Sport e scoliosi
Risposta all’intervento sul blog del 19/6/2008.
Sul binomio sport e scoliosi si è detto e scritto di tutto senza essere arrivati ad avere ancora oggi le idee perfettamente chiare su questa questione cruciale. Nel periodo pionieristico del trattamento della scoliosi con esercizi, lo sport era, nel bene e nel male, un elemento cardine. In particolare, il nuoto era praticamente assimilato a un valido metodo di cura grazie alla sua specifica caratteristica di essere praticato in galleggiamento, cosa che seguiva i dettami dell’epoca in cui gli esercizi per eccellenza erano quelli descritti da Klapp, eseguiti rigorosamente in posizione carponi, per ridurre al massimo l’azione nefasta di quella che era stata identificata come la nemica pubblica numero 1 della scoliosi: la forza di gravità.
Allo stesso modo, sport asimmetrici come il tennis erano visti quasi come un prodotto del demonio per lo stress in rotazione che inducevano alla colonna.
Oggi l’approccio è meno radicale, le indicazioni più aderenti ai gusti dei singoli pazienti e le proibizioni meno terroristiche.
Lo sport viene considerato un elemento molto importante da affiancare alla pratica di un’attività rieducativa specifica perché è il mezzo naturale per coltivare e migliorare le buone capacità neuromotorie del corpo in crescita dell’adolescente, perché rinforza le qualità fisiologiche di base della colonna vertebrale in difficoltà, perché riduce gli effetti collaterali del corsetto, quando è previsto il suo uso.
Inoltre, la pratica di un’attività fisica con il corsetto indossato (quando possibile) amplifica l’azione modellante delle sue spinte.
- Romano M, Carabalona R, Petrilli S, Sibilla P, Negrini S. Forces exerted during exercises by patients with adolescent idiopathic scoliosis wearing fiberglass braces. Scoliosis. 2006 Jul 21;1:12
Ad oggi, la ricerca non è riuscita a dare indicazioni precise sugli sport più adatti. Esiste solo qualche studio che indica alcune discipline sportive come meno indicate. Tra queste la ginnastica ritmica.
- Tanchev PI, Dzherov AD, Parushev AD, Dikov DM, Todorov MB. Scoliosis in rhythmic gymnasts. Spine. 2000 Jun 1;25(11):1367-72
e (udite, udite) il nuoto, che pare avere un’influenza negativa sul gibbo.
A fronte di tutto ciò cosa rispondere a un genitore che chiede indicazioni precise?
- Anzitutto, che spingere il figlio alla pratica di un’attività motoria è cosa buona e giusta.
- Che non ci sono dati che indicano quali siano gli sport più adatti, a meno di non fare un ragionamento puramente teorico. Allora, a questo punto, meglio scegliere discipline che migliorino equilibrio e coordinazione, piuttosto che la forza muscolare.
- Che lo sport non può sostituire la ginnastica specifica, che non può essere interpretato come un trattamento e che, quindi, è meglio orientarsi verso uno sport che piaccia piuttosto che costringere a praticare un’attività odiosa sperando in un apporto taumaturgico inesistente.
Un altro approfondimento sul tema seguendo questo link
Commenti
Commento di Daniele
Il 27/04/2010 alle 08:11 Chiedo info: |
Commento di Stefano Negrini
Il 17/09/2010 alle 09:24 Gentile sig.ra Germana, Intanto si deve rispettare la difficoltà di sua figlia, purché resti una difficoltà momentanea. In assoluto, la cosa migliore è parlare gradualmente con i compagni ed arrivare a fare tutto normalmente come se il busto non ci fosse: questo può implicare fare ginnastica con o senza il corsetto, sulla base dei tempi lasciati dal medico. Infatti (mi rendo conto che questo può sembrare strano a molti) con il corsetto è possibile anche fare ginnastica a scuola (guardate questo video sulla home page del nostro sito: video “sport e corsetti” ): utile forse dirvi che ho avuto una paziente che ha imparato ad arrampicare in montagna con il corsetto addosso (nel senso che prima proprio non arrampicava); ho avuto una paziente che ha vinto la corsa campestre d’istituto con il corsetto addosso; con il corsetto si può fare di tutto, a patto di non scontrarsi con degli avversari, e di non pretendere di flettere il busto (ossia, le capriole no, ma la ruota sì). Inoltre, facendo sport con il corsetto addosso si scopre che si riesce a fare di tutto, e questo facilita enormemente dal punto di vista psicologico. Dal punto di vista terapeutico, poi, l’aumento della respirazione durante l’attività fisica provoca un aumento delle spinte correttive impartite dal busto. E ancora: muovendosi i muscoli, “ingabbiati” dal corsetto, vengono attivati e questo li aiuta a non perdere di forza. Insomma, una miriade di vantaggi dal fare attività fisica, con o senza il busto poco importa (purché si rispettino le regole di indossamento dettate dal medico in termini di ore, ma anche di modalità, la scelta poi può essere personale). Ovviamente, al cambio di classe questo non è possibile per tutti subito. In ogni caso però sua figlia deve imparare che curarsi non implica rinunciare ed estraniarsi dal gruppo, né tanto meno significa avere un “handicap” fisico che impedisca di fare ginnastica a scuola. Quindi, l’esonero è la soluzione peggiore. La cosa migliore sarebbe che un po’ per volta imparasse a fare normalmente. Poi ci sono situazioni intermedie, compromessi che vanno ricercati caso per caso e ragazza per ragazza, nonché momento per momento, dando il tempo di superare le difficoltà iniziali ed evitando traumi ulteriori. Con sensibilità, ma anche con decisione rispetto ad un obiettivo, che è quello di continuare il più possibile una vita normale. A noi genitori tenere fermo il timone della direzione, ma senza farsi travolgere dal vento (e quindi, a volte, anche ammainando momentaneamente la vela). |
Commento di Fabio Zaina
Il 04/11/2010 alle 12:04 Cara Signora Rita, |
Commento di domenico_sasso@virgilio.it
Il 10/08/2011 alle 21:27 Per Vania Conte,contattami,se vuoi,vorrei darti notizie in privato |
Commento di Elisa
Il 04/08/2012 alle 12:34 Ciao ragazze e ragazzi sono sempre io Elisa mi dareste dei consigli per portare un corsetto a scuola e con gli amici a presto bacioni Elisa! |
Commento di meky
Il 21/07/2014 alle 14:02 Ciaooo a tutti scusate!! |
Commento di Martina Poggio
Il 15/10/2024 alle 09:30 Buongiorno, |
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Il 29/12/2008 alle 15:10
Approfitto di questo intervento per fare a tutti tutti dai bambini ai genitori, agli adolescenti ed ai dottori infiniti auguri di un sereno 2009!
Credo che chi più chi meno ne abbiamo tutti bisogno!
Ancora AUGURI!