Il corsetto, questo scomodo alleato
Pubblichiamo con piacere la testimonianza di Francesca: una ragazza come tante di voi, in lotta contro la scoliosi con uno scomodo alleato.
La noia.
In tutta sincerità, ho imparato ad accontentarmi di tutto quello che ho e a vedere il mondo dal lato positivo, l ’unica cosa di cui potrei lamentarmi è il fatto che debba portare il busto e questa forse è l’unica cosa che odio in questo periodo. Porto il busto da quasi due anni, ho già cambiato quattro corsetti, perché mi è stata trovata la scoliosi e una scapola alata. Appena me lo hanno comunicato mi è caduto il mondo addosso perché pensavo che sarebbe stato una cosa terribile e che sarei diventata vittima di prese in giro e scherzi vari, fortunatamente non è stato così.
Il primo busto che ho messo è stato veramente un inferno, era strettissimo e inoltre mi arrivava fin sotto il mento, la notte non riuscivo a dormire perché ero costretta a tenere la testa dritta e faticavo a eseguire i compiti perché non ero in grado di piegare il capo in basso. Quando uscivo di casa mi vergognavo di quel sostegno in metallo che mi teneva dritta la testa, questo busto mi rendeva un po’ come una marionetta, non riuscivo a piegarmi, per raccogliere le cose che cadevano per terra e per cercare di avere una mia autonomia e non dipendere da nessuno avevo cercato diverse strategie, una di queste era di lasciarmi cadere a terra sulle ginocchia e a pensarci ora era abbastanza rischiosa.
Per un anno ho portato questo tipo di busto, nonostante la fatica fatta non sono riuscita a migliorare, il quadro clinico generale era ancora peggiorato.
C’erano volte che volevo addirittura lanciarlo da qualche parte, in un muro per poi non indossarlo più, ma sapevo che questo non avrebbe certo migliorato le mie condizioni e che mi sarei ritrovata successivamente con una gobba sulla schiena così patii le mie pene in silenzio.
Passavano i mesi ma non c’era alcun miglioramento e io continuavo a non volerlo più portare, come se non bastasse arrivò anche l’estate, la cosa positiva era che potevo toglierlo durante le ore che trascorrevo al mare ma ricordo molto bene che ho patito moltissimo il caldo. Visto che la mia schiena non riportava alcun miglioramento mia mamma si è informata su altri ospedali e ne ha trovato una a Milano specializzato in questo tipo di patologia.
Ad aprile dello scorso sono andata in questo centro e ci vado ancora adesso, lì mi hanno cambiato il corsetto: anche la mia vita è migliorata. Questo busto mi garantisce la possibilità di muovere la testa e di fare tutto con estrema facilità, la cosa più triste è stata però che il dottore mi aveva dato solamente un’ora di libertà e l’estate si stava avvicinando. La scorsa estate ho patito il caldo moltissimo, andavo alla spiaggia e rimanevo tutto il tempo sotto l’ombrellone coperta da un asciugamano con addosso il busto, ma avevo pochissimo tempo per fare il bagno il che è stato una cosa terribile perché io amo nuotare e il fatto di non poter trascorrere tutto il tempo che volevo in acqua mi aveva veramente fatto andare il sistema nervoso alle stelle, volevo smettere di portare quell’orribile aggeggio ma mia mamma diceva che era per il mio bene e quindi continuai a portarlo e a soffrire.
Devo dire che però la fatica che ho fatto la scorsa estate mi ha ricompensato, sono infatti, migliorata di parecchi gradi e anche la mia scapola comincia ad arretrare, il dottore mi ha dato poi tre ore di libertà anziché una, sono felice di questo ma vorrei comunque poter evitare di portarlo. Non so fino a quando questo busto rimarrà “il mio amico per la pelle”, spero di toglierlo il più presto possibile. Le cose però adesso sono migliorate, col mio primo corsetto avevo l’autostima sotto i piedi perché mi vergognavo moltissimo di indossarlo così cercavo di nascondere quel ferro che mi reggeva la testa con le sciarpe, ero impacciata nei movimenti e cercavo a tutti i costi di non attirare l’attenzione e di non essere notata , era difficile per me vedere gli sguardi curiosi dei bambini appena ne vedevano un pezzo uscire, mi sentivo un po’ come un piccolo mostro,col corsetto di adesso non ho nessun problema e non mi vergogno di far vedere che ho il busto, perché ho capito che è solo per il mio bene.
Odio comunque portarlo perché penso che starei di certo meglio se non lo portassi, se potessi muovermi come gli altri, correre,saltare, senza problemi, non penso di essere inferiore agli altri perché porto il busto, penso solo che sarei molto più felice se non lo avessi.
Detesto togliermi il busto e la canottiera e vedere sulla mia pancia, sui miei fianchi e sulla mia schiena lividi violastri e segni rossi, detesto l’odore di sudore sulla mia pelle, odio il fatto di non poter vivere in tutta serenità questo periodo che è l’adolescenza, un momento già difficile per tutte le persone e che il busto rende ancora più complicato, odio soprattutto il fatto di non sapere quando potrò porre fine a queste sofferenze, togliendomelo.
A volte spero che sia un incubo ma tutte le volte che mi sveglio e lo vedo realizzo che non lo è e che devo comunque andare avanti. So con certezza di essere già abbastanza fortunata e per capirlo mi basta vedere in giro o in piscina quei poveri bambini e tutte quelle povere persone che sono immobilizzati su una sedia a rotelle o che sono in fin di vita in un letto di ospedale.
Continuo però a sperare di togliere questo stramaledetto busto al più presto e di godermi l’adolescenza come tutti gli altri ragazzi.
Commenti
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Il 08/05/2013 alle 21:44
Salve, sono una ragazza di 21 anni. Sono stata operata 7 anni fa. Ieri sono stata a fare una delle classiche visite di controllo e il medico mi ha spaventata molto. Dopo aver visto le radiografie mi ha detto che devo assolutamente evitare di piegarmi in avanti perchè in questo modo vado a rovinare le ultime vertebre e se vanno ancora più in avanti dovrò risubire un intervento e farmi mettere i ferri anche in quella zona. Ciò mi terrorizza. Non so in che posizione stare, non so quali siano corrette e quali no. In più, da ieri, sento in continuazione mal di schiena, sono molto preoccupata. SIcuramente una parte del mio malessere è data anche dal mio essere tesa in cerca della posizione corretta per la mia schiena ma l’altra può essere perchè effettivamente la schiena mi fa male ma prima di ieri non gli ho mai dato tanto peso.
Vorrei avere dei consigli sulle posizione adeguate da tenere e avere un parere oggettivo sulle probabilità di poter essere rioperata.
Ringrazio in anticipo