione delle ore giornaliere con il corsetto: sembrava una buona notizia, e invece arriviamo a marzo 2016, quando ci comunicano che, se Fabio non avrà ulteriori miglioramenti, dovrà portare il corsetto Milwaukee.
Torno a casa molto scoraggiata, ma sicura che quello che ci avevano proposto era per il bene di Fabio.
Vado al computer per accertarmi se il corsetto Milwaukee fosse esattamente quello che avevo visto indossato da un bambino (che avrà avuto all’incirca 4/5 anni di età), durante una visita nello studio che frequentavamo anche noi.
Mi si è stretto il cuore: era quello che immaginavo.
Nello scorrere le notizie che apparivano, trovai anche l’indirizzo di un Centro di Milano: ISICO.
Lessi tutto quello che c’era sul sito, mi stampai tutte le domande e le risposte del Blog e iniziai a leggerle. Più leggevo e più mi sembrava di vedere una luce in questo tunnel che era iniziato 5 anni prima. Telefonai e fissai un appuntamento: avevo bisogno di certezze, avevo bisogno di sentirmi dire che il percorso intrapreso era quello giusto, che AVEVO scelto il Medico giusto.
Era il 22 giugno 2016. Nel corso della prima visita, il Dottor Fabio Zaina, dopo averci ascoltato e consultato la documentazione si espresse:
“…Fabio, dobbiamo sostituire il corsetto. Dovrai fare degli esercizi per rinforzare la tua schiena, ci vedremo a periodi stabiliti per vedere se ci sono miglioramenti. Hai 16 anni, e le tue ossa hanno quasi finito di crescere. Questa è l’ultima possibilità che hai: ormai sei grande per decidere da solo… cosa vuoi fare?”
Rimasi ammutolita. Non erano le frasi che avrei voluto sentire… il Dottor Zaina in quel momento non mi sembrava poi così tanto simpatico come appariva nella foto dello staff del Centro.
Nel giro di qualche ora avevamo fatto la visita, parlato con la psicologa, incontrato il fisioterapista per gli esercizi SEAS da fare a casa, e fissato l’appuntamento per l’impronta del corsetto che Fabio avrebbe indossato a settembre: uno staff al completo e con una organizzazione incredibile.
Per la prima volta ho visto piangere Fabio, e una volta arrivati a casa, ancora frastornata, mi disse “…Però se fossimo andati prima da questo medico…”
Mi si strinse il cuore. Mi sentivo in colpa. Mi ero fidata del medico sbagliato e gli avevo fatto portare per più di due anni il corsetto sbagliato. Non me l’aveva detto il medico, ma ci arrivai da sola, quando mi resi conto che il nuovo corsetto aveva le spinte che andavano dalla parte opposta, ovvero forzavano le spalle ad aprirsi.
E avevo l’impressione di aver perso tempo… TROPPO.
Il 16 settembre 2016 Fabio indossa il nuovo corsetto per 18h al giorno.
A differenza dell’altro, avrebbe dovuto portarlo anche a scuola, e vidi mio figlio preoccupato.
Però dobbiamo dire che il primo giorno di scuola è andato meglio del previsto: a parte “qualche fenomeno” che troviamo in tutte le classi, i compagni hanno accolto bene Johnny (così lo hanno chiamato). Fabio ha sopportato bene i commenti dei compagni e la professoressa di ginnastica lo ha molto aiutato, tanto che Fabio non ha mai avuto dei voti così alti nella sua materia.
Durante le gite scolastiche c’era sempre qualche compagno pronto a dare una mano ad indossare Johnny, e non si sono nemmeno lamentati quando in un viaggio aereo hanno dovuto aspettarlo per i dovuti controlli al check-in.
Intanto, si susseguivano le sedute di fisioterapia con Sara Rossi Raccagni e i controlli con il Dottor Zaina, che ogni volta diminuiva le ore di prescrizione, sino ad arrivare a portarlo solo di notte.
E FABIO OGNI VOLTA MIGLIORAVA.
Arriviamo all’8 ottobre 2018, dove nel corso della visita il Dottor Zaina toglie il corsetto a Fabio.
Rimango un po’ sorpresa, e mi prende un po’ di paura… “Ma come? Così presto?” dico al medico.
“Bisogna chiedere a suo figlio se per lui è presto”, mi disse sorridendo.
Effettivamente…!!! Dalla prima visita erano passati più di 7 anni, ma con i consigli e le cure di queste persone meravigliose in soli 2 anni Fabio ha ottenuto il massimo dei risultati. Ora è uno splendido ragazzo alto 1,85… e soprattutto DRITTO…!
Il prossimo controllo sarà ad aprile 2019, e sino ad allora Fabio dovrà eseguire gli esercizi SEAS.
So che fino a quella data un po’ di apprensione mi accompagnerà, perché con il corsetto “mi sentivo più sicura”… ma sono sicura che andrà bene.
Non fidatevi mai di un solo parere, e soprattutto “mamme” fidatevi del vostro istinto che difficilmente sbaglia. Mi rimarrà sempre un po’ di rimorso per essermi fidata troppo a lungo della persona sbagliata, ma come mi dice sempre Sara… “E andata bene, siamo tutti contenti dei risultati ottenuti, non deve guardare indietro…”
Il giorno dopo la visita sono ritornata dalla pediatra di Fabio per raccontare il percorso fatto e per lasciare il biglietto da visita di ISICO, in alternativa al medico da lei proposto. So che ne farà buon uso.
A scuola il primo giorno senza corsetto i compagni rimasero un po’ tristi per Johnny, che era stato messo a riposo. La Prof. di ginnastica, alla prima lezione, ha messo le mani sul petto di Fabio e ha esclamato… “sei libero…”
Non basta un GRAZIE a queste belle persone che abbiamo incontrato.
E un “bravo” a mio figlio che ha seguito sempre le prescrizioni e fatto gli esercizi: ha dimostrato (soprattutto a se stesso) di avere costanza, forza d’animo e determinazione, senza mai mollare.
Ma ora, per mantenere i voti che aveva quando faceva ginnastica con il corsetto… dovrà SUDARE molto.
Daniela
Commenti
Commento di Alessandra Negrini
Il 05/04/2019 alle 11:48 Gentile Fabio, |
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Il 02/03/2019 alle 21:29
Buonasera, sono il papà di una bambina di 11 anni. Meno di 20 giorni fa abbiamo scoperto che nostra figlia ha una scoliosi grave di 56 gradi Cobb. Il responso è stato subito “intervento!”. Siamo tornati da due giorni dal DH preparatorio per l’operazione. Il primario ortopedico dopo aver ha confermato la gravità, ci ha spiegato che la cosa che rende ancora più grave la situazione è la lordosi associata alla scoliosi, lordosi che non si recupera, come ci ha spiegato il dottore, attraverso un eventuale corsetto. Abbiamo tuttavia chiesto di concederci sei mesi per tentare di “fermare” la lordo-scoliosi attraverso il corsetto così da sottoporre mia figlia all’intervento una sola volta e non tre come avverrebbe adesso dal momento che non ha ancora raggiunto lo sviluppo. Ci è stato prescritto uno cheneaux per 20 ore al giorno.
Siamo così avviliti da avere timore di fare qualunque passo “falso”, soprattutto timore di sprecare altro tempo prezioso. Resta però più grande la paura dell’intervento, per tale motivo desidererei un incontro con il dottor Negrini. Ma il problema è che la cartella con tutti gli esami e la radiografia ce l’hanno loro e stamattina al telefono ci hanno riferito che i tempi sono di 40gg. La prossima settimana abbiamo la visita con il medico dell’ASL per la prescrizione del corsetto. Mia figlia ha fatto la radiografia all’inizio di febbraio e, d’altro canto non so i tempi per avere un appuntamento con il dottor Negrini.