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Gradi e centimetri: esiste una correlazione?

1 febbraio, 2019 (13:36) Di: Francesca Di Felice

Le domande dei nostri pazienti sono spesso uno spunto per fornire risposte non solo a loro ma anche ad altri. Il nostro blog vuole proprio essere un modo costruttivo per interagire con i pazienti e le loro famiglie.

Ecco allora che le domande di Francesco sono state un’opportunità per approfondire la possibile correlazione fra scoliosi, gradi di curva e crescita staturale.

 

Buonasera Francesca,

riporto la mia esperienza:

-a 17 anni e mezzo, in seguito ad un incidente sulla neve, mi lesionai il tendine rotuleo, operato con successivo tutore per 30 giorni. Al termine di tutto, quando già avevo ripreso piena mobilità feci una visita da un collega fisiatra di mio padre. Approfittando dell’occasione mi misurò (178cm) e mi controllò la schiena, mi disse che forse avevo una leggerissima scoliosi (non si parlò neanche di lastre, ben che meno di gradi ecc). Diciamo che presi atto della cosa e basta

-quest’anno ho rifatto la visita dallo stesso fisiatra e appena mi vide fu sorpreso di quanto fossi cresciuto: mi ha misurato e sono 184cm.

Non sarò di certo il solo, però è abbastanza raro che un ragazzo dai 17 anni e mezzo in poi guadagni 6 cm.

Mi guardò la schiena e disse “è un po’ peggiorata” e lì ci rimasi male perché nella mia grande ignoranza, come tutti quelli che non sono direttamente in contatto con questa deformazione, pensavo fosse qualcosa di rimediabile cambiando postura o facendo della ginnastica. Dopo mi rassicurò dicendomi che dovrebbe essere consolidata (o come avete scritto voi: stabile fino a prova contraria) e di non preoccuparmi troppo, però questa volta mi ha detto di fare la radiografia.

Da ciò che ho dedotto io, questo ultimo scatto in altezza mi ha fatto più male che bene, pare li abbia messi tutti in scoliosi, inoltre siccome ero molto bambino in quella prima visita ero molto più in carne di adesso e magari la scoliosi poteva parere meno marcata.

A livello funzionale non ho dolori (come ha detto lei siccome la curva è di media gravità), a livello estetico per fortuna non si nota troppo.

Le mie due domande:

  • da anziano, con la complessiva degenerazione del corpo umano, rischierò di essere uno di quei signori con il bastone, piegati in avanti e storti? cioè: se da adulto non dovrebbe peggiorare questa scoliosi, da anziano potrei essere più soggetto alla descrizione fatta, rispetto ad una persona che non ha mai avuto la scoliosi?
  • vi è una relazione, per quanto approssimativa, che leghi il numero di gradi Cobb con i cm persi in altezza? Io ho trovato che ogni 10° cobb si perde 1cm, in poche parole quindi dividere il numero di gradi per 10

Infine, voglio fare i complimenti a questo forum e a voi dottori che rispondete sempre con pazienza, creando una piattaforma dove si può interagire con successo.

un caro saluto,
Francesco

 

Ciao Francesco,

per i ragazzi non è così strano crescere ancora qualche centimetro oltre i 17 anni. La crescita staturale, infatti, è legata alla maturità scheletrica, che per i maschi inizia e, conseguentemente, si conclude qualche anno dopo rispetto alle ragazze. La scoliosi sfrutta la crescita ossea per peggiorare facendo accentuare la deformità delle vertebre; questo potrebbe spiegare quanto riscontrato clinicamente nella tua ultima visita.

Relativamente ai centimetri d’altezza “persi” a causa della scoliosi, direi che quel metro e 85 cm circa non dovrebbe farti rimpiangere nulla …:-), comunque al massimo con una curva di 30° si perdono 1-1,5 cm.

Nelle riviste scientifiche internazionali sono state pubblicate alcune formule matematiche con le quali calcolare i centimetri persi a causa della/e curvatura/e scoliotica/che della colonna vertebrale.

Questi calcoli tengono conto anche dei rapporti tra l’altezza in posizione seduta (tronco e testa) e l’altezza in piedi.

Gli studi pubblicati su questo argomento hanno valutato popolazioni di soggetti con scoliosi (numero di soggetti arruolati compreso tra 140 e le 1500) e hanno riportato una perdita media di altezza di 3,38 cm per le femmine e 2,86 cm per i maschi.

Le formule che permettono di ottenere la stima più valida della perdita staturale sono quelle di Kono e di Stokes. Secondo tali formule una curva scoliotica di 80° comporterebbe una perdita di altezza compresa tra i 3,5 e i 5,5 cm, mentre una curva scoliotica di 100° comporterebbe una perdita di altezza compresa tra i 4,5 e gli 8,5 cm. Le due formule riportano stime differenti tanto più la curva scoliotica è grande, ma per curve più piccole i risultati sono sovrapponibili.

Spesso pazienti con curve gravi rivolgono la stessa domanda sull’altezza ai chirurghi, ma in termini di guadagno: “quanti centimetri d’altezza guadagnerò con l’intervento chirurgico?”. In questi casi la risposta è più incerta, perché sono troppi i fattori coinvolti, tanti da rendere inaffidabile una previsione pre-operatoria di questo tipo.

Relativamente ai tuoi dubbi sull’età adulta, capirai che posso essere solo molto generica e dirti che con curve di circa 30° a fine crescita i rischi di peggioramento, per i decenni di vita futura, sono molto bassi.

E’ come se con il colesterolo leggermente alto o la pressione alta mi chiedessi: avrò un infarto tra qualche decennio? Alti livelli di colesterolo, ipertensione arteriosa sistemica, sedentarietà e altro si associano ad un più elevato rischio cardiovascolare…ma tradurre le stime dei rischi associati a una patologia in una previsione chiara sul singolo individuo non è possibile.

In termini preventivi, per gli adulti con curve scoliotiche simili alla tua, è consigliabile un’attività fisica regolare, per mantenere una buona tonicità generale, in grado di contrastare l’effetto di chiusura/peggioramento che la gravità avrebbe negli anni sulla curva.

Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.

Un caro saluto,

Francesca Di Felice

Commenti

Commento di Emanuele
Il 01/03/2022 alle 13:44

Salve a tutti, sono un ragazzo di 20 anni e vi sto scrivendo a causa di una scoliosi di 10° e lordosi lombare con cui convivo da molto tempo. Da un po di tempo pensavo di cominciare qualche cura per migliorare se non risolvere del tutto questi due problemi. Volevo chiedervi se esistono trattamenti per ragazzi di questa età e se i quest’ultimi porteranno a cambiamenti nella statura.

Commento di Martina Poggio
Il 04/03/2022 alle 08:35

Ciao Emanuele,
Alla tua età il rischio evolutivo della scoliosi legato all’adolescenza è terminato.
Sotto i 30 gradi è molto poco probabile che la situazione clinica peggiori e questo rischio diminuisce più ci si allontana da questa soglia.
Inoltre si parla di scoliosi dai 10 gradi in su.
Queste due informazioni ti fanno capire che la tua situazione è piuttosto tranquilla e lontano dal patologico.
Inoltre per quanto riguarda il piano sagittale, cioè visto lateralmente, la schiena non è tutta dritta ma presenta delle curve.
A livello cervicale e lombare va in avanti e si parla di lordosi, mentre a livello dorsale viene indietro e si parla di cifosi. Quindi avere lordosi e cifosi è del tutto fisiologico e normale. Diverso se invece ti hanno detto che sono curve accentuate, cioè iperlordosi e ipercifosi.
In questi casi fare degli esercizi specifici in autocorrezione potrebbe dare maggiore capacità di sostegno.
Nella tua domanda scrivi di una scoliosi di 10 gradi e di lordosi e quindi direi che non sono indicati esercizi specifici, ma solo un’attività fisica regolare, perché la tua schiena non ha particolari problemi.
Per approfondire queste indicazioni stiamo preparando un post dedicato che uscirà prossimamente.
Buona fortuna
Martina Poggio

Commento di Anna
Il 24/02/2023 alle 13:34

È possibile curare una scoliosi idiopatica a S italica di 40 gradi dopo i 18 anni con fianchi asimmetrici e perdita di cm in altezza ?

Commento di Luigi Barbarossa
Il 02/03/2023 alle 15:01

Gentile Anna,
quando la crescita ossea termina cambiano gli obiettivi nella cura della scoliosi; in età adolescenziale l’obiettivo è controllare, stabilizzare e guidare l’andamento della scoliosi con esercizi specifici ed eventuale corsetto per i casi più a rischio di peggioramento. Con il corsetto, inoltre, ci si pone anche l’obiettivo di migliorare quanto possibile e quanto la schiena ci consente, oltre al miglioramento dell’estetica.
In età adulta l’obiettivo è mantenere la curva stabile per evitarne il peggioramento ed è molto importante, quindi, proseguire in maniera regolare le visite di controllo con il medico per verificare la situazione della colonna vertebrale.
La stabilità delle curve si può ottenere sia svolgendo regolare attività fisica per mantenere una buona tenuta della muscolatura o, nei casi più gravi o in cui si è peggiorati, svolgendo degli esercizi specifici che aiutino a migliorare la capacità di sostegno della colonna proprio per cercare di evitare il peggioramento della situazione.
In questo senso sopra descritto è possibile curare la scoliosi, mentre se intende la cura come “recuperare gradi” allora le rispondo che non è possibile; nè tantomeno è possibile recuperare in altezza, fermo restando che la scoliosi non ne determina una perdita significativa.
Come ultima considerazione, invece, è possibile con l’ausilio di un corsetto migliorare le asimmetrie estetiche.
Spero di esserle stato d’aiuto
Cordiali saluti
Luigi Barbarossa

Commento di Francesca
Il 24/04/2023 alle 09:46

Buongiorno, cerco di scrivere in poche righe la mia storia di scoliosi. Ho 43 anni. A 12 anni subisco operazione di scoliosi con trapianto osseo, barra di Harrington e 9 mesi di busti di gesso. Ovviamente il tutto per niente piacevole. A 14 anni scopro la rottura della barra di Harrington e decidono di toglierla e rimetterla con rinnovo del trapianto e altri 9 mesi di busti di gesso! A 20 anni mi viene il diabete mellito 1 … A 23 anni dopo l’ennesima radiografia di routine scopro nuovamente di avere la barra di Harrington rotta. Ovviamente mi casca il mondo addosso…. La paura del diabete… Faccio tante visite …e alla fine a 28 anni mi operano solo per togliere la barra rotta. Durante i 5 anni delle varie visite scopro purtroppo di aver subito tutto questo per niente in quanto la mia scoliosi non era così grave ma soprattutto a 12 anni era troppo presto . Quindi mi hanno rovinato la vita, l’adolescenza ecc ma con il sorriso cerco di andare avanti. La cosa che non mi va giù di aver sofferto tanto e di essere stata bloccata con la crescita a 12 anni! Oggi che siamo nel 2023 chiedo se si potessero “cancellare” quegli errori subiti e farmi recuperare la mobilità e quei cm di altezza che mi hanno ingiustamente bloccato? Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità nel rispondere. Saluti

Commento di Francesca Febbo
Il 08/05/2023 alle 12:44

Buongiorno Francesca,
innanzitutto mi dispiace per quanto ha dovuto affrontare, soprattutto in così giovane età. E complimenti per la sua forza: affrontare il tutto con il sorriso non deve essere stato facile, ma è sicuramente d’aiuto nell’affrontare le difficoltà che ci si presentano.
Non so di che entità fosse la sua curva scoliotica, quindi non mi esprimo in alcun modo sulla correttezza dell’intervento. Tenga presente che a 12 anni molte ragazze sono già pronte come maturità ossea alla chirurgia e quindi non c’è sostanziale di perdita di altezza. In altri casi, l’intervento è assolutamente inevitabile data la gravità della patologia che, non trattato, porterebbe a conseguenze catastrofiche – si accetta quindi la perdita di altezza per evitare qualcosa di decisamente peggio. Sono scelte e considerazioni che il chirurgo avrà fatto e ne avrà parlato con i suoi genitori. Nel suo caso si è messa poi la sfortuna ripetutamente – quello che è successo depone comunque per una scoliosi grave e che neanche operata riusciva a trovare un equilibrio. Una cosa è certa – non possiamo modificare il passato o quanto è stato fatto per la salute della sua schiena. “Se non mi fossi operata”, ” se mi fossi operata in età adulta”, “se mi fossi rivolta ad un professionista diverso” sono pensieri spontanei su cui è facile soffermarsi, ma non sono delle vere e proprie possibilità. Pensare a quello che sarebbe potuto essere ci impedisce di accettare quello che in realtà è stato e di cominciare a modificare quello che davvero è modificabile: il futuro. Dare colpe non potrà restituirle quello che forse potrebbe aver perso: la cosa migliore è guardare avanti con coraggio e serenità come lei sta facendo. Si deve partire da una colonna bloccata dall’intervento (non la si può sbloccare perchè una colonna operata di scoliosi perde il controllo motorio e quindi per evitare danni al midollo è necessario farla diventare un osso unico) e dalla sua altezza attuale – comunque un vantaggio ce l’avrà rispetto ad altre con la colonna libera: non perderà ulteriormente di altezza negli anni per abbassamento della colonna. Quello che conta è soprattutto mantenere un buon equilibrio complessivo con gli anni.
In questo senso, sarebbe utile, se è passato molto tempo dagli ultimi controlli, fare una visita con uno specialista del trattamento riabilitativo della colonna vertebrale, magari con una radiografia aggiornata, per il fare il punto sulla situazione attuale della scoliosi e della schiena in generale. In sede di visita porti le radiografie pregresse, soprattutto l’ultima eseguita, avere uno storico permette di capire cosa è avvenuto nel frattempo.
In base all’esito della visita, è possibile impostare degli esercizi specifici che la aiutino a sostenere la schiena, a migliorarne la funzionalità e a mantenere un buon equilibrio della colonna – che è la cosa più importante dopo un intervento.
Auguri signora, e mi raccomando: guardi avanti!
Francesca Febbo

Commento di Luca
Il 15/05/2023 alle 10:57

Ciao, io porto il corsetto da un paio di anni e mi è capitato di avere lo stimolo dello starnuto mentre lo indossavo.
Mi sembrava di esplodere, perciò lo aprivo e starnutivo in tranquillità. Ma mi sono sempre chiesto:
COSA SUCCEDE SE SI STARNUTISCE CON IL BUSTO??
Grazie!!

Commento di Carlo
Il 16/05/2023 alle 21:09

Tranquillo Luca,non succede nulla. Io ho portato il corsetto Milwaukee per tanti anni e ho sempre starnutito con il corsetto indossato

Commento di Sara
Il 31/08/2023 alle 17:48

Buon pomeriggio, sono Sara e ho 27 anni. Da quando sono piccola ho problemi di scoliosi. Il mese scorso ho fatto una visita dove il dottore mi ha detto che la mia è una scoliosi idiopatica che ho da quando sono nata. È una scoliosi lombare sinistro convessa ed anche una spondilolistesi. Da piccola (11-12 anni) ho preso il busto ma non l’ho mai indossato in quanto mi rifiutavo di metterlo perchè venivo derisa dai miei coetanei. Ad oggi quindi ho una scoliosi di 50°.
Sono in lista d’attesa per l’intervento. Le mie domande sono:
1) sarà un intervento più delicato a causa della spondilolistesi?
2) dopo l’intervento potrò affrontare una gravidanza?
3) è un intervento di artodesi, avrò limitazioni nei movimenti in futuro? E i dolori spariranno?
4) per quanto riguarda la spondilolistesi dovrò affrontare un intervento a parte?
5) cosa comporta in particolare una spondilolistesi se viene lasciata così com’è senza intervenire?
6) sono un po’ bassina, e ne sento tante in giro quindi volevo chiedere: normalmente dopo l’intervento si recupera qualche cm di altezza?

Vi ringrazio infinitamente.
Cordiali saluti

Commento di Martina Poggio
Il 11/09/2023 alle 11:22

Ciao Sara,
per darti informazioni corrette occorrerebbe fare una valutazione adeguata della situazione, sia radiografica che clinica. Per esempio, per quanto riguarda la spondilolistesi, valutare il grado di scivolamento. Quindi l’ideale sarebbe rivolgere anche questi tuoi dubbi al chirurgo che ti sta seguendo e che ha sotto mano la tua situazione clinica.
Ti possiamo dire che il chirurgo va a bloccare le vertebre tra di loro con viti, barre e gabbie. In tal modo correggono la scoliosi e, se previsto, riescono a bloccare anche la spondilolistesi. Per cui non è un intervento più delicato perché c’è la listesi, ma il chirurgo ha un aspetto in più da monitorare o da correggere all’interno della stessa operazione.
Occorre sottolineare che generalmente la spondilolistesi è asintomatica, cioè non crea problemi o dolori (ci sono persone che si accorgono di averla perché fanno accertamenti, magari per altre patologie). Generalmente il chirurgo decide di intervenire per bloccare lo scivolamento in caso di sintomatologia persistente per più di 6 mesi (durante i quali si è provato a fare fisioterapia con esercizi stabilizzatori ben eseguiti), oppure sintomi ingravescenti o con deficit neurologici. Se accompagnata a instabilità, i sintomi tipici della listesi sono dolori molto acuti, improvvisi, con fitte simili a “coltellate”.
Dalla letteratura sappiamo che le donne con scoliosi possono avere figli ed affrontare la gravidanza con serenità. Ci potrebbero essere delle difficoltà maggiori per quanto riguarda l’anestesia epidurale, ma il fatto di essere stata operata non ti limita in questa esperienza.
Essendo un intervento di artrodesi, quindi di fusione vertebrale, il movimento dopo l’intervento è fortemente limitato dal fatto che il segmento vertebrale, che viene bloccato, non ha più possibilità di muoversi (un pò come quando indossavi il corsetto e tutta la colonna era bloccata). Maggiore è la quantità di vertebre che il chirurgo deve bloccare per stabilizzare la situazione e minore è la possibilità di movimento. Per questo generalmente l’intervento chirurgico viene lasciato come ultima possibilità, perché oltre ad avere dei rischi intraoperatori, ha delle conseguenze future irreversibili. Il trattamento conservativo ha dimostrato buoni risultati anche sugli adulti, anche in scoliosi gravi come la tua. Gli esercizi basati sull’autocorrezione hanno dimostrato la capacità di frenare l’evoluzione ed negli ultimi anni sono stati pubblicati articoli che confermano l’efficacia del trattamento con i corsetti per ridurre il dolore.
La chirurgia non è un intervento salvavita, quindi può sempre essere rimandato al momento in cui si vedesse un peggioramento continuo della situazione, nonostante un trattamento conservativo fatto bene. La stessa cosa vale per la spondilolistesi (occorre sempre valutarne il grado): con gli esercizi di stabilizzazione si dovrebbe cercare di controllare lo scivolamento (di certo non si riesce ad arrivare alla stabilità e al bloccaggio garantito dal chirurgo).
Per quanto riguarda il dolore invece, bisogna vedere come va l’intervento, ci vorrà un pò prima di riuscire a riprendersi. Gli adulti che vediamo oggi con mal di schiena erano operati anni fa quando non c’era molta attenzione all’equilibrio del piano sagittale, maggiormente correlato al dolore (soprattutto per lo strapiombo anteriore). Adesso c’è molta attenzione in tal senso e quindi mantenere una buona funzionalità della schiena è uno degli obiettivi primari del chirurgo.
In ultimo, con la chirurgia, recuperando dei gradi di curva, sicuramente guadagnerai dei centimetri in altezza.
In bocca al lupo per l’intervento!!
Martina Poggio

Commento di Sara
Il 14/10/2023 alle 11:14

È stata davvero esaustiva nella risposta. La ringrazio tantissimo …e viva il lupo!

Commento di Assunta
Il 05/03/2024 alle 15:05

Salve mia figlia 19 anni a la rotoscoliosii ad s italica delle asse vertebrale a 39 ul dottore mi ha detto ke va operata mi sa dare un consiglio ho paura

Commento di Sara Rossi Raccagni
Il 14/03/2024 alle 10:24

Gentile Assunta,

È difficile darle una risposta esaustiva con i dati che riporta, ma quello che posso dirle è che l’indicazione chirurgica viene data in presenza di scoliosi che superano i 45-50°, soglia oltre la quale la scoliosi tende a peggiorare anche in età adulta. Nella “zona grigia” tra i 30° e i 50° invece, ovvero dove si trova sua figlia, non si può dire con certezza cosa accadrà in futuro, quindi se la scoliosi rimarrà stabile o peggiorerà nel tempo.

L’intervento per scoliosi non è mai un’urgenza ed è possibile provare a rimandarlo o evitarlo del tutto con la terapia conservativa che prevede l’apprendimento e l’applicazione quotidiana dell’autocorrezione, ovvero quel movimento specifico per la schiena di sua figlia che le permette di contrastare attivamente le curve della scoliosi, dando un maggiore sostegno alla schiena durante la giornata. L’obiettivo della terapia conservativa in età adulta non è quello di migliorare l’entità della scoliosi, ma di gestire le curve per cercare di ridurre il più possibile il loro peggioramento nel tempo.

Se sua figlia non avesse ancora intrapreso un trattamento conservativo con esercizi fisioterapici specifici che prevedono l’autocorrezione, vale sicuramente la pena provare. Il mio consiglio è quindi quello di fare una visita da un medico specializzato nella terapia conservativa della colonna vertebrale, che possa a sua volta indirizzarvi da un fisioterapista esperto.

Le faccio un grande in bocca al lupo
Sara Rossi Raccagni

Commento di Francesco
Il 21/03/2024 alle 06:43

Buongiorno sono un uomo di 33 anni ho una scoliosi a doppia s italica da molto tempo, dall’età di 17 anni iniziai a sviluppare la scoliosi, precisamente l’ultima radiografia parlava di una curva di 50 ed un altra di 55 gradi volevo sapere una cosa qua to cm perdo in altezza?essendo che ho una doppia curva a s italica perdo il doppio dei cm? Secondo alcuni studi con 50 gradi si perdono 3 cm con 55 invece 3,5 quindi in in totale.perso 6,5 cm et plausibile? è giusto una curiosità oppure perdo di più? Ho anche un asimmetria del bacino di 1,2 cm grazie fatemi sapere

Commento di Luigi Barbarossa
Il 02/04/2024 alle 08:25

Gentile Francesco,
purtroppo non è possibile dare una risposta certa di quanto possa essere la sua perdita in altezza in quanto non ci sono, al momento, calcoli che siano univoci e condivisi da tutti gli esperti in merito.
Tra le teorie più accreditate e che tendono a dare risultati più o meno univoci, troviamo quelle di Kono e Stokes che hanno sperimentato misurando un campione più o meno voluminoso di radiografie di ragazzi con scoliosi; mediamente le radiografie misurate presentavano 2 o 3 curve scoliotiche, ma con range di curve piuttosto ampio in cui la media degli angoli Cobb era di circa 51 gradi.
Di questi pazienti è stato rilevato che mediamente la perdita in altezza era circa 26 mm con un errore di misura stimato intorno ai 2mm in più o in meno.
Pertanto è possibile che la perdita di altezza non sia relativo alla quantità di curve scoliotiche, ma più alla loro ampiezza.
Spero di essere stato d’aiuto.
Luigi Barbarossa

Commento di sara
Il 31/08/2024 alle 13:06

salve, sono una ragazza di 20 anni. Ho una scoliosi lombale di pochi gradi piuttosto ho una curva invece di 45 gradi dorsale. Ho portato il busto fino all’età dei 18 anni. Pratico il sistema Gyrotonic che sta portando grande successo sulla postura e dolori. Purtroppo ritengo i miei dottori che l’operazione un giorno sarà urgente ma l’unica fermezza è la mia paura di non poter avere più una schiena elastica come ho adesso, è possibile post intervento recuperare una certa flessibilità con terapie? e per informazioni generali gli studi sugli interventi scoliotici potrebbero avere un successo migliore in futuro?

Commento di Sara Rossi Raccagni
Il 12/09/2024 alle 10:37

Cara Sara,
È ottimo sapere che l’attività fisica che stai facendo ti sta dando una grande mano sia sulla postura che sui dolori. Sono entrambi aspetti fondamentali nella gestione della scoliosi! Nel caso in futuro non dovesse essere più sufficiente, il gradino successivo nella gestione della scoliosi in età adulta è quello di inserire degli esercizi fisioterapici specifici che prevedano l’autocorrezione, ovvero la capacità di sostenere attivamente la schiena contro la forza di gravità e opponendosi ad eventuali sbilanciamenti del tronco in avanti e/o di lato. Se anche questo non dovesse essere sufficiente, gli esercizi specifici possono essere affiancati dall’indossamento di un corsetto per qualche ora al giorno e/o di notte. Se tutte queste terapie non dovessero essere sufficienti nel gestire il tuo dolore e il sostegno della tua schiena, allora si può pensare all’intervento chirurgico. Si tratta di un intervento non urgente nè “salva vita”, ma di un’opzione disponibile e valida per il futuro solo nel caso in cui i passi precedenti non abbiano portato all’obiettivo sperato (che sarai tu stessa, insieme al tuo medico specialista, a definire).

Leggo che sei già seguita da alcuni dottori; mi permetto solo di precisare che è fondamentale che il tuo medico di riferimento sia specializzato nel trattamento conservativo (ovvero non chirurgico) della colonna vertebrale dell’adulto, che sia quindi in grado di guidarti nella scelta della terapia più appropriata in ogni fase della tua vita adulta e che tenga conto di tutti i fattori in gioco, tra i quali il dolore, la qualità di vita, la tendenza della tua schiena al collasso e quindi al peggioramento dei gradi di curva, le tue preferenze sulla terapia stessa.

Per quanto riguarda invece le tue domande sull’intervento chirurgico, posso iniziare a dirti che sì, con l’intervento viene impedita la possibilità di movimento lungo il tratto stabilizzato, mentre è possibile lavorare sul mantenimento di una buona elasticità delle parti non direttamente coinvolte dall’intervento. L’ideale sarebbe però parlarne direttamente con il medico specialista che ti segue e, nel caso tu voglia approfondire questo aspetto, potrebbe lui stesso indirizzarti da un chirurgo della colonna vertebrale che sappia darti risposte più specificatamente legate all’intervento chirurgico.

Concludo dicendoti che sì, sicuramente la ricerca scientifica sta progredendo anche nel campo della scoliosi e l’obiettivo è proprio quello che, anno dopo anno, le terapie proposte ai nostri pazienti siano sempre di più alta qualità.

Spero di esserti stata d’aiuto e ti faccio tanti auguri per il tuo percorso!
Sara Rossi Raccagni

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