I ragazzi e il corsetto
La prescrizione del corsetto è sempre un momento difficile per tutti: soprattutto per il ragazzino che ci sta guardando in quel momento in faccia, ma anche per i genitori. E’ difficile sapere che cosa si può provare dall’altra parte della scrivania senza esserci passati in prima persona, anche se le reazioni che appaiono sono le più diverse: dalla rabbia alla determinazione, dalla tristezza alla paura al rifiuto. Dal punto di vista del medico, queste sensazioni possono (e devono) essere guidate in senso positivo, perché se la situazione ci costringe alla prescrizione di un corsetto (ragazzi, ricordate che nessun medico prova piacere a farlo !), allora è indispensabile convincere a partecipare attivamente al trattamento tutti gli attori del team terapeutico, che è composto prima di tutto dal ragazzo, poi dai suoi genitori, per arrivare a chi la terapia propone ed effettua – medico, tecnico ortopedico, fisioterapista, laureato in scienze motorie. Personalmente, quando prescrivo il corsetto guardo negli occhi il ragazzo (a meno che sia un bambino: lì guardo i genitori), perché voglio subito sapere come procedere con lui. Spiego che cos’è; spiego che cosa abbiamo fatto negli anni per renderlo il più tollerabile e mascherabile possibile (è per questo che personalmente evito quasi sempre i corsetti con il collare – Milwaukee); spiego che si può fare tutto normalmente, anzi che si deve fare tutto, in modo che il corsetto entri nella vita ma non la stravolga; spiego i fastidi e le difficoltà che si possono avere; insisto sull’importanza di fare sport (aiuta fisicamente – più ci si muove più si spinge contro il corsetto e si ottiene una correzione) e di continuare l’attività fisica scolastica (il gruppo aiuta, il movimento aiuta, e chi ha la scoliosi non è diverso da chi porta un apparecchio per i denti). L’esperienza mi ha insegnato che chi accetta il corsetto ottiene i migliori risultati e vive meglio; chi lo rifiuta vive peggio e per ottenere gli stessi risultati deve fare sforzi maggiori e ne subisce di più i contraccolpi psicologici; chi infine non scende a patti si ritrova a peggiorare e magari a dover subire un intervento, oppure ad avere difficoltà dapprima estetiche e poi di possibili dolori in età adulta. E penso che il compito mio, dei miei collaboratori, ed anche dei genitori, sia quello di aiutare il più possibile a superare questo momento in modo utile. Perché, nella vita è importante mettere a fuoco i problemi principali e su questi concentrare i nostri sforzi: e cerco di far riflettere i “miei” ragazzi su qual è il problema principale. Dico: il problema principale è la scoliosi (che dura tutta la vita e che si nota per sempre) oppure il corsetto (che dura qualche anno e si nota solo quando si esce di casa con vestiti attillati) ? Se mi leggi ed hai il corsetto, pensaci. Individua il problema principale, e poi fatti forza e “buttati in acqua”, anche se è fredda (garantito: non è gelata): se “nuoti” stai a galla e non te ne accorgi più.
Commenti
Commento di Chiara
Il 13/08/2014 alle 14:57 Se avete voglia di parlare con me possiamo sostenerci a vicenda e discutere…:) |
Commento di Benedetta
Il 06/09/2014 alle 11:03 Siete stati scelti per affrontare questa avventura perché siete abbastanza forti per viverla |
Commento di emma
Il 17/10/2014 alle 12:52 ciao Chiara. |
Commento di Emma
Il 20/10/2014 alle 16:13 Di niente. |
Commento di Caterina
Il 10/11/2014 alle 15:26 Ciao a tutti, |
Commento di Chiara
Il 02/12/2014 alle 18:26 ormai ci ho mollato del tutto. |
Commento di Chiara
Il 08/12/2014 alle 22:03 ECCO… avevo scritto il commento più profondo, più personale e più lungo( e in cui mi sfogavo abbastanza) che avessi mai scritto e si è autocancellato! |
Commento di Rossa
Il 07/01/2015 alle 14:19 Ti ringrazio veramente tanto Raffaella, cercherò di superare la mia paura |
Commento di Rossa
Il 08/01/2015 alle 15:59 grazie mille, domani mi faccio forza e me lo metto anche a scuola |
Commento di jessica
Il 23/03/2015 alle 10:56 buongiorno a tutti,io sono Jessica e ho 22 anni. ho portato il corsetto per 8 anni e si,è stata davvero dura. devo ammettere che cominciare a portarlo a 10 anni fu per me una grossa fortuna perchè non sapevo di preciso a cosa andavo incontro. io già allora partii con una lordosi di 51°, mi adattai a portare il busto 23 ore al giorno nel giro di 2 settimane e sono andata avanti così per 5 anni. è dura portare un corsetto,non è vero che non si vede e non è vero che gli altri non lo notano . sono tante le ingiustizie della vita, ma ciò che fa la differenza siamo noi:io per come sono fatta ho sempre portato il corsetto con regolarità, anche se i risultati erano pessimi, ma come i compiti,puoi scegliere di non farli,ma sai che sono per il tuo bene. le persone con il busto possono fare tutto quello che fanno gli altri,io ho addirittura scalato con il busto,si fa fatica,ma giuro che impossibile non è. il consiglio più grande che posso dare è quello di parlare, parlate con chi sapete di potervi fidare e cercate la forza in voi stessi per sorridere e affrontare il problema. io devo tanto a isico e al dott. Negrini,conobbi tante ragazze che come me portavano il busto e insieme abbiamo affrontato un problema comune. oggi a 22 anni, con 2 curve e ancora qualche livido visibile posso dire di essere comunque felice e un pò ringrazio di avere la scoliosi perchè mi ha permesso di diventare più forte e di apprezzare di più quello che la vita mi offre. quello del corsetto è un percorso come tanti,sta a noi renderlo piacevole. se qualcuno ha voglia di fare 2 chiacchiere , questa è la mia mail: jessica.veroni@libero.it |
Commento di domenico_sasso@virgilio.it
Il 23/03/2015 alle 22:20 Jessica dici di una lordosi di 51 gradi, ma la scoliosi è migliorata dopo tanto sacrificio? |
Commento di Rita
Il 14/05/2015 alle 13:58 Cara Silvia, |
Commento di angelica
Il 02/07/2015 alle 18:21 Salve, vorrei porre una domanda: con il busto (io porto lo cheneau) si può andare in bici? |
Commento di Daniele
Il 31/07/2015 alle 22:10 P.S: Scusatemi per alcuni errori, ma il correttore del telefono gioca brutti scherzi 😉 |
Commento di carlo
Il 01/08/2015 alle 13:26 Ciao Daniele, non preoccuparti, è normale che i primi giorni sia difficile,anche io ho portato il tuo stesso corsetto per anni non è stato facile nemmeno per me ma se ti posso dare un consiglio è quello di portarlo senza farti sconti alla tua età puoi ancora fare molto con il busto. |
Commento di ELENA
Il 04/09/2015 alle 23:01 ciao a tutti e un caloroso saluto a ISICO ,specialmente a DOTT. NEGRINI.La mia figlia, Alessia ha 12 anni e indossa il busto lionese 22 ore su 24 da marzo per una doppia scoliosi da 30 gradi.vorrei dire a tutte le ragazze che indossano il busto di non molare,per quanto sia difficile.mi sento cattiva ogni volta chi dico NO a mia figlia ,non puoi toglierlo di piu.per i problemi di prurito e arrossamenti ,di cui anche mia figlia soffre spesso,la crema EUPHIDRA DERMOCREMA LENITIVA GOLD ,comprata in farmacia,fa miracoli.secondo me il busto cambia la vita di tutta la famiglia però dobbiamo essere forti noi genitori e cercare di capire ed sostenere i figli.ho letto tutto quello che hanno scritto le ragazze ed capisco che mia figlia soffre come voi.Ma il busto va portato,è il migliore amico per lei .Questo sito mi aiuta a capire che non sono sola ,se qualche mamma vorrebbe parlare con me mi farebbe piacere,quindi lascio il mio e-mail elena.petru2309@gmail.com. Ancora una volta GRAZIE A ISICO E IN BOCCA AL LUPO A TUTTI. |
Commento di carlo
Il 11/03/2016 alle 19:45 Ciao Paola, il Milwaukee non è un corsetto facile da portare,io lo so bene perchè è stato mio compagno per quasi 10 anni |
Commento di Sabrina Donzelli
Il 11/05/2016 alle 11:13 Gentile Marina, |
Commento di Monica
Il 14/09/2016 alle 12:36 Grazie Giulia. La mia è stata una domanda un po sciocca dettata dalla speranza di vedere la fine della terapia un po più vicina. |
Commento di Alessandra Negrini
Il 16/12/2016 alle 09:53 Ottimo Giulia! |
Commento di Angela
Il 17/12/2016 alle 09:37 Buongiorno potete consigliarmi dove trovare i centri isico |
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Il 25/03/2017 alle 20:36 Inclusive Intelligence Around this product std symptoms for women |
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Il 17/09/2017 alle 09:19 Overall Tidings Around this output affordable health care 2016 |
Commento di G.Luca
Il 20/05/2018 alle 12:25 Scusate gli errori nel messaggio precedente, ma ho usato la dettatura vocale. |
Commento di Sara Rossi Raccagni
Il 10/02/2021 alle 09:55 Gentile Diana, La spinga a parlarne con i suoi amici più cari: il corsetto non deve essere un motivo di vergogna, semmai di orgoglio (si sta prendendo cura di sè stessa, come tutti noi dovremmo sempre fare). Gli amici veri non solo la accetteranno, ma le faranno capire che a loro non cambia proprio nulla se lei indossa o no un corsetto: lei rimane sempre lei! Le dica anche di guardare i video dei ragazzi che, come lei, devono indossare un corsetto (sul nostro sito http://www.concorsetto.it ce ne sono tantissimi!). Altre ragazze della sua età vivono la propria vita tra scuola, uscite con gli amici, sport e vacanze, con il loro corsetto sempre indosso (ebbene sì, tante volte il corsetto è da portare tutte le ore del giorno e della notte), e chi meglio di loro può dimostrarle che davvero si può? Il supporto di voi genitori è fondamentale anche se lei non sempre lo ammetterà. Siate accoglienti ma anche decisi e determinati nel farle seguire la terapia prescritta. Affidatevi ai professionisti che hanno in cura vostra figlia: proprio loro hanno il compito di guidarvi lungo il percorso, ad ogni incontro ricordarvi la meta e darvi la giusta carica per aiutarla a raggiungerla. Spero di averla aiutata almeno un pochino e le faccio un grande in bocca al lupo! |
Commento di Martina Poggio
Il 11/04/2023 alle 14:07 Cara Zoe, Da quanto scrivi hai già fatto un grosso lavoro su te stessa e hai un gruppo di amici. Prova ad iniziare a confidarti con una persona e poi pian piano, magari anche con il suo aiuto, deciderai se e quando condividerlo con altri. Prova a parlarne con i tuoi genitori perché è importante condividere questi tuoi pensieri. Mi è dispiaciuto molto leggere che hai pensato che la morte possa essere meglio di questa situazione, deve essere molto doloroso. Credo sarebbe molto importante parlare di come ti senti con uno psicologo. Potreste appoggiarvi all’ASL per il servizio di psicologia o a psicologi che offrono tariffe a prezzi calmierati contenendo così i costi. Sicuramente è un aspetto da non trascurare!! Prova guardare la nostra pagina del Concorsetto e vedrai tante altre ragazze che stanno affrontando il tuo stesso percorso e che i tuoi timori sono più che legittimi e comuni. |
Commento di Fabio Zaina
Il 04/10/2024 alle 07:43 Gent.ma Sig.ra Lucia, |
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Il 13/08/2014 alle 00:48
Ho 22 anni ma da più o meno dieci so di soffrire di scoliosi. Non si presenta in forma gravissima,ma andando circa un mese fa dall’ortopedico,dopo non esserci più andata dall’espressione della diagnosi,si sono accorti che la mia spalla destra è asimmetrica rispetto alla sinistra. Mi è stato detto che, in questo disturbo,gioca un ruolo importante anche la morfologia della bocca,soffrendo anche di una forma grave ma non gravissima di mal occlusione. Non ho mai portato nessun busto e non so proprio come comportarmi…sono abbastanza spaventata poiché non riesco a capire come migliorare questa mia condizione…come posso fare?? Accetto consigli ( possibilmente di qualche ortopedico 🙂 )