Il blog di Isico dedicato alla scoliosi
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Corsetto: non ti sopporto proprio!

16 marzo, 2015 (13:56) Di: Monia Lusini

Riportiamo il post scritto dalla dottoressa Monia Lusini, specialista di ISICO che ha indossato il corsetto quando era una ragazzina.

  • Basta! Non ce la faccio più! Questo arnese è immettibile! Come pensano che si possa indossare una tortura del genere? È rigido come il ferro, non si riesce a respirare, si pianta sotto le ascelle e nell’inguine quando sono seduta, mi fanno male le costole… per non parlare dei fianchi!Ho i lividi su entrambi i fianchi da quanto la plastica preme contro.

    Ti dicono “non ti preoccupare, non si vede sotto i vestiti”, come no! Però si sente. E come se si sente!  Si vede anche un pò sotto i vestiti: sembro un tronco quando sono seduta e quando cammino, in estate devo usare sciarpe e foulard per nascondere la parte superiore del corsetto. Per non parlare del fatto che mi schiaccia il sedere e non posso mettere i pantaloni o i vestiti che vanno di moda.

    Sono stufa! Che ho fatto di male per meritarmi tutto questo?

    Sono l’unica sfigata in tutta la scuola che deve mettere questa corazza. Quando passo nel corridoio mi sento gli occhi di tutti puntati addosso … se potessi mi sotterrerei! Lo so cosa pensano, li sento parlare sotto voce e commentare “guarda come è strana questa!” oppure “ma che roba ha? Perché è cosi”.

    Non capiscono niente! Vorrei gridare al mondo “ bè??? Che c’è?? Si ho la scoliosi….e allora???? Mi sto curando, cretini!”…certo sembra facile, ma poi in realtà quella che vorrebbe scappare sono proprio io…

    Lo so, è tutto vero, questo è quello che io inizialmente pensavo quando ho cominciato la terapia.”Perché a me?”. Ed è anche vero che questa terapia fa schifo. Non ci sono dubbi e guai a chi dice il contrario.

    Poi capisci: apri gli occhi, ti guardi in giro e vedi che non sei sola.

    Come te, insieme a te ci sono tanti altri ragazzi che lottano per la propria salute, anzi la scoliosi è la cosa minore! Quando inizi a fare conoscenza con bambini bloccati sulla sedia a rotelle dalla nascita con malattie genetiche gravi e che, oltre alle sofferenze già patite come te hanno la scoliosi e si ritrovano a crescere dentro un corsetto attaccato alla sedia a rotelle per tutta la vita; oppure bambini sottoposti a chemioterapia per tumori con complicanze come fratture vertebrali e quindi anche loro con busto a tempo pieno come te.

    Forse non sono così sfortunata! Ma questo si capisce sempre dopo….dopo mesi o anni di terapia, dopo che hai imparato a difenderti dalle cattiverie dette dal bullo della scuola, perché c’è sempre un cretino in tutte le scuole!

    Questa terapia è lunga: impegnativa sia fisicamente sia mentalmente. Questa terapia non ti aiuta solo a raddrizzare la schiena, evitare di avere dolori e avere un’estetica accettabile in età adulta. E’ anche una lezione di vita. Serve a temprare il carattere, perché o lotti contro la scoliosi con tutte le tue forze in modo da domare e controllare la patologia con tutto quello che ne comporta (fastidi, piaghe causate dal corsetto, sguardi strani e battute cretine, cattiverie) o ne vieni schiacciato. Come? Rifiutando tutto, mettendo la testa sotto terra come gli struzzi facendo finta che il problema non ci sia o al contrario che sia insormontabile e lasciandoti schiacciare.

    Sta solo a te decidere. Solo tu sei la padrona del tuo futuro: della tua salute, della donna/uomo che vorrai essere da adesso in poi. Questo comporta sacrifici, comporta rimboccarsi le maniche e affrontare il problema, evitando che questo governi la tua vita. Per questo non si rinuncia a niente: gite, compleanni, uscite con le amiche, discoteche, fidanzati. Vita normale! Perché sono e devo essere libera di vivere la mia vita nella totale libertà. Non è certo un corsetto che mi blocca, non è il corsetto che non mi permette di fare tutto questo, ma è la tua volontà! Sta solo a te volerlo e riuscirci.

    Purtroppo nella vita non ti regala mai niente nessuno, te lo devi conquistare e guadagnare, bisogna lottare per avere dei risultati, come con il corsetto.

    Le persone che ti stanno vicino, che ti sostengono e supportano nei momenti di difficoltà, queste sono le persone che resteranno al tuo fianco, questi sono i veri amici. Gli altri? Lascia perdere, sono solo conoscenti!

    Fortunatamente tutto questo ha un inizio ed una fine! Piano piano arriva il momento in cui il corsetto viene messo in soffitta, quando potrai sbizzarrirti con lo shopping per un nuovo guardaroba, in estate portai sfoggiare il tuo fisico ottenuto con tanto sacrifici e gradualmente quei segni orrendi del corsetto svaniranno e tutto resta un ricordo… un ricordo in realtà piacevole di tutte quelle avventure e disavventure combinate insieme alle tue più care amiche e il tuo inseparabile “bustino”.

  • Commenti

    Commento di manuela
    Il 16/03/2015 alle 20:02

    Buona sera , ho letto con molto interesse questa bellissima storia a mia figlia anche lei porta il busto miwaukee, noi lo chiamiamo “amichevolmente” guscio !!! Queste parole ci sono di sostegno morale , grazie !!

    Commento di Tamara
    Il 16/03/2015 alle 21:16

    L’ho letto assieme a mia figlia di 11 anni e mezzo che porta il corsetto ormai da 3 anni..ed è tutto vero..in questi giorni stiamo prendendo confidenza con un nuovo corsetto ed è un pò fastidioso ma stringiamo i denti e andiamo avanti…complimenti e devo solo dire grazie isico!!!Tamara e Ludovica.

    Commento di Barbara
    Il 17/03/2015 alle 10:21

    Sono mamma di due adolescenti non affetti da scoliosi ma sono stata un’adolescente, negli anni 80, affetta da scoliosi. Ho avuto la fortuna di essere stata curata dal prof — a — e i due anni passati con busto di gesso e intervento sono stati duri ma alla fine formativi. Ho affrontato i primi due anni di liceo con questa inseparabile corazza do gesso…mi hanno preso in giro? eccome!! Però sono guarita, perfettamente, non ho avuto problemi durante le mie gravidanze, ho sempre fatto sport. Il mio dubbio sui corsetti è in relazione al tempo e ai risultati. Ovvero: questi ragazzini per quanto tempo devono portare il corsetto per vedere risultati soddisfacenti? Forse il mio intervento non si usa più, non lo so, ma quello che so è che a me è stato chiesto un sacrificio per un tempo ben delimitato e questo aiuta. Ogni giorno passato era un giorno in meno.
    Auguro a tutti una perfetta guarigione, tenete duro!!!

    Commento di Patrizia
    Il 18/03/2015 alle 14:50

    Mio figlio è affetto da scoliosi. Ha 17 anni mi hanno mandato da un ospedale all’altro con tempi di attesa lunghi. Per poter accedere alle strutture in cui puoi avere dei risultati efficienti, ed un ascolto da parte dei medici devi investire un sacco di soldi. Mi chiedo, chi non ha la possibilità economica di curare il figlio che comunque non sono cure a breve termine, come può fare? E in ingiustizia che per poter guarire con dottori e strutture all’avanguardia si debba ricorrere al portafoglio. Io per mio figlio sono disposta a tutto ma mi diventa difficile in questi anni così di crisi.ma purtroppo la sanità non pensa a questo. Per avere una visita fisiatrica ci sono liste di attesa di anni. È una vergogna. Dovrebbero dare la possibilità a chi non può permetterselo di accedere alle strutture asl.

    Commento di Enzo
    Il 18/03/2015 alle 17:51

    Salve a tutti, sono Enzo, padre di un bellissimo bambino di 7 anni, di nome Samuele. Recentemente abbiamo scoperto che Samu ha una brutta scoliosi, ed abbiamo iniziato il percorso che penso tutte le famiglie che vivono questa malattia devono affrontare. Non mi vergogno a dirlo, ho pianto….abbiamo pianto tanto, io e mia moglie, perchè il peso più grande è quello di immaginare e vedere il proprio bambino rinchiuso in un orrendo guscio di plastica, che soffoca noi genitori penso tanto quanto i bambini, se non di più.
    Ebbene solo da 5 giorni Samuele ha iniziato ad indossarlo, ed al terzo giorno già lo porta per 18 ore al giorno, così come prescritto. Le prime ore e la prima sera sono state dure….ero al suo fianco ne letto, quando mi ha detto: “quanto vorrei essere libero, papino!”…meno male che eravamo al buio e non ha visto i miei occhi grondare di dolore. Ma inaspettatamente è venuta fuori da parte sua una pazienza ed una forza che non immaginavo minimamente potesse avere. Sembra che ormai si sia adattato a questa nuova vita con una facilità incredibile! Probabilmente ci sarà qualche momento triste, penso forse d’estate, o quando sarà adolescente, ma saremo tutti “stretti” intorno a lui, più del suo corsetto, sperando che dia risultati!
    Prego il Signore perchè dia a tutti i bambini ed a tutti i ragazzi la forza di farcela.

    Commento di Benny pipolo
    Il 19/03/2015 alle 00:04

    Ciao dott Lusini sono benedetta pipolo quello che hai scritto e’ tutto vero !DA pochi giorni indosso il nuovo corsetto sono andata a scuola e i miei compagni mi hanno chiesto BENNY e’ quello nuovo? Si ho detto io e loro Quando possiamo farti le dediche cn i pennarelli indelebili ?così secondo me è tutto più leggero anche la corazza !un bacio e grazie

    Commento di Monia Lusini
    Il 20/03/2015 alle 10:10

    Brave Bene!!!!
    Cosi si fa! Sei un esempio per tutti!!! Tieni duro!
    Un abbraccio!
    Monia

    Commento di Maria
    Il 24/03/2015 alle 14:27

    Buongiorno dott. Lusini, sono la mamma di una bimba a cui è stato prescritto un corsetto cheneau per una curva scoliotica di 30 gradi cobb.
    Siamo in attesa di avere il corsetto, che indosserà per la prima volta, e sono divisa tra il terrore e la disperazione, per questa prova che ci sta toccando.
    So che ci sono malattie peggiori e incurabili e sono certa che si sopravvive al corsetto e che forse ci si fortifica (se non soccombi), ma io continuo a pensare che vorrei evitare di sottoporre mia figlia a questa prova.
    A proposito di questo le chiedo se come centro avete esplorato soluzioni che prevedono il corsetto notturno Providence, se lo consigliate o lo utilizzate.
    Le sarei grata se potesse darmi delucidazioni in merito.
    Saluti

    Commento di ilaria
    Il 25/03/2015 alle 13:34

    Cara Maria,
    anche mia figlia di 11 anni da un mese porta un corsetto lionese per dorso curvo e anche io ho provato e provo ancora adesso le stesse cose che scrivi…vorremmo evitare sofferenze ai nostri figli, potessi portarlo io al suo posto lo farei volentieri ma questa è la vita, non sempre semplice. Si è vero come dici tu ci sono di certo cose peggiori a cui non c’e’ rimedio e proprio a questo bisognerebbe pensare anche se è facile a dirlo ma non a farlo……si è vero si sopravvive per forza poi ti abitui succede anche se adesso pensi che non ne sarai mai in grado
    Un caro saluto e in bocca al lupo
    Ilaria

    Commento di Monia Lusini
    Il 26/03/2015 alle 10:20

    Buongiorno Sig.ra Maria,
    senza una visita accurata e senza aver valutato la radiografia è difficile darle un parere specifico. Se comunque siamo di fronte a una scoliosi di 30° in una adolescente in spinta puberale sicuramente è necessario un corsetto rigido a tempo pieno.
    Noi di ISICO non utilizziamo il corsetto Providence in quanto in letteratura è stato dimostrato molto meno efficace rispetto ad un corsetto rigido portato anche durante il giorno.
    Sicuramente la terapia della scoliosi è impegnativa e lunga, e le sue paure sono giustificate, ma vedrà che sua figlia la stupirà!
    In bocca a lupo per tutto.
    Cordiali saluti
    Monia Lusini

    Commento di francesco
    Il 31/03/2015 alle 17:23

    ho fatto operare mia figlia di stabilizzazione della colonna vertebrale 11 vertebre
    il 23-03-15 oggi 31-03-15 cammina e si siede, sono al settimo cielo, curva di 42 gradi portata a 0 gradi, se volete posso darvi informazioni al riguardo, potete contattarmi email dignazifrancesco69@gmail.com

    Commento di Annalisa
    Il 31/03/2015 alle 22:09

    Dott. Lusini mi ritrovo in tutto quello che lei ha detto. Porto il busto da quasi due anni e ormai è il mio compagno di avventura. L’inizio è stato difficile, la paure delle opinioni altrui, la trasformazione del corpo, ma con il passare del tempo tutte le preoccupazioni sono svanite e se ho una pancia così piatta lo devo sopratutto a lui!

    Commento di marta
    Il 01/04/2015 alle 00:49

    salve, ho 36 anni e vorrei sapere una cosa:quale terapia viene adottata nel vostro centro per la scoliosi di una persona adulta?in eta adulta, come la mia,è risolutiva la terapia o solo conservativa, per evitare peggioramenti? cioe, si puo stare disicamente meglio, senza dolori? durante la prima visita ad isico, viene valutato anche l’appoggio plantare ed eventualidismetrie degli arti? e in che modo? grazie

    Commento di GRAZIA FIORE
    Il 14/04/2015 alle 22:09

    IO che l’ ho mess per molti anni dico no! Non e’ la terapia giusta…Ci vuole una giusta occlusione mandibolare…per evitare torsioni..informateci!

    Commento di ila88
    Il 21/04/2015 alle 12:22

    Ciao a tutti, genitori e ragazzi.
    sono Ilaria ho 26 anni e mi sto per sposare.proprio ieri sono andata dal mio medico ortopedico per sapere se avrò dei problemi in gravidanza.
    e si anche io purtroppo ho dovuto subire quella tortura…pportare il busto..eè veramente una tortura qualcosa d insopportabile e complessante e hanno i ragione i ragazzi che scrivono di non provare a dire il contrario ..ho una scoliosi grave nonostante le cure ,40 gradi di curva dorsale e altre 2 curve quasi della stessa importanza…mma le cure non sono state inutili.. seppur da ragazzina la mia era ritenuta una scoliosi a rischio intervento portare il busto mi ha dato un bellissimo aspetto fisico non rischio piu nessun intervento ho una schiena equilibrata che mi permette di avere una vita normalissima e di avere dei bimbi con delle gravidanze assolutamente normali e tutto questo solo grazie al corsetto , e a dott.mura!!….tenete duro credetemi ne vale la pena…ps:a tutti i genitori non mollate

    Commento di Ele
    Il 21/04/2015 alle 21:05

    salve maria,
    Volevo chiedere se posso praticare il tennis? ho una scogliosi e per 1 anni dovrò portare il corsetto cheneau

    Commento di Rachi
    Il 26/04/2015 alle 17:55

    Vorrei raccontare brevemente l’esperienza di mio figlio al quale a 14 anni è stata diagnosticata una ipercifosi osteocondrosica (terribile patologia degenerativa!!) e gli è stato prescritto da una dottoressa del principale ospedale milanese che cura le patologie della schiena di indossare il corsetto Lionese per 23 ore al giorno. Mio figlio la prese subito malissimo. In seguito abbiamo cercato un medico più umano poiché questa dottoressa era fredda come il ghiaccio e oltre a non rispondere alle mie ansiose domande, mostrava di non considerare in alcun modo le difficoltà psicologiche di mio figlio.
    Ci siamo perciò rivolti ad un medico privato consigliatoci da conoscenti e parenti. All’inizio ci sembrò bravo, perchè più umano e attento verso mio figlio. Confermò la diagnosi e ridusse il trattamento a 21 ore.
    Mio figlio ha indossato l’odioso corsetto in maniera irregolare. Nei periodi in cui mio figlio seguì la terapia il medico si mostrò gentile e positivo, nei momenti di difficoltà invece, fin dalla II visita, iniziò ad essere aggressivo con lui e criptico con noi genitori, nel senso che non ci spiegava di quale patologia – a suo giudizio – soffrisse realmente e quali fossero rischi ed evoluzioni possibili, salvo risponderci, con stupida e odiosa ironia: “Ha presente Andreotti ?”.
    Dopo 18 mesi di drammatici alti e bassi, arrivò al punto di prescrivergli un ricovero ospedaliero per applicargli un gesso, visto che rifiutava di indossare il corsetto.

    Sconvolti e sconcertati decidemmo finalmente di rivolgerci altrove.

    E così conoscemmo un medico di un altro ospedale milanese, sempre su consiglio di conoscenti. Purtroppo cademmo dalla padella nella brace, perchè questo medico, con tono ancor più drammatico gli diagnosticò una ipercifosi dorsale (senza specificare di che grado) e gli prescrisse addirittura il corsetto Milwaukee (che è risaputo essere superato e controproducente) , minacciando un intervento chirurgico se non lo avesse portato.

    Sempre più disperati, decidemmo comunque di non mollare. Così finalmente nel luglio 2014 – mio figlio aveva ormai 16 anni – abbiamo conosciuto un quarto medico, il primario del maggiore ospedale prima menzionato.
    Un luminare che ci ha accolti col sorriso che ha risposto serenamente a tutte le mie domande e ai miei dubbi. E che soprattutto ha acceso le nostre speranze, diagnosticando a mio figlio una semplice cifosi non evolutiva per la quale il corsetto avrebbe solo una finalità “cosmetica”, non terapeutica (come per correggere le orecchie a sventola, ci ha detto !).
    E dunque, nessuna osteocondrosi, nessuna sindrome evolutiva, nessun peggioramento, nessun rischio dei tremendi dolori alla schiena pronosticati dagli altri medici.
    Abbiamo rivisto questo medico per una seconda visita pochi giorni fa a distanza di nove mesi: ha riscontrato una situazione stabile e dopo avergli comunicato che mio figlio continuerà a non portare il corsetto, ci ha salutati sorridendo, dicendo che non saranno necessari altri controlli.

    Perchè credo a questo medico e non agli altri ?
    Perchè è un primario e non ha tornaconti economici nel diagnosticare una patologia oppure un’altra.
    Perchè ho raccolto giudizi su di lui e ho saputo che laddove necessario prescrive gessi e corsetti.
    Perchè osservo mio figlio da mesi e non ho mai riscontrato il peggioramento della curvatura della sua schiena tragicamente vaticinato da quei medici. Ormai è quasi maggiorenne, se doveva peggiorare sarebbe già successo, così ci ha rassicurati l’ultimo medico.
    Perchè l’ho fatto vedere anche a fisioterapisti che mi hanno confermato che ha una schiena normalissima, con una leggera curvatura più accentuata, come milioni di persone.

    È stata un’esperienza dolorosa e durissima per mio figlio e per noi genitori. Siamo stati fortunati ad uscirne bene.
    Ma mi fa ancora male pensare all’atteggiamento di questi medici e non mi abbandona il sospetto che dietro possa esserci qualche tornaconto economico.
    Sbagliare è umano, anche se dai medici ci si aspetterebbe maggiore attenzione quando segnano le vite di giovani e adolescenti con diagnosi e prescrizioni così traumatiche e difficili da accettare. Quello che non capisco è: perchè tanto accanimento ? Perchè quei toni drammatici ? Perchè la mancanza di spiegazioni a noi genitori ? Perchè far finta che indossare un corsetto sia facile come mettere un cappello o una maglietta a fiori ?

    Mi chiedo anche cosa sarebbe successo se mi fossi fermata al giudizio di quei medici.
    Morale? Non fermarsi al primo giudizio !

    Coraggio a tutti i ragazzi e le ragazze che indossano il corsetto. Ho visto in mio figlio quanto è dura: ma, forza !! Lo fate per il vostro futuro !!

    Commento di Ivon Guerrero
    Il 29/04/2015 alle 12:21

    Ciao a tutti e bellissimo sapere di non essere soli, mia figlia di 11 anni porta il corsetto lionese da più di tre anni adesso aspettiamo quello nuovo. Ha una curva di 25 gradi e veramente si vede io piango sempre cuando mete una maglietta stretta ma non mi faccio vedere da lei.
    La mia paura più grande e se lei dovesse peggiore ancora non ha avuto ancora il menarca e quindi può peggiore. Il mio medico dice che la scoliosi ideopatica e sempre di tenere sotto controllo soprattutto en questa fase di età evolutiva della bambina.
    Ps. Sono disperata.

    Commento di Salvatore Minnella
    Il 07/05/2015 alle 09:51

    Cara Ivon,
    Non si deve disperare, intanto perché attualmente la scoliosi di sua figlia, dai gradi che lei riferisce, si definisce come medio lieve e dunque assolutamente non grave. Inoltre l’obiettivo terapeutico, a fine trattamento della scoliosi, è quello di tenere la patologia al di sotto dei 30 gradi, perché la storia della scoliosi ci insegna che, al di sotto di questa soglia, la colonna tende in età adulta ad essere stabile. Sua figlia è già sotto quella soglia, dunque si tratterà al limite di impegnarsi a contenere con il corsetto le eventuali future spinte in deformità della malattia. Non è detto che tutte le scoliosi debbano peggiorare per forza! Abbia dunque fiducia nello specialista che segue sua figlia e dia coraggio a sua figlia.
    Le faccio intanto un grosso in bocca al lupo
    Salvatore Minnella

    Commento di Sonia Pala
    Il 30/05/2015 alle 15:31

    Buongiorno,
    mi chiamo Sonia, oggi ho 45 anni e ho subito un intervento per una scoliosi dorso-lombare nel 1984 quando ne avevo soltanto 14. L’asta di Harrington che mi è stata applicata mi lasciato trascorrere la mia adolescenza e la mia giovinezza in tranquillità e senza limitazioni ma già intorno ai 30 anni ho iniziato ad avere i primi fastidi e a rendermi conto che non tutti i tipi di attività fisica erano adeguati alla mia schiena che, sotto particolari sollecitazioni, si difendeva con contratture muscolari che duravano oltre un mese.
    All’età di 42 anni ho iniziato a soffrire di mal di schiena persistente, che non trovava, se non momentaneo sollievo negli antinfiammatori e che interessava la zona lombare irradiandosi anche alla gamba destra e provocandomi anche un senso di intorpidimento nella zona delle cosce.
    Cercai di aiutarmi utilizzando una fascia elastica ma nonostante questo il mal di schiena condizionava fortemente la mia quotidianità e ne limitava la qualità. Iniziai disperarmi e a pensare che se allora erano questi erano gli effetti dell’intervento subito a 14 anni, a 60 anni forse non avrei potuto più camminare o sarei stata costretta alla sedia a rotelle.
    Considerai che sino ad allora nessun ortopedico era stato in grado di dirmi con precisione che tipo di movimento mi avrebbe giovato e cercai un centro specializzato nella cura della scoliosi. Su internet trovai ISICO ed inizia una terapia a distanza. Vivo in Sardegna. Andavo a Milano periodicamente per la seduta di fisioterapia e poi eseguivo gli esercizi imparati da sola, a casa. Dopo i primi 8 mesi di quotidiani esercizi ho iniziato a vedere i primi risultati. Dott. F. Zaina dopo il secondo controllo mi disse che avrei avuto dei periodi in cui starei stata meglio e dei periodi in cui sarei stata peggio ma io devo invece constatare che il miglioramento è stato continuo.
    Ho imparato ad usare la mia schiena come un termometro e gli esercizi come unica terapia, stendendomi sul tappetino anche due volte al giorno se era necessario. Oggi faccio esercizi quando la mia schiena scricchiola ma devo dire che succede sempre e che nella mia routine quotidiana non trovo alcuna limitazione. Non so se sarà sempre così, per ora però i risultati sono tangibili e questo grazie a Dott. F. Zaina, e alla mia terapista Lorenza Vallini che, pur senza grandi illusioni, mi hanno indirizzato su questa strada.
    Un augurio dunque a chi, come ho fatto io, oggi si dispera nel buio di una casistica quasi inesistente: con perseveranza ed ottimismo si può star meglio.
    Sonia

    Commento di Cecilia Bombari
    Il 31/05/2015 alle 15:30

    ciao a tutti! sono una ragazzina di 12 anni e mezzo e tra circa una ventina di giorni devo cominciare a indossare il corsetto. voglio subito ringraziare il medico che mi ha seguito, S. Atanasio. Tra tre giorni devo andare a fare due ore di fisioterapia da voi, e non sono per niente agitata. All’ inizio, quando ho scoperto di avere la schiena a ”esse”, ho cominciato a piangere dicendo oddio devo mettere il corsetto non posso più fare niente… ma poi ho capito che più fai meglio è. FORTUNATAMENTE (è la cosa migliore che sia potuta capitarmi) la mia migliore amica porta il corsetto ed è seguita proprio da ISICO!! Per me è una cosa bellissima, proprio perché posso confidarmi con lei di come mi sento… lei mi capisce! Spero che capiti anche a voi di avere un amico nella vostra condizione!

    Commento di Maria
    Il 27/06/2016 alle 11:41

    L’ho percaso scritto io?!
    Ho 13 anni e porto il corsetto da ancora un mese.sono all’inizio e fra me e me penso queste identiche cose.non so come la prenderanno i miei compagni a settembre e ho paura…non so per quanto dovrò tenerlo,il medico ha detto di partire da una base di 10 mesi,ma leggendo le varie esperienze tanti l’hanno portato pera anni e anni!… 🙁

    Commento di Caterina
    Il 04/04/2017 alle 21:43

    Ho 15 anni e porto il corsetto da ormai 2 anni. I primi periodi sono stati abbastanza difficili, ma con un po’ di volonta sto ottenendo buoni risultati. Vorrei invoraggiare coloro che o lo devono iniziare a mettere o chi sta affrontando questa prova. All’inizio sarà dura, vi sentirete tristi e amareggiati, ma abbiate sempre la FORZA di andare avanti anche quando vorreste dire «Basta!». Continuate a lottere e vedrete che i risultati ci saranno.
    P.S.
    Se il corsetto non funzionerà come previsto non vi scoraggiate. Presto si sistemerà tutto abbiate CORAGGIO

    Commento di Azzurra
    Il 22/04/2017 alle 15:47

    Io ho portato il corsetto per 3 anni, non vedendo i grandi risultati che mi aspettavo ho scelto di mollare tutto e rinchiudere quel brutto affare nel mio armadio, dal quale ancora non l’ho più ritirato fuori!

    Commento di Stefania
    Il 27/04/2017 alle 23:27

    Ciao Azzurra, mi puoi raccontare la tua esperienza? Mia fihlia 12 anni inizierà tra pochi giorni a indossare il corsetto per 22 ore al giorno. Vorrei capire perché tu non hai avuto miglioramenti? Grazie

    Commento di Alessandra Negrini
    Il 10/05/2017 alle 12:23

    Cara Azzurra,
    non conosco con precisione la tua storia. Quello che ti posso dire è che uno degli errori in cui incappiamo troppo spesso noi operatori sanitari che curiamo la scoliosi, è quello di non essere sufficientemente chiari sugli obiettivi generali del trattamento di questa malattia e sugli obiettivi specifici e realistici per ogni singolo paziente. La terapia della scoliosi è mirata non a raddrizzare una schiena incurvata, ma a frenare la sua evoluzione in modo da garantire, ogni volta che è possibile, una vita adulta senza limitazioni e dolori provocati dal mal funzionamento della colonna vertebrale. Inoltre, quando si intraprende la terapia con corsetto si ottiene un altro obiettivo importante: il miglioramento estetico.
    Tu sottolinei che “non hai ottenuto i grandi risultati che ti aspettavi” e io non so nè cosa ti aspettassi, nè cos’hai ottenuto. Ma quello che posso dirti è che un’assenza di miglioramenti, e quindi una stabilità della situazione, è un grosso successo, perché la norma durante la crescita è il peggioramento della scoliosi. Proprio perché è difficile migliorare, la miglior terapia è prevenire questo peggioramento difficilmente recuperabile.
    Il “brutto affare” non è il corsetto ma è la scoliosi, il corsetto è uno scomodo alleato nella lotta contro una malattia. Durante la terapia bisogna sì essere risoluti, ma affrontando il vero nemico, che in tanti casi deve essere rinchiuso in gabbia perchè non possa nuocere.
    Tu hai fatto le tue scelte, ma altri ragazzi che stanno affrontando adesso il sacrificio di indossare un corsetto non devono cullarsi nell’illusione che la soluzione sia eliminarlo, perchè i problemi non si gestiscono facendo a finta che non esistano, ma fronteggiandoli con grinta.
    Ti saluto
    Alessandra Negrini

    Commento di cristina
    Il 02/06/2017 alle 23:20

    Ciao , quante notti mi avete consolata ,voglio solo ringraziarvi perché mi avete dato la forza di andare avanti con la terapia e tanti consigli utilissimi ,dal primo giorno fino all’ultimo quando finalmente il dottore mi ha detto ‘ad ogni inizio c’é una fine ‘

    Commento di Stefano Negrini
    Il 05/06/2017 alle 15:16

    Cara Cristina,
    grazie a te per confermarci nella scelta che come ISICO abbiamo fatto tanti anni fa, quella di rendere disponibile uno strumento utile per tutte le persone che stanno affrontando questa patologia, che siano pazienti nostri o meno. Siamo convinti della forza delle parole, in senso positivo e negativo, come uno strumento fondamentale nel percorso terapeutico (che noi consideriamo riabilitativo) di chi ha la scoliosi – e per questo continueremo a batterci.
    Auguri per la tua nuova vita senza corsetto e con una schiena migliore !
    Stefano Negrini

    Commento di Giada
    Il 19/11/2017 alle 12:48

    ciao a tutti, sono Giada
    A gennaio faccio 14 anni e porto il corsetto lionese da quasi un mese e mezzo, e che dovrei portare 22 ore, ma devo ammettere che non sono per niente costante perché non sopporto di andare a scuola con sto guscio che mi tiene rinchiusa, che non mi permette di essere la persona che sono realmente, ma che mi frena a stare sempre seduta pure durante l’intervallo con la mia migliore amica, alla quale dico tutto e che ringrazio veramente di averla conosciuta.
    Mia madre dice che sono peggiorata, ma io spero di no, il mio dottore mia ha detto che lo dovrei portare per un anno circa, finché non finiró la crescita, spero al più presto.
    Ho bisogno di consiglio per favore, cosa devo fare? Sarò peggiorata? Dovrò fare l’operazione?
    Rispondetemi per favore

    Commento di Fabio Zaina
    Il 24/11/2017 alle 18:21

    Cara Giada,
    la terapia con il corsetto è pesante, ma se fatta scrupolosamente può dare dei buoni risultati. Viceversa, farla male vuol dire prendersi tutti gli svantaggi del corsetto senza nessun vantaggio in termini di risultati. Ricordati che il tuo nemico è la scoliosi, non il corsetto, che è un alleato, scomodo, certo, ma pur sempre un alleato. Un giorno non molto lontano potrai abbandonare il corsetto, e se sarai stata scrupolosa potrai godere dei benefici ottenuti sulla tua schiena.
    Quindi, soprattutto se sei spaventata e preoccupata, segui le indicazioni del tuo dottore, e tieni duro! Non farti fregare dalla scoliosi!
    In bocca al lupo
    Fabio Zaina

    Commento di Flavio
    Il 05/08/2019 alle 01:39

    Ciao, sono Flavio, ho 13 anni. Ho scop8si avere la scoliosi lieve a 11 anni . Ho fatto delle fisioterapia come indicato dal mio ortopedico ma a quanto pare non mi è servito a niente … per farla breve a 13 anni con una scoliosi di 25° mi viene prescritto il busto notturno Providence. Eravamo tutti “contenti ” perché dovevo portarlo solo di notte e comunque avrebbe funzionato come quello a tempo pieno, anzi in teoria avrebbe dato più risultati. Il busto finalmente è arrivato, ma lho trovato molto difficile la portarlo perché agisce in modo molto aggressivo procurandomi dolori fortissini alla schiena… dopo 90 minuti che lo indosso diventa insopportabile…fa male al punto di piangere e di urlare…mi sento spaccarmi la schiena volevo sapere se questo è normale? Il busto è davvero così difficile da sopportare? Il busto Providence è il più efficace tra i busti ortopedici com’è stato spiegato a noi?
    Grazie in anticipo
    Flavio

    Commento di MICHELA INTROINI
    Il 05/08/2019 alle 16:37

    Ciao Flavio sono la mamma di una 14enne che porta il corsetto sforzesco da marzo 2018 .
    Ti posso dire che i primi giorni di corsetto di mia figlia sono stati a dir poco tremendi : non riusciva a respirare , a dormire , a trovare pace ma lei non ha mollato e non lo ha MAI tolto .
    Sono stati 3 /4 giorni bruttissimi perchè i dolori che sentiva erano fortissimi ma lei non ha mollato : 23 ore su 24 !!! senza mai toglierlo a parte l’ora che aveva!!
    E piano piano è migliorata e ha iniziato a stare meglio e ora credimi sta bene e convive con il suo corsetto.
    Quindi cerca di sopportare che vedrai andrà sempre meglio!!
    In bocca al lupo!!!

    Commento di Alessandra Negrini
    Il 28/08/2019 alle 10:52

    Caro Flavio,
    mi spiace che la tua scoliosi sia peggiorata malgrado la fisioterapia. Tieni presente che è normale che la scoliosi evolva con la crescita, non sempre la fisioterapia (cioè gli esercizi specifici per la scoliosi) riesce ad arrestarla.
    Per quanto riguarda il corsetto Providence, il vantaggio che offre non è la maggiore efficacia ma il fatto che lo devi indossare solo di notte. Questo tipo di corsetto porta la colonna vertebrale in una posizione innaturale di “ipercorrezione” che non sarebbe possibile mantenere di giorno. Se lo indossi da pochi giorni, è possibile che con il tempo ti abitui. Ma se vedi che con il passare delle notti i fastidi non si riducono, parlane con il tecnico che l’ha costruito o il medico che l’ha prescritto, per capire se occorra apportare delle modifiche.
    Ti saluto
    Alessandra Negrini

    Commento di Azzurra
    Il 11/05/2023 alle 21:44

    Ciao a tutti, ho 13 anni, e oggi ho riportato a casa il mio primo corsetto sforzesco(ho una scoliosi di 38°); come si può intuire sono completamente devastata e demoralizzata. Ciò che contribuisce a questa mia tristezza, e anche disgusto nei confronti di questo mio nuovo “”amico”” è che si possa vedere. Potreste gentilmente consigliarmi dei trucchetti per nasconderlo al meglio? Io in genere indosso quasi sempre i jeans a vita alta…come devo comportarmi? Vi sembrerà una domanda stupida, però per me conta. Mi trovo in un mondo totalmente nuovo, e dovermi allontanare dal mio stile mi devasta. Ringrazio a tutti quelli che hanno dedicato del tempo a leggere questo commento, e a chi mi risponderà. Buon proseguimento a tutti

    Commento di Zoe
    Il 29/06/2023 alle 13:17

    Salve a tutti, domani vado a ritirare il mio corsetto, e giusto ieri le mie ex compagne di classe (ex perché ho appena finito le medie) mi avevano proposto di andare a mare con loro di pomeriggio. Che ho fatto? Ho inventato una stupida scusa che devo andare a ritirare le nuove lenti degli occhiali perché con quelle che ho non vedo più bene. Chissà se ci hanno creduto. In ogni caso non penseranno mai che sono così sfigata da dover indossare un corsetto ortopedico. Tanto odio il mare perché mi vedo talmente brutta che non voglio stare in costume davanti a centinaia di persone. Quanto vorrei essere libera. I miei non mi aiutano, dicono le solite cose che è per il mio bene e tutto il resto è questi commenti stanno iniziano a farmi innervosire. Mi dispiace solo che questo fatto del corsetto mi sta facendo cambiare in peggio. Non solo fisicamente ma anche caratterialmente. Sono sempre scontrosa con tutti, non so nemmeno io perché lo faccio. Rispondo con commenti sarcastic i e accusatori senza nemmeno pensare. Se qualcuno ricomincia con la storia che è per il mio bene ho crisi isteriche tanto che l’altro giorno sono riuscita a spezzare in due una matita senza sforzarmi nemmeno, come se avessi solo strappato un pezzo di carta riciclata. Io non voglio uscire col corsetto, tanto lo devo tenere solo 18 ore al giorno perché ho una scoliosi di 19 gradi. In quelle 6 ore posso uscire e stare con gli altri. Ma io col corsetto non ci esco manco morta. Anche perché quando ce l’ho devo stare senza reggiseno e la cosa mi mette troppo in imbarazzo. Se proprio sono costretta ad uscire con sta cosa a cui non do un nome perché se lo facessi sarebbe offensivo, lo farò col reggiseno senza i portarmi dei segni e del dolore. Per me la dignità è più importante dei segni. Lo terrò nascosto, nessuno dovrà mai venire a sapere che indosso sto coso. Soprattutto i miei compagni delle superiori… Sarei distrutta, e sono stufa di non avere amici. Anche perché quest’estate incontrerò un mio amico che vive in un’altra regione. Tengo troppo a lui e il mio incubo è quello di perderlo. Se non ricambia i mei sentimenti va bene… Tanto non piaccio a nessuno comunque… Ma almeno continuare a essere amici. Non sarà uno stupido pezzo di maledetta plastica inquinante a rovinare 13 anni di amicizia. Questo è il mio ultimo giorno di libertà, ma io non so che farci. So solo che al pensiero del corsetto mi viene una grande nausea ma anche un tale disgusto e odio da poter mandare all’aria una casa. Odio. Solo tantissimo odio verso me stessa e la mia vita. Verso tutto il mondo che mi circonda. Verso questa società di m€&%@. Se solo potessi andare in un bosco isolato e gridare a squarciagola, o prendere a pugni un albero. Se solo questa vita finisse.

    Commento di Irene Ferrario
    Il 29/06/2023 alle 15:17

    Ciao Zoe,
    mi dispiace molto leggere delle difficoltà che stai affrontando in questo momento. Mi ricordo del messaggio che hai scritto un po’ di tempo fa e capisco che la rabbia che provi in questo momento sia tanta.
    Forse sarebbe più facile se ci fosse qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa di tutto, ma purtroppo per la scoliosi, così come per tante altre cose, un colpevole non c’è e la domanda “perché proprio a me?” rimane senza risposta.
    Pensare di tenere il corsetto nascosto a tutti è rassicurante in questo momento, ma temo che ti farà stare peggio in futuro. Mantenere un segreto è difficile e rischia di limitare la tua libertà più del corsetto stesso. Come scrivi giustamente “non sarà uno stupido pezzo di maledetta plastica inquinante a rovinare 13 anni di amicizia” e, se non glielo permetti, non ti rovinerà la vita.
    Non voglio mentirti dicendo che una volta messo il corsetto non ti accorgerai neanche di averlo e sarà tutta una passeggiata, accettare i cambiamenti e affrontare le nostre paure non è certo facile! Si può, però, imparare a conviverci, ed è più facile con il sostegno di un amico o un’amica. Se riesci ad andare a scuola senza corsetto perchè hai un numero di ore di libertà sufficiente, nessuno ti obbliga a doverne parlare con tutti i tuoi compagni. Datti il tempo di conoscerli e magari scoprirai che con qualcuno potrai anche aprirti.
    Condividere con gli altri le nostre emozioni è importante, ci fa sentire meno soli e ci permette di togliere alle emozioni negative il potere di controllarci. A volte può essere utile anche rivolgersi a uno psicologo che può aiutarci a capire come gestirle e affrontarle.
    Spero che troverai il modo di vivere questa situazione al meglio.
    Inoltre vorrei anche dirti che alcuni tuoi coetanei, pazienti di Isico che partecipano al Camp estivo di ISICO, ti faranno avere una risposta personalizzata a breve.
    Cari saluti
    Irene Ferrario

    Commento di Bianca
    Il 01/07/2023 alle 19:01

    Ciao Zoe, mi chiamo Bianca, ho quasi 13 anni e potro il corsetto di un anno.
    Avere un pezzo di plastica attorno al busto è una grande complicazione ma con il tempo ti abitui.
    Fidati, io il primo giorno, quando lo sarei dovuta andare a prendere ero a pezzi e non sai quanto ho pianto.
    Ora penso addirittura che dopo un po’ che non lo porto mi viene la sensazione di dimenticare qualcosa, mi sento “strana”.
    Passando alla scuola, so che tu dovrai andare il prima superiore, io invece in terza media.
    I miei compagni ad inizio scuola non sapevano niente… poi dopo poche settimane mi sono aperta e l’ho raccontato piano piano a tutti.
    Nessuno dei miei compagni mi prende in giro, io cerco di scherzarci sopra in modo di renderlo più semplice come discorso.
    Per quanto riguarda il reggiseno, io grazie ad un buon tubolare non devo utilizzarlo perché copre tutto.
    Se preferiresti usarlo puoi metterlo sia scopre che sotto.
    Spero di aver potuto aiutare, buona fortuna amica corsettata!!!

    Commento di Zoe
    Il 02/07/2023 alle 10:55

    Ciao Bianca, grazie di aver risposto al mio messaggio. Fortunatamente, adesso che porto il corsetto, ho trovato qualche soluzione ad alcuni dei problemi….anzi…quasi tutti considerando che una di queste soluzioni risolve 10000 problemi. Date le ore del corsetto (che si è abbassato a minimo di 16 dopo un altro consulto ortopedico) posso non portarlo a scuola e dati i miei impegni a casa e il numero elevatissimo di compiti del liceo classico non esco molto e posso tenerlo solamente a casa e uscire durante le mie ore di libertà. Il problema del reggiseno si è autorisolto dato che non ne ho bisogno poiché quando ho il busto sto sempre a casa. Adesso il dottore ha detto di iniziare piano con 4 o 5 ore. Io lo sopporto per quanto posso anche perché non mi fa male, solo quando mangio, quindi a pranzo e a cena me lo tolgo. Sarà solo 1 anno di un po’ di sacrifici, alla fine. Anzi, non so nemmeno se saranno sacrifici considerando che nessuno lo saprà mai. Devo solo benedire il fatto di essere stata fortunata perché ci sono persone che stanno messe molto peggio di me e devono portarlo anche quando escono o durante le serate importanti. Vivo in una regione e in una città dove regna l’ignoranza e portare il corsetto in una società così superficiale è un danno enorme per l’autostima. So che dire alle ragazze che soffrono di restare forti è una perdita di tempo. Chi soffre soffre. E non importa quante persone diranno loro di restare forti. Io ci stavo malissimo quando ho saputo di dover portare il busto. E sicuramente il mio carattere non è da prendere per esempio considerando che non piango mai e poi mi viene mal di testa, la tachicardia è sono capace di spezzare in due una matita senza il minimo sforzo. I commenti che leggevo su questo forum non mi facevano né caldo né freddo. Tante ragazze e ragazzi a dire agli altri di restare forti. Come fai a restare forte quando ti senti il mondo cadere addosso? Può sembrare esagerato, ma gli adulti non capiscono che abbiamo bisogno di sentirci amati e apprezzati. Per non parlare di alcuni suggerimenti di iniziare una psicoterapia. Certi ragazzi hanno bisogno in primis di un sostegno familiare. Hanno bisogno di affetto da parte dei loro coetanei, e parlo per esperienza. Se vai su ‘I ragazzi e il corsetto’ l’ultimo commento è il mio (sono sempre Zoe). Le ho scritte io quelle parole, in un momento in cui era tutto buio e mi vedevo solo come un lampione di luce artificiale in mezzo a tante stelle luminose (metaforicamente, le altre ragazze). Poi il dolore si è tramutato in rabbia (circa un mese dopo aver scritto quel commento) e ho iniziato ad avere attacchi isterici e attacchi di panico di notte. Tutto all’oscuro dei miei genitori, che dicevano e dicono che esagero, che sto facendo le sceneggiate etc. E adesso sono qui, col corsetto a scrivere questo messaggio dopo tutto quello che ho passato. Non lo saprà mai nessuno e sarà una pagina della mia vita che strapperò in mille pezzi.
    Ciao Bianca, e buona fortuna per l’anno prossimo!

    Commento di Alice
    Il 05/07/2023 alle 23:33

    ciao zoe, io sono alice e porto il corsetto da più di due anni. quando ho iniziato andavo in prima liceo e avevo 8 ore libere. per non dover lasciare danza e musica ho fin da subito portato il corsetto a scuola, dove non ho mai avuto nessun problema. ho letto dal tuo messaggio che non vuoi che i tuoi compagni di scuola scoprano del busto. anche io all’inizio la pensavo così, ma poi, col tempo, ho iniziato a capire che non c’è nulla di cui vergognarsi, anzi. per esempio a marzo di quest’anno sono stata tre giorni in gita con la mia classe e, ovviamente, ho dovuto portarmi dietro il busto. io e un mio amico giochiamo sempre a tirarci pugno sugli addominali per vedere chi resiste di più. per fargli uno scherzo, una mia amica mi ha consigliato di farmi tirare un pugno quando indossavo il corsetto, e così ho fatto. abbiamo riso tutti talmente tanto che la prof ci ha richiamati e da quel giorno io sono diventata un samurai con l’armatura. ti sto raccontando questa storia per farti capire che il busto non devi vederlo per forza come un motivo di imbarazzo, consideralo piuttosto alleato, come per esempio gli occhiali, visto che anche tu li porti.
    forse ti starai chiedendo come, dal 2021, quando ho iniziato il mio percorso di cura, ad oggi io abbia cambiato così radicalmente l’idea che ho del busto. sono tre i principali motivi. il primo potrà.suonarti un po’ strano ma ciò che mi ha aiutata di più è stato proprio aprirmi, prima com le persone più strette ovviamente, e smettere di “nascondere” la mia situazione, cosa che, da persona pigra quale sono mi ha anche aiutata molto dato che le mie amiche mi aiutano a raccogliere le cose da terra e a legarmi le scarpe 🙂 . i miei amici più stratti si sono sempre mostrati comprensivi e non hanno mai detto nulla di neanche vagamente offensivo e questo mi ha dato la sicurezza necessaria per iniziare a fregarmene se qualcuno nota il busto o se io lo devo dire. la seconda cosa che mi ha aiutata tantissimo è una persona: la mia fisioterapista marta che con il suo sorriso e la sua dolcezza mi ha sempre fatto apprezzare anche le sedute di fisioterapia, sulla carta molto noiose. infine c’è stato il camp a riva del garda. non so se sei a conoscenza di questa iniziativa bellissima di isico, nel caso te lo spiego. quasi ogni anno viene organizzata una settimana in cui si prova uno sport e a cui possono partecipare tutti coloro che vogliono, a patto che indossino o abbiano indossato il corsetto. quest’anno parteciperò per la seconda volta assieme a quelli che probabilmente sono i miei migliori amici, i ragazzi “corsettati” che ho conosciuto l’anno scorso. con loro andare in giro senza maglietta, solo col busto, fare il bagno nel lago, nuotando come si riesce tenendo conto della schiena bloccata non è mai stato un peso, anzi abbiamo un sacco di foto che testimoniano la nostra felicità e spensieratezza in quei momenti.
    dato che so per esperienza quanto possa essere utile conoscere qualcuno che è nella tua stessa situazione, ti dico che, se ti va e ne hai la possibilità, noi siamo a riva del garda dall’8 al 15 di luglio e che saremmo molto felici di passare un pomeriggio con te, se vuoi venirci a trovare.

    Commento di Lucia
    Il 26/08/2024 alle 16:45

    Buongiorno, provo a fare un appello.
    A settembre anche mia figlia (14) entrerà nel “girone infernale” del corsetto (Sforzesco) e sono tanto preoccupata… arrabbiata… non so più descrivere il mio stato d’animo di mamma.
    Lei è chiusa, timida e sembra non si stia ancora rendendo conto di quello che dovrà affrontare.
    Io conoscendola posso immaginare che si sentirà un’aliena dato che non conosciamo nessuno con lo stesso problema.
    Se solo potesse confrontarsi con qualcuno della sua età sono sicura che per lei sarebbe estremamente di aiuto.
    Noi abitiamo vicino Caravaggio (BG).
    Esiste qualche ragazza che deve affrontare (o sta affrontando) la sua esperienza nella nostra zona? Grazie di cuore!

    Commento di Valentina Premoli
    Il 03/09/2024 alle 10:22

    Buongiorno Signora
    da mamma le sue preoccupazioni sono più che giustificate, ma l’atteggiamento chiuso e riservato dei ragazzi non sempre è sinonimo di debolezza. Non conosco sua figlia, quindi parlo in generale, ma spesso i nostri ragazzi sanno tirare fuori al momento giusto una grinta e una forza capaci di affrontare le difficoltà molto meglio di quanto pensiamo.
    Nella fase iniziale stiamogli vicino senza interferire con le loro emozioni e senza trasferire loro le nostre preoccupazioni, che appunto sono le nostre, magari molto diverse dalle loro.
    La condivisione dell’esperienza può essere d’aiuto sia ai ragazzi che ai genitori.
    Potete trovare un valido aiuto anche iniziando le sedute di fisioterapia in ISICO. Il fisioterapista che prenderà in carico sua figlia sarà una figura di riferimento per lei, alla quale rivolgersi per condividere ogni dubbio e problema. La cosa migliore è fare la prima seduta di fisioterapia prima che arrivi il corsetto, così che sua figlia possa arrivare più preparata e serena al momento della consegna del corsetto.
    Un grosso in bocca al lupo.
    Valentina Premoli

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