Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Il Blog di Isico: parliamo di scoliosi

18 aprile, 2006 (16:09) Di: Stefano Negrini

Isico ha deciso di creare uno spazio sul proprio sito aperto alle discussioni, dedicato in particolare a chi con la scoliosi ha a che fare tutti i giorni, perchè ne è colpito personalmente o tramite uno dei familiari. Uno dei problemi più grossi che abbiamo noi medici e terapeuti è che non sappiamo che cosa pensano esattamente i nostri pazienti.
Spesso non sappiamo neanche che cosa vogliono. O meglio, vengono da noi per chiederci di star meglio, e noi tendiamo a pensare che vogliano che curiamo la loro malattia.

Mi spiego: facendo una ricerca sul mal di schiena acuto, quello che affligge quasi tutta l’umanità, e che per anni abbiamo curato solo con delle pillole antidolorifiche, abbiamo scoperto che ben il 42% dei pazienti non chiede che gli venga tolto il dolore, ma altre cose tra le quali sapere che cosa gli è successo, sapere come gestirsi nelle attività quotidiane e professionali, essere curato.
Come dire, noi vogliamo togliere il dolore, ma quasi un paziente su due non ce lo chiede, ci chiede qualcos’altro. E per deformazione professionale, mancanza di tempo, o chissà cos’altro, noi a volte non ce ne accorgiamo.
Questo è uno dei motivi per cui abbiamo deciso di creare il blog di ISICO sulla scoliosi: per dar voce ai pazienti (ed ai loro genitori), per sapere che cosa pensano, perché crediamo che non li ascoltiamo mai abbastanza, o magari non lo facciamo con le “orecchie” giuste.

Spesso gli occhi, soprattutto quelli dei “nostri” ragazzi, ci raccontano moltissimo, ma la deformazione professionale può impedirci di cogliere la verità.
La scrittura è un modo per andare oltre alcuni limiti, per non vedere un paziente ma una persona che ci scrive. E speriamo quindi che non sia utile solo a voi, ma anche a noi per capire (e quindi curare) meglio.

Commenti

Commento di roberto
Il 08/05/2006 alle 20:06

Ho 40 anni sicuramente 25-27 anni fa, credo ci sia stato solo al Rizzoli di Bologna un centro x scoliosi, va bè, la mia è di 70° gradi, ho portato il Milwaukee il peggior busto che ci sia a 14 anni, fino ai 20 anni, oltre a sentimi solo, a non vivere la vita dei miei compagni di scuola, la mentoniera mi ha distrutto la mandibola inferiore, così dai 25 anni porto anche la protesi dentaria sotto e sopra, ora con l’età che ho superato l’handicap di quand’ero + giovane,
mi son trovato un buon lavoro d’ufficio e non faccio sforzi, x fortuna non ho grossi dolori x ora,
sono sotto il dott. —- a Padova.
non sono un genitore, ma x chi lo è, seguiteli fin da giovanissimi.
saluti a tutti.

  • saluti
  • Commento di Lisa
    Il 12/05/2006 alle 19:01

    Sono una ragazza che tra poco compie 15 anni molto sensibile, che però ha un problema, non gravissimo, ma neanche da sottovalutare.. porto il busto! e questo pesa molto sulla mia vita sociale e sul rapporto con gli altri,perchè me ne vergogno e avendo paura dei giudizi estranei non esco quasi più di casa. anche a scuola ho pianto più di una volta perchè non riesco a reggere questo peso, e sembra che nessuno mi capisca, compresi i miei genitori, i quali affrontano con me questo problema.
    mi piacerebbe molto corrispondere con ragazzi e ragazze vicini alla mia età che magari abitano in provincia di Treviso come me. io vengo da Nervesa della Battaglia e vado a scuola a Montebelluna, sono pazza di Orlando Bloom, gioco a pallavolo e adoro Leonardo da vinci.
    la mia e mail è : lizzy11bloom@hotmail.it contattatemi.. ..baci.. LISA

    Commento di miriam
    Il 27/05/2006 alle 15:15

    ciao sono miriam ho 24 anni e da poco ho scoperto di avere una bella scoliosi.mi sono affidata a diversi specialisti che in 3 anni non hanno fatto che peggiorare la situazione con plantari e nuoto.ora non so che fare per arrestare questa S…a chi devo rivolgermi?

    Commento di Stefania
    Il 30/05/2006 alle 20:05

    Sono una fisioterapista sarda con alcune pazienti affette da scoliosi, io stessa ho la scoliosi. Ma, ai tempi, ho avuto la fortuna di incontrare un bravo specialista. Ora purtroppo lui non esercita più, e gli specialisti a cui si sono affidate le mie pazienti non solo danno consigli superficiali, ma anche le loro visite lo sono. Esiste una remota possibilità che voi abbiate il nome di qualcuno qui in Sardegna che sia effettivamente in grado di seguire coscientemente e con giudizio queste ragazze? Forse non dovrei essere così sfacciata, ma comprendetemi sono le pazienti che più ho a cuore e mi disturba fortemente questo velo di indifferenza che si è creato verso la scoliosi in questi ultimi anni. Vi ringrazio per avermi ascoltata e vi farò conoscere i risultati delle mie perle.

    Commento di cosimo crucinio
    Il 31/05/2006 alle 22:22

    per MIRIAM:
    sarebbe opportuno sapere dove risiedi.
    diversamente sarà difficile poterti aiutare.

    Commento di miriam
    Il 15/06/2006 alle 15:45

    vivo a bari.grazie

    Commento di Grazia
    Il 11/07/2006 alle 16:44

    leggendo mi sono sentita meno sola
    ho 24 anni e ho passato la mia adolescenza sballottata da un medico all’altro, bolognesi francesi americani napoletani, insomma ne conosco alcuni.
    a 12 anni ho scoperto di avere la scoliosi da allora è iniziata la mia vita da malata.
    corsetti, gessi, fisioterapia ho fatto di tutto i risultati andavano e venivano finchè un giorno un medico di roma disse a me e ai miei che sarebbe stato meglio nn fare nulla in tutti questi anni, che quel busto che portavo era inutile come tutti quelli che mi avevano soffocata fino a quel momento. l’operazione era l’unica cosa da fare. ma questo i miei lo sapevano già peccato solo che non abbiano mai trovato il coraggio di prendere questa decisione. e oggi eccomi qui ho 24 anni vado ogni giorno in un centro di fisioterapia nuoto per un’ora tutto solo per sentire meno i dolori la stanchezza. da allora nn ho visto più nessun medico i miei ormai anziani hanno come rimosso il mio problema e se provo a parlarne ottengo solo le lacrime di mia madre che a 60 anni crede che io possa tranquillamente vivere con una schiena ad “S”. sn 2 anni che sto male, mi stavo per laureare ma poi ho abbandonato tutto nn faccio altro che guardarmi allo specchio vedere le brutture del mio corpo il mio gibbo aumentare, sn 2 anni che pensi seriamente di volermi operare ma mi sento sola. so di nn poter contare su i miei, davvero nn posso e nn so che fare. il mio fisioterapista mi ha consigliato di andare a Lione ma io m sento ancora intrappolata in quel busto di gesso.
    grazie per avermi dato la possibilità di sfogarmi un po’.

    Commento di Andrea
    Il 18/07/2006 alle 15:49

    Nanotech .Salve, vorrei sapere se qualcuno di voi ha sentito che vi è la possibilità di guarire molto in fretta e senza sacrificio alcuno, dalla scoliosi con ‘ausilio delle nanotecnologie. Grazie per eventuali risposte.

    Commento di annamaria
    Il 19/07/2006 alle 12:39

    ciao ho 30 anni e sono affetta da scoliosi destro-convessa. Vorrei sapere se qualcuno di voi ha portato in età adulta corsetto sforzesco su modello lyonese, come vi siete trovati e quali sono stati i risultati. Grazie

    Commento di lucy
    Il 01/08/2006 alle 00:53

    grazie per l’idea di questo blog ! ho 60 anni e un fisico ormai stravolto dalla scoliosi. sto imparando ad accettarmi così, ma non è facile. una volta nelle persone notavo gli occhi e le mani, ora ne vedo solo la schiena diritta, le spalle allineate e la camminata sciolta. so che devo dar retta al chirurgo di Lione che rifiuta un intervento e al dottor — di Milano che me lo sconsiglia, ma tante volte sogno che qualcuno sia in grado di riallineare i ” pezzi” , di farmi tornare più alta, di farmi stare eretta senza fatica e di farmi camminare con piacere. Qualcuno ha esperienza di interventi chirurgici in età adulta ? Io ho trovato solo un chirurgo di Torino disposto a farlo secondo lui con una certa sicurezza, ma non so se per me è il canto di una sirena e se mai deciderò in questo senso. Grazie dei suggerimenti, …ma non aspettate, non illudetevi… curatevi per tempo anche se richiede fatica e buona volontà !

    Commento di Piero
    Il 16/08/2006 alle 18:11

    Non sono più un ragazzino e purtroppo la mia dottoressa mi ha annunciato che sarà necessario l’applicazione di un corsetto gessato per dare stabilità alla mia instabile colonna vertebrale. Mi farà il busto nel prossimo autunno e cioè verso la fine di settembre. Vorrei chiedere a chi ha avuto esperienze così cosa bisogna fare per meglio sopportare il busto che dovrebbe essere con il collare.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 25/08/2006 alle 09:35

    Un breve messaggio a tutti gli adulti che sentono la loro schiena con scoliosi crollare giorno per giorno. Tranquillizzatevi: non è assolutamente possibile. Se dovesse realmente peggiorare, in età adulta non peggiora più di 1 grado all’anno: quindi ci mette 10 anni per peggiorare di 5-10 gradi.
    Altro consiglio: fare ginnastica è certamente utile, ma due volte alla settimana possono bastare: non ossessionatevi e non punitevi con un lavoro quotidiano, fatelo solo se vi fa piacere.
    Infine: attenti, non tutti i tipi di ginnastica sono utili. Anzi, alcuni tipi fanno peggiorare, ed è importante che vi vengano proposti da esperti della colonna.

    Commento di David Calabrò
    Il 28/08/2006 alle 13:10

    Splendide testimonianze. Sono contento che esista un blog serio sull’argomento. Grazie intanto a Stefano Negrini ed allo staff di ISICO per l’idea ed il progetto.
    Domanda: Si è certi -o è stato dimostrato- che il nuoto possa curare le scoliosi strutturate? Oppure, è forse dimostrato il contrario?
    Grazie e cari saluti.

    Commento di mariella
    Il 10/12/2006 alle 12:57

    ciao a tutti sono contentissima che ci sia questo blog su cui scambiarsi informazioni. In particolare per Davide Calabrò e il problema del nuoto: pare accertato che a certi livelli sia controindicato: Il medico della palestra dove mia figlia fa sia la posturale che il nuoto, mi ha spiegato che a livelli intensi l’impegno polmonare che il nuoto richiede può andare a consolidare la deviazione della curva scoliotica. In pratica, il polmone a cui la curva lascia un maggiore spazio (stiamo parlando di una curva dorsale e di una bambina in crescita) cresce di più rispetto all’altro e questa crescita maggiore finisce con creare ulteriori asimmetrie.
    Questo effetto domino o cane che si morde la coda però credo che diventi rilevante quando si pratica nuoto agonistico, con allenamenti intensi e intense tecniche di respirazione, Praticare il nuoto una due volte la settimana, come fa mia figlia, non dovrebbe essere dannoso più di tanto, tenendo presente l’effetto che sulla colonna ha l’assenza di gravità.
    Ad ogni modo esistono sull’argomento degli studi approfonditi, con tanto di modello matematico che spiegano il rapporto proporzionale tra l’impegno polmonare e l’aumento della curva scoliotica.

    Commento di emanuela
    Il 11/12/2006 alle 19:45

    Ho 38 anni la mia scoliosi peggiora di anno in anno senza considerare che circa 15 anni fa ho avuto anche un incidente che mi ha provocato la rottura di 7 costole e la ulteriore torsione della gabbia toracica. Vorrei sapere se è possibile che la polmonite (peraltro molto grave) che ho contratto questa estate possa avere avuto origine anche dalla mia scoliosi e dal conseguente limitato funzionamento polmonare e se ciò mi può provocare dei rischi di ricadute. Vorrei operarmi capisco la signora che guarda tutte le schiene dritte piuttosto che gli occhi o le mani delle persone che la circondano e capisco anche chi ricorda con terrore gli anni di una adolescenza infelice legata ad un busto che ti costringeva a vivere la vita in un angolo. Ho sempre rimosso il problema non mi curo da tantissimo tempo non faccio più alcuna attività sportiva. Ultimamente però le persone che mi conoscono da sempre hanno cominciato ad accorgersi del gibbo ed ho percepito nei loro occhi una sorta di imbarazzo. forse è giunto il momento di attivarsi ma come e dove mi devo rivolgere. Sfogo: è mai possibile che con tutti i progressi che si fanno in medicina non vi sia nulla di innovativo per ridarci la posizione eretta!!!

    Commento di mamma di una ragazza affetta da scoliosi
    Il 06/02/2007 alle 17:15

    Io vorrei raccontarvi la mia esperienza di mamma che vive giorno dopo giorno vicino ad una ragazzina di 14 anni con una scoliosi grave e costretta a mettere il busto per 23 ore al giorno. Io posso dire che non e’ semplice, e’ un’esperienza difficile da supportare per lei e di riflesso anche su tutta la famiglia e in questo i medici non aiutano, io ho notato che c’e’ molta professionalita’ ma poca umanita’. La scoliosi non colpisce solo la schiena ma la mente di un’adolescente, resta danneggiata e se non si sta attenti a questa eta’ puo’ portare gravi conseguenze. Un medico deve aiutare il paziente sopratutto se adolescente e aiutare la famiglia cercando di essere piu’ umani cercando di capire mentalmente quando una ragazza di 14 anni si trova improvvisamente la sua vita cambiata perche’ un maledetto busto ti condiziona la vita. Non e’ vero che ci si abitua in 15 gg. che si puo’ fare tutto che la vita non cambia non e’ vero.

    Mia figlia ha impiegato piu’ di un mese prima di riuscire a dormire e due mesi prima di riuscire ad allacciarsi le scarpe, abbiamo dovuto cambiare gli indumenti perche’ erano tutti stretti non e’ piu’ riuscita ad andare in bicicletta, quando usciamo dopo un po’ si stanca fa fatica e quindi non esce piu’, a scuola non riesce ad andare in bagno, a scuola ci sono le turche quindi tutte le volte se lo deve togliere, pensate al disagio che una ragazza prova, ecco io avrei un’idea a tutti i medici che curano la scoliosi dico provate a mettere voi un busto poi potrete aiutare chi soffre di scoliosi e deve indossare un busto. E poi non parliamo del fatto estetico che per una ragazza a quell’età e’ gia’ difficile figuriamoci con su un busto, non e’ vero che non si vede io quando uscivo con lei notavo che veniva osservata ma io non dicevo nulla sempre per convincerla del contrario per aiutarla ma non e’ una stupida. Scusate il mio sfogo ma credetemi che questa scoliosi e’ costata tanta fatica a mia figlia ma ha danneggiato anche l’armonia della famiglia.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 07/02/2007 alle 09:16

    Gentile signora, capisco il suo sfogo. Quello che le posso dire è che purtroppo ogni trattamento, ma quello della scoliosi forse più di altri, è anche una questione di filosofia, non solo di tecnica. In ISICO la nostra filosofia è rappresentata dai nostri principi tra i quali spicca l’umanità, insieme all’efficacia e l’efficienza. E ci crediamo sul serio e cerchiamo di farlo.
    Quindi, se lei è una nostra paziente, ci dispiace molto che sia trasparita solo la professionalità (un altro valore essenziale) e che non ci sia stato modo di comunicare in modo adeguato: per questo i nostri collaboratori sono scelti in modo da aiutare il medico in tutto questo: alla seduta di esercizi si affianca anche un momento di “counseling”, parola inglese che significa un contatto con la famiglia ed il paziente per aiutarlo a risolvere i problemi quotidiani; il tecnico ortopedico ha un ruolo essenziale con tutta la sua carica umana nell’aiutare a superare al meglio l’impatto con il corsetto; il momento del collaudo (meglio se in officina ortopedica tutte le volte in cui è possibile) è un altro momento fondamentale di aiuto morale e di contatto profondo con la famiglia ed il paziente. Se non ci siamo riusciti, le chiediamo scusa: qualcosa non ha funzionato.
    Se invece non è una nostra paziente, tenga presente che, dati i nostri principi, la nostra filosofia, i nostri corsetti sono costruiti per consentire una vita più possibile normale, abbiamo abolito i gessi per sostituirli con un corsetto, i nostri esercizi sono studiati per aiutare a sopportare l’ortesi, i nostri collaboratori diretti ed indiretti sono selezionati e preparati anche per questo, le nostre parole sono costantemente pesate e non solo su basi di professionalità.
    Poi, purtroppo, in ogni caso la terapia della scoliosi è e rimane difficile. Ma è ancora più difficile se la filosofia di chi cura trascura l’aspetto umano, come lei giustamente dice. Un caro augurio a lei, alla sua famiglia ed a sua figlia, perchè cresca sana nel corpo e nella mente. E non ceda, signora, perchè sua figlia ha bisogno di lei e del suo spirito e della sua famiglia (parte essenziale del team terapeutico, insieme a sua figlia stessa, al medico, al tecnico ortopedico, al terapista: il trattamento della scoliosi è un trattamento di gruppo, e se una parte del gruppo non funziona, allora salta tutto). Auguri

    Commento di anna
    Il 07/02/2007 alle 09:37

    salute a tutti, vorrei sapere se una malformazione alla colonna vertebrale può provocare un abbassamento di vista, la scoliosi è all’altezza delle scapole.
    Ringrazio e saluti
    anna

    Commento di Fabio Zaina
    Il 07/02/2007 alle 17:21

    Cara Anna,
    non esistono prove scientifiche che dimostrino una simile tesi. I problemi di vista hanno cause che non sono correlate alla scoliosi. L’unica correlazione può essere inversa: un problema di vista che determini diverse “capacità” tra i due occhi può portare ad atteggiamenti alterati della postura del capo. Ma comunque non una vera scoliosi.
    Cordiali saluti

    Commento di sono sempre la mamma di una ragazza di 14 anni
    Il 07/02/2007 alle 18:34

    La ringrazio per aver letto e risposto alla mia lettera, io non mollero’ e lo faro’ per mia figlia anche perche’ se non facessi tutto questo dovrei fare i conti con la mia coscienza e mi sentirei una cattiva madre; voglio mettercela tutta tant’e’ che la scoliosi e’ regredita di qualche grado. E’ vero nella vita c’e’ di peggio ma creda che per affrontare la terapia della scoliosi ci vuole molta determinazione e sopratutto comprensione. Io voglio dirle una cosa “a volte quando lei piangeva per il disagio per lo sconforto morale che il busto le recava cercavo di immedesimarmi a tal punto di sentirmelo addosso”, quindi consolarla e ricordarle ogni giorno i benefici che ne avrebbe avuto. La ringrazio per gli auguri e spero tanto che un giorno mia figlia possa stare bene.

    Commento di jimena
    Il 12/02/2007 alle 21:03

    Salve, la mia sorellina, di nove anni, nei primi mesi del 2006 lamentava dei forti mal di schiena, inizialmente sono stati imputati alla crescita, poi dopo un esame radiologico del rachide e del bacino mostrava il piano sacrale orizzontale e una minima curvatura lombare destroconcava.
    La visita specialistica ha aggiunto che i muscoli della schiena non riuscivano a reggere la schiena (cito testualmente), per questo ha fatto nuoto per tutta l’estate e le hanno fatto mettere delle suolette, che le hanno tolto dopo pochi mesi dicendo che erano inutili.
    Il 07/02/2007 abbiamo fatto un altro esame radiologico del rachide che fa rilevare un atteggiamento scoliotico sn convesso a largo raggio del tratto di passaggio dorso lombare. Piano sacrale lievemente obliquo (4 mm circa). Bene. Partendo dal presupposto che siamo sempre stati convinti che la scoliosi fosse una modificazione della colonna vertebrale dovuta ad una cattiva postura, ho deciso di fare un giretto in rete per farmi un idea più precisa, dove ho trovato moltissime notizie, spesso inquietanti e in contraddizione tra loro.
    Tipo: lo zainetto si, lo zainetto no, la ginnastica serve, la ginnastica non serve, e via di questo passo. Poi fortunatamente ho trovato questo blog, molto chiaro e utile, a cui vorrei rivolgere una paio di domande. Primo: qualcuno può gentilmente raccomandarmi uno specialista a Perugia? Mi hanno consigliato di andare a Roma, Imola, Bologna, Milano…. ma io prima di muovermi vorrei essere sicura di non aver lasciato nulla di intentato qui in Umbria. Premetto che non sono molto fiduciosa dell’ortopedia di ——, visto che a mia madre dopo un incidente di macchina solo dopo due giorni le hanno diagnosticato la fratture della C2, e nel mentre l’hanno fatta girare allegramente per tutto l’ospedale in sedia a rotelle senza collare con ovvi danni, e che di pediatri specializzati in ortopedia c’è carenza (io almeno non li ho trovati, a parte quello delle suolette che in teoria dovrebbe essere il migliore della zona).

    La seconda domanda che vorrei porre è questa: mi sto preoccupando troppo? esagero? insomma ho letto che l’atteggiamento scoliotico non è poi così grave, e che è ben diverso dalla scoliosi vera e propria, ma se in così poco tempo il piano sacrale si è spostato in modo così rilevante, cosa ci dobbiamo aspettare?
    Si può evitare un peggioramento? e se dovesse mettere il bustino, lo dovrebbe portare fino ai 18 anni considerando che ne ha solo nove? e poi perchè si parla della scoliosi dagli 11 anni? è forse troppo piccola per intervenire? ma non sarebbe meglio intervanire subito? Insomma la confusione è tanta se poteste darmi qualche risposta ve ne sarei grata. Grazie in anticipo e complimenti per il vostro impegno.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 19/02/2007 alle 19:30

    Facciamo un po’ di chiarezza sui termini: atteggiamento scoliotico significa assenza di patologia, ossia si tratta di un atteggiamento sbagliato che tanti ragazzi hanno e che NON EVOLVE in scoliosi, o meglio, nessuno ha mai dimostrato che possa diventare scoliosi; viceversa, scoliosi significa una patologia potenzialmente (attenzione: potenzialmente) evolutiva.
    Se c’è il primo, si può stare tranquilli. Se c’è la seconda, ci vuole un esperto di scoliosi (perchè purtroppo non tutti lo sono, e se non lo sono aumentano solo la confusione nella testa dei pazienti, e la confusione fa solo danni …) che verifichi il rischio di evolutività e decida se è opportuno o meno impostare un trattamento.
    L’inclinazione del piatto sacrale invece è solo una conseguenza della differenza di lunghezza degli arti inferiori: quest’ultima non è una patologia se non raggiunge i due centimetri o meglio, se non li supera abbondantemente.
    Tutti abbiamo una piccola differenza di lunghezza degli arti inferiori: il nostro corpo è una somma di asimmetrie che raggiunge un suo equilibrio durante la crescita. Può succedere che si debba compensare una differenza di lunghezza degli arti inferiori anche inferiore al centimetro, centimetro e mezzo, in un ragazzo in crescita se in quel momento non è in equilibrio: ma questo non cura nulla, offre solo un maggiore equilibrio per qualche mese, e basta.
    Le gambe poi cresceranno con il loro ritmo (spesso alternato, per cui una gamba cresce più dell’altra in alcuni periodi, e viceversa) ed il corpo creerà progressivamente i suoi equilibri tra le diverse asimmetrie.
    Infine, la scoliosi dell’adolescenza colpisce dagli 11 anni in su, ed è la più frequente, ma ci sono bambini appena nati con la scoliosi, così come lattanti ed infanti.
    In realtà colpisce a tutte le età, può migliorare spontaneamente solo la forma infantile (se è lieve ed insorta prima dei 3 anni di età), in tutti gli altri casi tende lentamente a peggiorare, con un picco di aggravamento in pubertà.
    In alcuni casi fortunati, soprattutto quelli lievi, non peggiora; se è grave peggiora sempre.
    Spero di aver chiarito un po’ della confusione e non di averne fatta altra.
    Comunque il consiglio finale è quello di cercare non un esperto di postura (è oggi un campo inflazionato e pieno delle teorie più strampalate) ma un esperto di scoliosi, meglio se poi sa trattarla bene anche in modo non chirurgico.

    Commento di carlo
    Il 06/03/2007 alle 20:18

    ciao a tutti vorrei sapere in quanto tempo guarisce un lieve atteggiamento scoliotico??

    Commento di marina
    Il 12/03/2007 alle 22:17

    vorrei sapere se ci sono centri per la scoliosi adolescenziale in umbria grazie

    Commento di Fabio Zaina
    Il 21/03/2007 alle 08:58

    Gent.mo Carlo,
    un atteggiamento scoliotico non è una patologia, quindi non si parla di guarigione. Si tratta semplicemente della tendenza a incurvarsi un po’ di lato sulla propria schiena. In questi casi, se non basta un rinforzo muscolare generico dato dall’attività fisica regolare (un po’ di sport), può essere utile un po’ di ginnastica specifica. Durante il periodo dello sviluppo è opportuno fare qualche controllo specialistico per essere sicuri che l’atteggiamento scoliotico non nasconda una piccola scoliosi vera. In tal caso sarebbe necessario un trattamento più specifico

    Commento di carlo
    Il 23/03/2007 alle 22:49

    Gent.mo Fabio (se posso darti del tu) ti ringrazio per la tua delucidazione. Ho consultato 2 medici a distanza di qualche mesetto e il primo mi disse che c’era un po di atteggiamento e allora ho iniziato a stare sempre dritto con la schiena ed ho intesificato sport cn piccoli esercizi di allungamento.
    passato qualche mese sono andato da un altro medici e mi ha detto che nn c’era nulla e che se pure ci fosse stato è davvero insignificante.
    però adesso ho notato che ho recuperato l’equilibrio e che solamente a tratti ho un po di atteggiamnto.
    quindi mi consigli di fare ancora attività sportiva??e inoltre dopo quanto tempo puo passare un atteggiamento?? diciamo dopo qualche mesetto però fatto con “dedizione”ala propria schiena?
    ti ringrazio nuovamente per una tua eventuale risposta.

    Commento di Mamma Rossana
    Il 26/03/2007 alle 20:34

    Alla mia bambina di 11 anni è stata diagnosticata una marcata iperlordosi che omincia a compensarsi cn cifosi. Le è stato prescritto un corsetto tipo boston 22ore al giorno oltre ad una terapia ginnica non meglio indicata…. leggendo i vostri post sento parlare di curve misurate, di gradi, etc… nel caso della mia bambina non è stato fatto nulla di tutto ciò. Tali “misurazioni” sono previste solo per le scoliosi? L’iperlordosi della bambina appare seriamente pronunciata sin dalla prima occhiata sulle lastre tuttavia mi sembra un agire frettoloso in dieci minuti scarsi di visita (compreso spogliarsi e vestirsi) scrivere due righe di prescrizione non meglio definita. Leggo sul vostro forum e su internet molte notizie sulla scoliosi ma sull’iperlordosi trovo molto poco. Non so se questo sia il luogo giusto per chiedere notizie o ricevere informazioni sul problema. La mia pediatra ritiene che il corsetto sia inutile nell’iperlordosi… stò entrando in confusione e francamente comincio a dubitare sull’ortopedico consultato nonostante sia una persona di nota professionalità. Tra qualche giorno il corsetto sarà pronto ed io sono in confusione…

    Commento di ALESSIA
    Il 27/03/2007 alle 15:56

    BUONGIORNO A TUTTI,
    QUESTO PER ME E’ UN MOMENTO DIFFICILE.DOVRO’ INEVITABILMENTE AFFRONTARE UN INTERVENTO CHIRURGICO ALLA COLONNA VERTEBRALE,CHE MI BLOCCHERA’ DALLE VERTEBRE T5 A L5.AVREI BISOGNO DI PARLARE CON QUALCUNO CHE ABBIA FATTO IL MIO STESSO INTERVENTO,PER SAPERE COSA SI PROVA DOPO.ESATTAMENTE SE CI SI RIESCE ANCORA A MUOVERE,PUR AVENDO UNA SBARRA DI TITANIO NELLA SCHIENA E SE SI RIESCE A CONDURRE UNA VITA NORMALE.ASPETTO VOSTRE NOTIZIE.GRAZIE.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 29/03/2007 alle 10:29

    Gentile signora, risponderle è difficile perchè si rischia di cadere nel tecnicismo e quindi di non essere capiti, e l’ultima cosa che voglio fare è aumentarle la confusione.
    Andando con ordine, certamente sulla radiografia si possono misurare anche la lordosi e la cifosi, ma la radiografia in laterale è molto influenzata dalla posizione delle braccia, che devono essere piegate per consentire di vedere la colonna, che sarebbe coperta se venissero lasciate (come sarebbe la posizione naturale) lungo i fianchi: questo spostamento modifica di molto la postura naturale, falsando la misurazione della radiografia. Quindi, l’immagine radiologica resta importante per vedere come si stanno sviluppando le ossa, ma le misurazioni sono particolarmente poco accurate ed affidabili. Si possono (anzi si devono) però sostituire con delle misurazioni di superficie effettuate dal medico e registrate su una scheda per poter monitorare l’andamento della patologia: si usano per questo il filo a piombo e/o degli inclinometri. Questo riguarda sia la cifosi che la lordosi.
    Rispetto al problema iperlordosi e la “diatriba” tra la sua pediatra e lo specialista, fermo restando che non conosco il suo caso quindi non sono in grado di dire se per sua figlia il corsetto è indicato o meno, si possono fare delle considerazioni generali. Tradizionalmente l’iperlordosi è sempre stata considerata un problema perchè si pensava che fosse all’origine del mal di schiena: in realtà, si è poi scoperto che molto raramente è così (anzi, oggi si pensa che non sia proprio così, ma non abbiamo dati di certezza…). Quindi, l’iperlordosi è un problema solo se è il segno di una spondilolistesi (ma lei non ne parla, quindi probabilmente non la riguarda) o se c’è una ipercifosi associata. Infatti, l’ipercifosi determina sempre una iperlordosi di compenso, ma in questo caso la vera patologia è l’ipercifosi e non l’iperlordosi. Se c’è solo un’iperlordosi spesso basta della buona ginnastica, se c’è un’ipercifosi rigida la ginnastica non basta.
    Dire di più è impossibile senza conoscere il caso particolare. Auguri per sua figlia.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 30/03/2007 alle 10:47

    Gent.mo Carlo,
    come già detto lo sport è sicuramente utile quindi se non ci sono problemi specifici è consigliato. Non so darti risposte sui tempi di recupero dell’atteggiamento scoliotico perché mi mancano tutti i riferimenti, dalla tua età alle caratteristiche precise del tuo atteggiamento.
    Se vuoi ulteriori spiegazioni sul tuo caso personale, lasciamo il blog e proseguiamo via mail (isico@isico.it)
    Cordiali saluti

    Commento di Luigi
    Il 17/04/2007 alle 14:39

    HO UN PROBLEMA CHE MI ASSILLA,
    25ANNI FA SONO STATO OPERATO DI SCOLIOSI E MI HANNO INTRODOTTO UNA BARRA (BARRA DI HARRINGTON) DALLA D3 ALLA L1.
    DOPO ALCUNI ANNI HO CHIESTO AL MEDICO CHE MI HA OPRERATO SE ERA CONSIGLIABILE TOGLERLA O MENO, MI RISPOSE DICENDOMI “SE NON TI DA FASTIDIO E’ INUTILE TOGLERLA”.
    SONO DA 20 ANNI CHE MI CHIEDO,
    DEVO TOGLIERLA?
    QUALI SONO I RISCHI?
    E SOPRATUTTO QUALI SONO I RISCHI SE CONTINUO A TENERLA PER TUTTA LA VITA.
    POTETE AIUTARMI A DARE UNA RISPOSTA A QUESTE MIE DOMANDE?
    VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE
    LUIGI.

    Commento di Mamma di Valentina
    Il 17/04/2007 alle 18:21

    Un saluto a tutti, mi chiedo: far fare un corsetto cheneau per 1 solo grado di scoliosi da indossare la notte e 6 ore al giorno ad una quasi 14enne e’ eccesso di prudenza o buona prevenzione? L’ortopedico dice che mia figlia crescera’ ancora e che con il corsetto si dovrebbe ridurre il gibbo ben visibile sulla destra quando la si fa piegare in avanti.

    Grazie.

    Commento di Stefano Negrini, Fabio Zaina
    Il 26/04/2007 alle 13:09

    Gent.mo Sig. Fiore,
    solitamente la barra di Harrington non viene rimossa ma lasciata in sede a
    meno di reazioni, che comunque si manifestano quasi sempre entro relativamente poco tempo. Se non si verificano problemi, non occorre toglierla anche perché ciò significherebbe
    sottoporsi ad un nuovo intervento chirugico. Inoltre, togliendola la sua situazione complessiva non cambierebbe, in quanto la colonna è saldata a quel punto dalla fusione ossea, se tutto è avvenuto correttamente. Ed infine, a volte proprio questa fusione ossea rende difficile togliere la barra.
    Questo come risposta generale, fermo restando che il consiglio di chi l’ha operata è sempre il migliore, visto che l’ha anche visitata e sa in dettaglio qual è la sua situazione personale.
    Siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
    Cordiali saluti

    Commento di Fabio Zaina
    Il 26/04/2007 alle 13:10

    Cara signora,
    la definizione di scoliosi presuppone una curva di 11 gradi Cobb o superiore. Un solo grado non è una scoliosi ed è strano che qualcuno proponga un corsetto in questa situazione. Quindi si potrebbe supperre che i gradi siano più di quelli riportati, oppure che oltre alla scoliosi ci sia un altro problema per il quale è stato proposto il corsetto. Penso che dovrebbe chiarire questo punto con l’ortopedico che ha visitato sua figlia, perché potrebbe esserci stata un’incomprensione.

    Commento di Sara
    Il 09/05/2007 alle 19:04

    Ciao a tutti sn Sara e abito a Martinsicuro. Io dai 12 anni porto un corsetto lionese mi ha VERAMENTE cambiato la vita. GRAZIE ISICO.

    Commento di voglio fare l’intervento
    Il 12/05/2007 alle 12:41

    Ciao sono Grazia ho 25 anni e scrivo da Taranto, ho letto tutti i commenti e vi capisco, sconsigliate l’operazione perchè non è una passeggiata ma io ci voglio provare… ho portato il busto di tipo lionese dall’età di 10 anni fino hai 17, ad intervalli ho portato anche il gesso, ho subito tutte queste torture nella speranza che i dolori potessero lasciarmi,nella speranza di avere una vita normale ma nulla, i dolori e i crampi mi torturano, se passo mezza giornata in piedi devo passare l’altra metà a letto. Vorrei porre fine a questa tortura e sono pronta a fare l’intervento e vi chiedo per favore di consigliarmi dove e con quali tecniche, (io da una rx del 95 risulta che ho una scoliosi ad esse dx convessa dorsale e sn convessa lombale con rotazione dei metameri, accentuazione della cifosi fisiologica dorsale per dorso-curvo, ala iliaca sx del bacino lievemente più bassa della controlaterale di circa 1 cm) non ho molto altro poichè l’ultima volta mi era stato detto che non sarei comunque migliorata, poichè la mia è una scoliosi congenita, e tornando a casa presa dalla rabbia e dalla delusione per i miei anni persi a combattere contro i mulini a vento ho buttato via tutto busto compreso.
    n.b.sono allergica al nikel solfato è vero che ho la possibilità delle viti in titanio? Grazie

    Commento di claudia
    Il 19/05/2007 alle 19:14

    Ciao mi chiamo Claudia. A 12 anni ho scoperto di avere una scoliosi dorso-lombare che ad oggi è peggiorata un bel pò (ora ho 27 anni). Ho portato 2 tipi di busto, ho sofferto moltissimo. Ma ora son contenta perchè a novembre subirò l’intervento. Conosco 2 ragazze nella mia città che si sono operate e stanno benissimo, sono tornate dritte e hanno risolto il problema. Logicamente la convalescenza è un pò lunga(un paio di mesi col busto in gesso) ma dopo tutto quello che ho passato durante la mia adolescenza, per me questo è niente. Voglio dire a tutti quelli che hanno il mio stesso problema di non scoraggiarsi. Baci

    Commento di Daniela
    Il 21/05/2007 alle 18:15

    Un saluto a tutti, sono Daniela e gradirei avere la vostra opinione.
    A 14 anni mi è stato diagnosticato un “leggero atteggiamento scoliotico” da curare con TANTA ginnastica preventiva.
    Detto fatto, senonché gli esercizi fisici si accompagnavano ad altrettante fitte alla schiena e ai talloni; non solo, il braccio sinistro prendeva a formicolare e a diventare viola nel giro di qualche minuto ogni qualvolta riuscivo a mantenere una posizione “corretta”.
    In seguito a un ecodoppler all’arto superiore è emersa una riduzione di flusso a livello delle arterie compatibile con la sindrome dello stretto superiore.
    Ma niente, ancora e solo TANTA ginnastica preventiva e improbabili manipolazioni…….
    Finalmente a 17 anni la diagnosi di una scoliosi idiopatica con accentuazione della cifosi dorsale e lordosi lombare. Inizia così il calvario Milwaukee, in un primo momento ben visto in quanto unica possibilità risolutiva del problema. Il primo anno indosso il corsetto per ventiquattro ore al giorno, il secondo anno per dodici ore al giorno e per i successivi tre anni di nuovo per ventiquattro ore. Nessun risultato.
    Oggi ho 24 anni e la mia scoliosi è peggiorata. Non è l’aspetto estetico a preoccuparmi (dopo un’adolescenza vissuta con il Milwaukee certe cose impari a minimizzarle), bensì i dolori persistenti che mi attanagliano soprattutto di notte. Dovrò farne l’abitudine per il resto della vita? Sto seriamente prendendo in considerazione la possibilità di operarmi. Mi piacerebbe avere delle informazioni al riguardo. Il centro ISICO di Pescara può in questo caso venirmi in aiuto?

    Grazie, Daniela

    Commento di Fabio Zaina
    Il 25/05/2007 alle 10:36

    Gent.ma Daniela,
    saremo lieti di rispondere al suo intervento, tuttavia sarebbe più opportuno farlo privatamente via email. Se volesse essere così gentile da fornirci un indirizzo al quale indirizzare la risposta lo faremo al più presto.
    Cordiali saluti

    Commento di arianna
    Il 08/06/2007 alle 12:12

    ciao a tutti,sono una ragazza di 20 anni e all’età di 13 anni ho dovuto mettere un gesso per una scoliosi lombare per 8 mesi e successivamente un corsetto che ho tolto definitivamente circa 2 anni fa.
    Posso assicurare a tutti i ragazzini che purtroppo incorrono in questa patologia che vale molto di più un grosso sacrificio fatto a 12-13 anni che forti dolori e pentimenti a 40.Una mia amica,che ha attualmente 23 anni soffre di forti dolori e limitazioni per aver “gettato via” il suo corsetto.
    Quindi mi raccomando…pensate alla vostra salute e fate qualche sacrificio.Pensate a quei bambini più sfortunati di voi che vorrebbero delle cure adeguate che non possono ottenere.
    Un saluto e un augurio a tutti

    Commento di Gio
    Il 27/06/2007 alle 14:00

    Buon giorno a tutti,
    che dire, leggendo questo forum oggi ho fatto un vero e proprio salto nel passato!
    Io ho 31 anni e all’età di 15 mi diagnosticarono la scoliosi..!Tragedia! Non racconto le lotte per farmi mettere il busto che dovette sostenere mia mamma! E Avete già raccontato del trauma psicologico di una ragazzina che deve affrontare il mondo a 15 anni, il busto (Milwakee) era un’orrenda e sinistra prigione per quel corpicino che stava sbocciando…
    Morale della favola: la lotta tra indossare il busto o no alla fine la vinsi io…Decisi a 16 anni (ma il busto l’avrò indossato 1 mese in tutto), di sottopormi all’Operazione non appena finita la crescita e le scuole…Infatti andò così, con la determinazione che mi ha sempre contraddistinto ho portato avanti la mia idea. Io non volevo avere la scoliosi (piuttosto grave)e allo stesso tempo non volevo portare l’orrenda gabbia, per cui operarmi e risolvere la cosa una volta x tutte mi sembrò la soluzione ottimale…
    Da premettere che la scoliosi mi dava dolori piuttosto forti e frequenti, ormai mi ero abituata a conviverci dall’età di 15 anni quindi li sentivo addirittura come fatto normale, una parte di me!
    Parlo al passato di scoliosi perchè sento di averla attraversata, per tanti anni è stata sempre con me, è cresciuta con me mi ha accompagnato negli anni più importanti della mia formazione umana…ne parlo al passato perchè all’età di 21 anni ho affrontato l’operazione, tra l’altro l’affrontai in un periodo difficilissimo, il mio ragazzo mi aveva lasciato una settimana prima e andando in sala operatoria i miei pensieri erano rivolti più a lui che alla mia povera schiena!!!! I miei genitori preoccupatissimi per la gravità della cosa, giustamente aggiungo ora.
    Concludendo, a 10 anni dall’intervento ringrazio il mio chirurgo, non ho più avuto dolori, la mia schiena è bella dritta, cicatrice invisibile chiusa col laser, la placca di acciaio non mi dà fastidio, in realtà non mi accorgo neanche di averla, e devo dire che tornando indietro rifarei tutto quanto, ma a 30 ragazzi, ora che sò quello che significa farsi fare un piercing alla colonna vertebrale, beh, non sò se penserei al mio ex entrando sotto i ferri!! bacioni a tutti e in bocca al lupo a tutti i ragazzi che stanno affrontando ora questo problema! coraggio!!!!

    Commento di Stefano Negrini
    Il 28/06/2007 alle 19:15

    Cara signora,
    la ringraziamo tantissimo per la sua splendida testimonianza, per il carattere e la vivacità che ne sono contenuti, per una definizione dell’intervento chirurgico che non avevo mai letto prima e che francamente mi piace per molti versi. Quando si affronta una malattia è fondamentale questo spirito, qualunque decisione si prenda: e se si prende la decisione di cui si è convinti allora si vince sempre. Quello che dico ai “miei” ragazzi (non riesco a chiamare diversamente i miei pazienti) è che è importante che siano loro a decidere, qualunque sia la loro decisione, ma che non si devono lasciar vivere ed arrivare per caso, per negazione di una scelta, ad una decisione cruciale, vitale, che ti condiziona comunque la vita ed il futuro nel bene o nel male.
    Le auguro ogni bene, e proprio per questo e per l’esperienza che mi sono fatto in questi anni credo sia importante ricordare che in alcune ex-pazienti (operate e non) ad una certa età possono comparire dolori, disturbi conseguenti alla scoliosi (ed all’intervento subito). Una scoliosi oggi silente potrebbe restare tale tutta la vita, ma a volte non è così e se succede si deve essere pronti anche a riconfrontarsi con lei, con lo stesso spirito che finora lei ha dimostrato… Dimenticarla quindi è giusto (soprattutto se non si farà mai più viva), ma rimuoverla no (il rischio sono i tracolli psicologici che a volte purtroppo ho visto).

    Commento di davide
    Il 28/06/2007 alle 23:37

    salve, sono un ragazzo di 26 anni e ho un problema di cifosi so che è differente dalla scoliosi ma cmq ti deforma. è questo che mi terrorizza maggiormante. so che molti hanno problemi ben più gravi ma per me questa cifosi è insopportabile, non riesco a sopportarla a volte desidero morire, vorrei finirla. ho chiesto varie volte di essere operato ma intervengono solo per casi estremi, solo se si rischia la vita. so che è pericoloso e acosa porta l’operazione, ma io preferirei mille volte morire che continuare cosi. ho 26 e sono ancora in attesa di vivere .

    Commento di Fabio Zaina
    Il 04/07/2007 alle 10:18

    Caro Davide,
    capisco perfettamente il tuo punto di vista. Essere a proprio agio con il proprio corpo e piacersi è molto importante. In effetti, però, l’intervento chirurgico nei casi di ipercifosi dovrebbe essere scelto in casi estremi dato che abbiamo a disposizione altre armi che hanno una certa efficacia per cercare di recuperare la situazione. Fermo restando che solo con una visita è possibile capire che cosa si può/deve fare, in generale si può dire che alla tua età è ancora possibile cercare di recuperare qualcosa con il trattamento conservativo. Si tratta di portare il corsetto e fare esercizi per un paio di anni circa. I risultati generalmente sono soddisfacenti e poter continuare a vivere con la propria schiena non operata (quando possibile) è sicuramente meglio.
    Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.

    Commento di davide
    Il 04/07/2007 alle 13:16

    Dr Fabio Zaina,
    la ringrazio per la sua risposta .
    ho iniziato a curarmi di cifosi dall’età di 8 anni con busti gessati e rimovibili fino ai 18 anni, dopo di che mi è stato detto che non c’èra più nulla da fare, che non sarebbe peggiorata. Ma dopo pochi anni sono iniziati i dolori prima si alternavano con periodi in cui stavo bene, poi non sono andati più via. Sono andato da vari specialisti che mi hanno consigliato terapie chinesiologiche , stretching e manipolazioni muscolari. Da tutto questo non ho avuto miglioramenti, anzi i dolori sono aumentati . ho un terribile dolore alle spalle e al collo che non mi passa neanche quando mi sdraio. mi è stato detto di non ingrassare perché peggiorerebbe sia la cura che i dolori( e peso solo 52). Ma io mi chiedo come posso vivere cosi, ho solo 26 anni e 40 cosa mi succederà? Non riuscirò più a muovermi dal letto. e che ne avrò fatto della mia vita. Solo cercare di curare una malattia. Tutto questo mi provoca una rabbia terribile. Vedere i miei amici cosi sorridenti e pieni di vita mi fa stare male, sono dannatamente invidioso. Non è bello a dirsi ma a volte invidio anche i malati di cancro perché loro dopo un po’ si liberano da tutto questo male io invece no. A volte credo che sia un incubo dal quale mi sveglierò presto…

    Commento di Francy
    Il 07/07/2007 alle 15:26

    Sono una ragazza di 14 anni e tra pochi giorni dovro’ mettermi il corsetto tipo lionese 22 ore al giorno.C’è qualcuno che lo ha portato e mi puo raccontare la propria esperienza?

    Commento di eleonora
    Il 08/07/2007 alle 15:40

    CIAO LISA,
    SAI ANCH’IO PORTO UN BUSTO E HO 14 ANNI è VERO è UNA VERA TORTURA MA NN DEVI ASSOLUTISSIMAMENTE CHIUDERTI IN CASA, PENSA A CHI è SU 1 SEGGIOLA A ROTELLE, PENSA A CHI STA MALE + DI TE VOGLIO DIRE LA NOSTRA NN è UNA COSA BELLA MA C’è DI PEGGIO MOLTO DI PEGGIO QUINDI NN TI VERGOGNARE AD USCIRE E PENSA SEMPRE AL POSITIVO PENSA CHE QUESTA TORTURA DEVE FINIRE E FATTI CORAGGIO ANCHE PERCHè QUANDO SARAI GRANDE E NN AVRAI + IL BUSTO DIRAI “QUANTO SONO STATA STUPIDA A CHIUDERMI IN CASA PER UNO STUPIDO BUSTO” IN FONDO IL BUSTO è SOLO 1 OGGETTO NN PUOI FARTI SCONFIGGERE DA 1 OGGETTO! FORZA E CORAGGIO ELEONORA

    Commento di beatrice
    Il 10/07/2007 alle 14:57

    Ciao Francy..
    Mi chiamo Beatrice e ho 12 anni come te porto un corsetto tipo Lyonese da ormai da 8 mesi x 21 h al giorno all’inizio, e poi ora ke è estate lo posso togliere x 6 h stupendo!!e poi a settembre ancora 20 h. Avrai provato 1 strana sensazione quando ti avranno detto “Dovrai portare un corsetto” come me ti saranno passati x la mente i 100 o più…problemi come a ki dirlo x 1 e se i tuoi l’avrebbero riferito a tt. Superato questo arriva il corsetto Francy, ti diranno ke è bellissimo!! i 1 gg è faticoso ma poi cominci a pensare ke il corsetto ti correggerà in poco tempo se lo porti con regolarità. A volte ti verranno in mente le giornate senza il tuo “amico” o “nemico”corsetto. Io faccio anke la ginnastica correttiva ke ti aiuta a superare questi momenti in compagnia di ragazzi\e con o senza corsetto. Tu dove vivi? Fammi sapere su questo sito come va con il corsetto… Nn scoraggiarti… IL CORSETTO TI AIUTA MOLTO!!! 1 grande saluto Bea

    Commento di Carlotta
    Il 10/07/2007 alle 16:29

    Vorrei rispondere alla domanda di Alessia del 27/3, io personalmente non ho la barra di Harrington, però ti posso dire che mio marito la porta dall’età di 16 anni, ora ne ha 44, e so come si sente dopo una giornata di lavoro, si lamenta in continuazione, e allora io qualche volta gli faccio dei massaggi: però mi dice anche “se non avessi fatto quell’operazione oggi non potrei fare il lavoro che faccio”. Abbiamo un’attività commerciale , vendiamo elettrodomestici. Il destino ha voluto cosi! Non ti abbattere la vita è bella nonostante tutto.
    Ciao

    Commento di Mazzucchelli Ombretta
    Il 19/07/2007 alle 15:38

    Buongiorno a tutti

    Ho 29 anni e la mia scoliosi idiopatica mi è stata diagnosticata dal pediatra alla giovanissima età di 3 anni.
    Questa Mail vuole essere per lo più uno sfogo che porto dentro da tanti anni.. e un monito ai genitori di quei bambini affetti da scoliosi grave o meno grave… abbiate sempre l’occhio vigile!

    A me tutto sommato è andata bene…non voglio dire fino a che gradi di curva gli ortopedici di un notissimo Istituto di Bologna hanno voluto tentare prima di gettare la spugna e relegare la patata bollente al compiantissimo Prof. —— (allora Primario di Ortopedia al——), il quale guardando incredulo le radiografie ha chiesto ai miei genitoti dove erano stati fino a quel momento (era il 1990 e avevo ormai 14 anni). Da quando avevo 3 anni ho girato tutta Italia, Milano, Firenze, Bologna, Parma, mi hanno ribaltato dalla testa ai piedi.

    Con questo non voglio dire che il busto non serva, ma possibile che non ci siano dei protocolli precisi in Ortopedia? A Genova con 50 gradi operano anche le bambine di 9 anni, alcuni invece le tormentano con busti che per la maggior parte dei casi non fanno altro che contenere il problema fino all’intervento risolutivo, com’e’ che ogni ortopedico fa un po’ quello che gli pare? E poi com’è possibile non accorgersi anche ad occhio nudo, e qua parlo delle fisioterapiste che ti vedono sì e no 2 volte la settimana, che la schiena di una ragazzina si sta stortando a vista d’occhio?? Ma sapete le complicazioni per i polmoni, per il cuore?

    Cmq per farla breve… primo intervento anteriore con trazione per 15 gg, secondo intervento dopo 20 gg di artrodesi, gesso per 3 mesi.

    A 18 anni rioperata per ridurre la deformità del mio gibbo, dolori post-intervento indicibili (maggiorenne firmo per la morfina), altri 3 mesi di gesso.

    Per tutta la vita porterò una maglietta in spiaggia perchè nonostante il Miracolo regalatomi dal —— un problema così grande non si cancella… ci convivi. Se solo mi avessero operato prima, mi sarei risparmiata un’infanzia d’inferno e un futuro come tutte le altre ragazze.

    Grazie a Dio potrò avere bambini.
    Un abbraccio a tutte le bambine coraggiose… che possano un giorno uscite dal loro bozzolo di vetroresina, vedersi bellissime farfalle.

    Commento di daniela scaini
    Il 19/07/2007 alle 19:20

    Solo oggi ho scoperto questo sito, mi sento meno sola, finalmente mi posso confrontare.
    Ho 56 anni e all’età di 17 dopo dieci anni di busti, ginnastica correttiva, lettino di lorenz, e Minerva di gesso, ho subito l’intervento per scoliosi con barra di harrington d6-l4., Quando ho tolto l’ultimo gesso dopo l’intervento mi sono sentita come una farfalla finalmente uscita dal bozzolo. Bellissima…… ed ho cominciato a vivere. Devo ringraziare i miei genitori che nonostante la malattia mi hanno sempre trattata alla pari degli altri fratelli.
    Nessuna concessione, anzi poichè ero molto vivace se c’era da dare lo scappellotto per qualche marachella commessa , questo partiva anche se portavo il Minerva. E sono cresciuta senza complessi di nessun genere. Ho fatto una vita normalissima fino a 9 anni fa quando ho cominciato ad avere dolori improvvisi alla parte lombare, dolori che scendevano lungo la gamba , non riuscivo a camminare e il busto si piegava sempre di piu’ in avanti. Confesso che oggi non riesco a descrivere i dolori, li ho cancellati dalla mia mente . Dopo varie visite decido, dopo un consulto a Parigi, un nuovo intervento. Ero spaventata, vedevo la mia vita futura in posizione orizzontale, mi ricordo la paura , avevo paura nei movimenti.
    A Parigi vengo sottoposta ad un intervento di osteotomia lombare per ricreare la curva lombare ,in quanto avevo il dorso piatto, la decompressione delle vertebre l4-l5 associato ad artodesi e ablazione della barra di harrington.
    E’ stato un’intervento altamente invalidante. Ci sono voluti diversi anni per riuscire ad accettare la nuova postura, i nuovi blocchi, movimenti che prima facevo ed ora non piu’. Comunque e’ passata.
    Ad oggi devo dire non va male ci sono alti e bassi, quando mi trascuro perche’ mi sento bene e faccio qualche lavoro pesante allora ne risento e mi do della stupida, e’ che ho la mania di voler fare sempre tutto da sola, non ho ancora imparato a chiedere aiuto quando ho bisogno.
    Dentro di me oggi c’è tanta rabbia perche’ noi operati da tanti anni siamo abbandonati a noi stessi, non esistono in Italia isituti per la riabilitazione, abbiamo bisogno di trattamenti idrochinesiterapici continui per contenere le contratture paravertebrali e del dorso, trattamenti che servono a mantenere stabile per quanto possibile la situazione fisica onde garantire un’adeguata autonomia di vita. FONDIAMO UN’ASSOCIAZIONE OPERATI SCOLIOSI? VOGLIAMO FARE QUALCHE COSA.
    Un consiglio a chi ha subito l’intervento: camminate, fate movimento e piscina con personale esperto che vi insegnino esercizi per il rilassamento in acqua, respirazione sott’acqua

    un saluto

    Commento di Angelo
    Il 02/08/2007 alle 00:00

    Salve..Sono un ragazzo di 20 anni e non vivo la vita come dovrei..mi sono chiuso in me stesso a causa di un’ipercifosi dorsale..all’età di 12/13 anni dovevo portare un busto..ma non l’ho fatto perchè ero troppo adolescente per pensare a queste cose..volevo vivere in maniera spensierata quel periodo..Ora sto facendo ginnastica estensoria(consigliato da un ortopedico di Milano) e vedo che comunque a livello generale mi sta aiutando già molto(in soli 3 mesi) e riesco a stare più dritto..Ma so che non è possibile in questo modo riavere una colonna dritta..è questo mi fa star male..Non ho dolori di schiena..ma sono disperato a livello estetico..Il mio caso sicuramente non è da mettere tra quelli gravi però volevo disperatamente fare una domanda e spero in una risposta:”Quali trattamenti dovrò fare per poter ottenere davverto un cambiamento estetico e dunque la colonna dritta(o quasi)? Solo l’intervento?”..Ringrazio anticipatamente

    Commento di Luisa
    Il 09/08/2007 alle 19:47

    Ho letto oggi i vari interventi,interessanti,fatti su questo sito. Sono Luisa e vorrei condividere un problema che affligge la mia famiglia. Mia madre ha subito 3 anni fa un intervento chirurgico decompressione delle vertebre, oggi ha circa 12 viti e placche nella colonna. fino ad un paio di anni fa sembrava che l’intervento avesse portato benefici ma poi i dolori atrci sono rincominciati….visite su visite nuovamente. Oggi il chirurgo le ha detto che deve bloccare anche l’altra parte restante della colonna. Siamo entrati tutti nel panico perchè l’intervento già subìto non è stato una passeggiata, anzi. Ora non sappiamo se questa è l’unica via da intraprendere…mia madre è stanca e demoralizzata.
    Vorrei tanto dei pareri consigli o confronti con persone che magari hanno già vissuto questa esperienza. Grazie

    Commento di enrico
    Il 13/08/2007 alle 19:48

    ciao a tutti,
    volevo sapere se ce’ qualcuno che si e’ operata/o
    di scoliosi ultimamente visto che sono due anni
    oramai che tra ginnastica correttiva e busto mia figlia
    non migliora anzi!
    Un mese fa ho fatto un’altra visita specialistica
    da un noto medico chirurgo di modena ——-
    dove mi viene detto che ormai la scoliosi di mia figlia
    e’ troppo importante per essere curata con il busto e che bisogna intervenire chirurgicamente.
    la cosa strana e’ che i primi due medici mi avvevano detto di continuare cosi anche se in un anno era peggiorata di 5 gradi !!! ora e’ 45 gradi.
    Adesso sicuramente dovremo fare l’intervento ma vorrei saperne di piu’.
    grazie enrico

    Commento di camilla
    Il 21/08/2007 alle 17:01

    trovo questo sito molto interessante ed utile.
    ora io ho diciotto anni ed è da quando ne ho cinque che ho scoperto di aver la scoliosi che ora è molto grave poichè non ho adottato le cure più idonee da subito a causa di medici incompetenti.
    quando ho conosciuto le persone giuste ormai era troppo tardi ma nonostante questo mi sono accontentata di mantenere senza peggioramenti la mia già grave situazione.
    nonostante tutto e dato che conduco una vita normale e felice non ho mai pensato all’operazione.
    mi sono però chiesta a cosa mi porterà la mia grave scoliosi in un futuro, se potrò avere figli e condurre una vita pressochè normale. mi trovo di fronte ad un bivio con la paura di operarmi per i rischi che comporta e perchè ho paura di pentirmi e di stare peggio di prima ma ho anche paura a rimanere così perchè non so se è la cosa giusta. se qualcuno affetto da scoliosi grave che ha scelto di operarsi potesse raccontarmi com’è la sua vita adesso mi aiuterebbe a scegliere grazie mille in anticipo aspetto risposte

    Commento di camilla
    Il 21/08/2007 alle 17:21

    sono sempre io mi sono dimenticata di dare un incoraggiamento a tutte le ragazze che stanno portando il busto tutt’ora,come me d’altronde, io ormai però fortunatamente lo porto solo la notte. in particolare alle più giovani volevo dire di non preoccuparsi e di portarlo anche se è dura, se ti devi mettere dei vestiti che di certo non ti valorizzano anche se non si è carine come si vorrebbe perchè se avete già la fortuna di trovare una persona che vi vuole bene non ci sarà nessun busto che lo allontanerà da voi, fidatevi perchè è da sempre che ho il busto ma il ragazzo non mi è mai mancato.. neppure adesso; quindi vedete il busto come un ulteriore prova di affetto e non odiatelo perchè alla fine ci aiuta anche se è una scocciatura portarlo! non voglio sentire di ragazze che si rinchiudono in casa perchè le persone che si devono vergognare fidatevi sono ben altre. io vedo la tristezza negli occhi delle ragazze quando vado a fare le visite e i controlli e mi dispiace sempre molto, per questo ho voluto stendere queste due righe per voi. ah voglio ricordarvi che vi parlo così perchè ci sono passata anche io e vi capisco, non sono solo belle parole fidatevi.un abbraccio forte

    Commento di diego
    Il 31/08/2007 alle 13:12

    salve, vi scrivo perke la mia fidanzata ha da ragazza portato il busto. anche io ho avuto la scoliosi (sebbene in forma leggera e chiaramente ne ho tuttora ) ma dopo anni di correttiva si è ripresa a pochissimi gradi. lei nn ha potuto fare le superiori perke provava un senso di vergogna, con tutte le conseguenze sul suo futuro che ne stanno derivando ora a 24 anni. si sveglia spesso con dolori, e a questo mi dice che è abituata, e per colpa di cure approssimative e poco valide ora ha come un blocco psicologico. glielo vedo nella postura che è sempre rigida, come avesse paura di cadere in frantumi al movimento sbagliato. io nn sn un bravo psicologo, nn ho fatto studi in merito ma ho capito che l’unico modo è quello di amarla con tutto me stesso, proteggerla, farle fare piscina assieme a me, coccolarla perke una ferita del corpo la natura la risana, una dell’animo alla natura nn frega nulla.

    nel lavoro sto cercando di fare strada assieme a lei, valorizzando il suo percorso “diverso” perke proprio questo l’ha fatta diventare la donna che amo. sxo che io ci stia indovinando e sxo di ricevere vostre email semmai con qualche suggerimento utile frutto dell’esperienza semmai…..

    un augurio a tutte e a tutti

    Commento di Stefano Negrini
    Il 25/09/2007 alle 15:05

    Grazie, Camilla!

    Commento di Stefano Negrini
    Il 25/09/2007 alle 15:06

    Gentile Diego,

    grazie per la sua lettera. Purtroppo messaggi sbagliati possono far credere a chi ha la scoliosi che la sua colonna sia “di vetro”, più delicata, che non si possano portare pesi, che non si debbano fare sforzi, che la si debba mettere in una campana di vetro per proteggerla. Non è così. ASSOLUTAMENTE, NON E’ COSI’.

    La colonna con la scoliosi resiste tanto quanto un’altra colonna: corre solo il rischio di cedere progressivamente con il tempo alla forza di gravità secondo una modalità determinata dalla deviazione rispetto all’asse normale: ma anche in questo è simile alla colonna di chi non ha la scoliosi, che corre il rischio di piegarsi in avanti con il tempo. Anzi, tutti più o meno ci pieghiamo in avanti: chi ha la scoliosi è già più o meno piegato e prosegue questo piegamento. MA CI VOGLIONO TANTI ANNI. E non è mettendo la schiena in una campana di vetro che la si protegge veramente: ci si impedisce solo di vivere e non si allenano quei muscoli che sono poi i soli che possono aiutare (soprattutto se ben guidati con una giusta ginnastica) ad evitare questa soluzione.
    Diego, stia vicino alla sua fidanzata e la aiuti a compiere quel percorso utile per la sua schiena e per la sua salute mentale da cui le sue esperienze negative l’hanno purtroppo distolta.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 25/09/2007 alle 15:12

    Cara Camilla,
    quando parlo con una paziente al bivio come te (fermo restando che non so di quanto sia grave la tua scoliosi e se valga VERAMENTE la pena di considerare l’operazione, che peraltro ti sarà stata consigliata da qualcuno) faccio sempre presente che l’intervento vuol dire correre un rischio – tutti gli interventi sono rischiosi e questo è un intervento maggiore alla colonna vertebrale – per prevenire problemi futuri: evoluzione della curva scoliotica, dolori. Se tutto va bene, allora ci si dimentica della colonna (che però ha perso la sua funzione di movimento) per diversi anni, possibilmente sino all’età anziana; non fare l’intervento vuol dire invece non prendersi immediatamente questi rischi, tenere sotto controllo la schiena, curarla e, se la colonna peggiora, affrontare eventualmente l’intervento in età adulta (con risultati di correzione minori e – forse – qualche rischio in più, anche se in vent’anni la chirurgia fa tali passi da gigante che non è detto che sia così). <p> Questa è la scelta. Fondamentale è capire a che livello di scoliosi ci si trova e quanti rischi si corrono con il passare degli anni. Ripeto: non si finisce in carrozzina; magari ad usare il bastone incurvati in avanti in età molto anziana, ma non in carrozzina. E poi è una scelta personale, perchè ognuno di noi la pensa in modo diverso ed è giusto che possa essere messo in grado di decidere. E diffidate dei medici che non vi spiegano le alternative ed anzi sembrano essere lì per convincervi che la terapia che propongono loro sia per forza quella giusta.

    Commento di BARBARA
    Il 25/09/2007 alle 22:36

    Salve!!! Sono Barbara, ho 30 anni e lo scorso 9 maggio ho effettuato un intervento di “artrodesi vertebrale strumentata con sistema di fissazione EXPEDIUM-DE PUY e cages in carbonio SABER-DE PUY,con osso autologo arricchito da fattori di crescita” . (copiato testualmente per la precisione) spondilolistesi L4-L5 del 30% in L5 sacralizzata.
    Ovviamente capisco le preoccupazioni che tormentano chi deve sostenere simili interventi…
    Vi racconto in breve la mia storia: sempre stata piu’ alta della media (sono 1,81 ) ho iniziato a giocare a pallavolo arrivando a buoni livelli (serie B)…ai primi dolori a 14-15 anni girai un bel po’ di medici sia di ambienti sportivi e non e tutti imputavano i miei problemi alla struttura esile e alla crescita troppo veloce…nemmeno qualche quotato ortopedico si accorse che avevo l5 sacralizzata e questo poteva creare situazioni instabili per la mia colonna considerando anche l’intensa attivita’ ( e i salti continui!) Rinforzai la mia muscolatura, a 19 anni smisi con la pallavolo e iniziai palestra….tutto bene, qualche sporadico mal di schiena fino ai 25 anni…improvvisamente (complice la minore costanza in palestra e quindi la perdita di tono) dolori sempre piu’ costnti…lastre ed ecco la sentenza:scivolamento di L4 su L5 da lisi istmica….
    ora quando sia avvenuta la lisi non si sa…sento vari pareri e decido di affidarmi in particolare ad un Ortopedico….la mia situazione migliora come dolori grazie al nuoto e alla ginnastica posturale…lo scivolamento sembra fermarsi…fino ad un anno fa…nel giro di pochi gg i dolori riprendono alla grande e gli esami indicano un notevole peggioramento…mi rendo conto che la mia qualita’ di vita non e’ piu’ la stessa…a febbraio decido per l’intervento…l’unica convinta ero io, i miei genitori speravano di poterlo rinviare….
    beh non potevo fare cosa migliore….e’ stata dura,molto dura…non descrivo i dolori delle prime notti ma dopo 3 gg ero in piedi (con il busto tipo Lionese portato poi per 60 gg) …tutt’ora qualche dolorino lo sento e sto finendo solo ora la convalescenza….riprendo lavoro prossima settimana ma posso dire quanto sia bello svegliarsi al mattino, cammina re e non avere mal di schiena…credo non lo provavo da anni!!!
    Il mio cammino sara’ ancora lungo e probabilmente come si diceva in altri interventi la rigidita’ o alcune paure saranno dure da perdere ma volevo dire a chi si trova nelle mie condizioni che bisogna innanzitutto fidarsi del Medico (ortopedico o Neurochirirgo che sia) e maturare interiormente la scelta dell’intervento…sapere che non e’ una passeggiata ma essere determinati… un grazie particolare al reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Camposampiero (Padova) dove ho effettuato l’intervento. Lascio la mia mail a chi volesse contattarmi: e.barby77@libero.it
    complimenti per questa rubrica scoperta da me leggendo temi riguardanti la mia “malattia”.

    Commento di Neglie Cataldo
    Il 26/09/2007 alle 08:20

    Da ieri mio figlio, 14 anni a ottobre, porta uno cheneau per una scoliosi di 30°. Un anno fa era di 18° e mio figlio era sotto il controllo di un medico specialista del Don Gnocchi di Roma da due anni. Lo dico per precisare che non abbiamo fatto nulla di nostra iniziativa, nè preso decisioni in contrasto col medico, nè alcun altro colpo di testa. Stanotte alle 4 mio figlio si è alzato piangendo per il dolore che, non era così forte, ma insomma meglio un cioccolato con panna. Il corsetto se l’è tenuto e poi ha ripreso sonno e pochi minuti fa l’ho accompagnato a scuola, I° liceo scientifico, per la sua prima meravigliosa giornata di scuola con la “bestia” addosso. Si accettano commenti e consigli di ogni tipo, noi abbiamo appena iniziato questa strada e abbiamo bisogno di tutto. Per esempio, il dolore o fastidio nella zona ascellare, il corsetto che preme sulle cosce, quanti minuti sono concessi per il bagno o la doccia, per cambiarsi la maglietta sudata e cose di questo tipo. Grazie per l’attenzione, Dino

    Commento di Cataldo Neglie
    Il 26/09/2007 alle 10:33

    Ho pensato di aggiungere alla mail precedente l’indirizzo di posta elettronica di mio figlio. Si chiama Konrad, ha 14 anni, alto 1.60, fa il I° liceo scientifico al Righi di Roma, pratica triathlon da 4 anni, suona la chitarra, glipiace un casino internet e i giochini, ascolta tra gli altri i Linkin Park, i Muse e roba del genere, ecc… Da ieri deve portare un corsetto cheneau per 20 ore al giorno perchè ha una scoliosi di 30°. Dicevo che forse gli farebbe piacere qualche contatto con dei coetanei con lo stesso problema, perchè come credo sappiate bene, si sente molto solo, sfortunato e pieno di dolori, nel fisico e nell’anima. Insomma, ecco, l’indirizzo è sbrcc@hotmail.it . Grazie ragazzi e buone cose a tutti.

    Commento di ALESSANDRA
    Il 26/09/2007 alle 10:52

    ANCHE MIA FIGLIA INDOSSA IL CORSETTO CHENEAU DA FEBBRAIO, TI POSSO ASSICURARE CHE IL FASTIDIO SPARIRA’ TRA QUALCHE GIORNO BISOGNA SOLO AVERE MOLTA PAZIENZA, CERCA DI FARGLI INDOSSARE MAGLIETTE INTIME IN COTONE ELASTICIZZATO SENZA CUCITURE, CHE COPRANO COMPLETAMENTE LA PELLE SOTTO IL CORSETTO, TANTA CREMA SULLE PARTI SOGGETTE A SFREGAMENTOE SOPRATTUTTO NELLE ZONE DELLE SPINTE. MIA FIGLIA DEVE PORTARLO 24 H , LE E’ STATO PERO’ CONSENTITO DI TOGLIERLO PER LA DOCCIA GIORNALIERA CIRCA 20/30 MINUTI. QUELLO CHE TI POSSO ASSICURARE PER ESPERIENZA DIRETTA E’ CHE IL CORSETTO SE BEN PORTATO (SECONCO LA PRESCRIZIONE DELLO SPECIALISTA) DA’ I SUOI FRUTTI. I PRIMI MOMENTI SONO SICURAMENTE I PIU’ BRUTTI MA VEDRAI CHE IN POCO TEMPO TUO FIGLIO LI SUPERERA’ TUTTI. SPERO DI ESSERTI STATA UTILE. IN BOCCA AL LUPO!!!!!! ALESSANDRA

    Commento di Cataldo Neglie
    Il 26/09/2007 alle 10:58

    Grazie mille Alessandra. Posso chiederti quale crema o pomata è indicata per gli arrossamenti causati dal corsetto? In bocca al lupo anche a voi, Dino

    Commento di Stefano Negrini
    Il 03/10/2007 alle 09:46

    Una nota tecnica: per gli arrossamenti da corsetto non vanno bene le creme emollienti o idratanti che ammorbidiscono la pelle, perchè possono favorirne la rottura.
    Molto meglio una pomata a base di ossido di zinco, oppure se la pelle non è screpolata usare l’alcool o profumi a base alcolica, che inspessiscano la pelle e la rendano più resistente allo sfregamento.

    Cordiali saluti.

    Commento di Simona 13 anni affetta da scoliosi
    Il 15/10/2007 alle 00:44

    SALVE, SONO SIMONA HO 13 ANNI E DA QUALKE MESE MI è STATA DIAGNOSTICATA LA SCOLIOSI LOMBARE A S ITALICA (30°- 31°) I MIEI HANNO CONSULTATO UN ORTOPEDICO DI MILANO E NOI SIAMO DI PALERMO, IL QUALE CI HA CONSIGLIATO DI INIZIARE CON IL BUSTO DI GESSO POI PORTARNE UN SECONDO E POI UN TERZO ORTOPEDICO E SONO DISPOSTA A FARE DEI SACRIFICI, MA MI KIEDO SE RIUSCIRO’ A RITORNARE ALLA NORMALITA’ CON UNA COLONNA DRITTA E QUINDI A GUARIRE, O SOFFRO PER PEGGIORARE O PER OPERARMI!?! HO SCRITTO PER CERCARE DELLE RISPOSTE SICURE E CORRETTE PER CERCARE QUALCUNO/A KE SI E’ TROVATA NELLE MIE CONDIZIONI CHE HA ESEGUITO QUESTA PROCEDURA ED E’GUARITA! E PER CERCARE CONSIGLI DA SPECIALISTI GRAZIE DA UNA RAGAZZA COLTA DA QUESTO PROBLEMA INASPETTATO….. LA MIA E-MAIL PER CONTTATARMI INVIARMI SUGGERIMENTI E PARERI DA SPECIALISTI GRAZIE A TUTTI ANTICIPATAMENTE chifarirosa@otmail.it

    Commento di cristina
    Il 28/10/2007 alle 00:49

    Salve,volevo porre una domanda…ho portato un corsetto Charleston solo di notte dai 16 anni e mezzo fino ai 18,quindi per 18 mesi senza fare ginnastica correttiva,ora ho 27 anni e da un paio di anni le mie anche sembrano dinuovo asimmetriche…mi chiedevo quindi se in eta’ adulta il busto possa servire a guarire di nuovo dalla scoliosi.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 29/10/2007 alle 14:50

    Caro Angelo,
    mi scuso per il ritardo con il quale la tua domanda posta sul blog di Isico trova finalmente una risposta.
    Il primo approccio ad un problema come il tuo nella prima età adulta è sicuramente rappresentato dagli esercizi. Si può ottenere un certo beneficio, che dipende dalla rigidità della schiena e dall’entità del problema. Il passo successivo, nei casi di ipercifosi più marcata è rappresentata dal corsetto sempre associato agli esercizi specifici. Il trattamento con corsetto è più impegnativo di quello con i soli esercizi, quindi è necessario essere motivati. I risultati sono buoni, e prima si mette in atto migliori sono i risultati. La terapia con corsetto dura circa 2-2,5 anni, partendo da un dosaggio a tempo pieno e andando poi a ridurre progressivamente le ore di indossamento. Nell’ultimo periodo viene portato solo di notte.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 29/10/2007 alle 14:52

    Gent.mo Sig Dino,
    Penso che ormai gran parte dei fastidi che sono caratteristici dei primi giorni di indossamento di un corsetto siano passati. L’inizio è sempre il momento più difficile, trovarsi improvvisamente imprigionati da una struttura rigida che spinge e blocca i movimenti non è sicuramente piacevole.
    Le pause libere dal corsetto sono stabilite dal medico che imposta il trattamento, ed è importante attenersi alle sue indicazioni. Quello che le posso dire è che se si accetta il fatto che il nemico è la scoliosi e il corsetto uno scomodo ma indispensabile alleato le cose diventano poco per volta più facili ed è possibile fare una vita normale anche durante il trattamento.
    Con questo faccio un grosso in bocca al lupo a lei e a suo figlio con i migliori auguri per la terapia.

    Commento di paola
    Il 01/11/2007 alle 11:48

    mia figlia ha 26 anni e ha la schiena con cifosi e iperlordosi. ha fatto danza classica. si può intervenire ora in qualche modo per evitare danni futuri?
    da piccola non pensavo fosse importante pensavo si togliesse… rispondetemi vi prego. mi sento responsabiole. grazie paola da napoli.

    Commento di Federica
    Il 02/11/2007 alle 13:49

    Salve a tutti, ho 42 anni e dall’età di 16 mi è stata diagnosticata la scoliosi. Devo ammettere che per anni ho fatto molto poco per risolverla. Si è quindi aggravata ovviamente, in cifo-lordosi di 55° (ad oggi), ma senza grandi disagi e dolori fino a 4 mesi fa dopo aver subito un intervento di alluce valgo. Ho fatto negli anni scorsi un po’ di ginnastica antalgica ma niente di più purtroppo. Adesso però avverto dolori vari soprattutto lombari. Nella ricerca spasmodica di una soluzione ho contattato vari ortopedici (4), le versioni dei quali non coincidono anche se tutti concordano che un intervento è necessario. Solo il ——–, che circa 15-20 anni fa era primario a ——–, mi ha prospettato la possibilità, senza rischi se sono le mani giuste a procedere, di fare un intervento chirurgico su tutta la colonna. Per me è davvero molto difficile prendere una decisione, vi chiedo quindi se qualcuno di voi conosce questo professore e se ha ulteriori informazioni su di lui. Grazie mille a tutti

    Commento di francesca
    Il 06/11/2007 alle 20:38

    Ciao a tutti, ho scoperto solo stasera l’esistenza di questo blog e ad esser sinceri ho fatto un salto nel passato purtroppo non piacevole.
    All’età di 12 anni mi hanno operato di scoliosi a Pisa con barra di Harrington (non vi dico quanto ho sofferto sia per l’operazione che dopo con tutti quei busti di gesso portati per 9 mesi. UN TRAUMA!!! per tutto, per la scuola, per i compagni…etc…) Poi a 14 anni dopo il solito controllo semestrale dalla radiografia la barra era ROTTA … subito operata di nuovo stesso intervento stessa prassi con i gessi dopo… altro TRAUMA!!!!!! Ora ho 27 anni ed è da 4/5 anni che ho scoperto di nuovo di avere la barra ROTTA!!!!! Non vi dico i pianti e la disperazione che ho avuto!!! Ho fatto visite a Pisa, a Genova, a Bologna tutte versioni differenti. La causa per tutti è la PSEUDOARTROSI (mi si è rotta nel solito punto, praticamente non si calcifica bene il trapiano osseo in quel maledetto punto). Per Pisa ero da operare subito togliendo la barra rotta e rimettendone 2 piu piccole concentrate nel punto “dolente” ma avendo tanta paura, traumatizzata dalle esperienze precedenti e purtroppo dal 2000 (a 20 anni) sono anche DIABETICA, non ho mai preso sul serio l’operazione consigliata a Pisa. A Genova e a Bologna mi hanno detto che posso tenerla anche rotta oppure toglierla definitivamente ritoccando soltanto il trapianto osseo!! Non so proprio che fare, se sentire un parere nuovo, se operarmi, se rimanere così… ho letto tutti i commenti ma a nessuno è capitato la rottura della barra??? naturalmente spero per voi no ma se ci fosse qualcuno vorrei tanto sapere come gli è andata…. sono l’unica???? E poi CHE COSA MI CONSIGLIATE? Grazie in anticipo

    Commento di simona
    Il 10/11/2007 alle 18:12

    Ciao sono Simona e ho 13 anni…mi hanno diagnosticato una scoliosi dorso lombare a s italica(30° 31°).e dall ora la mia vita è cambiata. dovrò indossare un corsetto di gesso e poi un secondo e poi un terzo ortopedico. ho paura ke la mia vita cambi ankora di+!!! tutti mi dicono ke sono cambiata ke non sono + la simona di prima ke sn + sciupata ecc ecc!!! ho paura ho paura!!! ma sono disposta a fare questi sacrifici… ma vorrei sapere se dopo tutto questo la mia colonna ritorna almeno alla normalità… non vorrei fare sacrifici e subire traumi sopratutto! per poi sentirmi dire in futuro ke ho soltanto perso tempo e ke dovrò ricorrere all’operazione… ki si è trovato nelle mie stesse condizioni o ke si trova mi può kapire!!! per favore datemi dei consigli e delle informazioni più avanzate!!! grazie…

    Commento di simona
    Il 11/11/2007 alle 13:08

    Grazie per avermi risposto e dato conforto!!! io domenica prossima devo andare a prendere le misure per il primo busto…e sono molto nervosa!!!

    grazie e saluti da PALERMO!!!!

    Commento di Fabio Zaina
    Il 16/11/2007 alle 10:27

    Il primo approccio ad un problema di dorso curvo nella prima età adulta è sicuramente rappresentato dagli esercizi. Si può ottenere un certo beneficio, che dipende dalla rigidità della schiena e dall’entità del problema.
    Il passo successivo, nei casi di ipercifosi più marcata, è rappresentato dal corsetto sempre associato agli esercizi specifici. Il trattamento con corsetto è più impegnativo di quello con i soli esercizi, quindi è necessario essere motivati.
    I risultati sono buoni, e prima si mette in atto migliori sono i risultati. La terapia con corsetto dura circa 2-2,5 anni, partendo da un dosaggio a tempo pieno (tra le 18 e le 23 ore al giorno) e andando poi a ridurre progressivamente le ore di indossamento. Nell’ultimo periodo viene portato solo di notte.

    Commento di francesca
    Il 17/11/2007 alle 10:50

    rif. commento 06/11/2007
    Come mai nessuno mi risponde?
    Sono l’unico caso al mondo di rottura di barra di Harrington?
    Ho bisogno tanto di un vostro consiglio….
    Grazie

    Commento di roberta
    Il 23/11/2007 alle 20:14

    ciao a tt…..anke io porto il busto da ben 3 anni quasi…e nn sn stata costante xke in vece di portarlo 21 ore lo portavo solo la notte..mi vergogna nn riesco a muovermi…mi ha fatto molto soffrire qursta cosa..ho avuto problemi cn la danza..e ora e come se ho un pugnale tra una vertebra e l’altra e ci soffro tantissimo…

    Commento di Ele92
    Il 25/11/2007 alle 15:15

    Ciao!!!! io ho 15 anni e porto il busto dall’anno scorso……… è veramente una grandissima sofferenza!!! non perchè mi faccia male ma per il fatto che mi sento sola,diversa e mi vergogno…. inoltre mi sono chiusa abbastanza…..quando sono senza busto e esco con gli amici sono una persona completamente diversa e mooolto + aperta!! fortunatamente lo posso togliere 4 ore al giorno e forse tra poco potrò andare a scuola senza perchè sono migliorata molto…..all’inizio avevo 40° e adesso quasi la metà!!!

    Commento di isa
    Il 25/11/2007 alle 16:39

    ciao a tutti, sn una ragazza di 15 anni k ne passate davvero tante., soprattutto dal punto di visto fisico con vari problemi… nn ho avuto la forza di accettare il corsetto Lionese, k nn è invasivo cm il Milkauvee ma x me, dopo 3 anni (nn so cm ci sia riuscita), è diventato un peso troppo grande: e l’anno scorso ho detto BASta, gettando all’aria tutto… x favore nn fate cm me, nn lasciatevi andare solo x portare i jeans a vita bassa ed essere accettati dagli altri, e soprattutto ribellarsi ai propri genitori! xk ho ne sto provando le conseguenze, dolori continui, nn riesco a stare appoggiata ad 1 schienale x più di qualche minuto… un corsetto può solo aiutarvi

    Commento di Madda
    Il 29/11/2007 alle 22:48

    Ciao a tutti mi rivolgo in particolare alle ragazze che hanno scritto prima di me. Io ho 20 anni e porto il corsetto da soli due anni e mezzo. Ho iniziato così tardi per sfortunate coincidenze. Io non so come ho reagito in modo completamente positivo a questa situazione, lo ho subito detto hai miei amici, insegnanti e tutti mi hanno capito benissimo, i miei amici mi sono stati e mi sono molto vicini e non hanno problemi ad aiutarmi, anzi sono proprio loro ce in vacanza per esempio mi spingono a fare la ginnastica. Inoltre io faccio lo scout e con il corsetto ho anche scalato la Marmolada. Inoltre da tre anni faccio anche il capo e sto con il corsetto anche quando lo dovevo portare 24 ore con dei bimbi anche piccoli, anche loro capiscono e ti accettano per come sei. Riassumendo vi do due consigli secondo me molto importanti: uno non vergognarsene, i propri amici se sono veramente amici ci vogliono bene per come siamo, due vivere come vivresti senza, con il corsetto si può fare tutto, anche lo sport, basta rendere partecipe che è con te di ciò. Se volete qualche altro stimolo per prendere con coraggio questa situazione io sono disponibile la mia mail è maddi87@hotmail.it. Devo inoltre ringraziare il dottor Negrini per questa soluzione che mi ha cambiato in tutti gli aspetti, anche caratterialmente in positivo.

    Commento di bb
    Il 03/12/2007 alle 20:07

    Salve a tutti,
    ho voglia di raccontarvi di mia sorella, una bellissima ragazzina di 16 anni che ha da qualche mese scoperto di avere una piuttosto grave forma di scoliosi.
    Non appena consultati i primi pareri, la decisione è sembrata dovuta: a breve dovrà subire l’intervento.
    Da quel giorno, la mia famiglia vive questa preoccupazione quotidianamente, lei è parsa da subito rassegnata e quindi convinta, anche se so quanto soffre.
    Io (che adesso ho 28 anni) da adolescente ho sofferto tanto per una forma di strabismo. Ho subito la cattiverie di cui solo i bambini sono capaci (sarei ipocrita a non dire che è stato proprio così) e non ho avuto mai il coraggio di reagire. A 22 anni, poi, ho deciso di sottopormi all’intervento, senza dir nulla ai miei, che intanto soffrivano da anni interrogandosi su cosa fosse giusto fare per me. Da quel giorno la mia vita è cambiata e adesso sto benissimo nel corpo e nella mente.
    Allora penso alla mia amata sorellina, alla sua paura di adesso nell’attesa, alla sua sofferenza in ospedale, alla pazienza che dovrà avere nel sopportare la riabilitazione, alle privazioni dovute al busto.
    Spero di riuscire a starle accanto e di insegnarle non so che cosa, ma la stessa cosa che ha aiutato me tante e tante volte e spero che vada davvero tutto bene.
    Sento parlare di dolori, di barre che si rompono, di nuovi interventi di busti portati per mesi.
    Ho paura, ho tanta paura, ma so che la paura non serve.
    E allora cerco di curare la mia paura, raccogliendo le storie altrui, di chi ci è già passato, di chi non se n’è (come me) mai pentito!
    Ecco perchè sono finita sul blog ed ecco perchè vi chiedo di continuare a scrivere, a dare consigli, a condividere le vostre personalissime storie di scoliosi…
    Vorrei abbracciare tutte le ragazze giovanissime di cui leggo la forza su questa pagina.
    un grande in bocca al lupo a tutti/e
    a presto sul blog

    Commento di rosa francesca
    Il 08/12/2007 alle 20:34

    ciao mi kiamo rosa francesca ho 15 anni. Voglio raccontare la mia storia a tutte le persone ke soffrono di scoliosi. Nel 2004 avevo dolori atroci e non riuscivo a camminare cosi i miei genitori decidono di portarmi al — di BOLOGNA e da qui inizia la mia storia. Il dr — insieme al PROF. — scoprono, grazie all’ agotac, ke avevo uno streptococco ,una discite l4 l5 e anche una scoliosi idiopatica. Ho portato un busto di tipo lionese solo per un anno perkè il mio dr. decide di operarmi. SONO STATA OPERATA IL GIORNO DEL MIO ONOMASTICO IL 30GOSTO 2005.L’INTERVENTO é DURATO 6 ORE E MI HANNO APPLICATO 2 BARRE LUNGHE 30 cm e 17 VITI IN TITANIO. DOPO L’INTERVENTO SONO STATA IN TERAPIA INTENSIVA SOLTANTO 12 ORE. MI SONO ALZATA DAL LETTO E HO CAMMINATO DOPO 4 GIORNI SENZA l’AIUTO DELLA FISIOTERAPISTA PERKé VOLEVO DIMOSTRARE A TUTTE LE RAGAZZE PRESENTI SUL REPARTO KE NON BISOGNA AVERE PAURA DI UN INTERVENTO E DELLA RIABILITAZIONE DURANTE IL DECORSO POST OPERATORIO MA SI PUO ANKE FARNE AL MENO DELLA RIABILITAZIONE SEMPRE SE SI é CONSAPEVOLI DELLE ROTTURE KE SI POSSONO AVERE DAI MEDICI. IO NON L’ HO FATTA! LA MIA PIù GRANDE PASSIONE é IL NUOTO. HO NUOTATO PER LA PRIMA VOLTA ALL’ ETA DI 4 ANNI E HO SMESSO NEL 2004. DOPO L’ INTERVENTO PENSAVO DI NON POTER RITORNARE A NUOTARE MA GRAZIE AL MIO DR. HO RICOMINCIATO A NUOTARE E OGGI SONO IMBATTIBILE A DORSO. CONSIGLIO A TUTTE LE RAGAZZE KE SOFFRONO DI SCOLIOSI DI OPERARSI PRIMA KE SIA TROPPO TARDI. MI RACCOMANDO NON AVETE PAURA! LA VITA é BELLA!!!!!!!!!

    Commento di storta…
    Il 23/12/2007 alle 17:41

    ciao a tt!!! ho 13 anni e voglio raccontarvi la mia storia. in 5 elementare mi fu diagnosticata una scoliosi di 20 gradi e l’ortopedico mi disse di portare il busto milkie wuuoaki(o cm si scrive) x a notte e x un pò nel pomeriggio. io nn l’ascoltai + di tanto e me lo misi sl x la notte. dopo un anno e mexxo (e senza molti risultati) l’ortopedico mi disse k x il pomeriggio potevo portare anke il corsetto chenau k era – scomodo e si vedeva di -….anke questo nn è k me lo misi trp e così peggiorai e andai a finire a 30 gradi!!dopodikè mi facero un altro corsetto chenau dicendomi k se in caso fossi peggiorata ancora mi avrebbero ftt il busto di gesso. putroppo sn molto cresciuta e il corsetto è cominciato a starmi piccolo, aggiungete a questo un estate caldissima e alcuni viaggi k mi hanno portata fuori da casa x un mesetto. così quando sn andata dall’ortopedico e ho ftt la lastra il risultato è stato ben 45 gradi!! io ero disperata xk sapevo k a questi gradi si mette un buesto di gesso!! e così hanno ftt.. adesso ho un busto di gesso da 16 giorni e lo dovrò tenere x circa 2 mesi!!dv dire k la mia vita nn è cambiata molto.. mi vesto sempre bene (un grazie speciale a mia sorella k mi pretsa tt i giorni i vestiti)vado al centro commerciale, al cinema , x le vie di roma e i miei compagni nn se ne sarebbero accorti se nn fosse k nn posso fare ed.fisica!! dtt kuesto voglio dire a tt le ragazze cm me k nn sarà certo un busto a cambiarvi la vita (a me nn mi hanno mai preso in giro) e k l’importante e riderci e nn farla cadere nel drammatico… adesso vado, un bacio a tt!!

    Commento di D.
    Il 03/01/2008 alle 15:59

    Qualcuno, magari anche fra chi ha subito un intervento del genere, saprebbe spiegarmi a grandi linee cos’è una toracoplastica? Ed è sempre necessaria in un intervento per la correzione della scoliosi? Un saluto a tutti e grazie di cuore per il lavoro che fate su questo blog.

    Commento di sara
    Il 03/01/2008 alle 19:11

    Salve a tutti. Ho 29 anni. Ho portato il busto per 11 anni, con corollario di elettrodi e ginnastica correttiva, causa scoliosi idiopatica a “s”, curata dai migliori medici di una delle città più importanti in Italia in questo ambito. Non penso occorra dire quanta sofferenza ha comportato questo percosro, in termini di rinunce e a livello sociale e psicologico. Chi ci è passato lo sa. Scoliosi idiopatica evidentemente ereditaria, dato che oltre a me e mia sorella, mio padre ha lo stesso problema. Lui non si è mai operato, ora ha una schiena tremenda, e devo dire che sono molto preoccupata per la qualità di vita in terza età. Dopo un anno e mezzo di raccolta di informazioni, e aver cosultato più chirurghi, a ottobre uno specialista molto bravo e sensibile mi ha operata. Sottolineo anche il fattore sensibilità, perchè, forse per avere avuto modo di visitare anche mio padre, ha visto che il netto peggioramento della mia situazione era la copia calcante della sua. Al contrario, gli altri da me interpellati sono arrivati anche a frami piangere, dato che mi hanno trattata come se l’operazione fosse una pazzia, e la gobba, perchè scusate la brutta parola ma era esattamente ciò che avevo, non un problema, o semmai puramente estetico. Sono stata trattata come se prendessi informazioni per rifarmi il seno, o il naso, un capriccio. E uno mi ha pesantemente derisa quando ho parlato di ereditarietà del problema (“fantasie, non è assolutamente provato”, nonostante le schiene orrende, tutte e tre identiche, della nostra famiglia e i lunghi percorsi mio e di mia sorella). Detto questo, l’operazione, comprensiva di artrodesi, è andata molto bene. Proprio per averla affrontata presto, la correzione è stata eccellente, e ora la curva nel punto più accentuato è di 12 gradi. L’intervento è stato impegnativo (8 ore e vari aspetti complessi) il dolore davvero tanto per tutto il primo mese, i tempi di recupero me li porterò avanti fino a giugno, ma sono contenta. Ora, quello che volevo chiedere a chi lo ha già passato sono due cose. La prima è se effetivamente sul medio – lungo periodo si ricomincia a fare una vita “normale” dopo un intervento così impegnativo e tutto ciò che viene inserito nella schiena. Ho fatto molte rinunce, ma ho sempre praticato molto nuoto e la pallavolo. Inoltre: il mio chirurgo dice che in caso di gravidanza ho iil 40% di possibilità di trasmettere lo stesso problema a mio figlio. A fronte del fatto che geneticamente se non ho capito male non è stato isolato alcun gene per riconoscere la presenza di questo problema. E la cosa mi spaventa molto. Il 40% è una percentuale tanto alta. E sto male al pensiero di fare passare a un’altra persona ciò che qui abbiamo passato. Perciò vorrei sapere che tipo di scelta ha fatto o farà chi si trova in una condizione simile, dato che come avrete verificato la scoliosi non è mai considerato un problema “serio” da chi per sua fortuna non sa cos’è.
    Grazie mille per l’attenzione,

    Sara

    Commento di sara
    Il 03/01/2008 alle 19:15

    ciao D.. leggo solo ora della toracoplastica. a me l’hanno fatta a ottobre. consiste in una sorta di “limatura” delle costole, dopo averne tagliato un pezzettino, per eliminare il gibbo. non è sempre necessaria, a me avevano chiesto se preferivo farla o meno, cmq poi verificano in sala operatoria. il negativo è parecchio male, dato che è come se ti rompessi delle costole, il positivo è che anche nel mio caso ora ho una schiena assolutamente simmetrica anche per ciò che riguarda il rilievo…

    Commento di linu’
    Il 06/01/2008 alle 17:11

    Ciao a tutti, beh per me questo blog ci voleva, mi chiedevo infatti se potesse esserci qualcosa dedicato a chi, come me ha avuto a che fare con la Scoliosi.
    Sono una ragazza di ormai 35 anni e nella mia infanzia ho dovuto fare i conti con le cure per la scoliosi. Ho portato tanti busti che potevo togliere e tantissimi altri in gesso che non potevo togliere, sono stata perciò tante volte in ospedale dove mi son sottposta in tenera età a due interventi chirurgici per raddrizzare la colonna vertebrale, premetto che sono stati interventi necessari e ed erano eseguiti con trampianto osseo , praticamente mi predevano l’osso dal bacino con questo mi raddrizzavano la colonna, io ora non ho nessuna applicazione e non porto asolutamente niente addosso. Anche per me è stata un pò dura, il dover confrontarsi sempre con la realtà, con i compagni di classe e di gioco e sopratutto il non poter fare cose che gli atri facevano è stata dura. La grazia che ho avuto è stata quella di una famiglia che mi ha sempre aiutato, ho trovato persone amiche che mi sono sempre state accanto e che non mi facevano pesare la mia “divesita” puntando sempre su ciò che potevo fare e non su ciò che non potevo. Non è stato facile decidere di venire un pò classificata “invalida” ma ciò che una volta poteva essere un limite ora, anche con l’aiuto di un amico, sto capendo che può essere una risorsa da sfruttare per un benessere, perchè vedere solo il negativo? Ogni medaglia ha 2 versi!
    Ora per me tutto va bene, non ho particolari disturbi solo devo stare attenta a non sforzarmi con pesi ecessivi che cerco di evitare.
    Beh ora devo concludere però se tu che hai letto vuoi contattarmi ecco la mia mail.
    Ciao e complimenti per questo spazio di condivisione……

    Commento di Fabio Zaina
    Il 06/01/2008 alle 22:23

    Cara Sara,
    innanzi tutto mi fa piacere che alla fine di un lungo percorso tu abbia finalmente trovato un medico che ha saputo aiutarti anche dal punto di vista emotivo. Penso che la sensibilità sia fondamentale sempre nei rapporti medici pazienti, soprattutto in un campo delicato come la scoliosi.
    Per quanto riguarda l’aspetto genetico della scoliosi, vorrei darti un po’ di informazioni e soprattutto tranquillizzarti. Sulla base delle attuali conoscenze sappiamo che la scoliosi è una malattia multifattoriale con una base genetica. Questo vuol dire che chi ha determinati geni (ne sono stati isolati una decina che sono correlati alla scoliosi) è a rischio di avere la scoliosi. Ma i geni da soli non, bastano, entrano in gioco anche altri fattori che al momento non conosciamo con precisione ma che determinano cosa succederà alla singola persona. A parità di geni non tutti hanno la stessa scoliosi in termini di localizzazione delle curve . Non è possibile quindi fare una previsione precisa su ciò che potrebbe succedere ai suoi figli: potrebbero avere la scoliosi oppure no, e anche in caso l’abbiano non è affatto detto che dovranno portare un corsetto, un gesso o subire un intervento chirurgico.
    Penso che i figli siano una benedizione e non credo che il rischio (non c’è alcuna certezza) di trasmettere la scoliosi ai propri bambini sia un buon motivo per rinunciare. Perciò ti consiglio di affrontare serenamente eventuali gravidanze, vivendo con gioia tutto ciò che di bello portano i figli. L’unica accortezza dovrebbe essere quella di controllare per tempo la schiena dei propri figli per intervenire nella maniera meno invasiva possibile nella malaugurata ipotesi che la scoliosi dovesse farsi vedere.
    Tanti auguri

    Commento di Stefano Negrini
    Il 06/01/2008 alle 22:23

    A questa risposta vorrei solo aggiungere che c’è da considerare anche una probabile riduzione della capacità vitale (da verificare con il proprio medico) e che quindi non tutti possono farla, soprattutto se c’è una scoliosi grave (quelle con maggiore gibbo) in cui la capacità vitale è normalmente già ridotta…

    Commento di D.
    Il 07/01/2008 alle 00:50

    Carissima Sara,
    ti ringrazio per avermi chiarito le idee riguardo la toracoplastica; avevo trovato informazioni anche su un sito in inglese, ma la lingua mi aveva dato qualche difficoltà e il tuo post mi è tornato molto utile.
    Per quanto riguarda la tua storia personale, immagino perfettamente cosa puoi aver passato, e se da una parte mi dispiace e hai tutto il mio affetto, dall’altra sappiamo tutte e due che l’esperienza scoliosi ci rende diversi dagli altri soprattutto perché ci rende più forti e coraggiosi. Vorrei per l’appunto dire a tutti i frequentatori del blog affetti da questa patologia, e alle loro famiglie, che è l’atteggiamento con cui si affrontano gli anni (perché di tanto si parla) della cura che rendono più o meno terribile un’esperienza. Alla fine avere la scoliosi per me si è rivelata una palestra di vita (ad averlo compreso anni fa! Effettivamente è difficile metterlo nella zucca di un adolescente).
    Sara, mi piacerebbe poi tanto rassicurarti sulla trasmissione dei “geni scoliosi”(credo di aver coniato un nuovo termine medico!), ma è anche una delle mie paure e io non sono certo uno scienziato. Devo solo basarmi su quello che so, su quello che mi consigliano i miei medici di fiducia, sul vivere quotidiano e sulla condivisione delle esperienze altrui. Posso però dirti di non buttarti di nuovo giù, l’importante è fare un passo per volta in piena serenità, altrimenti permettiamo alla scoliosi di lasciarci, oltre che un segno fisico, anche una traccia nell’anima più profonda di quanto non dovrebbe essere.
    Sarei felice se, a tua discrezione, volessi raccontarmi del tuo intervento chirurgico, perché è una cosa che sto valutando anch’io, e vorrei raccogliere più informazioni e esperienze possibili al riguardo.
    Un bacio.

    Grazie anche a lei dottor Negrini, terrò molto in considerazione il suo parere

    Commento di je
    Il 08/01/2008 alle 17:42

    caro sig. Negrini… ho letto delle sue risposte… sono molto soddisfacenti, ma…… lei sa veramente come confortare chi porta 1 corsetto????????????? nn credo k l’abbia mai sperimentato…. e nn spero k lo faccia mai, ma come fa a dare conforto?? come fa a dire “tieni duro”????? non voglio criticarla… io l’ammiro molto, ma mi chiedo dove trova tutte le parole?? la forza…??? ho 14 anni, quasi 15 e mi chiedo come sarebbe la mia vita semza dover fare gli esercizi e senza dover portare 1 corsetto 22 ore su 24… e sopratutto senza dover sempre piangere quando qualcosa va storto… o senza avere sempre paura quando vengo da lei x paura di 1 peggioramento…. sono a rischio di operazione…. e sinceramente non mi va di star cosi male……….xk non sto vivendo molto bene la mia vita….

    Commento di Stefano Negrini
    Il 09/01/2008 alle 14:49

    Cara Je,
    hai ragione, non ho mai portato un corsetto. L’ho provato, ma non portato. Però anch’io come tutti ho avuto le mie disavventure, le mie crisi, i mei problemi, le mie difficoltà. Ho pianto come tutti gli altri, ma ho anche riso. Ho scoperto che dalle difficoltà si può uscire più forti. Per lo meno, a me sinora è sempre successo (e spero che succederà in futuro…): ho fatto fatica, ho dovuto lottare, non ho mollato e ne sono uscito migliore. Questo è l’unico messaggio che cerco di passare ai miei ragazzi (pazienti). Purtroppo chi incontra la scoliosi, come tutti i bambini e ragazzi che scoprono la malattia o altri tipi di difficoltà presto nel corso della loro vita, deve crescere prima, deve scoprire le proprie risorse in anticipo. Il mio ruolo è quello di aiutare questa scoperta, di cercare di toccare le corde giuste, guardando negli occhi i miei pazienti (ragazzi), per condurli su questa strada: in modo diverso da caso a caso; a volte devo “lavorare” anche i genitori, perchè possano aiutare in questo processo; a volte sono i genitori ad essere già più che pronti. E, ne sarai sorpresa, a volte sono i ragazzi i più forti del gruppo: ci sono dei tuoi coetanei incredibili, con un coraggio straordinario. Mi capita persino di doverli convincere a “lasciarsi andare” un po’ di più, o meglio devo stare attento che non esagerino.
    Un’altra cosa che posso fare è cercare di circondarmi di collaboratori che “remino” in questa direzione, sia fisioterapisti, che tecnici ortopedici, che laureati in scienze motorie, che altri colleghi medici. La parola giusta al momento giusto, la solidarietà, il contatto umano, fanno miracoli. Detto questo, non siamo perfetti e sbagliamo, a volte non siamo sensibili, a volte abbiamo i nostri problemi e non riusciamo ad “esserci”: purtroppo succede a tutti, è chiaro che succede anche a noi.
    Rimane il fatto che il corsetto lo porti tu, e che purtroppo nessuno si può sostituire a te. Che sei tu alla fine che devi fare gli sforzi e trovare le risorse, che chi ti è intorno ti può aiutare ma non si può sostituire a te: la vita è così. Per fortuna, aggiungo io: perchè la vita va vissuta in prima persona, nel bene e nel male, cercando di essere il meglio che si può.
    Cara Je, vivi con tranquillità questa tua esperienza del corsetto. Una cosa che dico spesso alle tue “compagne” è che le difficoltà sono più o meno “difficili” in base a come le si affronta: se si sa che si deve fare, e si prendono le cose con tranquillità, si riesce a fare di tutto. Se ci si agita, ci si preoccupa, allora diventa più difficile. Un passo dopo l’altro si scalano le montagne, ma se si guarda la cima, allora una montagna può apparire troppo alta per essere scalata. E cerca di capire qual è il problema principale, il vero nemico: il corsetto o la scoliosi ? Se è la scoliosi, allora il corsetto diventa un alleato: scomodo, ma pur sempre alleato. Ed allora si trova la forza di dargli un nome (al corsetto), si riesce a farlo scarabocchiare dai propri amici, ed all’improvviso tutto può diventare più facile… sino alla prossima difficoltà. Ma ogni difficoltà superata ti fa più forte, e ti aiuta a superarne altre (anche molto peggiori) che purtroppo la vita ci offre prima o poi, a tutti.
    Cara Je, non so se ti ho aiutato. Spero di sì.
    Ciao, e magari fammi sapere tra qualche mese…

    Commento di je
    Il 09/01/2008 alle 19:56

    GRAZIE……IL MIO ALLEATO X ORA SONO LE AMICHE ….XK IN FONDO FORSE IL MIO PROBLEMA è PROPRIO IL CORSETTO….Xò NN VIVO 1 VITA SERENA….MI SENTO A DISAGIO…HO PAURA K GLI ALTRI SCOPRANO CHE PORTO 1 CORSETTO…MI VERGOGNO…..E POI NN MI FIDO TANTO DI VOI MEDICI…XK L’ULTIMA VOLTA CHE MI SONO FIDATA DI 1 COME VOI…..MI HA SBAGLIATO IL BUSTO…QUINDI PRIMA DI TORNARMI A FIDARE PASSERà MOLTO TEMPO..…

    Commento di Stefano Negrini
    Il 14/01/2008 alle 08:56

    Cara Je,
    se vuoi proseguire il dialogo tra noi, scrivimi via mail all’indirizzo isico@isico.it, il blog è riservato a interventi e discussione di carattere generale. A presto.

    Commento di francesca
    Il 18/01/2008 alle 22:58

    Ciao a tutti, volevo raccontare la mia storia per avere dei consigli e pareri dai medici e non….:
    All’età di 12 anni mi hanno operato di scoliosi a Pisa con barra di Harrington; subito dopo operata ho portato i busti di gesso per 9 mesi. E’ stato un trauma per tutto, per la scuola, per i compagni…etc…). Poi a 14 anni dopo il solito controllo semestrale dalla radiografia la barra era ROTTA … subito operata di nuovo stesso intervento stessa prassi con i gessi dopo… altro TRAUMA!!!!!! Ora ho 27 anni ed è da 4/5 anni che ho scoperto di nuovo di avere la barra ROTTA!!!!! Non vi dico i pianti e la disperazione che ho avuto!!! Ho fatto visite a Pisa, a Genova, a Bologna tutte versioni differenti. La causa per tutti è la PSEUDOARTROSI (mi si è rotta nel solito punto, praticamente non si calcifica bene il trapiano osseo in quel maledetto punto). Per Pisa ero da operare subito togliendo la barra rotta e rimettendone 2 più piccole concentrate nel punto “critico” ma avendo tanta paura, traumatizzata dalle esperienze precedenti e purtroppo dal 2000 (a 20 anni) sono anche DIABETICA, non ho mai preso sul serio l’operazione consigliata a Pisa. A Genova e a Bologna mi hanno detto che posso tenerla anche rotta oppure toglierla definitivamente ritoccando soltanto il trapianto osseo!! Non so proprio che fare, se sentire un parere nuovo, se operarmi, se rimanere così… ho letto tutti i commenti ma a nessuno è capitata la rottura della barra??? naturalmente spero per voi no ma se ci fosse qualcuno vorrei tanto sapere come gli è andata…. sono l’unica???? Grazie

    Commento di Emanuela
    Il 19/01/2008 alle 19:28

    Ciao a tutti,
    Sono una mamma di due splendide gemelle di 5 anni monoovulari e monoplacentari, questo significa una gravidanza a rischio.
    Sono nate di 1830gr. l’una e dopo 15gg di terapia intensiva sono venute a casa. Il peggio era passato erano con me e mio marito e i nonni che le adorano.
    Dovevano essee identiche ma Giulia aveva la schiena diversa.
    La pediatra “…ma no signora è tutto normale…”
    Finalmente al compimento dei 3 anni sono riuscita a farmi prescrivere una lastra e il risultato “grave scoliosi, grave cifosi presenza di 2 emispondili e un gibbo”.
    All’ultima visita a Genova ci hanno prospettato sulla base di una lastra di 14 mesi fa sicuramente un intervento ai 12 anni e la possibilità di interventi intermedi di correzione.
    Ora la mia Eroina porta il corsetto Milwakee circa 15 ore al giorno, all’asilo mi rifiuto di farglielo mettere le maestre sono incompetenti in materia. Ho cercato di spiegare loro la situazione e che le bambine ultimamente si cercano di più e loro ieri le hanno sgridate perchè giocavano insieme.
    Giulia è una bambina splendida molto più forte di sua mamma e ha la fortuna di avere Paola che se la vede col corsetto fa giochi più calmi e le sta vicino, appena lo toglie si scatenano e litigano come due sorelle di 5 anni.
    Voglio fare le scelte giuste per lei ma non so più quali sono.
    Emanuela

    Commento di Cataldo Neglie
    Il 22/01/2008 alle 08:29

    Salve a tutti. Mio figlio ha 14 anni e 3 mesi e dal settembre scorso porta uno cheneau 20 ore su 24. Il corsetto l’ha accettato abbastanza bene, a scuola coi compagni pare non ci siano problemi e, certo faticando più degli altri, riesce a vivere la sua vita abbastanza bene. Vorrei rivolgere a tutti coloro che vivano un’esperienza simile questa domanda: portare il corsetto di notte causa anche a voi un certa sudorazione notturna, specie nelle prime due ore e se si è coperti fino al collo sotto un piumone d’oca? Capisco la stranezza o pochezza della domanda che ho fatto, ma avrei bisogno di capire se e quanto una certa sudorazione sia dovuta alla plastica del corsetto, grazie a tutti.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 24/01/2008 alle 16:56

    Cara Francesca,
    purtroppo la rottura della barra è una delle possibili complicazioni dell’intervento. Succede, non spessissimo, ma succede. Io ho visto un discreto numero di pazienti con la barra rotta: molti neanche se n’erano accorti. La barra spesso si trova in un tessuto cicatriziale se non addirittura osseo e quindi questo fa sì che non ci siano problemi particolari (e credo che possa essere il tuo caso, visto che te ne sei accorta casualmente, e visto che alcuni chirurghi ti hanno detto che si può non operare…). Quindi, tutto dipende da una valutazione e la scelta se fare qualcosa o meno (quindi se ri-operare o meno) dipende dalla valutazione dei possibili danni che la barra può provocare rispetto ai rischi di un re-intervento. Questo va chiesto al chirurgo direttamente per poter fare una scelta cosciente.

    Commento di Simona
    Il 25/01/2008 alle 13:54

    salve sono Simona ho 13 anni e il settembre 2007 mi è stata diagnosticata una scoliosi dorso lombare a S italica (30°-38°) adesso tengo un corpetto da 2 mesi di tipo”risser”e dalle lastre della mia colonna ho ottenuto molti risultati da 30° è andata a 20° e da 38° è andata a 13°. il 29 febbraio 2008 dovrò mettere il 2°. io non mi sono kiusa assolutamente tra le mura di casa mia! ANZI!!! sono sempre la simona con il sorriso sulle labbra con la battutina sempre pronta, vivo la vita come sempre ho fatto. esco, ballo, vado a scuola, pratico ragazzi e mi fidanzo… faccio tutte le cose ke facevo prima. non sono cambiata xkè non ce n’è motivo un corpetto non può cambiare la nostra vita è assurdo! è assurdo kiudersi tra le mura della propria casa! io non ho vergogna di tenerlo anzi penso ke sia un gesto giusto quello di mettere un corpetto xkè almeno un giorno quando lo toglieremo avremmo una colonna dritta e ci dimentikeremo anke di averlo messo.pensateci bene e non kiudetevi tra le mura di casa xkè io l’ho pure ed esco mi scateno skerzo vado a scuola faccio tutto quello ke fanno le ragazzine come me 13enni—non è poi così grave avere il corpetto noi dobbiamo combattere e pensare ke il corpetto non è nessuno x poter cambiare noi e ke un giorno lo toglieremo. un consiglio ke vi dò evitate l’operazione finkè siete in tempo! un corpetto in gesso è meglio di una barra di acciaio…ciao in bokka a lupo ragazzi. GRAZIE.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 27/01/2008 alle 22:35

    Gent.mo Sig.re
    la sudorazione è molto frequente quando si indossa un corsetto. Tenga presente che si tratta di 4-5 mm di plastica oltre ai normali vestiti e le coperte. Provi con una coperta più leggera.

    Commento di heidy
    Il 30/01/2008 alle 01:14

    ho 23 anni e quando ne avevo 11 mi è stata diagnosticata una scoliosi e artrosi a livello lombare.
    Ho passato anni tra fisioterapisti, chiropratici, chirurghi ecc, ho portato bustini e gessi per mesi, byte dentari, sono stata ricoverata due mesi in trazione ecc ma la situazione continuava a peggiorare.
    Ad oggi ho subito tre interventi chirurgici, uno per via anteriore dove mi hanno messo una protesi discale che si è rivelata assolutamente irrisolutiva, anzi, ha peggiorato nettamente la situazione.
    Nell’anno stesso mi hanno fatto una fusione posteriormente e una seconda l’anno dopo ma niente è migliorato, anzi, non riesco più nemmeno ad entrare in macchina senza piangere dal male, e vi assicuro che non sono una lamentona, anzi, sono un’ex sciatrice e ho una scuderia di cavalli e amo la palestra.
    Sono stufa dei chirurghi che mi dicono che dopo l’intervento ritornerò a condurre una vita normale e che non sentirò più alcun dolore, è il quarto intervento e nessuno , nonostante sia andata fino in America , mi sa dare una soluzione definitiva.
    Addirittura, a New York, nonostante mi abbiano detto che tutto quello che ho fatto fin ora è assolutamente inutile e che devono togliere tutto (minimo 7 ore di intervento con rischi elevatissimi) e effettuare una fusione davvero perfetta, probabilmente mi rimarrà una invalidità permanente alla gamba sinistra, dove ora ho forti dolori e non è nemmeno sicuro che la schiena vada a posto.
    Vi sembra giusto?

    Commento di JE
    Il 02/02/2008 alle 19:25

    CARO SIGNOR CATALDO NEGLIE……..IO HO L’ETà DI SUO FIGLIO E PORTO IL CORSETTO DA 4 ANNI…..NON HO MAI AVUTO PROBLEMI DI QUESTO TIPO DI INVERNO….MA SECONDO ME DOVREBBE PRENDERE 1 PIUMONE PIù LEGGERO….O CAMBIARE PIGIAMA……….

    Commento di antonello
    Il 06/02/2008 alle 21:36

    ciao a tutti, volevo sapere se c’è qualcuno, che come me, è stato operato di atrodesi vertebrale (scoliosi)… ho 45 anni, sono stato operato nel 1981, dopo 5 anni ho dovuto rifare l’intervento, distrattore harrington rotto causa incidente stradale (investito) a distanza di anni devo dire abbastanza bene… il fastidio che ho adesso è la rigidità della colonna vertebrale, e devo dire che soffro anche di una forte artrosi dorso lombare…. beh se qualcuno vuole rispondermi e dirmi come è andata, e sopratutto i problemi che sono sorti dopo anni……… saluti a tutti.. ringrazio anticipatamente

    Commento di Claudia
    Il 09/02/2008 alle 17:09

    Ciao a tutti, mi chiamo Claudia e ho 28 anni. Qualche mese fa ho subito l’intervento per la correzione della mia scoliosi con la barra. Da 46 gradi che avevo ora ne ho 8! Per fortuna, nonostante io sia già grande, le mie ossa sono ancora molto flessibili e comunque è andato tutto bene e spero che continui così.Volevo solo dare un pò di forza a tutte le persone che devono affrontare questa grande prova! L’intervento non è stato una passaggiata, sarei bugiarda a dire il contrario, ma ora i risultati li vedo ed è tutta un’altra cosa, è come se fossi rinata di nuovo..tornando indietro rifarei tutto!! Peraltro i ferri sono impercettibili, faccio una vita normale a parte qualche accorgimento!! Sono entrata in sala operatoria col sorriso e così sono uscita!!! Forza!!
    Baci a tutti!!

    Commento di raffy
    Il 17/02/2008 alle 08:42

    Buongiorno è la prima volta che scrivo in questo blog, anche se vi leggo sempre, io ho mia figlia di quasi 15 anni che porta il corsetto da neppure 2 mesi, all’inizio è stato tragico, tra dolori e il non acettarsi così, poi grazie all’intervento della fisioterapista che la sta seguendo la situazione è molto migliorata, premetto che mia figlia lo porta 23 ore al giorno con una scoliosi dorso lombare di 23°gradi e il bacino molto asimmetrico.
    ringrazio tanto il meraviglioso centro che la segue. ciao a tutti

    Commento di camilla
    Il 19/02/2008 alle 14:18

    salve a tutti!! ho una scoliosi di 45 gradi e porto un busto di gesso da circa 3 mesi… la prossima settimana me lo toglieranno e mi metteranno un corsetto lionese…volevo chiedervi se qualcuno sa quanto potrei essere migliorata e se il lionese è scomodo e si vede tanto (io ho gia portato un corsetto cheneau)…. grazie a tutti

    Commento di Giulia
    Il 22/02/2008 alle 19:18

    ciao a tutti sono una ragazzina di undici anni con una scoliosi idiopatica dorso-lombare. L’ortopedico mi ha consigliato l’uso di un corsetto notturno cheneau, una soletta di 10 mm dentro la scarpa sinistra e ginnastica correttiva.
    Vorrei sapere:
    – E’ meglio secondo voi affidarmi a un bravo fisioterapista o potrei andare tranquillamente in una palestra dove fare ginnastica correttiva insieme ad altri bambini? Io potrei meglio accettare questa seconda ipotesi ma mia madre non è daccordo perchè teme che non sia seguita correttamente. Mi sento un pò triste, non so cosa fare!!
    Attendo impazientemente le voste opinioni. Grazie da Giulia!!

    Commento di raffy
    Il 23/02/2008 alle 09:45

    ciao Giulia sono una mamma di una ragazzina di 14 anni lei è come te, porta il corsetto 23 ore al giorno ascolta tua madre, pure mia figlia all’inizio non l’aveva presa bene adesso ha solamente capito che deve curarsi per il suo bene ciao bella

    Commento di Marcellina
    Il 24/02/2008 alle 12:01

    ciao a tutti.. mi chiamo Marcella, ho 20 anni e 3 mesi fa ho affrontato l’intervento di chirurgia vertebrale per sistemare una scoliosi che superava i 50°..volevo dire a Camilla che io ho portato il lionese e a differenza del milwaukee è comodissimo! nn fare il mio stesso errore..portalo e vedrai che i risultati ci saranno..un bacione ciao a tutti

    Commento di lisa marra
    Il 24/02/2008 alle 14:50

    sono stata operata di scoliosi di 75° dopo la mia prima gravidanza alll’età di 22 anni al —— dal Prof. ——. Con l’impianto del distrattore di Harrington sono migliorata del 50%. Tutto andava bene: finiti i dolori, migliorata di molto l’estetica, vita normalissima con altri due figli. All’età di circa 40 anni sono iniziati dolori terribili al collo e alla testa: dolori cronici a cui si è aggiunta una minaccia di ernia disco nelle vertebre non trattate. Vorrei sapere se posso ancora fare qualcosa visto che mi è praticamente negata la comune ginnastica fisica. Ringrazio chi mi vorrà gentilmente rispondere. Abito al Lido di Venezia.

    Commento di antonello
    Il 26/02/2008 alle 23:16

    x lisa marra. anch’io come te sono stato operato di scoliosi all’età di 19 anni, ora ne ho 45, presso l’ospedale ——– dalla troupe del prof ——, stesso procedimento ( distrattore harrington) ebbene si a distanza di anni pure io ho problemi, soffro di artrosi dorso lombare, dolori al collo, sensi di stanchezza, anke dopo il risveglio mattutino, problemi alla gamba sx formicolii e dolori vari… devo dire che neanche io faccio ginnastica, xò secondo me per noi operati di scoliosi dovremmo fare sempre del movimento, il nuoto mi è stato consigliato, altrimenti andremo incontro sempre + a rigidità della colonna… un cordiale saluto a tutti….. Ciao

    Commento di NUNZIA
    Il 27/02/2008 alle 13:55

    ciao a tutti sono Nunzia e ho una sorella di 17 anni con una scoliosi evolutiva di 60° molti dottori ci hanno detto che l’unica soluzione è un intervento chirurgico. Vorrei un po’ di informzaioni sul metodo migliore e su qualche centro specializzato in italia. ho letto i vari commenti e Marcella sembra una delle ultime ad aver subito l’intervento. Ringrazio tutti dell’attenzione saluti

    Commento di antonello
    Il 27/02/2008 alle 22:37

    ciao Nunzia, visto che hai chiesto i centri specializzati in italia, beh posso indirizzarti presso l’ospedale ——- specializzato in deformità vertebrale, io sono stato operato di scoliosi nel 1981, visto ke sono passati un pò di anni, posso dirti ke rimane sempre un centro specializzato… un cordiale saluto.…

    Commento di Marcellina
    Il 28/02/2008 alle 00:52

    Ciao a tutti.. volevo rispondere a Nunzia, io ho fatto l’intervento presso la clinica privata convenzionata a ——–.. é giusto da qualche giorno che sto leggendo storie di tanti problemi alla colonna vertebrale, oltre la scoliosi, su internet. Per tante cose che ho letto io mi ritengo tanto fortunata.. mi hanno operata neanche 4 mesi ad oggi e sto benissimo!!! medici favolosi..mi hanno dato una vita nuova! Sicuramente nn è stata una passeggiata, qualche momento da impazzire dal dolore l’ho avuto anche io.. soprattutto i primi giorni, forse per me soffrire è ben altro. Per questo ti consiglio di affidarvi a un buon medico perche credo che un busto con una scoliosi così elevata e per l’età di tua sorellina nn servirebbe a niente, se questa è sorta come soluzione, anche se nn sono un medico penso sia così visto che io ci stavo arrivando a 60°. Se tutti potessero superare un intervento come il mio potrei dire ben venga la chirurgia, ma purtroppo per tanti nn è stato cosi. Tante grazie a questi Medici che studiano e fanno tanto per rimetter a posto quello che la natura nn ci ha dato.. spero di averti aiutata in qualche modo, se dovessi aver qualche domanda da fare mi farebbe piacere rispondere, nn solo a te, ma a chiunque abbia bisogno di qualche informazione..un bacione grande a tutti

    Commento di nunzia
    Il 28/02/2008 alle 16:35

    Ciao a tutti ringrazio Antonello e Marcella per le informazioni ricevute. Ho fatto un po’ di indagini e ho visto che la tecnica di Harrington comporta una riabilitazione più lenta ma una rigidità della schiena inferiore rispetto alle nuove tecniche come quella di Cotrel-Dubousset.. vorrei sapere se qualcuno è stato operato con questa tecnica nuova e se conoscete qualche centro che pratica ancora quella di Harrington. Forse sono domande troppe specifiche ma qualsiasi testimonianza è per me e la mia famiglia fondamentale. Il medico che segue mia sorella non sa proprio cosa vuol dire la preparazione psicologica prima di un’operazione così delicata per questo stiamo decidendo di affidarci ad un’altra struttura. L’operazione che deve affrontare si chiama artrodesi posteriore stumentata, lo specialista ci ha detto che i problemi gravi salteranno fuori dopo l’operazione, perchè mia sorella sarà cristallizzata e ciò non le consentirà di fare i movimenti che fa ora, voi che siete stati operati mi date conferma di queste parole ?? Grazie di cuore a tutti….

    Commento di Marcellina
    Il 29/02/2008 alle 00:53

    Ciao Nunzia, leggendo ciò che hai scritto devo ammettere di nn capirci molto.. nn so che sia questa cristallizzazione di cui parli.. posso dirti le parole esatte x descrivere il mio intervento (ARTRODESI STRUMENTATA “LEGACY TITANIO+CLAMPS).. so x certo che superavo i 55°.. un po’ di rigidità c’è anche nei miei di movimenti, ma solo x il semplice motivo che i muscoli nella schiena sono stati allungati. Il mio medico mi ha garantito che sarei tornata meglio di prima.. nn ho mai avuto problemi di movimento in passato, anzi! Per ora mi sta aiutando molto il nuoto, lo pratico 2 volte a settimana e devo ammettere che è dura x una che nn ha mai fatto sport. Poi tante passeggiate e dire che anche le pulizie in casa mi stanno facendo bene (niente sforzi è scontato). Nn vorrei, dicendo tutto questo , far pensare che si affronta così facilmente in tutti i casi un intervento x scoliosi. Se mi confronto con altre persone ognuno dice e prova cose diverse..Io avevo tanta paura, quando sono entrata in sala operatoria ero sola perché a casa, la sera prima avevo detto di far con comodo la mattina seguente perché dovevo esser la 2^….invece poi ero la prima! dai nn voglio spaventarti e soprattutto annoiare te e nessun altro con le mie paranoie anche se ormai è tutto passato.. se volessi sapere altro io sono qua a disposizione baci!!!!

    Commento di Lucia
    Il 29/02/2008 alle 12:14

    gentile dottore, approfitto di questo spazio interessante per raccontare la storia clinica di mia sorella Giulia, 13 anni, per avere un suo gradito parere. Lei ha subito interventi chirurgici per rimediare ad un difetto ai piedi piatti attraverso l’inserimento di protesi. Il decorso post operatorio è stato lungo e faticoso ma la mia straordinaria sorella non si è mai lamentata ed ha sopportato tutto con forza pazienza e coraggio.Tuttavia i problemi ai piedi hanno esasperato il difetto scoliotico. Dal reperto delle radiografie eseguite a giugno 2007 si evince scoliosi ad esse italica e l’ortopedico a cui ci siamo rivolti ci ha indirizzati verso un laboratorio ortotecnico di Messina, dove noi risediamo, che ha realizzato per Giulia un corsetto di tipo lionese classico. Siamo a febbraio 2008, sono passati 8 mesi e Giulia ha sempre portato il corsetto con pazienza anche in momenti difficili, soffrendo a volte ma consapevole ed ottimista per i risultati ed inoltre fa ginnastica correttiva 3 volte a settimana. Il risultato estetico è sicuramente positivo ma a detta dell’ortopedico la curva scoliotica non è guarita anche se comunque non abbiamo il confronto radiologico, ma comunque le gibbosità sono rientrate. Io oggi le scrivo per chiederle un conforto ed un consiglio. Sarebbe per lei e per noi un forte dispiacere scoprire che dopo anni di calvario per i pedi e tanti sacrifici per la schiena non ha concluso niente, per questo le chiedo gentilmente un consiglio su come comportarci e magari l’indirizzo del migliore centro ortopedico specializzato sulla scoliosi a cui poterci rivolgere. La ringrazio vivamente per la sua gentile attenzione e spero in una sua risposta. Con osservanza, Lucia P.

    Commento di amy
    Il 03/03/2008 alle 09:21

    Salve a tutti..spero di sapere usare correttamente questo blog
    Vorrei chiedere delle informazioni a qualcuno che sicuramente ne sa più di me. Mi chiamo amy, ho 20 anni e a causa di una malformazione ossea alle gambe e al bacino sono costretta da otto anni a indossare un apparecchio ortopedico alle gambe che le mantiene rigide, e, prevalentemente di notte per fortuna, un divaricatore per i bacino.
    Questi apparecchi mi hanno portata ad avere una curva della schiena anomala, e mi è stato propspettato proprio ieri il fatto di mettere un busto milwaukee a trazione massima, con la mentoniera.
    avrei delle domande a questo proposito.
    – cos’è precisamente la trazione massima? è dolorosa? cosa implica?
    – la mentoniera mi permetteraà di parlare normalmente? avrò lo sguardo fisso al soffitto?
    – quanto incide esteticamente? sapete sono già abbastanza ridicola con gli apparecchi che già ho.

    grazie in anticipo
    amy

    Commento di Marta Cagnassi
    Il 11/03/2008 alle 11:05

    Ciao a tutti,
    io mi Chiamo Marta e ho 26 anni,
    volevo raccontare la mia storia in breve perchè leggendo le vostre mail ho visto tante persone in difficoltà per quanto riguarda problemi di scoliosi o altre complicanze ossee.
    Io sono nata con il forcipe,mi hanno rotto una clavicola e lesionato i nervi della colonna.
    A 6 anni è comparso un atteggiamento scoliotico con lieve tendenza alla curva, a 8 avevo 35 gradi e a 9 ero a Lione a farmi fare un busto lionese nella speranza che servisse a qualcosa.
    Già all’epoca il Prof. della clinica mi aveva detto che la mia scoliosi era evolutiva e dunque unica soluzione l’intervento.
    Ero piccola e alta e non ho mai avuto voglia di piegarmi a rassegnarmi a questa cosa nè vivendo chiusa in orribili gabbie nè dormendo con un orrendo Charleston fastidiosissimo nè facendomi troppi problemi.
    Ho vissuto la mia adolescenza complessata ma nemmeno troppo, i complessi me li faccio di più adesso che sono grande rispetto a prima.
    In fondo non è stato così un dramma perchè per mia fortuna non ho mai avuto dolori, ho fatto danza di ogni tipo tutti i giorni per 18 anni, nuoto, palestra,ho sciato in pre agonistica e giocato a tennis tanto il mio destino era già segnato…
    A 18 anni era arrivato il momento di decidere cosa fare della mia salute, raggiunti gli 80 gradi bisognava fare qualcosa soprattutto per il mio povero polmone sinistro completamente schiacciato a causa di una evidente e marcata rotazione toracica.
    Quello che tecnicamente si chiama GIBBO io l’ho sempre chiamato Gino il gobbino ironizzando sarcasticamente sulla cosa…
    A causa di una idrocefalia congenita scoperta a 19 anni ho dovuto aspettare ancora, girare oltre che tutti i chirurghi d’Italia anche tutti i neurochirurghi.
    Qualcuno prometteva miracoli senza conquistare però a pelle la mia fiducia, altri mi hanno detto “Non me la sento troppo un rischio”, altri mi dicevano niente intervento perchè se aumenta la pressione del liquido cerebrale diventi un vegetale…
    Alla fine dopo tre anni di controlli sono riuscita magicamente ad avere l’illuminazione, un giorno ho cominciato a dire che volevo andare in Svizzera e così ho fatto ricerche e così ho trovato l’unico dottore che mi ha dato fiducia e sicurezza, il Prof. ——————– all’ospedale cantonale di Ginevra…
    Ho fatto l’intervento 4 anni e mezzo fa e sono apparentemente dritta anche se la curva ora è 35 gradi e ogni anno diminuisce leggermente per mezzo dei tiranti.
    Dopo 8 giorni ero a casa e dopo 15 dall’intervento non so con quale forza ero in piscina a nuotare!!!!
    Mi sono ripresa subito e sono eroicamente contenta di tutto, anche se ora a differenza di prima ho spesso male ma più che altro tendini nefriti e muscoli, sono felice.
    Ho ripreso la mia vita a tutte le attività sportive,l’unico cruccio che mi proto ancora appresso è GINO che ora si chiama Ginetto ma c’è comunque sempre ben visibile e fastidioso…
    Mi avevano proposto una toracoplastica ma poi hanno detto che la sofferenza non avrebbe valso il risultato e dunque me lo tengo, da fastidio fa male ma sono particolare così…
    Morale dalla mia storia è che io so bene quanto sia difficile e triste vivere con questi problemi,a volte ancora oggi mi sento una storpia, ma bisogna avere la forza di affrontare la vita così come si presenta essendo talvolta un po’ ignoranti e menefreghisti.
    Vivere in maniera leggera e ridere quando ci si accorge che qualcuno non scolla gli occhi da te per capire e vedere…niente è più spiazzante e disarmante di un sorriso sincero quasi come per dire “guarda pure e stupisciti tu sei diverso da me non il contrario”.
    Anche il dolore si può superare con la mente,
    fa male, a volte non si dorme,a volte viene voglia di prendere un martello e spaccare tutto ma come è bello e speciale il giorno in cui il dolore diminuisce o la mattina che decide di sparire?
    HO visto donne bellissime con grandi occhi luminosi imbruttite da vestiti giganti e sguardi arrabbiati e toni di voce aspri e duri…colpa della rabbia e la voglia di nascondersi,ma perchè, se hai belli gli occhi mettili in risalto la gente guaderà li e non altrove…
    Dipingo,la mia vita è arte,sono laureata in pittura e lavoro nelle condizioni e posizioni più scomode ma almeno vivo.
    Forse tutto è sbagliato nella mia vita,forse se avessi fatto l’intervento a 13 anni ora sarei dritta e senza costole invadenti che non mi fanno male forse forse…forse sarei una persona pessima se non avessi avuto niente,non saprei vedere e stupirmi di fronte ad un semplicissimo raggio di sole forse farei la modella ma tutto questo sarebbe felicità?
    No no credo, la felicità è essere consapevoli, sensibili e forti e io sono felice quando scorgo nelle persone come me o in situazioni molto peggiori ( perchè ricordate che c’è sempre di peggio in giro) quel bagliore e scintillio di occhi lucidi e vibranti che hanno solo voglia di vivere nonostante tutto e tutti…
    In Svizzera sono molto competenti, il prof. che ho incontrato è specializzato in casi di ogni tipo di malformazione dalla spina bifida alle scoliosi ecc.. chiunque voglia informazioni può contattarmi al mio indirizzo mail e vi darò tutti i recapiti dettagliati.
    Li non applicano barre di Harrington ma barre articolate di vari materiali tra cui osso sintetica che non è possibile che si rompano perchè appunto sono articolate e trazionano verso l’alto di continuo e soprattutto è praticamente impossibile che facciano rigetto!
    Il prof. è specializzato in chirurgia infantile, lo dico alla signora con le due gemelline di 5 anni, ma opera con risultati eccezionali anche adulti in un ambiente davvero sereno e accogliente.
    Un bacio a tutti Marta

    Commento di Claudia
    Il 13/03/2008 alle 13:50

    Ciao Nunzia ho letto i tuoi mes ho visto ti hanno risposto in tanti, se vuoi un parere in più ecco il mio. Io sono stata operata il novembre scorso all’ospedale ——- dal dott. ———–, bravissimo, perfetto direi e super disponibile (per qualsiasi cosa io abbia bisogno lo chiamo al cell). Ho avuto l’intervento di artrodesi posteriore per una scoliosi di 45 gradi che ora sonp diventati 8!!A partire dal collo ho le prime e le ultime vertebre libere, il resto della colonna è bloccato. Sicuramente per cristallizzazione i dottori intendono il fatto che nel tratto in cui la colonna viene bloccata, la mobilità di partenza non esiste più e questo te lo posso dire anch’io che ho già tolto il gesso. Ma io problemi non ne ho, l’unica cosa è che quando ti pieghi lo fai a 90 gradi, cioè non puoi curvare la schiena, ma non penso sia un grosso problema!! Per il resto si fa una vita normalissima basta stare attenti a non prendere pesi e fare movimenti bruschi, un pò di attenzione ci vuole! Comunque io sto benissimo e lo rifarei altre 20 volte!!! Se hai bisogno di qualche informazione in più scrivimi pure!!! Bacioni

    Commento di Marcellina
    Il 13/03/2008 alle 19:05

    Ciao Claudia mi chiamo Marcella,sicuramente avrai letto anche i miei commenti,ti scrivo perchè è nata in me qualche domanda dopo aver letto il tuo. Pure io sono stata operata il novembre scorso con una scoliosi di 55° circa xò non ho portato il gesso,ma un bustino in tela con delle stecche (“tipo i vecchi bustini che si usavano una volta”) solo x un mese ..vorrei chiederti se anche tu hai portato il gesso xlo stesso tempo? e riguardo il fatto di non poterti più inchinare oltre i 90° sia una cosa che ti hanno detto i medici o é un problema che riguarda il tuo caso? io sono piuttosto preoccupata perchè stò faticando tantissimo facendo nuoto e potenziamento muscolare non perchè ho dolori,ma per rimettere apposto la muscolatura che dopo l operazione ha cambiato un pò direzione. Su internet ho trovato diversi video su persone che hanno superato il nosto intervento e ce nè uno in particolare di una ragazza americana che al 4^ mese mostra una sua foto dove si piega completamente fino a toccarsi i piedi, è solo per questo che io nn credo che si possa rimanere rigide e bloccate a vita quando ci sono state persone tipo lei che dimostrano il contrario. Mi farebbe tanto piacere sapere anche la tua esperienza e magari quello che pensi di ciò che ho scritto, scusa se sono andata xle lunghe un bacione ciao a tutti

    Commento di Claudia
    Il 14/03/2008 alle 19:12

    Ciao Marcella, sono Claudia. Mi spiace che a causa mia ti siano venuti dei pensieri ma hai ragione tu mi son spiegata male io. Per piegarti a 90 gradi intendevo solo ed esclusivamente che non puoi curvare la colonna, ma anch’io mi abbasso tranquillamente, magari ancora non posso toccare i piedi mi sembra un pò presto ma mi muovo tranquillamente!!Anche il mio dottore mi ha detto di fare nuoto per la muscolatura anche perchè tra intervento (son rimasta coricata nella stessa posizione per 10 giorni) e busto la muscolatura è un pò calata!! Io ho tenuto il gesso per 2 mesi e mezzo e ora ho il busto rigido molto scomodo. Io penso comunque che per le terapie post operatorie ci siano molti casi diversi, in ogni caso tutto a discrezione del dottore che ti opera! Ho sentito gente che dopo l’intervento ha portato un bustino semirigido per un mesetto e alra che ha tenuto il gesso per tanti mesi, in ogni caso varia anche dall’età!
    Non ti preoccupare quindi per ciò che ho scritto ieri ho solo sbagliato nello spiegami!! Anche il mio dottore mi ha assicurato che con le barre si conduce una vita normalissima!!!
    Bacioni!

    Commento di anna maria
    Il 19/03/2008 alle 17:41

    Ciao, mi sento intimidita e spaventata.
    Mia figlia ha 4 anni e mezzo e, secondo me, una scoliosi precoce che il pediatria, pur molto attento, ha sempre trattato come asimmetria non significativa. Finalmente l’ha vista l’osteopata, che allevia sovente i miei doloretti, e ha richiesto una radiografia sia in piedi che supina (non vi dico il tecnico radiografo come mi ha trattata, sembrava fossi andata lì per sottoporre mia figlia a doppi raggi solo per gioco!). Insomma la scoliosi c’è, non so ancora i gradi poiché l’ortopedico che ci hanno consigliato vedrà mia figlia e le lastre solo a metà aprile. L’osteopata mi dice che ha esperienza di scoliosi già nel pancione etc. etc.
    Di tutto ciò che ho letto in questo blog la cosa che, per ora, mi ha aperto una finestra di sole è ciò che dice il professor Negrini circa le scoliosi infantili e sulla loro possibilità di guarigione “spontanea”. O ho capito male?
    Mia figlia fra l’altro è nata di 55cm e continua a crescere oltre la media in altezza (indossa abiti per i sei anni). Questo può essere un dato “non positivo” in una scoliosi comunque evolutiva, vista l’età?

    Ringrazio in ogni caso questo blog. Che anche qualora non rincuorasse oggi mi fa sentire meno sola.

    Anna Maria.

    Commento di carla79
    Il 22/03/2008 alle 14:46

    ciao a tutti mi chiamo Carla e anche io nel 2005 sono stata operata di scogliosi,devo dire che e stata molto ,molto, dura………….ancora oggi a distanza di 2 anni e mezzo ho ancora qualche lieve disturbo ma fortunatamente il peggio e passato chi a bisogno di qualsiasi informazione sono qua!!!

    Commento di Barbara
    Il 24/03/2008 alle 01:16

    Ciao a tutti. Ho 33 anni e esattamente 20 anni fa sono stata operata di scoliosi con applicazione della barra di Harrington. La mia scoliosi non è stata corretta completamente, e ho ancora parecchio gibbo oltre a dolori alla schiena. Mi chiedevo se fosse possibile ri-operare magari con qualche metodo più innovativo, se esiste, o se ormai non posso far altro. Grazie a chi vorrà rispondermi.

    Commento di lucia baruffi
    Il 24/03/2008 alle 01:36

    Salve,
    ho 37 anni, soffro di scoliosi grave con doppia esse, dai 6 ai 16 anni ho portato il busto Milwaukee. Da qualche anno a questa parte e specialmente nel corso dell’ultimo a si sono accentuati in maniera esponenziale i dolori!!
    Lo sterno e la parte più dolente e ho notato anche una leggera deformazione convessa dello stesso.
    Al momento sto praticando ginnastica posturale ma i dolori non passano anzi mi sembra che aumentino ogni giorno sempre più.
    Vorrei un indicazione su come poter risolvere il mio problema, in maniera meccanica o chirurgica.
    Attendo Vs. notizie, grazie per l’attenzione.

    Commento di alessia
    Il 25/03/2008 alle 20:30

    salve tt mi kiamo alessia e ho 15 anni porto il busto da 3 anni…….e mi sn rassegnata a viverci 24 su 24…….i primi giorni è stato un trauma ma poi mi sn abituata faccio sport e ho una vita normalissima però spero lo stesso ke me lo tolgo il+presto possibile ciauuuuu

    Commento di kikki
    Il 29/03/2008 alle 14:27

    ciao a tutti! in questo blog mi sento di dire solo che sconsiglio a tutti l’artrodesi vertebrale…. ti cambia la vita sia a livello fisico che psicologico, a me l’intervento è andato bene…(a parere dei medici) continuano a ripetere che tutti i miei disturbi (che mi rovinano la vita…………………….. ) sono normali….. premetto che sono una ragazza molto forte e sempre col sorriso sulle labbra. Sono passati tre anni ormai dall’operazione sicuramente sono migliorata ma il gibbo è ancora qui!!!!!! insieme alle problematiche giunte dopo l’intervento del tipo: formicolio alle gambe, rigidita’ forzata, stanchezza cronica, intorpidimento gamba dx, muscolatura della schiena a pezzi, dolori alla schiena, lombalgie, sciatalgia. poi aggiungiamo anche i problemi psicologici (che prima nn avevo) ansia, paura di cadere, paura di guidare (ci manca il tamponamento!) la spesa è un rebus nn sono piu’ libera di trovarmi al supermercato da sola perche’ c’è sempre bisogno che qualcuno ti dia una mano….. in ogni cosa che fai c’è sempre rigidita’ nn ti muovi piu’ come una persona normale e soprattutto nn pensi piu’ come una persona normale…………. in base a come sta la schiena stai tu psicologicamente! nn voglio spaventare nessuno ma io l’intervento l’ho preso un po’ sotto gamba, sapevo che era da fare ma forse nn mi rendevo conto che la mia vita sarebbe cambiata così….. altrimenti mi sarei tenuta volentieri la scoliosi (che ho ancora!). CIAO ALLA PROSSIMA!!!!!!!

    Commento di nunzia
    Il 03/04/2008 alle 14:25

    ciao a tutti è da tempo che non scrivo per prb. di connessione ringrazio claudia della sua testimonianza per la mia sorellina, che sabato compie 18 anni ,ancora nulla di certo stiamo valutando diverse possibilità. spero presto di dare a tutti buone notizie
    x claudia
    quanti anni hai ? che tu sappia il metodo usato all’ospedale Bambin Gesù di Roma è quello di harrington? grazie di cuore

    Commento di maria
    Il 04/04/2008 alle 20:01

    scrivo a kikki per provare a rincuorarla in merito ai problemi che patisce a seguito dell’intervento per scoliosi. Secondo me (premesso che è un discorso generale, non sapendo con esattezza lunghezza e altezza della zona artrodesizzata) è possibile che un’attività sportiva regolare, come il nuoto, unita ad un po’ di stretching dolce e allo sviluppo di adeguati schemi motori (al fine di avere confidenza con tutti i movimenti possibili e imparare a risolvere i – solitamente piccoli – ostacoli che una fusione “media” per scoliosi comporta) può risolvere molti dei disagi che stai affrontando, e semmai farti dimenticare l’intervento subìto e tornare alla normalità.

    Ovvio, è importante tu richieda la supervisione di un’esperto di chirurgia delle scoliosi (idealmente quello che ti ha operata) prima di intraprendere qualsiasi nuova attività sportiva “impegnativa”.

    Commento di monica
    Il 08/04/2008 alle 17:18

    ho 45 anni con scoliosi curva lombare 47° e toracica 35°.
    Su indicazione dell ’ortopedico,per aumento dolori alla schiena, ho iniziato a pensare all’intervento.
    Un chirurgo spinale me lo ha consigliato pensando al futuro in termini di aumento del dolore, un altro, vista la qualità della vita che ora riesco a condurre me lo ha sconsigliato indirizzandomi verso un approccio riabilitativo assistito.
    Sono molto disorientata: quali i benefici e gli inconvenienti di un intervento nel mio caso ?
    Grazie

    Commento di monica
    Il 10/04/2008 alle 12:59

    ciao mi chiamo Monica a 30 anni dopo la gravidanza di mio figlio per una “colonna mobile” ho dovuto subire l’intervento con inserimento di barre a distanza di 15 anni la mia vita e’ un’inferno dolori continui giorno e notte non trovo lavoro perche’ chiaramente con le visite che ti fanno per loro non sei idonea, sto cercando di avere un’invalidita’ per il lavoro fino ad ora mi hanno riconosciuto il 35%…………… sto ancora lottando per avere almeno 46% che mi permetterebbe di entrare nelle fasce protette. c’e’ qualcuno che e’ riuscito ad ottenere qualcosa? baci baci

    Commento di monica
    Il 10/04/2008 alle 13:04

    ciao a tutti volevo sapere se il reparto patologia vertebrale dell’ospedale ——– è ancora operativo….grazie ciao

    Commento di monica
    Il 10/04/2008 alle 15:28

    C’é qualcuno che é stato operato dopo i 40 anni per una forte scoliosi ?
    Come dicevo io sono disorientata perchè un chirurgo mi ha detto di operarmi e l’altro no.
    E’ vero che rimangono o vengono nuovi dolori dopo l’intervento?
    Ma quali i vantaggi allora?
    Grazie

    Commento di monica
    Il 10/04/2008 alle 18:49

    ciao monica devo dire che la vita non e’ piu’ la stessa dopo un’intervento così anche per l’eta’ io sono stata operata a 30 anni obbligata, credimi non e’ una passeggiata si soffre molto, ti posso solo dire che se non e’ veramente necessario evita pecrhe’ la qualita’ della vita non sara’ piu’ la stessa. faccio tanti auguri

    Commento di Fabio Zaina
    Il 11/04/2008 alle 08:27

    Gent.ma Sig.ra Marra,
    non è vero che non è possibile fare ginnastica dopo un intervento come quello a cui si è sottoposta. Bisogna però sapere cosa fare e cosa no. La nostra esperienza al riguardo ci dice che molto spesso i pazienti operati hanno grande benefici dagli esercizi specifici personalizzati. La colonna non è fatta solo di ossa (e titanio), ci sono anche i muscoli e questi hanno bisogno di lavorare anche se la stabilizzazione chirurgica garantisce il sostegno del tratto operato. Inoltre è importante scolgere attività aerobica, sia per il benessere generale dell’organismo che per i polmoni, che spesso nella scoliosi presentano qualche difficoltà.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 11/04/2008 alle 08:36

    Cara Lucia,

    capisco la tua preoccupazione, non c’è niente di peggio che fare sforzi e sacrifici e non averne nessun frutto. In realtà, bisogna fare un po’ di chiarezza sulla scoliosi e la sua terapia. Il motivo per cui si porta un corsetto e si fanno gli esercizi in caso di scoliosi non è raddrizzare la schiena (non è possibile neanche con le terapie più aggressive), ma superare l’adolescenza ed arrivare alla vita adulta con una schiena che dia ragionevoli garanzie di non creare problemi in età adulta (dolore, peggioramento) e con un aspetto estetico gradevole che permetta di andare in spiaggia senza vergogna. Tutto questo normalmente si ottiene quando la curva rimane al di sotto dei 30°. Oltre questa soglia non è detto che ci saranno problemi, ma i rischi aumentano quanto più si sale come gradi. Quindi ricorda: si parla sempre di rischi, non di certezze.
    Il fatto che i gibbi si siano rimodellati è sicuramente un buon segno, ma è importante anche il controllo radiografico come vi ha detto l’ortopedico. Sicuramente la curva ci sarà ancora, ma l’augurio è che i sacrifici permettano di affrontare la vita adulta con maggiore serenità.

    Commento di monica
    Il 11/04/2008 alle 09:45

    Grazie monica per la tua risposta: se puoi, nello specifico, che tipo di problemi ti ha dato l’intervento?
    Ti faccio un mare di auguri

    Commento di monica
    Il 11/04/2008 alle 11:47

    sai la cosa e’ abbastanza soggettiva cio’ non toglie che i movimenti non sono piu’ come prima sei limitata nelle attivita’ fisiche, se ad esempio ti piace andare a cavallo dopo un’intervento così scordalo in palestra solo esercizi per la terza eta’ecc. ecc. Mi piacerebbe sapere di dove sei e dove sei in cura.ciao ciao

    Commento di monica
    Il 11/04/2008 alle 14:23

    ragazzi c’e’ qualcuno che mi puo’ dire se al —— funziona ancora il reparto patologia vertebrale e’ URGENTE…………………………..GRAZIE

    Commento di monica
    Il 11/04/2008 alle 19:20

    Per Monica: per tanti anni da un fisiterapista, ora per l’aumento dei dolori, sono andata da un chirurgo del —— (che mi ha consigliato l’intervento) e da un altro del —— che me lo ha sconsigliato inviandomi all’ISICO per fare ginnastica specifica che inizierò a breve.
    Il fatto che due medici del campo mi abbiano detto due cose opposte mi ha confuso: ecco perchè ho chiesto informazioni sull’intervento (data anche la mia età)
    Con una curva di 47 gradi e due pareri discordanti non capisco più quali possono essere i benefici di un intervento e quali i costi.
    Grazie e spero di risentirti
    Ciao

    Commento di monica
    Il 12/04/2008 alle 08:15

    ciao omonima volevo chiederti se la tua scoliosi e’ progressiva o e’ stabile perche’ ad esempio la mia curva era di 40° ma peggiorava pur non essendo piu’ un’adolescente (avevo 30 anni) i medici l’hanno definita una colonna ancora in formazione formava una S completa

    Commento di monica
    Il 12/04/2008 alle 11:40

    Ciao monica!
    Da due anni sono stabile ma non si possono fare previsioni per il futuro!
    Con l’intervento quanto sei migliorata?
    Un abbraccio

    Commento di monica
    Il 12/04/2008 alle 15:13

    molto poco ma lo scopo era quello di fermare la curva ,non ho piu’ il gibbo ma se guardo le radiografie in toto la S e’ ancora molto evidente in piu’devo sottopormi ad un nuovo intervento di allungamento delle barre perche’le ultime vertebre quelle libere ossia da L3 a S1 si stanno degenerando

    Commento di monica
    Il 12/04/2008 alle 18:47

    da Monica per Monica: sei stata e sei molto coraggiosa e ti faccio un mare di auguri !
    Dove sei stata operata?
    Io sono ignorante in materia ma ho visto che per l’atrodesi strumentata la chirurgia ha fatto dei progressi.
    Io ho deciso che,contemporaneamente alla ginnastica assistita, mi farò vedere da un altro chirurgo al —— (io sono di Milano),ma da quel poco che ho letto e sentito, sono veramente poco propensa a farmi operare.
    Mi piace molto nuotare e il chirurgo che mi ha sconsigliato l’intervento mi ha detto di praticare questo sport anche se ho male alla schiena associando la ginnastica specifica.
    Ho sentito che l’intervento é veramente pesante e che dopo i dolori non passano ma subentrano altri problemi (ma forse anche qui é tutto soggettivo, come mi dicevi tu!)
    Ti abbraccio e di nuovo tanti auguri di cuore

    Commento di monica
    Il 13/04/2008 alle 18:39

    ciao cara sono stata operata a—— io sono di Bergamo e anch’io sono in cura al —— dal prof. —- speriamo non dico di arrivare a ballare danza classica ma almeno di soffrire meno. ti mando un grosso bacio

    Commento di je
    Il 21/04/2008 alle 20:02

    scusate…c’è qualche ragazzo o ragazza k si è iscritto alla vacanza in trentino dal 21 al 28 giugno???se si mi contattate x favore??grazie

    Commento di Simona 13 anni
    Il 22/04/2008 alle 18:51

    VI AUGURO SEMPRE + CORAGGIO…
    io porto già il 2° di gesso e a maggio dovrò cominciare a indossare quello mobile…FINALMENTEEEEEEEEE mi potrò lavare ogni giorno “non con lo spirito,la stecca e le calze” KE SKIFO0O0O0O0… io avevo una scoliosi dorso lombare a s italica a 38° 31° e con il 1° corsetto in gesso la curva di 38° diminuì a 13° e quella di 31° a 20° mentre con il 2° sempre in gesso la curva di 13° diminuì a 12° e quella di 20° rimase 20°… ciao a tutti

    Commento di segatori fiammetta
    Il 26/04/2008 alle 21:57

    il mio dramma è iniziato con una scoliosi non curata, oggi a 47 anni credo di avere dei seri problemi. circa 3 anni fa ultima risonanza varie protusioni discopatia vertebropatia, ultimo rx inizio di atrosi anca dx. mi sono trascurata per la paura ora mi chiedo tra quanto finirò su una sedia a rotelle. vorrei un aiuto grazie. segatori fiammetta roma

    Commento di Fabio Zaina
    Il 04/05/2008 alle 22:42

    Cara Signora Segatori,

    non posso darle dei consigli precisi sulla base di quanto leggo nel suo intervento. Però una rassicurazione gliela voglio dare: nessuno è mai finito sulla sedia a rotelle per una protrusione, un’ernia del disco o una scoliosi non curata! Quindi stia tranquilla e affronti la situazione con i consigli di un medico competente che le ispiri fiducia!

    In bocca al lupo

    Commento di monica
    Il 06/05/2008 alle 17:25

    A 45 anni mi trovo con una scoliosi di 47 gradi, stabile da due anni.
    Il chirurgo spinale dell’istituto ortopedico ——, mi ha per ora sconsigliato l’intervento consigliandomi kinesiterapia e massoterapia tipo shiatsu.
    Faccio già ginnastica posturale ma ho sempre male alla schiena: dove é possibile fare terapia del dolore come massoterapia shiatsu a Milano?
    C’é qualche esperienza o consiglio in proposito ?
    Mille grazie

    Commento di valentina
    Il 17/05/2008 alle 05:02

    Ciao a tutto il blog, sono Valentina ho 27 anni e nel 94 sono stata operata x scoliosi, lordosi e cifosi nel famoso ospedale ——- di P. e ai tempi il reparto si chiamava —–, ora si e’ spostato in chirurgia vertebrale e non vorrei dire eresie ma credo che sia ancora funzionante. La domanda che vorrei fare a chiunque lo sappia e’ di che materiale sono fatte le barre di Harrington che ho nella schiena? so che nn posso fare la risonanza magnetica ma chi sa se potro’ usare l’elettrostimolatore? grazie e a presto.

    Commento di Claudia
    Il 19/05/2008 alle 10:16

    X NUNZIA
    Ciao Nunzia, scusami per il ritardo della mia risposta!! Io ho 28 anni. Il giorno prima dell’intervento ho chiesto se usassero il distrattore di Harrington e mi hanno detto questo metodo (Harrington) è l’antenato di quello utilizzato ora. Comunque per qualsiasi altra informazione io son disponibile alla mia mail, perchè magari non entro tutti i giorni qui nel blog. Ok?
    Baci

    Commento di Claudia
    Il 19/05/2008 alle 10:40

    X Valentina
    Ciao! Io ti posso dire che le mie barre sono di titanio, ma io mi sono operata questo novembre passato. Nel 94 non so che materiali usassero!
    Baci

    Commento di valentina
    Il 19/05/2008 alle 17:58

    grazie Claudia, della risposta ma tu stai bene ? io ho avuto un post operatorio allucinante ma a distanza di anni sto benissimo. baci

    Commento di Claudia
    Il 21/05/2008 alle 09:05

    X Valentina.
    Io per ora sto benissimo a parte qualche fastidio quando c’è brutto tempo o umidità, ma quello è normale. Ho un pò di paura perchè anche qui nel blog ho letto di tante persone che dopo tanti anni hanno molti problemi..spero vada tutto bene. Baci

    Commento di Andrea
    Il 04/06/2008 alle 21:29

    Vorrei chiedere agli autorevoli autori di questo blog alcuni chiarimenti precisi sulla chinesiterapia della scoliosi che, per mia diretta esperienza come chinesiterapeuta (sono laureato in scienze motorie), viene propinata al paziente scoliotico come la manna dal cielo in grado di ridurre la possibilità del corsetto.
    1)La scoliosi non segue la legge del caos?Questo è quanto afferma il Dott. De Mauroy di Lione dopo aver visitato migliaia di pazienti scoliotici:la scoliosi si arresta, aumenta o regredisce indipendentemente dal trattamento chinesiterapico effettuato.E allora abbiamo la decenza di non chiamarla più ginnastica correttiva perchè non corregge proprio un bel niente ne a tutt’oggi ha dimostrato la sua efficacia statistica su un numero elevato di casi.
    2)Se la ginnastica cosiddetta correttiva avesse dimostrato l’efficacia reale nel prevenire l’evoluzione della scoliosi ora saremmo qui con una statistica che ci dica quanti casi di scoliosi minori non hanno raggiunto il trattamento ortesico perchè il bambino ha fatto preventivamente ginnastica.
    3)La ginnastica “correttiva” come efficacia dimostrata scientificamente nel contenere l’evoluzione della scoliosi è al pari della ginnastica ritmica, del basket o del calcetto;tutti rinforzano gli schemi motori di base, tutti aumentano il tono muscolare e quindi riducono,attenzione bene, il crollo della curva e non la sua riducibilità ovvero il miglioramento dell’angolo di scarico sia in ortostatismo che in scarico.
    I risultati positivi, presentati negli studi,cercano di provare l’azione correttrice dei muscoli paravertebrali e si basano su delle misure radiografiche fatte in carico e non possono quindi essere molto significative.
    Solo il crollo della curva può essere migliorato da un potenziamento dosato di tutti i muscoli (kinesitherapie scientifique):a tal proposito nessuno mai ha dimostrato che il calcetto o la corsa campestre e due trazioni alla sbarra siano meno efficaci di esercizi di ginnastica correttiva.
    Anche la stessa ginnastica correttiva delle scoliosi ha uno spettro amplissimo di proposte di movimento:c’è chi rieduca con il pallone di bobath, chi preferisce Souchard e Mezieres e chi si ostina ancora a correggere con esercizi asimmetrici, c’è chi usa Klapp, chi la spalliera, chi il metodo Pivetta ecc.ec..
    4)Appello a tutti i rieducatori/chinesiterapisti o fisioterapisti: non dite ,come sento puntualmente ,che la ginnastica aumenta la probabilità che il ragazzo non vada in corsetto perchè puntualmente ho osservato il contrario e ai genitori del ragazzo veniva risposto “Sa è un malattia evolutiva, comunque la ginnastica ha ridotto il suo peggioramento”
    Se è malattia evolutiva abbiamo la decenza e l’onestà di accettarla come tale senza montarci la testa: noi forse rendiamo il sistema scoliosi solo meno dannoso del previsto.

    Commento di Isico
    Il 06/06/2008 alle 16:02

    In risposta a questo post, è stato pubblicato un intervento nel blog dal titolo Gli esercizi servono?

    Commento di angy 75
    Il 07/06/2008 alle 19:21

    sono stata operata nel 91. non ho mai avuto grossi problemi e da dieci anni lavoro su una catena di montaggio. Da un mesetto circa soffro di dolori lombari che mi prendono gamba e glutei. da una tac e’ emerso che ho un ernia tra gli spazi l4l5. mi hanno detto che dovrei prolungare le barre per stabilizzare le vertebre sofferenti. qualcuno ha avuto questi problemi e sa dirmi se questo tipo d’intervento viene svolto come il primo o e’ piu’ semplice?

    Commento di mamma cerca aiuto
    Il 09/06/2008 alle 15:33

    sono una mamma di un bimbo di 2 anni affetto da una scoliosi congenita malformativa con emispondili, adesso porta un corsetto tutto il giorno lo dovrebbe mettere anche di notte ma è già faticoso di giorno tenere quella corazza…… in questo blog ci sono storie di tutte le età ma io vorrei un confronto con genitori che come me si trovano davanti un buio totale visto che i medici non dicono nulla solo che bisogna aspettare e a me questa cosa mi distrugge, aspetto vostre notizie

    Commento di antonello
    Il 09/06/2008 alle 20:46

    x angy, anch’io come te sono stato operato di scoliosi, 2 interventi, il secondo causa rottura distrattore harrington, ho dovuto rimuoverlo, sono 22 anni ke nn ho + la barra, devo dire abbastanza bene a distanza di anni, xò come te soffro di forti dolori lombari, formicolii alla gamba sx, e dolori vari…. ormai ci convivo nn ci faccio neanche caso, certo si stà male anke a livello psicologico….. un cordiale saluto…… ciao

    Commento di angy
    Il 10/06/2008 alle 18:52

    grazie antonello per la risposta. A volte ti senti quasi l’unica al mondo ad avere questi problemi e queste paure ma poi grazie a questi siti ti rendi conto che c’e’ tanta gente che come te vive questi problemi. Mi sono sempre chiesta se con il passar del tempo avrei avuto mai dei problemi, ed oggi a distanza di 17 anni mi sto rispondendo da sola. Dove ti sei operato? Io sono di BARI. Io non devo togliere le barre le devo allungare per stabilizzare anche le vertebre libere. Ti saluto Angy

    Commento di antonello
    Il 11/06/2008 alle 22:24

    ciao angy… io sono stato operato all’ospedale —— nel 1981, con un secondo intervento nel 1986 come ti spiegavo nel primo commento…. anch’io da quando ho scoperto questo blog, pensavo di essere il solo ad avere problemi, xò poi leggendo i commenti scopri ke siamo quasi tutti uguali, con gli stessi sintomi…. da quanto ho capito dovresti rifare l’intervento x stabilizzare le vertebre libere, pensa ke io nn ho neanche una vertebra libera….. io abito a grognardo un paesino in pv di alessandria….. un cordiale saluto antonello

    Commento di paolo
    Il 12/06/2008 alle 16:09

    prova ad informarti all’ospedale Buzzi di Milano dal dott. — (per dettagli chiedere all’indirizzo email dell’autore del post) che è una persona molto sensibile per i bambini sopratutto piccoli che non possono effettuare interventi definitivi

    Commento di mamma’cerca aiuto
    Il 12/06/2008 alle 20:36

    grazie per la risposta ci sono già stata e mi hanno consigliato di andare al —— di genova dove siamo stati circa 2 mesi fa ma anche lì hanno detto che è troppo presto per intervenire chirurgicamente tranne se non sorgono altre problematiche e appunto per questo siamo angosciati perchè ogni giorno che passa ci sembra di aver salito un gradino verso un futuro che chissà come sarà per lui

    Commento di Stefano Negrini
    Il 13/06/2008 alle 10:58

    Cara signora
    come avrà capito da questo nostro blog, siamo convinti che il rapporto umano tra tutti i componenti del team terapeutico (medico, tecnico ortopedico, fisioterapista, paziente e famiglia) sia alla base di un buon risultato in questo campo. Se non è soddisfatta di questo, allora è già in una situazione di rischio. Per esempio, non parla al medico della difficoltà nel fare indossare la “corazza” a suo figlio. E il medico non le può spiegare che in età infantile l’unica cosa che conta sulla regolarità di uso di un corsetto sono i genitori. Ho avuto bambini piccoli che hanno imparato a camminare, ma anche a fare le capriole con la “corazza” addosso, ma solo perchè per loro era scontato portarla visto che sentivano i genitori tranquilli. I bambini piccoli sono meravigliosi: per loro non ci sono dubbi se i genitori non li hanno; al contrario fanno impazzire se i genitori hanno qualunque piccolo dubbio: sono incredibili nella loro capacità di “colpire” nel punto debole dei genitori, laddove fa più male, riuscendo così a non portare il corsetto. Di notte suo figlio non ha nessun problema, ne ha certo meno che di giorno; e la notte dura tante ore utili per il trattamento; inoltre, di notte la schiena cresce di due centimetri (che poi perde di giorno) sviluppando delle tensioni che favoriscono la crescita, ed anche in quel momento è utile avere il corsetto.
    Aspettare: non sta aspettando, signora. Sta curando suo figlio. Il risultato che ci si può attendere deve essere comunicato dal medico e deve essere compreso dai genitori: solo così si può procedere.
    Comunque, se non c’è buona comunicazione, e quindi cominciano i dubbi e la sfiducia, non c’è il team terapeutico e questo è un vero problema.
    Auguri per suo figlio e per la vostra strada di crescita insieme.

    Commento di mamma cerca aiuto
    Il 13/06/2008 alle 15:45

    gentile dottore la ringrazio per la sua risposta le sue parole mi saranno di certo di aiuto. a dire il vero forse sono proprio io che devo ancora abituarmi perchè le stesse sue parole me le ripete sempre mio marito ma a me questa cosa non va proprio giù, il fatto che bisogna imparare a conviverci, ma oggi leggendo la sua posta mi sono ripromessa che devo vedere le cose con più positività. grazie mille

    Commento di MAMMA DG
    Il 18/06/2008 alle 18:31

    Cari medici,
    sono una mamma preoccupata visto che siamo in prossimita’ della partenze per il campo estivo degli scout a cui mia figlia di 15 anni appartiene ed e’ proprio di lei che Vi voglio parlare. Da pochi giorni abbiamo scoperto da un esame rx di avere una grave scoliosi di 45° (cosi’ scrivono sul referto rx), la domanda che mi pongo e’ la seguente: si possono far fare percorsi in montagna con zaino di 25 kg sulle spalle, affrontare giochi abbastanza spericolati ed altri tipi di movimenti che sono secondo noi da evitare? Mi hanno detto che il caso di mia figlia è da operare. Vi chiedo che scelta fare per quanto riguarda il campo? grazie.

    Commento di A.R.
    Il 18/06/2008 alle 22:17

    Sono la mamma di una bimba di quattro anni e mezzo che porta il corsetto da quando aveva diciotto mesi. Quando ho scoperto la scoliosi di mia figlia ho passato un periodo di disorientamento: nessuno mi sapeva dare consigli certi su come intervenire. Dopo diverse visite in luoghi differenti siamo arrivati al responso definitivo: doveva portare il corsetto per 23 ore al giorno! La bimba aveva da poco imparato a camminare in maniera sicura; vederla avvolta in quel guscio mi faceva soffrire terribilmente, ma non ho mai pensato di non farglielo indossare, era fondamentale per la buona riuscita della terapia. Anche in famiglia, a volte mi veniva richiesto di essere meno rigida nel rispettare gli orari, soprattutto da parte dei nonni, ma io non ho mai ceduto. Dopo tre anni devo dire che i sacrifici sono serviti: la scoliosi è diminuita da oltre 40° a meno di 15°. Ora porta il corsetto solo durante la notte. So che la strada è ancora lunga, che ci saranno altri periodi duri, ma, per ottenere buoni risultati, bisogna innanzitutto aver fiducia nei medici, e soprattutto seguire scrupolosamente i loro consigli.

    Commento di Dino Neglie
    Il 19/06/2008 alle 16:39

    A settembre del 2007, dopo la rx di controllo ed i 30° riscontrati, mio figlio (14 anni compiuti il 19/10/07) ha iniziato a portare uno cheneau. Ieri al controllo con rx la curva era di 25° ed il gibbo che era di 18 mm. adesso è meno della metà e per vederlo bisogna “prendere bene la mira”. Quindi siamo abbastanza contenti anche se c’è ancora da combattere. Voglio ringraziare il Dott. Michele Romano col quale in precedenza ha scambiato e-mail e che mi ha dato il suo prezioso parere ed aiuto. Ho ancora bisogno di aiuto, in questo senso. Da circa due mesi mio figlio non ne vuole più sapere del triathlon, sport che ha praticato per quasi 5 anni. Nuotava, correva a piedi ed in bicicletta e ieri, quando l’abbiamo detto al medico che lo sta seguendo, la risposta è stata <<Bello mio, non esiste. Scegli un altro sport che ti attiri di più, ma questo dorso bisogna che me lo fai lavorare, e bene.>> Quale sport scegliere? Rugby, pallavolo, canottaggio, karate e/o arti marziali (judo…), pallanuoto, basket, ecc.. ? Potete per cortesia darmi qualche indicazione o alternativa, oppure qualche decisa controindicazione? Grazie molte

    Commento di luca
    Il 19/06/2008 alle 20:49

    ciao dino sono luca un papà di un bimbo di due anni con una scoliosi e con 2 emispondili da lunedì anche lui dovrà mettere lo cheneau e volevo sapere quando l’hai scoperto e soprattutto come lui l’ha presa noi siamo in cura al ——–i di genova e voi? ti ringrazio ciao

    Commento di dino
    Il 20/06/2008 alle 13:47

    Ciao Luca,
    della scoliosi di mio figlio ci siamo accorti verso i 10 anni, ma si trattava di una curva di 10° per la quale c’era da fare soltanto “wait and see”, aspettare se e quando si sarebbe evoluta. Da allora in poi abbiamo fatto controlli regolari e l’anno scorso (all’età di 14 anni precisi) la curva era schizzata a 30°, dx convessa, dorsolombare. Lo cheneau lo porta da fine settembre e i primi giorni sono stati brutti, specie le prime due notti. Poi, poco alla volta, il ragazzo ha accettato di convivere col busto, con i problemi della scuola, i compiti a casa, i rapporti coi compagni e amici. Devo dire che sotto questo aspetto è andato tutto bene, cosa che vale anche per l’efficacia del busto stesso: al controllo di mercoledì scorso 5° gradi in meno e gibbo quasi sparito. Se vuoi farmi qualche domanda specifica fallo pure, anche usando il mio indirizzo e-mail privato. Per ora ti saluto e in bocca al lupo, Dino

    Commento di matsimo@live.it
    Il 20/06/2008 alle 15:02

    grazie per avermi risposto mi fa piacere scambiare qualche parola con un genitore che prova le mie stesse preoccupazioni e angosce. per Simone in futuro ci saranno degli interventi la sua curva è di 40 gradi ma a me quello che spaventa è il gibbo che ho paura che diventi sempre più sporgente. a volte mi chiedo come possa essere accaduto ma purtroppo non c’è una risposta sono preoccupato per come lui la prenderà per il momento porta un altro corsetto che si chiama Milwaukee e lo porta senza problemi, adesso ti saluto se no rischio di annoiarti con le mie paranoie grazie ancora ciao

    Commento di Michele Romano
    Il 03/07/2008 alle 09:07

    In risposta a questo post, è stato pubblicato un intervento nel blog dal titolo Sport e scoliosi

    Commento di Vale
    Il 25/07/2008 alle 04:03

    SALVE A TUTTI, MI CHIAMO VALENTINA DA VARESE.
    HO LETTO ALCUNI COMMENTI DEL BLOG….E VOLEVO AGGIUNGERE LA MIA ESPERIENZA:
    SONO DEL 1991, QUANDO AVEVO 12/13 ANNI, MI SONO SVILUPPATA, E LA MIA SCOLIOSI (PRIMA POCO VISIBILE) SI E’ SVILUPPATA CON ME! E’ PASSATA DA CIRCA 20° A CIRCA 45° (SONO STATA TUTTA ESTATE NON SEGUITA).
    E’ STATO UN DRAMMA!! SONO ANDATA DAL DOTT. NEGRINI (A MIO PARERE IL MIGLIORE NEL SUO CAMPO!!), DOPO ESSERMI CONSULTATA CON MEDICI E FISIOTERAPISTI, CHE DICEVANO CHE L’UNICA SOLUZIONE ERA OPERARSI.
    L’OPERAZIONE E’ MOLTO RISCHIOSA, PERCHE’ TRATTA LA SPINA DORSALE (VITALE).
    IL DOTTORE S.N. E’ STATO L’UNICO CHE HA CREDUTO CHE IO POTEVO FARCELA INDOSSANDO IL CORSETTO. LA MIA SCHIENA ERA PEGGIO DI UNA “S” CAPOVOLTA!! LA TESTA PENDEVA TOTALMENTE A SINISTRA.
    AVREI DOVUTO PORTARE IL CORSETTO COL COLLARE, MA PER NON AUMENTARE IL TRAUMA, IL COLLARE E’ STATO TOLTO.
    LE PRIME SETTIMANE SONO STATE DURISSIME! LO PORTAVO 23 ORE! L’UNICA ORA CHE AVEVO LIBERA FACEVO IN TEMPO SOLO A FARMI LA DOCCIA.
    MA ERO CONTENTISSIMA, PER ESSER RIUSCITA AD EVITARE L’OPERAZIONE (SAREI DOVUTA STARE A RIPOSO UN ANNO!!)!
    HO INIZIATO SUBITO A FARE LA GINNASTICA CORRETTIVA.
    LA MIA SCHIENA E’ MIGLIORATA TANTISSIMO, DIVENTANDO UNO DEI CASI MEGLIO RIUSCITI!
    LA MIA CURA NON E’ ANCORA FINITA, NE AVRO’ ANCORA PER QUALCHE ANNO (E’ 4-5 ANNI CHE LO PORTO).
    ORMAI LUI FA PARTE DI ME!! NON MI VERGOGNO PIU’ DI LUI!! MI CI SONO AFFEZIONATA TANTO CHE GLI DO’ PURE I NOMI!! TANTO, METTERLO DEVO METTERLO (PER IL MIO BENE), TANTO VALE AVERE UNA CONVIVENZA PIACEVOLE!!
    COL PASSARE DEL TEMPO HO IMPARATO ANCHE A VESTIRMI BENE ANCHE IN SUA COMPAGNIA!
    QUANDO QUES’ESTATE ERO AL MARE, IN SPIAGGIA, VEDEVO RAGAZZI DELLA MIA ETA’, CONCIATI PEGGIO DI ME! ORA STO BEN DRITTA SENZA IL MIO AMICO, A TAVOLA, QUANDO CAMMINO, IN MACCHINA! INSOMMA, FACCIO INVIDIA A TUTTI!!
    ORA PORTO IL BUSTO SOLO 11 ORE, E NON MI PESA PER NULLA!!
    BISOGNA ESSERE TOSTI, E VEDRETE CHE LA GENTE VI AIUTA E VI COMPRENDE PIU’ DI QUANTO IMMAGINATE!!
    ORA HO UN FISICO STUPENDO (ANCHE SE LA SCOLIOSI C’E’ ANCORA! LA CURA NON E’ FINITA), E NON MI VERGOGNO A METTERLO IN MOSTRA!!

    UN CONSIGLIO DA AMICA:
    PORTATELO!! VEDRETE I PROGRESSI!! NON FATE LA SCELTA SBAGLIATA, O VE NE PENTIRETE!!!!

    Commento di antonella g
    Il 25/08/2008 alle 18:22

    ho quasi 30 anni, mi è stata diagnosticata la scoliosi quando ero giovanissima, ho portato il busto per 4 anni ed ho frequentato una palestra per esercizi ginnici specifici ma non è mai guarita. Attualmente ho problemi di mal di testa, mal di schiena, insufficienza della valvola mitralica lieve, e difficoltà respiratorie in caso di affaticamento, volevo sapere se tutti i problemi sono collegati alla scoliosi. Pratico da un anno: nuoto ed arrampicata sportiva, quando mi alleno sto meglio. Ogni mese mi reco da un osteopata che mi tratta la schiena e sto meglio, ma tutto ciò evidentemente non è sufficiente. Sono terrorizzata all’idea di un’operazione ci sono altri metodi per curarsi?

    Commento di NULL
    Il 31/08/2008 alle 18:25

    ho una postura sbagliatissima motivo del mio mal di schiena ma non riesco a trovare un equilibrio con la postura

    Commento di Federica
    Il 02/09/2008 alle 16:37

    Ciao a tutti mi chiamo Federica e ho 21 anni. A 11 anni ho scoperto di avere la scoliosi. Ho girato vari medici e ognuno aveva un parere diverso dall’altro perchè non sanno neanche loro ancora oggi che cosa la causa e come combatterla e sconfiggerla. Ho passato anche io e sto passando ancora oggi il calvario di tutte le persone che hanno la scoliosi, tra busti palestre nuoto e massaggi ho provato di tutto, ma credo che serva a ben poco se non a nulla. Ora sto in cura al — e sono in lista d’attesa per l’intervento anche se ho tanta paura e non so cosa mi comporterò. Credo che se 11 anni fa avessi saputo che tutto quello che ho fatto non sarebbe servito a niente mi sarei goduta i migliori anni della mia vita senza fare tutti i sacrifici che ho fatto sapendo comunque che tanto sempre sotto i ferri sarei andata a finire.Vedete non è per scoraggiare chi per la prima volta affronta questa patologia perchè tutti all’inizio hanno la speranza di poter guarire ma dalla scoliosi raramente si guarisce e bisogna imparare a conviverci sia fisicamente che psicologicamente.Quando diciamo a qualcuno di avere la scoliosi in genere la maggior parte delle persone reagisce come se avessimo detto di avere un raffreddore, ma solo noi sappiamo la forza di volontà che ci vuole per affrontarla.
    Un saluto a tutte le persone come me che combattono da anni con la scoliosi e a tutte le persone le persone che l’affrontano adesso per la prima volta sperando che in un giorno non molto lontano avremo una soluzione vera e sicura ad affrontare questo problema.

    Commento di Rosa Francesca
    Il 04/09/2008 alle 20:09

    CIAO FEDERICA HO LETTO IL TUO COMMENTO. IO SN STATA OPERATA DI UNA GRAVE SCOLIOSI AL — POSSO ASSICURARTI KE I MEDICI SN MOLTO BRAVI. NEL COMMENTO KE HAI SCRITTO HO LETTO ANKE KE HAI PAURA ED è NORMALE! IO AVEVO 13 ANNI OGGI NE HO 16 HO DOVUTO TROVARE IL CORAGGIO E LA FORZA DI ANDARE AVANTI DA SOLA! DOVEVO ADDIRITTURA TRANQUILIZZARE MAMMA KE AVEVA TANTA PAURA. QUANDO QUALKUNO MI KIEDEVA CM STAVO IO RISPONDEVO:”TRA BREVE STARò BENE E IN OTTIMA FORMA” E POI MORIVO DALLE RISATE! HO AFRONTATO L’INTERVENTO COME SE FOSSE UN’ANALISI DEL SANGUE PERKè PRIMA DELLA SCOLIOSI HO INCONTRATO UN’ALTRA MALATTIA ABBASTANZA GRAVE ALLA SKIENA. IO SN UNA RAGAZZA OTTIMISTA CON TANTA VOGLIA DI VIVERE E DI FARE E SN OTTIMISTA ANKE PER TE POSSO SOLO DIRTI KE DEVI SUPERARE QUESTA PAURA DEVI ESSERE SERENA E OTTIMISTA E PENSARE IL FUTURO IN MODO POSITIVO. IN BOCCA AL LUPO!!!! SE VUOI CONTATTARMI QUESTA è LA MIA EMAIL domenicoerosa@live.it

    Commento di angela
    Il 06/09/2008 alle 09:39

    ciao a tutti volevo porre una domanda . Sono stata operata nel 91 per una scoliosi di 60°, ad oggi i primi problemi:ernia discale e discopatie varie. Vorrei sapere considerando che lavoro in una fabbrica metalmeccanica ho chiesto un esonero poiche’ oramai convivo con dolori lancinanti e anche perche’ se la situazione si aggrava rischio un altro intervento, e’ possibile che il medico mi ha scritto che sono esonerata dalla movimentazione di carichi manuali superiori a 15 kg. Vuol dire che io posso sollevare con questa schiena 15 chili senza provocare danni in futuro? Se non avevo di questi problemi vuol dire che ne potevo sollevare 40? Gradirei una risposta da un medico competente o da qualcuno che sa quanti kg in teoria si possono sollevare .grazie

    Commento di mamma di davide
    Il 10/09/2008 alle 15:08

    ciao sono la mamma di davide affetto da cifosi con osteocondrosi grado 53 deve mettere il corsetto antigravitario vorrei saper cosa comporta nella vita quotidiana cosa si può fare e cosa no. visto che nessuno mi dà risposta

    Commento di anna
    Il 10/09/2008 alle 16:59

    Salve mi chiamo Anna e ho 22 anni e sono sposata da due, e da 10 anni ho la scoliosi.. vorrei essere tranquillizzata da uno specialista su una gravidanza, posso avere un bambino anche se non sono mai stata operata? ho una gobbettina e la mia spina dorsale è un po’ curva…..ho tenuto il busto di gesso per un mese poi mi fecero mettere il busto fatto apposta per me e per tenerlo per tre anni ma io non l’ho messo neanche per due mesi perchè mi vergognavo ora sono cresciuta e non mi vergogno affatto di me anzi…forse sono incinta e vorrei sapere se posso portare avanti questa possibile gravidanza.. c’è qualcuna che ha vissuto questa esperienza……?????????????? baci e baci a tutti da anna..…

    Commento di luigi
    Il 11/09/2008 alle 18:16

    salve, sono il papà di una bambina di 11 anni affetta da una forte scoliosi causata da spina bifida dalla nascita.
    dall’età di 7 anni porta un busto chenaux e proprio oggi un ortopedico di milano ci ha informato che dovremmo rivolgerci al ——i di genova per programmare l’operazione alla colonna vertebrale.
    volevo sapere se qualcuno ha già avuto esperienze del genere con il gaslini, cosa comporta e quali sono le aspettative e soprattutto se all’età di 11 anni ciò sia possibile. grazie per le risposte o l’aiuto.

    Commento di ROSA FRANCESCA
    Il 11/09/2008 alle 18:29

    CIAO LUIGI SN ROSA FRANCESCA. HO LETTO IL TUO COMMENTO. POSSO CONSIGLIARTI DI PORTARE TUA FIGLIA AL CENTRO ORTOPEDICO R… DI BOLOGNA.IO SN STATA OPERATA 3 ANNI FA E AVEVO UNA SCOLIOSI ABBASTANZA GRAVE OGGI HO 16 ANNI HO 2 PLAKKE E 17 VITI IN TITANIO E SN UNA RAGAZZA NORMALE PRATICO NUOTO VADO A SCUOLA DA SOLA,INSOMMA FACCIO TUTTO DI TUTTO. SE VUOI MAGGIORI INFORMAZIONI QUESTA è LA MIA EMAIL domenicoerosa@live.it. in bocca al lupo

    Commento di paola
    Il 12/09/2008 alle 16:29

    sono la mamma di chiara una bambina affetta da atrofia muscolare e che, con il raggiungimento del menarca, 12 anni, ha visto peggiorare nell’arco di 6 mesi la scoliosi. attualmente il gibbo è paurosamente aumentato, la sua colonna è a forma di S e non va dimenticata la lordosi… ( mi scuso per i termini molto poco tecnici). per il due ottobre 08 sarebbe previsto l’intervento alla colonna a Schio (vicenza), però, dalla terapia intensiva dell’ospedale, nonostante la cordialità del primario, sono venuta a conoscenza che non hanno mai trattato pazienti in insufficienza respiratoria come mia figlia.
    Chiara infatti, a causa dell’atrofia, usa di notte un respiratore che prende aria dalla stanza e di giorno dalle 7 alla 14-16 usa un busto che, vista la sua posizione costretta in carrozzina, diventa molto pesante da tollerare.
    Noi avremmo deciso di rinviare l’operazione perchè, fondamentalmente, abbiamo paura del “post intervento” che comporta un transitorio peggioramento delle condizioni a seguito del trauma.
    Se chiara prendesse qualche infezione tutto diventerebbe difficile da gestire perchè non è in grado di liberarsi dalle secrezioni. premetto che già tre volte è finita in terapia intensiva a padova per insufficienza respiratoria.
    Come già detto io e mio marito siamo molto preoccupati e chiediamo se ci sono persone che hanno subito l’intervento in presenza di questa patologia ed in condizioni respiratorie, mi permetto di dire, “precarie”.
    nel frattempo grazie
    paola

    Commento di Fabio Zaina
    Il 12/09/2008 alle 19:16

    Cara Anna,
    certo che puoi avere un figlio!! E anche più di uno se vuoi. Non è affatto vero che chi ha la scoliosi non può avere figli. I figli si possono fare, si può scegliere tra parto naturale e parto cesareo sulla base dei consigli del ginecologo esattamente come tutte le altre.

    Per darti poi un consiglio più generale: a prescindere dal desiderio di avere un figlio varrebbe sicuramente la pena di fare una visita con uno specialista per valutare la tua attuale situazione e conoscere i possibili rischi legati alla tua scoliosi. Sapere di che grado è oggi la tua scoliosi ti può permettere di monitorare la situazione nel tempo e prendere provvedimenti qualora fosse necessario.
    In bocca al lupo

    Commento di Fabio Zaina
    Il 12/09/2008 alle 19:17

    Gent.ma Sig.ra,
    con un busto ben confezionato si fa di tutto nella vita quotidiana in modo pressoché normale. Certo, qualche difficoltà in più c’è, ma si esce, si va a scuola, si fa sport in maniera normale. L’importante è che suo figlio accetti il corsetto e lo porti secondo la prescrizione, cercando di fare una vita normale. In questo la famiglia e gli amici sono fondamentali, perché i ragazzi hanno bisogno di tutto il sostegno possibile in un momento sicuramente particolare. L’unica cosa da avere ben chiaro è chi è il nemico e chi lo scomodo alleato, in modo da non fare la guerra contro il corsetto ma contro l’ipercifosi.

    Commento di B.
    Il 15/09/2008 alle 23:08

    Ciao Paola,
    io non so darti consigli o aiutarti portando la mia esperienza. Ma sentivo nel cuore di fare a te e alla tua bambina tanti tanti auguri. Vi sono vicina con il pensiero e spero che tu riesca a trovare degli specialisti che possano operare tua figlia in sicurezza. Un abbraccio
    Barbara

    Commento di Giulia C.
    Il 16/09/2008 alle 01:50

    Salve, sono una ragazza di 25 anni. Soffro di scoliosi che è stata seguita in un famoso centro di Roma. All’inizio era 40/40 con rotazione. Ho indossato il corsetto rigido dai 12 ai 18 anni, facendo anche ginnastica correttiva. A 19 anni ho interrotto il trattamento in modo naturale, quasi per repulsione. Oggi, ho timore di farmi vedere per paura di scoprire un peggioramento e non avere rimedi, è un brutto blocco psicologico, ma non riesco a risolverlo. Ho sembre vissuto tutto ciò come una vergogna. Sono consapevole di essere ancora portatrice di scoliosi e sarei anche disposta ad indossare nuovamente il busto, se valesse la pena almeno a ridurre rischi futuri. Non ho avuto gravidanze, ma voglio dei bambini e ho paura di peggiorare la mia situazione. Vi chiedo solo se un adulto come me può indossare ancora in corsetto o se l’unica possibilità è la chirurgia (che comunque non ho intenzione di affrontare per la paura di paralisi e sofferenze). Altrimenti quali potrebbero essere dei validi aiuti? Grazie e scusate il disturbo.

    Commento di anna
    Il 16/09/2008 alle 20:12

    Vorrei ringraziare il dottor Fabio Zaina per aver risposto. Sono sempre Anna volevo sapere e’ necessario operare la scoliosi per avere un figlio? Se e’ grave e se supera i 40 gradi? Dottore io non vado a un controllo da piu’ di 10 anni, ed ho il terrore solo a pensare di essere visitata. Non so neanche dove devo andare, non conosco nessuno nel territorio campano. Mio marito mi dice di stare tranquilla e che non c’e’ bisogno di allarmarmi….ma io ci penso sempre ..io ho paura di operarmi, sono disposta a vivere con la mia scoliosi per tutta la vita, ma l’importante è che possa avere un figlio senza farlo soffrire prima che nasca.. dottore so che non le basta sapere che la mia schiena ha una curva alla spalla destra per dirmi i gradi della mia scoliosi, ma mio marito che non è uno specialista mi ha fatto capirte col goniometro che non supera i 30……….. mi risponda…. mi dia un consiglio.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 22/09/2008 alle 18:29

    Cara Anna,
    non è necessario operarsi per avere dei figli. L’unico rischio della gravidanza è rappresentato dall’immediato “dopo-parto”, momento in cui la schiena è molto mobile a causa degli ormoni ed è venuto meno il sostegno del feto nell’utero, e può quindi andare incontro ad un peggioramento. Generalmente, se si impostano degli esercizi adeguati prima della gravidanza e ci si allena per un po’ si può ridurre il rischio di peggioramento legato alla gravidanza.
    Per questo e per la storia che ha raccontato le consiglio di fare una visita con uno specialista per valutare la sua attuale situazione e avere indicazioni su possibili terapie.
    Per la misurazione delle radiografie….meglio lasciarla agli esperti, a volte la scelta delle vertebre da misurare non è molto semplice e si possono compiere molti errori.
    Ti faccio tanti auguri

    Commento di anna
    Il 14/10/2008 alle 09:18

    Gentil Dottr Zaina, le scrivo ancora oggi per dirle che sono incinta di pochi giorni, e non ho avuto modo di fare la visita alla mia schiena per motivi lavorativi; vorrei da voi un ultimo consiglio, se il mio ginecologo mi chiederà di terminare la gravidanza io cosa dovrei fare…………? E’ vero che tutte le donne anche con scoliosi gravi possono avere dei figli? E scegliendo fra il parto naturale o cesareo quale consiglierebbe, prima di andare dal ginecologo vorrei un ultimo consiglio da voi. Mi scuso per il disturbo spero di avere presto una sua risposta. Vi auguro tutto il bene di questo mondo. ANNA.

    Commento di alessandra
    Il 16/10/2008 alle 11:15

    Mi chiamo Alessandra e vivo a Jesi,
    scrivo perchè mi hanno consigliato, vista la mia scoliosi, di fare delle sedute di Rieducazione Posturale Globale e vorrei sapere se qualcuno con il mio stesso problema e che fa questo tipo di terapia potesse consigliarmi a chi posso rivolgermi .
    Grazie
    Alessandra

    Commento di mara
    Il 16/10/2008 alle 11:46

    Mia figlia di 12 anni ha una scoliosi molto lieve, il fisioterapista dice che è più un atteggiamento, e la rotazione è in fase iniziale. Sta facendo ginnastica posturale ed ha un leggero gibbo lombare. Vorrei sapere se questa terapia va bene e se con questa ginnastica il gibbo un po’ migliora. Grazie. una mamma preoccupata

    Commento di Fabio Zaina
    Il 20/10/2008 alle 08:28

    Cara Anna,
    tanti auguri per questa splendida notizia!
    Come già scritto più volte in questo blog, la scoliosi anche se grave non impedisce di partorire in maniera naturale o di ricorre al taglio cesareo qualora il ginecologo ne dia l’indicazione. Inoltre non vedo motivo per il quale il ginecologo dovrebbe dirle di terminare la gravidanza!!!
    Valutare l’attuale situazione della schiena è comunque utile per monitorare cosa accadrà dopo il parto. Ovviamente adesso non devi fare nuove radiografie perché sarebbero nocive per il piccolino.

    Commento di I medici di Isico
    Il 20/10/2008 alle 08:29

    Cara Mara,
    se c’è il gibbo (che è determinato dalla rotazione e dalla deformità) non è un atteggiamento ma una scoliosi vera. In tal caso gli esercizi specifici sono utili nel frenare l’evoluzione. Al contrario, se non c’è il gibbo non si tratta di una scoliosi vera ma di un atteggiamento scoliotico che in linea di massima non necessita di uno specifico trattamento.
    E’ impossibile dire se quello che sta facendo sua figlia vada bene o meno, perché il termine “ginnastica posturale” vuol dire tutto e niente: c’è chi fa cose sbagliate e chi fa cose molto utili sempre chiamandolo in questo modo. Dico questo non per spaventarti ma per informazione.
    Tutte le gravi scoliosi sono state piccole scoliosi, il fatto e’ che le probabilita’ che una piccola scoliosi diventi grave sono poche. Quindi i controlli nel tempo sono l’unico modo per seguirle e capire che cosa succede.
    Per questo ci si deve far seguire da un MEDICO ESPERTO di scoliosi e non da uno specialista qualunque e tantomeno da un non medico. Il medico esperto spesso ha elementi per fare una prognosi migliore (senza certezze pero’). Per questo un grande maestro diceva “le scoliosi vanno diagnosticate -ossia scoperte- da molti ma trattate da pochi”. E aveva perfettamente ragione.
    In bocca al lupo a lei e a sua figlia.

    Commento di mara
    Il 20/10/2008 alle 11:35

    Grazie per la sua risposta. Volevo essere più precisa e in tal caso scriverle quello che dice la lastra effettuata il 19 luglio del 2008.
    Esame della colonna in toto e del bacino eseguito sotto carico. Atteggiamento scoliotico dx convesso con fulcro al passaggio L1/L2 con iniziale rotazione dei metameri. Minima asimmetria delle teste femorali, per sinistra posta circa 6 mm più in alto. Non evidenti grossolane alterazioni morfostrutturali dei metameri vertebrali. lievemente ridotto di ampiezza il passaggio discale L5/S1. Schisi posteriore S1.
    Mia figlia ha per l’esattezza quasi 13 anni e non ha avuto ancora il menarca. Ha iniziato subito dal mese di Settembre questa ginnastica posturale individuale presso un centro di fisioterapia credo in mani esperte.
    Volevo sapere per mia tranquillità, chiaramente sempre considerando i controlli periodici, se a questa età questo tipo di scoliosi può evolversi in maniera grave.

    Commento di roberto
    Il 21/10/2008 alle 22:27

    chiedo se Mezieres GUARISCE la scoliosi: ho letto che “ad eccezione delle fratture e di alcune deformazioni congenite, sono i muscoli i responsabili delle deformazioni delle ossa e delle articolazioni”,”il metodo mezieres guarisce difetti quasi normali e gravi deformazioni”,”le deformazioni acquisite, eccetto fratture e mutilazioni, non sono irreversibili”, “la scoliosi è risolvibile riallungando la muscolatura”, “concluso il trattamento (mezieres) lo scheletro è in asse”.
    Ho 42 anni e scoliosi con una scapola sporgente (il gibbo?), cosa posso fare per ridure la scapola sporgente? posturale (Erio De Col), chi dice il nuoto e chi lo sconsiglia, esercizi con pesi leggeri (pulley basso con bilanciere del lat machine, rematore con il tronco disteso sulla panca, pullover prono su una panca, alzate laterali con il tronco prono su una panca, extrarotazioni ai cavi), evitando anche esercizi con manubri pesanti perche’ il carico si trasferisce comunque indirettamente alla colonna ?
    grazie

    Commento di Stefano Negrini
    Il 30/10/2008 alle 18:29

    Cara Alessandra,
    purtroppo la Rieducazione Posturale Globale o Campo Chiuso o Souchard viene insegnata come trattamento della scoliosi nonostante sia nata per curare altre patologie (nelle quali può anche avere risultati soddisfacenti, secondo i fisioterapisti che lo usano).

    Per quanto riguarda invece la scoliosi, la RPG richiede grossi adattamenti per poter sperare di essere utile.

    La realtà dei fatti è che noi vediamo nei nostri ambulatori pazienti peggiorati per colpa della RPG e della sua sorella maggiore Mézières (in particolare su quest’ultima c’è uno studio specifico che ne dimostra l’inefficacia nella scoliosi). Non ci sono invece studi di alcun genere che dimostrino l’efficacia della RPG nella scoliosi.

    La RPG per la cura della scoliosi è oggi una tecnica francamente alternativa e ti può andare bene o anche molto male nel farla: occorre avere la fortuna di trovare un terapista che non sia un “fedele” puro della RPG, che conosca bene la scoliosi, che sappia bene che cosa eliminare e che cosa integrare, etc etc… Ed anche così non ci sono garanzie visto che la tecnica è nata per altri scopi.

    Tra l’altro se sei adulta e’ anche peggio perche’ esiste il “rischio” che con la RPG diminuiscano i dolori (a volte succede, anche qui abbiamo avuto diversi esempi) e sembra (sia a te che al terapista) che le cose vadano bene, ma poi dopo qualche anno ti trovi peggiorata la curva… che e’ un danno molto più grave.

    Le tecniche da usare sono altre e ne abbiamo parlato anche diffusamente in questo blog. Oggi come oggi, ad oltre 30 anni da quando e’ stato inventato ed insegnato, stiamo ancora attendendo prove scientifiche su questo metodo (come di tanti altri ancora oggi di moda), sempre promesse e mai arrivate. E’ bene che i pazienti lo sappiano…

    Commento di Stefano Negrini
    Il 02/11/2008 alle 16:09

    Il metodo Mézières fa peggiorare la scoliosi, anche questo va detto forte e chiaro.
    Uno studio condotto a Lione e presentato al Congresso SIRER del 1994 lo ha chiaramente dimostrato. 20 pazienti con curve a rischio di corsetto sono stati seguiti per un anno da terapisti Mézières abilitati con sedute individuali una volta alla settimana. Tutti i pazienti sono peggiorati di una media di 9,5° (dai 18-20 iniziali). A tutti i pazienti è stato prescritto un corsetto. Nella peggiore delle ipotesi, in una situazione del genere, ci si poteva attendere un 50-60% di prescrizione di corsetto.
    Purtroppo a 15 anni di distanza c’è ancora chi insegna il Mézières (o suoi derivati, come la Pancafit) come tecnica per curare la scoliosi e ci sono ancora fisioterapisti che la applicano per questo. Tra questi c’è anche un gruppo che vi si dedica opponendosi con forza all’uso dei corsetti e pretendendo che la scoliosi abbia origini psicologiche.

    Quindi ci vuole un po’ di ordine, che viene solo dalle conoscenze scientifiche. Gli studi scientifici ci dicono che:

    • la scoliosi non ha origini psicologiche
    • i muscoli non causano la scoliosi (salvo rarissime eccezioni perfettamente diagnosticabili)
    • le deformazioni ossee, una volta acquisite, sono molto poco (per non dire quasi per nulla) modificabili senza ricorrere a strumenti esterni al nostro corpo. Si possono correggere gli atteggiamenti posturali, ma non le ossa, e la scoliosi è una deformità delle ossa.
    • non esiste una terapia che corregga del tutto la scoliosi vera: non ci riesce la chirurgia, non ci riesce il corsetto, tanto meno ci possono riuscire degli esercizi
    • se si riesce a raddrizzare una colonna, allora vuol dire che quella non era una scoliosi vera ma un atteggiamento scoliotico (e quindi bastava un po’ di sport per recuperarla, senza nessuna terapia)

    Detto questo, per ridurre un gibbo ci vuole una forza esterna (corsetto) o interna (chirurgia). Bisogna vedere però il risultato che si può ottenere rispetto ai rischi. A 42 anni un corsetto non è più indicato perchè si otterrebbe troppo poco, mentre la chirurgia richiede grossi rischi e si applica solo in casi importanti per la salute (non per l’estetica quindi). Degli esercizi possono aiutare a minimizzare leggermente il problema, della palestra con macchine può aiutare ad incrementare la massa muscolare e questo generalmente maschera la deformità.

    Ma si deve anche affrontare un altro discorso: questa deformità dà realmente un impatto estetico (ossia se ne accorgono tutti in spiaggia) oppure la nota solo chi ne è portatore e chi sa qual è il problema? Perchè in questo secondo caso si rientra in quelle situazioni che – se la curva non è grave – non vanno curate, ed in cui ci si deve semplicemente accettare per quello che si è.
    Tenendo presente che la bellezza è sempre asimmetrica (come sapevano le donne dell’800 che si facevano un neo sulla guancia): un tappeto per quanto bello non sarà mai come la Gioconda, perchè il primo è simmetrico, la seconda asimmetrica (sia lei che il quadro). Quindi una asimmetria non esagerata va benissimo.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 04/11/2008 alle 17:31

    Non è possibile darle le risposte che cerca attraverso blog o email. Mancano i dati radiografici (la misurazione degli angoli, la valutazione dello stadio di crescita ossea), e tutti quelli clinici: l’entità del gibbo, l’assetto della colonna vista di profilo e molti altri. L’unico che può risponderle è lo specialista che sta seguendo sua figlia, in quanto ha avuto la possibilità di raccogliere e valutare tutte queste informazioni.
    Cordiali saluti.

    Commento di aurelia
    Il 13/11/2008 alle 23:20

    Scusate se le mie domande risulteranno poco pertinenti… Comunque:
    Volevo sapere da qualcuno che porta lo Cheneau se si vede molto sotto i vestiti…
    E poi dai medici volevo sapere se è vero che una scoliosi NON PUO’ REGREDIRE come mi ha detto un medico….
    E ho anche un altro dubbio, in quanto per la mia scoliosi dorsolombare 20° sono stata da tre specialisti, la prima dei quali ha prescritto corsetto 23 ore su 24 (esonerandomi dall’attività fisica a scuola) , il secondo ha detto che gli sembrava esagerato un orario così e che se volevo potevo toglierlo per fare sport a scuola e anche nel pomeriggio (oltre alla ora settimanale di equitazione, che ero già riuscita a strappare alla prima specialista, con mooolta fatica); il terzo specialista, addirittura (che sta in un famoso centro ortopedico di Bologna, il ——), ha detto che lui non me lo farebbe mettere per più di 18 ore al giorno. A chi è meglio che dia ascolto?
    Grazie in anticipo per le risposte.

    Commento di Aurelia
    Il 14/11/2008 alle 00:13

    E un’altra cosa… Sono molto molto preoccupata del fatto che avrebbero potuto prescrivermi un altro corsetto, perchè sento tante storie di gente migliorata molto con diversi corsetti, ma mai con il mio (lo cheneau). Poi nella visita per prendere le misure non mi hanno fatto calchi ne niente, solo preso delle misure con dei metri ecc e non mi ricordo se mi hanno misurato il gibbo.. Ho paura che non abbiano preso sul serio la mia scoliosi… Io vorrei avere le condizioni il più possobile migliori… Quindi qualcuno mi sa dire come di solito vengono prese le misure per creare un busto? Grazie
    Aury

    Commento di marco
    Il 14/11/2008 alle 13:11

    sono il papà di una ragazza di 15 anni operata da poco tempo alla colonna. la sua scoliosi è stata trattata con un busto milwaukee per circa 5 anni ma purtroppo alla fine l’intervento è stata la soluzione per una curva che si avvicinava ai 60 gradi. ora non voglio dire che i busti non servano; molto dipende dalla “maleficità” della curva, dalla propensione del soggetto a portare il busto, dallo sfibramento a cui si giunge dopo una fatica di 5 anni. adesso mia figlia, ancora convalescente, sembra essere la persona più felice del mondo. faccio ad ognuno di voi il mio migliore augurio, permettendomi di consigliare in ogni caso un centro di eccellenza (——–bo / ——–mi) dove ci sono persone veramente all’altezza di ogni caso

    Commento di matsimo@live.it
    Il 14/11/2008 alle 17:38

    signor marco ho un bimbo di tre anni che deve essere operato di scoliosi siamo in attesa ,volevo sapere se dopo l’intervento si soffre tanto ,quanto è durato l’intervento.la ringrazio anticipatamente luca

    Commento di Aurelia
    Il 14/11/2008 alle 21:03

    Volevo chiedere se con 20 gradi di scoliosi è proprio obbligatorio il busto (perchè il mio mi fa malissimo perchè sega sotto le ascelle e da seduta preme così tanto che mi si ferma la circolazione nel braccio sinistro) oppure ci sono tipi di terapie che lo possono sostituire (chiaramente sotto osservazione per capire se funzionano o meno):
    Grazie
    Aury

    Commento di monica
    Il 16/11/2008 alle 12:33

    Gentilissimo Dottore,
    da parecchi mesi frequento Isico (mi trovo molto bene) e faccio gli esercizi posturali che mi sono stati prescritti.
    Ho 45 anni e una scoliosi di ben 47 gradi.
    Nonostante gli esercizi siano mirati al rinforzo muscolare, continuo ad accusare forti dolori alla parte destra della schiena (il gibbo é a sinistra), al punto da non poter più stare sdraiata, neppure per dormire. Da seduta il dolore si sposta sulla sinistra e così sto bene solo in piedi.
    Per anni ho fatto laser e ultrasuoni con manipolazioni che mi sono state poi sconsigliate in quanto mobilizzano la colonna.
    Oltre agli esercizi, che tipo di cura potrei abbinare per avere un po’ di sollievo al dolore ?
    Mille grazie per la gentile risposta

    Monica

    Commento di annalisa
    Il 16/11/2008 alle 19:03

    salve sono una ragazza di 16 anni e 2 anni fa mi è stata diagnosticata una scoliosi di 30°. Per tutto questo tempo ho portato un busto di tipo lionese (ora lo porto solo di notte) prescrittomi presso il — di Bologna dove sono in cura, e ho praticato per circa un anno e mezzo ginnastica correttiva. Nonostante abbia portato con regolarità il corsetto non ci sono stati miglioramenti, la situazione della mia colonna è rimasta stabile ma ora ho spesso dolori alle scapole e quando cammino molto, anche nella zona sacrale. A cosa sono dovuti? E soprattutto, frequento una palestra di danza e ginnastica artistica (che praticavo già prima di scoprire la scoliosi e che ho poi abbandonato), posso praticare queste attività non a livello agonistico?

    Commento di sempre aurelia
    Il 24/11/2008 alle 22:07

    Buona sera. Volevo chiedere un vostro parere: mi è stata diagnosticata una scoliosi dorsolombare con un gibbo sulla sinistra (20 gradi), che sto curando con il corsetto cheneau, ma è da un po’ che ci siamo accorti che in corrispondenza delle scapole la parte destra della schiena è un po’ più alta della sinistra. Volevo sapere se si tratta di una curva di compenso risolvibile con il trattamento della principale o se è diventata una curva che necessita di per sè di una cura.. Il punto è che io ho il corsetto cheneau, che se non sbaglio cura le curve fino al livello dorsale.. Essendo la mia curva di compenso toracica…dovrò cambiare busto e mettere un milwaukee? Sono un po’ preoccupata…
    Grazie per le risposte

    Commento di Elena
    Il 25/11/2008 alle 22:55

    Ciao a tutti.
    Sono Elena ho 25 anni e abito in provincia di Milano. Sono stata operata all’età di 14 anni C/O —————-, con l’intervento CD. Ho portato i corsetti dai 9 ai 13 anni più 1 anno di ingessatura per cercare di tenere a bada quelle due curve a “S” che mi hanno rovinato i migliori anni della mia giovinezza. Ma … niente da fare la scoliosi ha avuto la meglio e siamo stati costretti ad intervenire con l’operazione: così oggi mi ritrovo con 2 barre in titanio lungo tutta la colonna. Mi rimane libero solo il tratto cervicale e la parte lombo sacrale.

    Io non ho mai avuto problemi fisici fino all’anno scorso, poi ho iniziato ad accusare dei dolori cervicali fortissimi, mal di testa, formicolii agli arti. Dopo avere fatto un controllo in ospedale con relative lastre è venuto fuori che ciò è causato dalla postura che assumo giornalmente davanti al pc (sono responsabile commerciale di una società di informatica e lavoro sul pc 10 ore al giorno), in più non pratico nessun tipo di sport… anche questo forse è stato la causa di questo malessere; se ci aggiungiamo poi il fatto che ho comunque la schiena bloccata… beh credo che sia anche normale iniziare ad avere dei problemi..
    Così da dicembre farò del nuoto..
    C’è anche da aggiungere che 3 volte al mese faccio dei massaggi per il dolore al collo ma sembra che non servano a molto..

    Sinceramente sono preoccupata… dopo avere passato tantissimi anni (gli anni dove dovrebbe regnare la spensieratezza!) dentro e fuori da ospedali, e dopo avere avuto comunque dei forti traumi oggi mi ritrovo a 25 anni ancora a pensare a cosa potrebbe accadermi… sinceramente è molto triste..

    Ho passato un’infanzia da incubo, e ringrazio il Signore che mi ha dato un carattere forte e solare e una famiglia splendida che mi ha seguito ed aiutato sempre. Mia mamma x stare dietro al mio problema ha dovuto persino rinunciare al suo lavoro intorno ai 43 anni… Lei adorava il suo lavoro e ancora oggi io mi sento in colpa x questo:(
    Oltre ad avere sofferto in prima persona ho fatto soffrire le persone che mi stavano vicino che vedendomi crescere con questo problema non dormivano certo sogni felici la notte…

    Si dice che nella vita tutti passano un periodo brutto… io speravo fosse stata la mia infanzia… ma ora con questi disturbi che mi stanno spaventando…. ho ancora paura… paura di ricominciare a soffrire. Con una mano sul cuore io non so se sarei in grado di sopportare ancora tanto dolore…

    Vi invito a scrivermi….leggendo i vostri annunci per un momento mi sono sentita nel mio mondo… parlo con persone che mi possono capire perchè hanno provato sulla loro pelle il sapore di questa sofferenza…

    Auguro tanta gioia a tutti Voi.. io non ho smesso di credere in Dio neanche nei momenti più tristi del mio calvario!

    Un abbraccio 🙂

    Elena

    Commento di aury
    Il 27/11/2008 alle 12:58

    Ho letto la prima parte del blog… Quindi voi dite che ormai è accertato che gli sport non agonistici non peggiorano la scoliosi? Perchè io ero disperata quando la mia fisiatra mi ha detto che con 20 gradi di scoliosi dorsolombare avrei dovuto portare lo cheneau per 23 ore su 24 e che quindi AVREI DOVUTO SMETTERE EQUITAZIONE (cosa che adoro però faccio solo un’ ora alla settimana). Per fortuna mi sono fatta visitare da altri due fisiatri che hanno detto che la potevo fare.. Però vedo che ci sono dei pareri contrastanti dappertutto…

    Commento di Elena (Milano)
    Il 27/11/2008 alle 20:43

    Rispondo ad Aury.
    Ciao, a me i dottori dicevano sempre che i “contraccolpi” vanno evitati quindi seguendo questa teoria l’equitazione non è così consigliata. Pero’ magari non abusando e facendolo solo 1 ora a settimana non ti crea fastidi.. Informati bene con uno specialista. Ciao!Elena (Milano)

    Commento di Aury
    Il 28/11/2008 alle 17:08

    Rispondo ad Elena (che ringrazio per avermi risposto): grazie della risposta!! Sono più tranquilla, anche perchè saper andare a cavallo vuol dire evitare i contraccolpi… Ora mi impegnerò di più per ammortizzarli.. Grazie

    Commento di maria grazia
    Il 28/11/2008 alle 21:10

    ciao, sono la mamma di una ragazza di 15 anni con una scoliosi dorsolombare di 32° porta un corsetto cheneau da circa un anno e pratica sia la danza che l’equitazione una volta alla settimana, i medici non le hanno proibito nulla anzi quando fa sport puo’ togliere il busto, non credo che un’ora a settimana possa peggiorare la tua curva anche se penso che dovresti comunque parlarne con il tuo medico.

    Commento di Elena (Milano)
    Il 28/11/2008 alle 22:34

    Maria Grazia concordo con te. Non abusando non dovrebbe creare problemi. Da ragazzina anche io facevo danza e portavo i corsetti . Quando le mie due curve pero’ hanno iniziato a peggiorare il dottore che mi seguiva mi ha stoppato con la danza.
    Un saluto. Elena

    Commento di Elena (Milano)
    Il 29/11/2008 alle 15:43

    Ciao Aury, ma figurati! Non ti hanno detto di fare anche nuoto? Un abbraccio .
    Elena

    Commento di aury
    Il 30/11/2008 alle 15:40

    No non me l’hanno detto.. Hanno detto che il nuoto non serve a niente e che mobilizza soltanto la colonna..Però secondo me questo è un bene, perchè il corsetto può agire meglio… No? Poi resta il fatto che rinforza i muscoli della schiena e aiuta a sopportare il corsetto… Non credo che lo praticherò ma spero di poter fare almeno ginnastica correttiva, anche perchè gli “effetti collaterali” del corsetto (mal di schiena) cominciano a farsi sentire…

    Commento di ILY
    Il 04/12/2008 alle 19:17

    HO 15 ANNI E DA POCO TEMPO PORTO UN BUSTO TIPO “CHENAUX” ANKE A ME FA MALE XO’ LO METTO X IL MIO BENE… VOLEVO SOLO DIRE A TUTTE LE RAGAZZE K HANNO IL MIO STESSO PROBLEMA K METTERE IL BUSTO E’ LA COSA MIGLIORE XKE’ IN POCO TEMPO SI PUò ANDARE A POSTO… OVVIAMENTE BISOGNA FARE ANKE DELLA GINNASTICA POSTURALE O DEL NUOTO… XO’ SECONDO ME NE VALE LA PENA… PENSATECI PRIMA D DIRE DEFINITIVAMENTE NO AL BUSTO XKE’ E’ MOLTO IMPORTANTE…

    Commento di Fabio Zaina
    Il 05/12/2008 alle 15:59

    Cara Aurelia,
    purtroppo non sono in grado di darti le risposte che cerchi, sui dettagli del corsetto e se questo strumento sia o meno l’unico che ti possa curare. Non avendoti visitata e non conoscendo i dettagli della tua storia clinica non è possibile risponderti. L’unico ad avere queste risposte è lo specialista che ti sta seguendo, che ti ha visitate e ha preso visione dei tuoi esami.
    Su un punto però ti posso rassicurare: un corsetto Cheneau fatto bene riesce a gestire anche le curve dorsali abbastanza alte, e con qualche modifica noi lo usiamo anche nelle curve cervicodorsali, con risultati che nel complesso non hanno nulla da invidiare al Milwaukee, strumento purtroppo molto molto molto invasivo!
    In bocca al lupo

    Commento di Fabio Zaina
    Il 06/12/2008 alle 12:21

    Cara Monica,
    come già scritto in precedenza, il dolore nella scoliosi ha un’origine essenzialmente meccanica, pertanto la risposta è essenzialmente meccanica. E’ necessario migliorare le capacità di sostegno della schiena, quindi essenzialmente esercizi specifici fatti in maniera regolare. L’alternativa oggi resta solo l’intervento, che bloccando la schiena riduce gli effetti negativi della perdita del sostegno autonomo della muscolatura spinale. Bisogna però ricordare che operarsi vuol dire perdere completamente la capacità di movimento della schiena nel tratto operato, e che 1 paziente su 3 continua ad avere dolore anche dopo l’intervento.
    Mi spiace non essere più preciso nei miei consigli, ma il blog non è il mezzo migliore per risolvere i problemi specifici.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 06/12/2008 alle 12:23

    Cara Annalisa,
    difficile darti consigli e risposte precise tramite il blog per quanto riguarda i tuoi dolori. Dovresti parlarne con il medico che ti segue. Per quanto riguarda lo sport, puoi leggere questo intervento di Michele Romano.

    Ciao

    Commento di Aury piena di speranza (non toglietemela)
    Il 11/12/2008 alle 19:26

    Per piacere qualcuno sa dirmi qualcosa sul nuovo corsetto Spinecor? Secondo voi medici.. Io che ho la scoliosi di 20 gradi dorsolombare sinistra convessa, ho 14 anni, ho avuto da poco più di un mese il menarca ma non sono ancora mestruata (non so a che stato sia il mio sviluppo osseo, comunque non sono ancora cresciuta) potrei avere il corsetto spinecor??
    Mi sono state prescritte 23 ore su 24 di cheneau, ma la dottoressa è stata cattiva, l’altro fisiatra ha detto meno e l’ortopedico-fisiatra ha detto che per scoliosi così loro non lo fanno mai mettere più di 18 ore al giorno.. Io ho solo questi dati… Per piacere, rispondete perchè il corsetto che porto è pressochè insopportabile e ci terrei proprio ad avere informazioni sullo spinecor, in quanto flessibile.. Potrei anche farci equitazione… Per favore rispondete, chi ne sa qualcosa… Ho letto che voi di isico siete gli unici a usare lo spinecor in Italia…

    Commento di Michele Romano
    Il 13/12/2008 alle 11:04

    Cara Aury piena di speranza…
    Dai dati che fornisci della tua situazione lo SpineCor potrebbe essere una concreta possibilità di trattamento.

    Si tratta di uno strumento correttivo che può essere efficace al massimo nella gestione di curve non troppo serie (la tua scoliosi di 20° rientra tra queste) e con pazienti sufficientemente giovani. E’ essenziale, però, fare una visita per valutare se effettivamente tu sia una candidata adatta a questo trattamento. Una volta definito questo aspetto cruciale si può provare a costruire uno SpineCor adatto al tuo caso e, dopo aver verificato con una radiografia l’effettiva efficacia correttiva, con l’accordo dei tuoi genitori, partire con il trattamento.

    Ciao e non perdere mai la speranza…

    Michele Romano

    Commento di alessandra
    Il 01/01/2009 alle 23:58

    ciao sono alessandra,
    sono 1 ragazza di 12 anni e a gennaio subirò 1 intervento alla colonna vertebrale a causa della mia schiena a “S”…..
    da 1 parte sono felice perchè finalmente dopo 4 anni di sofferenza potrò passare le mie giornata tranquillamente (almeno me lo auguro) e dall’altra parte sono triste perchè non so a che cosa andrò incontro…non so se la mia vita sarà meglio di quella di ora…oppure peggio….
    ho passato 1 infanzia bruttissima ma l’unica cosa che mi dava forza era il pensare ai bambini in condizioni più gravi….ma tutte le persone che mi sentivano dire che ero triste mi dicevano che nn lo dovevo essere perche il mio problema era 1 sciocchezza…ma io nn l’ho mai preso come 1 sciocchezza….x me è 1 trauma….che ha segnato il mio cuore e che nn se ne andrà mai…x favore datemi informazioni su questo intervento..mi auguro k siano positive…..

    Commento di ROSA FRANCESCA
    Il 03/01/2009 alle 16:51

    ciao Alessandra ho letto il tuo commento!!! Anke io fino a tre anni fa avevo la schiena ad “s”. Il 30 agosto 2005 ho fatto l’intervento, avevo 13 anni,oggi sto bene vado a scuola da sola e pratico nuoto,insomma sono una ragazza normale!!! L’intervento è durato 7 ore e i primi giorni sn stati durissimi!!! Dp poki gg sn scesa dal letto e camminavo senza alcun problema!!! Voglio dirti solamente ke devi essere coraggiosa e ottimista . ti faccio i miei migliori auguri per il tuo futuro!!! IN BOCCA AL LUPO!!! se vuoi contattarmi questa è la mia email domenicoerosa@live.it!!! ciao

    Commento di Elena Perletto
    Il 07/01/2009 alle 22:25

    sono la mamma di un ragazzo che ora ha 15 anni e fortunatamente ha superato la fase critica della scoliosi. Mi sono accorta che qualche cosa non andava quando faceva terza elementare; abbiamo consultando molti medici fino a riporre la nostra fiducia nel Dott. Atanasio di Milano. Mio figlio ha portato il corsetto cheneau per 3 anni iniziando con 18 ore al giorno (un altro ortopedico aveva prescritto milwaukee per 23 ore al giorno: è una bella differenza, no?) e nel corso degli anni, supportato da un intenso programma di ginnastica correttiva è potuto scendere fino a 10 ore la notte. E’ importante come il medico presenta il corsetto al paziente e ai genitori, tenendo conto anche dell’impatto psicologico: mio figlio si sentiva un legionario romano nella sua armatura e quasi ne andava fiero (si divertiva a fare scherzi del tipo: tirami un pugno in pancia più forte che puoi!, soprattutto a coloro che lo hanno preso in giro). Non ci sono sport consigliati o sconsigliati, ma sport che è meglio evitare di praticare a livello agonistico (equitazione e tennis) così mi ha detto il Dott. Atanasio: l’importante è che la colonna vertebrale sia ben sostenuta da una forte muscolatura. Ora mio figlio è “guarito” nel senso che i gradi di scoliosi sono trascurabili, pratica canottaggio a livello agonistico facendo pesi, corsa e remando tutti i giorni della settimana e la scoliosi con la ginnastica correttiva e il corsetto sono un ricordo.

    Commento di MAMMA ANNA
    Il 10/01/2009 alle 18:18

    CIAO SONO LA MAMMA DI UN BIMBO DI 4 ANNI, CHE HA UNA SCOLIOSI CONGENITA CON TRE EMISPONDILI UNA VERTEBRA A FARFALLA DOVUTA AL FATTO CHE LA QUARTA COSTOLA NON SI è FORMATA, E LA PRIMA COSTOLA PIU’ PICCOLA RISPETTO ALL’ALTRA. SINCERAMENTE NON MI HANNO MAI DETTO MIO FIGLIO QUANTI GRADI ABBIA. SO SOLTANTO CHE PORTA “LA CORAZZA” DA UN ANNO PER 20 ORE AL GIORNO. IL DOTTORE CHE LO SEGUE A GENOVA DICE “CI METTEREI LA FIRMA AFFINCHE’ SUO FIGLIO ARRIVI A 16 17 ANNI COSI'”.LORO VOGLIONO EVITARE GLI INTERVENTI. E SINCERAMENTE ANCH’IO. MA IO MI CHIEDO COME MAI DALLA STRUTTURALE NON SI è EVINTO NIENTE. O LA GINECOLOGA NON HA VISTO BENE ANCHE PERCHè LE HA CONTATE PURE LE 12 COSTOLE. SARA’ ANCHE DOTTORE MA NON SA CONTARE. E POI IN SEGUITO ANCHE IL PEDIATRA NON HA MAI RISCONTRATO NULLA NONOSTANTE IO MANIFESTASSI LA PREOCCUPAZIONE DI VEDERE UN DISLIVELLO LIEVE DEL BACINO. SAPETE COSA MI RISPOSE: “SIGNORA SE PURE CI FOSSE UN PROBLEMA, ADESSO NON POSSIAMO FARE NIENTE. QUANDO IL BAMBINO FARA’ 10-11 ANNI SE NE RIPARLERA’. ASSOLUTAMENTE NO ALLE RADIOGRAFIE PERCHè DAREMMO AL BAMBINO RADIAZIONI INUTILI”. VOI CHE AVRESTE FATTO, MI SENTIVO UN VERME A TUTTI I COSTI VOLEVO DARE RADIAZIONI INUTILI AL BIMBO, PER UNA MIA FISSAZIONE. A QUEL PUNTO DECISI DI DESISTERE. FINCHE’ DOPO UN ANNO DURANTE UN RICOVERO IN OSPEDALE, FECERO UN RX TORACE AL BAMBINO E LI’ PER CASO HO SCOPERTO TUTTO QUELLO CHE SENZA SAPERE AVEVO INTUITO, CHE C’ERA QUALCOSA CHE NON ANDAVA. RINGRAZIO DIO PER AVERMI DONATO UN BAMBINO CHE FORTUNATAMENTE TRA ALTI E BASSI SOPPORTA IL SUO CORSETTO UNIVALVA CHE LUI AMOREVOLMENTE CHIAMA CORAZZA. NON SO COME ANDRA’ A FINIRE SPERO BENE, MA LA COSA CHE PIU’ MI SPAVENTA è IL SUO RAPPORTO CON LE PERSONE A SCUOLA. ORA ALL’ASILO TUTTI I BAMBINI LO ADORANO ANCHE PERCHè HA UN BUON CARATTERE, E LO PROTEGGONO MA QUANDO CRESCERA’ E CAMBIERA’ SCUOLA? E CON LE RAGAZZINE HO PAURA CHE POSSA CAMBIARE CARATTERE. PERCHè FONDAMENTALMENTE è GIOIOSO. E QUESTO MI DA’ TANTA FORZA ANCHE PERCHè DICO SEMPRE SE PROPRIO DOVEVA SUCCERE QUALCOSA “MEGLIO QUESTO CHE UN’ALTRA COSA CI SONO TANTE MALATTIE INGUARILI”. QUESTO MI DA’ LA FORZA PER ANDARE AVANTI. ANCHE PERCHè CI SONO MOLTE PERSONE CHE NON CAPISCONO LA SERIETA’ DEL PROBLEMA QUANDO NON HAI VOGLIA DI VEDERE NESSUNO O MAGARI MANDI A QUEL PAESE TUO FRATELLO O TUA SORELLA. SI OFFENDONO NON CAPISCONO CHE FORSE L’HAI BUTTATA LI’, MA NEMMENO LO PENSAVI. D’ALTRONDE è UNA SCOLIOSI CHE VUOI CHE SIA. CIAO A TUTTI

    Commento di matsimo@live.it
    Il 11/01/2009 alle 15:00

    ciao anna sono anch’io una mamma di un bimbo di tre anni con la stessa problematica del tuo piccolo anche noi andiamo a genova e posso dirti che nelle tue parole c’è solo tanta verità se vuoi possiamo conoscerci scrivendoci e magari sfogarci un po’

    Commento di MAMMA ANNA
    Il 11/01/2009 alle 23:27

    CIAO MI FAREBBE PIACERE, MA COME FARE? TI DEVO SCRIVERE ALL’INDIRIZZO MATSIMO@LIVE.IT?

    Commento di matsimo@live.it
    Il 12/01/2009 alle 09:12

    ciao anna sì quello è l’indirizzo a cui tu puoi scrivermi. mi fa piacere che anche a te faccia piacere scambiare qualche pensiero. scrivimi quando vuoi ciao a presto…

    Commento di Team ISICO
    Il 12/01/2009 alle 15:12

    E’ proseguito uno scambio di mail riguardante lo SpineCor: riportiamo un estratto del testo di una mail perché contiene informazioni che possono essere utili per tutti

    Lo Spinecor è stato introdotto in Italia dal nostro gruppo proprio per poter garantire uno strumento meno invasivo del corsetto rigido e più efficace dei soli esercizi per casi selezionati in cui fosse preferibile una via di mezzo tra queste due terapie. Una curva di 20 gradi come già detto rientra ampiamente in questa indicazione. Ma l’entità della curva non è l’unico paramentro da tenere in considerazione. L’età ossea (non quella anagrafica) non deve essere troppo avanzata. Ogni ragazza ha i suoi tempi di sviluppo e di maturazione, pertanto è possibile che una ragazza di 13 anni sia troppo “vecchia” per lo Spinecor mentre una di 16 lo possa portare con successo (non ci risulta aver mai parlato di un limite prefissato a 12 anni). Quindi non è possibile dire a priori via blog o email se un caso sia idoneo ad essere trattato con lo Spinecor, ma questo deve essere verificato con una visita.
    La qualità di vita garantita dallo Spinecor è sicuramente superiore a quella di un corsetto rigido, e non ci sono problemi particolari per la sua gestione nella vita quotidiana, sia per le esigenze fisiologiche che per l’igiene personale. Si va in bagno, ci si lava e si mette e si toglie lo Spinecor autonomamente. Di norma, chi ha già provato il corsetto rigido preferisce lo SpineCor. In ogni caso si deve tenere presente che l’efficacia dello SpineCor è leggermente inferiore a quella del corsetto rigido (per questo lo riserviamo ai casi meno gravi), ma può diventare superiore se viene effettivamente portato di più (per ulteriore notizie in merito: http://www.isico.it/spinecor).
    Per quanto riguarda i rapporti con l’ASL, attualmente il Sistema Sanitario Nazionale non riconosce questo strumento che, come gli apparecchi per i denti, viene pagato dalle famiglie. La prescrizione e la realizzazione del corsetto Cheneau non comporta altri obblighi alle famiglie se non quello di effettuare il collaudo dello stesso in modo che il lavoro dell’officina venga correttamente retribuito. A differenza del corsetto rigido, inoltre, non è necessario cambiare lo Spinecor per esigenze di crescita, ma le fasce vengono semplicemente corrette e ritarate ogni 3 mesi e sostituite una per volta solo in caso di usura.
    Le ragioni per le quali lo Spinecor a volte non viene proposto da altri colleghi si possono ipotizzare: la non conoscenza della disponibilità di questa ortesi in Italia; il fatto che sia a pagamento; la non conoscenza dei risultati ottenuti e pubblicati in letteratura; la non fiducia in un’ortesi non rigida; la tendenza di ciascuno specialista ad usare sempre gli stessi corsetti (1,2 massimo 3) per gestire tutte le situazioni. Ognuno propone i corsetti di cui ha maggiore esperienza e fiducia ed evita strumenti che non è abituato a seguire. Dopo una pregressa esperienza sospesa a causa delle difficoltà di pagamento del sistema da parte del Sistema Sanitario Nazionale, lo Spinecor è tornato in Italia grazie ad ISICO e siamo attualmente gli unici operatori accreditati per l’Italia per questo strumento terapeutico. Questo perchè ciascuno di noi ha seguito 3 corsi di formazione con tutor accreditati ed esperti che hanno poi effettuato una costante supervisione per il primo periodo di utilizzo dello Spinecor.
    Per quanto riguarda i pronostici, nel campo della scoliosi è sempre molto, molto difficile essere precisi nelle previsioni, perché il trattamento è lungo e ci sono una serie di variabili che medico, terapista e tecnico ortopedico non possono gestire: un corsetto può essere perfetto dal punto di vista della capacità correttiva, ma se la ragazza non lo porta secondo le indicazioni non avrà il risultato; gli esercizi possono essere quelli più specifici ma se non vengono svolti regolarmente non servono. Quindi, tenendo conto di questo aspetto, possiamo dire che se i ragazzi seguono le indicazioni, possiamo prevedere i risultati con discreta approssimazione.
    Riguardo alla stabilità dei benefici del corsetto, il caso del corsetto rigido è molto diverso dal caso dello Spinecor. Chi indossa il corsetto rigido a tempo pieno, va incontro ad una progressiva perdita di muscolatura e capacità di sostegno attiva della schiena dato che questa si abitua ad essere sostenuta passivamente. Per ovviare a questo problema esistono gli esercizi specifici, che devono essere svolti regolarmente durante tutto il trattamento e che permettono in fase di abbandono del corsetto di ridurre drasticamente la perdita di risultato che è significativa invece in chi non ha mai fatto gli esercizi. A riguardo abbiamo presentato uno studio al congresso di SOSORT di quest’anno che è stato premiato come miglior lavoro di ricerca clinica e sarà a breve pubblicato per esteso sulla rivista “Scoliosis” (www.scoliosisjournal.com). Il funzionamento dello Spinecor è assolutamente differente, poichè non sostiene il tronco passivamente, ma stimola costantemente la ragazza che lo indossa a correggere la scoliosi. Quindi non si ha perdita di muscolatura (che anche in questo caso viene comunque rinforzata con esercizi specifici) e addirittura i dati pubblicati circa i risultati dopo 5 anni dalla rimozione dello Spinecor parlano di un ulteriore miglioramento dopo la fine del trattamento.
    Infine, i gibbi possono migliorare molto, ma questo aspetto è molto legato alla crescita residua: poca crescita significa meno margine di miglioramento.
    Speriamo di essere stati sufficientemente esaurienti, per quanto blog ed email non possano sostituire una chiacchierata a quattr’occhi.

    Commento di l.a.
    Il 17/01/2009 alle 13:29

    mio figlio porta il busto e dove ci sono le spinte non solo resta il segno rosso della spinta ma la parte è screpolata e poi è come se ci fossero tutti ponfi. vorrei sapere se succede anche ad altri.potrebbe essere una allergia?cosa fare?

    Commento di Stefano Negrini
    Il 17/01/2009 alle 18:00

    Gentile signora,
    ci potrebbe essere in effetti un’allergia (ponfi): lo porti a vedere dal tecnico ortopedico che le saprà dare dei suggerimenti. Si può anche ricoprire la spinta con materiale anallergico.
    La screpolatura invece potrebbe non voler dire nulla. In ogni caso, se dovesse mettere delle creme consigliate dal suo medico o da un dermatologo, chieda creme che comunque rinforzino la pelle e non siano emollienti, per evitare che la pelle si rompa sotto la spinta.
    Cordiali saluti.

    Commento di l.a.
    Il 17/01/2009 alle 20:55

    grazie mille del consiglio, sicuramente lo portero’ dal dermatologo. per quanto riguarda il busto mi hanno assicurato che è anallergico.

    Commento di alessandro
    Il 18/01/2009 alle 10:21

    Per Mamma Anna,
    anch’io ho avuto la stessa esperienza con il nostro pediatra che diceva di non preoccuparsi e che fino a 10/12 anni non si poteva far niente. All’età di 2,5 anni, dopo aver fatto delle visite specialistiche private, abbiamo scoperto che aveva una scoliosi infantile di 42° (il pediatra si è scusato dicendo che non avrebbe mai immaginato.. – bastava controllare la schiena come abbiamo fatto noi genitori per vedere che c’era qualcosa che non andava!!!). Comunque dopo una serie di visite assai sconcertanti (con vari medici che proponevano urgentemente 5/6 operazioni nell’arco di 4/5 anni) abbiamo preso una decisione di far mettere subito un corsetto (siamo andati all’estero…) e in pochi mesi siamo passati da 42° a 14 gradi!!! Il bambino la porta la sua “armatura verde” senza problemi 20 ore al giorno. La prossima visita fra 5 mesi a maggio

    Commento di E.B.
    Il 18/01/2009 alle 13:33

    Per l.a.
    Per le screpolature consiglio di fare delle strofinazioni con l’alcool che induriscono la pelle. Lo so sembra cruento ma assicuro che è efficace!

    Commento di laura
    Il 19/01/2009 alle 16:48

    Salve,vorrei sapere cosa consigliate per una scoliosi destro convessa dorso-lombare di 30° a 20 anni, ben allineata. Può ancora peggiorare? Servirebbe mettere il busto? Grazie,
    saluti

    Commento di MAMMA ANNA
    Il 21/01/2009 alle 09:54

    per Alessandro
    come vedo di incompetenti ce ne sono tanti. Ma è mai possibile che alcuni pediatri non sanno che esistono le scoliosi congenite? comunque ti faccio gli auguri per la prossima visita a maggio. forza Alessandro ce la faremo. Ciao

    Commento di michele e ileana
    Il 22/01/2009 alle 19:14

    Salve a tutti anche noi siamo i genitori di una bambina di 3 anni e mezzo. Dopo aver fatto delle radiografie per la tosse si è visto che c’è una scoliosi dovuta una malformazione congenita. Fatta visitare da un ortopedico a Trieste parla di possibile operazione perchè lui aveva visto che questa scoliosi era di 22 gradi. Questa operazione consiste nell’inserire dei ganci sulle vertebre e perciò è iniziato per noi un incubo.
    Ci siamo messi alla ricerca di qualche esperto e abbiamo trovato il centro Negrini di Vigevano e il bravissimo dottor Atanasio che sicuramente fa il suo lavoro con il cuore ci rassicura dicendoci che quei raggi erano fatti in modo errato e dopo averla visitata ci dice che la scoliosi non è grave come detto a Trieste, e ci rimanda a un prossimo controllo a giugno.
    Il nostro pediatra però non era contento perchè dice che non conosce il dottore Atanasio e ci consiglia di andare a Bologna al — dove viene visitata per nemmeno un minuto e decidono di mettere un busto per 8 mesi senza darci spiegazioni. Noi ci domandiamo ma chi è che ha ragione?

    Commento di MAMMA ANNA
    Il 23/01/2009 alle 11:49

    per Michele e Ileana. Ciao ragazzi, capisco il vostro incubo. Solo chi ci sta dentro vi può capire. Quando noi abbiamo scoperto tutto, il dottore dell’ospedale ci ha detto:-“Signori, io già so da genitore voi cosa farete. Ora uscirete da qua e inizierete a portare il bambino da 100 ortopedici, per confrontare se si trovano con le stesse parole. Io vi consiglio invece di portarlo direttamente a Genova e di fermarvi lì. Tanti dottori a volte possono confondere anche le idee”. Secondo me a volte è anche questione di fiducia, io lì mi sento tranquilla, anche perchè è comunque un ospedale a livello internazionale. Poi se dovesse andare qualcosa male, comunque secondo me ho portato il bambino da chi credevo migliore, senza stare con il rimorso di dire se sapevo lo portavo da un’altra parte. Il mio nuovo pediatra non è d’accordo che io vada fino a Genova (che dista da casa quasi 1000 km.) dice perchè andare fin lì ci sono altri ortopedici bravi che possono curare il bambino. Ma io non cambio e se poi qualcosa cambiando va storto,io ormai mi fido di quei dottori. L’importante è stare pure con la coscienza a posto, un rimorso del genere e chi se lo perdonerebbe. Io penso che un genitore nella maggior parte dei casi se lo sente quando è in buone mani o quando è il caso di provare da un’altra parte. ciao ragazzi

    Commento di matsimo@live.it
    Il 23/01/2009 alle 12:07

    Anch’io la penso come anna ed è tutto vero quello che hai scritto anche noi portiamo il nostro bimbo a genova dopo aver girato tanti ospedali il — mi è stato consigliato dai medici del — ormai è più di un anno che andiamo lì. E’ lì che mi sono sentita più sicura e so veramente di portare mio figlio da dei medici competenti, poi sai finchè va tutto bene sono tutti bravi. Ma il — su questo tipo di patologia è molto all’avanguardia ti saluto ciao

    Commento di MAMMA ANNA
    Il 23/01/2009 alle 14:38

    Per Michele e Ileana. Il mio pediatra, dopo la mia domanda sul perchè mi mandavano a Genova e non a Bologna, mi ha spiegato che a Bologna trattano la scoliosi in genere e sicuramente sono bravi, mentre a Genova trattano in particolare le scoliosi dovute alle malformazioni della colonna vertebrale. Perchè non vi informate su questo, potrebbe esservi d’aiuto. Ciao

    Commento di Stefano Negrini
    Il 23/01/2009 alle 15:10

    Gentile signora,

    Il suo Pediatra probabilmente conosce i Centri e non i singoli medici. Forse se avesse detto ISICO, che è la struttura cui appartiene il Centro Negrini ed in cui lavora il Dott. Atanasio, il Pediatra l’avrebbe riconosciuto. Ma anche così è possibile di no, infatti ISICO è nata “solo” nel 2003 da un progetto comune di alcuni specialisti di scoliosi (e di altre patologie vertebrali) che non si riconoscevano più nel trattamento della scoliosi prevalente in Italia (e nel mondo, Stati Uniti in particolare), che si sono progressivamente sbilanciati nel tempo sempre più a favore della chirurgia (vedi l’articolo scientifico), e volevano occuparsi in un modo scientificamente serio del trattamento conservativo della scoliosi, al fine di ridurre il più possibile il numero di pazienti che devono purtroppo arrivare all’intervento chirurgico (che per noi, come era sino a qualche anno fa per tutti, rimane il trattamento inevitabile solo quando tutto fallisce prima): l’intervento in caso di scoliosi è infatti un’artrodesi, ossia una fusione di tutte le vertebre, con perdita della funzione di mobilità della colonna. I nostri tassi di intervento chirurgico in scoliosi a rischio (tutte le scoliosi oltre i 30°), recentemente pubblicati su riviste internazionali, sono dello 0,9% – tra i migliori ad oggi pubblicati (vedi la figura dell’articolo).

    Da quando esistiamo stiamo inoltre producendo una serie di lavori scientifici per migliorare sistematicamente il nostro approccio e quello generale del mondo che si occupa di trattamento conservativo della scoliosi (siamo tra i fondatori di una nuova Società Scientifica – SOSORT, – la cui rivista si chiama proprio Scoliosis totalmente dedicata a questi problemi).
    Insomma, stiamo facendo del nostro meglio come ISICO, tutti insieme ed insieme ai colleghi che la pensano come noi in giro per il mondo, per trattare al meglio i pazienti (vedi anche i nostri principi, in cui crediamo fortemente), per ottenere i migliori risultati possibili, per migliorare nel tempo.
    In questa risposta ci sono una serie di riferimenti scientifici che possono certamente essere compresi dal suo pediatra, ma che possono con facilità essere visti anche da lei. Ovviamente tendere a lavorare al meglio non vuol dire garantire risultati, ma solo il massimo impegno possibile (come ha visto anche trasparire dall’opera del Dottore che l’ha visitata, e che è pienamente all’interno di questo modo di lavorare e pensare).

    Detto questo, ancora di più nel merito della questione ci sono ancora un paio di cose da dire: in questo campo purtroppo non esistono standard soprattutto nei casi meno frequenti (come la scoliosi congenita) e, come ha visto, le hanno prospettato tre soluzioni diverse in tre strutture di alto livello. Un genitore può solo raccogliere informazioni su chi lo ha visitato (per essere sicuro di non cadere in mani sbagliate), sapere come opera (questo arriva dalle informazioni raccolte e dall’esperienza personale), vedere come lavora (esperienza personale), e poi riporre la propria fiducia in un rapporto medico-paziente che è fondamentale.
    Auguri per qualunque scelta facciate, a voi ed alla vostra bimba.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 23/01/2009 alle 18:40

    In risposta all’intervento di mamma Anna, pubblichiamo un commento del dott. Negrini

    Commento di michele e ileana
    Il 23/01/2009 alle 18:44

    da michele e ileana voglio ringraziarvi di averci risposto. in base alla risposta del dott. negrini rispondo che andremo avanti con il dott. atanasio perche è l’unico che ha avuto un rapporto umano con noi facendoci anche parlare, cosa che gli altri non hanno fatto probabilmente non hanno capito come ci potevamo sentire e per me questo è importante e poi sul piano tecnico nessuno ha fatto una visita così accurata. l’unica cosa è che se il mio pediatra fosse in accordo con le mie scelte mi sentirei meglio ma lui resta nelle sue. grazie a mamma anna e a matsimo e spero di risentirci

    Commento di any
    Il 24/01/2009 alle 19:02

    ciao a tutti. Vorrei porre una domanda . Nel 91 sono stata operata di scoliosi con presenza di fissatori metallici dorso lombare che raggiungono il livello di l3. Oggi a 33 anni : protusione discale globale l4 l5 con ernia discale a maggior espressione postero mediana paramediana sinistra che determina una netta impronta sul sacco durale. Bulging discale a l5 s1. A quali conseguenze potrei andare incontro se decidessi di affrontare una gravidanza? Ringrazio tutti di cuore e mando un grosso bacio a tutti coloro che stanno lottando con questo problema.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 26/01/2009 alle 16:18

    Cara Any,
    il tipo di immagini radiologiche da te riportate non hanno un particolare significato clinico, ossia ci possono essere senza dare alcun sintomo, oppure dare anche problemi importanti. Quindi, se non hai dolori specifici, non ci sono neanche grossi problemi con la gravidanza. Invece è molto più importante l’intervento, perchè arrivando sino ad L3 ci sono solo due livelli liberi che devono sopportare tutto il movimento della colonna e tutto il carico durante la gravidanza e… soprattutto dopo. Durante la gravidanza infatti la pancia ed il feto contribuiscono al sostegno della colonna, dopo il fisico è ancor più in difficoltà ed il peso è meno ergonomico (nel senso che aumenta ed oltretutto non è così vicino alla colonna come prima). In questo senso è fondamentale fare un lavoro di rinforzo e di sostegno della colonna in mani esperte di scoliosi.
    Auguri per te e per la tua gravidanza

    Commento di any
    Il 27/01/2009 alle 08:23

    GRAZIE PER LA RISPOSTA SOPRATTUTTO PER L’IMMEDIATEZZA CON CUI VI RIVOLGETE. vORREI PERO’ UN ULTERIORE CHIARIMENTO. fARE UN LAVORO DI RINFORZO E SOSTEGNO DELLA COLONNA IN MANI ESPERTE COSA VUOL DIRE? SA DOTTORE QUESTA NON SAREBBE LA MIA PRIMA GRAVIDANZA IO HO GIA’ 2 BAMBINI PER CUI SE LA MIA COLONNA POTREBBE ANDARE INCONTRO A SERI PROBLEMI IO VALUTEREI BENE LA SITUAZIONE. LA RINGRAZIO ANCORA E COMPLIMENTI PER IL VOSTRO LAVORO

    Commento di Stefano Negrini
    Il 28/01/2009 alle 11:25

    Gentile signora,
    nessun rischio di seri problemi (o meglio, non significativamente più di qualunque altra donna della sua età). Poi, chiaramente, non è questa una valutazione medica perchè solo la visita consente di avere tutti i dati a disposizione…
    Rispetto agli esercizi, il consiglio è sempre quello (come riportato più a lungo anche in altri interventi di ISICO sul blog) di rivolgersi a un Centro specializzato nella terapia della scoliosi dell’adulto, che imposti esercizi di stabilizzazione e mirati al recupero del cedimento posturale evitando qualsiasi tipo di esercizio o terapia mobilizzante. In questo senso, interessante penso che sia l’articolo appena pubblicato dalla rivista Scoliosis.
    Cordiali saluti

    Commento di Fabio Zaina
    Il 28/01/2009 alle 11:32

    Cara Laura,
    30 gradi sono la soglia di attenzione per la scoliosi, il limite oltre in quale ci potrebbero essere dei problemi di mal di schiena o di peggioramento. I peggioramenti, qualora dovessero verificarsi, sono molto lenti, mezzo grado o un grado all’anno, e di solito sono poco probabili alla tua età e più frequenti verso la menopausa. Quindi il primo consiglio che ti posso dare è di tenere la tua scoliosi sotto controllo a scopo puramente preventivo, facendo una visita all’anno con un esperto di scoliosi. In questo modo sarà possibile individuare tempestivamente ogni possibile peggioramento e approntare le misure necessarie a bloccarlo.
    Per quanto riguarda il corsetto, non ha molto significato se pensato per ridurre i gradi di scoliosi, poichè alla tua età normalmente la crescita ossea è finita. Può avere invece un senso nel caso in cui la tua scoliosi sia molto evidente e tu voglia migliorare l’aspetto estetico.
    Cordiali saluti

    Commento di barbara
    Il 30/01/2009 alle 00:11

    Questo messaggio è così significativo che abbiamo deciso di spostarlo nella sezione Interventi del blog

    Lo Staff di ISICO

    Commento di deborah
    Il 30/01/2009 alle 15:43

    ciao a tutti, ho 24 anni e sono diventata mamma da 15 mesi ho purtroppo un problema di cifosi trascurata
    per mancanza di volontà da parte mia, hanno provato tutti a curarmi all’età di 14 anni ma mi sono sempre rifiutata a mio discapito, ovviamente. adesso vorrei porre rimedio avete qualche consiglio .…

    Commento di deborah
    Il 31/01/2009 alle 13:27

    nel mio post precedente mi è scappato un errore
    ho 26 anni nn 24 ….ciao a tutti spero di avere una risposta presto

    Commento di barbara
    Il 02/02/2009 alle 10:50

    Grazie per l’importanza che è stata data al messaggio precedentemente scritto. Spero che possa essere veramente utile. L’ho scritto con tanta rabbia, è racchiuso un pezzo della mia storia; sì, solo un pezzo perchè da poco è stata aperta un ferita che pensavo, invece, fosse guarita. E così si ritorna indietro, sbagliando ancora, ma si sa la mente non dimentica. Leggendo ciò che si scrive su questo sito, ci si rende conto che è tutto vero. Le paure, i dubbi, i consigli sbagliati dati da chi non si dovrebbe intromettere. Si capisce che lavorate bene; cercate di entrare nella mente delle persone, senza lasciare nulla di nebbioso, si sente l’impegno che ci mettete, l’aiuto che date continuamente; tutto è spiegato non come un’enciclopedia medica ma un’enciclopedia umana… perchè tutti parlano, ma pochi sanno parlare.

    E così con la fantasia, per trovare conforto, ho pensato che fosse come un gioco, un SuperMario un po’ particolare. Il gioco inizia senza darci avviso; non giocando si possono perdere molti punti oppure se il gioco è facile nè si guadagna nè si perde. Se si gioca si possono guadagnare tanti punti e solo se è molto duro se ne può perdere qualcuno. Ci vengono date delle istruzioni, anche quelle di chi ci vuole far perdere. A volte non le capiamo o non le leggiamo bene. E’ un gioco a tempo. Può capitare che smettiamo di giocare perchè il gioco è complicato e non ci piace, le pile si scaricano. Il tempo continua a scorrere, ma se riprendiamo a giocare e il tempo non è scaduto, possiamo recuperare qualche punto. Ogni gioco è diverso dall’altro, facile o difficile, ma le regole di base sono le stesse. Alla fine appare il punteggio finale, forse diverso da come lo volevamo. Abbiamo però imparato che se inizia un altro gioco dobbiamo giocare sino alla fine.

    Così anche io voglio fare l’ultima manche di questo gioco. E non posso non farlo, la ferita rimarrebbe aperta per sempre, rivivrei questa situazione per la terza volta. Non me lo posso permettere, non sarebbe umano.

    Auguro tanta fortuna a tutti…e questa volta tanta fortuna la auguro anche a me.
    Grazie

    Commento di alessandra
    Il 03/02/2009 alle 16:46

    ciao a tutti sono alessandra, avevo lasciato 1 messaggio giorno 01/01/09……ero disperata perche la my schiena era ad “s” e dovevo subire 1 intervento x aggiustarla…. oggi finalmente la mia schiena è dritta…. giorno 20/01/09 ho subito l’intervento k mi ha cambiato la vita……da 1 lato l’ha cambiata in senso positivo perchè finalmente nn porterò + il corsetto….dall’altra in senso negativo perche nn potrò fare tutto quello k facevo….ma cerco di accontentarmi….i primi giorni sono stati pesanti e brutti…ma ora cammino, mi alzo e mi seggo da sola….insomma ogni giorno miglioro…..nn abbiate paura e se dovete fare 1 intervento del genere fatelo

    Commento di Stefano Negrini
    Il 10/02/2009 alle 09:15

    Gentile signora,
    in età adulta è solo possibile agire con degli esercizi specifici per evitare ulteriori peggioramenti, perchè un corsetto non ottiene risultati eccezionali e provoca marcati fastidi a causa della rigidità dell’età adulta; ho anche visto però personalmente una signora di 38 anni, disposta a grossi sacrifici, che ha voluto a tutti i costi il corsetto ed ha ottenuto un ottimo risultato estetico (che era quello che lei voleva). Ma non basta un corsetto qualunque…
    Per i dolori invece va benissimo della buona attività fisica di carattere generale. Il nuoto non è meglio di altri sport (anzi, per la cifosi proprio non è granchè utile, anche se ovviamente non è controindicato); la cosa migliore è scegliere quello che lei riesce a fare con continuità.

    Commento di Alberto
    Il 14/02/2009 alle 23:59

    Buonasera a tutti, sono un ragazzo di 33 anni. Scrivo dopo aver letto la risposta al problema posto da Deborah. Anch’io ho una ipercifosi o meglio un dorso curvo giovanile che purtroppo ho trascurato. Ho recentemente fatto una visita ortopedica, il medico mi ha prescritto un ciclo di ginnastica posturale che sto per iniziare. Vorrei poter fare qualcosa di più per correggere il mio problema, anche se fortunatamente non ho dolori di alcun tipo.
    Mi ha incuriosito la vicenda della signora di 38 anni che ha ottenuto buoni risultati con un corsetto…vi sarei molto grato se potreste darmi qualche informazione in più in merito.Di che tipo di corsetto si tratta? a chi posso rivolgermi? Ci sono centri specializzati? anch’io sarei disposto a fare qualche sacrificio pur di porre rimedio alla situazione.
    Vi ringrazio anticipatamente.

    Commento di MAMMA ANNA
    Il 23/02/2009 alle 12:43

    gentile dott. NEGRINI, ho sentito dire che le scoliosi congenite, in genere sono accompagnate anche da problemi cardiaci e renali. Sinceramente sono un po’ preoccupata perchè a Genova durante il ricovero oltre alle radiografie e alla risonanza magnetica, hanno fatto anche un ecografia pelvica e renale, dove fortunatamente era tutto a posto. Ora le chiedo, quale tipo di esame andrebbe fatto per accertare che non ci siano problemi anche al cuore?
    Il bambino in genere dice di sentirsi stanco, gli fanno male le gambe e i piedi. Quando usciamo a piedi qualsiasi punto di appoggio va bene per sedersi. E quando lo esorto a camminare lui mi risponde che è stanco. Credo che non si tratti di capricci perchè non mi chiede di essere preso in braccio vuole solo riposare. Il bimbo ha 4 anni. Grazie dell’attenzione anticipatamente.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 26/02/2009 alle 08:26

    Gentile signora
    i problemi cardiaci di solito sono talmente importanti che vengono scoperti addirittura prima della scoliosi, alla nascita. Comunque, esprima i suoi dubbi al pediatra che per prima cosa ausculterà il cuore e poi eventualmente richiederà un ECG, o un Eco o un consulto cardiologico secondo quanto sarà più appropriato. Tenga presente che di certo chi l’ha seguita sinora avrà preso in considerazione la cosa e quindi avrà già deciso che non c’era necessità di ulteriori valutazioni.
    Attenzione a un’altra cosa: a volte i ragazzi che percepiscono di avere una difficoltà di salute tendono a cercare i cosiddetti vantaggi secondari alla patologia, e se i genitori cadono nella trappola e sono troppo protettivi non consentono al figlio uno sviluppo appropriato dal punto di vista fisico e/o psicologico. Una volta che si è tranquilli sulle condizioni fisiche di fondo, chi ha una scoliosi, anche congenita, è un ragazzo assolutamente normale, la cui schiena deve essere curata, ma che non deve essere messo in una campana di vetro.
    Auguri

    Commento di sandraf1988
    Il 02/03/2009 alle 16:30

    Gent.mo dott. Negrini,
    Le chiedo se è possibile agire con corsetto sulle scoliosi medie per ridurne i gradi(non considerando nè il miglioramento per l’estetica nè per altri problemi) quando lo sviluppo osseo è terminato e la crescita è finita. In generale si sente dire che questo non è possibile e che i gradi possono diminuire solo se si è ancora in crescita.
    Le chiedo perciò se Lei personalmente ha visto scoliosi che sono diminuite dopo essere state trattate con corsetto superati i vent’anni. E che finito il trattamento hanno mantenuto tale miglioramento. In un sito internet ho visto che ci sono dei casi come questi,e allora mi chiedo se ciò che viene scritto corrisponda o no alla realtà…e se questo è veramente possibile, allora sono tutti pazzi i medici che dicono che non si possono avere miglioramenti???

    La ringrazio anticipatamente,
    Cordiali saluti,
    Sandra

    Commento di laura
    Il 07/03/2009 alle 21:05

    sono la mamma di una ragazza di quasi 14 anni, è stata diagnosticata una scoliosi all’età di 8 anni e da allora è iniziato il nostro percorso, inizialmente ha portato il milwaukee per poi passare ad un busto meno invasivo lyonese, è stata ingessata per ben tre volte, l’ultima volta fine 2007 inizio 2008 per cercare di fermare il peggioramento da ultime lastre fatta a gennaio 2009 risulta marcata scoliosi ad “S” destro-convessa in sede dorsale media con fulcro su D7 e sinistro-convessa al passaggio dorso-lombare, il bacino è sovraslivellato a sinistra di pochi mm. con curva di 50° (forse anche più di 50° visto ultimo peggioramento) visto il continuo peggioramento il medico ci ha parlato di intervento anche se si potrebbe provare ancora con il gesso ma non ci assicura miglioramenti. l’intervento ci spaventa e tanto ma ci è stato spiegato che a non farlo potrebbe avere problemi respiratori. E’ il caso di provare ancora con il gesso per poi continuare con il busto o l’intervento sarà una conclusione inevitabile vista la sua curva?

    Commento di Stefano Negrini
    Il 09/03/2009 alle 13:05

    Gentile signora
    non le ho risposto subito perchè stavamo proprio ultimando una ricerca per un Congresso che si terrà a Lione (se vuole maggiori dettagli: http://www.sosort-lyon.net) nel prossimo maggio in cui presentiamo un lavoro sull’argomento. Abbiamo proprio valutato i risultati finali della terapia con corsetti dopo la fine della crescita (da termine maturazione ossea sino ai 20 anni di età) in un gruppo di 25 pazienti con curve tra i 25 ed i 50 gradi (Abstract). Il 48%
    dei pazienti sono migliorati di almeno 5°, così come è migliorata l’estetica. Ovviamente caso per caso si deve valutare e poi decidere. Nella nostra esprienza abbiamo trattato pazienti anche più anziani, ma più ci si allontana dalla fine della crescita e peggiori sono i risultati. Ci siamo posti un limite intorno ai 25 anni, e comunque ci vuole una condivisione del paziente delle possibilità e dell’impegno richiesto dal trattamento (che dura dai due ai tre anni).

    Commento di Stefano Negrini
    Il 10/03/2009 alle 09:01

    Gentile signora,
    A volte di fronte alle scoliosi superiori a 50 gradi ci si può solo arrendere, soprattutto se sono cosi’ aggressive come quelle con cui sta combattendo sua figlia. L’importante e’ sapere di avere tentato tutto il possibile. Di avere portato il corsetto come prescritto, di avere fatto gli esercizi che non fanno miracoli ma possono dare quei pochi gradi di miglioramento in più’ che a volte fanno la differenza. E comunque con 50 gradi di scoliosi non e’ obbligatorio operarsi (non lo e’ mai, in realtà…) e si può insistere sino in fondo a curarsi, sapendo pero’ che si dovrà poi farlo tutta la vita. Legga gli altri nostri interventi sul blog circa la chirurgia, e le testimonianze delle ragazze/signore già operate. La aiuteranno. E soprattutto non si scoraggi. Mai. Auguri a lei e sua figlia.

    Commento di Gaetano Passavanti
    Il 12/03/2009 alle 16:05

    Salve, dopo diversi controlli fatti qualche anno fa adesso con una rm fatta a seguito di lombalgie recenti, scopro di avere a L1-L2 protrusione discale, a L2-L3 bulging discale, L3-L4 protrusione disc circonferenziale eccentrica per prevalenza intraforaminale; L4-L4 piccola ernia post mediana-paramediana con est intraforaminale responsabile del conflitto con il sacco durale e la rad spinale L5 emergente; L5-S1 ernia post- paramediana che lambisce il sacco durale e la radice spinale S1 emergente. Non ho ancora parlato con un medico, mi sento terrorizzato al di là del fatto che devo consultare uno specialista, mi dite qualcosa sul mio stato e su cosa dovrei fare? Grazie infinite

    Commento di Michela
    Il 15/03/2009 alle 02:35

    Mio figlio di 10 anni ha il suo corsetto da circa 10 giorni, per una ipercifosi.
    Non lo ha ancora accettato, non riesce a dormire la notte, si alza dieci volte pregandomi di toglierglielo. Io non mollo, ma non riesco a convincermi che sia la soluzione giusta.
    Abbiamo sentito diversi ortopedici, sono state fatte, sulla stessa radiografia, misurazioni molto diverse tra loro, chi diceva che sarebbe sufficiente la rieducazione motoria, chi ha sostenuto che era praticamente necessario il gesso…alla fine una gran confusione e il corsetto senza sapere se è davvero necessario. E così è molto più dura da far digerire al bambino (e alla mamma!!).
    I dubbi sono anche altri: servirà davvero o gli rovino l’adolescenza per non ottenere alcun risultato ( il papà ha fatto un percorso simile, senza grandi risultati); e dal momento che tutto si basa sugli “angoli”, misurati su una lastra, chi mi dice che quella lastra è stata fatta nella maniera giusta, intendo dire che se al bambino viene detto di stare dritto, quella curvatura cambia, e tanto…la radiografia è un esame realmente “oggettivo” o dipende dal tecnico che la esegue? E ancora: una struttura esterna rigida non indebolisce la muscolatura, con la conseguenza che quando lo toglie si piega ancora di più?
    E l’aspetto psicologico: cosa pesa di più sui due piatti della bilancia, l’ipercifosi o anni di corsetto, sentendosi diverso dagli altri, vergognandosi nello spogliatoio della palestra e, inutile negarlo, preso in giro dai compagni?
    Sarà che non sono convinta, sarà che non ci rassegniamo…non so bene cosa fare!

    Commento di Fabio Zaina
    Il 17/03/2009 alle 16:41

    Cara Signora Michela,

    il suo punto di vista e le sue preoccupazioni sono più che sensate e legittime. La radiografia è e dovrebbe essere solo uno strumento di valutazione e non l’unico parametro per valutare un problema alla colonna.
    E’ vero che la postura influisce sul risultato ma solo in parte. E poi come per tutte le misurazioni , anche quelle radiografiche hanno un errore di misura soprattutto se le valutate da operatori diversi.
    Ciononostante, permettono di ricavare informazioni utili, che dovrebbero integrare le misurazioni prese durante la visita. Il corsetto (se ben confezionato e ben portato) è un trattamento efficace anche se dal punto di vista psicologico è sicuramente un trattamento invasivo che deve essere ben ponderato.
    Tuttavia anche una marcata ipercifosi può essere destruente dal punto di vista dell’autostima, e abbiamo molti pazienti che a 20-30 o 40 anni vengono a chiederci di portare un corsetto perché non sopportano più di essere curvi.
    Tutto questo per dirle come le variabili in gioco siano molteplici e andrebbero valutate nel loro complesso.
    L’unico vero consiglio che mi permetto di darle, da genitore più che da medico, è di fidarsi di chi le ha dato l’impressione di pensare realmente alla salute di suo figlio e non solo alle radiografie.

    In bocca al lupo

    Commento di Lella
    Il 17/03/2009 alle 16:42

    In risposta alla mamma del bimbo con ipercifosi voglio dire che mia figlia ha portato un corsetto per tre anni e mezzo per una forma di ipercifosi. All’inizio è stata molto dura ma un poco per volta si è abituata sia al fastidio del corsetto sia ai commenti delle persone. Portandolo con regolarità i risultati sono stati eccellenti ed ora che l’ha tolto da quasi un anno la sua schiena è perfetta. Lo “stare dritti” quando glielo si dice non significa che il ragazzo possa mantenere a lungo la posizione corretta ed il corsetto è essenziale per agire sullo scheletro e sulla cuneizzazione delle vertebre. Ovviamente andrebbe associata attività sportiva per rinforzare la muscolatura. Un incoraggiamento a resistere!

    Commento di emanuela
    Il 17/03/2009 alle 17:09

    mia figlia di 13 anni fra pochi giorni inizierà a portare un corsetto cheneau per almeno 21 ore al giorno.
    Avrei bisogno di alcune risposte:
    – può procurare dolore?
    – si riesce a dormire?
    – si può nascondere bene con i vestiti?
    – si può partecipare ad un campo scout?
    Ho tante altre domande, ma soprattutto tanta paura, che non voglio trasmettere a mia figlia, ma confido che con il tempo le cose si possano superare. grazie a chi mi risponderà

    Commento di Errico
    Il 19/03/2009 alle 18:36

    Buonasera,
    sono il papà di una ragazzina di 15 anni, abbiamo fatto fare delle radiografie a nostra figlia che lamentava dei fastidi alla schiena, mi ha appena chiamato mia moglie che è stata dal dottore di famiglia per far esaminare i risultati del referto, purtroppo non ha saputo dare spiegazioni in merito dicendo di avere lo studio pieno e di rivolgersi a un ortopedico
    Volevo chiedere se c’era qualcuno che può indirizzarmi sul da farsi per questo tipo di referto:
    RX RACHIDE CERVICALE
    Inversione della fisiologica lordosi al 3° medio distale.
    RX RACHIDE IN TOTO SOTTO CARICO
    Scoliosi a largo raggio sinistro-convessa del tratto di passaggio dorso-lombare.
    lieve rotazione del bacino in senso orario.

    grazie a voi tutti un papà preoccupato

    Commento di Daniela
    Il 19/03/2009 alle 21:21

    Buonasera a tutti! Sono una felice e realizzata ragazza che ha la scoliosi da quando aveva 13 anni e che secondo quei macellai degli ortopedici avrebbe dovuto mettere un busto ortopedico o subire un’operazione alla colonna!!!! La mia vita invece ha subito una svolta radicale: ho conosciuto il metodo Bertelè (derivato dal metodo Mezierès), approccio che mi ha permesso di buttare il busto nel cassonetto e fare una bellissima vita come tutte le ragazze della mia età. Forse chi prescrive un corsetto non si rende lontanamente conto di cosa significhi. Io sono stata fortunata a conoscere —- e dico a tutti i genitori di figli con scoliosi o cifosi: NON METTETE BUSTI AI VOSTRI FIGLI! Non rovinate la vita ai vostri figli…

    Commento di emanuela
    Il 19/03/2009 alle 21:40

    sono sempre la mamma preoccupata per la figlia di 13 anni. La settimana prossima iniziamo il percorso corsetto Cheneau, chiedo a tutti voi consigli e trucchi per superare al meglio il prossimo periodo.
    Siamo arrivati a dover prendere questa decisione dopo 4 anni di controlli, osteopati, fisiatri e ginnastica posturale. Purtroppo dall’ultima radiografia si è visto un peggioramento, sommata ad una crescita di 10 cm in un anno. L’impatto con l’ortopedia è stato traumatico e ci siamo arresi al corsetto. Speriamo di avere la forza di superare questa prova. grazie a tutti

    Commento di migliaccio nunzia
    Il 19/03/2009 alle 21:42

    ciao ho un bimbo di tre anni che porta un corsetto per 23 ore al giorno ma nelle ultime settimane si è formata una piaga da decubito che curo con una pomata al cortisone volevo chiedere se era successo a qualcuno e soprattutto cosa si può fare visto che il corsetto lo deve portare perchè la sua scoliosi è di 40 gradi grazie

    Commento di maria
    Il 20/03/2009 alle 17:37

    buon giorno, vorrei rispondere a Daniela, sono la mamma di una ragazza di 16 anni, ho scoperto la scoliosi di mia figlia quando lei aveva 10 anni, non ho avuto il coraggio di metterle il busto e cercando una soluzione alternativa mi sono rivolta alla dott.ssa Bertele’, mia figlia ha seguito la terapia per 4 anni durante i quali la sua scoliosi è peggiorata dai 18° iniziali a quasi 40°, io non so cosa sarebbe successo se lei avesse messo subito il corsetto, forse sarebbe peggiorata ugualmente o forse no, so solo che ad un certo punto mia figlia non voleva più neppure mettere il costume perchè si vergognava del gibbo e della sua schiena, da circa un anno e mezzo mi sono rivolta al dott. Atanasio che ha saputo convincere mia figlia a mettere il corsetto ed anche se non lo mette sempre per le ore prescritte è migliorata tanto, mette magliette strette nelle ore di libertà e va in piscina con gli amici infatti il gibbo è quasi completamente sparito. Con questo non voglio dire che la Dott.ssa Bertelè ed i suoi terapisti non facciano un buon lavoro però forse non è per tutti, vedo mia figlia molto più serena ora con il corsetto.

    Commento di emanuela
    Il 20/03/2009 alle 22:26

    buonasera, ringrazio in anticipo chi mi potrà dare qualche chiarimento sull’anello ascellare che ho saputo mia figlia dovrà applicare al corsetto cheneau.
    E’ difficile da mettere e togliere, si vede con i vestiti,dà fastidio quando si è sdraiati per dormire?

    Vorrei rispondere al commento precedente.
    Anche noi abbiamo aspettato prima di accettare il consiglio dell’ortopedico all’uso del corsetto e nel frattempo abbiamo fatto ginnastica correttiva non con la dottoressa Bertelè,Comunque anche mia figlia si è aggravata e alla fine non abbiamo più potuto scegliere. Grazie per le risposte che mi darete sul corsetto Cheneau e sull’anello ascellare.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 23/03/2009 alle 09:04

    Gent.mo Sig Errico,
    in effetti la cosa migliore è rivolgersi ad un medico esperto di patologie vertebrali in modo che possa valutare sia sua figlia che gli esami e darvi le risposte più appropriate.
    Cordiali saluti.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 23/03/2009 alle 18:52

    Cara Daniela,
    se a 13 anni mi avesserò detto di portare un corsetto perché altrimenti la mia schiena sarebbe diventata storta, mi avrebbe fatto male quando fossi diventato grande o che addirittura un giorno mi avrebbero dovuto operare mi sarebbe crollato il mondo addosso, avrei pianto e mi sarei disperato. Se poi avessi trovato un medico che mi avesse detto che il corsetto non serve a niente, anzi, che fa solo danni, che la scoliosi si può “guarire” facendo solo degli esercizi ed affrontando i propri disagi psicologici come reazione avrei provato una grande rabbia nei confronti di chi mi aveva terrorizzato parlandomi di corsetto o peggio intervento, bollandolo come incapace e macellaio, proprio come hai fatto tu. La tua reazione da un punto di vista emotivo e soggettivo è perfettamente condivisibile. Bisogna però fare un po’ di considerazioni generali, perché nonostane molti aspetti oscuri riguardanti la scoliosi, su alcune cose i dati sono più che certi.

    – La scoliosi è GENETICA, NON PSICOLOGICA! Ad oggi sonostati individuati più di 30 geni che sono coinvolti nell’esordio e nel progresso della scoliosi. E’ vero che la maggior parte dei ragazzi affetti da scoliosi mostra dei disagi psichici, soprattutto se porta il corsetto. Bisogna però ricodare che la scoliosi generalmente diventa evidente al momento dello sviluppo puberale, e in quel periodo quasi tutti i ragazzi mostrano qualche disagio psicologico legato ai cambiamenti del loro corpo e al disagio talvolta presente nel rapporto con i coetanei.

    – L’evoluzione della scoliosi si basa su principi meccani, che seguono leggi ben precise e documentate. Pertanto le scoliosi di una certa entità NON hanno alternativa al sostegno esterno fornito da un corsetto (come hanno riportato anche le testimoniante delle mamme che dopo anni di metodo Bertelè hanno dovuto far indossare alle proprie figlie il corsetto). D’altro canto, ci sono anche scoliosi lievi che pur non trattate o trattate in modo inadeguato non peggiorano. Il problema è che oggi nessuno è in grado di predire con certezza quale singolo caso evolverà e quale no.

    – Ad oggi, non è stato pubblicato alcun dato sull’efficacia del metodo Bertelè nel trattamento della scoliosi nè da parte di chi l’ha inventato nè da parte di chi lo applica. Pertanto oggi la sua validità scientifica è pari a quella della pranoterapia, alla Macumba, e della lettura della mano per la previsione del futuro. Al contrario, esistono molti studi che dimostrano l’efficacia di esercizi diversi da quelli proposti nel metodo Bertelé e dei corsetti. E il trattamento con corsetto è raccomandato dalle linee guid Italiane e da quelle di SOSORT (la società scientifica degli esperti di scoliosi di cui fa parte lo staff di ISICO) per le scoliosi di una certa entità.

    – Il metodo Bertelè si basa sugli esercizi del metodo Mézières. L’unico studio che è stato pubblicato fino ad oggi sull’applicazione del metodo Mézières ha dimostrato che tale metodo fa peggiorare la scoliosi invece di curarla. Infatti, anche sul sito Italiano del Metodo Mézières la scoliosi NON VIENE CONSIDERATA TRA LE PATOLOGIE DA TRATTARE CON TALE METODO. Su tale base, fino alla pubblicazione di nuovi dati, è dimostrato che il metodo Bertelè è dannoso per la scoliosi e quindi assolutamente da evitare.

    – Tutte le metodiche di esercizi che hanno scientificamente dimostrato la loro efficacia nella cura della scoliosi hanno dei limiti, nel senso che se la curva è troppo importante non possono da soli arrestarla. Per tali curve è indispensabile il corsetto.

    – La scoliosi necessita di essere monitorata oltre che con le visite, che sono fondamentali, anche con le radiografie (minimo una all’anno, ma all’estero la prassi è una ogni sei mesi). La radiografia infatti permette di vedere come stanno crescendo le vertebre e di misurare l’entità della curva. Secondo il metodo Bertelè invece le radiografie non vengono effettuate. E capita spesso che i ragazzi vengano seguiti per anni e rassicurati salvo poi scoprire per il dubbio di una mamma che preferisce far fare una radiografia che le cose in realtà non vanno bene come sembra da fuori e che la scoliosi è peggiorata. E a volte lo si scopre troppo tradi per porvi rimedio.

    – Sicuramente la terapia con il corsetto non è bella, anzi. Di questo sono pienamente convinto. Ma oggi, purtroppo, non esiste la pillola che cura la scoliosi, e neanche il metodo miracoloso. Esistono ragazze straordinarie che fanno grandi sacrifici per portare il corsetto e fare gli esercizi e che spesso ottengono ottimi risultati. Dico spesso perché purtroppo a volte la scoliosi è troppo forte per qualsiasi trattamento, ma per fortuna questi casi sono proprio rari.

    In bocca al lupo a te, Daniela, nella speranza che tu non abbia brutte sorprese, e in bocca al lupo a tutte le ragazze coraggiose che sono costrette dalla scoliosi a diventare donne un po’ prima del tempo.

    Fabio Zaina

    Commento di Stefano Negrini
    Il 23/03/2009 alle 18:53

    Cara Daniela,

    la gioventù è bella perchè ti fa vedere tutto bianco o tutto nero: purtroppo la vita non è proprio così. Gli esercizi non sono bianchi, il corsetto non è nero.
    Ti voglio spiegare una cosa: io non farei mai vestire di plastica mia figlia se non fosse assolutamente necessario; ma se andasse fatto per il suo bene, allora non esiterei un secondo. A noi non interessa come curiamo la scoliosi, anzi ti dirò di più, non ci interessa curare la scoliosi. A noi interessa curare delle ragazze che hanno la scoliosi. Questo vuol dire che siamo continuamente alla ricerca del mezzo meno invasivo possibile per ottenere il miglior risultato possibile.

    Quando ho cominciato questo lavoro ho imparato a mettere il corsetto solo sulla base del rischio di peggioramento, o a fronte di un peggioramento già avvenuto. Quindi, mettevo il corsetto anche a curve abbastanza lievi. Poi ho cominciato a pensare con la mia testa e mi sono chiesto: perchè devo curare la scoliosi? Risposta: se crea danni. Allora: quando la scoliosi crea danni? Che ne so io, so solo che i pazienti non sentono niente! L’unica risposta ci poteva venire dalla letteratura scientifica: ho cominciato a studiare ed ho trovato che la scoliosi può dare danni estetici (che si vedono ad occhio nudo, ma sono anche soggettivi, nel senso che la stessa estetica crea problemi a qualcuno ed a qualcun altro no), ma soprattutto può creare problemi per il resto della vita quando supera i 30° (probabile) o i 50° (sempre). Da qui, ho cambiato prospettiva ed oggi prescriviamo i corsetti con questi limiti ben in testa: non vogliamo far soffrire nessuna ragazza un minuto di più del necessario. Ma il necessario, per la salute, si fa.

    Gli esercizi: ci crediamo fermamente. Non sono solo un complemento utile, sono una terapia indispensabile. Solo che non tutti gli esercizi sono uguali (come non lo sono tutti i corsetti – ci sono cilici poco utili e ci sono corsetti ben fatti e che correggono). Quando ho cominciato a lavorare non c’erano prove scientifiche che gli esercizi facessero bene: oggi le abbiamo e noi di ISICO abbiamo contribuito molto a studiare e verificare cosa servisse e cosa no (vedi le pubblicazioni). Ma proprio perchè cerchiamo di lavorare in scienza e coscienza, non abbiamo nemici. Ossia non ci sono terapie vietate. Facciamo solo quello che ha dimostrato di servire, nel modo meno invasivo possibile (cioè finchè possibile la terapia meno invasiva: ecco perchè abbiamo re-introdotto in Italia il Sistema SpineCor – per evitare corsetti rigidi tutte le volte che si può). Quindi, finchè si può esercizi, ma quando non si può più corsetto; finchè si può corsetto elastico (Sistema SpineCor), quando non si può più corsetto rigido; finchè si può corsetto rigido 18 ore al giorno, quando non si può più 23 ore. Abbiamo abolito il gesso, ma solo perchè abbiamo un corsetto che può stare al suo posto (e un corsetto si toglie per far la doccia, con il gesso non la si fa per mesi). Per farti un esempio, abbiamo fatto una ricerca specifica per vedere se le terapie manuali (certamente più confortevoli e piacevoli) potevano essere utili per la scoliosi, ma abbiamo dovuto scartarle perchè non ci sono prove che serva: questo solo per confermarti che siamo aperti a qualunque terapia, purchè serva.

    Proprio perchè nella tua splendida gioventù vedi tutto in bianco e nero, Daniela ti invito a riflettere su una cosa. Su che base puoi affidare la tua salute ad una persona qualunque? Sulla base della fiducia, certo. Ma la fiducia a chi si può dare? Solo a chi parla bene? Solo a chi è molto convincente? Solo a chi ti dimostra saggezza, attenzione e solidarietà? Questi sono tutti valori, e noi qui in ISICO cerchiamo di coltivarli, ma crediamo fermamente che ci si debba confrontare con altri aspetti che devono essere alla base del nostro lavoro: la scienza, la verifica dei risultati, la crescita professionale continua. Pensiamo che un paziente si possa fidare solo di chi si pone nell’ambito della scienza, ossia di chi propone terapie che hanno dimostrato di funzionare sulla base di ricerche formali e non sulla base della semplice esperienza di ciascun professionista. L’esperienza infatti è estremamente fallace, perchè ciascuno di noi vede solo i suoi successi (i pazienti che stanno bene e che tornano) e non sa nulla dei suoi insuccessi, perchè i pazienti che stanno male o peggiorano non ritornano da lui. Noi di ISICO facciamo il massimo possibile per garantire di lavorare sulla base della scienza, ma non sempre è così per tutti i professionisti, soprattutto in questo settore.

    Per anni la medicina è andata avanti solo sulla base della tradizione, ed ancora oggi (che abbiamo gli strumenti per fare e conoscere scientificamente) molti continuano a comportarsi in questo modo. Questo dovrebbe valere ormai solo per le terapie alternative, o complementari. Ma di fatto questa distinzione non ha più senso, perchè anche nell’ambito delle terapie alternative e complementari ci sono persone che seguono la scienza. Oggi avrebbe più senso chiamare medicina tutto ciò che si muove in ambito scientifico, con verifica dei risultati, e “non scientifico” tutto il resto. Ed un paziente dovrebbe fidarsi solo di chi si muove in ambito scientifico: tra questi non ci sono i Metodi, che per definizione sono basati sulle idee del loro inventore, che spesso è persona carismatica e di grandi capacità, ma questo non basta. Mézi`res, Souchard (o Rieducazione Posturale Globale, o Campo Chiuso, o Posturale), Bertelè, Pancafit, Sohier, ID (Istituto Duchenne) sono solo alcuni dei Metodi confrontatisi con la scoliosi sulla base delle idee di chi li ha inventati e non sulla base delle conoscenze scientifiche. Per carità, potrebbero anche servire, ma da anni siamo in attesa della pubblicazione dei loro risultati, e non li abbiamo ancora visti…

    Quindi, Daniela, non assolutizzare la tua esperienza. Può darsi che per te fare solo gli esercizi, quegli esercizi, possa andare bene, può darsi che non peggiorerai e che starai benissimo. Te lo auguro con tutto il cuore. Cerca solo di fare in modo di cadere in piedi (oggi per la scoliosi e in futuro per qualsiasi problema di salute avrai), verificando se quello che ti viene detto corrisponde alle conoscenze scientifiche del momento. Difficile oggi che ci sia qualcuno che ha scoperto la cura della scoliosi (e di qualunque altra malattia) che fa solo lui ed i suoi “discepoli” e nessun’altro… E comunque, non pensare che la tua soluzione sia quella giusta per tutti: fai un torto a te stessa, alla tua intelligenza, ed a tutti quelli che con tanta fatica e sofferenza affrontano i loro percorsi terapeutici nel modo migliore possibile.

    Con affetto

    Stefano Negrini

    Commento di Stefano Negrini
    Il 23/03/2009 alle 18:54

    Cara signora
    questa domanda va posta al suo ortopedico o al tecnico che eseguirà il corsetto. Noi non usiamo l’anello ascellare, quindi non so che cosa risponderle. Questo per confermare ancora una volta che un corsetto non è il nome che ha, ma è quello che il singolo medico ed il singolo tecnico ortopedico hanno concordato, sistemato e definito negli anni. Quindi, anche la tollerabilità, così come l’efficacia, varia da team un terapeutico all’altro… E’ dura da capire perchè siamo abituati ai farmaci che sono sempre uguali in qualunque farmacia si vada in Italia ed all’estero. Ma per i corsetti non è mai così: è sempre un’opera d’arte individuale dove ci devono essere degli ottimi artisti che rispettano le regole del gioco (vedi questo fondamentale articolo).
    Auguri a sua figlia per il trattamento.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 23/03/2009 alle 18:55

    Attenzione signora: le pomate al cortisone spesso non sono la cosa migliore: dipende da come è questa piaga da decubito, e come è composta questa pomata al cortisone, nel senso che tutte le creme emollienti non aiutano la pelle di chi porta il corsetto. Si deve usare qualcosa che rinforzi la pelle prima che si rompa e qualcosa che ne faciliti la riparazione più rapida possibile se la pelle si è rotta (spesso in questi casi si deve “scaricare” il corsetto, in modo che non shiacci troppo in quel punto). E’ bene parlarne anche con il tecnico ortopedico (ed il medico) che la segue, più che un medico generico o anche uno specialista ma non abituato ai corsetti.

    Auguri a lei e suo figlio

    Commento di emanuela
    Il 24/03/2009 alle 08:37

    gentile dott. negrini, la ringrazio della risposta.
    Entro la settimana inizieremo questa nuova avventura, probabilmente avrò altre domande da porle. Per ora la cosa che mi preoccupa di più è capire quale sarà il livello di autonomia di mia figlia .
    Cercherò le risposte nel blog condividendo con altri questa esperienza.
    grazie ancora
    emanuela

    Commento di Stefano Negrini
    Il 24/03/2009 alle 14:56

    Gentile signora,
    Non esiste “il” corsetto Cheneau, ma esistono “i” corsetti Cheneau. Sono tanti quanti sono i medici prescrittori ed i tecnici ortopedici realizzatori. Sono tutti personalizzati.
    Nella mia lunga esperienza ne ho visti, accanto a quelli ben fatti, alcuni tollerabilissimi ma inefficaci, alcuni molto efficaci ma importabili, altri che non erano né efficaci né tollerabili.
    Fare un corsetto è fare un’opera artigianale. Lei può dire che ha un mobile del ‘600, ma questo non dice nulla di più di quanto dica che porta un Corsetto Cheneau. Tutto sta all’attenzione ed alla cura con cui il corsetto viene realizzato, nonchè alle parole con cui è stato prescritto e con cui è stato consegnato e collaudato.
    Guardi i consigli della principale Società Scientifica del settore, SOSORT .
    Tra l’altro, esistono due categorie di Cheneau: quello più “vecchio”, che noi ancora usiamo, che è il più tollerabile. Quello più nuovo, detto anche “Cheneau 2000”, che noi non usiamo perchè più visibile sotto i vestiti e generalmente meno tollerato dai pazienti.
    Quindi le risposte che posso abbozzare sono:

  • non dovrebbe dare dolore, ma fastidio che si prolunga per qualche
    giorno ma che poi dovrebbe passare del tutto
  • dopo le prime notti, si dovrebbe poter dormire tranquillamente
    senza problemi (alla fine della terapia i nostri pazienti fanno
    fatica a dormire senza…)
  • si dovrebbe poter nascondere bene sotto i vestiti, se ben fatto e
    se chi lo costruisce e collauda presta attenzione a questo
    dettaglio considerato a torto secondario da alcuni
  • ho avuto diversi pazienti che hanno partecipato senza problemi a
    cose molto più impegnative di un campo scout

    Tutti i condizionali non sono tali per i corsetti che facciamo noi, ma sono tali se si guarda al panorama del territorio nazionale.
    Come fare a trovare il team giusto? Per questo ci sono i consigli citati sopra di SOSORT: chi gestisce così il trattamento lavora bene, chi non lo fa è meno probabile che faccia il meglio possibile e che ottenga i migliori risultati.
    Cordiali saluti e soprattutto non abbia paura: è con la conviinzione di tutti che si ottengono i risultati… Auguroni a lei e sua figlia

  • Commento di emanuela
    Il 24/03/2009 alle 18:05

    gentile dottor negrini, la ringrazio di cuore per la sua risposta così completa.
    speriamo che passi tutto bene e in fretta.
    speriamo anche di poter andare al campo scout
    la terremo informata.
    saluti
    emanuela

    Commento di Traverso Corrado
    Il 25/03/2009 alle 12:41

    Egregio Dr Negrini
    prima di venire da Voi per una visita inutilmente (uso questa parola perchè ho già effettuato altre visite cambiando Medico in ambito ASL e mi hanno fatto capire di andare dal medico curante senza visitarmi ma prescrivendomi un antidolorifico), primo perchè ho 85 anni ed il viaggio sarebbe affaticante, secondo ho la cifoscoliosi dall’età di 12 anni iniziando con un busto di gesso, quindi a 28 anni ho portato il busto in tela con stecche di ferro, arrivato a 84 dopo tante sofferenze e medicine e dolori ora mi sento come se il busto fosse diventato una scatola che contiene tutti gli organi e quest’ultimi mi soffochino, il ventre compresso dal busto s’è abbassato diventando a pallone e ciò porta altre conseguenze, come rendere difficile la respirazione, rendere difficile il camminare.
    Il mio è uno sfogo, ma vorrei dire a tutti quei genitori che prendono alla leggera la cifoscoliosi che è un male immenso specialmente quando s’incomincia ad invecchiare. GRAZIE E CHIEDO SCUSA

    Commento di manuela
    Il 27/03/2009 alle 21:37

    Sono la mamma di una bimba di 5 anni alla quale è stata diagnosticata una scoliosi congenita. La mia bambina soffre di una cardiopatia (per fortuna non grave) e il dott. Atanasio ci ha parlato di una relazione tra problemi di scoliosi e cardiopatie. Io ho riferito la cosa al cardiologo di mia figlia che invece non ritiene che esista nessuna relazione tra le due cose. A me però piacerebbe approfondire l’argomento e mi interesserebbe saper se esistono lavori scientifici in proposito. In caso affermativo sarebbe infatti importante che i bambini cardiopatici venissero sottoposti ad uno screenig per permettere una diagnosi precoce del problema.
    Grazie e saluti

    Commento di emanuela
    Il 30/03/2009 alle 08:58

    gentile dottor Negrini, desidero ringraziarla della serenità che mi ha trasmesso nella sua risposta che mi ha permesso di affrontare meglio e con più calma i primi giorni dell’avventura cheneau. Mia figlia è riuscita a dormire e ad affrontare il mondo esterno con sicurezza .
    Speriamo di continuare bene così .
    grazie ancora
    emanuela

    Commento di Mery
    Il 03/04/2009 alle 17:37

    ciao a tutti.. è la prima volta ke entro su questo blog..leggendo tutti questi commenti mi sono sentita meno sola..ho letto commenti di molte ragazze della mia età, molte ragazze ke hanno lo stesso mio problema, molte ragazze ke soffrono in silenzio proprio come me..io mi kiamo mery e ho 15 anni, il 2 settembre del 2008 la mia vita è cominciata a cambiare, in tutti i sensi, ho fatto 1 visita ortopedica e il dott mi ha detto ke dovevo portare subito un busto e ke dovevo smettere di “BALLARE”, io ballo da 7 anni, per me la danza nn è un passatempo ma molto di +.. la danza è la mia vita e appena mi hanno detto ke avrei dovuto smettere di ballare è come se mi sia crollato il mondo addosso..vorrei poter dire a tutte le ragazze ke portano anche loro un busto ke devono farsi forza ma nn ce la faccio, nn ce la faccio perchè anche se è da 6 mesi ke porto 1 busto ancora ci soffro.. ancora ci sto male.. per fortuna ho accanto degli amici veri ke mi consolano e mi tirano su di morale.. dovrei portare il busto 24h al gg e il dott mi ha detto di nn torglierlo mai, ma io sto continuando ancora a ballare (togliendo il busto) vorrei sapere se continuando a ballare peggiorerei solo le cose… aspetto vostre risp..

    Commento di sandro36
    Il 03/04/2009 alle 22:50

    Salve, ho 72 anni e da circa 7 soffro di dolori alle gambe schiena circolazione che sempre mi gonfiano gambe e mani. Dopo varie terapie senza risultati se non per brevissimi periodi, (l’ultima di cortisone) l’esame di risonanza magnetica al rachide lombo-sacrale rileva questo: Raddrizzamento del rachide lom con scomparsa della fisiologica lordosi, senza scivolamenti patologici dei metameri in esame.Modeste alterazioni artrosiche diffuse sui contorni somatici vertebrali antero-laterali. Lo speco vert è di ampiezza normale. Angioma osseo nel corpo di L4 enel corpo di L1. Presenza di una lacuna ossea marginale sul bordo postero-laterale dx del corpo di L3 sul versante dello spazio intersomatico sottostante, di probabile natura post chirurgica. I dischi L3-L4, L4-L5 ed L5-S1 sono parzialmente degenerati; il disco L5-S1 e’ nettamente ridotto di spessore. Il disco L3-L4 presenta modesta protrusione circonferenziale; si associa un’ernia discale di aspetto laminare sottoligamentosa e centrale che risale in alto addossata al muro somatico post.di L3. Il disco L4-L5 presenta ampia protrusione circonferenziale che in sede intraforaminale sx assume l’aspetto di un’ernia laminare comprimente parzialmente la radice nervosa contigua. Nei limiti il cono midollare e la cauda equina. Il neurochirurgo ha detto che potra’ intervenire chirurgicamente solo su un’ernia. Sarei lieto di un suo giudizio. La ringrazio vivamente per la risposta. Sandro.

    Commento di giuseppe zingaro@libero.it
    Il 05/04/2009 alle 11:30

    io avrei un po’ di problemi alla colonna vertebrale mi chiamo Giuseppe sono di Andria Bari operato di ernia lombare nel 1996 oggi ho una protrusione sempre di quell’ernia ho rifatto nel 2000 un’altra risonanza e mi hanno confermato che ho 2 ernie lombari e altre 3 cervicali ho 46 anni e nei ultimi 10 ho avuto dolori alla schiena di tutti i tipi poco spesso mi blocco completamente colpo della strega sono a portata di mano crampied altro cosa posso fare grazie

    Commento di carmen
    Il 11/04/2009 alle 10:07

    BUONGIORNO…………DOTT………….VORREI SAPERE SE ALLA MIA ETA POSSO SOSTITUIRE LE MIE BARRE.DI HARRINGTON… DUNQUE L’INTERVENTO E’ AVVENUTO 27 ANNI FA……… E L’ANNO SCORSO HO AFFRONTATO UN ALTRO INTERVENTO DI STENOSI LOMBARE. E CMQ, IL MIO MEDICO MI HA DETTO CHE NN TERRO’ TROPPO COSI’… INFATTI I DOLORI MI STANNO FACENDO DIVENTARE PAZZA ….. SI’ PROPRIO COSI’ + DI UN’ORA NN POSSO + STARE IN PIEDI…. COSA MI CONSIGLIA DI FARE ……..IO QUESTA VOLTA HO PAURA . MENTRE SAREI TENTATA PUR DI NN AVERE DOLORI E POI MI SENTO UNA BUONA A NULLA .. DI AVER SEMPRE BISOGNO CHI MI FA LA SPESA E TUTTE LE ALTRE COSE IO CHE ERO UN LEONE . ORA SONO SENZA FORZE ……..MENO MALE CHE MIO MARITO MI CAPISCE MA……………CE QUALCUNO CHE CAPISCE COSA PROVO ….COSA DEVO FARE
    X FAVORE CONSIGLIATEMI. IL PUNTO E’ CHE NN HO TANTA DISPONIBILITA’ X ANDARE AVANTI ED INDIETRO X L’ITALIA E POI ANCHE SE VOLESSI NN CE LA FACCIO …..VORREI UNA RISPOSTA X RASSICURARMI SE E’ POSSIBILE. GRAZIE DI CUORE

    Commento di babette
    Il 12/04/2009 alle 17:45

    buongiorno,

    ho 21 anni e porto il busto di gesso da tre mesi. un inferno perchè non posso nemmeno lavarmi, sono completamente impedita a muovermi, tra l’altro vivo sola e questo è un grossissimo impedimento per me dato che spesso non esco perchè non riesco a vestirmi bene e lavarmi, oppure cado a terra perchè scivolo su qualcosa che non vedo dato che ho anche il collare.

    il mio ragazzo la prima volta che mi ha visto con il busto di gesso si è messo a ridere e mi ha mollata dicendomi che ero ridicola. comunque questo non è importante, il punto è che la settimana prossima lo tolgo e mi metteranno il milwaukee con il collare e la mentoniera a trazione massima! lo dovrò portare 24 ore su 24 per un anno, o almeno così ha detto il dottore,

    vorrei capire meglio che cosa implica la mentoniera, non trovo delle immagini su internet. è tipo un appoggio sul mento..ma potrò parlare bene? il dottore ha detto che forse dovrò anche mettere un apparecchio in bocca e non potrò aprirla del tutto.

    la mentoniera e il collare mi faranno stare con lo sguardo fisso in alto?

    sono terrorizzata

    per favore qualcuno mi risponda

    scusate lo sfogo

    Commento di Aury un po’ preoccupatina
    Il 13/04/2009 alle 16:50

    Volevo chiedere delle informazioni a voi che siete medici…
    Dunque: io, ovviamente, ho la scoliosi, e alle misurazioni fatte su rx verso settembre risultava di 20 gradi. Da gennaio ho cominciato a portare il corsetto “come si deve”, anche a scuola. Scrivo perchè vorrei capire la causa di un dolore che talvolta mi prende un punto tra il “fondoschiena” e la parte iniziale (la lombare) della schiena, dolore non forte ma estremamente fastidioso, di quei dolori che partono da un punto ma poi si irradiano e ti “addormentano”, non so come dire, la parte interessata. Questo dolore (che, mi sono dimenticata di specificare, è a DESTRA mentre io ho una scoliosi convessa SINISTRA in zona lombare) si affievolisce quando premo sulla parte interessata. Ecco, non so se mi sono spiegata bene. Leggendo qua e là, mi sono accorta che altre persone con la scoliosi talvolta hanno questo tipo di “dolore-fastidio”, e mi sono fatta una certa idea che ciò possa dipendere, per esempio, dai nervi che vengono tipo compressi o non so cos’altro. Ma siccome io non sono medico, e voi sì, vorrei farmi dare un giudizio. In particolare vorrei sapere:questo dolore dipende dalla deviazione o dalla rotazione? Ed è giusta la mia idea sul fatto che c’entrino i nervi? Ma, soprattutto, questo vuol dire che la mia scoliosi in realtà è più grave di quello che sembra?
    Grazie mille per l’interessamento, e complimenti per il blog che aiuta molte persone.

    Commento di federica
    Il 14/04/2009 alle 12:12

    Ciao, mi chiamo Federica, ho 15 anni. Da poco ho scoperto di avere una scoliosi dorsale destro convessa di 18°, lombare sinistra di 18-20° e anche un po’ di cifosi. Ho avuto il menarca a quasi 12 anni, volevo chiedervi se dovrei mettere il busto. Io spero di non doverlo mettere ma vorrei non peggiorare e se si può migliorare! grazie ciao

    Commento di anna
    Il 17/04/2009 alle 12:19

    Salve Dottor Zaina l’ultima volta che vi ho scritto è stato per una bellissima notizia, che purtroppo si è trasformata in una brutta…..la mia gravidanza era un falso allarme….. oggi vi scrivo per farvi sapere che sono sempre la stessa, non ho ancora fatto la visita che mi consigliaste non m’importa pi di nulla vivo la giornata lavoro e casa lavoro e casa…..Certo il pensiero sempre lo stesso di avere un figlio, mi sono affidata a Dio lui saprà cosa sia giusto e cosa sbagliato …….Grazie alle vostre raccomandazioni sto benissimo grazie al blog grazie a tutti voi…….io sono contentissima di come sono……aspetto solo il mio angelo che DIO MI MANDERA’. GRAZIE DOTTOR ZAINA A TUTTI COLORO CHE HANNO BISOGNO DI ESSERE RASSICURATI APRITE IL CUORE AL SIGNORE DIO, PERCHE’ LUI POSSA APRIRE IL SUO A VOI………CIAO A TUTTI ANNAAAAAA………..…

    Commento di Stefano Negrini
    Il 20/04/2009 alle 18:15

    Cara Mery,

    intanto è possibile ballare (ma anche fare molti altri sport) anche con il busto (vedi il filmato). Lo so, non è la stessa cosa, ma meglio che niente.

    Poi, i mesi in cui si deve portare il corsetto a tempo pieno passano in fretta ed a quel punto potrai riprendere a farlo con tranquillità nelle ore senza corsetto. E’ però importante che il medico che ti cura lo sappia, in modo che si possa aggiustare il trattamento: in questi casi a volte è necessario portare un po’ di più il corsetto.

    Per noi di ISICO però è meglio continuare a fare le cose che piacciono, purchè ci si curi bene e si porti bene il corsetto e si faccia bene la ginnastica che compensa gli effetti negativi del corsetto.
    Sappiamo che non tutti la pensano così, ma i vantaggi psicologici e morali dell’attività preferita consentono spesso di affrontare con maggiore serenità e tranquillità i tanti sacrifici che una cura per la scoliosi impone.

    Detto questo, Martina curati! Stai attenta perchè se la scoliosi poi non va bene ci si potrebbe trovare in grossa difficoltà, e l’alternativa al busto (l’intervento) non è certo una passeggiata. Poi, per carità, si affronta tutto. Ma un breve periodo di sacrificio durante la crescita cos’è in confronto a non avere più l’uso della schiena (nel senso del movimento) per il resto della vita?

    Forza!

    Commento di Stefano Negrini
    Il 22/04/2009 alle 13:30

    Cara Carmen,
    da quello che descrivi hai assolutamente bisogno di fare degli esercizi che potenzino la tua muscolatura e ti consentano di affrontare la vita quotidiana con meno difficoltà. Anche se sei stata operata i muscoli hanno un ruolo fondamentale per aiutarti. Purtroppo dopo un intervento la ginnastica proposta spesso è solo in scarico, da distesi, per paura delle conseguenze. Questo capita in mani non esperte e non abituate a situazioni come la tua. Se vuoi, siamo sicuramente disponibili ad aiutarti con l’esperienza che da anni ci consente di affrontare casi come il tuo con ottimi recuperi di qualità di vita. I nostri protocolli consentono, con una presenza ogni tre mesi a Milano, di essere curati al meglio ed essere restituiti alla propria vita di madre impegnata nella quotidianità. Ci sono certamente anche altri che lo possono fare in Italia, ma spesso si fermano di fronte alla complessità della situazione e sono troppo prudenti per inesperienza, non riuscendo in questo modo ad essere veramente utili.
    Auguri
    PS: togliere le barre non risolverebbe la situazione…

    Commento di Stefano Negrini
    Il 22/04/2009 alle 13:34

    Cara Babette
    la descrizione delle tue sofferenze mi colpisce. Non so che cosa tu abbia, non so perchè tu stia affrontando questa cura: come sempre tutto sta in un bilancio costi/benefici. Se il problema è grave allora forse è questa l’unica strada. Se il problema è meno grave forse ci sono alternative. Di certo lo spirito con cui affronti la cosa è cruciale… Direi che le informazioni le devi chiedere al tuo medico, che ti deve ascoltare e rassicurare, altrimenti tutto diventa più difficile. La mentoniera normalmente ha un appoggio ioideo, ma dal fatto che ti dicano che devi mettere anche un apparecchio protettivo allora forse pensano proprio ad un appoggio mentoniero. Non so che dirti per aiutarti al meglio senza sapere particolari sulla tua situazione…
    Auguri

    Commento di Stefano Negrini
    Il 22/04/2009 alle 13:39

    Cara Aury, cara Federica
    vi accomuno nella risposta perchè per ripondere alle vostre domande ci vuole per forza una visita medica.
    Per il dolore, le cause possono essere molte. Se il fastidio non è marcato, Aury allora aspetta il prossimo controllo. Se è forte, chiedi di anticipare la visita.
    Per il tipo di terapia, i fattori che incidono sono molti. Federica probabilmente sei verso la fine della crescita e non dovresti più peggiorare anche senza far nulla; inoltre 18° in età adulta non sono un problema. Ma solo con la visita si può decidere e consigliare al meglio…

    Commento di Salvatore Atanasio
    Il 27/04/2009 alle 08:13

    Gentile Signora
    prima ancora delle evidenze scientifiche, l’esperienza clinica ci aveva mostrato una correlazione fra malformazione di organi interni e possibili difetti vertebrali. Parlando in generale, in buona parte dei casi di anomalie congenite la problematica che interviene nello sviluppo del feto ha carattere regionale, cioè coinvolge più strutture presenti in un determinato distretto anatomico. A livello toracico alle malformazioni delle vertebre dorsali possono essere associate (in circa il 10% dei pazienti) malformazioni cardiache di varia gravità, a livello lombare (dal 25 al 33% dei casi) la correlazione è con anomalie congenite dell’apparato urinario. Nel 35% dei pazienti con scoliosi congenita sono presenti anche anormalità del midollo spinale e del tronco encefalico ( situato nella sua parte superiore che si raccorda con l’encefalo).
    Il riferimento bibliografico di quanto su riportato è il recente articolo “Congenital scoliosis: management and future directions” che è una review, cioè un po’ il punto della situazione, la summa delle conoscenze scientifiche sull’argomento.
    Ora, considerando che, sempre in medicina, e in particolare nella scoliosi, le migliori probabilità di successo si hanno quanto più precoce sia la diagnosi, è di fondamentale importanza essere a conoscenza di queste possibili correlazioni e rimandare allo specialista se si sospetta una deformità rachidea. Per nostra parte anche noi a volte richiediamo un ecocardiogramma o un’ecografia renale in presenza di scoliosi congenita toracica o lombare, anche se, nella maggior parte dei casi, le anomalie sono già state diagnosticate, vuoi perchè associate a patologie gravi, vuoi perchè l’uso di routine di accurate ecografie in età fetale costituisce di solito un filtro sufficientemente valido.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 30/04/2009 alle 08:28

    Cara Anna,
    mi spiace per la delusione delle ultime notizie, ma sono sicuro che si tratta solo di un contrattempo.
    Per il resto, il consiglio resta quello di fare una visita di controllo.
    In bocca al lupo

    Commento di Nicoletta
    Il 30/04/2009 alle 22:31

    Salve a tutti scrivo da sant’antioco provincia di Cagliari.
    Anch’io voglio raccontare la mia bellissima esperienza fatta nel lontano 1982. Dopo 9 anni di sofferenze busti ginnastiche sbagliate sono arrivata da Prof. P. avevo 18 anni una scoliosi-lordosi di 36 gradi con gibbo stavo molto male la mia cassa toracica si chiudeva lentamente, ero solo da operare, e così il 21 febbraio 1982 feci l’intervento, ho la stecca. Lì dentro quel reparto ero la meno grave c’era tanta sofferenza ma anche altrettanto amore attenzione da parte di tutto il personale Prof. P. con tutto il suo seguito di medici bravissimi. I gessisti tutti simpaticissimi e sempre pronti a scherzare e farci ridere. Ho sofferto molto ma oggi alla soglia dei miei 45 anni sono felice ho fatto due gravidanze senza nessuna difficoltà lavoro a casa e in negozio sto bene .
    Oggi qui mi viene data una grande opportunità RINGRAZIARE TUTTI DA PROF P. I SUOI MEDICI INFERMIERE/I TUTTI INDISTINTAMENTE
    GRAZIE
    NICOLETTA PAU

    Commento di Annamaria
    Il 07/05/2009 alle 12:45

    Sono la mamma di una ragazzina di quasi 13 anni che da 14 mesi indossa il corsetto lionese 24 ore al giorno! Abbiamo scoperto la scoliosi nel febbraio 2008, era di circa 24° (curva lombare) e 20° (curva dorsale), che poi è peggiorata arrivando a circa 30° e 22° nell’ultimo controllo radiografico di gennaio 2009. In questo anno trascorso, mia figlia è cresciuta di 20 cm., passando da 1.60 a 1.80! A ottobre è arrivato anche il menarca! Sono 14 lunghi mesi di corsetto, 2 ore di piscina e 3 di ginnastica correttiva a settimana, ma mia figlia è serena. Ha accettato di portare il busto e insieme lo consideriamo un trattamento di bellezza! Nonostante il peggioramento i medici sono fiduciosi, il peggio (forse) è passato! Speriamo! Adesso l’unico problema è la pelle sotto il corsetto, soprattutto sulla pancia, con l’arrivo del caldo è arrossata e spero che non si laceri. Se qualcuno sa darmi qualche consiglio l’accetto volentieri. A tutte le ragazze e a tutte le mamme che vivono la nostra esperienza faccio un in bocca a lupo, vi abbraccio, la vita è bella e non sarà certo la scoliosi o il corsetto a rovinarcela!!! Auguri di cuore
    Annamaria

    Commento di emanuela
    Il 07/05/2009 alle 19:25

    Ciao,noi stiamo vivendo una storia simile, da 40 giorni un corsetto cheneau per 21 ore. Anche per mia figlia la situazione è peggiorata dopo una crescita di 11 cmm in poco tempo, e non si è ancora sviluppata… 1,70 a 13 anni appena compiuti. Comunque hai ragione non sarà un corsetto a farci perdere fiducia. Per la pelle sotto il corsetto, abbiamo risolto con una t-shirt in microfibra leggera senza cuciture con la mezza manica,
    quelle di tipo sportivo che usano i ciclisti e ogni sera facciamo un impacco con l’alcool e usiamo una crema a base di ossido di zinco che dovrebbe indurire la pelle.
    La cosa che forse ci mancherà di più sarà il mare, ma dovrebbe riuscire ad andare al campo scout con le sue amiche . Questo sarebbe un bel traguardo ed è la cosa cui tiene di più. In ogni caso non ti preoccupare perchè le ragazze sapranno reagire e usciranno da questa storia, che è temporanea, più forti e più sicure di loro stesse e poi sicuramente con un “gran fisico”.
    Soprattutto vorrei incoraggiarti a leggere i messaggi di questo blog, perchè è veramente di grande aiuto.
    ciao auguri a presto Emanuela

    Commento di eleonora
    Il 06/06/2009 alle 22:06

    un anno di corsetto lionese, s italica: d. 35, l. 26. 14 anni. 6 mesi fa ho notato una cresta del bacino un po’ più sporgente. adesso si nota molto. vedo mia figlia deformarsi in quel corpo ch’era bellissimo. cosa c’è che non va? AIUTO

    Commento di mi risponda presto
    Il 08/06/2009 alle 22:58

    ho l’appuntamento fissato con il dr. — il — a — x mia figlia di 14 a. porta il lionese da un anno. qualke miglioramento sulla rotazione (d.35, l.26), ma da qualche mese si sporge un lato del bacino, ultimamente ancora di più. nella mia più completa ignoranza…può essere il busto? credo che nel bacino il diametro da un lato è più corto e, inoltre, le aste ant. e post. ,viste frontalmente non sono in linea. sono molto preoccupata, mi aiuti.eleonora da agrigento

    Commento di Begonio Lina
    Il 10/06/2009 alle 14:02

    buongiorno,
    ho 31 anni, ho fatto una radiografia alla colonna vertebrale con esito:
    alterazioni degenerative spondilartrosiche, osteofiti marginali somatici, ridotta ampiezza L5/S5.
    Cosa mi consigliate? Vivo in provincia di Napoli a chi posso rivolgermi? al piu’ presto eseguiro’ una TAC.
    in attesa di una risposta ringrazio e porgo i miei
    saluti
    grazie

    Commento di Fabio Zaina
    Il 15/06/2009 alle 20:02

    Cara Signora,

    difficile rispondere al suo post sul blog, senza aver visto sua figlia e il corsetto che sta indossando. Quelle che si possono fare sono solo ipotesi di carattere generale: è possibile che la scoliosi stia spingendo, e che il corsetto, pur se ben costruito, non sia sufficiente a contenerlo. Potrebbe essere un problema di dosaggio: anche il corsetto più efficace, se non è portato per un corretto numero di ore, non è in grado di opporsi alla scoliosi. Potrebbe anche essere un’attenzione sempre crescente posta su quello che all’inizio sembrava un piccolo difetto e che oggi sembra un’asimmetria enorme.

    Molte possono essere le ipotesi. Ma la risposta la può avere solo da chi sta seguendo sua figlia. Parli con lo specialista che vi sta seguendo, per sapere da lui se effettivamente c’è qualche problema oppure se le cose stanno andando meglio di come sembra a lei.

    Purtroppo non possiamo aiutarla più di così via email, non possiamo darle la risposta che cerca, ma solo qualche spunto di riflessione. Ma l’invito a lei e a sua figlia è a tener duro, e avere pazienza e fiducia.

    In bocca al lupo.

    Commento di g p
    Il 21/06/2009 alle 21:27

    sono stata operata di scoliosi 20 anni fa con relativa barra di harrington dopo 1 anno ho dovuto rifare un intervento per toglierla volevo sapere se si puo fare ancora qulche cosa per ridurre i gradi di scoliosi

    Commento di carlo
    Il 09/07/2009 alle 00:43

    salve a tutti… inizio col dire che 3 anni fa a mia moglie e’ stata diagnosticata un’ernia discale espulsa. il medico specialista disse che dovevamo operare subito .. tutto ok. si e’ sentita rinascere.. dopo circa un anno purtroppo, gli e’ stata diagnosticata un’altra ernia espulsa.. nuovamente operata con piu’ difficolta’ nella guarigione ma tutto ok per il resto.. dopo circa sei mesi cominciano nuovamente i dolori e questa volta molto piu’ atroci dei precedenti… altre visite e altri consigli da conoscenti e amici per altri professori in merito.. questo nuovo professore ci richiede nuovamente una rm.. risultato da rm e’ che dopo l’ultima operazione il chirurgo che opero’ gli asporta un bel pezzo di disco. adesso mia moglie rischia gravemente. perche’ il chirurgo ha tolto un pezzo di osso? cosa possiamo fare? ci hanno consigliato la ricostruzione della vertebra? questa ultima ipotesi, sono tutte a pagamento o con delle riduzioni da incentivi? grazie per l’attenzione..

    Commento di Flavia Scarito
    Il 22/07/2009 alle 12:16

    Ho 38 anni, nel 1985 mi sono operata alla colonna in seguito ad una scoliosi a S deformante. So bene cosa significa crescere con tutto questo e passare dall’essere una piccola atleta alla parziale immobilità della colonna.
    Più o meno ho fatto una vita “normale”, non avevo molta scelta operarmi o andare a peggiorare negli anni, e per me ogni giorno senza dolori….è una conquista! Lo sport e il movimento controllato sono fondamentale.
    Mi piacerebbe trovare qualcuno, che come me ha passato le stesse avventure.

    Ciao a tutti!
    Flavia

    Commento di francesca
    Il 28/07/2009 alle 12:20

    Buon giorno.
    Vorrei chiedere al Dott. Negrini se un dolore ll’altezza dei lombi che dura ormai da 7.8 mesi si può definire cronico. Il dolore si acutizza di notte da non riuscire a girarmi, la mattina dopo un pò diventa sopportabile, anche se in alcuni giorni rimane forte compromettendo il mio lavoro (disabilità fisica e psichica grave) per cui sono costretta a prendere anti dolorifici.
    Ho smesso di andare a capoeira e a camminare. anche perchè cadendo da una scala ho rotto il menisco.
    Per ora mi accontento di fare mezz’ora di bici in pianura. Che tristezza mi sento bloccata per un sacco di cose.
    Ringrazio per l’attenzione e verrò a fare una visita al più presto spero.

    Commento di roberta
    Il 17/08/2009 alle 17:57

    salve sono roberta è da molti anni che ho la scoliosi ma nn avendola trattata subito adesso che ho 13 anni sono arrivata a 60° io sono sempre stata una ragazza molto attiva ma la prima volta che alcuni medici hanno visto la mia scoliosi si sono un po’ spaventati e mi hanno vietato lo sport che amavo tanto e frequentavo. ora dopo alcuni anni sono andata al centro isico a milano e mi hanno detto che per evitare l’intervento dovevo almeno provare a scendere di gradi con il corsetto sforzesco da tenere 23 ore al giorno e mi hanno detto che posso fare qualunque sport ma io ho paura che se vado a fare sport nn mi prenderanno mai sul serio o che nn mi accetteranno per il corsetto.
    questo è quello ke mi turba xke io amo lo sport…
    vorrei sapere se c’è qualkuno che può rispondere al mio dubbio..grazie in anticipo

    Commento di Elisa
    Il 18/08/2009 alle 12:48

    ciao roberta, anche io ho il corsetto e faccio sport. Non ti devi preoccupare di fare sport col corsetto, anzi è più facile di quanto sembri, e poi agli altri non interessa proprio che ce l’hai. Se qualcuno si accorge che hai il corsetto puoi spiegargli tranquillamente il motivo senza avere paura di non essere accettata dal gruppo. Io faccio pallavolo e pensa che si sono accorti del corsetto dopo ben due mesi soltanto perchè per prendere la palla una ragazza si è avvicinata a me e si è “sbattuta” al corsetto.. ahahah che ridere. Quindi se ti hanno detto che puoi fare qualsiasi sport, fai quello che ti piace perchè ti fa un gran bene anche per i muscoli e non pensarci troppo, poi ti sembrerà di non averlo. Spero di averti aiutato un po’…ciao

    Commento di roberta
    Il 21/08/2009 alle 18:33

    grazie Elisa mi ha dato un grande sollievo anche xke io nn riesco a rinunciare allo sport seguirò il tuo consiglio grazie di tutto =)

    Commento di SALVATORE
    Il 25/08/2009 alle 15:42

    Sono Salvatore ho 38 anni, 2 anni fa ho avuto una paralisi al piede sinistro e uso la molla di codiville.
    20 giorni fa sono stato operato alla colonna vertebrale l4 l5 s1 mettendo due distanziatori alle vertebre. La mia paura è che il piede e la parte tibiale sinistra non riaquisti piena autonomia ancora sto usando la molle di codiville. Grazie saluti aspetto qualche vostra risposta

    Commento di Giliana
    Il 05/09/2009 alle 10:29

    Sono una donna di 34 anni e ho fatto la radiografia per la schiena perchè avevo dolori da 2 mesi. Il risultato delle analisi è stato questo: lieve deviazione scoliotica dx convessa con minima rotazione dei metameri. Schisi dell’arco posteriore di S1. Lievemente ridotto in ampiezza lo spazio interstomatico al passaggio lombosacrale. Posso sapere cosa vuol dire? E se è qual’cosa di grave come posso risolvere questo problema?

    Commento di elena
    Il 17/09/2009 alle 02:02

    Mia figlia ha solo 4 anni ed il pediatra le ha individuato un lievissimo gibbo sull’area sn della schiena, sono molto preoccupata, vorrei avere consigli sul da farsi per prevenire peggioramenti ed evitarle cure inappropriate, e soprattutto ripetuti controlli raggi x. Ho sentito parlare di una correlazione tra questo problema e un forte difetto di respirazione dato che mia figlia soffre di adenoidi ingrossate, sedute da osteopati potrebbero migliorare la situazione?
    Grazie a tutti per qualsiasi tipo di intervento

    Commento di MONICA
    Il 23/09/2009 alle 14:36

    SONO UNA DONNA DI 45 ANNI, ALL’ETA’ DI 12 PARLIAMO QUINDI DEL 1978, CON LO SVILUPPO MI HANNO DIAGNOSTICATO SCOLIOSI CON GIBBO, ALL’EPOCA DI 38 GRADI, UNA SOLA CURVA LOMBARE ABBASTANZA REGREDITA CON GINNASTICA CORRETTIVA NUOTO E CORSETTO DI GESSO E BUSTO LIONESE, OTTIMA STRUTTURA MUSCOLARE E POSTURA MAI AVUTO UN DOLORE,POI INCOMINCIANDO L’ATTIVITA’ LAVORATIVA ho UN PO’ TRALASCIATO la ginnastica, SONO IMPIEGATA, ho rifatto lastre dopo quasi 25 anni LA SCOLIOSI e’ AVANZATA DI GRADO INTORNO AI 49 gradi fino al 2004, 3 ANNI FA’ ho avuto una gravidanza tutto ok ho preso solo 8 kili di peso niente dolori dopo il parto pero’ MI SONO RITROVATA TUTTA RUOTATA DALLA PARTE DESTRA DEL GIBBO DAL MOMENTO CHE LA BIMBA SI ERA POSIZIONATA DA QUELLA PARTE, IN PRATICA MI SONO SCOMPENSATA E ADESSO COMINCIO AD ACCUSARE QUALCHE DOLORE LOMBARE HO RICOMINCIATO A FARE GINNASTICA POSTURALE isometrica, PICCOLO MIGLIORAMENTO, ADESSO VORREI SAPERE, DAL MOMENTO CHE HO FATTO LE LASTRE A NOVEMBRE LA MIA SCOLIOSI E’ di DI 49/50 GRADI, CHE COSA SI PUO’ FARE ALMENO PER riOTTENERE LA COMPENSAZIONE E POSTURA CHE AVEVO PRIMA DELLA GRAVIDANZA, CHIARAMENTE PRIMA DI ARRIVARE ALL’ULTIMA SPIAGGIA CHE E’ L’INTERVENTO CHIRURGICO. QUELLO CHE VOLEVO CHIEDERE SULLA TECNICA MEZIERE CI SONO PARERI DISCORDANTI ALCUNI RITENGONO CHE SIA EFFICACE PER LE CURVE/SCOLIOSI IMPORTANTI E ALTRI LA RITENGONO CONTROPRODUCENTE, COSA NE PENSA DAL MOMENTO CHE VORREI INTRAPRENDERE QUESTO PERCORSO CON UN TERAPISTA MA SOPRATTUTTO NON PEGGIORARE.

    LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE
    MONICA MOLINARI

    Commento di Carla da Torino
    Il 30/09/2009 alle 12:28

    Ciao Rosalia, se non ricordo male sei stata la prima persona a cui ho parlato tramite questo blog, sono felice di aver avuto riscontro. Ora, lo leggo spesso, ma sinceramente penso e spero che la medicina abbia fatto e faccia di più e meglio per quelle/i che hanno il nostro problema, quindi il nostro trascorso resta nei ricordi e come dici tu non tutti sono brutti. Leggo che sei psicologa, vorrei farti una domanda: dopo quell’esperienza non ti sei sentita cambiata? Non dico fuori, questo è ovvio, ma dentro. Io credo e temo di aver acquisito una sorta di pragmaticità che per carattere non mi appartiene, è come se il periodo di malattia e di emarginazione, (come dici tu si trattava della fase adolescienziale), mi avesse trasmesso amore e contemporaneamente distacco. Non parlo dei ricoveri al ——–, ma del vissuto a casa.
    Per trent’anni ho vissuto imponendomi di non pensarci più, è andata, è passata. Ora mi ritrovo purtroppo a pensare sempre più spesso a quanto quella parte della mia vita mi abbia in qualche modo condizionata. Certo, i dolori ora si fanno sentire, ma credo non siano la cosa peggiore. Conosco tante persone che soffrono di “mal di schiena” e la scoliosi non c’entra affatto. E’ che io ora sento di essere stata condizionata nelle mie scelte di vita da quel periodo in cui mi sono sentita strana, a volte addirittura mi piaceva esserlo per ricevere così più attenzioni. Nello stesso tempo ho rifiutato di sentirmi diversa, e così ho vissuto. Certo la scoliosi non ti affranca dai tuoi errori, quindi ora non so spiegarmi perchè mi tornano in mente le paure e la sensazione di solitudine che questa malattia/non malattia ti lascia dentro. Mi farebbe piacere che tu mi dicessi qualcosa, al di fuori delle banalità quotidiane, la tua professione penso abbia come scopo l’interiorità delle persone. Mi sento, ora, persa, come se avessi vissuto una vita che non è la mia, come quando dal letto coatto col busto Minerva usavo lo specchio per vedere qualcosa di diverso dal soffitto della mia stanza. Con affetto, Carla

    Commento di Stefano Negrini
    Il 02/10/2009 alle 11:20

    In risposta all’intervento di Carla, pubblichiamo un intervento del dott. Negrini

    Commento di valentina di trento
    Il 16/10/2009 alle 10:24

    io ho iniziato a portare il busto in seconda media..imm k trauma:) cmq dopo un pò ero contenta ma allo stesso tempo “strana”….e ora k ci penso nn ne avevo motivo..forse xke vedevo le mie compagne k potevano muoversi più facilmente e allora mi sentivo a disagio….ma poi con il tempo mi sn resa conto k nn ne avevo nessun motivo ovviamente me ne sentivo orgogliosa xke potevo dire più cose sulla scoliosi xke la vivevo e la vivo ancora sulla mia pelle e mi sentivo più giusta dei miei compagni………….in tutti sensi..insomma ne ero contenta.cmq quando la marta mi ha detto k potevo stare senza busto 2 ore mi sembrava strano xke mi ero abituata a stare con il busto…..e quindi mi sembrava strano nn ci crederete ma e così…io sn convinta k in fondo voglio bene al busto lo considero un mio amico anche se nn vedo l ora di sbarazzarmene ma cmq lo considero un mio amico….quindi veramente stringete i denti e sopportate….xke poi i risultati si vedono…e io li ho vinti…è ancora lunga la mia guarigione ma giuro k di voglia di liberarmene e tanta ma so k se lo tolgo più di 3 ore mi fa male la schiena quindi sul serio a k lo ha app messo nn sta a toglierlo di più xke ti viene male…e poi così butti via anni di fatica quindi tenetelo xke vi serve..lo so k pensate k sia pazza ma e così veramente e un consiglio da amica poi pensate al vostro futuro….vi imm con la schiena storta e con il mal di schiena? io se fossi in voi lo terrei e sopporterei x qualche anno ma almeno nn soffrirei in futuro quindi. ABBIATE TANTA MA TANTA PAZIENZA….veramente

    Commento di mariella
    Il 19/10/2009 alle 16:39

    per il dott. NEGRINI
    Gent.mo dottore, essendo stata operata circa 41 anni fa, adesso ne ho 50, ho spesso mal di schiena, la mia schiena è quasi totalmente rigida, da un pò ho anche dolore alla gamba sinistra, mi affatico molto facilmente e non posso stare per molte ore seduta, ora mi chiedo fa bene camminare anche con il dolore? La ringrazio e le faccio i complimenti, lei è un medico speciale, molti suoi colleghi sono aridi e pensano solo ad arricchirsi !

    Commento di Stefano Negrini
    Il 23/10/2009 alle 15:23

    Gent.le signora, in linea di massima si può camminare tranquillamente se il dolore non si aggrava progressivamente, ma per rispondere al meglio ci vorrebbe una visita.
    Auguri.

    Commento di chiara
    Il 07/11/2009 alle 18:24

    Ciao a tutti.. sono una ragazza di 14 anni, mi chiamo Chiara, e come voi soffro di scoliosi..mi è stata diagnosticata circa 2 anni fa. La mia curva si aggirava sui 14° perciò mi hanno fatto fare fisioterapia. Col passare del tempo la mia curva si è aggravata..fino ai 28° anche se siamo riusciti a prenderla in tempo. Mi avevano detto di mettere il corsetto sforzesco.. non l’ho presa molto male… forse perchè non sapevo com’era portarlo. I primi giorni infatti non sono stata molto bene.. mi ci dovevo abituare. a distanza di un anno posso dire che i miglioramenti si sono visti.. ma sono cresciuta e quindi il medico che mi segue mi ha detto che dovevo rifare il busto… questa volta lionese. Non l’ho presa x niente bene. Volevo il mio corsetto vecchio.. con cui mi ero abituata benissimo. Mi sono fatta tanti di quei pianti, sull’orlo di una crisi di nervi.. (pensate un po’) perché pensavo che si sarebbe notato molto di più sotto i vestiti. I primi giorni mi faceva male tutta la schiena, i fianchi ecc… nei giorni successivi è passato tutto.. riesco a nasconderlo benissimo sotto i vestiti che è la cosa che preoccupa di più noi ragazze.. non si nota x niente.. una cosa di cui ero terrorizzata era l’atteggiamento che avrebbero avuto i miei nuovi compagni (eh sì perché mi trovo in 1 superiore) se l’avrebbero scoperto.. e sapete come è andata? Finora nessuno si è accorto di niente… ma ora la cosa nn mi preoccupa più di tanto perchè sto riuscendo a superare questa stupida paura… quello che conta non è se abbiamo la corazza o no… conta solo come siamo fatti noi e l’atteggiamento rilassato e tranquillo che si deve avere. Io sto bene col corsetto… voglio guarire perchè voglio ritornare ad essere il più dritta possibile… ragazze.. ma noi abbiamo anche un vantaggio.. in pieno inverno si sta caldissimi con la corazza (EhEh). Nonostante ciò.. a volte mi è capitato di pensare “perché proprio io?” e di voler mollare tutto.. ma poi penso che ormai ho cominciato e devo finire.. sennò è tutto lavoro sprecato… perciò forza ragazze.. noi siamo + forti di un pezzo di plastica… ps. la mia mail è chiara_4@live.it .. se volete discutere di qualcosa aggiungetemi… ciao a tuttiii baci Chiara

    Commento di maddalena
    Il 12/11/2009 alle 15:45

    A ma figlia è stata diagnosticata la scoliosi a 8 anni ha portato il busto tipo lionese, il risultato è stato che da 36 gradi dell’inizio terapia a 13 anni mi hanno detto che da 36 gradi era 65 gradi e non c’era più rimedio io ero disperata perché un’adolescente non accetta facilmente di rimanere per tutta la vita bassa e storta. La soluzione grazie a Dio l’abbiamo risolto con l’intervento chirurgico trattato in titanio dopo un intervento di 12 ore mia figlia era finalmente dritta e più alta di 8 centimetri, mi sembrava un miracolo ora a distanza di 4 anni dall’intervento mia figlia è una bella ragazza alta 160. L’unico inconveniente che quando cambia il tempo e quando è indisposta ha dolori forti e mi dispiace molto vederla soffrire le ragazze alla sua età dovrebbero ballare saltare invece spesso non può andare a scuola e la devo aiutare anche ad alzarsi dal letto vorrei averli io i suoi dolori per non vederla soffrire ma lei è una ragazza forte sfido chiunque a subire un intervento cosi doloroso, l’abbiamo superato
    grazie a Dio e Padre Pio. Vorrei sapere se c’ è qualche altra persona che dopo l’intervento è rimasta sofferente

    Commento di giuseppina catanzaro
    Il 28/11/2009 alle 23:03

    Per il dott. Negrini
    Gent.mo dottore essendo stata operata di scoliosi, circa 4o anni fa (porto la barra), ho fatto di recente la radiografia che riassumo: riduzione in altezza dei dischi lombari, in particolar modo della V dove si nota effetto vacum – calcificazione parziale del I e II disco. Osteoporosi dei metameri e presenza di artodesi. Io sono molto preoccupata dovrò subire un altro intervento? Ho 51 anni ho spesso dolori, Può darmi un consiglio?

    Commento di Claudia Fusco
    Il 09/12/2009 alle 16:05

    Gentile Sig. Giuseppina,
    il referto della radiografia descrive alcuni elementi caratteristici di una colonna vertebrale che sta andando incontro ad un progressivo invecchiamento, cosa questa che comporta perdita della massa ossea (osteoporosi) e artosi, degenerazione dei dischi intervertebrali che possono anche calcificare. Artrodesi vuol dire semplicemente presenza della barra metallica che le hanno messo durante l’intervento. Non vedendo direttamente l’immagine non so dirle se questi elementi sono compatibili con la sua età ma comunque di per se non rappresentano una condizione tale da richiedere un nuovo intervento chirurgico. I dolori possono essere dovutio a vari fattori tra cui anche il fatto di avere subito l’intervento di artodesi. Le consiglio una visita da un medico specialista per interpretare le immagini e valutare in modo completo la situazione della sua schiena. Noi siamo a sua disposizione come Isico presso i nostri Centri ed ambulatori sul territorio nazionale.
    Cordiali saluti Claudia Fusco

    Commento di mariella
    Il 27/12/2009 alle 19:23

    per la sig.ra Lele
    Carissima Sig.ra comprendo tantissimo la sua disperazione, sono stata operata molti anni fa di scoliosi, ora ho 50 anni, e dalla mia esperienza le dico di eseguire scrupolosamente i consigli dell’ortopedico, lei deve cercare di far evitare l’intervento a sua figlia, meglio sacrificarsi un paio d’anni, portando il busto consigliato, e facendo ginnastica correttiva, il tempo trascorre velocemente, sua figlia dimenticherà velocemente, ma non facendo nulla, sua figlia rischia parecchio, un intervento comporta rischi e io che sono stata operata devo convivere con il mal di schiena. Chi le parla ha avuto una figlia con la scoliosi, ebbene lei ha portato per 4 anni il busto, ha fatto ginnastica correttiva per circa 1o anni, non è stato facile, però con buona volontà, si possono ottenere dei buoni risultati! Basta piangere lei deve subito agire con determinazione…. ancora è in tempo. Auguri.

    Commento di Rosa F.sca
    Il 27/12/2009 alle 19:55

    Salve a tutti,
    mi chiamo Rosa e vorrei un vostro parere.
    All’età di 13 anni e quattro mesi ho affrontato l’intervento chirurgico di correzione di scoliosi con 44°dorsale e 50°lombare. A distanza di 4 anni sono venuta a conoscenza dal mio ortopedico che ho una malattia congenita alle vertebre lombari L4 L5 (fusione vertebrale). Purtroppo il mio medico non mi ha parlato delle conseguenze in futuro ed è per questo che vi chiedo quali potrebbero essere le conseguenze di questo problema.
    Vi ringrazio anticipatamente per una vostra risposta. Colgo l’occasione per augurarvi un buon 2010 e fare un grande in bocca a lupo per chi sta combattendo la scoliosi.
    Rosa

    Commento di LELE
    Il 27/12/2009 alle 22:02

    Cara sig.ra Mariella la ringrazio per il suo intervento di incoraggiamento mi spiace per la sua situazione e spero riesca a fare qualcosa per alleviare almeno il dolore …. per quanto riguarda la nostra situazione ho smesso di piangere e ho tirato fuori la grinta, tanta forza mi è stata data anche dalla nostra fantastica fisioterapista che è stata vicina sia a me che ad Alessandra che pare stia accettando il suo corsetto e da due giorni è tornata serena, la strada sarà lunga ma dobbiamo farcela. In bocca al lupo e grazie di cuore. Buone feste Lele

    Commento di Lucia
    Il 01/01/2010 alle 19:15

    Salve, sono la mamma di un bambino di 22 mesi nato con un emispondilo in L3 che gli crea una scoliosi lombare (di cui non conosco il grado), è seguito dal famoso istituto ortopedico di Bologna e da circa 10 mesi porta un busto univalva, l’ortopedico mi ha detto che il bambino dovrà portare il busto fino a fine crescita sempre che la situazione nel frattempo non peggiori nel qual caso si ricorrerà all’intervento chirurgico.
    Vorrei sapere perchè non è consigliabile effettuare subito l’intervento prima che possa avvenire il peggioramento (come suggeriscono spesso gli ortopedici francesi), quali sono i pro e i contro di un intervento, e, nell’ipotesi di fargli portare il busto per tutti questi anni, si potrà arrivare alla soluzione definitiva del problema?
    In attesa di una risposta auguro a tutti un felice anno nuovo.
    Lucia

    Commento di MAMMA ANNA
    Il 05/01/2010 alle 16:57

    Ciao Lucia anch’io sono la mamma di un bimbo affetto da scoliosi congenita d4-d12 l 4 l5. Capisco la tua disperazione e anch’io mi sto ponendo questa domanda. Me la sto ponendo adesso perche’ il mio bimbo di 5 anni gia porta il corsetto da 2 anni e ora non lo sopporta piu’. Questa situazione gli sta portando dei problemi di origine psicologica, gli vengono le crisi di ansia e di pianto immotivato, tristezza improvvisa nei momenti dove la tristezza non dovrebbe esserci, per esempio alle giostre. A Genova mi hanno detto che dovra’ portare il busto fino a 17-18 anni. Eeehhh è facile a dirsi. Adesso devo dire che il busto lo porta sempre, sono io che lo gestisco, ma quando si fara’ piu ‘grande e dovra’ gestirsi da solo? E’ propio l’eta’ dell’adolescenza la piu’ pericolosa per la colonna. La tua domanda la rivolgerei al Dottor Negrini. E poi un’ altra cosa, perche’ esistono pareri cosi contrastanti, la ripresa non sarebbe piu’ facile da piccoli ? A me quello che mi frega è la paura dell’intervento, perche’ pensare che mio figlio non avra’ vita facile (anche se si riuscisse ad evitare l’intervento e la colonna si manterrebbe stabile) mi fa stare male. A me il dislivello di 1 cm delle creste iliache mi ha portato la rotoscoliosi con ora artrosi cervicale e un inizio di artrosi lombare, figuriamoci che può succedere quando ci manca una parte. Tanti auguri Lucia a te e al tuo bimbo. Grazie al Dott. Negrini anticipatamente, auguri anche a lei.

    Commento di Lucia
    Il 06/01/2010 alle 09:15

    Ciao mamma Anna, ti lascio il mio indirizzo e-mail (lustra@tiscali.it) così, se vuoi, ci possiamo scambiare esperienze e suggerimenti di questo duro cammino che ci accomuna, vorrei da te anche informazioni sul centro di Genova che segue il tuo bambino perchè a Bo sono sempre tanto frettolosi e di poche parole.
    Un saluto affettuoso. Lucia

    Commento di Fabio Zaina
    Il 07/01/2010 alle 11:56

    In risposta all’intervento di Mamma Anna, pubblichiamo un intervento del dott. Zaina e del dott. Negrini

    Commento di Fabio Zaina
    Il 07/01/2010 alle 12:07

    Cara Signora Rosa,
    non si deve preoccupare per il fattore di avere le vertebre congenitamente fuse. La fusione delle vertebre nel suo caso potrebbe essere stata l’origine della scoliosi, ma paradossalmente anche la terapia chirurgica si basa sul fondere le vertebre in un osso unico. In pratica, mediante autotrapianto di osso, si fa in modo che le vertebre interessate dalla scoliosi si saldino mentre vengono posizionate come ausilio anche delle barre. Quindi, madre natura nel suo caso ha anticipato il chirurgo. Tenga inoltre presente che i rischi maggiori di problemi gravi legati all’intervento si manifestano più frequentemente nei primissimi anni.
    Ricambio gli auguri a lei e a tutti i frequentatori del blog

    Commento di andrea
    Il 23/03/2010 alle 16:00

    Salve a tutti. Ho letto tutti i commenti pubblicati e mi sono convinto che confrontarsi tra noi comuni mortali affetti da “malformazioni” alla spina dorsale è molto meglio che parlare con i medici che non so mai se dicono tutto quello che bisogna dire. Sono affetto da una scoliosi con un’inclinazione di 50 gradi, dopo aver preso informazioni sul tipo di operazione chirurgica che poteva risolvere il problema che mi porto avanti da 38 anni sono approdato a …… dove dopo una visita generica mi hanno proposto l’operazione con l’innesto delle barre di Harrington. Ora leggendo i vari blog ho riscontrato che molti hanno avuto problemi dopo l’operazione per dolori e immobilità ma a quanto ho letto le operazioni risalgono a molti anni fa perciò vorrei confrontarmi con persone che hanno fatto questa operazione recentemente ……. e spero ci sia qualcuno che mi possa rispondere
    Intanto un saluto a tutti e buona pasqua

    Commento di molly
    Il 25/03/2010 alle 09:13

    Ciao !
    Leggo sempre i commenti su questo blog perché condividere con altre persone le problematiche legate alla scoliosi e sentire i pareri dei medici, mi aiuta a sentirmi meno sola.
    Per lungo tempo, non ho voluto vedere la mia schiena, poi ho iniziato a fare delle visite, mi é stato prospettato l’intervento chirurgico da più di un medico.
    In Isico continuo le mie sedute per apprendere gli eserci di ginnastica e, per il momento, non ho nessuna intenzione di farmi operare. E forse, non lo farò mai.
    Ci ho pensato molto: credo di aver accettato la mia schiena così com’è e cerco di fare il possibile per preservarla.
    C’é qualcuno che la pensa come me? Ultimamente su questo blog si parla molto di intervento…
    Grazie
    Molly

    Commento di Antonio
    Il 25/03/2010 alle 13:34

    Ciao Molly sono in pieno accordo con quello che hai scritto; anch’io per 40 anni ho vissuto male la mia scoliosi, ogni volta che mi guardavo allo specchio mi sentivo depresso, il mio sogno ricorrente era di svegliarmi una mattina con la colonna perfetta. Purtroppo se ho deciso di arrivare all’intervento è perché da cinque anni i dolori mi stanno massacrando e credimi ho provato tutti i vari tipi di fisioterapia. Fai bene a dire che non hai nessuna intenzione di farti operare anche io non l’ho mai preso in considerazione lo stesso purtroppo si arriva a un punto della vita che bisogna fare delle scelte anche se dolorose. Ho una paura fottuta dell’intervento ed anche se la data è stabilita ho ancora tantissimi dubbi non sull’esito (spero positivo) ma sulla confusione che mi hanno creati gli stessi ortopedici ognuno con un parere diverso dall’altro, chi ci capisce qualcosa e bravo. Un abbraccio grandissimo a tutti i sofferenti.

    Commento di molly
    Il 25/03/2010 alle 16:02

    Grazie Antonio della tua testimonianza.
    Io sono fortunata perché non ho mai avuto grossi dolori.
    Ti faccio un mare di auguri di tutto cuore.
    Molly

    Commento di francesca
    Il 31/03/2010 alle 15:11

    Ciao a tutti..sn una ragazza sarda di 21 anni e leggendo su qst blog tt qst commenti ho capito che ci sn tnt persone con cui ho in comune qst problema..all’età d 5 anni mi scoprono dei medici una brutta scoliosi..brutta ma nn una delle peggiori..ho curato x anni con busti di vario tipo che tenevo 24 ore su 24 superando le vergogne e stringendo i denti..ma tt ciò è servito a ben poco..tant’è che arrivata all’età di 14 anni non trovai nessun’altro rimedio che l’INTERVENTO! Il famosissimo intervento che tutti temono e che temevo anch’io al periodo..cmq passarono dei mesi di riflessione..fino alla decisione definitiva che mi portò a farlo!!..Ragazzi..sto bene..sono in piedi..cammino come prima la mia schiena è dritta..il mio corpo è tornato come una ragazza normale della mia età..mi distingue solo il fatto che la mia schiena ha una postura corretta rispetto a tutte le altre xsone xk ovviamente sono sorretta da delle placche..e poi il fatto anche di nn vedere piu la mia schiena tutta storta tanto da vergognarmi pure di andare al mare o vestirmi con qualche maglia corta!! Il mio consiglio ragazzi è quello di fare il possibile x sistemare il vostro problema in tt i modi possibili e immaginari..ma se nn servirà a nulla corrette da uno specialista e fatte l’intervento!! Nella vita si soffre..ma solo x migliorare!! Il dolore passa nn preoccupatevi..ovvio che è sempre meglio evitare di farlo xo qnd ci si trova senza via d’uscita meglio farlo e guardarsi allo specchio rimanendo contenti del proprio fisico finalmente corretto!! Lo dico ad Andrea come lo dico a Molly e Antonio..non abbiate paura..non siete soli..e x qualsiasi informazione e qualsiasi consiglio avete la mia mail .. a presto kissss:)

    Commento di Stefania e Valentino Fanelli
    Il 05/04/2010 alle 20:39

    Siamo i genitori di Laura, una bambina di 11 anni e mezzo, che 1 anno fa abbiamo scoperto essere affetta da scoliosi idiopatica strutturale Lenke 3 in periodo puberale ascendente, probabilmente molto evolutiva; infatti nostra figlia ha una curva dorsale di 52° Cobb e una lombare di 44° Cobb con conseguente gibbo dorsale. Un anno fa è dunque iniziato il suo e anche il nostro calvario! Laura ha portato per 3 mesi un busto gessato e poi è passata al corsetto tipo lionese che indossa 23h/24. Non volendo fare fisioterapia (anche perché una specialista del …… l’ha sconsigliata dicendoci che non servirebbe a nulla). Laura frequenta due volte alla settimana un corso di nuoto, sport che lei fa volentieri.
    Vorremmo sapere se, secondo la Vs esperienza, le scoliosi di questo tipo possono peggiorare anche quando si segue alla lettera la terapia del medico, poiché la paura che perseguita me e mia moglie è che alla fine del trattamento (che forse si protrarrà fino alla maggiore età, viste anche le statistiche) dovremmo comunque ricorrere all’intervento chirurgico.
    Teniamo a precisare che la bambina non si è ancora sviluppata e quindi, anche volendo, non potrebbe essere operata.
    Vi preghiamo di darci una risposta e un consiglio affinché non sia inutile il sacrificio che Laura dovrà affrontare in anni così delicati come quelli dell’adolescenza.
    In attesa di risposta Vi porgiamo distinti saluti

    Commento di Sara
    Il 06/04/2010 alle 11:51

    Ciao, sono una ragazza di 27 anni; capisco la paura di tutte voi per voi stesse o, ancora peggio, per i vostri figli quindi spero possa esservi almeno un minimo di aiuto la mia storia.

    Da piccola mi è stato diagnosticato un emispondilo con conseguente doppia scoliosi con curva di 38 gradi…in pratica prospettiva quasi certa di intervento, poche speranze di poter camminare (stiamo parlando di quasi 30 anni fa!) ecc. ecc. Potete immaginare la disperazione di mia madre che da quel momento ha iniziato la via crucis fino ad approdare a ……, dove le è stata data almeno una speranza.

    Non vi sto a descrivere quasi 30 anni di vita ma vi basti sapere che io ora sto bene: mi è certo rimasta una lieve alterazione del bacino, la scoliosi permane ma, facendo una vita attiva, sport e mantenendo allenate fasce muscolari lombari ed addominali, non ho alcun dolore.
    Cammino, corro e conduco una vita assolutamente normale (se non fosse per la celiachia, che nulla c’entra con la scoliosi però!) quindi: SIATE FORTI ED ABBIATE SPERANZA!

    Un in bocca al lupo a tutti,
    Sara

    Commento di Stefano Negrini
    Il 16/04/2010 alle 11:10

    Cari genitori di Laura,
    scusate il ritardo nella risposta. Purtroppo con la scoliosi non c’è garanzia di risultato, perché è una malattia che ha una sua tendenza evolutiva, in particolare in certi periodi della crescita (l’inizio della spinta puberale è il peggiore di tutti). Secondo la nostra esperienza non ci sono praticamente problemi a controllare curve sotto i 30° scoperte in età adolescenziale (diverso il caso delle scoliosi infantili e giovanili, che peggiorano invece quasi sempre in pubertà nonostante il trattamento): a memoria mia ne ricordo solo una su migliaia e migliaia di casi che è peggiorata nonostante tutto. Oltre i 50° invece i possibili peggioramenti nonostante un trattamento ben fatto sono, non dico frequenti (sono comunque una netta minoranza), ma comuni. Il problema quando si hanno più di 50° di curva è che non basta stabilizzare, ma si deve migliorare. Questo è possibile, ma costa molta fatica, corsetti fatti perfettamente, usati al meglio, ed esercizi corretti e ben adattati al trattamento (ossia integrati perfettamente con il corsetto). Tra i 30° e 50° il peggioramento è comunque molto raro (ben al di sotto di 1 caso su 100 – sempre che si lavori bene), ma è sempre possibile, purtroppo. Abbiamo a che fare con una patologia con una vita propria, e non sempre è possibile prevedere come si comporterà. D’altra parte, arrendersi prima ancora di averci provato, soprattutto a fronte del “peso” di un intervento chirurgico, non è proprio il caso. Se ce la si fa, meglio evitarlo.
    Un caro augurio a Laura ed a voi
    Stefano Negrini

    Commento di ANNA
    Il 27/04/2010 alle 20:31

    Salve, sono una donna di 60 anni casalinga e non solo, con un pò di anmali da cortile di cui mi prendo cura e l’orto che è il mio passatempo preferito. Dopo le molte volte che i miei figli mi ripetevano….CAMMINA DRITTA… mi sono decisa a farmi vedere. Ho fatto una radiografia e il referto presentava queste parole incomprensibili:
    L’ESAME BIPROIETTIVO DEL RACHIDE LOMBO-SACRALE DOCUMENTA MARCATA ROTOSCOLIOSI SN-CONVESSA CON ASSOCIATE SECONDARIE MANIFESTAZIONIDEGENERATIVE SPONDILOSICHE CARATTERIZZATE DA BECCHI OSTEOFITOSI ESUBERANTI SOMATOMARGINALI ANTERO-LATERALI MEDIO-PROSSIMALI A DX; CONCOMITATA MARCATA ARTROSI INTERAPOFISARIA POSTERIORE SN DI L5-S1. MARCATA RIDUZIONE DELLA LORDOSI LOMBARE CON ASSOCIATA LIEVE ANTEROLISTESI DI L4 SU L5. ASIMMETRICA RIDUZIONE D’AMPIEZZA DEGLI SPAZI INTERSOMATICI LOMBARI PIU’ EVIDENTE A LIVELLO DI L5-S1. OSTEOPENIA DEI SEGMENTI SCHELETRICI ESAMINATI. L’ESAME RADIOLOGICO DEL BACINO, COMPLETATO MEDIANTE RIPRESA DI RADIOGRAMMA AP IN ORTOSTATISMO, DOCUMENTA NOTE DI ARTROPATIA DEGENERATIVA COXO-FEMORALE BILATERALMENTE. MODESTE ALTERAZIONI OSTEOSCLEROTICHE SI RILEVANO INOLTRE ALLE SUPERFICI ARTICOLARI SACRO-ILIACHE D’AMBO I LATI; DISOMOGENEO ADDENSAMENTO ASTEOSCLEROTICO DELLA SINFISI PUBICA SPECIE A SN. CONSERVATO L’ALLINEMANTO DEGLI EMIBACINI. NON CALCIFICAZIONI DEI TESSUTI MOLLI PARA-ARTICOLARI.
    Lo specialista ortopedico che mi ha tradotto queste parole, mi ha parlato di una scoliosi adolescenziale non curata, per la quale non posso fare granchè oltre a non staccare pesi e indossare un busto lombare nei lavori domestici più impegnativi. Chiedo se non posso far nulla per migliorare la mia situazione, attraverso ad esempio un busto che interessi tutta la colonna anziché solo la seconda parte…nel caso esiste un modello tipo? Non chiedo di raddrizzare la mia schiena, quello no ma almeno coprire esteticamente la mia tendenza a camminare inclinata a sinistra…cosa che fa ripetere ai miei figli…CAMMINA DRITTA!
    Grazie

    Commento di Stefano Negrini
    Il 30/04/2010 alle 13:59

    Gentile Signora,
    solo una visita può consentire di capire quanto della situazione attuale possa essere recuperato (consentendole quindi di CAMMINARE DIRITTA) e quanto invece ci si debba solo attivare per evitare ulteriori peggioramenti. Neanche vedere la radiografia può bastare per questo… Le soluzioni possibili vanno quindi discusse insieme con il medico, che deve però necessariamente essere un esperto di scoliosi dell’adulto, perché chi si occupa solo di mal di schiena potrebbe non essere in grado di dare una risposta adeguata.
    Cordiali saluti
    Stefano Negrini

    Commento di eleonora
    Il 01/05/2010 alle 08:14

    Salve a tutti, mi sfogo un po scrivendo, perché giovedi il mio bimbo di 16 mesi ha fatto una visita dall’ortopedico dove ha deciso che vorrebbe operarlo a novembre. Sono molto preoccupata ma tengo stretta ancora una speranza per martedì che andiamo a Milano per farlo visitare dal Dott. Stefano Negrini sperando di poter trovare una soluzione. Noi genitori stiamo lottando contro questo problema ma che è stato causato da un’infezione ospedaliera quando è nato percio ho il terrore dei medici. Un saluto a tutte le mamme che come me lottano ogni giorno per la salute dei propi figli . Ciao mammaeli80

    Commento di claudia
    Il 09/05/2010 alle 20:01

    Salve mi chiamo Claudia e ho 36 anni, anch’io mi trovo a fare i conti con una scoliosi idiopatica evolutiva attualmente di 60°. Sono di Roma e vorrei il vostro il consiglio di chi e’ stato sottoposto all’intervento di artrodesi sull’ospedale che esegue nel miglior modo questo tipo di intervento. Grazie

    Commento di Saby
    Il 21/05/2010 alle 10:03

    Salve, sono Saby mamma di un ragazzo fantastico di 16 anni, e da quasi un anno scopriamo la sua scoliosi idiopatica dorsale di 40°e…tutto ci crolla ..perché non ci siamo accorti di niente? Iniziamo il nostro calvario, ma la cosa che mi chiedo, é che gli specialisti che abbiamo sentito ci hanno consigliato l’intervento. Noi siamo ancora indecisi anche perché vivendo al sud c’è poco fiducia. Vi chiedo gentilmente di darmi indicazioni migliori e chi posso rivolgermi non avendo contatti al nord. Grazie…..

    Commento di anna maria
    Il 21/05/2010 alle 11:15

    Cara Claudia, io ho 56 anni ed il 28 Aprile ho fatto l’intervento. A saperlo l’avrei fatto prima. Ciao

    Commento di molly
    Il 21/05/2010 alle 17:17

    Cara Anna Maria,
    ti ringrazio di cuore per le tue risposte.
    Io ho tanti dubbi perché da un lato so che l’intervento dovrebbe “bloccare” la scoliosi e io temo un peggioramento con l’avvanzare dell’età ma, dall’altra, ho sentito che non è più possibile piegare la schiena, là dove si è intervenuto.
    Veramente si può poi condurre una vita normale? E l’età quanto incide sulla ripresa? Sei stata operata al ……?
    E poi ho letto che questo intervento presenta rischi di vario genere.
    Ogni altra informazione che vorrai fornirci, sarà sicuramente preziosa.
    Grazie per la tua disponibilità
    Molly

    Commento di anna maria
    Il 21/05/2010 alle 17:52

    Cara Molly, persone che hanno fatto l’intervento prima di me hanno detto che si conduce una vita normale. Sono stata operata al …….. Penso che ogni intervento presenti dei rischi a maggior ragione questo che richiede più ore. L’età non penso che incida tanto. Chiedimi tutto quello che vuoi, non preoccuparti. Un bacio

    Commento di Dragy
    Il 21/05/2010 alle 22:07

    Cara Anna Maria, vorrei farti qualche domanda sulla struttura e il medico che ti ha operato. Se non sbaglio hai detto che sei pugliese. Se puoi scrivi mi su davlijas@yahoo.it. Anch’io abito in Puglia, nella provincia di Bari.
    A presto
    Dragy

    Commento di molly
    Il 22/05/2010 alle 08:22

    Cara Anna Maria,
    ti ringrazio di cuore per le tue risposte.
    Io ho tanti dubbi perchè da un lato so che l’intervento dovrebbe “bloccare” la scoliosi e io temo un peggioramento con l’avvanzare dell’età ma, dall’altra, ho sentito che non è più possibile piegare la schiena, là dove si è intervenuto.
    Veramente si può poi condurre una vita normale ? E l’età quanto incide sulla ripresa ? Sei stata operata al Galeazzi di Milano ?
    E poi ho letto che questo intervento presenta rischi di vario genere.
    Ogni altra informazione che vorrai fornirci, sarà sicuramente preziosa.
    Grazie per la tua disponibilità
    Molly

    Commento di anna maria
    Il 22/05/2010 alle 12:45

    Cara Molly, persone che hanno fatto l’intervento prima di me hanno detto che si conduce una vita normale. Sono stata operata al ……. Penso che ogni intervento presenti dei rischi a maggior ragione questo che richiede più ore. L’età non penso che incida tanto. Chiedimi tutto quello che vuoi, non preoccuparti. Un bacio

    Commento di Fabio Zaina
    Il 26/05/2010 alle 09:25

    Cara Signora Saby,
    una curva di 40° a 16 anni non necessita per forza un intervento. Con un buon trattamento con un corsetto si può arrivare a fine crescita mantenendo almeno la stabilità se non addirittura migliorando. Per lo meno, questa è la nostra esperienza e quello che vediamo quotidianamente presso i nostri centri. Ma è importante che si rivolga ad un centro che si occupa di trattamento non chirurgico della scoliosi di alto livello. Non tutti sono in grado di curare bene una curva di quell’entità: chi le ha proposto l’intervento lo ha fatto perché non è abituato a vedere buoni risultati in situazioni come quella, ma non tutte le terapie della scoliosi hanno la stessa efficacia.
    In bocca al lupo
    Fabio Zaina

    Commento di germana
    Il 09/06/2010 alle 18:10

    Gent.le Dott. Zaina,
    sono mamma di una ragazzina di 14 anni a luglio. Nel dicembre 2007 le è stata diagnosticata una scoliosi idiopatica evolutiva dorso lombare dx convessa 18° cobb con rotazione in flessione di 5/6°risser 0 ed evidente asimmetria dei fianchi (premetto che è molto magra attualmente pesa 36 kg ed è alta 155 cm).Ha portato il corsetto Cheneau per un 1 anno e mezzo, è passata poi a quello lionese per 20 h.al gg. Nel genn. 2010 rx ha evidenziato un peggioramento della curva a 26°rotazione di 8°risser 2. Riconfermato il busto lioneese. Come genitori siamo preoccupati perché in un ospedale diverso da quello in qui è seguita da anni a cui ci siamo rivolti per un ulteriore consulto, esaminando le radiografie ha evidenziato che la curva misura 40° prospettandoci un intervento chirurgico a 16 anni per evitare problemi futuri. Le è stata prescritta una RM completa cella colonna, una visita cardiologica (tutto regolare) e una visita pneumatologica. Le mie domande sono: cosa dobbiamo fare, come è possibile che la misurazione sia cosi’ diversa? Dobbiamo rivolgerci ad un terzo ospedale per capirne di più? Nel frattempo la ragazza continua con fisioterapia, ginnastica antalgica perché spesso ha mal di schiena nella zona lombare verso dx. Il fisiatra dice che è la spinta del busto che preme su una costola visto la rotazione.

    Commento di germana
    Il 10/06/2010 alle 07:13

    x Raffaella
    Stamattina mi sono collegata al sito. Leggendo la tua e-mail mi sembrava di rivivere la ns. esperienza.(vedi mio scritto del 09/06/2010) quando ci hanno prospettato per ns. figlia l’intervento ci è caduto il mondo addosso anche perché avendo visto più medici di vari ospedali: Udine, Bologna, Trieste) non siamo giunti ad una diagnosi uguale. Anche a noi hanno detto che se una madre ha la scoliosi,le figlie femmine hanno grosse probabilita’ di averla. Non è il ns. caso, ma sta di fatto che Giulia sta vivendo un’adolescenza non serena pur avendo il ns. pieno supporto. Pur non conoscendoti mi sento di dirti di cercare di vedere in positivo tutto questo, siamo nel 2010 e ci sarà pure un ospedale a cui affidare le ns. figlie!!! La chirurgia fa fatto passi da gigante, spero che per quando dovranno (se) affrontare l’intervento (16/17 anni) abbiano scoperto altri metodi di correzione meno invasivi. Un abbraccio
    p.s. questo blog è favoloso. Leggendo altre esperienze mi sento meno sola a dover affrontare il problema di mia figlia. Grazie a tutti !!!!

    Commento di emanuela c
    Il 10/06/2010 alle 07:22

    Mi associo a Germana, questo blog mi è stato di grande aiuto nell’affrontare la scoliosi di Caterina. Soprattutto non ci si sente sole!!
    Auguri a tutte

    Commento di Fabio Zaina
    Il 10/06/2010 alle 09:12

    Gent.ma Sigr.a Germana,
    come in tutte le misurazioni, anche quelle delle radiografia per la scoliosi hanno un certo errore di misura quando sono valutate da operatori diversi. Di solito ci possono esser 4-5°, ma 16° mi sembrano veramente troppi. Quindi devo ipotizzare che una delle due misurazioni non sia stata fatta in maniera del tutto corretta, o che magari entrambe riportino degli errori che portino la differenza ad essere così marcata.
    Altre cose strane sono il dolore con il corsetto, dato che il corsetto da un po’ di fastidio ma non causa dolore, soprattutto a livello delle spinte. Qualche dolorino/fastidio è normale sia all’inizio che nel momento in cui si cambia il corsetto, ma tutto si risolve molto in fretta.
    Inoltre, pensare già all’operazione mi sembra prematuro e demotivante: se sono veramente 40°, oggi bisogna cercare di fare tutto il possibile per recuperare ed evitarsi l’intervento. Ma se si parte già sconfitti…..
    Quindi il consiglio, data la situazione incerta, è quello di un nuovo consulto, per cercare di capire come stiano le cose, scegliendo un esperto che si occupi di trattamento non chirurgico e sia motivato ad evitare l’intervento. Nel frattempo, continuate con la terapia, e fate capire a vostra figlia che credete in quello che state facendo, per motivarla a non mollare.
    In bocca al lupo.
    Fabio Zaina

    Commento di valentina
    Il 18/06/2010 alle 17:19

    un pensiero ad antonio che in questi giorni sta affrontando un momento difficile..ti siamo vicini…LA VITA TI ASPETTA..

    Commento di Anna
    Il 19/06/2010 alle 08:17

    Buongiorno mi chiamo Anna e ho 51 anni e come voi soffro per una grave scoliosi fino ad ieri ho sempre pensato che dovevo convivere con questa patologia e sopportare i dolori con l’aiuto di fisioterapia e quando proprio necessario punture di voltaren o toradol, da circa 6 mesi ho difficoltà a stare seduta, in piedi e anche la notte ho difficoltà a trovare la posizione che non mi procuri dolore, devo dire che la mia qualità di vita ha subito un crollo che mi ha portato all’ennesima visita ortopedica la diagnosi è che dovrò affrontare un’intervento per correzione di scoliosi perchè dall’ultima rsm è peggiorata ed l’intervento è l’unica soluzione al dolore, devo dire che ho una paura tremenda di questo intervento e volevo sapere se era possibile confrontarmi con qualcuno che ha fatto questo tipo di intervento ve ne sarei molto grata. Il mio indirizzo e-mail è anna.magliocchetti@alice.it

    Commento di Salvo
    Il 30/06/2010 alle 22:39

    Un’annetto fa ho sentito un servizio, credo in televisione, che parlava di uno studio secondo il quale, si pensava di correggere la scoliosi creando una situazione simile a quando si è nello spazio, seguendo la teoria che in assenza di gravità possa essere più “facile” intervenire nella cura della scoliosi.
    Fantascienza? Una burla? Un’idea vera ma abbandonata perché troppo costosa da realizzare? Oppure ci sono tutt’ora degli studi al riguardo? Grazie. Saluti.

    Commento di valentina
    Il 01/07/2010 alle 12:08

    A volta ho paura ma so che ce la farò…è anche vero che mi sono rimasti 30° di scoliosi nonostante l’operazione ma dicono che si può vivere ugualmente:)…io vorrei solo una vita normale…scusate lo sfogo

    Commento di emilia
    Il 02/07/2010 alle 03:06

    Ciaoo ragazze, non abbiate paura dell’operazione per la scoliosi, io da piccolina l’ho fatta, mi sono sposata ho avuto 2 figli, però poi fate sempre ginnastica, non portate pesi e ascoltate e fate sempre quello che vi dice il vostro medico, ve lo dico con tutto il cuore perché capisco le vostre paure. Un saluto dolcissimo Emilia

    Commento di Fabio Zaina
    Il 02/07/2010 alle 10:14

    Gent.ma Valentina,
    l’entità della curva dopo l’intervento non ha nessuna importanza. Perché le vertebre vengono bloccate e diventano un osso unico. Quindi, il fatto che siano 10°, 30° o 50° conta più per le statistiche del chirurgo che per il paziente. Ciò che conta è che la calcificazione avvenga in maniera ottimale e che la colonna diventi stabile, e questo accade nella maggior parte dei casi.
    In bocca al lupo
    Fabio Zaina

    Commento di valentina
    Il 02/07/2010 alle 10:25

    Gent.mo Dott.Zaina,
    ma quindi la mia schiena nel punto dell’operazione rimarrà bloccata per sempre?…cioè io ora mi sento completamente bloccata, come se avessi un enorme peso dietro le spalle…a volta nel punto operato ho anche dei dolori…il medico che mi ha operata,.dopo 4 mesi dall’intervento,.mi ha consigliato di nuotare…secondo lei è la cosa giusta?
    La ringrazio moltissimo per l’ascolto

    Commento di Fabio Zaina
    Il 05/07/2010 alle 09:54

    Gent.ma Valentina,
    lei deve augurarsi che la sua schiena rimanga bloccata nel tratto operato, perché è questo lo scopo dell’intervento. Come ho già detto, questo accade nella maggior parte dei casi.
    Sono fortemente convinto che l’attività fisica, sia specifica, cioé gli esercizi, che generale, come il nuoto, possano essere molto utili. Infatti non bisogna mai dimenticare che nella schiena oltre alle ossa, che rappresentano l’obiettivo principale dell’intervento, ci sono anche i muscoli, che hanno bisogno ci essere utilizzati per mantenersi in buone condizioni e mantenere l’armonia della colonna.
    Ovviamente per i tempi con cui riprendere a fare attività fisica, essendo l’intervento recente, deve sempre parlarne con il chirurgo, perché si devono anche rispettare i tempi di ossificazione nella sede dell’intervento. Comunque, di norma dopo 9-12 mesi si può fare di tutto purché non si tratti di sport di contatto fisico diretto o che incrementino in modo marcato il rischio di cadute ed impatti sulla schiena. Ma anche su questo c’è da dire che ci sono pazienti che fanno proprio di tutto (sia pure muovendo solo la parte non operata, ossia quella non bloccata).
    Per quanto riguarda i dolori, il fatto che non siano continui è sicuramente un segno positivo. Penso e spero che possano migliorare ulteriormente
    Fabio Zaina

    Commento di marcella
    Il 10/07/2010 alle 23:53

    …ho portato il busto da quando avevo 11 anni fino ai 17, nessun miglioramento…ora vado a fare una visita e mi ritrovo con una bella curva di 42 gradi…l’ortopedico mi ha messo in lista d’attesa pe l’intervento…ammetto che ho un pò di paura, e se andrà male?…

    Commento di Bea
    Il 12/07/2010 alle 12:41

    Ciao a tutti non sono nuova a questo fantastico blog di Isico! 🙂 Avevo già scritto la mia esperienza sulle vostre pagine e ora dopo esattamente 4 anni posso dire che la mia esperienza stia quasi per finire! Ci sono voluti pomeriggi di fisioterapia, 60km per raggiungere la palestra poiché abito in cima ai monti, ore e ore di corsetto Ly. per 4 anni, giornate di visite e tanta tanta forza di volontà e voglia di raggiungere il tanto sperato e desiderato traguardo. Ora mi trovo qui con tanti amici conosciuti in palestra che mi hanno aiutato tantissimo ad affrontare le difficoltà passeggere, un medico preparatissimo, una fisioterapista che mi ha seguito con molta pazienza, un corsetto comodo e UTILE! E una mamma che con tanto amore, di cui solo le mamme dispongono, ha dato l’anima per far si che tutto andasse per il verso giusto. E il mio corsetto adesso si trova tranquillo, libero, in soffitta e ogni giorno salgo perché dopo giornate insieme non posso di certo abbandonarlo e la sua mancanza si sente davvero perché dopotutto credo abbia contribuito ad arricchirmi facendomi capire che TUTTO è POSSIBILE BASTA VOLERLO!!
    Grazie a tutti!
    Bea 🙂

    Commento di Stefano Negrini
    Il 12/07/2010 alle 14:54

    Signora,
    legga tutti gli interventi sul blog relativi all’intervento (sia di chi si è operato che di chi non lo ha fatto, nonché quelli su cui si discute pro e contro dell’intervento) per farsi un’idea precisa, così poi potrà decidere meglio.
    In bocca al lupo!
    Stefano Negrini

    Commento di gaia
    Il 12/07/2010 alle 18:09

    Io ho appena iniziato a mettere il corsetto, all’ inizio l’ho trovato molto scomodo, ma dopo solo 4 giorni o 5 ho iniziato a metterlo senza problemi anche con il caldo torrido di questi giorni! Fortunatamente non mi sono lasciata scoraggiare dalla scomodita’ iniziale ma ho lottato come faccio sempre nel mio sport(il nuoto!)e alla fine dopo solo 2 settimane il mio gibbo non riesco piu a sentirlo quindi la mia scoliosi è migliorata!!
    Vorrei ringraziare i medici che mi hanno seguito e mi hanno dato la forza, il mio viaggio con il corsetto è appena cominciato, ma ce la mettero’ tutta per farlo finire il piu presto possibile e in meglio!
    GRAZIE a tutto lo staff Isico! Ragazzi non mollate i risulatati sono eccezionali!!
    gaia

    Commento di emanuela c
    Il 12/07/2010 alle 18:38

    Per bea, grazie del tuo commento bello e positivo che deve dare la forza necessaria alle ragazze che stanno ancora compiendo questo cammino.
    Auguri per il tuo futuro
    emanuela c

    Commento di Bea
    Il 13/07/2010 alle 09:48

    Per emanuela c, grazie a te che hai letto le mie parole, sono contenta che ti siano piaciute!
    In bocca al lupo per tutto!
    Bea 🙂

    Commento di Alice
    Il 13/07/2010 alle 15:41

    Gentile Dottore, gentili lettori,
    sono una ragazza di 30 anni, soffro di una scoliosi toracica di 124 gradi, con tutte le complicazione che si po immaginare (35 chili e 1.40 di altezza), finalmente ho deciso di operarmi perché non posso piu andare avanti cosi, adesso sono alla ricerca di un centro adatto o un chirurgo molto bravo per operarmi cercando di realizzare meno danni/rischi e più vantagi, il mio caso penso rappresenta già delle complicazione e due ortopedici in Italia mi hanno raccomandato di fare l’intervento in Francia, ho provato e sono fino adesso a Parigi ma è molto difficile per me continuare qui e sto pensando di tornare ad operarmi in Italia.
    Pensate che le technologie ed i metodi per l’intervento per la scoliosi sono gli stessi sia in Italia che in Francia? Quanti gradi si può correggere con l’intervento? Conoscite persone con malformazione cosi alte che si sono operate? Dove e come è andata?
    Io ho una grande paura e mi sento persa, non so più cosa fare e conto su di voi per aiutarmi ad continuare a fare la mia strada con decisione. Vi lascio anche il mio indirizzo mail per più informazione alice2012@live.it
    Grazie dottore, grazie a tutti voi.

    Commento di Alice
    Il 19/07/2010 alle 12:19

    Dott. Negrini, aspetto ancora la sua risposta, vorrei capire dove andare per curare la mia scoliosi soltanto che ho saputo che le visite sono a pagamento (non capisco come e perchè ma costano da 150 a 260 euro e magari di più).
    Mi chiedo anche se le operati hanno pagato per le prime visite.
    Grazie mille.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 22/07/2010 alle 12:09

    Gent.ma Alice,
    le rispondo io perché in questo periodo il Dott Negrini non è in sede.
    La sua scoliosi è sicuramente molto importante, e sicuramente necessita, come del resto anche quelle meno importanti, di essere trattata da un chirurgo di grande esperienza. In linea di massima, i migliori chirurghi italiani non hanno niente da invidiare a quelli francesi o americani, e le tecniche sono molto standardizzate. Quindi oggi non ha molto senso “emigrare” per farsi operare. Sul sito del GIS (http://www.gis-italia.org/) può trovare i centri chirurgici italiani. Le consiglio di consultare qualche altro chirurgo prima di decidere. La scelte del chirurgo dipende dalla proposta terapeutica ma anche dall’empatia medico paziente.
    In bocca al lupo!
    Fabio Zaina

    Commento di marianna
    Il 23/07/2010 alle 19:44

    Salve ho 58 anni da circa tre anni ho scoperto di avere la scoliosi, da qualche anno la situazione si è aggravata dal punto di vista estetico perché grazie a Dio non avverto forti dolori. Ho fatto una prima visita e mi hanno diagnosticato un grave gibbo dorso lombare destro e notevole accorciamento del tronco l’unica soluzione vista l’età sarebbe l’intervento. Ovviamente è stato un duro colpo anche perchè ho letto che l’intervento chirurgico ha i suoi rischi preferisco tenere a vita un busto che mi aiuti almeno a nn peggiorare invece di operarmi. Ho letto qui sul blog le varie testimonianze positive sull’intervento ma credetemi la paura è tanta. A settembre ho già appuntamento qui al centro Isico spero di trovare la soluzione migliore al mio problema. Spero che qualcuno mi possa dare un conforto con la sua testimonianza.

    Commento di ga love swim
    Il 28/07/2010 alle 09:23

    Salve a tutti, vorrei dire la mia per quanto riguarda i problemi di origine psicologica anche se non sn una mamma ma una ragazza di 12 anni. Porto il corsetto (da poco, ma cmq…) l’unica cosa da fare per questo tipo di problemi è stare vicino ai propri figli e far capire loro che non c’è niente di cui preoccuparsi…pensano a tutto i medici!!! Bisogna solamente mettere il corsetto e vederlo come qualcosa che fa del bene e solo del bene ai vostri figli…!!! Quindi ora mi rivolgo ai ragazzi mettete il corsetto!!! Io quando sento fastidio…sapete che faccio??? Lo stringo ancora di piu!!!! Voi mi darete della pazza haha …, non mi importa quello che pensano gli altri di me se ho il corsetto o no, nn mi importa alle persone devo piacere cosi come sn e se nn vado bene nesssun problema!!!……vi garantisco ke ho molti amici ke mi sostengono e molti hanno il corsetto e situazioni peggiori della mia!!!! Non disperateeeee!!!FORZAAA FAMIGLIE E RAGAZZI FORZAAAA!!!!!!…spero di aver incoraggiato i visitatori di questo sito….
    by pazza gaia

    Commento di Stefano Negrini
    Il 02/08/2010 alle 15:50

    Cara pazza gaia
    grazie mille a nome di tutti i genitori e di tutti i ragazzi da parte di tutto lo staff di ISICO. Coraggio e continua così!
    Ciao e buona (e fresca, si spera) estate
    Stefano Negrini

    Commento di ga love swim
    Il 03/08/2010 alle 15:26

    Grazie dott. Negrini

    Commento di Luca
    Il 06/08/2010 alle 08:59

    Salve a tutti e complimenti per il sito. Vorrei farvi alcune domande per chiarire una buona volta la questione scoliosi. Sono stato a fare una visita e mi hanno detto di fare una radiografia. Cmq il medico mi ha detto che dovrei avere una scoliosi importante, pronunciata. Le domande che vi pongo sono queste:
    1) a 35 anni (la mia età) è possibile migliorare la mia scoliosi senza intervento?
    2) se sì che margini % di miglioramento ci sono (fermo restando il massimo impegno)
    3) che tipo di ginnastica è più appropriata?
    4) eventualmente è possibile fare lavoro in palestra con i pesi (ho bisogno di allargare le spalle) magari facendo solo gli esercizi più appropriati?
    5) è vero che per la scoliosi è controproducente fare nuoto?
    6) io spesso la mattina mi sveglio con il mal di schiena. Con gli esercizi è possibile alleviarlo?
    Grazie anticipatamente per le risposte. Luca

    Commento di Daniele
    Il 11/08/2010 alle 20:04

    Buonasera Dott.Negrini
    le scrivo per comunicarvi i miei risultati delle lastre fatte il 9-8-10 non so se ricorda il mio percorso, il gyrotonic sta facendo miracoli.
    Oggi sono migliorato ancora portando la curva dorsale a dx convessa di 37 gradi, le ricordo che a dic 2009 era di 50 gradi e ad a prile di 40 gradi
    inoltre ci sono altri miglioramenti, il dislivello del bacino è dimezzato da 10mm a 4 mm, anche l’appiombo cranio sacrale è migliorato.
    Inoltre le curve di compenso, la cervicale e la lombale sono diminuite di 3 gradi ciascuna e le rotazioni delle vertebre stanno sparendo compresi il vuoto della mia spalla sx. Tutto questo sempre facendo 3 ore alla settimana di GYROTONIC, nulla di più.
    E’ per questo, che ho voluto intraprendere il percorso di trainer che mi darà la possibilità di insegnare questa tecnica che non è solo ginnastica.
    Si parla di energia del corpo, energia sviluppata con la ginnastica e fatta fluire lungo tutto il corpo per sbloccare quei blocchi che portano squilibri in genere.
    Le chiedo di informarsi, documentarsi e magari di provare un ciclo, per verificare sul proprio corpo per poi dare le giuste conclusioni.
    Ci sono centri in tutta Italia, si sta diffondendo a macchia d’olio, questo solo perché è valido.
    Saluti
    Daniele Tumino

    Commento di Fabio Zaina
    Il 12/08/2010 alle 08:48

    Gent.mo Luca,
    a 35 anni l’obiettivo per chi ha la scoliosi è di mantenere la stabilità. Migliorare non si può più, perché d la scoliosi è un deformità dell’osso ed essendo ormai finita la crescita ossea non c’è più modo di rimodellare le vertebre in maniera correttiva. Con degli esercizi specifici è possibile migliorare il sostegno della colonna e una migliore ripartizione dei carichi asimmetrici. Questo aiuta a prevenire possibili peggioramenti. La pesistica si può fare, ma se la curva è molto marcata meglio non eccedere con i pesi in carico. Il nuoto praticato a livello amatoriale non ha controindicazioni, anzi è utile per migliorare il funzionamento del cuore e dei polmoni.
    Per i dolori mattutini, potrebbero dipendere dal letto o da quello che fa durante la giornata. In ogni caso si possono impostare degli esercizi per migliorare questo disturbo.
    Fabio Zaina

    Commento di Luca
    Il 12/08/2010 alle 14:09

    Buongiorno, poco fa ho ritirato la radiografia della colonna vertebrale e mi sa che quello che mi avevano detto era abbastanza errato. Questo è l’esito dell”rx”:
    Sul piano frontale modesta torsione scoliotica dx convessa lombare, accenno curve di compenso a monte. Appiombo dislocato a sinistra di circa 8mm.
    Bacino ruotato a sx sugli assi AP e longitudinale con sbilanciamento tra teste femorali di circa 8 mm per dismetria degli arti inferiori.
    Sul piano saggittale ridotta la fisiologica lordosi cervicale, modesta accentuazione della cifosi dorsale, ridotta la lordosi lombare, modesta accentuazione della cifosi sacrale. asse statico ed angolo di Fergurson alterato. Appiombo anteriorizzato di circa 3 cm.
    1) in sostanza questa radiografia cosa dice?
    2) adesso con questi risultati che tipo di ginnastica è più appropriata? Pesi, nuoto ecc ecc.
    La ringrazio nuovamente per la risposta e spero che possa nuovemente illuminarmi visto che qui dove mi trovo mi dicono cose molto contrastanti.
    Buona giornata
    Grazie anticipatamente per le risposte. Luca

    Commento di valentina
    Il 14/08/2010 alle 18:58

    Ragazzi c’è qualcuno di voi che prima di operarsi aveva una scoliosi di 90°?..

    Commento di Claudia
    Il 14/08/2010 alle 20:09

    Ciao c’è qualcuno che è stato operato e vuole darmi qualche consiglio, io mi sono operata 18 giorni fa!

    Commento di lolita
    Il 15/08/2010 alle 11:13

    A tutto lo staf di ISICO Auguri carissimi di buon Ferragosto.
    Ai pazienti che con piacere scrivono e trovano un supporto positivo in tutto il blog un caloroso Augurio per tutto Buon Ferragosto.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 15/08/2010 alle 11:15

    Gent.ma Sig.ra Lolita,
    tutti noi ricambiamo!
    Fabio Zaina

    Commento di Carla
    Il 15/08/2010 alle 11:54

    Ciao a tutti amici del blog…. anche per me è arrivato il momento: ho fatto l’operazione 25 giorni fa e sono contenta di aver fatto questa scelta. Annamaria, Antonio… ci siete? a voi come va? Un abbraccio a tutti e buon ferragosto

    Commento di Claudia
    Il 15/08/2010 alle 16:02

    Ciao Carla sono Claudia e anche io mi sono operata da 19 giorni. tu come stai?

    Commento di Fabio Zaina
    Il 16/08/2010 alle 08:48

    Gent.mo Sig. Daniele,
    il Dott Negrini non è al lavoro in questo periodo.
    Avrei una curiosità: le radiografie sono state fatte tutte in piedi? Oppure alcune in piedi e altre da sdraiato? Perché le curve da sdraiato sono sempre inferiori a quelle misurate in piedi a causa della forza peso e della componente posturale.
    Se sono state fatte tutte in piedi, potrebbe inviarcene una copia jpg via email? Sono molto curioso di vedere di persona questi risultati, perché 13 gradi di miglioramento in 8 mesi alla sua età sembrano più un miracolo che un un ottimo risultato. Anche a noi è capitato il caso di una paziente migliorata 20° in un anno e l’abbiamo pubblicato, ma questo resta un risultato eccezionale, e non è purtroppo la norma. Di solito, chi migliora con gli esercizi recupera 2-3 gradi perché migliora la capacità di sostegno muscolare della schiena. Ma la deformità ossea non cambia perché la crescita è terminata. Cordiali saluti
    Fabio Zaina

    Commento di Fabio Zaina
    Il 16/08/2010 alle 08:55

    Caro Luca,
    mi spiace, ma senza vedere direttamente lei e la radiografia non è possibile fare commenti precisi. Il referto parla di scoliosi lieve, ma questo non è un dato quantitativo. In linea di massima non sembra che ci siano grossi problemi, ma non posso esserne certo.
    Cordiali saluti
    Fabio Zaina

    Commento di Daniele
    Il 17/08/2010 alle 18:53

    Dott.Zaina le ho mandato le foto, aspetto sue notizie
    grazie

    Commento di Fabio Zaina
    Il 17/08/2010 alle 22:38

    Gent.mo Daniele,
    ho misurato le sue radiografie utilizzando un goniometro digitale come facciamo abitualmente con le radiografie digitali. Inoltre, per maggiori garanzie di veridicità, ho utilizzato un metodo scientifico molto comune e, dopo aver rinominato i tre file in modo che non sapesse l’ordine temporale delle radiografie, le ho fatte misurare anche al dott. Negrini “in cieco”, come si dice in questi casi.
    Secondo la mia misurazione i gradi sono 46° in quella di dicembre 2009 (utilizzando le stesse linee tracciate da chi le ha misurate dal vivo), 43° in quella di aprile (utilizzando le stesse linee già tracciate), e 42° in quella di agosto (che non aveva linee). Il dott. Negrini ha misurato rispettivamente 48°, 44° e 43°. A questo punto le devo precisare che ogni misurazione per definizione è falsata dal cosiddetto “errore di misura”: per farle capire, se lei sale dieci volte consecutive su una bilancia lei non avrà mai dieci pesi perfettamente uguali, ma ci sarà sempre una differenza, più o meno grande. Lo stesso accade con i gradi delle radiografie. I lavori scientifici ci dicono che l’errore di misura quando le radiografie vengono misurate da operatori diversi arriva sino a 5-6°. Quindi, compatibile con le misurazioni che sono state effettuate sulle sue radiografie.
    In ogni caso, anche effettuando la misura “in cieco”, come ho fatto fare al Dott. Negrini, riscontriamo al massimo un miglioramento di 5°, di certo non di 13°. Quindi il commento che posso fare è che sicuramente la sua situazione non è peggiorata, potrebbe essere migliorata (probabilmente è così, visto che ci sono due radiografie consecutive in miglioramento) o stabile (4°-5° sono entro l’errore di misura). E’ possibile, quindi, anche se non certo, che quello che sta facendo (questo include anche la ginnastica posturale che stava seguendo insieme alle altre terapie, dato che l’ipotetico miglioramento maggiore era evidente già ad aprile) abbia migliorato le capacità di sostegno attivo della sua colonna. Tenga comunque presente i limiti di questo confronto, dato che ho misurato delle fotografie (anche se erano piuttosto ben fatte e ho rimisurato usando gli stessi segni) e non le radiografie. Penso che parte dell’errore di misura di chi ha valutato le radiografie dal vivo dipenda dalla tecnica usata, che è quella di Cobb rispetto a quella di Cotrel. Mi scuso per il dettaglio tecnico, ma la sostanza è che chi le ha misurate, ha tracciato 2 linee perpendicolari ai piatti vertebrali, e questo aumenta l’errore di misura. Tracciandone una sola, come facciamo abitualmente noi, lo si riduce. L’utilizzo di un goniometro digitale e dei file permette di confrontare le linee tracciate su più radiografie, e questo riduce ulteriormente l’errore di misura.
    La misurazione delle radiografie è un parametro importante nella scoliosi, ma non è l’unico. La valutazione da me fatta si limita a questo aspetto. Mancano tutte le valutazioni cliniche che sono altrettanto importanti. Da quello che ho potuto valutare non sembra che quello che lei ha fatto le abbia causato dei danni, anzi, probabilmente ha fatto delle terapie che le hanno dato qualche beneficio. Non è possibile dire quale terapia in particolare, dato che lei ha fatto più cose insieme.
    Da parte mia, il giudizio sul Gyrotonic resta sospeso: senza uno studio formale che raccolga dati su più pazienti seguiti per un certo periodo di tempo non si può affermare che questa metodica funzioni (le pubblicazioni riportate sulla versione inglese del sito sono tutte su riviste di moda o divulgative, neanche una pubblicazione su una rivista scientifica, cosa che va benissimo nel mondo del fitness, malissimo nel mondo della riabilitazione). Non bastano le sensazioni soggettive, lo abbiamo detto tante volte, perché ci sono terapie che fanno stare meglio soggettivamente chi ha la scoliosi, ma a lungo andare ne favoriscono il peggioramento. Il fatto che tale metodica si stia diffondendo non vuol dire che sia valida, come afferma nel suo post. Nel campo del fitness, ma purtroppo anche della riabilitazione, esistono le mode. E le mode sono quelle che portano alla ribalta delle metodiche a prescindere dal loro valore intrinseco, che talvolta può anche essere notevole. Nel mondo della riabilitazione si sono applicate fino ad oggi anche metodiche che non avevano prove di evidenza di efficacia. Questo perché non è richiesto dimostrare l’utilità di quello che si sta facendo come invece accade nel mondo dei farmaci. Mi spiego meglio e faccio un paio di esempi.
    Prima che un farmaco, qualunque farmaco, venga messo in commercio, deve essere testato prima per la sua sicurezza sugli animali, poi su volontari, in modo da essere sicuri che non abbia effetti collaterali rilevanti o che questi siano inferiori ai benefici apportati. Se il farmaco supera questi test, che durano anni, allora viene messo in commercio in fascia C, ovvero chi lo vuole se lo compra e se lo paga, ma può stare tranquillo che il farmaco in oggetto non fa male. Se invece vengono pubblicati degli studi che dimostrano che il farmaco in questione funziona e che è utile per curare patologie rilevanti, entra in fascia A ed è pagato dal nostro sistema sanitario. Questo è sicuramente un approccio serio, ma nel mondo della riabilitazione le cose oggi non sono proprio così. Se parliamo di terapie fisiche (TENS, ultrasuoni, tecar, ecc.), ad esempio, oggi il requisito essenziale è il marchio CE, che dimostra che utilizzando quell’apparecchio non si muore fulminati. Ma per quanto riguarda le prove di efficacia, “chi se ne frega”! Non servono. Il sistema sanitario paga solo alcune terapie fisiche che hanno dato dimostrazioni generiche di efficacia, ma se io decido per esempio di creare un apparecchio che sfrutta le correnti elettriche e ottengo il marchio CE, poi posso iniziare a commercializzarlo senza problemi, mi basta convincere un po’ di venditori e un po’ di medici che funziona e il gioco è fatto. Medici e venditori diffonderanno la terapia, e io farò i soldi. E le prove di efficacia? “Chi se ne frega”! Tanto se so fare marketing troverò un sacco di gente che utilizzerà le mie apparecchiature. Nel mondo del fitness nascono ogni giorno dall’intuizione di geniali trainer nuove discipline. E queste si diffondono, come gli abiti D&G, Valentino, Versace. Proprio come delle mode. Un esempio: negli anni ottanta c’era l’aerobica in videocassetta di Jane Fonda, ora c’è il Pilates. Finché restiamo nel mondo del fitness, va tutto bene. Ma se entriamo nel mondo della riabilitazione, e quindi della patologia e del suo trattamento, va male. Ma molto spesso metodiche di fitness o metodiche riabilitative inventate da geniali terapisti o da veri e propri santoni vengono utilizzate per curare la gente senza nessuna verifica preliminare né di sicurezza né di efficacia! E questo è apparso fino ad oggi accettabile. Ma anche il mondo della riabilitazione sta cambiando, e le prove di efficacia sono necessarie, indispensabili e a carico di chi propone qualcosa di nuovo! Se lei, caro Daniele, scoprisse ad un certo punto di aver usato un farmaco che non era stato testato per la sicurezza cosa penserebbe? E se venisse fuori a distanza di tempo che quel farmaco faceva male, che aveva effetti collaterali importanti ma che si manifestano solo dopo lungo periodo di tempo?
    La parola drug in inglese vuol dire sia farmaco che droga. Questo è significativo, perché ci ricorda che una sostanza per fare del bene deve avere anche il potere di fare del male. Si tratta di dosarla nel modo giusto e utilizzarla con saggezza ed esperienza. Allo stesso modo, non è possibile pensare che gli “esercizi”, in generale, possano solo fare bene e non fare del male. Se hanno il potere di modificare qualcosa del nostro corpo, lo possono fare sia in meglio che in peggio (quante persone vanno in palestra e hanno notato che alcuni esercizi fanno stare male anziché bene? Questo in maniera soggettiva e reversibile, s’intende, ma può capitare). Quindi chi costruisce nuovi strumenti o insegna nuovi metodi di esercizi e li propone per la cura di una qualsiasi patologia ha l’obbligo di aver prima verificato e pubblicamente documentato che quello che sta facendo non nuoce. Altrimenti, come è successo altre volte in passato, ci si può trovare di fronte a “faciloni”, gente superficiale e irresponsabile, o peggio a ciarlatani e santoni!
    Aspettiamo con vivo interesse studi scientifici da chi si guadagna la pagnotta proponendo il Gyrotonic, come terapia per la scoliosi, come da tutte le altre metodiche che ad oggi non hanno prove di efficacia per questa patologia (e sono molte, credetemi).
    In bocca al lupo.

    Commento di Nicola
    Il 17/08/2010 alle 23:05

    Salve,
    scrivo in riferimento alla risposta del Dott. Zaina a Daniele (commento del 16/08/2010.
    Da svariati anni mi occupo di ernia al disco e scoliosi. Ho messo a punto delle mie ipotesi sulla causa di queste problematiche con conseguenti esercizi riabilitativi.
    Scrivo qui, solo per dare un contributo.
    Si parlava di esercizi e, in merito, volevo sottolineare che secondo me è più opportuno definire il metodo specifico che si segue e non fare di “tutta l’erba un fascio”. Questo perchè ci sono diverse modalità, sicuramente non tutte valide. Del resto, però, alcuni esercizi di ginnastica sono, a parer mio, molto efficaci. Ad esempio, con il mio metodo riesco ad ottenere miglioramenti dai 5 ai 10 gradi in un anno di ginnastica.Questo, sempre e con tutte le persone che seguo perchè distinguo varie tipologie di schiena con relativi esercizi personalizzati.
    Caro Daniele, ti auguro continui miglioramenti di vero cuore!
    Nicola

    Commento di luciana
    Il 18/08/2010 alle 18:45

    Ciao a tt mi piacerebbe conoscere persone che come me sono state operate di scoliosi tanti anni fa io ho 47 anni e a 15 sono stata operata con inserimenti barra di harringhton come detto sopra mi piacerebbe conoscere gente con intervento per confrontarci Grazie a tt

    Commento di Annamaria
    Il 18/08/2010 alle 20:59

    Gentilissimo Dott. Negrini e un saluto a tutti, mi chiamo Annamaria e sono la mamma di un bambino di tre anni e mezzo nel dicembre 2007 ci siamo accorti che la schiena del nostro bambino mostrava un gibbo nella parte destra e dopo aver consultato la pediatra ci è stata consigliata un’ecografia alla quale sono precedute molte visite a pagamento che non hanno riscontrato nulla o diciture come neoformazione paravertrabale di consistenza elastica non dolente. Non contenti come risultati noi genitori abbiamo contattato altri dottori e nel giugno 2009 ci hanno assicurato che il problema è una scoliosi.
    A tutt’oggi non abbiamo ancora una risposta precisa e siamo in attesa di un ulteriore visita a pagamento e il dottor… è propenso per il bustino quindi vorrei chiedere a Lei Dott. Negrini Stefano cosa ne pensa di questo esito di radiografia: esame eseguito a paziente in decubito supino ed in ortostasi.
    In decubito supino si evidenzia duplice ampia curvatura scoliotica dell’asse rachideo con prima curva destro-convessa che interessa il rachide dorsale medio-inferiore e lombare prossimale con fulcro in D10, seconda curva a convessità contrapposta in sede lombare inferiore. Nella telegrafia acquisita in stazione eretta si osserva netto incremento della curvatura scoliotica dorso-lombare prossimale destro-convessa. L’emisoma sinistro di D10 e D11 sembrano leggermente ridotti in altezza , ipoplasici rispetto al destro. Bacino un poco sovraelevato a destra. Risser 0. Dismorfia della XII costa destra.
    In attesa di un suo consiglio la saluto cordialmente.
    Grazie

    Commento di luciana
    Il 18/08/2010 alle 22:14

    Buona sera a tt, dopo aver letto le varie storie mi è venuta voglia di raccontare la mia piccola triste storia.
    All’età di 12 anni ed eravamo nel 75 mi hanno riscontrato la scoliosi e come si usava allora mi hanno fatto portare 1 anno il busto di gesso (che tortura ti mettevano in trazione la schiena con tiraggio di mentoniera e fasce al fianco quando eri ben tirata toglievano il telo su cui eri appoggiata e ti ingessavano , finita l’ingessatura ti portavano nel letto a farlo asciugare x 24 ore con un fono enorme che ti picchiava sulle diverse parti del gesso, eri come un salame ti giravano di qua di la e tu ti sentivi come un palo inerme).
    Poi dopo alcuni giorni ti mandano a casa e qui altro calvario, nn riesci a fare nulla anche andare in bagno è un problema ma ti tieni tt dentro dicono che è normale, i vestiti di 4 o 5 taglie in più perché il gesso è molto ingombrante, le maglie e i maglioni aperti davanti o molto grandi x farci passare le braccia xkè nn puoi alzarle sulle tue spalle c’è il gesso, x nn parlare del caldo estivo che per riuscire a respirare un pochino accendevo il fono per capelli sull’aria fresca e lo infilavo sotto il gesso sempre se nn avevo le maledette piaghe che porto ancora i segni ma tt ciò dicevano nn ti preoccupare passa.
    Nel 78 i medici capiscono che ne gessi ne corsetti migliorano la mia scoliosi e mi operano, mi inseriscono la barra. Dopo l’ intervento resto a letto 1 mse senza potermi muovere poi con un busto di gesso che dal mento mi arrivava al bacino mi fanno sedere un pochino su una sedia poi piano piano mi fanno camminare, con tt le paure che la stecca comporta, che si stacchi dagli uncini, che si rompe, che si sposti ecc. Và tt è passato: Ora ho 47 anni la stecca è ancora dentro di me ma ho dolori lombari paurosi che si articolano agli arti inferiori, prendo degli analgesici 2 o 3 volte al giorno, per riuscire a fare una passeggiata o semplicemente fare pochi metri uso una stampella x poter camminare e di notte mi vengono dolori oltre che agli arti inferiori mi si indolenziscono le braccia e le mani, mi hanno detto che tt ciò può dipendere dalla mia schiena, cara scoliosi è vero che per tanti anni nn hai dato problemi ma ora come la mettiamo? Sono mamma di 2 figli meravigliosi ma sono molto molto stanca di tt questo dolore che nn so più a chi rivolgermi x alleviare tt ciò. Se qualcuno prova le mie stesse problematiche sarei contenta di confrontarmi un saluto a tt

    Commento di Paola
    Il 20/08/2010 alle 11:38

    Cara Luciana, sono un po’ più giovane di te (ho 38 anni) e ho fatto l’intervento nel 1995, non con il metodo Harrington ma con la tecnica Cotrel-Dubousset. Anche io ho 2 figli. Ne ho passate tante anche io, come te. Dagli 8 ai 19 anni sono stata costantemente ingabbiata in gessi e corsetti. Per adesso, ringraziando il cielo, va ancora tutto bene. Ti scrivo, per quanto possa servire, per darti il mio sostegno. L’ortopedico che ti ha in cura che spiegazione ti ha dato per tutti i dolori che sei costretta a sopportare? I dolori sono provocati dalla presenza delle barre e degli uncini? Ti hanno consigliato di rimuoverli? Intanto ti abbraccio.

    Commento di luciana
    Il 22/08/2010 alle 17:49

    Cara Paola ti rigrazio per la tua risposta, finalmente sento qualcuno vicino a me nel mio picccolo problema, l’ortopedico nn dice di togliere la barra anzi ae nn da fastidio lasciarla dove è e visto che la barra materialmente nn da problemi la lascio stare , il problema sono le vertrebe libere che danno problemi ho scoperto recentemente dopo un esame lunghissimo ma indolore che ho un’ artrosi alle vertebre e a settembre parlerò col mio ortopedico x il da farsi . un grande abbraccio

    Commento di Stefano Negrini
    Il 23/08/2010 alle 09:30

    Cara Annamaria
    darle una risposta senza aver visto il bambino e la radiografia è oggettivamente impossibile. Di certo c’è una scoliosi, di certo va curata, ma come farlo dipende dall’entità e dalla prognosi che si può fare. Purtroppo la scoliosi prima insorge, peggiore è (escludendo qualche rarissimo caso, ma solo prima dei 3 anni, che è autorisolvente): e non passa da sola, anzi non passa neanche con la terapia – si deve solo fare in modo che non superi a fine crescita le soglie pericolose per l’età adulta a cui abbiamo fatto riferimento in tanti altri interventi del blog.
    Si affidi al suo ortopedico, purché sia un esperto di trattamento conservativo della scoliosi: è importante a tutte le età, ma soprattutto nelle scoliosi giovanili ed infantili.
    Auguri !
    Stefano Negrini

    Commento di Stefano Negrini
    Il 23/08/2010 alle 09:35

    Cara Luciana,
    il dolore viene acuito dalla sensazione di essere completamente da soli e non avere una possibile terapia. A parità di danno fisico, infatti, se si ha una cura utile, se si viene presi in carico per un trattamento adeguato, si sta immediatamente meglio. Se poi la terapia è accurata, si aggiungono anche i risultati della stessa. Quindi, è molto utile che trovi aiuto in questo blog o nel contatto con altre persone operate. Ma cerchi anche degli esperti di scoliosi dell’adulto che l’aiutino con una adeguata riabilitazione.
    Auguri
    Stefano Negrini

    Commento di luciana
    Il 23/08/2010 alle 12:28

    Gent. Dott Negrini , io la ringrazio x la sua risposta tempestiva che mi viene data nn solo come medico ma anche come uomo e nn come molti ortopedici ( le assicuro nn ne ho girati pochi) una risposta data con il cuore e la passione x ciò che lei fa. Mi complimento con lei per la persona che è e per il supporto che da a tt noi operati e nn. Per il mio problema di terapie ne ho fatte tante ma il risultato quasi nullo, ora sono in contatto con un ortopedico che pare abbia capito e appena ho pronto tt gli esami richiesti andrò a fare la visita intanto convivo col mio piccolo bastone e i miei dolori. Volevo cmq dire una cosa a tt l’ intervento risolve tanti problemi su questo nn ci piove. Grazie ancora per la sua risposta .

    Commento di Fabio Zaina
    Il 24/08/2010 alle 09:11

    Gent.mo Nicola,
    concordo sul fatto che gli esercizi debbano essere personalizzati.
    rispetto al suo metodo, se i suoi risultati sono realmente così brillanti, la invito a fare una ricerca formale per dimostrare la reale efficacia del suo metodo e a pubblicarla. Se stiamo parlando di un trattamento per adulti con scoliosi importanti (dai 40° ai 60°) ottenere 5-10 gradi di miglioramento può succedere, ma non è la regola, almeno secondo la nostra esperienza. Tenendo presente che gli adulti con tali scoliosi hanno una importante deformità vertebrale che non è correggibile, la possibilità di miglioramento riguarda la capacità di sostegno posturale, e quindi il margine di miglioramento è davvero risicato. Se lei pensa di aver trovato realmente una strada più efficace ha il dovere di verificarlo con uno studio scientifico e pubblicarlo in modo che non rimanga suo patrimonio esclusivo ma che possa essere conosciuto anche dagli altri operatori. Fino ad allora, il suo metodo rientra tra quelli di cui si parla questo post.
    Fino a quel momento, rimango, come sempre scettico.
    Cordiali saluti.
    Fabio Zaina

    Commento di Nicola
    Il 29/08/2010 alle 17:32

    Egregio Dott. Zaia,
    concordo con lei sulla necessità di formalizzare l’utilità e, quindi, l’efficacia di un metodo terapeutico alternativo.
    Sono anni che cerco contatti in tal senso. Risposte: zero.
    Ho scritto a Società scientifiche e ad Università, dicendomi disponibile a dimostrare la veridicità del mio metodo e della mia scoperta sulla meccanica del rachide, perchè di scoperta si tratta, ma tutte le proposte ricevute mirano unicamente a farmi lavorare in studi privati…e questo non lo ritengo opportuno e onesto.
    Tra gli ultimi enti contattati lo scorso Marzo, un dirigente dell’Asl di Caserta, dopo avermi ascoltato e visionato alcune delle mie radiografie, a distanza di qualche mese organizzò un incontro con un ortopedico e un fisiatra per un eventuale progetto. Risultato: sono stato poi contattato dal fisiatra per lavorare nel suo studio, ma nessun comitato scientifico per valutare la mia scoperta. Solo il Presidente della Facoltà di Scienze Motorie di Cassino, era favorevole alla valutazione del mio metodo, infatti nominò un Professore per seguirmi. Sono quattro anni che aspetto una chiamata, da due ho smesso di sollecitare.
    A questo punto, chiedo a lei che suggerimenti può darmi.
    La ringrazio anticipatamente,
    saluti Nicola

    Commento di Fabio Zaina
    Il 31/08/2010 alle 12:41

    Gent.mo Daniele,
    visto che ha parlato sul blog delle radiografie, ci permettiamo di citarle in questa risposta che interessa tutti i lettori.
    Dunque, viste le radiografie, se lei fosse un mio paziente, non le direi di smettere con il Gyrotonic, dato che fino ad oggi non sembra averle causato dei danni e lei è molto motivato a praticarlo. Le consiglierei solo di non avere troppe aspettative, perchè non sappiamo cosa possa succedere con questa metodica.
    Nel caso degli adolescenti, invece, sono fortemente contrario a che questo metodo venga consigliato, perché non ci sono prove che funzioni e per rovinare la vita ad una ragazza/o con la scoliosi ci vuole proprio poco. Non si può considerare il Gyrotonic un’alternativa al corsetto, quando questo è necessario, né agli esercizi.
    Per quanto riguarda la mancanza di interesse di chi insegna il Gyrotonic nel pubblicare i risultati, mi sembra una dimostrazione di scarsa serietà, dato che hanno la supponenza di insegnare questa metodica per la scoliosi e non hanno mai verificato (se l’avessero fatto lo avrebbero pubblicato) quali siano gli effetti. Questo ovviamente non ha niente a che vedere con lei, ma con chi guadagna tanti soldi insegnando qualcosa che non ha verificato. Questo è quello che
    noi critichiamo maggiormente, non chi cerca una risposta al proprio problema anche su strade “non ortodosse”.
    In ogni caso le faccio un grosso in bocca al lupo.
    Fabio Zaina

    Commento di Daniele
    Il 01/09/2010 alle 21:31

    Grazie per la risposta dott.Zaina.
    Ripeto ancora che non consiglio gyrotonic in alternativa alle metodiche ortopediche, anzi tutto l’opposto…ma consiglio il gyrotonic come integrazione, supporto, al corsetto e alla ginnastica.
    Il gyrotonic viene usato come complementare di molte attività, come il karate o il golf o il tennis, nuoto, calcio, la danza ecc..
    Si è visto, e l’ho provato su di me, che insime a una disciplina aiuta e enfatizza le prestazioni.
    Non ho tante aspettative, mi basterebbe migliorare 3 gradi ogni 4 mesi ma anche meno.
    Nel frattempo sto capendo molte cose sulla scoliosi, guardando e riguardando le mie lastre ho capito alcune cose, tipo le curve fisiologiche che si hanno normalmente sul piano laterale, che io non ho ma ho nel piano frontale S, perché c’è una rotazione, qundi credo che la cura non è spingere verso l’alto, ma controruotare i due tratti lombare e dorsale.
    Ho cercato di immaginarmi la colonna in 3d una scoliosi dorsare di 50 gradi è una cifosi con ruotazione del tratto dorsale ma non di 50 gradi, perché 27(mi sembra) gradi appartengono alla curva fisiologica dorsale.
    Immaginiamo la colonna vista lateralmente, guardiamo i tre tratti, lombare-dorsale-cervicale.
    Se facciamo ruotare ogni tratto in un senso e il tratto successivo nel senso contrario avremo un colonna dritta nella vista laterale, se la guardiamo frontalmente avremo le 3 curve scoliotiche, poi gli anni il peso e la muscolatura non sviluppata faranno il resto.
    Forse sto dicendo fesseri..ma è il mio pensiero.
    Grazie e scusate!
    Per correggere non basta una spinta laterale, ma come un panno strizzato va riportato in asse e poi spinto verso l’alto.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 02/09/2010 alle 09:24

    Caro Nicola,
    la risposta è molto semplice. L’aveva data Stagnara (il “creatore” del metodo Lionese di trattamento della scoliosi – uno dei più grandi scoliosologi mai esistiti) ad una signora che propagandava in Francia un metodo infallibile per curare la scoliosi:
    “mi porti i risultati di 10 casi trattati in fase sicuramente evolutiva, con radiografie prima e dopo trattamento, che dimostrino una stabilizzazione della curva, ed a quel punto potremo parlarne”
    Stagnara è morto senza avere alcuna risposta.
    La signora in questione si chiamava Mézières, ed ancora oggi c’è chi tratta la scoliosi secondo quelle tecniche di efficacia mai dimostrata (anzi, proprio a Lione Paul Ducongé, un fisioterapista esperto di scoliosi, ha fatto lui la ricerca che Stagnara chiedeva, dimostrando su 10 casi affidati a Mézièristi di provata fede e capacità, che tutti sono peggiorati e finiti in corsetto !!!).
    Anzi, in Italia c’è pure chi ha “derivato” scuole nuove dal Mézières, come il Bertelè, o il Raggi (o Pancafit); ma non siamo diversi in questo dalla Francia, dove dal Mézières è nato il Souchard (o RPG, o Rieducazione Posturale Globale, o Campo Chiuso).
    Attendiamo ancora da tutti costoro che rispondano all’appello di Stagnara.
    A questo punto lo aspettiamo anche da lei, senza scomodare professori o ASL.
    Quando ce li avrà, che si tratti di bambini con scoliosi superiori ai 20 gradi e Risser tra 0 e 2, oppure di adulti con evolutività dimostrata da radiografie precedenti, ce li mandi pure. Ma le consiglio anche, per prudenza ed evitare denunce (ma anche per rispetto ed etica corretta), di far firmare a tutti i suoi pazienti un foglio di consenso informato ad un trattamento sperimentale.
    Cordiali saluti
    Stefano Negrini

    Commento di ANGELA
    Il 03/09/2010 alle 22:00

    Salve sn Angela ho 21 anni e ho una scoliosi a s italica.In base alla radiografia della colonna vertebrale e del bacino è stato rilevato un disassamento scoliotico prima dorsale destro-CONVESSO, POI CN CURVA DI COMPENSO LOMBARE SINISTRO-CONVESSO.
    Riduzione della lordosi fisiologica cervicale.
    Ridotta ampiezza dello spazio intersomatico L5-S1. Bacino simmetrico. Lievissimo sollevamento dell’ala iliaca di sinistra. Sn preoccupatissima, ho tanta paura di peggiorare e di nn potere avere mai dei bambini!!!!!!!!!!!!!!Spero k qualcuno mi risp baci

    Commento di valentina da caserta
    Il 05/09/2010 alle 21:34

    Carissimo Dott.Negrini, mi chiamo Valentina ho 29 anni e le scrivo per farle tante domande! Premetto che all’età di 9 mi fu diagnosticata una scoliosi lieve e ho portato 1 corsetto col collare per circa 3 anni in seguito non ho voluto piu’ saperne per l’enorme sofferenza che mi comportava (psicologica soprat)! L’ultima volta che ho fatto 1 controllo è stato 2 anni fa e il fisiatra mi disse che avevo 1 scoliosi a s italica di circa 40°e che avrei dovuto far soltanto nuoto a vita! Non ho mai fatto sport, soltanto 6 mesi di acqua gym visto che odio il nuoto!!! Non ho dolori alla schiena per fortuna soltanto quando mi affatico e ammetto di aver trascurato il problema per anni! Le scrivo xkè ho mille dubbi e paure!! Non sono ancora sposata ma tra qualke anno sikuram mi trovero’ ad affrontare 1 gravidanza, vorrei continuare a praticare acqua gym, ma non so se è la cosa giusta e soprattutto vorrei conoscere gli esercizi di cui parlate e quindi vorrei sapere se x farlo c’è bisogno che contatti uno dei vostri centri, se poi potessi eseguirli da sola a casa o meno e soprattutto vorrei sapere una volta per tutte 1 kosa alla quale nessun dottore mi ha mai risposto. Se non facessi niente di tutto questo e continuassi a trascurare il problema come ho fatto finora cosa succederebbe?? Mi troverei a 60 anni tutta storta???? Gia’ mi da fastidio vedere i miei fianki non completamente uguali!!!! Sono 1 po’ disperata e spero di ricevere presto delle risposte a queste mi domande!!!!! 1 grosso bacio a presto

    Commento di Stefano Negrini
    Il 07/09/2010 alle 09:40

    Cara Valentina, cara Enza,
    nessuno può dare garanzie, nel bene o nel male, sulla schiena di qualcun altro. Quindi non ha senso né il terrorismo (finirà in carrozzella! Si piegherà tutta in avanti!) né l’ottimismo (non si preoccupi, non succederà mai nulla), né il girarsi dall’altra parte per non voler vedere con il rischio di trascurare il problema (e poi ritrovarsi affannati e preoccupati ancor più di prima).
    Possiamo solo muoverci nel mondo delle statistiche, che ci dicono delle probabilità che succeda qualcosa (peggioramento, stabilità…). Le statistiche ci dicono che sotto i 30° è molto improbabile che una scoliosi evolva e peggiori con il passare del tempo (ma non è garantito che non succeda: ci sono persino le cosiddette “scoliosi de novo” dell’età adulta, ossia scoliosi che compaiono in una schiena che prima era diritta!), e ci dicono che oltre i 50° è molto probabile che la scoliosi peggiori (ma non è garantito).
    A questo punto, sapendo questo, in età adulta che cosa conviene fare? Io consiglio sempre di tenersi semplicemente sotto controllo e, se le cose cambiano, se le cose peggiorano, allora correre ai ripari come riportato sotto. Sconsiglio di girarsi dall’altra parte e far finta di nulla, perché se poi la scoliosi (che è sempre silenziosa, evolve senza sintomi) poi presenta il conto, questo è tanto più salato quanto peggiore è la situazione. Ma sconsiglio anche di vivere con la preoccupazione ed una spada di Damocle sulla testa. Se la situazione è stabile, se non peggiora (e questo si può verificare controllandosi periodicamente, con un medico che prenda delle misure e se le segni, e vi possa dire con ragionevole certezza – e non “a occhio” – come stanno andando le cose; le radiografie bastano di solito una volta ogni 5 anni, salvo necessità cliniche precedenti) allora ci si dimentica della schiena sino al prossimo controllo. Quando fare i controlli? Sotto i 30° io consiglio una volta ogni 2-3 anni, sopra i 30° una volta all’anno o ogni due anni. Non sono controlli obbligatori, come durante la crescita: si può anche tardare, ma farli servono a stare tranquilli. Oltre i 50°, quando si è in zona di peggioramento quasi garantito, se si vuole fare prevenzione si possono fare gli esercizi regolarmente, ma non esercizi a caso (quelli sono indicati per tutti, anche per chi non si vuole curare: attività fisica regolare sempre e comunque per tutti gli scoliotici adulti, stanno solo attenti alle attività che ammorbidiscono troppo la schiena, che la rendono troppo elastica: meglio un po’ rigidi ma stabili che troppo morbidi ma peggiorati), esercizi terapeutici.
    Il problema degli esercizi terapeutici è che è molto difficile (quasi impossibile) trovare chi proponga gli esercizi giusti, che aiutino e non facciano danni. Allora, ci siamo organizzati per questo per poter INSEGNARE gli esercizi, che poi un adulto può fare a casa per conto proprio o, meglio, andando in una palestra dove magari aggiunge un po’ di attività fisica più generica. E’ sufficiente essere presenti in uno dei nostri centri sul territorio nazionale una volta ogni 3 mesi e il fisioterapista ricontrolla la situazione, cambia gli esercizi, verifica che vada tutto bene, da i consigli che servono, ed i 90 minuti circa (più il viaggio) si è poi in grado di curarsi al meglio per i 3 mesi successivi.
    Un’ultima possibilità, rivolta a chi ha dolore: oggi abbiamo anche un sistema di fasciature (lo SpineCor) che sembra molto promettente per gli adulti, dopo che ha dimostrato la sua efficacia per i bambini. E’ l’unica fasciatura sviluppata appositamente per chi ha la scoliosi, quindi specifica e che non dà grandi fastidi. Unico problema, è costosa (circa 4 volte più di altri sistemi per chi ha solo la lombalgia). Ma se funziona è un grande aiuto per chi ha dolori.
    Questi sono i miei consigli per tutti gli adulti: se c’è bisogno sorvegliare; curare solo se necessario, ma curarsi bene !
    Cordiali saluti
    Stefano Negrini

    Commento di antonio
    Il 08/09/2010 alle 07:07

    Ciao Carla ho letto solo oggi ho letto il tuo commento, posso dirti che al momento i dolori lancinanti che avevo prima dell’intervento sono svaniti l’unica problematica è questa specie di sensazione ( costrizione, persona attacata dietro) che ti porti dietro dopo l’intervento. Ti saluto e ti abbraccio se vuoi puoi scrivermi ad tony.iervolino@libero.it

    Commento di Nicola
    Il 08/09/2010 alle 13:04

    Egregio Dott. Negrini,
    le riscrivo oggi perché rileggendo il mio commento al blog ho notato di aver tralasciato un’informazione nella parte finale. Ho iniziato a seguire una ragazza di 11 anni con scoliosi di 30 gradi e gibbo molto vistoso. Così come le scrivevo nel precedente commento mi impegno ad inviarle gli esami tra 3/4 mesi, qualsiasi siano i risultati.
    Cordialmente,
    Nicola

    Commento di Stefano Negrini
    Il 14/09/2010 alle 09:21

    Sig. Nicola,
    è proprio sicuro di fidarsi a trattare con soli esercizi una ragazza con una scoliosi come quella che ha descritto ed all’età di 11 anni ?
    Se fosse una mia paziente, in quando medico, per quanto io creda fermamente nell’utilità degli esercizi (ed abbia prove di efficacia di quelli che propongo), farei comunque una prescrizione diversa: è vero che tutto può andare bene, ma è anche vero che nel giro di pochi mesi si corre il grosso rischio di trovarsi tra le mani una scoliosi ormai diventata chirurgica e, soprattutto, una schiena ed una ragazza che verrà condizionata dalla scoliosi per il resto della sua vita.
    In ogni caso, visto che la scelta terapeutica non è sotto la sua responsabilità, in quanto professionista che collabora al bene del paziente le consiglio almeno di verificare che il medico che si è assunto la responsabilità della prescrizione sia uno specialista (il pediatra di certo non basta) e soprattutto che sia esperto di scoliosi. Se le cose stanno così, credo che il collega stia provvedendo ad una attenta sorveglianza come minimo trimestrale in una situazione altamente instabile come questa. Lei può contribuire per parte sua con un controllo clinico mensile, segnalando rapidamente e per tempo ogni eventuale peggioramento.
    Detto tutto questo, invito tutti i professionisti lettori del blog a non dimenticare mai che la scoliosi è una malattia infida, che può peggiorare anche molto rapidamente (in vita mia ricordo 4-5 casi – su decine di migliaia, quindi rari, ma comunque esistenti – di pazienti peggiorate oltre 20 gradi in uno-due mesi !): quindi attenti sempre a quello che fate. Ognuno mantenga il suo ruolo, ma soprattutto si preoccupi del bene del paziente, anche se è “innamorato” dei suoi trattamenti. Perché, una volta che il danno è fatto, non si torna più indietro se non di molto poco e con grande fatica.

    Commento di Monica
    Il 15/09/2010 alle 09:14

    Gent.mo Dott.Negrini,
    seguo da un po di giorni i commenti su questo blog perchè purtroppo ho anch’io una figlia di 11 anni effetta da una scolioli a livello medio a alla quale hanno prescritto un corsetto e purtroppo il peggiore a livello estetico. Lei avrà sicuramente già capito che si tratta di quella tremenda gabbia di ferro alla quale hanno dato il nome di Milwaukee. Mentre le scrivo queste righe sono in attesa telefonica con il cup di Milano per prenotare una visita presso il suo ambulatorio per sentire un suo parere ed eventualmente valutare una soluzione alternativa a questo “maledetto” corsetto, e le devo dire che lo spero sinceramente. Sono sicura che risponderà al questa mia mail, vedo che gentilmente e cortesemente, lo fa con tutti ma spero con tutto il cuore di poterla conoscere personalmente a breve. Non le nascondo viviamo la situazione con profonda angoscia e soprattutto mia figlia.La ringrazio per la disponibilità e la saluto cordialmente. Monica

    Commento di Stefano Negrini
    Il 16/09/2010 alle 08:56

    Gentile Monica,
    solo con una visita potrò rispondere adeguatamente ai suoi quesiti. Quasi certamente del Milwaukee (tuttora purtroppo uno dei corsetti più prescritti al mondo ed in Italia, anche se a livello mondiale nessuno tra i medici più aggiornati sul trattamento non chirurgico della scoliosi lo usa ancora – salvo ovviamente in pazienti con situazioni molto particolari) possiamo fare a meno: è stato di certo un corsetto fondamentale nella storia del trattamento della scoliosi, ma altrettanto certamente si sono fatti dei passi avanti. Purtroppo, se c’è bisogno del corsetto, comunque in una “gabbia” si deve finire. Ma, come dico ad alcune pazienti, la scoliosi a volte è una tigre, e le tigri si mettono in gabbia altrimenti, se lasciate libere, possono fare molto male.
    A presto
    Stefano Negrini

    Commento di Monica
    Il 16/09/2010 alle 10:52

    Gent.mo Dott. Negrini,
    ho già prenotato una vista per i primi giorni di ottobre; avrei voluto incontrarla prima, ma va bene comunque così. Mi sento già un po’ sollevata dopo la sua rispota. E’ vero la scoliosi è una “brutta besta” ma sono sicura che con il suo aiuto e appoggio morale (seguo attentamente le varie sue riposte sul blog) riusciremo a superare anche questo! Ci sono cose ben peggiori, lo so, questa tutto sommato è una cosa dalla quale con il tempo e molta pazienza si può guarire o migliorare efficaciemente, ma sa come siamo fatte noi mamme….. vorremmo sempre vedere il sorriso sulla bocca dei nostri figli. La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità e le invio un cordiale arrivederci!
    A presto
    Monica

    Commento di lisa
    Il 21/09/2010 alle 08:08

    caro dottore, sono una mamma di una bambina di 10 anni (non ancora sviluppata) e ieri siamo stati in visita da un Professore di napoli dove ci ha detto subito che mia figlia si doveva operare per una scoliosi dorsale di 56 gradi e lombare di 35 gradi. Volevo chiederle se è possibile fare l’intervento subito senza provare prima altre alternative, come corsetti, gessi. Grazie attendo una sua risposta

    Commento di Fabio Zaina
    Il 23/09/2010 alle 14:39

    Cara Signora Lisa,
    certo che è possibile operarsi senza aver provato prima con il corsetto. Il rischio però è di rimanere con il dubbio che ci fosse ancora qualcosa da provare e che non è stato tentato. La scoliosi di sua figlia è molto importante e sicuramente l’intervento è un’opzione condivisibile ma forse, iniziando a portare un buon corsetto adesso, subito, si potrebbe avere un miglioramento che potrebbe anche cambiare la situazione e il destino di sua figlia. Di questo, ovviamente, non si può essere certi, l’unico modo per saperlo è tentare. In ogni caso sua figlia è piuttosto giovane, e sarebbe meglio cercare di rimandare di qualche anno l’intervento per lasciarla crescere un po’ di più. E in questo periodo non si può certo lasciare che la scoliosi peggiori non curandola
    Fabio Zaina

    Commento di lisa
    Il 23/09/2010 alle 19:15

    Gentilissimo dottore grazie mille per la sua risposta, approfitto della sua disponibilità chiedendogli se può fornirmi informazioni per un appuntamento in uno dei vostri centri, io abito a Napoli . SALUTI

    Commento di francesca
    Il 23/09/2010 alle 21:54

    GENT.MO DOTT. NEGRINI, SONO UNA RAGAZZA DI 17 ANNI, A 14 ANNI MI E’ STATA DIAGNOSTICATA UNA SCOLIOSI DORSO LOMBARE, LA CURVA MAGGIORE ERA DI 45°, DA ALLORA HO INDOSSATO UN CORSETTO SFORZESCO, ORA LA CURAVA SI E’ RIDOTTA A 27°, HO FATTO SEMPRE ATTIVITA’ SPORTIVA IN PALESTRA CON GLI ATTREZZI, ORA INDOSSO IL CORSETTO 16 ORE AL GIORNO, MI PIACEREBBE MOLTO FARE DEI CORSI DI STEP, VORREI GENTILMENTE SAPERE DA LEI SE QUESTO SPORT PUO’ ESSERE DANNOSO PER LA MIA SCOLIOSI.
    LEI SAREI MOLTO GRATA SE LEI MI POTESSE DARE UNA RISPOSTA.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 24/09/2010 alle 13:19

    Cara Francesca,
    se ci si allena si può fare qualunque attività fisica con la scoliosi, come se non la si avesse. Le uniche precauzioni riguardano (da quello che sappiamo sino ad oggi) tutto ciò che rende la colonna molto snodata, mentre non ci sono problemi con impatti, rinforzo, asimmetrie etc etc. L’altra precauzione è l’agonismo, perché a quel punto si va al di là di una sana condizione fisica per spingersi oltre alla ricerca della massima prestazione. Ovviamente parliamo di agonismo a livello medio alto, con allenamenti da 3-4 volte alla settimana in su.
    In bocca al lupo per la tua scoliosi e cerca di chiudere in bellezza.
    Stefano Negrini

    Commento di Stefano Negrini
    Il 24/09/2010 alle 14:19

    Egregio Sig. Nicola,
    per favore, mi mandi i suoi casi tutti insieme dopo averli raccolti. Non posso fare alcuna valutazione complessiva se li ricevo uno per uno. Inoltre
    la pregherei per le comunicazioni rivolte solo a me di non usare il blog ma la casella email isico@isico.it. Grazie e cordiali saluti

    Commento di antonio
    Il 05/10/2010 alle 16:13

    Salve ho 42 anni e da quando ero piccolo soffro di una rotoscoliosi ad s di circa 45 gradi perfettamente compensati , cioè una dorsale convessa dx ed una lombare sx ( quella primaria). Sino all’età di 30 anni non ho mai sofferto di nulla fino ad un giorno in cui sono iniziati i dolori ed i giri verso diversi ortopedici di italia. Ho fatta ginnastica posturale fino ad oggi ma purtroppo i dolori negli ultimi mesi sono aumentati, tanto che ho effettuato un consulto presso un medico che opera al — che mi ha consigliato di cambiare ginnastica posturale ed di potenziare i muscoli della colonna, mantenendomi lontano per quanto possibile dall’intervento. Vi chiedo esistono esercizi che consentono di derotare la colonna ed alleviare il dolore visto che ormai la deformità del mio torace me la tengo? Grazie

    Commento di Fabio Zaina
    Il 07/10/2010 alle 14:32

    Gentile Signora,
    non esistono esercizi che possano derotare la scoliosi di un adulto, e questa è strettamente legata alla deformità del torace. Questo però non è rilevante, perché quello che conta per stare bene è avere una schiena che si sostiene attivamente. Quindi un buon lavoro di rinforzo muscolare fatto sotto la supervisione di un esperto può migliorare molto i suoi sintomi e la qualità della vita. Presso i nostri centri è possibile imparare gli esercizi specifici che poi possono essere svolti a casa autonomamente, limitando il disagio dello spostamento per chi viene da lontano.
    Cordiali saluti
    Fabio Zaina

    Commento di nico
    Il 20/10/2010 alle 10:39

    mio figlio di 11 anni dovrà mettere il coresetto per ipercifosi e iperlordosi. questa è la diagnosi:
    cifosi 60° lordosi 50° D6-L4 6° rachide in asse, bending + cif 7+3 lord 5
    mi aiuatate a capire l’entità di questo dorso curvo

    ciao

    Nico

    Commento di Lo staff di ISICO
    Il 22/10/2010 alle 13:48

    Gentile Signor Antonio,
    problemi come il suo ci sono stati presentati diverse volte. Le consigliamo di leggere
    questa risposta.

    Cordiali saluti.
    Lo staff di ISICO

    Commento di luca
    Il 29/10/2010 alle 19:36

    mia fglia ha una scoliosi dorsale convessa di 25° cobb, sapete indicarmi un ottimo ortopedico nella città di Ancona e provincia?

    Commento di Stefano Negrini
    Il 04/11/2010 alle 10:46

    Egr. Sig. Nico
    scusi il ritardo nella risposta.
    La normale curvatura dorsale dovrebbe arrivare ad un massimo di 45-50°: quindi il dorso curvo di suo figlio è di entità media, certamente non grave (in questi casi si superano i 70°-75°. Detto questo, entrano poi delle variabili come la distribuzione della curva o la rigidità della stessa che non si possono evincere dalle misurazioni che lei cita (la terminologia è in parte medico-specifica e quindi non decifrabile in modo univoco).
    Certamente, se il dorso curvo non è rigido (come la giovane età fa pensare) si può ancora agire con gli esercizi, che nel dorso curvo, se ben fatti, sono molto efficaci. Ma anche a 11 anni la colonna può essere molto rigida, quindi questa è solo una considerazione generale e non una indicazione nel suo caso particolare, che purtroppo solo da una visita può discendere.
    Cordiali saluti ed auguri a suo figlio
    Stefano Negrini

    Commento di monica creti’
    Il 16/12/2010 alle 18:32

    Apro una piccola parentesi in riferimento alla lettera di Marilena del 1 12 2010. La signora ribadisce il fatto e giustamente si chiede come mai nessun medico si sia reso conto della schiena di sua figlia pur rilasciando i certificati per lo sport. Cara, io ti capisco benissimo perche’ mi e’ successa la stessa cosa e chi ha visto successivamente la schiena di mia figlia, dopo la scoperta della scoliosi, ha commentato dicendo che anche un cieco si sarebbe accorto del problema. A questo punto io non ho pieta’ per questi incapaci anche perche’ nessuno puo’ restituire a questi ragazzi gli anni di sacrifici che devono affrontare quando invece dovrebbero vivere una vita normale. Certo e’ poi che se le cose devono capitare capitano e basta, ma e’ diverso dover intervenire su una scoliosi iniziale piuttosto che di una di 44 e 28 gradi come nel caso di mia figlia. Sono troppo addolorata al pensiero che una patologia cosi importante venga sottovalutata o addirittura dimenticata e poi di colpo ti cade il mondo addosso con tutti i rischi e i problemi che si devono affrontare. Caro staff di ISICO mi rivolgo anche a voi, penso che gia’ lo facciate, ma promuovete sempre piu campagne di sensibilizzazione ai pediatri affinche’ non si verifichino episodi analoghi. Scusate per lo sfogo ma ancora non mi posso perdonare di essermi fidata di un incompetente. Grazie ancora per il lavoro che fate. Un abbraccio a mamma Marilena

    Commento di Rosalia
    Il 16/12/2010 alle 18:43

    Mia figlia di 12 anni durante la lezione di Educazione fisica si è fatta male.
    Nella RX è risultato: lieve riduzione in ampiezza dello spazio discale L5-S1.
    Vorrei sapere se si guarisce da questo e cosa deve fare per poter guarire.
    Vi ringrazio tanto anticipatamente

    Commento di emanuela c.
    Il 17/12/2010 alle 15:25

    Condivido in pieno il commento di Monica. Grazie al dott. Negrini,la schiena di mia figlia sta recuperando, ma abbiamo perso un anno di tempo con un corsetto malfatto e con la prospettiva, non troppo vaga, dell’operazione. Oltre a sensibilizzare i pediatri bisognerebbe coinvolgere anche gli insegnanti di educazione fisica. Ciao a tutte Emanuela

    Commento di Stefano Negrini
    Il 22/12/2010 alle 11:01

    Care Emanuela e Monica,
    ovviamente come ISICO cerchiamo di fare iniziative per sensibilizzare tutti coloro che dovrebbero scoprire la scoliosi (pediatri, medici di famiglia, medici dello sport, insegnanti di educazione fisica, allenatori, fisioterapisti), ma non sempre ovviamente ci si riesce. Oltre della capacità di scoprire la scoliosi presto è importante anche saper non sottovalutarla e gestirla al meglio, ma anche questo è difficile. Purtroppo la scoliosi è una malattia non molto frequente (anche se riguarda il 2-3% della popolazione in età evolutiva) mentre gli atteggiamenti posturali scorretti (che ad un osservatore non esperto e non preparato possono sembrare molto simili) sono estremamente frequenti (fino al 50% della popolazione in picco puberale). Quindi l’esperienza comune dei pediatri è che “passano da soli”, cosa vera per gli atteggiamenti, totalmente sbagliata per la scoliosi, che proprio “non passa”. Anche la frequenza di aggravamento è abbastanza bassa, e ad un pediatra probabilmente capita di avere una scoliosi importante una volta ogni 5-10 anni: vi posso testimoniare i sensi di colpa da cui a volte vengono colti questi colleghi a fronte di una scoliosi che gli scappa di mano…. Quindi, la sensibilizzazione è certamente importante, così come la formazione a saper affrontare al meglio tutto questo. Ma i problemi della scoliosi non finiscono qui, perché continuano con i “guaritori miracolosi” (non credete mai, ma proprio mai a chi vi dice che fa guarire la scoliosi: non è possibile), con chi la tratta senza averne le competenze (non basta essere uno specialista generico, si deve proprio essere specialisti di scoliosi, che è troppo diversa dalle altre comuni patologie di interesse riabilitativo ed ortopedico), con chi prescrive corsetti senza crederci e senza controllarli (non mi stancherò mai di consigliare di leggere i criteri di SOSORT per sapere come si deve curare la scoliosi) con chi propone solo la ginnastica o solo l’intervento chirurgico, oppure “mai i corsetti” o ancora “mai l’intervento” o anche “mai la ginnastica”, a chi dice di “andare a nuotare” oppure di “fare dello sport”. La terapia deve essere del tutto personalizzata, tutte le armi terapeutiche che hanno dimostrato di funzionare (osservazione, esercizi specifici in mani esperte, fasce elastiche SpineCor, corsetto rigido più esercizi, intervento chirurgico) devono poter essere usate senza preclusioni specifiche ma secondo le necessità e le preferenze del paziente, ovviamente rispetto ad un obiettivo condiviso da raggiungere.
    Comunque, non ci stancheremo mai di lavorare (anche attraverso questo blog lo facciamo) per far crescere le conoscenze e le competenze, senza fare terrorismo, ma facendo capire che di cosa importante si tratta. Perché siamo veramente stufi di vedere ragazze rovinate dall’incompetenza, pur riconoscendo che purtroppo la scoliosi a volte riesce comunque a rovinare delle belle ragazze ed a segnarle nel fisico (e poi spesso anche nella mente) senza che ci mettiamo anche noi “terapeuti” a farlo: accade molto raramente, ma è comunque una malattia e noi non siamo invincibili. Ma deve accadere il meno possibile, e sempre di meno nel tempo. Per questo lavoriamo.
    Stefano Negrini

    Commento di DAVANZO LIBERALE
    Il 28/12/2010 alle 16:35

    A mia figlia Elisa di dieci anni stata riscontrato una presunta scoliosi (assimetria da rotazione del bacino su possibile scoliosi idiopatica lombare sx convessa con gibbo di 6 mm) mi richiedono la radiografia in ortostatismo,ho delle remore nel farla a mia figlia per quanto concerne l’assimilo di radiazioni ionizzanti ed eventuali conseguenze che in futuro possa avere. Visitando il Vostro sito ha visto che utilizzate altre apparecchiature non nocive per eventuale valutazione. Vorrei, per cortesia, informazioni in merito. Grazie per l’attenzione. Liberale Davanzo.

    Commento di monica creti’
    Il 28/12/2010 alle 19:43

    Sono pienamente daccordo con lei e la ringrazio infinitamente per le risposte. Non vorrei essere cattiva ma allora come deve fare una mamma a evitare cio’ che e’ capitato a me? O meglio possibile che mia figlia mi abbia detto piu’ volte che 2 sue compagne di classe avevano la schiena storta…..poi dopo 4 mesi e’ stata riscontrata realmente la scoliosi. Anche in questo caso come mai una bambina di 11 anni si e’ accorta mentre il pediatra (lo stesso che aveva mia figlia) no…? Penso che tutto cio’ non sia giusto e basta…. Abbiate pazienza allora non si tratta di una scoliosi ogni 10 anni ma di puro menefreghismo…Scusate ancora, so che voi non avete colpa ma e’ solo uno sfogo…..Grazie Monica

    Commento di VALENTINA CALO’
    Il 06/01/2011 alle 21:41

    Ciao a tutti sono Valentina la stessa ragazza che fino al mese di giugno dava coraggio a tutti. Poi il mio medico dopo il controllo dei quattro mesi mi ha detto che potevo cominciare nuoto. Avevo un po’ paura, perche’ non ho molta confidenza con l’acqua e mi son fatta affiancare da un chinesioterapista che mi ha fatto fare degli esercizi in acqua ed a bordo piscina. Qualcosa e’ andata storta ed io mi sono bloccata i muscoli dorsali. Dietro suggerimento del mio chirurgo sono stata ferma da qualsiasi attivita’ per circa un mese e mezzo, poi ho iniziato a fare prima delle balneoterapie, poi delle fkt. Purtroppo il problema continua, perche’ sembra che piu’ mi muovo piu’ aumenta il blocco. Qualcuno dice che devo iniziare degli esercizi di postura, ma io sono disperata e non so piu’ cosa fare. A qualcuno di voi e’ successo qualcosa di simile? Avrei bisogno di qualche suggerimento. Ho appena rifatto le lastre di controllo, per fortuna tutto bene.
    Sono sempre arrabbiata, perche’ non mi sembra giusto che, grazie all’incompetenza ed alla superficialita’ di un terapista, io debba stare cosi’ male. Grazie per la vostra attenzione…

    Commento di marilena
    Il 06/01/2011 alle 23:14

    Cara Monica solo ora ho visto il tuo messaggio. Ti ringrazio della tua solidarieta’.
    Sono parole che mi riempiono il cuore e solo noi genitori ed in particolare noi mamme sappiamo quanto sia il dispiacere di scoprire di non esserci accorte prima del problema. Prima di venire a conoscenza di ISICO gli specialisti che hanno visitato mia figlia oltretutto mi hanno detto che non c’erano margini di miglioramento. Tutto ciò come puoi immaginare mi ha ulteriormente gettata nello sconforto più totale.
    Ora ci accingiamo ad affrontare un periodo che non sarà semplice ma impegnativo!!!!vSperando di avere buoni risultati.
    Vorrei tanto che non si sottovalutasse l’aspetto psicologico del problema.
    Monica ti ringrazio tanto. Mi ha fatto piacere il tuo commento.
    Tante volte condividere aiuta a non sentirci soli!!!!
    Tanti auguri anche alla tua ragazza.

    Commento di Fabio Zaina
    Il 07/01/2011 alle 16:29

    Gent.mo Sig. Davanzo,
    capisco perfettamente le sue remore. Quando possibile è sempre bene evitare le radiazioni ionizzanti (quelle delle radiografie e delle TAC), ma se quanto riscontrato in visita suggerisce l’utilità di questi esami è meglio farli. Gli esami di superficie come il Formetric (quello a cui si riferisce) possono essere utili nel monitoraggio della terapia e del quadro clinico, ma non sostituiscono la radiografia. Solo la radiografia infatti permette di valutare la conformazione delle vertebre e la crescita ossea, oltre alla misurazione dell’angolo di Cobb, e questi sono dati essenziali per inquadrare la scoliosi, prescrivere un trattamento e monitorarlo. Inoltre, per avere un quadro completo, la prima volta è necessario eseguire la radiografia in Antero-posteriore e quella in latero-laterale, dato che l’esame è bidimensionale e bisogna verificare nel complesso la morfologia delle vertebre. Per quanto riguarda i rischi legati alle radiazioni, questi sono molto bassi, grazie alla tecnologia sviluppata progressivamente negli anni. Se si vuole ridurre ulteriormente la dose di raggi ci si può rivolgere ad un centro che sia dotato di radiografie digitali. Questo permette di ridurre del 15% la dose di radiazioni e riduce drasticamente il rischio di dover ripetere l’esame a causa di problemi tecnici di sovra o sottoesposizione. Inoltre per il medico c’è il vantaggio di un esame più chiaro e leggibile. Tenga presente che una radiografia del rachide equivale più o meno alle radiazioni che si assorbono trascorrendo una giornata in alta montagna o facendo 3 o 4 viaggio aereo da Milano a New York. Quindi si tratta di dosi relativamente basse, e del tutto giustificate se si tratta di inquadrare e gestire una scoliosi, perché bisogna ricordare che non esiste oggi un esame alternativo.
    Cordiali saluti
    Fabio Zaina

    Commento di Francesca
    Il 27/01/2011 alle 15:40

    Ciao,
    voi siete tutti grandi io invece sono una povera ragazza di 14 anni che sta vivendo sulla propria pelle la croce del busto delle cure e del non sapersi accettare..giorno dopo giorno solo pianti! Lacrime su lacrime…e inoltre ho le gambe valghe…uno mi dice che sono troppo a x, un ‘altro mi dice che è troppo tardi per curarle, uno che potrei utilizzare il metodo raggi pancafit, uno che mi devo operare…IO NON SO COSA FARE! Non posso mettere minigonne e pantaloncini…….vabbè è inutile parlare..TRA DI VOI C’E’ UN DOTTORE CHE POTREBBE GUARIRE LE MIE GAMBE (GINOCCHIA) VALGHE?”’IO VIVO A BARI…VI PREGO AIUTATEMI!!:'(
    cordiali saluti

    Commento di giulia corselli
    Il 08/03/2011 alle 19:22

    Sono una bambina di 8 anni, porto il busto. La mia mamma mi ha permesso di dire: CHE PALLE! quando lo devo mettere, così mi sfogo e non piango.
    Però certe volte piango.
    Ho fatto anche un calendario , quando non faccio le gnole disegno una faccina ALLEGRA, invece quando le faccio metto una accina TRISTE.
    Mia nonna quando faccio la brava a mettere il busto mi mette un soldino nel salvadanaio. Quando siamo alla fine del calendario mi compro un regalo con quei soldini.
    A presto, baci Giulia.

    Commento di lolita
    Il 09/03/2011 alle 08:27

    Carissima Giulia sei proprio una stupenda e solare banbina anche se con tanto sacrificio porti il busto vedrai che che sarai premiata con un bel fisico e un bel portamento , tanti carissimi baci e tante tante belle cose un abbraccio da me e tutti gli amici del blog….mamma Lolita, a presto,ciao.

    Commento di Elena
    Il 11/03/2011 alle 14:39

    Salve a tutti,
    la prossima settimana metterò un busto lionese, mi potreste dire se si vede molto, se funziona e se da molto fastidio??? Per favore…ho solo 13 anni e una paura immensa!!!!
    Dal momento che quasi tutti qui avete provato cos’è avere la scoliosi mi potreste dire se si vede molto soprattutto d’estate…al mare…in costume da bagno!!! Ho una scoliosi a dx di 25 gradi nella zona dorsale e una di 18 a sinistra nella zona lombare. Grazie, vi prego rispondetemi.

    Commento di Stefano Negrini
    Il 21/03/2011 alle 09:10

    Cara Elena,
    la visibilità del lionese dipende da come viene costruito, ma è assolutamente possibile fare in modo che si veda molto poco. Come avrai visto da tanti interventi sul blog, si tratta solo di avere qualche accortezza nel vestirsi…
    In bocca al lupo
    Stefano Negrini

    Commento di Stefano Negrini
    Il 21/03/2011 alle 09:23

    Cara Giulia,
    vedrai che ce la farai e riuscirai ad un certo punto a non pensare più al corsetto. Il mio consiglio è proprio questo, cerca di non pensarci e continua tutte le tue cose come al solito. Non proibirti nulla e cerca con ostinazione di fare tutto. Vedrai che ad un certo punto riuscirai a dimenticarti del corsetto…
    Forza !
    Ciao
    Stefano Negrini

    Commento di Giulia Corselli
    Il 21/03/2011 alle 20:36

    Ciao dottore, sei stato molto carino. Farò come dici tu e ce la metterò tutta!
    Grazie Giulia.

    Commento di Sabry=)
    Il 22/03/2011 alle 19:17

    Salve, sono una ragazza di 13 anni che porta da poco un corsetto lionese per una doppia scoliosi: dorsale di 26°e lombare di 32°.Volevo sapere se la mia scoliosi ha qualche speranza di miglioramento o no e se esiste un modo per combattere il dolore del corsetto.Dopo poco tempo che lo ho addosso sento un terribile male alle costole nella parte destra della schiena.

    Inoltre mi vergogno molto della scoliosi e spero non debba mai arrivare l’estate con il mare e…il costume da bagno!!!

    Grazie…

    Commento di ANNA MARIA
    Il 24/03/2011 alle 17:37

    Buon giorno vorrei sapere quanto dura il corso di ginnastica cioè il piano di ginnastica , per ora io sono al 4 piano di ginnastica ! attendo cortesemente una risposta grazie e buona giornata 😉

    Commento di ANNA MARIA
    Il 24/03/2011 alle 17:51

    Ciao Sabry, certo che hai la possibilità di guarire eccome, abbi fiducia e vedrai che guarirai presto, il corsetto penso che lo potrai togliere al mare, purtroppo io non sono mai andata al mare, ma in piscina si! Sopportare un corsetto è molto duro fidati, io lo so! io porto un corsetto Sforzesco da circa nove mesi e ho 13 anni proprio come te almeno il tuo è tutto aperto, il mio tutto chiuso! Lo so la scoliosi è molto brutta, ma pensa una cosa tra qualche anno il corsetto non ce l’avrai più è questa la cosa importante! Lo so è dura anche fare ginnastica specialmente quando ho i compiti da fare e non mi va di perdere tempo a fare ginnastica per una stupida scoliosi! A volte mi chiedo perché a me? Ma perché? Ho provato a rispondermi e sai cosa mi sono risposta? Che va bene cosi tanto era inutile piangere, fare i capricci come i bambini piccoli! MI è venuta e basta. All’inizio pensavo che fosse una punizione la scoliosi!!!!!!!…. ma poi mi sono detta forse da questa scoliosi potrei imparare molto? (forse era un po’ sciocchiano pensarla cosi) tu adesso hai iniziato la tua avventura! Devi portare a termine la tua missione fino in fondo! Cercando di lavorare sodo e un giorno diventerai una persona speciale e degna di rispetto! Ciao e buona fortuana se hai bisogno scrivimi sul blog di isico, per qualsiasi cosa sono a tua disposizione ciao a presto e buona fortuna 😉

    Commento di ANNA MARIA
    Il 24/03/2011 alle 18:02

    Salve, vorrei chiedere un ultima cosa, io ho 13 anni e a settembre inizierò le superiori vorrei sapere se è possibile che io faccia l’ istituto tecnico agrario, in senso che li coltivano e va bene, ma la mia preocupazione è col corsetto posso chinarmi in senso se mettessi sopra i pantaloni e poi il corsetto andrebbe bene??? Cioè lo posso fare l’ agrario? E poi un altra cosa a scuola è iniziato il corso del patentino per la moto, io ho deciso di prenderlo ma posso andare in moto col corsetto si vero? Il mio medico di salute mi ha detto che posso ma in tal caso mi ha detto di chiedere a voi dell’Isico mi serve un foglio del medico? Vi prego rispondete grazie

    Commento di Mary
    Il 24/03/2011 alle 21:02

    Buongiorno, sono una madre di una figlia con la scoliosi, mia figlia due giorni fa mi ha chiesto se può andare a cavallo, io le ho risposto che forse non si può lei porta un busto Cheneau e lo può togliere due ore, vorrei sapere se può fare equitazione, a lei sono sempre piaciuti i cavalli fin da bambina, ma non ha mai cavalcato e vorrei che imparasse a cavalcare, allora può?

    Commento di Sabri=)
    Il 25/03/2011 alle 20:05

    Ciao ANNA MARIA, sai, anche io a volte mi sono chiesta il perché e ho trovato sole risposte sciocche, poi ho letto una storia che diceva che tutte le cose, anche le più brutte, anche quelle che ci fanno soffrire alla fine lasciano in noi qualcosa di magnifico, facendo uscire il meglio di noi…so che sembra un po’ sciocca questa storia, ma dopottutto dobbiamo pur trovare un modo per andare avanti, no???
    In quanto alla ginnastica la penso come te…passo 2 ore a settimana a fare dei noiosi e ripetitivi esercizi che non mi sono mai serviti a niente….inoltre vado a scuola 8 ore al giorno e quando alle 5 arrivo a casa non ho proprio + le forze per impegnarmi in qualcosa e poi con tutti i compiti che ci sono…!!!!!!!!!!!!!

    Commento di gina g
    Il 25/03/2011 alle 20:25

    sono una bambina che a scoperto che ho la colonna molto grave e devo mettere il busto pero’ se non dimagrisco non mi possono ingessare e rischio di operarmi vogli un parere vosto

    Commento di ANNA MARIA
    Il 25/03/2011 alle 20:43

    Mi dispiace molto che non hai più la forza di fare i compiti quando arrivi a casa da scuola, ti dirò una cosa che sicuramente ti servirà quando non te la senti di fare i compiti o sei stanca e perciò non hai la forza , va a fare un giro fuori all’ aria aperta o fai un giro in bicicletta e aspetta che la voglia di fare i compiti venga da sola, oppure se non hai proprio voglio gioca a computer per riscaldare il cervello cosi sarà più facile studiare! Ti racconterò un altra cosa quando i miei genitori hanno scoperto la scoliosi, io sono rimasta un po’ traumatizzata come dire non è possibile che mi è venuta la scoliosi com’è potuto accadere? La risposta non posso ancora averla, la stanno ancora studiando, i medici sanno come guarirla ma non perché venga, la causa non si sa! Loro ci propongono il corsetto e certe volte l’operazione! Molti scelgono l’operazione almeno niente più corsetto e niente più ginnastica e dolore! E alcuni scelgono il corsetto con ginnastica e sacrifici! Ma alla fine si innervosiscono dicendo che “non ce la fanno più” e hanno ragione, i medici ci chiedono di sopportare ma noi siamo ragazzi non siamo adulti, abbiamo in mente di uscire con gli amici, di andare a fare shopping, di spettegolare, stare al computer, fare i compiti, studiare, abbiamo sogni questi pensieri ci occupano la testa e anche la settimana specialmente il sabato e la domenica e il venerdi! Insomma, questa è la nostra vita e non ci sognamo di perdere il tempo sulla ginnastica che dura più di un’ ora, in quell’ora potevo fare altro(un esempio di come la penso io), per quanto riguarda il corsetto, quando andiamo in giro sembra che tutta la gente ci guardi come se fossimo diversi da loro, ma io non la penso cosi noi possiamo essere robot (in senso che camminiamo come se lo fossimo, ma non è cosi) siamo come loro anche se indossiamo un busto e possiamo rivedere la nostra pelle solo per le ore stabilite dal medico e controllate da un sensore dietro la spinta della schiena, queste sono le ragioni perché noi ragazze non sopportiamo più il corsetto e la ginnastica (mi rivolgo ai medici); ma da un altro lato vi siamo grate o almeno io poi( alle altre non so ), avete salvato la mia schiena dalla scoliosi e per questo ve ne sarò immensamente grata per tutta la vita vi ringrazio a tutto lo Staff di ISICO, mi raccomando continuate a curare le scoliosi e a cercare le cause, la mia schiena grazie al vostro corsetto è migliorata molto, ancora grazie :), vi sarei grata se rispondeste alle mie domande che ho messo sul blog grazie, Sabry spero che leggerai quello che ho scritto per te e per lo Staff di ISICO, mi raccomando sabry continua ad indossare il corsetto ricordati che è tuo amico e ti aiuterà sempre! Ciao e se hai bisogno scrivimi pure sul blog ciao e buona fortuna 😉 😉

    Commento di ANNA MARIA
    Il 26/03/2011 alle 17:53

    Salve io le consiglierei l’ isico , arrivederci e auguri per sua figlia 🙂

    Commento di Sabry=)
    Il 26/03/2011 alle 19:50

    Grazie ANNA MARIA, è sempre bello sentire qualcuno che ti dice 2 parole gentili…:-)

    Commento di ANNA MARIA
    Il 26/03/2011 alle 19:59

    non c’è di che ! abbi cura di te Sabry miraccomando!;)

    Commento di Mary
    Il 26/03/2011 alle 22:22

    Gentilissimo dott.Negrini, non è la prima volta che le scrivo,le mie risposte sono state sempre ottime anche se adesso mi turba un’altra situazione.Io ho una scoliosi grave ed anche se stata curata in adolescenza è peggiorata e mi fa vivere male,infatti ho deciso di operarmi….pero’ la questione è un’altra…ho una figlia di 9 anni che pratica ginnastica ritmica e sta crescendo a vista d’occhio, mi preoccupa perché a me hanno detto che la mia scoliosi è ereditaria infatti l’aveva mia nonna e c’è l’ha mia madre. Ora le chiedo: da chi farla visitare per tenerla sotto controllo? Un ortopedico, un posturologo o da chi? La ginnastica che pratica le puo’ far male visto i precedenti familiari? La ringrazio anticipatamente……mary.

    Commento di emanuela c.
    Il 28/03/2011 alle 07:28

    Ciao a tutti, mia figlia oggi festeggia due anni in compagnia del busto, il primo corsetto Cheneau, portato un anno non è servito a nulla. Poi abbiamo usato per un po’ anche un mk allucinante e poi finalmente siamo approdati ad un Centro Isico. In sei mesi di Sforzesco è migliorata a tal punto che abbiamo dovuto cambiare il corsetto. La prossima settimana mia figlia compirà 15 anni, io e lei sappiamo che la strada è ancora molto in salita, ma non ci perdiamo d’animo. Il dott. Negrini ci ha dato molta forza, dicendo che abbamo scongiurato l’operazione e quindi siamo serene. La mia risposta è rivolta in particolare a Pino, anche per noi il Centro che tu hai consultato è stato il primo dove abbiamo curato mia figlia, ma non abbiamo avuto nessun miglioramento. Anzi alla fine, secondo me ci avrebbero prospettato l’operazione….. Auguri per ogni cosa

    Commento di Laura
    Il 28/03/2011 alle 14:44

    Ciao emanuela c., anche io proprio oggi faccio due anni in compagnia del corsetto!!!! Com’ è passato in fretta il tempo…
    Auguri per tutto !

    Commento di emanuela c.
    Il 28/03/2011 alle 15:39

    Laura quanti hanni hai? Stai usando uno Sforzesco?
    Siete proprio brave il tempo passa in fretta, ma è un sacrificio pesantissimo. Auguri per ogni cosa

    Commento di Mary
    Il 28/03/2011 alle 18:06

    Buongiorno mia figlia tra breve dovrà cambiare corsetto, volevo sapere se cambia qualcosa cambindolo? E’ sempre lo stesso uguale giusto, chiedo questa cosa qui perché mia figlia non sopporta molto il corsetto figuriamoci uno nuovo, comunque è sempre uguale il corsetto come l’ altro?

    Commento di Laura
    Il 28/03/2011 alle 22:22

    Si emanuela c, sto usando lo Sforzesco… domani ventitré anni! E’ un po’ difficile all’inizio quando si porta tutto il giorno, ma cmq non è impossibile! Forza, tenete duro!! Ciao!

    Commento di giulietta
    Il 29/03/2011 alle 17:28

    Ciao a tutti vi volevo chiedere una cosa:
    a volte mi accorgo che invece di stare dritta(con il corsetto),tendo a “piegarmi”,è una cosa automatica che non riesco a controllare;come faccio???
    Potrebbe peggiorare la mia scoliosi stando in questa posizione??
    Quale potrebbero essere le cause secondo voi?
    Vi ringrazio in anticipo:)
    baci

    Commento di carla – mamma di ileana
    Il 29/03/2011 alle 18:45

    Gentile Dott. Stefano Negrini sono la mamma di ile alla quale è stata diagnosticata una scoliosi dorso-lombare di 50°. Un medico di Lione dice che deve essere ingessata (2 EDF) +lionese (evitiamo ora la chirurgia). Cosa cambia se non mette il gesso il 6/4/11 e lo mette a fine I liceo. Disperata, grazie!!!

    Commento di marilena
    Il 30/03/2011 alle 06:36

    Carissimo dott.Zaina mia figlia ieri alla notizia che doveva togliere il corsetto per 6 ore consecutive e’ andata nel panico. Lo indossa dal 22-2 e’ sempre stata scrupolosa e spesso lo ha tenuto anche piu’ del tempo richiesto. Di solito pero’ spezzava la pausa in 3+3. E’ preoccupatissima perche’ teme di aver buttato via questo mese di terapia. Posso tranquillizzarla????
    Sperando di ricevere presto una sua risposta la saluto cordialmente. Marilena

    Commento di Fabio Zaina
    Il 30/03/2011 alle 10:26

    Cara Signora Mary,
    guardi sulla homepage del nostro sito il filmato dello sport praticato in corsetto: tra gli altri sport c’è anche una ragazza che fa un concorso a cavallo. Non ci sono controindicazioni alla pratica dell’equitazione.
    In bocca al lupo
    Fabio Zaina

    Commento di Mary
    Il 30/03/2011 alle 21:31

    Salve La ringrazio per la sua risposta dottore. Vorrei solo fare un ultima domanda cambia qualcosa cambiando corsetto?

    Commento di Stefano Negrini
    Il 31/03/2011 alle 10:43

    Cara Giulietta,
    se il corsetto è stato fatto bene e collaudato bene, non preoccuparti perché a volte si accetta un certo sbilanciamento di lato del tronco con il corsetto addosso a fronte di un raddrizzamento della colonna. Non sempre è infatti possibile controllare tutti gli assetti perfettamente.
    Diverso è invece se tendi a fare la “torre di Pisa” non di lato ma verso l’avanti: allora quello va corretto da te autonomamente. E lo devi fare spingendo la pancia in avanti (e non le spalle indietro). Perché quella caduta in avanti dipende da una perdita della lordosi (ossia della curva in avanti che tutti abbiamo nella parte bassa della schiena) e non da un aumento della cifosi (ossia della curva all’indietro che tutti abbiamo a livello del torace). Quindi si deve correggere spingendo la pancia in avanti (aumento della lordosi) e non le spalle indietro (riduzione della cifosi): infatti chi ha la scoliosi tende a perdere sia la cifosi che la lordosi…
    Se hai altri dubbi, mi raccomando chiedi al tuo medico.
    Ciao
    Stefano Negrini

    Commento di Stefano Negrini
    Il 31/03/2011 alle 10:46

    Carissima Gina,
    in effetti avere un po’ di “cicciotta” addosso non aiuta a correggere la scoliosi. Cerca quindi di fare uno sforzo per perdere un po’ di peso così sarà più facile curarti e potrai evitare i problemi più grossi.
    Forza, vedrai che ce la farai anche tu, come ce la stanno facendo quasi tutti i frequentatori del nostro blog.
    Augurissimi !!!
    Stefano Negrini

    Commento di maria
    Il 31/03/2011 alle 17:16

    Salve a tutti! Ho letto molti dei vostri commenti, e vorrei raccontarvi la mia esperienza. Sono una ragazza di 21 anni con una scoliosi che ora è di 50° diagnosticata a 13 anni. Non ho mai voluto mettere il busto, e sono tuttora trattata con metodo Mezieres. Conosco le opinioni del dott. Negrini al riguardo, e devo dire che le condivido almeno in parte. Infatti non ho mai avuto miglioramenti, anche se i fisioterapisti sono sempre stati molto ottimisti (illudendomi anche). Tuttavia devo dire che non ho mai avuto il minimo dolore, e sono comunque abbastanza simmetrica (vista da davanti, anche nuda, il difetto è minimo). L’unico problema è puramente estetico: normalmente maschero il gibbo con vestiti non troppo attillati e mantenendo una postura dritta (molti si sono stupiti quando hanno saputo della mia scoliosi perché non l’avevano mai notata). Ora, premetto che non so se tutto questo sia dovuto ai trattamenti o se sia pura fortuna. Pochi giorni fa però, alla prospettiva di andare al mare, e quindi di spogliarmi in pubblico, per la prima volta dopo tanti anni, ho avuto un momento di sconforto nel quale ammetto di aver pensato all’intervento (anche se so che non lo farò, almeno per il momento, perché ho troppa paura) e sono capitata su questo forum. Ora devo ammettere che sono abbastanza impaurita: leggo di persone che, con o senza intervento, hanno dolori e non riescono a condurre una vita normale, che fanno fatica a muoversi…so che dovrò tenere sotto controllo la mia schiena per tutta la vita, ma adesso mi assalgono i dubbi: nonostante adesso non abbia alcun problema, in futuro non riuscirò a condurre una vita normale? Premetto che molto probabilmente farò un lavoro faticoso che mi obbligherà a stare in piedi molte ore e con orari pesanti. Lo so che non si può sapere con certezza, ma vorrei avere dei pareri…Inoltre mi è stato sempre detto che la scoliosi dovrebbe stabilizzarsi alla fine della crescita,e in effetti sono stabile da un paio d’anni, ma leggo qui che, se è grave come la mia, peggiorerà 1 grado all’anno, che detto così sembra niente, ma, sperando di vivere ancora a lungo, sono moltissimi!
    Mi scuso se vi ho annoiato con le mie paranoie! In bocca al lupo a tutti e grazie in anticipo al dottore!

    Commento di Fabio Zaina
    Il 01/04/2011 alle 10:54

    Gent.ma Sig.ra Marilena,
    la tranquillizzi senz’altro. Non ha buttato via niente. Solo che è meglio fare una sola pausa perché in questo modo la schiena si abitua progressivamente a una certa libertà (questo vale soprattutto in fase di abbandono del corsetto). Inoltre, tendenzialmente ogni volta che si deve rimettere il corsetto si perde qualche minuto in più (a volte anche una mezz’ora), per cui se questa operazione viene fatta una sola volta al giorno si perde poco, ma se si continua a mettere e togliere le ore effettive vengono sensibilmente ridotte.
    Cordiali saluti
    Fabio Zaina

    Commento di Stefano Negrini
    Il 01/04/2011 alle 11:23

    Gentile mamma Carla
    una curva di 50° è una curva grave, una curva da operare. E’ essenziale cercare di curarla al meglio per evitare l’intervento, e non perdere tempo. Noi non usiamo più i gessi e comunque con un corsetto riusciamo ad ottenere degli ottimi risultati (addirittura migliori che con il gesso – veda i risultati recentemente pubblicati ). Lo dico solo per sottolineare che non c’è proprio bisogno per gli Italiani di andare all’estero oggi per curarsi.
    In bocca al lupo, e tenete presente che la scoliosi per voi deve essere prioritaria quanto lo studio a questo punto, se volete evitare di dover ricorrere al bisturi !
    Auguri !
    Stefano Negrini

    Commento di Mary
    Il 01/04/2011 alle 20:24

    Cambiando corsetto cambia qualcosa ? Vi prego rispondete

    Commento di marilena
    Il 01/04/2011 alle 21:57

    La ringrazio tanto per la sua cortesia. Come puo’ immaginare non e’ un periodo semplice!! piccole incertezze creano un po’ di scompiglio. Riferiro’ a mia figlia.
    Grazie ancora e presto mi mettero’ in contatto con lei non appena avro’ il risultato della rx.
    Marilena

    Commento di Stefano Negrini
    Il 04/04/2011 alle 08:47

    Cara Anna Maria,
    in effetti occuparsi della terra con il corsetto addosso non è facile, perché non si può piegare la schiena: ma tutto si può fare se c’è la volontà. Ci sono le ore di libertà dal corsetto, in cui si può fare tutto normalmente; e quando non si è in pausa, comunque si trovano le strategie per “cavarsela”, stai tranquilla. E poi il corsetto non dura all’infinito ! Io credo che la scoliosi e la sua terapia non debbano limitare le aspirazioni delle persone, salvo rare e giustificate eccezioni. Quindi, se il tuo sogno è fare quello, troverai il modo di gestirlo, non ti preoccupare.
    Rispetto alla moto: il codice della strada purtroppo non consente di guidare se si portano delle ortesi (anche solo un gesso di un mignolo!). Peraltro, il corsetto protegge il tronco in caso di caduta e comunque non inficia significativamente l’equilibrio. Quindi, si potrebbe fare se non fosse proibito. E comunque, ricorda quello che dicevo prima: il corsetto non dura in eterno e le moto ci saranno anche dopo, oppure sfrutta le ore di pausa dal corsetto per ora.
    Ciao ed in bocca al lupo
    Stefano Negrini

    Commento di Stefano Negrini
    Il 04/04/2011 alle 08:52

    Gentile signora,
    il modello del corsetto chiaramente dipende dalla prescrizione del suo medico. In quanto al cambio, i ragazzi percepiscono sempre delle differenze, perché gli appoggi sono diversi, perché a volte è la patologia che è cambiata o il corsetto viene costruito proprio in modo diverso per necessità modificate. Ed anche se il corsetto è apparentemente completamente uguale, essendo un’opera artigianale non potranno mai essere due corsetti perfettamente uguali, e le capacità di percezione fisica del nostro corpo consentono di sentire queste differenze. Ed ancora, a parità di corsetto, quello precedente era ormai diventato “corto e stretto”, mentre quello attuale è su misura, e quindi inevitabilmente queste differenze vengono percepite.
    Detto questo, ci sono ragazzi che stanno molto meglio con il nuovo corsetto, ed altri che fanno fatica. Ma la fatica non è MAI come la prima volta per il primo corsetto: ci si adatta molto più rapidamente, stia tranquilla.
    Cordiali saluti ed auguri a sua figlia
    Stefano Negrini

    Commento di Stefano Negrini
    Il 04/04/2011 alle 08:58

    Gentile signora,
    non ha senso preoccuparsi troppo, così come è sbagliato trascurare la possibilità che la scoliosi ci sia, visto che l’ereditarietà, o meglio la famigliarità, è l’unica cosa certa che sappiamo sull’origine della scoliosi idiopatica. Si deve però sapere che non c’è una ereditarietà diretta, e che la scoliosi se passa può anche essere molto lieve nella figlia a fronte di una scoliosi da intervento nella madre. Quindi, l’unica cosa da fare è la prevenzione: controlli clinici periodici, almeno una volta all’anno, da ravvicinare sino ad una volta ogni 3-4 mesi in spinta puberale. E se la scoliosi compare, iniziare a trattarla precocemente con gli esercizi, o se necessario con i corsetti, in modo da “ammazzarla da piccola”, quando si riescono ad ottenere i migliori risultati.
    Una volta usavo dire che le madri “segnate dalla scoliosi” (ossia quelle che hanno sofferto molto per la patologia e/o i suoi trattamenti) possono essere distinte grosso modo in due categorie: quelle che a tutti i costi non vogliono vedere la scoliosi che la figlia ha, e finiscono per farla peggiorare troppo; quelle che vogliono vedere a tutti i costi nella figlia una scoliosi che non c’è, e quindi la sottopongono a trattamenti esasperati ed esagerati. Sono i due estremi da evitare. La cosa giusta è prendere il tutto con calma, controllare le proprie ansie ed affidarsi a persone fidate per fare i controlli periodici. Si può anche usare un po’ di fai da te, ossia una volta ogni 3 mesi (non di più, perché altrimenti l’ossessione impera) far piegare avanti la figlia a gambe tese e con il tronco rilassato, e verificare se un lato della schiena è più alto dell’altro. Se succede, far controllare da una persona che di scoliosi si occupa regolarmente.
    E qui veniamo all’altro punto: da chi farsi seguire ? La risposta dipende da che cosa si vuol fare. Se si tratta solo di prevenzione, basta farsi vedere dal pediatra con regolarità facendo verificare il test di cui sopra. Se la scoliosi c’è, allora è molto importante affidarsi a qualcuno che cura la scoliosi, e non ad un ortopedico o un fisiatra qualsiasi, né tanto meno ad un fisioterapista o un posturologo o un chiroprata o un osteopata o un podologo o chi più ne ha più ne metta. Purtroppo sono incurvate sotto il peso di queste scelte sbagliate molte schiene dei nostri pazienti… Quando andate da un medico, informatevi se segue le scoliosi, guardate la sala d’aspetto: per non sbagliare si deve avere esperienza, e per avere esperienza si devono vedere almeno una decina di scoliosi alla settimana, altrimenti è troppo facile sottovalutare o sbagliare scelta. E vi dico tutto questo non per fare terrorismo (anche di questo diffidate: scappate dai medici che vi terrorizzano, sono quelli che poi gestiranno male la terapia che richiede un’alleanza con vostra figlia e non il regime del terrore), ma come lezione dell’esperienza, e comunque perché lo dicono tutti i maggiori esperti del mondo. La scoliosi è infida, la scoliosi riesce ogni tanto a fregare anche il medico più esperto, figuratevi chi non ha esperienza !
    Augurissimi signora, e se sua figlia non ha nulla le faccia fare qualunque sport. Se ci saranno dei problemi, allora ne parlerà con il medico che la seguirà.
    Stefano Negrini

    Commento di Sabry=)
    Il 05/04/2011 alle 12:58

    Ciao, porto 1 busto lionese per 15 ore su 24. La settimana prossima andrò in gita con la scuola e starò via a dormire per 2 notti e 3 giorni. Vorrei sapere se è proprio necessario che io porti dietro il corsetto oppure posso farne a meno??
    grazie…

    Commento di ANNA MARIA
    Il 05/04/2011 alle 16:40

    Ciao sabry, se non indossi il corsetto rischi di peggiorare, perciò è meglio se lo porti, volevo chiederti quando il medico ti ha data 15 ore da toglierlo in un anno?

    Commento di Alice
    Il 05/04/2011 alle 22:32

    Salve, mi chiamo Alice ho 22 anni e porto il corsetto Sforzesco…Oggi mi è sorto un dubbio, ma con il corsetto posso guidare la macchina? Io lo porto da un mese e poco più e fino ad ora ho sempre guidato senza pensare che forse il codice della strada vieta la guida con ortesi…Qualcuno sa darmi una risposta attendibile?
    Grazie, in bocca al lupo a tutti!

    Commento di ANNA MARIA
    Il 06/04/2011 alle 20:55

    ma va è solo un bustoo nn è gesso

    Commento di Stefano Negrini
    Il 08/04/2011 alle 09:50

    Cara Alice,
    in effetti per il codice della strada non puoi farlo. In realtà il corsetto per scoliosi non ti impedisce nulla, ma il codice è questo e va rispettato. Tra l’altro in caso di incidente, nonostante il busto sia una protezione per te, per l’assicurazione potrebbe essere un cavillo per annullare la copertura assicurativa. Per cui il consiglio è di toglierlo quando guidi.
    Ciao
    Stefano Negrini

    Commento di Stefano Negrini
    Il 08/04/2011 alle 09:54

    Sabrina, dai retta ad Anna Maria.
    Togliere il corsetto per qualche giorno può costare mesi e mesi di trattamento faticoso. Inoltre, ad andare in gita senza corsetto corri seriamente il rischio di rovinartela per colpa del mal di schiena. Infatti, la schiena è abituata ad essere sorretta dal corsetto, i muscoli non lavorano più benissimo, ed in gita di solito ci si strapazza molto. Quindi, ti conviene portarlo. Al massimo concorda con il tuo medico (se è possibile, perché non sempre lo è) un po’ di sconto per quei giorni.
    Buona gita: vedrai che ti divertirai un mondo anche con il corsetto, come ti potranno dire altre ragazze che partecipano a questo blog.
    Stefano Negrini

    Commento di Felicia
    Il 08/04/2011 alle 16:52

    Salve dottore,
    sa che adesso si sta avvicinando l’estate e inizia a fare molto caldo, mia figlia suda molto anche in maniche corte anche se è al fresco, il corsetto trattiene il calore dentro e allora ha molto caldo, per colpa del corsetto le è venuta la bronchite, insomma con tre cose addosso può capire anche lei che non è facile come per tante altre ragazze, ansima sempre, sta male io non so più che fare, l’ho portata dal medico di salute e mi ha detto che secondo lui era meglio togliere il corsetto per qualche ora in più visto che inizia a fare caldo magari 3 ore invece di due, adesso io non posso decidere per mia figlia giustamente deve farlo lei, ma la prego solo aumentare di qualche ora fa molto caldo adesso, lei piange sempre dice che ha caldo io le rispondo di resistere, poi è molto preoccupata per le superiori di quando andrà a scuola insieme a nuovi compagni, avrebbe pensato di fare un istituto tecnico agrario, sono la madre di giada, mi ha detto mia figlia che lei dottore ha già dato una risposta ad una ragazza del blog che vorebbe anche lei fare l’agrario e da li mia figlia, ma adesso giada si è convinta che non può farlo a causa del corsetto e sta cercando un’altro istituto dove andare, stava pensando per un liceo, ma non è sicura cosa posso fare per convincerla a fare l’ agrario? Poi un’altra cosa dottore, quanto ancora dovrà tenere il corsetto, giada ha 13 anni ora e da circa nove mesi che tiene il busto, è partita con 32, poi scesa a 23 gradi, poi ho visto che esiste un’ altra alternativa al busto, lo spinecor so cos’è ma mia figlia se mettesse quello peggiorerebbe? Inoltre c’è il problema dei vestiti che non riesce a trovare quasi niente solo qualche paia di jeans, ma per il resto no! E poi a che età può togliere il busto per sempre finché non ha i muscoli che trattengono la colonna vertebrale o quando ha finito di crescere?

    Commento di Stefano Negrini
    Il 11/04/2011 alle 09:47

    Sabrina, dai retta ad Anna Maria,
    togliere il corsetto per qualche giorno può costare mesi e mesi di trattamento faticoso. Inoltre, ad andare in gita senza corsetto corri seriamente il rischio di rovinartela per colpa del mal di schiena. Infatti, la schiena è abituata ad essere sorretta dal corsetto, i muscoli non lavorano più benissimo, ed in gita di solito ci si strapazza molto. Quindi, ti conviene portarlo. Al massimo concorda con il tuo medico (se è possibile, perché non sempre lo è) un po’ di sconto per quei giorni.
    Buona gita: vedrai che ti divertirai un mondo anche con il corsetto, come ti potranno dire altre ragazze che partecipano a questo blog.
    Stefano Negrini

    Commento di Felicia
    Il 13/04/2011 alle 16:14

    Buongiorno dottore, io ho un ‘ altra figlia di 18 anni, ho notato che forse ha un’ po di lordosi credo o scoliosi, volevo chiederle una cosa. Mia figlia è molto magra e da un po’ di tempo non mangia molto e diventando magra ha sviluppato un po’ si scoliosi, ho notato che il fianco va abbastanza in fuori, detto questo, come posso fare a convincerla a mangiare per non fargli sviluppare la scoliosi, il medico di salute le ha dato delle medicine da prendere per la magrezza non vorrei che stesse sviluppando l’anoressia e la scoliosi insieme come posso fare?

    Commento di Debora
    Il 22/04/2011 alle 12:39

    Gentile Dottor Negrini,
    le mando questa mail fiduciosa in un suo parere.

    Mi chiamo Debora Guzzetti e sono una fisioterapista (28/07/1974) affetta da cifoscoliosi operata (dorsale dx 48° gradi Cobb – lombare sx 44° gradi Cobb) : 4 interventi dal 1990 al 1994.
    Interventi mal riusciti che hanno bloccato la curva ma non l’hanno ridotta.
    Nonostante tutto ho sempre lavorato tanto e fatto molto sport.
    Nel 2008 –2009 ho frequentato un corso di ballo latino-americano: anno per me favoloso – avevo un equilibrio fantastico e nessun dolore cervicale. Il corso è terminato a maggio e io poi ho continuato ad andare in bicicletta però percepivo un aumento dei dolori alle anche.
    A settembre mi è venuto un dolore all’inguine intenso e presente al carico. Al che ho fatto del laser ad alta potenza e dello stretching e dopo un mese il dolore sembrava diminuito. Ho allora ripreso a ballare ma il dolore è tornato. A quel punto ho interpellato l’ortopedico che mi aveva operato al — il quale mi ha diagnosticato una tendinite agli adduttori e agli extrarotatori dell’anca dx. Ho preso degli antinfiammatori e poi ho intrapreso una terapia osteopatica. L’osteopata però mi ha fatto soprattutto sul collo delle manovre manipolative che mi hanno scatenato mesi di vertigini. In tutta questa avventura ho fatto tantissimi esami : una RMN lombare, una RMN cervicale, una RMN alle anche, delle RX, due ecografie agli adduttori e agli extrarotatori più tutti gli esami legati all’equilibrio. Da tutto ciò è emerso una grossa protrusione centrale C5 – C6, un’ipereflessia vestibolare a sx e una tendinopatia inserzionale agli adduttori e agli extrarotatori dell’anca dx.
    A settembre mi sono fatta visitare da un suo collaboratore, il Dott Atanasio, che mi ha consigliato una ripresa graduale dello sport. Io ho provato, ma avevo ancora tanto dolore ai tendini per cui ho sospeso. A gennaio 2011 mi hanno fatto una terapia con le onde d’urto ma anche qui un disastro; ne ho fatta 1 e preso per 1 mese degli antinfiammatori.
    Adesso sto meglio, cammino di più e carico di più la gamba, ma se la sforzo il giorno dopo ho dolori brucianti ai tendini soprattutto gli extrarotatori.
    Lei cosa mi consiglia? Devo fare del rinforzo muscolare e come? Potrò tornare a ballare o per colonne come la mia è dannoso?

    Attendo un suo parere.

    Grazie infinite

    Commento di Stefano Negrini
    Il 02/05/2011 alle 09:38

    Gentile Debora,
    onestamente non è possibile darle una risposta seria senza averla visitata e preso visione personalmente delle radiografie, magari anche aggiornate. Lo capirà anche lei proprio perché si occupa di sanità: l’esame clinico è sempre insostituibile, così come il contatto personale con il paziente.
    Tanti cari auguri
    Stefano Negrini

    Commento di Robin
    Il 10/05/2011 alle 10:13

    Ho 56 anni. Il 15 marzo di quest’anno mi sono operata di scoliosi “de novo” come l’hanno definita. Barra in titanio. Domani avrò i raggi di controllo e visita e potrò finalmente smettere un po’ alla volta il busto. La schiena sta bene, solo un po’ di doloretti alla barra ma sopportabili. Mi hanno aperta prima sul fianco sinistro e poi anche la schiena, mi avevano detto che mi facevano un intervento innovativo e mini invasivo entrando dal fianco e poi invece mi hanno aperto anche la schiena! Entrando dal fianco mi hanno “graffiato” un nervo e sto soffrendo le pene dell’inferno per i dolori alla gamba che mi ha provocato questa “graffiatura”. Loro mi hanno parlato solo di graffiatura, invece il neurologo al quale mi sono rivolta per conto mio (perché mi hanno dimessa solo con anti dolorifici che non facevano nulla!) mi ha parlato anche di possibile rottura di uno dei “filamenti” intorno al fascicolo centrale del nervo perché ho anche un deficit motorio, sono in cura con Tegretol perchè il Lyrica non mi aiutava e con Nicetilene, i dolori sono un po’ diminuiti ma non sto bene….mi chiedo perché non mi hanno detto la verità in ospedale e mi hanno solo dato antidolorifici che non mi aiutavano per niente, il dolore al nervo non lo auguro a nessuno!

    Commento di Marta
    Il 10/05/2011 alle 19:15

    Ciao a tutti,
    Avevo già scritto in questo blog, ma ora sono cresciuta ed è passato un anno da quando ho incominciato a tenere il corsetto. All’inizio del “trattamento” la mia scoliosi era di 31° gradi e adesso è scesa di 8°. Qualche giorno fa sono andata a rifare le misure del nuovo busto, visto che il vecchio mi incomincia a venire piccolo. Sono preoccupata se con questo nuovo busto ( che è uguale al vecchio ma più grande) devo riabituarmi come un anno fa… Inoltre penso che non mi verranno le magliette più larghe che mi sono comprata in passato. La cosa che mi preoccupa di più è il pensiero di dovermi RIABITUARE ad indossare il corsetto…
    Chi vuole cerchi per favore di risolvere i miei dubbi…
    Grazie in anticipo,
    Marta

    P.S: Ho solo 12 anni.

    Commento di Iliana
    Il 11/05/2011 alle 16:22

    Ciao Marta,
    sono la mamma di Giulietta (11 anni). Volevo tranquillizzarti: portando già il corsetto, non dovrai “riabituarti”, anzi, piuttosto starai più comoda (si fa per dire) dentro quello nuovo che sarà a misura del tuo corpo che in un anno è sicuramente cambiato e cresciuto. In bocca al lupo.

    Commento di Monica
    Il 12/05/2011 alle 09:29

    Ciao, sono Monica, mamma di una bambina di 10 anni. L’anno scorso le è stata scoperta una scoliosi lombare di 15°. Adesso, dopo un anno, è arrivata a 20°. Primo punto: devo metterle il busto? Se si, di quale tipo? Che differenza c’è tra un tipo di busto e un altro? Secondo punto: non è che con il busto gli organi interni ne risentano? Terzo e ultimo punto: invece di metterle il busto potrebbe funzionare il metodo Montorsi utilizzando gli apparecchi da inserire in bocca Soulet-besombes? Grazie.

    Commento di Clara
    Il 24/05/2011 alle 17:09

    Buon giorno a tutti! Sono recentemente stata operata di scoliosi e mi hanno messo la classica barra in titanio. Prima mi hanno aperto il fianco sinistro per mettere le celle di sostituto osseo, poi mi hanno aperto la schiena e mi hanno messo la barra, così mi hanno spiegato. Vorrei sapere se tra voi (oppure conoscete qualcuno) che è stato operato in questo modo. Grazie e un saluto caloroso a tutti!

    Commento di Marta
    Il 28/05/2011 alle 21:30

    Grazie per il conforto Iliana 🙂

    Commento di Simo&Francy
    Il 06/06/2011 alle 20:28

    Ciao Clara, sono Francy e mia zia più o meno è stata operata in quel modo…
    Me lo ha raccontato! ciao:-)

    Commento di Priscilla
    Il 07/06/2011 alle 14:55

    ciao a tutti.. torvare questa pagina è un sollievo per me… premetto sono una persona MOLTO IPOCONDRIACA e insicura del proprio corpo.. ho avuto un passato particolare in famiglia e mai nessuno mi ha portato da uno specialista per la schiena fino a che all’età di 17 anni sono andata da sola e l’ortopedico mi disse che avevo un atteggiamento scoliotico e di fare semplicemente sport visto che ormai ginnastica correttiva o bustini nn erano necessari. HO sempree fatto sport sin da prima.. ora sono 4 anni che faccio palestra e danza latino americana ma qualche mese fa,precisamente a marzo,sono tornata dal’osteopata vedendomi e credendomi peggiorata. Ho sempre avuto un forste scrocchio alla schiena ma soprattutto il mio fianco desto è più sporgente di quello sinistro e la scapola desta più alata e più in fuori della sinista. Ho fatto due terapie specifiche ma l’osteopata mi ha detto che ho una lieve lordosi e questa scapola alata ma n ìn grave… io però mi vedo peggiorata già in 3 mesi… lui dice che la schiena ormai è formata e posso mantenerla cosi.. è possibile peggiorare in così poco tempo,quando gli altri ti vedono sempre uguale, o è la mia testa malata?? grazie mille

    Commento di Priscilla
    Il 07/06/2011 alle 15:06

    ecco il risultato del 2008 è questo: lieve deviazione scoliotica destro convessa del tratto dorsale con fulcro in d8 e curva di compenso lombare. le creste iliache sono simmetriche inasse il processo spinoso di L5 e prima nn ho specificato che adesso ho 22 anni e nn vorrei ritrovarmi a 25 anni già molto piegata 🙁

    Commento di Antonio
    Il 08/06/2011 alle 11:04

    Mi auguro tanto che in futuro, l’intuizione e la caparbietà dell’uomo, possa sgretolare quella che nel nostro caso, è una fantastica, dolce, crudele, maledetta… sana e spirituale palla al piede.
    Ho vissuto ogni tipo di medicina, alternativa e non, ma ancora adesso mi sento spoglio e senza una direzione certa – a parte il dubbio. Il tutto e il niente sono la stessa cosa nella vita, quindi ciò che posso dire di avere guadagnato, è il fatto che non mi arrenderò mai, è questa è una certezza, una ricchezza credo… la NOSTRA ricchezza, perché così deve essere. Ok, ci siamo… ho deciso di “partire” per un lungo viaggio – l’ennesimo e forse quello più duro in questa vita – e allora, considerato che non conosco la meta finale e quanto tempo ci vorrà, ho deciso di operarmi (quindi il 15 Giugno 2010) sembrava quasi un sogno irrealizzabile fino a pochi anni fa! Ora invece posso dire di aver risolto nel migliore dei modi il mio problema, sarà per tutta la vita? Questo non posso saperlo. Sono orgogliosissimo di ciò che ho fatto e anche del segno che mi resterà. Ringrazio il Prof. e tutta la sua equipe che hanno cambiato la mia schiena, non ho più il gibbo.
    Finalmente posso mettere maglie aderenti senza che la gente ti scruti per capire la diversità. Ripeto non so se ho fatto la scelta giusta in quanto la sensazione che si sente dentro è bruttissima ogni piccolo movimento si sentono dei bruciori allucinanti, la morsa al bacino è devastante, ti da la sensazione di camminare per 24 ore con un’ altra persona dietro di te che ti spinge verso il basso, le sbarre danno la sensazione di camminare nel tuo corpo. Quando cammini per un’pò di tempo si sentono dei dolori alle anche. Ma è bello poter dire ora sono come te con la schiena perfetta. Il mio intervento è durato 13 ore non è stata una passeggiata specialmente al risveglio che per via delle sbarre e vari bulloni non sai come sdraiarti nel letto. In quel momento ti senti solo abbandonato a te stesso con molta umiliazione dentro di te perché non riesci a fare le cose di tutti i giorni. Dentro di me oggi c’è tanta rabbia perché da tanti anni siamo abbandonati a noi stessi, non esistono in Italia istituti per la riabilitazione, abbiamo bisogno di trattamenti idrochinesiterapici continui per contenere le contratture paravertebrali e del dorso, trattamenti che servono a mantenere stabile per quanto possibile la situazione fisica onde garantire un’adeguata autonomia di vita. Sarebbe interessante (e rassicurante) che qualcuno ci dicesse se tutto ciò è “normale” e se c’è modo di contrastare l’affaticamento e il malessere post-non sonno visto che i medici tendono a considerarci come un caso chiuso e mandarci a casa con tante belle parole e tutta al più ci prescrivono un pò di anticontratturanti e ginnastica posturale senza sapere che nella regione Lazio da circa 5/6 anni sono stati fatti dei tagli sui casi ortopedici, e quindi ogni seduta di fisioterapia ci costa dai 50 ai 70 €.

    Sentirsi smarriti, vuoti, soli, a volte può succedere, quello che conta però, è che duri il meno possibile.
    Non è poi così difficile , si cade per imparare ad alzarci, ed è vero; e il buon Dio non dà mai una croce che

    Commento di Raffaella
    Il 08/06/2011 alle 13:09

    Caro Antonio, è leggendo post come il tuo che sono sempre più felice e convinta di non far operare mia figlia
    Ti auguro di trovare sollievo ai tuoi problemi, forse col tempo si attenueranno naturalmente, io convivo ormai da 30 anni con la mia scopa conficcata nella schiena e mi ci sono abituata (si fa per dire)
    Ciao

    Commento di Antonio
    Il 09/06/2011 alle 13:48

    Per Raffaella: Ciao il post operatorio è orrendo ma io sono stato costretto ad operarmi ho convissuto per 45 anni con dolori lancinanti dopo aver fatto anni e anni di fisioterapia sia nel pubblico che nel privato ho fatto svariati anni di ginnastica in acqua e il risultato è stato che da 37° gradi sono passato oltre i sessanta. Premetto che la mia era una scoliosi congenita. Come ti ho già scritto Il mio intervento è durato 13 ore non è stata una passeggiata ma posso solo dire che lo rifarei altre mille volte. Certo ti senti limitato nei movimenti ma credo che questo sia il nostro percorso. Pensa che all’inps in visita di controllo un medico ha avuto la faccia tosta di chiedermi di firmare un documento che attestasse che ero stato operato. Imbufalito ho risposto scusi c’è la cartella clinica che lo attesta la sua risposta è stata che me la sarei potuta procurare da solo (senza che poi abbiano visto nessun tipo di documentazione) era questo il motivo per cui mi lamentavo abbandonati a noi stessi significa questo nessuno riconosce la scoliosi come malattia invalidante.Ora ti abbraccio e spero vivamente che tua figlia non si debba operare ma se così non fosse non avere timori.

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