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“Mio figlio sta sempre curvo”: postura scorretta o patologia?

1 ottobre, 2020 (11:53) Di: Claudio Sedicino

Nell’era digitale le incredibili curve esponenziali di crescita tecnologica e innovazione  si accompagnano sempre più frequentemente alle curve della colonna vertebrale, impegnate nelle posizioni più svariate e funamboliche per consultare comodamente i nostri apparecchi elettronici.

I genitori sono i primi ad accorgersi della tendenza dei figli ad assumere posizioni poco consone e antiestetiche. La più frequente è il dorso curvo, caratterizzato da una postura della colonna vertebrale in flessione anteriore con spalle e testa anteposte rispetto al resto del corpo. Il risultato per chi guarda dall’esterno? Schiene che possono far invidia a Quasimodo del celebre Il gobbo di Notre Dame”.

La tendenza dei ragazzi ad assumere posizioni curve con la schiena è frequente. Spesso i ragazzi, ma anche gli adulti, preferiscono posizioni scorrette semplicemente perché sono meno faticose e lasciano che la gravità agisca indisturbata sulla loro schiena.  A volte però bisogna prestare massima attenzione perché dietro una postura scorretta si può celare una patologia della colonna vertebrale.

I primi a dover controllare la schiena dei ragazzi sono proprio i genitori, che in caso di dubbio devono preventivamente effettuare una visita specialistica con un medico specializzato in colonna vertebrale.

Come distinguere una postura scorretta da una patologia della colonna vertebrale?

Osservando il ragazzo o la ragazza con la schiena scoperta in piedi, in vista laterale, cioè di profilo rispetto all’osservatore, si nota subito la classica forma della colonna vertebrale costituita da diverse curve fisiologiche che sono l’una contrapposta all’altra; partendo dal sacro e salendo verso l’alto, la prima curva in basso è la lordosi lombare, cioè una curva fisiologica in cui il tratto lombare appare più anteriore e concavo. In contrapposizione ci sarà il tratto dorsale subito sopra quello lombare, che ha una curva convessa posteriore.

Nella normalità queste due curve sono armoniche e non troppo pronunciate, ma se durante l’osservazione si nota una curva più accentuata o sporgente o entrambe le curve più pronunciate, potremmo essere in presenza di una patologia vertebrale. In questo caso è fortemente raccomandato uno screening effettuato da personale qualificato o la visita da un medico specialista in colonna vertebrale.

Allo stesso modo potrebbero essere presenti dorsi piatti, in cui le curve sono poco o non visibili, anche in questo caso potrebbe esserci la presenza di una patologia vertebrale.

La più comune patologia vertebrale associata al dorso curvo è l’ipercifosi, cioè un aumentato grado di cifosi dorsale, che appare durante l’osservazione con una zona toracica sporgente posteriormente rispetto al tronco, spesso accompagnata dalla presenza del segno delle vertebre sporgenti visibili sulla cute.

Come può un genitore distinguere tra una postura scorretta e un’ipercifosi dorsale patologica, abbastanza frequente tra i ragazzi? Una postura scorretta è sempre facilmente recuperabile chiedendo al ragazzo di mettersi dritto: la schiena si raddrizzerà completamente. Se invece è presente una patologia ci sarà un grado più o meno elevato di rigidità: anche quando il ragazzo cerca di raddrizzarsi, una parte della colonna dorsale rimarrà incurvata, perché la patologia ha irrigidito la schiena.

La cifosi lunga è un’altra patologia vertebrale frequente in cui la convessità toracica si prolunga fino alle vertebre lombari, occupando di fatto lo spazio in cui si dovrebbe trovare il tratto superiore della lordosi lombare: assisteremo quindi ad un dorso con una lunga convessità che arriva fino in basso.

Talvolta l’ipercifosi dorsale e la cifosi lunga sono provocate dalla malattia di Scheuermann, che provoca una cuneizzazione dei corpi vertebrali con assottigliamento della parte anteriore delle vertebre. Questo rende faticoso e a volte impossibile tenere la schiena diritta: i ragazzi vivono chiusi a riccio e purtroppo durante la crescita questo provoca un ulteriore peggioramento della cuneizzazione vertebrale.

In conclusione:

Analogamente alle scoliosi, anche le deformità sul piano sagittale sono da diagnosticare precocemente per un tempestivo ed efficace trattamento, con l’importante compito per le famiglie di capire quando potrebbe essere presente una patologia della colonna vertebrale, e non soltanto una postura scorretta. In caso di dubbio è sempre raccomandato rivolgersi ad un medico specializzato nelle patologie vertebrali per una corretta diagnosi e eventuale trattamento.

Commenti

Commento di Cristina
Il 14/11/2020 alle 17:04

Buonasera, mio figlio porta il corsetto maguelone per un problema di ipercifosi dorsale. Vorrei sapere quanto è importante portare questo busto anche di notte perchè non riesce proprio ad abituarsi a dormire corsetttato. Grazie

Commento di Bruno Leonelli
Il 20/11/2020 alle 11:46

Salve Sig.ra Cristina,
durante la notte c’è la maggiore crescita della colonna vertebrale e la schiena riesce ad essere guidata meglio nella correzione.
Quindi è consigliabile che se suo figlio porti il corsetto anche di notte, ma non è una cosa sostenibile dal ragazzo, provate a sfruttare le ore di libertà la notte, in modo che possa riposare più tranquillo.Spero di essere stato d’aiuto, un saluto.
Bruno Leonelli

Commento di Gian luca Canepa
Il 14/12/2024 alle 11:00

Salve sono da piccolo ho una camminata curva Ho fatto aerobica, pugilato ma tendo sempre a camminare e stare curvo.Uno specialista mi ha detto che ho una extra rotazione delle anche e avrei dovuto fare un intervento da piccolo e che ora posso giusto modificare la postura con esercizi specifici.Secondo lei è corretto ciò che mi ha detto il fisiatra ortopedico?

Commento di Bruno Leonelli
Il 20/12/2024 alle 12:07

Salve,
se la sua postura abituale tende ad essere flessa in avanti, è molto probabile che potrebbe trarre vantaggio da un programma di esercizi specifici e personalizzati. Tali esercizi mirano a rafforzare il supporto della colonna vertebrale e a migliorare la postura.
È importante sottolineare che questi esercizi dovrebbero diventare parte integrante della sua routine quotidiana, non solo per migliorare la postura durante l’esecuzione degli esercizi stessi, ma anche per sostenere una postura corretta durante tutte le attività giornaliere.
Questo programma personalizzato di esercizi potrà aiutarla a ridurre il rischio di dolore e affaticamento, migliorando al contempo la qualità della vita attraverso una colonna vertebrale più elastica e funzionale.
Per l’impostazione di questo tipo di lavoro le consiglio di rivolgersi a un fisioterapista specializzato in colonna vertebrale che possa guidarla nel percorso riabilitativo.
Spero di esserle stato d’aiuto.
Bruno Leonelli

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