Lo Spinecor, questo sconosciuto
La prescrizione del corsetto SpineCor da parte di un medico specialista genera inevitabilmente una lunga serie di domande del ragazzo a cui viene prescritto e dei suoi genitori, semplicemente perché non ne hanno mai sentito parlare, non l’hanno mai visto e non sanno quali siano i pro e i contro di questa terapia della scoliosi.
Il corsetto SpineCor è nato del 1993 in Canada. E’ un corsetto dinamico che si basa sul principio del Movimento Correttivo SpineCor. In pratica, 4 fasce elastiche collegate in basso a una base pelvica e in alto a un piccolo bolero, “invitano” la colonna vertebrale, in ogni movimento e in ogni postura della vita quotidiana, in direzione della correzione della curva scoliotica.
In ISICO lo si utilizza prevalentemente nelle scoliosi giovanili, che sono quelle che insorgono prima dei 9 anni di età, se le curve non sono particolarmente gravi o poco flessibili. In questi casi, lo si preferisce al corsetto rigido in particolare per due motivi:
- non indebolisce la muscolatura e quindi non rende necessaria l’esecuzione di esercizi specifici, che richiedono una capacità di attenzione e una precisione che i bambini più piccoli non possono avere;
- permette di muoversi liberamente, prevenendo così la tendenza all’irrigidimento di tutto il tronco, tipica di chi è obbligato a crescere per tanti anni immobilizzato più ore al giorno in un corsetto costruito in materiale plastico rigido.
L’altra tipologia di pazienti a cui viene prescritto sono i ragazzi con scoliosi di lieve entità (20-30 gradi) e curve mobili, che hanno superato la fase di crescita veloce e che devono frenare la probabile evoluzione della scoliosi, mantenendola a livelli che permettano che la schiena funzioni normalmente in età adulta.
Per vedere com’è fatto potete seguire questo link.
Ma quali sono i pro e i contro di questo tipo di corsetto?
Ecco alcuni pro:
- come ho già accennato, non indebolisce la muscolatura del tronco, anzi la rinforza perché ogni movimento è contrastato in modo impercettibile dalle fasce, creando resistenze che aumentano rapidamente la forza muscolare; inoltre, permette una mobilità completa in tutti i piani dello spazio del tronco; permette quindi una crescita più armonica del tronco;
- di conseguenza, chi indossa lo SpineCor non deve fare esercizi specifici, che sono invece essenziali per chi indossa il corsetto rigido;
- è un’arma in più per contrastare la scoliosi: più se ne hanno, meglio si gestiscono la terapia e il ragazzo;
- non lo si porta fino al termine completo della crescita, ma solitamente è sufficiente accompagnare il ragazzo fino alla fase in cui il rischio evolutivo è ridotto, a differenza del corsetto rigido che deve essere indossato fino a una maturità ossea più avanzata;
- non si vede sotto ai vestiti: con una maglietta a maniche corte e un paio di pantaloncini corti si nasconde perfettamente, evitando ai ragazzi la scocciatura di dover giustificare ai loro coetanei i perché e i percome della presenza di un tutore;
- scalda molto meno del corsetto rigido nella stagione calda.
Ma ci sono anche dei contro:
- è meno efficace del corsetto rigido (ma più efficace dei soli esercizi specifici), per cui anche se ben portato, in alcuni casi lascia più spazio alla scoliosi e quindi si oppone meno del corsetto rigido alle sue spinte evolutive: per questo motivo, in alcuni casi è necessario modificare la terapia e passare al corsetto rigido;
- può dare fastidio in certi punti, in particolare a livello inguinale e nelle zone dove le fasce comprimono maggiormente;
- occorre imparare come gestirlo in bagno, a causa dell’imbracatura che lo collega alle cosce;
- deve essere indossato per tutta la durata della terapia per 20 ore, mentre il corsetto rigido, che inizialmente può essere prescritto anche per 23-24 ore al giorno, durante la terapia viene gradualmente ridotto e viene indossato nell’ultima fase di crescita solo la notte;
- non è rimborsato dal sistema sanitario nazionale, quindi il costo totale è a carico della famiglia. Se ne acquista comunque solo uno, perché se il ragazzo cresce e cambia struttura in modo significativo, o se alcuni pezzi si usurano, è possibile cambiarne solo alcune parti per adattarlo. Inoltre, trattandosi di una spesa sanitaria, può essere detratta dalle tasse.
Quello che deve essere ben chiaro a tutti è che l’obiettivo del trattamento della scoliosi nei ragazzi in crescita è quello di ricorrere alla terapia più efficace ma anche meno invasiva, per riuscire ad affrontare adeguatamente questa patologia intaccando il meno possibile la qualità della vita dei ragazzi. In questa ottica, il corsetto SpineCor è prezioso, garantendo uno strumento in più, di efficacia superiore ai soli esercizi specifici e inferiore al corsetto rigido. Il suo tasso di successo nei nostri pazienti, prescritto secondo i criteri sopra indicati, è intorno al 90%, quindi il 10% circa dei ragazzi che indossano il corsetto SpineCor deve passare al corsetto rigido per frenare l’aggravamento della scoliosi.
Commenti
Commento di eugenia
Il 18/01/2016 alle 10:55 buongiorno vorrei sapere se lo spinecor è indicato anche nei casi di ipercifosi. grazie buongiorno |
Commento di Ivana
Il 08/03/2017 alle 19:48 Buona sera, |
Commento di Lorenza Vallini
Il 07/06/2017 alle 10:00 Buongiorno gentile Anto, scoprire che la propria figlia ha la scoliosi crea sicuramente un primo iniziale turbamento e mette nella condizione di fare delle scelte. Non esiste “la terapia” unica valida per tutte le scoliosi e come spesso si è detto in questo blog purtroppo non c’è una pillola che raddrizza la schiena. |
Commento di Anto
Il 17/06/2017 alle 15:44 Grazie Lorenza Vallini…incrocio le dita e spero che questo lungo percorso possa portare a dei risultati positivi. Grazie ancora. |
Commento di alessandro
Il 16/11/2018 alle 01:14 ho bimbo di sette che durante visita pediatrica 7 anni |
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Il 15/01/2016 alle 11:23
Vorrei sapere se lo spincor e consigliato per gli adulti al posto del corsetto e dove comprarlo. Grazie